Le Vite dei Cesenati - Volume 1

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Le vite

Un’altra composizione dedicata all’America composta da Bagioli è l’Hymn to America su testi di Lorenzo da Ponte con la quale sempre apriva e chiudeva i concerti34. Sono state rintracciate anche sue composizioni in lingua inglese come la “much admired ballad” Good night love e la canzone You ask me the why and wherefore. L’attività del maestro Bagioli in America non è mai stata ricordata in patria ad eccezione di una nota di Masseangelo Masseangeli che lo descrive come «maestro compositore, molto stimato da Mercadante. Nella metà di questo secolo trovasi in America»35. La notorietà di Giuseppe Antonio Bagioli in America è dovuta non solo a motivi musicali, ma anche a fatti di cronaca – caparbiamente documentati – che coinvolgono la figlia Teresa. Facciamo un piccolo passo indietro. Giuseppe Antonio Bagioli in America sposò Maria (o Eliza) Cooke (1819-1894) figlia adottiva di Lorenzo Da Ponte e da questa unione nacque Teresa Da Ponte (New York, 1836 – ivi, 5 febbraio 1867). Sin da piccola Teresa frequentò la casa del nonno materno dove conobbe Daniel Edgar Sickles (1819-1914) – generale e carrierato esponente democratico del congresso, conosciuto anche come un gran dongiovanni – che sposò, contrariamente al volere del padre, nel 1853 all’età di 18 anni. Trascurando i reportages sulla vita nella hight society della coppia Sickles, si arriva presto alle reciproche frequentazioni extraconiugali che ebbero una tragica fine perché Edgar Sickles assassinò con un colpo di pistola, nel 1859 a due passi dalla Casa Bianca, il suo rivale in amore: Philip Barton Key. Ne seguì un processo che è tuttora punto di riferimento nella procedura penale americana in quanto fu il primo caso di alleggerimento della pena per infermità mentale. Il tutto accompagnato dalla curiosità morbosa della gente e dei giornalisti che si appropriarono del caso accompagnandolo da una serie innumerevole di particolari, tra cui le innocenti confessioni di lei sugli incontri amorosi clandestini, la museificazione dei reperti tra cui il femore della vittima trapassato dal proiettile, i disegni a stam34 La notizia, non avvallata da riscontri documentari, è tratta da T. KENEALLY, The Life of the Notorius Civil War General Dan Sickles, New York, Nan A. Talese/Doubleday, 2002. 35

M. MASSEANGELI, Catalogo della collezione d’autografi, Bologna 1881, p. 10.


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