Le Vite dei Cesenati - Volume 5 (parte prima)

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Presentazione

1911: i festeggiamenti del cinquantenario «Il 27 marzo 1861 è data tra le più memorande nella vita della Patria nostra. La terza Italia, nella balda sicurezza dei suoi fati, nell’audacia di ineluttabile volontà, di fronte al mondo intero, per bocca dei suoi rappresentanti solennemente affermava l’essere suo, l’unità sua … Compirono i fati, e il cinquantenario del memorabile giorno va degnamente celebrato, perché l’Italia dell’oggi renda omaggi ai precursori e si affermi quale essa è in cospetto della civiltà». Così Ernesto Nathan, sindaco di Roma, e Secondo Frola, sindaco di Torino, il 15 gennaio 1908 annunciavano la proclamazione del triennio giubilare commemorativo dell’Unità d’Italia. Sul «Cittadino» di Cesena del 25 giugno 1911, si citano i festeggiamenti del 1861 e si sottolinea che «l’atto più significativo della patriottica cerimonia era stato quello di porre la prima pietra del liceo; e noi dobbiamo rallegrarci che le cure per la pubblica istruzione si siano fatte da allora sempre più intense e che a quelle dell’istruzione classica di cui saggiamente i nostri padri rilevavano la virtù irradiatrice per tutto il paese si siano aggiunte quelle per la popolare e tecnica». In quell’anno Cesena prese parte alla prestigiosa Mostra del Risorgimento in Roma con materiale non corposo ma testimone della partecipazione viva dei cesenati al Risorgimento: tra questi spicca un documento sottoscritto fin dal 1797 da notabili cesenati di solenne affermazione di voler essere partecipi dell’Unità italiana. Insieme a scritti, documenti, ritratti che dimostrarono come Cesena dette il suo contributo ad ogni fase del Risorgimento. Vincenzo Fattiboni, che partecipò al primo movimento internazionale (Macerata, 24 gennaio 1817) punito con 10 anni di prigione; Pietro Caporali ed Edoardo Fabbri, vittime del processo Rivarola; Leonida Montanari, consacrato al patibolo; Tommaso Mariani, Filippo Amadori, il conte Pietro Pasolini, Euclide Manaresi, Eugenio Valzania e Federico Comandini. Delegato per Cesena a curare questa rappresentanza alla mostra nella capitale è l’avv. Nazzareno Trovanelli il quale depositerà il programma presso la Segreteria comunale perché chiunque possa prenderne visione. Il Teatro comunale è al centro delle celebrazioni con un discorso commemorativo tenuto dal prof. Luigi Ambrosini, di domenica


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