VISIONI - EX MACELLI

VISIONI

ANDISHEH BAGHERZADEH, ROBERTO CAGNOLI, BARTOLOMEO CICCONE, VICTORIA DEBLASSIE, PIETRO DESIRÃ’, ALICE FERRETTI, FEDERICA GONNELLI, OLIVIA KASA, LEONARDO MORETTI E ANNA ROSE

A CURA DI LEONARDO MORETTI E LARA BARDAZZI

15/16 DICEMBRE 2018 OFFICINA GIOVANI, EX MACELLI, PRATO

LA TEMATICA SCELTA PER L’OCCASIONE RISPONDE ALLA NECESSITÀ DI TROVARE FORMA ALLE DIMENSIONI AMBIGUE CHE TUTTI I GIORNI ADOTTIAMO PER ABITARE LA NOSTRA CONTEMPORANEITÀ E DARE UN LINGUAGGIO AL MODO DI RELAZIONARSI CON GLI ALTRI. LA RICHIESTA FATTA AGLI ARTISTI COINVOLTI È STATA QUELLA DI RISPONDERE AD UNA PAROLA PRECISA: VISIONI. MA COSA INTENDIAMO CON TALE? DA VOCABOLARIO ITALIANO LA PAROLA CORRISPONDE ALLE PIÙ DISPARATE SPIEGAZIONI, DA QUELLE SCIENTIFICHE LEGATE ALL’APPARATO VISIVO, A QUELLE ANTROPOLOGICHE E RELIGIOSE CHE INDIVIDUANO NELLA PAROLA STESSA IL SENSO DI UNA COMPRENSIONE IMMEDIATA, SENTITA E INDUBITABILE DELLA PRESENZA DI DIO O DI UN FENOMENO SOPRANNATURALE; A QUELLE MISTICHE LEGATE ALLA PREDIZIONE FINO A QUELLE PSICOLOGICHE LEGATE ALLE ALLUCINAZIONI E TANTO ALTRO. IL NOSTRO FOCUS È STATO QUELLO DI RIFLETTERE SUL TERMINE PARTENDO DA TUTTI QUESTI PUNTI DI VISTA E ARRIVANDO A INTERPRETARE LA PAROLA VISIONI COME UN TERRENO DI CODIFICA E RICODIFICA DEL MONDO CHE CI CIRCONDA, APERTO ALLE PIÙ LIBERE INTERPRETAZIONI. PER FARE QUESTO SIAMO ANDATI A SELEZIONARE UN CORPO DI LAVORI CHE INDAGASSERO LA PAROLA INTENDENDOLA NON TANTO NELLA SUA PLURALITÀ SIMBOLICA, MA COME APPELLO ALLA PRESENTAZIONE DA PARTE DI OGNI ARTISTA DELLA LORO “VISIONE” DEL MONDO. ALL’INTERNO DI QUESTA MACRO TEMATICA, VI È INSERITA UNA DECLINAZIONE PIÙ MIRATA, NATA E CONCORDATA ATTRAVERSO UNA RIFLESSIONE SULLO SPAZIO DOVE LA MOSTRA AVRÀ LUOGO, OFFICINA GIOVANI - EX MACELLI, E LA DINAMICA ALL’INTERNO DELLA QUALE L’ESPOSIZIONE SARÀ INSERITA: IL MERCATO, SITUAZIONE CHE, PER TUTTA UNA SERIE DI MOTIVI SUI QUALI GLI ARTISTI HANNO LAVORATO, PUÒ ESSERE INTESA COME PUBBLICA E ALLO STESSO TEMPO PRIVATA. PER QUESTA SECONDA EDIZIONE DI VISIONI, ABBIAMO INVITATO OGNUNO DI LORO A PENSARE UN’OPERA CHE NON SOLO AVESSE A CHE FARE CON LE PERSONALI INTERPRETAZIONI DEL MONDO, MA IN PARTICOLARE DEL CONSUMO. OFFICINA GIOVANI SI CONFIGURA COME UNO SPAZIO PARTICOLARE PER APRIRE A QUESTO TIPO DI ANALISI DATA LA STORIA CHE LA CONTRADDISTINGUE. SPAZIO STORICO DI PRODUZIONE, DESTINATA ALLA VENDITA E AL CONSUMO DELLA CARNE, È STATA CONVERTITA ORMAI DA MOLTI ANNI IN SPAZIO ESPOSITIVO, TRASLANDO IL SUO USO DA LUOGO DI LAVORO “PRIVATO” AD AMBIENTE DI INCONTRO E ATTIVITÀ “PUBBLICHE”. LA DINAMICA DI MERCATO CHE SI VA AD INSERIRE IL 15/16 DI DICEMBRE, VA AD APRIRE UN MOMENTO DI INDAGINE SULLE DINAMICHE DI PRODUZIONE, VENDITA, CONSUMO E LINEA DI MARGINE TRA PUBBLICO E

PRIVATO PARTICOLARMENTE STRATIFICATO, CONSIDERANDO IL CONTESTO ARTICOLATO CHE PARTE DALLA STORIA DELLO SPAZIO, QUELLO CHE CI VIENE ATTIVATO IN QUEI GIORNI, ED UNO SPETTRO PIÙ AMPIO CHE PRENDE SPUNTO ANCHE DAL TERRITORIO PRATESE. I LAVORI DI ANDISHEH BAGHERZADEH, ROBERTO CAGNOLI, BARTOLOMEO CICCONE, VICTORIA DEBLASSIE, PIETRO DESIRÒ, ALICE FERRETTI, FEDERICA GONNELLI, OLIVIA KASA, LEONARDO MORETTI E ANNA ROSE FANNO PROPRIO QUESTO, OGNUNO A MODO LORO MaETTONO IN PIEDI DELLE VISIONI CHE, PRESENTANDO UN ALTRO MODO DI CONFRONTARSI CON IL MONDO, RIFLETTONO SU TEMATICHE COME IL CONSUMO, LO SCARTO, LA PRODUZIONE E LE SUE PROBLEMATICHE, LA FRUIZIONE DELLE COSE, I MARGINI DI CONFINE TRA ESPERIENZA PUBBLICA E PRIVATA, SUL VALORE CHE DIAMO A DETERMINATI OGGETTI E COME QUESTI PASSINO DA UNA ALL’ALTRA DI QUESTE DIMENSIONI. A CURA DI LEONARDO MORETTI E LARA BARDAZZI

