Methods | Nuvole di cambiamento nell'atmosfera creativa piemontese

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che sono in vendita nei vari paesi portano la scritta NO OGM. Loro si sono messi con un kit di rilevamento degli OGM all'uscita dei supermarket di vari paesi e hanno scoperto che esistono dei paesi dove è possibile infrangere la barriera di questi prodotti che pur avendo la dicitura sono contaminati da OGM offrendo degli strumenti alle persone di tipo critico. Con queste premesse loro ci hanno posto la questione di come porre una alleanza tra persone e piante tramite la legislazione. La legislazione tutela e inibisce la vita civile e quotidiana. Quando esistono delle leggi in materia, ad esempio nel paesaggio ci sono leggi che tutelano le piante in via di estinzione o quelle protette. La legislazione che tutela queste piante e che prevede fino a 4000 euro per la distruzione della pianta e per pianta si intende anche un piccolo arbusto, quindi non solo un albero, ma piccole piante del bosco o montagnose. Se le persone potessero trovate un alleanza con le piante, queste potrebbero attuare la loro missione biologica che è quella di riprodursi , ma allo stesso modo proprio perché hanno uno statuto, le piante potrebbero difendere le persone e diventare quasi dei fortini in zone che sono a rischio di esproprio o di sfruttamento. Il CAE fa riferimento a delle aree in America dove si stanno facendo delle perforazioni pneumatiche per arrivare ai giacimenti di gas metano. Quel tipo di lavoro prevede l'utilizzo di metalli pesanti fortemente inquinanti. Da qui parte la loro riflessione. Da una realtà americana. Quando arrivano in Italia e propongono una cosa del genere loro pensano già che noi abbiamo dei territori che possiamo occupare in modo fisico e attuare questo mutuo soccorso tra persone e piante. Il gruppo che sta lavorando da maggio e che comprende un agronomo, un vivaista, uno studente del politecnico. La matrice comune di queste persone non porta all'occupazione. E' uno scontro metodologico e ideologico, sarà per una questione culturale comunque di fatto non si trova una soluzione di questo problema. Essendo tutte persone critiche che non avvertono l'esigenza di un atto di occupazione futurista solo come un semplice atto d'arte. Il gruppo sta andando in una direzione che non conosciamo. L'iter ci è stato dato dagli artisti, ma quello che accadrà nella coscienza e nella visione delle persone del gruppo di lavoro e gli effetti pratici sono sconosciuti.

Che visione sulla società c’è alla base della vostra progettazione? Persone che fanno molta fatica a fare quello che fanno e nel caso delle proposte di tipo culturale si pensa a persone che non possono investire molto tempo. Al massimo abbiamo laboratori di 4 giorni e diamo la possibilità di partecipare in maniera più discontinua. I costi di partecipazione sono accessibili.

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