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UJ Anno X X II - Settembre 1980 - N. 203
M EN SILE SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE
PROTEGGIAMO LE SORGENTI Le sorgenti di Adragna presentano particolari condizioni di vulnerabilità rispetto agli inquinamenti diretti e indiretti. Durante la stagione estiva si sono veri ficati. tra i villeggianti nella contrada Adra gna, numerosi casi di enterocolite acuta. Un fenomeno questo, per la verità, che ha interessato tanti altri centri dell'isola e che ha fatto chiamare In causa, come principale imputata, l’acqua. Accertamenti chimici e batteriologici hanno permesso di escludere — in maniera categorica — l’acqua come causa, prima e unica, di queste forme morbose che colpiscono In modo acuto l'apparato digerente. Gli organi preposti alla vigilanza dedicano al controllo degli acquedotti una cura parti colare (prelevamento di campioni di ac qua per le analisi chimiche e batteriologi che fatte In maniera routlnarla; clorazio ne delle acque distribuite ...). Tutto que sto nel centri abitati e, quindi, anche a Sambuca.
Ma in Adragna? Qui II problema si pone in termini del tutto diversi e sono più che giustificati I timori dei cittadini per un possibile In quinamento delle sorgenti locali che sono rappresentate da: 1) Sorgenti di Vanera; 2) Sorgente Castellana; 3) Sorgente Cal cara; 4) Sorgente S. Barbara; 5) altre sor genti minori. Esaminiamo in dettaglio la situazione, sorgente per sorgente.
Sorgenti di Vanera Le acque delle sorgenti di Vanera ven gono raccolte nel serbatoio costruito nel la stessa zona e distribuite, poi, per mez zo dell’acquedotto rurale. L'erogazione avviene, fino ad ora, tramite un certo nu mero di fontanelle dislocate lungo II per
corso dell'acquedotto stesso. Questo acquedotto rurale eroga acqua • per usi domestici », acqua cioè NON POTABILE. Ciò è a conoscenza di tutti I cittadini che sono stati informati della non pota bilità dell'acqua nell'estate del 1977 con manifesti affissi a cura deH'Ammlnlstrazione Comunale a firma dell'Assessore Comunale all’igiene e Sanità Ins. Nino Gurrera e dell'ufficiale Sanitario, dott. Giovanni Miceli. Recenti analisi (effettuate a fine giu gno) hanno confermato che le acque di Vanera non hanno I requisiti di potabilità. Il problema potrebbe essere risolto me diante la clorazione delle acque, installan do un cloratore a goccia nel serbatolo. A proposito di questo serbatoio abbiamo appreso recentemente (e stentiamo a cre derci) che è privo di scarico di fondo. Il che non ne facilita la pulizia. E’ norma elementare che ogni serbatolo di acqua potabile • deve essere munito di scarico di fondo e di scarico di superficie ». Un' altra gemma, in senso negativo ovviamen te, da aggiungere a tutte le incongruenze tecniche che hanno caratterizzato II si stema di raccolta delle acque di Vanera. Sorgente Castellana La sorgente Castellana, situata a quota 526, in concessione all'EAS, fornisce acqua al paese (previa raccolta nel serbatolo della Conserva) e serve — con allaccia menti diretti alle abitazioni — quasi tut te le utenze di Adragna situate al di sot to della quota succitata. Le acque di tale sorgente, In base al controlli effettuati finora, hanno I requisi ti di potabilità. C'è da notare che l’EAS quando ebbe in concessione la sorgente effettuò delle razionali opere di captazione.
