VAL 23/2019

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VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE

turale di Clusone, ad esempio) assistiamo dunque a una semplificazione di forme al fine di evidenziare il capolavoro del Tiepolo, mediante piani degradanti dall’interno all’esterno con ritmi di minor effetto prospettico. Un disegno quindi più sobrio enfatizzato dal timbro classicheggiante delle colonne e delle lesene poste a sostegno di un timpano prospetticamente mosso con angoli smussati. Il tutto è impreziosito da una studiata varietà di marmi in gran parte provenienti da cave della ValSeriana e della Val di Scalve, ma anche da miniere delle Alpi Apuane e della sponda veronese del Lago di Garda. L’importante ancona marmorea fu poi realizzata da Giovan Bettino Fantoni e messa in opera nel 1736.

When Paradise is a masterpiece

Foto: Antonio Zaccaria Restauro Beni Culturali Bergamo

tre corone (una aurea, una di fiori bianchi e azzurri e una corona regale) che la Madonna pare appena sfiorare, nè con gli altri santi, apostoli e martiri. Di fatto ella è già nell'Empireo, gloria e beatitudine celeste, espressa dall'oro che già la comprende e la circonda di luce. Con le braccia aperte contempla estasiata la Trinità Divina (nel dipinto solo immaginata).

Torniamo all’imponente cornice. Come è noto presso i Fantoni una ancona poteva essere realizzata o in legno o in marmi pregiati strettamente in relazione con lo spazio a disposizione. Questa di Rovetta si differenzia da molte altre per una semplificazione della riquadratura che rinuncia alle colonne binate e al movimento del cornicione (rispetto all’ancona del coro dell’arcipresbi-

The large altarpiece entitled “Gloria di Ognissanti”, in the parish church of Rovetta, also known, with a more pertinent title, as “Quadro del Paradiso”, is the only testimony left in the province of Bergamo by Giovan Battista Tiepolo who, instead, worked on several occasions in the heart of the city, creating the fresco decorations of the Colleoni Chapel between 1732 and 1734. The Rovetta altarpiece can be dated around 1735, but was placed in the presbytery of the parish church only in 1736, to allow the “ad hoc”construction, by the Fantoni, of the sumptuous marble altarpiece that still frames it. The marble altarpiece was made by Giovan Bettino Fantoni and set up in 1736. The “Quadro del Paradiso”is among the lesser-known works of the Venetian artist: perhaps to the disadvantage of its notoriety must have played also the secluded location in a mountain village, a time not easily reachable and still little reported on the maps of international tourism.

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