L2 CONTEMPORARY È UN COLLETTIVO DI CURATELA FORMATO DA LARA BARDAZZI E LEONARDO MORETTI NATO NEL 2018 PER RISPONDERE AD UNA COMUNIONE DI INTENTI E CONDIVISE ESIGENZE, QUESTA PRIMA MOSTRA TRACCIA LA LINE DI PARTENZA DEL PROPRIO LAVORO ASSIEME. ATTUALMENTE LAVORANO SULL’AREA DI PRATO E FIRENZE OCCUPANDOSI DELLA PROGETTAZIONE DI EVENTI ARTISTICI MULTIDISCIPLINARI. PER INFO E DETTAGLI 3339093327

ANDISHEH BAGHERZADEH INIZIA IL SUO PERCORSO ARTISTICO ALL’ETA’ DI QUINDICI ANNI A TEHRAN (IRAN) FREQUENTANDO L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI PER RAGAZZI, DOPO AVER VISSUTO E LAVORATO DUE ANNI A CIPRO SI TRASFERISCE IN ITALIA CONCLUDENDO IL TRIENNIO IN PITTURA PRESSO L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE. PROSEGUE GLI STUDI ISCRIVENDOSI AL BIENNIO DI SCULTURA E NUOVI LINGUAGGI ESPRESSIVI. DURANTE QUESTI ANNI PARTECIPA AD ESPOSIZIONI, WORKSHOP, RESIDENZE, CONCORSI E PREMI IN ITALIA E ALL’ESTERO. CASTELLI DI CARTA (INSTALLAZIONE/SCULTURA) QUANDO SI ESCE DAL PROPRIO PAESE D’ORIGINE IL PASSAPORTO ACQUISISCE UN’IMPORTANZA PARTICOLARE, CONDIZIONATA NON SOLTANTO DALLO SPOSTAMENTO MA ANCHE DA TUTTE QUELLE ATTIVITA’ CHE RIENTRANO IN UNA SFERA UFFICIALE, PUBBLICA, E TUTTA UNA RETE DI SOGNI E DESIDERI, PRIVATI. SPESSO IL PASSAPORTO RAPPRESENTA QUEL FETICCIO CHE PERMETTE AL SUO POSSESSORE DI INSEGUIRE, IN ALTRI PAESI, IL COSIDDETTO “SOGNO DEL CONSUMISMO”, DIVENTANDO COSÌ UN VERO E PROPRIO OGGETTO PREZIOSO, CHE SI CARICA DI UN VALORE SIMBOLICO CHE SUPERA, PARADOSSALMENTE, QUELLO ECONOMICO. L’OGGETTO CREA UN ATTACCAMENTO QUASI VITALE E CONDIZIONA LE POSSIBILITA’ E IL MODO DI VIVERE DI CHI LO POSSIEDE. IL TITOLO CASTELLI DI CARTA SI RIFERISCE AD UN GIOCO ELEMENTARE CHE CONSISTE NELLA COSTRUZIONE DI UNA STRUTTURA POCO STABILE UTILIZZANDO CALCHI IN POLVERE DI MARMO DEL PASSAPORTO ORIGINALE DELL’ARTISTA. GIOCANDO CON IL SENSO DI VALORE E DI IMPORTANZA, LA RIPRODUCIBILITÀ, I MATERIALI E LA NATURA INSTABILE DELLA COSTRUZIONE, SI INTENDE CREARE UN DIALOGO TRA VALORE, QUALITA’ SIMBOLICA E GRADO DI EFFIMERATEZZA VERSO LA RICERCA DI UNA VITA MIGLIORE, IN QUESTO CASO, NELL’OTTICA DEL CONSUMO.

ROBERTO CAGNOLI VIVE E LAVORA A FIRENZE, È UN MUSICISTA ELETTRONICO NELL’AMBITO DELL’ARTE CONTEMPORANEA, FA PARTE DI UN DUO AVANT-JAZZ CHIAMATO “NOW!” E IN PROGETTI DA SOLO COME “KOBE”. SVILUPPA UNA SERIE DI LAVORI LEGATI ALLA PERCEZIONE, ALL’USO DEL RUMORE COME MATERIALE SONORO DI ELABORAZIONE, SIA UDITIVO CHE VISIVO. ATTRAVERSO INSTALLAZIONI POLIVALENTI, IL SUONO E IL VISUAL COMPONGONO, ASSIEME ALLA LUCE, SPAZI FISICI E MENTALI, VOLTI AD AMPLIARE I CONFINI DELLA NOSTRA SENSORIALITÀ. FA PARTE DEL TEAM EDITOR DELLA RIVISTA ARTISTICO-LETTERARIA “STANZA251” DI FIRENZE, PER LA QUALE SI OCCUPA DI CURARE LA PARTE LEGATA ALLA MUSICA. SALTUARIAMENTE SI OCCUPA ANCHE DI NARRATIVA E DISEGNO. WORLD MARKET (AUDIO/VIDEO INSTALLAZIONE, CASSETTE DI LEGNO) ARANCE, AUTOMOBILI, BAMBINI, BOMBE, CAROTE, CARCIOFI, CARRI ARMATI E VIA COSÌ IN ORDINE ALFABETICO A SEGUIRE LE IMMAGINI CHE SCORRONO. COSA HANNO IN COMUNE QUESTE PAROLE? DESCRIVONO DELLE MERCI CHE SONO SUL MERCATO MONDIALE, IN VENDITA, CON UN PREZZO. L’ARTISTA CON QUESTA AUDIO/VIDEO INSTALLAZIONE CI INVITA A RIFLETTERE SULLA STRATIFICAZIONE VISIVA CHE LIVELLA SU UN UNICO PIANO IL VALORE E LE CONSEGUENZE DI VENDITA DI TUTTE LE COSE. ALCUNE DELLE DOMANDE CHE EMERGONO DAGLI ACCOSTAMENTI IMPROBABILI SONO: TUTTI ABBIAMO IL CARTELLINO DEL PREZZO ATTACCATO, UN CODICE A BARRE CHE CI DEFINISCE? SIAMO ANCHE NOI A SALDO, DELLE OFFERTE SPECIALI? E’ GIUSTO VENDERE TUTTO E TUTTI? E CHI COMPRA È UGUALE A CHI VENDE? WORLD MARKET, PRESENTATO COME UN CUMULO DI CASSETTE VUOTE, FORSE GIÀ USATE, TRAMITE LA PRESENZA DI UN VIDEO ALL’INTERNO DI UNA DI QUESTE METTE IN MOSTRA LA MERCE, SIA QUELLA GIUSTA CHE QUELLA INGIUSTA, EMETTENDO UN GIUDIZIO SONORO ASSOLUTAMENTE DI PARTE, INEQUIVOCABILE. GUARDARE E ASCOLTARE È DIVERSO DA VEDERE E SENTIRE.

