La Voce online 01/marzo2020

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NOTTE BIANCA

L IC E O C L A S S I C O “STABILI” 17 gennaio 2020 NOTTE BIANCA

SICO “STABILI”

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Attualità Spettacolo

NOTTE BIANCA

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N OTTE BIANCA

Periodico Studentesco del Liceo Classico Stabili - Trebbiani, anno X n° 1 marzo 2020 www.liceostabilitrebbiani.it

LICEO CLASSICO “STABILI”


Editoriale

Sommario

Come ogni anno, sin dalla sua creazione, la redazione de La Voce torna

a farsi sentire con tanto fiato in corpo... E con un nome così, non potrebbe essere altrimenti! In tutti questi anni sono stati numerosissimi i ragazzi, di tutte le età, che hanno contribuito a rendere questo giornale un vero e proprio mani#Letterboxd un social festo del liceo, scrivendo articoli, racconti, recensioni, spaccati… per cinefili sempre differenti tra loro, sfoggiando l’estro più creativo che è in #Un innovativo dissuasore ognuno di noi studenti. per animali selvtici La Voce non si pone alcun limite: c’è spazio per tutto e tutti, ogni passione, interesse, ogni nostra singolarità converge qui, tra una pagina e l’altra. Curiosità è la parola chiave, accompagnata da fantasia e tanta voglia di mettersi in gioco, in una disciplina che #Top 5 rimonte nella storia accomuna tutti noi scrittori, ragazzi e professori della redazione. E dello sport persino per me, che trovo nella scrittura un potentissimo mezzo di comunicazione, questo non può che far piacere: in tutti questi anni di corso, difficilmente avrei mai potuto immaginare di ritrovarmi a digitare queste righe. Eppure, eccomi qui: con lo #Notte Nazionale Liceo stesso entusiasmo del primo anno, non posso che invitare tutti Classico voi che passate per le pagine internautiche del La Voce, ad immergervi in questa lettura, per imparare qualcosa di #Piazza Fontana, 50 anni dopo nuovo, spinti dalla stessa curiosità che accomuna ciascuno dei nomi in calce agli articoli a seguire. Semplici nomi all’apparenza… ma dietro ciascuno di essi, si nasconde niente di meno che… una voce. Una voce deside#International Film Festival al rosa di comunicare, divulgare parole che possano nuovo Cineteatro Piceno lasciare qualcosa. Anche se piccola, anche un semplice sorriso. Ogni parola, d’altronde, #Film o Serie Tv? rappresenta un pezzettino di noi e delle idee che ci ronzano in testa, che non attendono altro se non essere rese manifeste. E come far, se non meglio di così? #Cascare nei tuoi occhi Dando voce ad una voce. In qualsiasi forma possibile. E La Voce si prefigge proprio questo obiettivo...

Innovazione

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Sport

Sport

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Attualità

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Spettacolo

Statistica

Racconto

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LaFoto

Caporedattore Jacopo Morosini

Coordinatori Prof.ssa Roberta Baldini Prof.ssa Roberta Ciotti Prof.ssa Annarita Siliquini Prof. Furio Tarquinio Progetto grafico e impaginazione Prof.ssa Stefania Pierantozzi

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Lucrezia Belardinelli Diego Caringola Cittadini Andrea Carpani Matteo Cimica Simone Fioravanti Gabriele Giudici Niccolò Montanari Alessandro Musio Maria Sole Virgili


