POF 2009-2010

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Liceo Classico Statale “Virgilio” - Lecce

Miglioramento Continuo, cioè l’analisi di come sono stati raggiunti i punti 1 e 2 per apportare le opportune correzioni per migliorarli. Tali principi vengono rispettati mediante il continuo monitoraggio dello stato di “salute” delle attività della scuola, cui deve seguire una attenta analisi dei dati, il riesame da parte degli organismi preposti (in primo luogo l’ufficio del dirigente), l’individuazione delle opportune azioni utili a migliorare il dato e ovviamente la messa in atto delle azioni correttive. L’azione segue il seguente schema operativo: PLAN: stabilire gli obiettivi DO: dare attuazione ai processi CHECK: monitorare e misurare i processi ACT: adottare azioni per migliorare i processi Per la costruzione del Sistema di Qualità nel Liceo Virgilio si è proceduto negli ultimi anni all’individuazione ed all’analisi dei processi fondamentali del Liceo Virgilio e si è concretizzato, già nel dicembre del 2008, con il riconoscimento della conformità alla norma suddetta, rilasciato da organismi terzi quali Sincert e Rina SpA. -

2) La collegialità Il termine indica in primo luogo una modalità di gestione della istituzione scolastica le cui decisioni didattiche, organizzative, finanziarie sono attribuite non a singoli, ma a organismi composti da più persone, secondo quanto stabilito dalle norme giuridiche e in particolar modo dai Decreti Delegati. Tale principio generale è vissuto nella nostra scuola non solo come vincolo formale, ma come stimolo al dialogo e alla ricerca di soluzioni ampiamente condivisibili, secondo uno stile di lavoro che crede nella collaborazione. Più in particolare, per quel che riguarda l'aspetto didattico, le scelte generali e strutturali sono operate dal "Collegio dei Docenti", mentre quelle più specifiche sono discusse e realizzate dai "Dipartimenti disciplinari" e dai "Consigli di classe". I primi riuniscono docenti della medesima disciplina e definiscono scelte fondamentali comuni riguardanti le diverse aree (obiettivi, standard, saperi disciplinari essenziali, attività integrative, aggiornamento, libri di testo). I secondi progettano l'attività didattica da realizzarsi nelle singole classi in relazione ai bisogni di un gruppo specifico e alle risorse particolari di ogni consiglio. Essi definiscono gli obiettivi generali "trasversali", che attraversano cioè le discipline, favorendo la coordinazione e l'integrazione dell'attività dei diversi docenti. È lo stesso Consiglio di classe a valutare i risultati generali della programmazione e a comunicarli agli studenti e alle famiglie. Collegiale è anche, perciò, la valutazione dei risultati intermedi quadrimestrali e finali dei singoli allievi, operata seguendo i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti. 3) Le competenze Il termine “competenze” è entrato nella scuola da qualche anno a indicare l'insieme di ciò che uno studente “sa, sa fare, sa come fare”. Sono, quindi, operazioni possibili perché, da un lato, si possiedono delle conoscenze, dall'altro si sa applicarle continuamente in contesti diversi. Richiedono una chiara descrizione e misurazione in modo tale da determinare il livello di prestazione raggiunto al termine di un percorso disciplinare e curricolare e sono quantificate in una soglia accettabile, in relazione alla quale si stabilisce il debito e il credito. Per rendere più uniforme e precisa questa operazione, si stanno definendo gli Standard di apprendimento disciplinari, che rappresentano punti di riferimento comuni nel fissare e nel confrontare le competenze.

Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010

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