BARTOLOMEO CICCONE, VIVE E LAVORA A FIRENZE. LA SUA FORMAZIONE, AVVIATA GIÀ IN AMBITO FAMILIARE GRAZIE AL PADRE PITTORE, PROSEGUE CON IL DIPLOMA OTTENUTO PRESSO L’ISTITUTO STATALE D’ARTE DI FIRENZE, CON ANNESSO IL CORSO DI GRAFICA D’ARTE PRESSO LA SCUOLA INTERNAZIONALE “IL BISONTE”. NEL 2005 SI DIPLOMA PRESSO L’OPIFICIO DELLE PIETRE DURE DI FIRENZE SPECIALIZZANDOSI NELLA CONSERVAZIONE DELLA PITTURA MURALE. NEL 2007 CONSEGUE LA LAUREA DI PRIMO LIVELLO IN CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA E NEL 2016 IL DIPLOMA ACCADEMICO DI SECONDO LIVELLO PRESSO L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE IN ARTI VISIVE E NUOVI LINGUAGGI ESPRESSIVI, SEZIONE PITTURA, CON LA TESI DAL TITOLO “STREET ART: TRA CLANDESTINITÀ E COMMITTENZA PUBBLICA” CON FRANCO SPERONI E MAURO BETTI. NEL 2015 VINCE IL PRIMO PREMIO NELLA CATEGORIA PITTURA IN OCCASIONE DEL CONCORSO FACES ORGANIZZATO DA ENEGANART, GIURIA PRESIEDUTA DA FABIO CAVALLUCCI. HA ESPOSTO IN MUSEI ED IN IMPORTANTI SPAZI ESPOSITIVI IN ITALIA ED HA PARTECIPATO A WORKSHOP CON ARTISTI DI FAMA INTERNAZIONALE COME SISLEY XHAFA. FIELD (PIGMENTO NATURALE E LEGANTE ACRILICO SU TELA) QUELLO CHE VIENE PRESENTATO È UN TELERO RAFFIGURANTE UN’IMITAZIONE DEL PORFIDO VERDE EGIZIO, MARMO DELLA STESSA FAMIGLIA DEL SERPENTINO DI PRATO, RIPRESO DAI FINTI MARMI DIPINTI DA ANDREA DEL CASTAGNO COME FONDI PER I SUOI UOMINI ILLUSTRI. L’IDEA È QUELLA DI REALIZZARE UN CAMPO DOVE I SEGNI INDECIFRABILI DELLA PIETRA RIMANDANO AD UN ALFABETO INCOMPRESIBILE CHE CI PERMETTE, COME PER LA SCRITTURA CINESE, DI FOCALIZZARE L’ATTENZIONE SULLE SUE PROPRIETÀ ESTETICHE. BARTOLOMEO CON QUESTA OPERA, A METÀ TRA IL DRAPPEGGIO E IL DIPINTO, INTENDE PORTARE AL NOSTRO SGUARDO UN OGGETTO CHE SI CONFIGURA COME UN DIAOLOGO TRA DUE SIMBOLI: UNO PRATESE ED UNO CINESE. RIPENSANDO AI RAPPORTI ORMAI ALLARGATI TRA QUESTE DUE REALTÀ, L’ARTISTA CI INVITA A RIFLETTERE, COMPARANDO UNA TECNICA ANTICA ITALIANA E IL RICHIAMO AGLI IDIOGRAMMI CINESI (UNITO ALLA MODALITÀ INSTALLATIVA QUASI A “PERGAMENA”), SULLE MODALITÀ E SULLE COSTRUZIONI MESSE IN PIEDI DALLE TECNICHE DI PRODUZIONE. UN OGGETTO CHE RICHIAMA L’ANTICO VIENE INSERITO ALL’INTERNO DI UNA DINAMICA DI CONSUMO, CONTESTUALIZZANDO LA TECNICA TRAMITE UNA METODOLOGIA CHE SI PUÒ IPOTETICAMENTE RIPETERE ALL’INFINITO, PORTA L’INTERO LAVORO ALL’INTERNO DI UN’OTTICA RIPRODUCIBILE. MAI SEMPRE UGUALE A SE STESSO, COME PER IL LAVORO DI LEONARDO MORETTI, CICCONE SI PONE SU QUELLA SOGLIA DI CONTRASTO GIOCANDO CON UNA RIPETIBILITÀ PERÒ NON IDENTICA CHE, IN QUALCHE MODO, SEMBRA NEGARE SE STESSA.