TENUTO A FAVARA
Sinodo pastorale Sambuca presente alla II sessione Si è tenuta nei giorni 10, 11, 12 e 13 set
tembre, in Favara, la seconda sessione del Sinodo Pastorale Diocesano. Le Parrocchie di Sambuca cosi come le Comunità Religiose femminili sono state presenti al gran com pleto La partecipazione della Diocesi a tale av venimento che ormai coinvolge non solo tutte le componenti della Chiesa di Agrigento, ro* polarizza l'attenzione e l’interesse anche degli organi della Conferenza Episcopale Ita"?na (C .E .I.) e della C .E .S .I. (Conferenza Episcopale Siciliana), è stata straordinaria sia j* r il numero dei partecipanti come per il «vello delle stesse presenze. Più di 150 i sa cerdoti stabilmente presenti in Sinodo più “ tri che hanno partecipato a vari momenti [® esso. Rilevanti le presenze dei Religiosi c delle Religiose, foltissim a e molto qualificata la schiera dei laici. L L ’intenso programma prevedeva l’altcman** di momenti d i preghiera e meditazione e ttomenti di studio e riflessione. • L'argomento « La Parrocchia degli anni I w : una Comunità che evangelizza, santifie promuove » è stato trattato in maniera
magistrale dal rev. Prof. D i Liberto di Caitanissetta nei suoi aspetti teologici: relazio ne completa, lucidissima e carica di molte plici elementi da meditare, approfondire e vivere. G li aspetti, poi, pastorali e giuridici sono stati messi bene in evidenza dalla rela zione condotta dal rev. Prof. Francesco Padalino. Serrati e molto interessanti gli inter venti di sacerdoti e laici intervenuti nelle discussioni che hanno fatto seguito alle re lazioni medesime vuoi in aula come nelle riunioni di gruppo. G li argomenti esaminati nei quattro grup pi (che si articolavano in quindici sottogrup p i) riguardavano i seguenti argomenti: 1*) evangelizzazione; 2*) formazione permanente: 3 °) rinnovamento delle strutture; 4 °) realtà emergenti e territorio, cultura e lavoro, la donna, i giovani. N ell’ambito, poi, dello stesso Sinodo alcu ne idee di massima sono state esposte per un « D irettorio Diocesano Liturgico-Pastorale sui Sacramenti » predisposte in una equipe
(continua a pag. 8)
Mario Risolvente
Sorgente Calcara La sorgente Calcara è la principale fon te di approvvigionamento per la maggior parte dei villeggianti. A fine giugno sono stati effettuati, ultimi In ordine al tempo, del prelievi di campioni di acqua per le analisi II cui esito è stato positivo: I' acqua ha I requisiti di potabilità. il pozzetto di raccolta della sorgente annualmente viene sottoposto a pulizia.
Fin qui le note positive. Tutto bene quindi? Possiamo stare completamente tranquil li, in quanto le sorgenti sono ben captate, ben protette e offrono tutte le garanzie circa la costanza nel tempo delle carat teristiche di potabilità? Sono tutti interrogativi al quali non si può rispondere In maniera uniforme ed in modo affermativo. (continua a pag. 8)
Sped. Abb. Postale - gruppo III
NELL’INTERNO • Cartagine? E’ in Sicilia. • Adranone: conoscere se stessi. • Proposta di sistemazio ne a verde, di attrezza ture sportive e di topo nomastica della zona di trasferimento. • Le Unità Sanitarie Locali. • Vincenzo Navarro e le stufe di S. Calogero di Sciacca. • Cronaca del Consiglio Comunale
Franco La Barbera
Crisi della viticoltura e colture alternative Sambuca di Sicilia conta già migliala di ettari coltivati a vigneto, col cui reddito vivono (direttamente o meno) centinaia di famiglie. Sono ormai decine di miliardi all'anno che ruotano attorno a questo set tore portante ed In continua espansione dell’economia sambucese. In questa situazione, sl Inseriscono pro blemi gravissimi che sono legati all'ade guamento del crescenti costi di produ zione con I prezzi di vendita (piuttosto bassi) del prodotto; e, più In generale, risiedono nella commercializzazione del vino attualmente In crisi. Esistono è vero dello coraggiose Ini ziative che hanno portato alla conquista di mercati Inesplorati piuttosto Importanti come quello degli Stati Uniti e dell'Unlone Sovietica, ma il grosso della produzio ne dell'anno scorso, per esemplo, è ri masto pressoché Invenduto In molte can tine sociali e tutto questo alla viglila di una vendemmia promettente. Ma 1 problemi non sono solo questi. Mentre I costi di produzione sono aumen tati In grande misura, soprattutto la nafta e i prodotti chimici (come gli antlcrlttogamlcl) .gli anticipi sugli ammassi, offer ti dalla Regione, benché di poco maggiori dello scorso anno (sedlcimiiaottocentollre al quintale per le uve bianche e dlclottomila per le uve nere) non sembrano suf ficienti per far fronte alle maggiori spese. Senza contare che, come ogni anno, gli anticipi (per non parlare poi delle liqui dazioni) giungono agli agricoltori con me si di ritardo. DI fronte a tutti questi problemi, sem bra opportuno ricercare colture alternative alla vite, 8d evitare che, con la rapida espansione degli Impianti, l’agro sambu cese diventi patrimonio di una sola col tura: la vite. Ricercare colture alternative non è co munque facile, considerato che l’esperien za non sl improvvisa e che I nostri agri-
coltori spesso sono lasciati in balla di loro stessi, senza adeguato aiuto di tec nici agricoli qualificati. Comunque II problema è stato solleva to in una riunione tenuta il 20 settembre alla locale Cantina Sociale, dal dott. Giu seppe Venezia, direttore della condotta agraria di Sclacca. Secondo II dott. Venezia, come coltura alternativa alla vite, può tentarsi la frut ticoltura e In particolare la coltura del melo attraverso Impianti sperimentali. E' stato accertato che l'agro sambucese è vocato per tale tipo di coltura e che non cl dovrebbero essere difficoltà di colloca mento del prodotto, nella prospettiva del lo sviluppo turistico nella zona di Sclacca. La Regione Siciliana, con adeguate ieggl. Incoraggia questi tipi di Impianti, con provvidenze estese a tutti I cittadini (an che non coltivatori diretti), anche se, ov viamente .al coltivatori sono riservate provvidenze maggiori. La conferenza del dott. Venezia, pro mossa dai dirigenti della Cantina Sociale, ha avuto II merito di sollevare tl campa nello d’allarme della crisi vitivinicola e di porre I necessari rimedi prima che sia troppo tardi. Il punto nodale della questione sta comunque nella programmazione. Non basta per la Regione spendere una pioggia di miliardi che vengono utilizzati alla vecchla maniera, e cioè senza alcun riferi mento alla programmazione e senza che la spesa passi per II controllo delle forzo d a ll.