#Innovazione LETTERBOXD UN SOCIAL PER CINEFILI L

etterboxd è un social network co-fondato da Matthew Buchanan e da Karl van Randow nel 2011. Su questa piattaforma, nata per condividere l’amore per il cinema, è possibile valutare i film visti, lasciare una breve recensione pubblica e creare liste dove si possono raggruppare elementi in base a ciò che si vuole. Nelle impostazioni del profilo è consentito mettere, oltre al solito nickname e alla foto profilo, 5 film preferiti. Nella scheda di ciascun film si presentano la locandina con affianco la trama e, subito sotto, è visibile un grafico a colonne dove si può vedere la media dei voti, da 1/2 a 5, dati dagli utenti. Selezionando un film è possibile valutarlo, inserirlo nella wishlist, o qualsiasi altra lista, segnarlo come visto e mettere like. Su qualsiasi formato questa piattaforma ha, al suo interno, moltissimi film di ogni nazione del mondo. Questo social esiste anche in formato app disponibile per IOS ed Android solo in lingua inglese. M.Sole Virgili

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Top 5 rimonte nella storia dello 5. Golden State Warriors-Cleveland Cavaliers finale Nba 2016

Nella storia del basket ne abbiamo viste di rimonte…! Ma, epica come questa, mai. Si tratta di un evento più unico che raro: siamo nelle NBA FINALS del 2016, dove si vedono affrontare le due squadre che hanno raggiunto il loro obiettivo stagionale. Si gioca per conquistare il titolo più ambito del campionato. Si gioca al ‘’meglio di 7’’, in poche parole basta arrivare a 4 partite vinte. Il risultato è fissato sull’1 a 3 per i Warriors; quando sembravano avere il titolo in pugno i Golden State, la squadra guidata da Lebron James in svantaggio, rimontò vincendo tutte e due le gare portando il risultato in parità. Gara 7 fu aggiudicata dai Cavaliers che vinsero per 93 a 89, come David e Golia. In quell’anno molti giocatori sono stati chiamati dalle più forti squadre, diventando alcuni dei più forti a livello mondiale in circolazione.

4. Football collegiale americano

La partita di football tra le università di Alabama e Auburn del torneo ‘’Iron Bowl’’ è finita in un modo inaspettato. Mancano pochi secondi e siamo in situazione di parità. Sul 28 pari, il pallone ovale vola nella zona di meta e, intercettandolo, Chris Davis inizia a correre verso la zona di gol avversaria cercando di portare alla sua squadra la vittoria. La vittoria, che sembrava oramai impossibile ed improbabile, si rivelò vera per la squadra di Auburn, che vinse il torneo tanto ambito.

3. Barcellona-Paris Saint Germain 6-1

Siamo agli ottavi di finale della Champions League, la competizione più importante del calcio. All’andata la squadra parigina si aggiudica la partita per 4-0. Per la squadra catalana si tratta di una vera e propria impresa, quella della rimonta. Si gioca il ritorno al Camp Nou, a Barcellona. Nei primi 50 minuti il risultato è sul 3-0 per i padroni di casa. Quando il pubblico inizia a crederci, al minuto 62 Edinson Cavani, del PSG, firma il gol del 3-1, portando un vantaggio rassicurante per la squadra francese su un parziale provvisorio di 5-3. Servono tre gol al Barcellona per superare la squadra ospite. Quando le speranze sono ormai sfumate, arriva la doppietta di Neymar e, in seguito, il gol finale dello spagnolo Sergi Roberto.Il Camp Nou diventa una bolgia degna di Dante ed il Barcellona si aggiudica la partita passando al turno successivo.

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o sport

#Sport

2. Gino Bartali,Tour de France 1948

Nel 1948 Gino Bartali ha compiuto una delle rimonte più grandiose nella storia del ciclismo. Tour de France 1948, le nazioni sono reduci da una guerra disastrosa. Durante i conflitti mondiali, Gino si allenò tutti i giorni facendo migliaia di chilometri con la sua bici da corsa, portando con sé documenti e materiali per la resistenza partigiana. Il 15 luglio ’48 parte con uno svantaggio abissale: 21 minuti dal capolista! Quella di Bartali fu una delle fatidiche imprese del Tour de France, una delle corse più prestigiose. La gara la finì con oltre 20 minuti di distacco da rivali, aggiudicandosi il titolo.