VICTORIA DEBLASSIE VIVE ATTUALMENTE A FIRENZE ED È NATA E CRESCIUTA AD ALBUQUERQUE, NEW MEXICO. SI È LAUREATA PRESSO THE UNIVERSITY OF NEW MEXICO NEL 2009 E DI NUOVO NEL 2011 PRESSO IL CALIFORNIA COLLEGE OF THE ARTS. HA RICEVUTO UNA BORSA DI STUDIO FULBRIGHT PER L’ITALIA PER L’ANNO ACCADEMICO 2012-2013. HA PARTECIPATO A NUMEROSE RESIDENZE ARTISTICHE, COME F.AIR A FIRENZE, ATELIER REAL A LISBONA, LAKKOS AIR A HERAKLION, CRETA, E PIÙ RECENTEMENTE APULIA LAND ARTS FESTIVAL A MARGHERITA DI SAVOIA, ITALIA E HANGAR.ORG A BARCELLONA. HA ESPOSTO A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE, IN SEDI TRA CUI [AC] 2 GALLERY DI ALBUQUERQUE, NM, THE DE YOUNG MUSEUM DI SAN FRANCISCO, CA, E LA FONDAZIONE BIAGIOTTI PROGETTO E VILLA ROMANA A FIRENZE, ITALIA. ORANGAISSANCE - PLASTICAIA (INSTALLAZIONE, PLASTICA E BUCCE DI ARANCIA CONCIATE) IL TERMINE PLASTICA È SIA UN NOME, CHE SI RIFERISCE ALLA MATERIALITÀ DI UN PRODOTTO, SIA UN AGGETTIVO, CHE FA RIFERIMENTO ALLA CAPACITÀ DI UN MATERIALE DI ESSERE MODELLATO IN UNA PARTICOLARE FORMA. PLASTICAIA È UN NEOLOGISMO CHE L’ARTISTA HA CREATO PER FARE RIFERIMENTO A DUE CONCETTI: LA PLASTICA, INTESA NEI DUE SIGNIFICATI DETTI SOPRA, E LA LIMONAIA. L’ELEMENTO IN COMUNE CON IL MONDO NATURALE PER L’ARTISTA STA NELL’ATTO DELLA MANIPOLAZIONE, CHE ADATTA E TRASFORMA I MATERIALI IN BASE AI BISOGNI E DESIDERI UMANI. PROPRIO COME SI MODELLAVANO I GIARDINI RINASCIMENTALI, E NELLO SPECIFICO L’ARTIFICIOSITÀ DELLE LIMONAIE, IN DISEGNI ORDINATI E DESTINATI A MOSTRARE E “CONTENERE” LA PADRONANZA DELL’UMANITÀ SULLA NATURA, ABBIAMO SUCCESSIVAMENTE PRESO QUESTA IDEA E CREATO OGGETTI CHE FUNZIONANO ALLO STESSO MODO PER DIMOSTRARE NUOVAMENTE LA CAPACITÀ DI FORZARE E TRASFORMARE LA NATURA: LA PLASTICA. NEL PERSEGUIRE UN DATO RISULTATO, LA CREAZIONE DI PRODOTTI PRIMA COMPLETAMENTE INESISTENTI NELL’ECOSISTEMA, CHE PROLIFERANO IN GRANDE QUANTITÀ, MINACCIA IL SUO EQUILIBRIO. VICTORIA HA VOLUTO CREARE, SINTETIZZANDOLA IN POCHI ELEMENTI, UNA LIMONAIA DI PLASTICA CHE RIFLETTE SU DUE ASPETTI PRINCIPALI: LA CONTAMINAZIONE E IL SUO AVALLAMENTO ALL’INTERNO DI UNA POLITICA DI PRODUZIONE E CONSUMO. ACCANTO A QUESTI ELEMENTI HA INSERITO UN ARTEFFATO DI SUA PRODUZIONE PARTENDO, APPUNTO, DALL’IMPORTANZA DEGLI AGRUMI A LIVELLO ITALIANO. DEBLASSIE CONSERVA LE SCORZE DI ARANCIA E GRAZIE ALL’APPLICAZIONE DELLE TECNICHE CONCIARIE SULLE BUCCE, UTILIZANDO METODOLOGIE NON INQUINANTI, REALIZZA DELLE FASCE DI “TESSUTO”, PER RICONFERIRE AL MATERIALE DI SCARTO DI QUESTA FRUTTA UN NUOVO VALORE. COME LE PIANTE, CHE CRESCONO E CAMBIANO, LEI CI VUOLE MOSTRARE COME IL CAMBIAMENTO DEI MATERIALI POSSA SERVIRE ANCHE PER ISPIRARE NUOVE IDEE.

PIETRO DESIRÒ, VIVE E LAVORA A FIRENZE. HA STUDIATO AL LICEO ARTISTICO LEON BATTISTA DI FIRENZE FREQUENTANDO IL CORSO DI PITTURA. SUCCESSIVAMENTE HA STUDIATO ALL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE E ALL’AKADEMIE DER BILDENDEN KUNSTE DI VIENNA. NEL 2014 HA VINTO LA BORSA DI STUDIO DELLA BANCA CENTRALE DI LIVORNO PER IL CORSO DI SPECIALIZZAZIONE AL BISONTE, STUDIANDO CON I MAESTRI VINCENZO BURLIZZI E MANUEL ORTEGA. HA PRESO PARTE AL WORKSHOP ANNUALE DI LITOGRAFIA ALLA FLORANCE SCHOOL OF FINE ART. NEL 2015, INSIEME AD ALTRI ARTISTI, HA FONDATO CARTAVETRA; GALLERIA/LABORATORIO DOVE TIENE CORSI DI INCISIONE E COLLABORA CON ALTRI ARTISTI NELL’ORGANIZZAZIONE DI MOSTRE ED EVENTI. HA PARTECIPATO A FIERE ED ESPOSIZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONIANALI, TRA LE PIÙ RECENTI BOLOGNA E LUGANO. TRA LE ULTIME ESPOSIZIONI RICORDIAMO: NEL 2018 “48H – PIETRO DESIRÒ” PALAZZO DEI PITTORI, FIRENZE, “LE ARCHITETTURE DELLO SPORCO” COLLETTIVA A CURA DI LEONARDO MORETTI PRESSO LA LIMONAIA DI VILLA VOGEL, FIRENZE, “MOMENTO FLETTENTE” A CURA DI LUCA SPOSATO DA CARTAVETRA (FI). NEL 2017 «2’ BIENNALE DI INCISIONE GIUSEPPE MAESTRI PREMIO PER I GIOVANI INCISORE BAGNACAVALLO 2017 »; “LES JEUNES POUSSENT” PRIMO PREMIO “PRIZE COROT“ DALLA CARTIERA ARCHES, L’ERMITAGE; “RUVIDEZZE 0.1” CARTAVETRA (FI); “RUNDANG 2017” AKADEMIE DER BILDENDEN KUNSTE WIEN. SKETCHBOOK (INSTALLAZIONE, SKETCHBOOK) PER LA MOSTRA SONO STATI SELEZIONATI TUTTA UNA SERIE DI SKETCHBOOK CHE L’ARTISTA HA REALIZZATO NEGLI ANNI, IN MANIERA PRIVATA, COME DEPOSITO DELLE PROPRIE IDEE. I TACCUINI, CHE RAPPRESENTANO QUINDI UN SIMBOLO DI UNA VISIONE INTIMA DELLE COSE, VENGONO MESSI IN “PIAZZA”, APPESI E NON SOLO, APRENDOSI AL PUBBLICO NEL SENSO FISICO E CONCETTUALE. PERMETTENDO CHE GLI ALTRI ABBIANO LA POSSIBILITÀ DI IMMERGERSI NEL MONDO DI DESIRÒ, SI DISVELA UNO SPAZIO ABITATO E ANIMATO DI TANTISSIME COSE E DI STRANE CREATURE. IL MOTIVO PER IL QUALE QUESTI QUADERNI SONO LASCIATI APPESI, OLTRE CHE PER LA VOLONTA DI ESSERE MOSTRATI, APPUNTO, RICALCA L’DEA DI SOTTOLINEARE UNA MEMORIA, RIELABORATA E SINTETIZZATA, ISPIRATA DALLO STESSO SPAZIO ESPOSITIVO. L’OFFICINA È STATA CONVERTITA A LUOGO DI MOSTRA DOPO UN IMPORTANTE E FORTE PASSATO COME MACELLERIA, UN LUOGO DOVE GLI ANIMALI, DURANTE LA LAVARORAZIONE, VENIVANO TRA LE VARIE FASI, APPUNTO, APPESI: CI BASTI PENSARE A COME SONO MOSTRATI I PROSCIUTTI, UN PRODOTTO FINITO, CHE SPESSO POSSIAMO OSSERVARE ANCHE NEI NEGOZI. CON QUESTA MODALITÀ INSTALLATIVA SI INTENDE CREARE UN PARALLELISMO SOMMESSO TRA LO SKETCHBOOK E LA CARNE, CHE DIVENTA, DA DEPOSITO DI FANTASIE PRIVATE, ELEMENTO APERTO AL CONSUMO E ALLO SGUARDO.