Il Governo Regionale, ormai da alcuni anni, ha rinunciato a fare delle precise scelte di sviluppo, non dicendo cioè qua le produzione va potenziata o quale no. Pertanto, vediamo bene delie colture alternative alla vite, ma quando esse siano adeguatamente programmate e seria mente sperimentate. Nicola Lombardo
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lesta "Maria Bammina
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Valorizzazione degli aspetti tradizionali ed articolazione su formule nuove. La spettacolare fiaccolata SI sono svolti, in Adragna, nel giorni 6 e 7 settembre I festeggiamenti in onore di « Maria Bammlna ». il Comitato organiz zato composto da: Giovanni Franzino (Pre sidente). Vito Gandolfo (Vice-Presidente), Gaspare Ganci, Beatrice Miceli, Flavia Fer rara, Sandra Di Franco, Lello Gurrera. Sal vatore Marino e Nino Palermo (Membri), ha impostato il programma su due preci se direttive: da un lato valorlzzore gli aspetti tradizionali della festa, dall’altro puntare su formule nuove, dando un'am pia articolazione (sport, cultura, folklore) alla sagra. Il 6 settembre la festa si è cosi svolta: nella mattinata gara di pittura estempo ranea. inizio del torneo di pallavolo e di ping-pong e S. Messa; nel pomeriggio so no continuate le gare sportive (pallavolo - corsa sul 400 m. e 100 m. - maratona). Alle ore 19,30 le « Vampe ». Merita una particolare sottolineatura il premio per la migliore vampa. La tradizionale « vampa » negli ultimi anni era quasi del tutto scom parsa. il comitato ha avuto II merito di ri lanciarla In grande stile e cosi la « vam pa », caratteristica della festa popolarecampestre, continuerà, negli anni futuri ad alzarsi alta nel cielo di Adragna. Alle ore 20,30 la « Fiaccolata » che ha rappre sentato l’elemento nuovo e più spettaco lare di tutta la manifestazione. La fiacco lata ha preso II via dalla zona archeo logica di Monte Adranone e si è snodata lungo la strada che da tale zona scende fino alla Chiesa della Bammlna. La com parsa delle fiaccole accese — una dopo l'altra — nella zona di Terravecchla ha avuto un effetto fortemente spettacolare, di « una bellezza classica, quasi olimpi ca » (come l’ha definita il poeta Baldassare Gurrera) e al tempo stesso fanta stico, come se un vecchio mondo riemer gesse lentamente dalla lunga notte del tempi. La fiaccolata al è snodata, allun gandosi sempre più, lungo la stradella che porta a Vanera per poi scomparire alla vista degli spettatori che guardavano dalla vallata e ricomparire. Infine, nell'ul timo tratto del percorso. La fiaccolata si è conclusa con una grande Vampa ac cesa nello spiazzo antistante la Chiesa
della Bammina. E' Indubbio cho tale fiac colata dovrà costituire un punto fermo della sagra ma si dovrà modificarne il percorso onde renderlo tutto visibile lun go la discesa da Monte Adranone alla Chiesa di Adragna. Ouesta fiaccolata ha un significato simbolico: vuole rappresen tare la discesa del dio Adrano, protettore del cani, dal Monte Adranone, dove era venerato, nella vallata di Adragna dove simbolicamente si trasforma in S. Vito, venerato dal cristiani e protettore del cani. I cittadini di Adranone, secondo la sto riografia, trasferitisi In Adragna e con vertitisi al Cristianesimo sostituirono II culto di Adrano con quello di un martire cristiano, S. Vito di Mazara. A conclusio ne della serata si è svolta, sul terrazzo del ristorante La Pergola la gara del l'abbuffata. Le