1. Agassi-Medvedev, Roland Garros 1999

Siamo a Parigi, città della moda e dell’arte, in uno dei tornei più importanti del tennis: il Roland Garros. Si sfidano in finale il russo Medvedev contro l’americano Andre Agassi, uno dei tennisti più forti della storia. L’americano era sotto di due set. Una pioggia abbondante si scatenò sopra al campo costringendo gli atleti a prendere una pausa. Al rientro, Agassi vinse tutti i set aggiudicandosi la finale ed il torneo. Nella sua biografia l’atleta parla molto di questa partita e dice di avere preso ispirazione da una poesia di Alfred Tennyson la notte prima di questo match: ‘’Molto perdemmo, ma molto ci resta: noi siamo la forza più che né giorni lontani moveva la terra e il cielo…’’.

Queste sono, in base alle nostre scelte, le cinque incredibili rimonte negli sport.

Diego Caringola Cittadini Andrea Carpani

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#Attualità

NOTTE BIANCA LICEO CLASSICO “STABILI”

E’ il 2020 e la Notte Nazionale del Liceo classico giunge alla sesta edizione. Studenti e professori, ogni anno sempre più appassionati all’evento, hanno dato libero sfogo alla fantasia ed alla creatività nell’esprimere la più profonda ed autentica essenza di cultura, scienza e arte tra passato e presente. Per la prima volta ospitata dal Polo Sant’Agostino, la notte del 17 Gennaio ha dato vita a questa edizione, accogliendo gratuitamente gli ospiti dalle ore 18 alla presenza delle autorità cittadine. Svelando sin da subito una visione classica e moderna del mondo, hanno aperto la serata le conferenze “Gli Infiniti minimi di Tullio Pericoli” e “Lingua e poesia nella canzone d’autore italiana”. Unendo il noto al misterioso oriente del passato, “Roma e la Persia: i due occhi del mondo” ha vanificato confini geografici, mentre ad aprire nuovi orizzonti nell’arte della fotografia ha provveduto la prof.ssa A. Cipollini con la “Premiazione del Concorso Camera Chiara”. La Sala Gagliardi (Biblioteca) ha perpetuato la bellezza e profondità de“L’Infinito di Leopardi” mediante l’omonimo intervento, per poi occuparsi di archeologia ne “A difesa del patrimonio culturale”. Nel nome della passione per l’arte che ci accomuna e ringraziandoli per aver condiviso il loro lavoro, il Liceo Classico ha accolto gli studenti del Liceo Artistico “O. Licini”, che hanno presentato la mostra “Che fai tu, luna, in ciel?” nella Galleria di Arte Contemporanea, unendo l’ispirazione poetica a quella artistica. Nel Chiostro si sono esibiti gli alunni nelle loro doti canore e musicali, dando prova del loro talento in ogni genere e stile. Particolare plauso alla famosa band “Under Tow”. Spazio anche ad un ricco buffet allestito dalla scuola in collaborazione con tutti i ragazzi a partire dalle ore 20. A chiudere la serata non poteva non mancare l’ormai tradizionale “Sfilata di moda”, incentrata quest’anno su abiti e look dagli anni ‘50 ad oggi, forniti e ideati dagli alunni di tutte le classi; divenuti per una notte modelle e modelli, incantando la passerella. Anche quest’anno non ci resta che darvi appuntamento alla prossima edizione per farvi vivere ancora una volta la Classicità nel suo splendore tra tutte le forme d’arte di ieri e di oggi.