ALICE FERRETTI SI DIPLOMA NEL 2010 AL LICEO LINGUISTICO STATALE EUGENIO MONTALE, PONTEDERA (PI) . NEL 2016 CONSEGUE IL DIPLOMA DI I LIVELLO IN GRAFICA PRESSO L’ ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE DOVE ATTUALMENTE FREQUENTA IL BIENNIO DI ARTI VISIVE E NUOVI LINGUAGGI ESPRESSIVI. TRA LE ULTIME ESPERIENZE ESPOSITIVE: NEL 2017 HA PARTECIPATO AL WORKSHOP FLYING CARPET CON FARKHONDEH SHAHROUDI, IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO PACI E VILLA ROMANA, FIRENZE. SEMPRE NELLO STESSO ANNO PRENDE PARTE ALLA RESIDENZA D’ARTISTA PRESSO CARICO MASSIMO, LIVORNO E “LIGHTNING”, MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA, CON IL PATROCINIO DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE E L’ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI SIGNA, CURATELA DI LEONARDO MORETTI. ANCORA NEL 2017 PARTECIPA A TU35 EXPANDED, SEZIONE CINEMA, CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI, PRATO, A STAND UP FOR AFRICA, RESIDENZA D’ARTISTA CON MOSTRA FINALE PRESSO HYMMO ART LAB, DIREZIONE ARTISTICA DI PAOLO FABIANI, CURATELA DI SERENA BECAGLI E RITA DUINA, PRATOVECCHIO-STIA, AREZZO. NEL 2018 PARTECIPA A “CONTEMPORANEA”, WORKSHOP CON MOSTRA FINALE CON IL PATROCINIO DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE E L’ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI SIGNA, IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI, PRATO, A CURA DI LEONARDO MORETTI. OVORICCHI (INSTALLAZIONE, MATERIALE DA IMBALLAGGIO E PACKAGING OVORICCHI) L’AZIENDA OVORICCHI AVEVA SEDE A BIENTINA, PROVINCIA DI PISA, PAESE DOVE ALICE FERRETTI È CRESCIUTA. CHIUSO NEL 2011, CIÒ CHE RIMANE DELLO STABILIMENTO PER LA PRODUZIONE DI UOVA PIÙ GRANDE DELLA TOSCANA SONO EDIFICI ABBANDONATI ALLA MERCÉ DEI VANDALI, MA LA TESTIMONIANZA DEL CAMBIAMENTO ECONOMICO DI QUESTA ESTREMA AREA DELLA PROVINCIA PISANA, DA ZONA INDUSTRIALE A LUOGO DEPRESSO, È IL COLORATO PACKAGING CHE AVREBBERO DOVUTO CONTENERE I PRODOTTI OVORICCHI. CON QUESTA INSTALLAZIONE, ALICE FERRETTI HA VOLUTO TESTARE I CONFINI FRA PRODOTTO DI MASSA E SIMBOLO. PORTANDO IL PRODOTTO PRIVATO NELLA SFERA PUBBLICA, OVVERO DALLO STABILIMENTO ABBANDONATO AL PUBBLICO, IL MANUFATTO INDUSTRIALE ASSUME UN SIGNIFICATO POLIEDRICO: DIVIENE IL SIMBOLO DELLA CRISI ECONOMICA, OPPURE RESTA UN ESEMPIO DI MATERIALE DI SCARTO? LA GRANDE QUANTITÀ DI PACKAGING CHE L’ARTISTA HA SCELTO DI POSIZIONARE IN MOSTRA, IN PARTE ALL’INTERNO DEL PROPRIO IMBALLAGGIO E IN PARTE MONTANDOLO COME ELEMENTO VISIVO DAL SAPORE MOLTO POP, STRIZZA L’OCCHIO SICURAMENTE ALLA DINAMICA DEL CONSUMO E ALLO STESSO TEMPO PONE LO SPETTATORE IN UNA POSIZIONE ATTIVA PERMETTENDOGLI, SE LO DESIDERA, DI PRENDERE QUEL PACKAGING INUTILIZZATO, PRELEVANDOLO DAL PROPRIO IMBALLAGGIO.

