Poschiavo 16.08 Museo di Casa Console ore 20.30
“Pillole d’Opera” Concerto giocoso in un atto
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Progetto concertistico-teatrale pensato per ribaltare le aspettative di un pubblico avvezzo al classico concerto da camera. Con il pretesto di valorizzare ogni singolo strumento dell‘ensemble, il prosatore, dopo una piccola prefazione che immerge lo spettatore nel clima della serata, decide di coinvolgerlo. Ad uno ad uno gli strumenti si palesano e, sostenuti dal prosatore, si presentano. Lo spettacolo prende quindi la forma di un classico concerto di ouverture d’ opera con la presenza di un narratore. Il rapporto tra i musicisti ed il prosatore dapprima formale si trasforma in una schermaglia di contrasti che danno vita a piccole ma divertenti digressioni sul tema della serata. "il prosatore dopo un’ ouverture rossiniana decide di cantare un’aria dal Barbiere di Siviglia, con grande dissenso dei musicisti; la decisione di entrare in sciopero per contrastare il programma deciso dal prosatore che ostenta il repertorio mozartiano, la grande tensione e il clima nefasto che serpeggia tra gli artisti dopo la presentazione della Forza del destino citando le innumerevoli sventure… e tanto altro ancora, sono il sale di questa "cosa". Ed è cosi che pian pianino lo spettatore si troverà coinvolto dentro una girandola di circostanze, che lo preparerà all’ascolto con rinnovato interesse.
Silvia Felisetti cantante - attrice
Quartetto Eccentrico Massimo Ghetti
Javier Adrian Gonzalez
Alan Selva
Benedetto Dallaglio
flauto
clarinetto
fagotto corno
Casa Console. L’edificio dagli eleganti tratti ottocenteschi, è dovuto ad Antonio Semadeni, console svizzero in Polonia e esponente delle importanti dinastie poschiavine di pasticceri, allora attive nelle maggiori città europee. Dal 2002 Casa Console è sede di una pregiata collezione di dipinti romantici tedeschi e svizzeri. Antonio Semadeni. Nato nel 1823 a Poschiavo, fu un rispettabile proprietario di un caffè a Varsavia. Antonio Semadeni frequenta il liceo polacco e parla cinque lingue. La famiglia manifesta propensione e sensibilità per l’arte e la musica. Nel 1856 Semadeni acquista l’edificio che oggi porta il nome di “Casa Console”. Ristruttura e amplia la costruzione arredandola con sfarzo. Nel 1875 Semadeni viene convocato a Varsavia quale primo Console svizzero.