Lucrezia Belardinelli Angelica Francesca Lavorgna

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#Innovazione UN INNOVATIVO DISSUASORE PER ANIMALI SELVATICI

Negli ultimi anni la presenza di cinghiali è un grande problema per l’economia marchigiana. Come spiega la vice presidente della regione Marche e assessore regionale alle politiche agricole Anna Casini «sono migrati dalle aree protette e sono un problema per la pubblica e privata incolumità perché si muovono in branchi, di notte, provocando incidenti e distruggendo le coltivazioni». Tutto questo porta non solo ad una diminuzione del responso agricolo, ma anche a risarcimenti di danni da parte della Provincia e della Regione Marche, responsabili degli animali selvatici in quanto rientrano nel patrimonio indisponibile dello stato. Per arginare il problema è stato inventato e brevettato da Massimo Remoli e Alessandro Marconi Il nuovo sistema “ER Safety Crop”. Si tratta di un dissuasore per animali selvatici che mette insieme tutto ciò che può arrecargli disturbo. Lo scopo di questo sistema è di tenere lontano gli animali selvatici dai campi e dalle zone rurali. “ER Safety Crop” si ricarica di giorno tramite l’energia solare e funziona di notte. Emette ultrasuoni, luci e odori sgradevoli per gli animali (feromoni, dopobarba e profumi). Ciò che rende davvero innovativo questo sistema, oltre alla sua “portabilità”, è l’utilizzo di energia solare, una fonte rinnovabile che quindi non danneggia l’ambiente e gli animali.

Simona Fioravanti

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PIAZZA FONTANA 50 anni dopo

Sono ormai passati 50 anni dalla terribile strage di

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Piazza Fontana, a Milano. Un ordigno esplosivo, posizionato nella Banca Nazionale dell' Agricoltura, è stato la causa della tragedia, con un bilancio di 17 morti e 88 feriti. Lo scorso 12 Dicembre 2019, a Palazzo Marino, nel capoluogo lombardo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, le più alte cariche della regione e tutti i familiari delle vittime hanno voluto ricordare l'attentato con un solenne minuto di silenzio, e con un discorso del Capo dello Stato: “L' identità della Repubblica è segnata dai morti e dai feriti della Banca Nazionale dell'Agricoltura…” uno strappo lacerante”… un cinico disegno nutrito di collegamenti internazionali e reti eversive”. Diventano perentorie le parole del Presidente, che definisce una parte delle strutture dello Stato "doppiamente colpevoli", a seguito della loro attività depistatoria. Molteplici, infatti, gli insabbiamenti, che non hanno permesso di condannare gli artefici materiali della tragedia. Dunque, anche se l'attentato è riconducibile ai numerosi gruppi neofascisti che sorgevano in quegli anni, ancora oggi i colpevoli sono rimasti in libertà, benché ci siano molti sospettati. Ma procediamo per ordine. Sono le 16:30 del 12 Dicembre 1969, la Banca Nazionale dell'Agricoltura è gremita di persone, anche nell'orario di chiusura. Viene abbandonata al centro dell'edificio una valigia, che passa però inosservata, per via della grande confusione: la 24ore contiene 7 chili di tritolo. 16:37, la bomba esplode, 13 persone muoiono sul colpo, 4 a seguito delle ferite riportate. Ma non è l'unico ordigno che esplode quel giorno. Altre 4 esplosioni generano vittime, paura e caos, e lo fanno in posizioni strategiche:

una a Milano, alla sede della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala, e altre 3 a Roma, rispettivamente alla Banca Nazionale del Lavoro, all'Altare della Patria e a Piazza Venezia. Le bombe sarebbero dovute esplodere tutte nel giro di 53 minuti, ma fortunatamente gli artificieri hanno rinvenuto la bomba a Piazza della Scala, facendola detonare in sicurezza poco dopo. Rimane lo stesso un'operazione orchestrata alla perfezione, frutto di menti ciniche, con l'unico intento di creare disordine. Le vittime, i cui nomi sono incisi su una lapide commemorativa a Piazza Fontana, erano agricoltori, commercianti, assicuratori e anche reduci di guerra. Persone innocenti, vittime dell'estremismo politico di fanatici che, compiendo un attentato terroristico, non intendono colpire bersagli precisi, ma suscitare timore nella gente comune e catalizzare l'attenzione delle istituzioni. Così facendo, il caos creato avrebbe dovuto portare alla dichiarazione dello stato di emergenza, una situazione in cui sarebbe stata maggiore la possibilità di successo per un eventuale colpo di Stato, mai verificatosi. Questo tragico evento segna, però, l'inizio della "Strategia della tensione", un periodo costellato di attacchi terroristici di matrice politica, volti a destabilizzare gli ordinamenti governativi negli anni '70. Con la strage di Piazza Fontana, si ha dunque l'avvio dei terribili "anni di piombo", un decennio che ha lasciato grandi cicatrici sul volto dell'Italia, e che vedrà il proprio epilogo con la "strage di Bologna", nel 1980. Le indagini hanno portato a svariate ipotesi e ad estenuanti interrogatori, prima ai membri di gruppi anarchici, tra cui Giuseppe Pinelli, morto in circostanze mai chiarite dopo 3 lunghi giorni di interrogatorio da parte degli inquirenti, e Pietro Valperga, inizialmente ritenuto colpevole dai giornali, poi scagionato.