FEDERICA GONELLI È NATA A FIRENZE, CITTÀ NELLA QUALE HA FREQUENTATO IL LICEO

ARTISTICO E L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI, VIVE E LAVORA A METÀ TRA QUESTA CITTÀ E

PRATO, DOVE DAL GIUGNO 2011 HA APERTO LO STUDIO “INCUBOAZIONE”. DAL 2001 PARTECIPA A MOSTRE PERSONALI, COLLETTIVE E CONCORSI. DAL 2007 FA PARTE DEL

COLLETTIVO ARTISTICO “ARTS FACTORY” PER IL QUALE, IN QUALITÀ DI ARTISTA, SI

OCCUPA DELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE INSTALLAZIONI E VIDEOINSTALLAZIONI; DEL COLLETTIVO FANNO PARTE LA FONDATRICE: ADRIANA MARIA

SOLDINI, NARRATRICE D’ARTE E CURATRICE, E FRANCESCA DEL MORO, POETESSA. NEL 2013 HA CONSEGUITO LA SPECIALIZZAZIONE IN ARTI VISIVE E NUOVI LINGUAGGI ESPRESSIVI PRESSO L’ACCADEMIA DI FIRENZE. DAL 2015 HA PARTECIPATO ALLE RESIDENZE D’ARTISTA PRESSO: MOLA DI BARI (BA) - FONDAZIONE PINO PASCALI,

COSENZA - THE BOCS, CASTELBOTTACCIO (CB) - VIS A VIS FUORILUOGO 19, VIMERCATE (MB) - V_AIR MUSEO MUST, SAN SPERATE (CA) - FUTURE FRONTIERS, ZUMPANO (CS) - TERRAĒ MUSEO MAE, PALAGIANO (TA) – Z.N.S. VIA MURAT ART CONTAINER 2° PIANO

ART RESIDENCE. FA PARTE DELLA ROSA DI ARTISTI DI STUDIO38 CONTEMPORARY ART GALLERY DI PISTOIA E TRA LE ULTIME ESPOSIZIONI RICORDIAMO “COS’È CHE MI HA PORTATO FINO A QUI...” PERSONALE PRESSO HERT – SPAZIO VIVO, VIMERCATE (MB).

LA TEORIA DEI BISOGNI (ASSEMBLAGGIO DI ORGANZA E CARTA COTONE STAMPATE CON RIPORTO A SOLVENTE, 50X70 CM CIASCUNO.)

“QUELLO DEI BISOGNI PUÒ ESSERE UN AMBITO VAGO, INDETERMINATO, DEL TUTTO EMPIRICO: OCCORRE COSTRUIRNE LA TEORIA, DISTINGUERE UN TIPO, UN SISTEMA

DI BISOGNI DA UN ALTRO TIPO E SISTEMA...” PUNTUALIZZA PIER ALDO ROVATTI NELLA PREFAZIONE DI “LA TEORIA DEI BISOGNI IN MARX” DI ÁGNES HELLER.

QUALI SONO E COME SI SUDDIVIDONO I BISOGNI DELL’UOMO? L’ARTE È UN BISOGNO DA SODDISFARE PER L’ARTISTA. IL PROGETTO PRESENTATO SI PONE

COME L’INIZIO DI TALE SPECULAZIONE TEORICA, SOPPERENDO AL PRIMO BISOGNO DELL’ARTISTA, OVVERO QUELLO DI “FARE”, QUANDO CON FARE SI INTENDE SIA QUELLO INTELLETTUALE CHE MATERIALE.

L’ARTE È UN BISOGNO DA SODDISFARE PER IL FRUITORE, PER IL COLLEZIONISTA?

L’INDAGINE E L’APPROFONDIMENTO DI QUESTE TEMATICHE SI SVILUPPERANNO NEL CORSO DEI PROSSIMI MESI PER FEDERICA GONNELLI, PONENDO ALTRE PLAUSIBILI

DOMANDE ALLE QUALI NON C’È LA PRETESA DI DARE RISPOSTE UNIVOCHE E

IRREVOCABILI, MA ATTRAVERSO LE QUALI C’È LA VOLONTÀ DI ANALIZZARE LA SOCIETÀ CHE CI CIRCONDA.

L’ALTO E IL BASSO, I BISOGNI SPIRITUALI E I BISOGNI MATERIALI, LE ASPIRAZIONI E L’ISTINTO, SI CONDENSANO NELL’IMMAGINE DEL PORCILE E IN PARTICOLARE DEL MAIALE, FREQUENTE EMBLEMA DEI COMPORTAMENTI UMANI. LA SCELTA

DEL SOGGETTO DIVENTA CHIARA NELL’OTTICA DI RICONSIDERARE IL PASSATO

DELLO SPAZIO ESPOSITIVO COME MACELLERIA, CHE TORNA A FARSI PRESENTE NEL MOMENTO IN CUI UNA SITUAZIONE DI VENDITA E CONSUMO, COME UN MERCATO, VIENE REINSERITA.

