Steve Kaufman E La Pop Art

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pubblico, e su questo piano si realizzò l’alleanza tra critici e galleristi, si assistette alla specifica riformulazione della relazione sociale tra committente e artista. Il critico divenne ora autore, mentre il mercante forniva lo spazio fisico mediale in cui si svolgerà l’azione artistica. Certo l’artista doveva pur esistere, ma il suo ruolo diventava meno importante, come puramente esteriore era quello del pubblico, ora consumatore passivo di un prodotto elaborato in tutto e per tutto al di fuori del suo giudizio.

I precursori inglesi La Pop Art esplose veramente solo negli anni Sessanta, complice indiscusso il periodo di fortissima rivoluzione culturale che si stava vivendo in tutti gli aspetti della società. Gli artisti Pop (tutti americani: di nascita o naturalizzati) esposti nel 1962 nella galleria Janis di New York erano Andy Warhol, Jim Dine, Robert Indiana, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, James Rosenquist, George Segal. Essi proponevano un tipo di arte totalmente aperta alle forme più popolari di comunicazione, dai fumetti alla pubblicità. Jasper Johns reimmaginava le icone della gente comune come le ‘stelle e strisce’ (la bandiera americana); Robert Rauschenberg iniziava a utilizzare la serigrafia e metteva nelle sue opere gli oggetti più disparati, prodotti in massa: entrambi sono considerati precursori americani del Pop (sempre Warhol disse: «Erano stili unici: non era Espressionismo Astratto, e non era Pop, stavano in mezzo»13). Duchamp, il suo pensiero e ciò che seguì hanno per noi un valore inestimabile, perché permisero di definire, indipendentemente dal complesso problema delle periodizzazioni, che cosa distingue la contemporaneità da forme precedenti d’arte. Alcune opere di Andy Warhol, sulla scia di Duchamp, saranno oggetti dei quali l’artista si sarà appropriato in quanto separati dal loro uso [come vedremo: Brillo Box, nient’altro che la confezione riprodotta di un detersivo]; altre saranno invece manipolazioni di immagini, comuni e no (come le serigrafie, tratte da immagini fotografiche, di Mao Tse Tung o Marilyn Monroe, e le varie Electric Chair).

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Andy Warhol, POPism: the Warhol’ 60s, 1980

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