#Attualità

Giovanni Ventura

Dopo inchieste sulle Brigate Rosse e su come sarebbero potute essere coinvolte nell'attentato, l'attenzione degli investigatori si sposta sui gruppi neofascisti, e su uno in particolare, chiamato "Ordine Nuovo". Il raggruppamento, sorto a Venezia, era capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura. Dopo aver raccolto prove sufficienti, sono stati portati entrambi a processo nel 1975, e ai loro nomi viene aggiunto quello di Guido Giannetti, giornalista, attivista di estrema destra, accusato di associazione a delinquere, ma subito prosciolto. Le accuse a Freda e Ventura sono state mosse soprattutto grazie alle confessioni di Carlo Digilio e Martino Siciliano, ex neofa-

Franco Freda

scisti, che, nell'inchiesta del giudice Guido Salvini, hanno rivelato il loro coinvolgimento e quello di Freda e Ventura nell'attentato. In particolare, Digilio ha precisato anche il ruolo di Delfo Zorzi, ritenuto l'esecutore materiale della strage, ossia colui che ha lasciato la borsa, piena di tritolo, nella Banca Nazionale dell'Agricoltura di Milano. Zorzi, però, temendo di essere scoperto e condannato, è fuggito in Giappone ed è attualmente protetto dal l'immunità di estradizione. Dopo alterne vicende giudiziarie, nel 1987, sia Freda che Ventura vengono assolti a giudizio definitivo dalla Corte d'appello di Bari: ciò significa che i due non possono più essere condannati, anche se, nel

2005, sono stati ritenuti ufficialmente gli ideatori dell'attacco terroristico. A 50 anni dalla tragedia, gli autori della "strage di Piazza Fontana" rimangono tutt'ora a piede libero, senza una giusta condanna.

Matteo Cimica

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#Spettacolo INTERNATIONAL FILM FESTIVAL AL NUOVO CINETEATRO PICENO