OLIVIA KASA (TIRANA, ALBANIA) NEL 2012 SI DIPLOMA PRESSO IL LICEO ARTISTICO MAFFEO OLIVIERI DI BRESCIA, NELLO STESSO ANNO, SI TRASFERISCE A FIRENZE PER STUDIARE ARTI VISIVE DOVE CONSEGUE IL DIPLOMA DI I E DI II LIVELLO IN GRAFICA PRESSO L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI. GLI STUDI FATTI NEI PRIMI ANNI A FIRENZE LE PERMETTONO DI APPRENDERE DIVERSE TECNICHE DI INCISIONE E DI STAMPA D’ARTE. E ANCHE ALCUNE TECNICHE DI STAMPA FOTOGRAFICA COME LA CIANOTIPIA E LA BICROMATA. ATTUALMENTE LAVORA MOLTO CON IL MEDIUM FOTOGRAFICO E L’INSTALLAZIONE. TRA LE VARIE PARTECIPAZIONI RICORDIAMO: NEL 2018 COSTRUTTIVA 2_018 – CARICO MASSIMO, LIVORNO. “CONTEMPORANEA” – OFFICINE ODEON 5, SIGNA. NEL 2017: IL SONNO DELLA RAGIONE – SANTA REPARATA INTERNATIONAL SCHOOL OF ART. FIRENZE; RINASCITÀ – PIAZZA DELLA STAZIONE, 1, FIRENZE; “LIGHTNING” – PALAZZO FERRONI, SIGNA; COSTRUTTIVA – RESIDENZA D’ARTISTA – CARICO MASSIMO, LIVORNO. NEL 2016 IL FUOCO DENTRO – GALLERIA DELLA SCUOLA DEL DISEGNO DI FIRENZE; QUINTA EDIZIONE DELLO START POINT – EFFIMERO PIC NIC – FIRENZE; PRIMO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA SCUOLA D’ARTE E DESIGN. TORINO E, NEL 2015, VIAGGI SENSORIALI – PALAZZO MEDICI RICCARDI, FIRENZE. ARANEA LIGNUM (INSTALLAZIONE, FOTOMONTAGGIO STAMPATATO A PLOTTER) IL PATTERN REALIZZATO DALL’ARTISTA TRAMITE DEI FOTOMONTAGGI DI RAMI E ALTRI ELEMENTI DELLA NATURA, INTENDE RICHIAMARE L’IDEA DI UNA NATURALITÀ CHE TRAMITE L’ARTIFICIOSITÀ UMANA SI TRASFORMA IN UN COSTRUTTO, INGOMBRANTE A LIVELLO VISIVO, CHE SI RIPETE E SI DILATA OCCUPANDO TUTTO LO SPAZIO DATOGLI, IPOTETICAMENTE INFINITO. L’EFFETTO FINALE È QUELLO DI UN CALEIDOSCOPIO, STRUMENTO CHE CI PERMETTE DI OTTENERE PATTERN GEOMETRICI ATTRAVERSO L’USO DI PEZZI DI PLASTICA RIFLESSI DA UNO SPECCHIO OTTAGONALE. IL GIOCO DI RIFRAZIONE VUOLE SFRUTTARE LA GEOMETRIA DELLE PIANTE E CONFONDERE L’OSSERVATORE, IN QUESTO MODO NON SI CAPISCE PIÙ DA DOVE HA INIZIO IL DISEGNO E SE SI TRATTA DI UN UNA COSA ARTIFICIALE O NATURALE. COME PER IL LAVORO DI VICTORIA DEBLASSIE ANCHE IL LAVORO DI OLIVIA INDAGA SULLE TEMATICHE DI NATURA, ARTIFICIO, CONTAMINAZIONE E TRASFORMAZIONE. MOSTRANDO UN ROTOLO COME SE FOSSE UN BINARIO SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ, L’ELEMENTO CONVERTITOSI IN PATTERN SPECULA SULL’ATTO STESSO DEL CONSUMO E DELLA RIPRODUCIBILITÀ.

LEONARDO MORETTI NASCE A PRATO. FREQUENTA L’ISTITUTO D’ARTE DI PORTA ROMANA A FIRENZE DOVE SI DIPLOMA NEL 2010 E NEL 2012 SI QUALIFICA NEI CORSI DI TECNICHE PITTORICHE MISTE E ANTICHE. NEL 2015 SI DIPLOMA IN PITTURA PRESSO L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE, E NEL 2018 SI È SPECIALIZZATO IN ARTI VISIVE E NUOVI LINGUAGGI ESPRESSIVI. TRA LE PARTECIPAZIONI PIÙ RECENTI: NEL 2017 A ART YOU MINE, PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE, LA CALIFORNIA STATE UNIVERSITY, LA FONDAZIONE STUDIO MARANGONI, LA LABA E LA FONDAZIONE PALAZZO STROZZI. SEMPRE NEL 2017 PARTECIPA A STAND UP FOR AFRICA 2017 LE VERITÀ NASCOSTE/WHAT LIES BENEATH. RESIDENZA ARTISTICA CON ESPOSIZIONE FINALE IN COLLABORAZIONE CON L’ARTISTA ALICE FERRETTI. PROGETTO NATO NELL’AMBITO DI TOSCANAINCONTEMPORANEA

2017, DI REGIONE TOSCANA INSIEME ALL’ECOMUSEO DEL CASENTINO UNIONE DEI COMUNI MONTANI, ALL’INTERNO DEGLI SPAZI DI HYMMO ART LAB, SOTTO LA DIREZIONE ARTISTICA DI PAOLO FABIANI, CON LA CURATELA DI SERENA BECAGLI E RITA DUINA. NELLO STESSO ANNO E NEL 2018 PARTECIPA ANCHE A OUT OF THE BOX. ARTE - IMPRESA - TERRITORIO. ORNAGHI E PRESTINARI, E HOLDING PATTERNS. ARTE - IMPRESA - TERRITORIO. NARI WARD, WORKSHOP E ALLESTIMENTO DELLA MOSTRA A VILLA PACCHIANI, SANTA CROCE SULL’ARNO, A CURA DI ILARIA MARIOTTI. IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI SANTA CROCE SULL’ARNO, L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE, LA GALLERIA CONTINUA E CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI. NEL 2018 PROGETTA E CURA CONTEMPORANEA, WORKSHOP CON MOSTRA FINALE ATTORNO ALLA TEMATICA DI ARTE E TERRITORIO, SIGNA, FIRENZE. IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI SIGNA, L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE E IL CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI. NELLO STESSO ANNO ANCHE SPAZIO TRACCIA, PROGETTAZIONE, CURATELA E PARTECIPAZIONE DELLA MOSTRA COLLETTIVA PRESSO SACI ART GALLERY, FIRENZE, E 48H - LEONARDO DEVITO - FEDERICA GONNELLI - PIETRO DESIRÒ - LEONARDO MEONI, PROGETTAZIONE E CURATELA DELLA RASSEGNA ESPOSITIVA SU QUATTRO APPUNTAMENTI PRESSO PALAZZO DEI PITTORI, FIRENZE, STUDIO DI BARTOLOMEO CICCONE, IN COLLABORAZIONE CON LA GALLERIA CARTAVETRA (FI) E STUDIO38 ART GALLERY (PT), PATROCINATA DALL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE. UNTITLED - CREATIVE PRESERVES (INSTALLAZIONE, OLIO SU TELA, PATCHWORK E BARATTOLI DI VETRO) LA SERIE COMPOSTA DA 70 “TAPPETTINI” DI TELA DIPINTA RIMONTATI A PATCHWORK E 35 BARATTOLI COLORATI, RICHIAMA L’IDEA, COME SUGGERITA DAL TITOLO, DI UNA “CONSERVA”. ELEMENTO TIPICO DELLA VENDITA E DEL CONSUMO, SI RENDE INVECE INRIPRODUCIBILE MA, NONOSTANTE LA CONTROTENDENZA ALLA SUA STESSA RAGIONE DI ESISTERE COME QUALCOSA DI RIPRODUCIBILE, SI FA COMUNQUE CONTENITORE, MA NON DI MERCI, BENSÌ DI “CREATIVITÀ”.

