Giugno 2009

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Maggio Mariano La compagnia è compatta, tonica, col passo ancora buono anche nei non pochi giovanissimi parrocchiani anziani. Qualcuna di queste venerande nonne, venuta fin qui a pregare la Madonna, sicuramente non per sé stessa ma per coloro che ha a cuore, commuove profondamente. Dopo il banchetto del cielo ecco ora quello tutto terreno, cui tutti fanno decisamente onore, accomodati su molte tavolate all’interno del ristorante, che è proprio in riva al lago. In breve molti visi si arrossano, e chi era forse un po’ sfinito dal digiuno ora sta meglio, e inevitabilmente si dà il via non tanto alle danze quanto… alle “ciaccole”! E’ bello conoscere meglio i fratelli e le sorelle nella fede e “fare comunità”. Quelli che ti sono compagni di Eucaristia e di preghiera magari solo la domenica e che dunque conosci limitatamente, ora li scopri nell’altra faccia della medaglia quando ed è bello guardarsi da vicino negli occhi e ritrovarvi i bei tratti umani del Cristo. Quanti Gesù, siamo! Che bello essere qui perché, principalmente, abbiamo messo tutta la nostra fiducia, le fondamenta della nostra vita, su questa Roccia che Lui è, che tutti amiamo, che tutti cerchiamo di seguire, magari a balzi in avanti e poi a tomboloni, ma sinceramente, volonterosamente. Con dei grandi Santi per maestri, San Pio X, San Luigi Orione, una Congregazione luminosa per forti testimonianze. Verso la fine del banchetto, come si sapeva… come si temeva… tutti i salmi finiscono in gloria, quella della cantata, della sfogata… di voce, di cuore, di un fiato che si butta fuori tutto e si traduce in “viva S. Marco, viva Venessia….” (el xe un classico), in un repertorio che… chi più ne ha più ne metta, quando questo piccolo gruppo di “giovani” cantori, di “esili” voci bianche …..mette in circolo allegria e confusione facendo vedere al nostro nuovo parroco di che pasta son fatti i veneti, quanta voce sanno tirar fuori……. Speriamo che, spiritoso com’è, non si impressioni. Il pomeriggio, anche se le libagioni si sono prolungate, prevede la salita in bus navetta al Santuario della Ceriola, dove, c’era da camminare nel bosco per circa 20 minuti, ma i coraggiosi sono stati premiati dalla vista di un panorama mozzafiato.

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Anno della Riconciliazione - Anno della Riconciliazione


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