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al 7 al 9 novembre dello scorso anno si è svolto ad Ascoli il primo festival internazionale del cortometraggio, ideato dal regista Alberto De Angelis, coordinato dalla professoressa Alessia Fazzini, con la collaborazione dell’ ISC L. Luciani, dell’ IIS Mazzocchi e sostenuto dal MIUR. La mostra è stata rivolta alla produzione di 18 corti (selezionati tra i 538 ricevuti, provenienti da oltre 63 paesi a livello mondiale), realizzati negli ultimi cinque anni, in cui si è evidenziato l’operato di cineasti sia professionisti che emergenti, in seguito sottoposto a una giuria di esperti nel campo cinematografico. Il festival, che ha voluto coniugare il cinema con la storia, accoglie opere che, con le loro tematiche, rappresentano uno degli aspetti rilevanti della storia europea degli ultimi 100 anni. La serata finale, oltre ad aver premiato i migliori cortometraggi finalisti, ha tributato un premio speciale al regista ascolano Giuseppe Piccioni, ospite della cerimonia, momento a cui è stato presente anche Nicola Sorcinelli, nastro d’argento per il miglior corto 2017 e autore di un breve film girato ad Ascoli nel 2015, “Helena”, interpretato dalla famosa Sandra Ceccarelli. Il festival nasce anche per coinvolgere le nuove generazioni, in particolare gli studenti, grazie alla figura di Vincenza Agostini, dirigente dell’ISC L. Luciani e presidente onoraria della manifestazione, da tempo al centro di importanti iniziative legate all’istruzione mediante espedienti audiovisivi. Nel suo intervento ha dichiarato che “il cinema è un linguaggio espressivo differente e del tutto nuovo, che consente ai ragazzi di esprimersi con modalità nuove, usando per la didattica un linguaggio inusuale. Inoltre è un’opportunità per i ragazzi di approcciarsi ai grandi temi della storia contemporanea in maniera fortemente impattante sul piano emotivo”. La data della giornata conclusiva è particolarmente significativa, in quanto il 9 novembre è ricorso il trentennale della caduta del muro di Berlino, momento cardine per la storia dell’Europa contemporanea. La competizione ha previsto un vincitore per ogni tipologia di cortometraggio (fiction, animazione, documentario) al quale è stata assegnata, come premio, una quota in denaro di €500. Tuttavia, il migliore tra i migliori ha ricevuto un premio di €2000, un altro di €250 è invece stato attribuito al miglior cortometraggio scolastico. Il premio più ambito è stato assegnato al cortometraggio “Shok”, trattante la guerra del Kosovo; “The Christmas gift”, riguardante argomenti di carattere politico con una vena di ironia, ha vinto il premio “best narrative”; “Song sparrow”, il quale sensibilizza sul tragico viaggio di un gruppo di clandestini, ha vinto nella sezione animazione; “In her shoes”, ribaltante la prospettiva femminista in maniera abbastanza eloquente, è stato il cortometraggio vincitore nella sezione documentario; infine ad “Ainoha”, che ci fa immedesimare nell’ ingenua prospettiva di una ragazzina, in un contesto familiare decisamente drammatico, è stato assegnato il premio dalla giuria degli studenti. Avendo partecipato al Festival, vi consigliamo in particolare la visione di “Shok”, non a caso vincitore assoluto del concorso, in quanto la guerra è solo in apparenza la vera protagonista, poiché ciò che fa da sfondo e penetra il racconto è la storia dell’ amicizia tra due ragazzi. La mostra si è conclusa fra tanti applausi, lasciando a ogni spettatore una preziosa consapevolezza del recente passato, in virtù di una maggiore lungimiranza verso il domani. D’altronde, come dice il motto del Festival, “siamo nani sulle spalle dei giganti”.

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Gabriele Giudici Niccolò Montanari Alessandro Musio


#Spettacolo

Film o serie Tv Nel corso degli ultimi anni le serie tv sono diventate sempre piÚ popolari e secondo l’opinione comune a breve sostituiranno i film. Infatti il risultato di un sondaggio effettuato su 200 liceali da noi ragazzi della voce ha confermato la preferenza delle serie tv. Scontato? Probabile, ma non la percentuale di scarto: i film hanno infatti combattuto valorosamente conquistando il 43% dei voti. Si prospetta cosÏ un futuro di convivenza per questi due mondi cosÏ vicini, ma al contempo differenti...