I 3 COLORI ELEMENTARI, PIÙ IL VERDE, RAPPRESENTANO LA POSSIBILITÀ DI CREARE QUALSIASI COSA E, UNITI A TUTTA UNA SERIE DI ELEMENTI “TAPPETO”, PRESENTANO UNA DELLE NUOVE POSSIBILITÀ CHE PUÒ SCATURIRE DAL RIUTILIZZO DI MATERIALE DI SCARTO, IN QUESTO CASO BARATTOLI E TELE DIPINTE. IL LAVORO INTENDE INDAGARE SULLA CONTRADDIZIONE CHE SI GENERA NEL MOMENTO IN CUI PRENDIAMO UN SIMBOLO TIPICO DEL CONSUMO: LA CONSERVA, IL BARATTOLO, MA, PUR TRATTANDOLA COME TALE, VIENE RESA ALTRA DA SÈ. SI PUÒ SEMPRE “RIFARE”, MA NON È PIÙ RIPRODUCIBILE PERFETTAMENTE IDENTICA A SE STESSA. L’OPERA PROVA AD INCRINARE IL SENSO DI “RIPRODUCIBILITÀ” NON PER TROVARE UNA LETTURA NEGATIVA, PIUTTOSTO PER CERCARE DI SVINCOLARNE IL SENSO DA UNA LETTURA TIPICA, PER APRIE ALLE OPZIONI DI REINTERPRETAZIONE DELLE COSE. LAVORANDO SU OGGETTI DI SCARTO IN QUESTO CASO, SI CERCA DI MOSTRARE COME LA CREATIVITÀ PUÒ TROVARVI, CONSERVARSI E RITROVARSI SEMPLICEMENTE CAMBIANDO IL PUNTO DI VISTA.

ANNA ROSE È NATA IN MASSACHUSETTS (USA) E SI È LAUREATA IN ARTE (MASTER OF FINE ARTS, M.F.A) PRESSO IL SAN FRANCISCO ART INSTITUTE NEL 2014. DAL 2004 VIVE E LAVORA A FIRENZE. TRA LE ULTIME SUE MOSTRE: NEL 2018 ARTEFUORI, CARTAVETRA GALLERY, FIRENZE; PRIMAVERA IN SOSPESO, ROBERT MCLAUGHLIN GALLERY, OSHAWA, CANADA; HAWNHEKK, SPAZIU KREATTIV, GOZO, MALTA. NEL 2017, PARTY OF ONE, JULES MAIDOFF GALLERY, FIRENZE; ALL THE WORLD’S A DISPLAY, GALERIA VIENTI/4SIETE, SAN JOSE, COSTA RICA; COME UP TO MY ROOM, THE GLADSTONE HOTEL. TORONTO, CANADA. NEL 2016, TU35 - OFFICINE GIOVANI IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO PECCI, PRATO; INSIDE LOTTOZERO, KUNSTHALLE EUROCENTER, LANA (BZ) E PRATO; KLOHÄUSCHEN BIENNIAL: BIENNIAL OF NEGLECTED LIFE FORMS, DAS KLOHÄUSCHEN. MONACO; QUOTIDIANA, CHIOSTRO IN AZIONE, FIRENZE; BEST OF D’CLINIC 2015, VMK GALLERY. ZALAEGERSZEG, UNGARIA. NEL 2015, HAIR PICNIC, DAS KLOHÄUSCHEN, MMONACO; APRÈS COUP:DISCHIUSURE, TAI-TUSCAN ART INDUSTRY, PRATO; HYBRID : IBRIDO, LA CORTE ARTE CONTEMPORANEA, FIRENZE; THE IMAGE 101, PERISCOPE, SALZBURG, AUSTRIA; PERFORMING MYTHOLOGIES, COLORADO PHOTOGRAPHIC ART CENTER, DENVER (CO), USA; CONTENPORARY WORDS OF ART, SALA SANTA RITA, ROMA; PASSAGGI: COLLEZIONE COMUNALE D’ARTE CONTEMPORANEA, CASA MASACCIO, SAN GIOVANNI VALDARNO. VIRTUTEM FORMA DECORAT (VIDEO, 4’05” IN LOOP) IN VIRTUTEM FORMA DECORAT SI VEDE UNA PRESENZA FEMMINILE IMPEGNATA NEL MANGIARE UN COLLARE DI PIZZO. LA FIGURA DEFORMATA DAL DOPPIO SPECCHIAMENTO DELL’IMMAGINE, DIVENTA UNA FORMA CALEIDOSCOPICA SUGGERENDO UN AFFIANCAMENTO FORMALE CON L’OPERA DI OLIVIA KASA, I CUI MOVIMENTI ALLUDONO ALLA FANTASIA RIPETUTA DI UN TESSUTO O DELLO STESSO PIZZO. CONSAPEVOLE DELLO SGUARDO DELLO SPETTATORE, O ALMENO DELL’OTTICA DELLA MACCHINA FOTOGRAFICA, LA DONNA SI ESIBISCE IN UN’AZIONE CHE ROMPE LA COMPOSTEZZA DELLA VIRTÙ E DELLA BELLEZZA RICHIAMATE DAL TITOLO. NELL’OTTICA DI UNA RIPETEZIONE GESTUALE CHE FAGOCITA SE STESSA SENZA INTERRUZIONE, IL LAVORO DELL’ARTISTA CI PORTA A RIPENSARE I MODELLI D’AZIONE DELLA PRODUZIONE E DEL CONSUMO CHE, NEL LORO CIRCOLO DI AUTOCONSERVAZIONE, SI MOSTRANO A NOI NELLA LORO SUPERFICIE INTIMAMENTE GRADEVOLE E DECORATA. IL CONSUMO, CHE SI FA LETTERARIO NELL’ATTO DEL MANGIARE, PORTA TUTTA LA DIMENSIONE ALL’INTERNO DI UNO SPAZIO PRIVATO, DOVE NON CI SONO GRANDI PUBBLICI O GRANDI ACQUISTI, MA SOLO IL DESIDERIO PERSONALE, APPUNTO, DI CONSUMARE.

VISIONI II DICEMBRE 2018

A CURA DI L2 CONTEMPORARY LEONARDO MORETTI E LARA BARDAZZI

GRAFICA OLIVIA KASA