Lucrezia Belardinelli

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CASCARE NEI TUOI OCCHI Mi tremano le mani. Davanti allo specchio le mie ciglia si allungano con il mascara rubato la mattina dalla pochette di mamma. Mi fa strano vedermi truccata, io, la ragazza sempre acqua e sapone. Rimango qualche secondo a guardare il mio riflesso; le guance rosate, il gloss sulle labbra che riflette la luce, i capelli sciolti. E se non mi guardasse nemmeno? E se non gli piacessi? No, sono ridicola. Mi giro. 19:00. La lancetta dei secondi scorre incessabile sulla sveglia sopra il comodino. Il tempo di prendere le chiavi ed esco di casa. Sono in super ritardo, spero solo che la mia amica Lu sia già pronta. Fortunatamente quando arrivo davanti alla sua villetta rosa cipria è già lì che mi aspetta, con i sui tacchi alti e i ricci lucenti. Ci incamminiamo e lungo il tragitto cerca di tranquillizzarmi, peccato che io stia morendo di ansia. Finalmente, anche se in ritardissimo, arriviamo in biblioteca. La famosa Notte Bianca del Liceo Classico quest’anno ha riscosso molto successo, basta notare la folla che esce dalle sale dove si tengono le conferenze, ai ragazzi che ballano spensierati a ritmo delle hit trap del momento e alle ragazze che invece tremano dal freddo nelle loro gonne corte e i top senza maniche coperte solo da un leggero cappotto. Nemmeno il tempo di entrare nel chiostro che Lu è già sparita; probabilmente sarà andata a ballare o al buffet, dato che sembra morire sempre di fame. Mi sento a disagio. Troppa gente. Musica troppo alta. Io poco me stessa. A scuola sono sempre rimasta molto nell’ombra, non ho mai partecipato a tanti progetti o conferenze, ormai considerata una ragazza solitaria, quasi invisibile, ma mi va bene cosi. Solo per una persona però vorrei essere importante: Vito, un mio compagno di classe. Ho una cotta per lui da anni, peccato che non mi abbia mai notata. È sempre troppo impegnato a suonare il sax nella banda o a far ridere l’intera classe durante le lezioni di matematica. Dopo essermi girata un po’ intorno mi siedo nelle gradina11

#Racconto

te ai bordi del chiostro. Fa veramente freddo, 3°C segnala il telefono. Mentre sono intenta a mandare avanti le storie Instagram di ragazzi che ballano e si divertono nello stesso posto dove io invece mi sto annoiando tantissimo, qualcuno posa sulle mie spalle una giacca di finta pelle marrone. Mi giro di scatto e ritrovo Vito a guardarmi sorridendo. “Pensavo avessi freddo” Io rimango immobile, sono talmente sorpresa che non riesco a pronunciare nemmeno un parola, solo ad abbozzare un timido sorriso. Si siede accanto a me e tira fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette. “Scusa ma quando sono nervoso fumo” Io ancora non riesco a muovermi. Lui nervoso? E perché? A me l’ansia sta logorando lo stomaco! Una volta ripresa dallo shock iniziale cominciamo a parlare di qualsiasi cosa, non ho mai riso tanto. Passiamo il resto della serata così, seduti su delle gradinate di marmo al freddo a parlare del più e del meno tra le grida della gente. 23.00. Si spengono le luci, la sfilata sta per iniziare. L’evento che intrattiene di più in questa serata dove si dà spazio a tutte le forme d’arte. Sfilano ragazze stupende vestite seguendo la moda degli anni ‘50, ‘70,’90, fino ai giorni nostri. 00:00. Si riaccendono tutte le luci. Il mio battito accelera. Le gambe tremano. I suoi occhi fissi su di me. Le lancette dell’orologio sembrano fermarsi... Nemmeno il tempo di chiudere gli occhi che la folla riversatasi sul chiostro si apre. Vedo passare Lu di corsa accanto a me, con una mano si asciuga le lacrime, con l’altra tenta di tamponare con un fazzoletto il sangue che le esce dal naso. Non ci penso due volte; mi alzo di scatto e la seguo in bagno, lasciando Vito lì, sulle gradinate di marmo al freddo a guardare la gente che parla del più e del meno. Urlo che vorrei solo averlo più vicino, cascare nei suoi occhi e poi vedere se cammino; ma le parole si fermano in gola. Ora Lu ha bisogno di me. Ma poi ti penserò.

Lucrezia Belardinelli


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