squadre concorrenti (com posta ognuna da tre elementi) si sono schierate al tavoli di... combattimento: ogni portata era costituita da 1 kg. di pasta con lumache. La gara si è svolta In più round. Domenica 7 settembre si sono svolte nella mattinata ie gare di tiro a volo, pal lavolo. ciclismo; noi pomeriggio: caccia al tesoro. Il tradizionale gioco delle pignate. alle ore 19 la processione delle statue di Maria Bammlna e di S. Vito con ac compagnamento musicale della Banda di Contessa Entelllna. Dopo la celebrazione della S. Messa si è svolta la premiazione delle varie manifestazioni. II premio di poesia ò stato assegnato al poeta Baldassare Gurrera per la com posizione « Adragna » (che pubblichiamo a pagina 3); Il premio di pittura ad Enzo Maniscalco. Ai due vincitori è stata con segnata la « Babbalucia d'argento ». il pre mio Gianbecchina, fuori concorso, è stato assegnato a G. Cari, SI è proceduto, quindi, allo sparo del giochi pirotecnici. L'esibizione del Gruppo Folklorlstico Val D'Akragas — seguita e applaudita da numeroso pubblico — ha chiuso in bellez za la sagra adragnlna. f.l.b .
ANAGRAFE NATI iT Sparacino Francesca di Pietro e di Cacioppo Maria. 2) Puccio Maria Francesca di Calogero e di La Sala Calogera. 3) Sacco Maria Rita di Pietro e di Flore Lucia. 4) Caprera Roberto di Giorgio e di In terrante Epifania . 5) Oddo Filippo di Damiano e di Mon talbano Grazia. 6) Abruzzo Anna di Domenico e di Man giaracina Margherita. 7) Nuccio Vito di Giuseppe e di Maggio Angela. 8 ) Colletti Maria Angela di Martino e di Vaccaro Maria. 9) Maggio Manuela di Antonino e di Gagliano Lucia. 10) Gagliano Lucia di Giorgio e di Guzzardo Anna. MATRIMONI 1) Mosca Agostino e Genovese Maria Calogera. 2) Colombo Alfredo e Bassi Anna. 3) Maggio Salvatore e Vaccaro Anna Concetta. 4) De Carmine Salvatore e Buccerl Vin cenza. 5J Mangiaracina Calogero e Cacioppo Maria Teresa. 6) Lamanno Giorgio e Ciclo Natala.
7) Ardizzone Calogero e Gulotta Dorotea. 8) Puccio Calogero e Paimeri Antonina. 9) Porrello Michele e Cantillo Anna Ma ria. MORTI 1) Martino Rosa - nata a Sambuca di Sicilia il 26-5-1935 e quivi deceduta II 9-8-1980. 2) lenna Giusoppe - nato a Sambuca di Sicilia II 23-9-1914 e quivi deceduto II 19-8-1980. 3) Montalbano Giuseppe • nato a Sam buca di Sicilia II 26-1-1908 e quivi deceduto II 3-9-1980. 4) Merlo Maria Rosa - nata a Sambuca di Sicilia il 3-2-1885 e quivi decoduta II 3-9-1980. 5) Gagliano Giuseppe - nato a Sambuca di Sicilia II 20-10-1927 e quivi deceduto Il 4-9-1980. 6 ) Mangiaracina Maria Rosa - nata a Sambuca di Sicilia II 16-6-1901 e quivi deceduta il 9-9-1980. 7) Falco Salvatore - nato a Sambuca di Sicilia II 16-12-1910 e quivi deceduto il 11-9-1980. 9) Vaccaro Giuseppa • nata a Sambuca di Sicilia il 26-5-1937 e quivi deceduta il 169-1980. 9) Maggio Maria Antonia - nata a Sam buca di Sicilia il 19-2-1915 e quivi dece duta il 17-9-1980.
Vincenzo Oddo nuovo Segretario Comunale Il 20 settembre ha preso servizio pres so Il Comune di Sambuca II nuovo Se gretario Comunale, dott. Vincenzo Oddo, nostro concittadino, che ha ottenuto con decreto dell'Assessore Regionale agli En ti Locali II trasferimento dalla sede di Vi* cari, in Provincia di Palermo, dove era ti tolare. aìla sede di Sambuca. Il dott. Oddo ha prestato servizio presso I Comuni di Gorle (Bergamo), Poggio Sannita (Peru gia), Muravera (Cagliari) e Vicari facen dosi apprezzare per la sua preparazione e per il suo attivismo, doti queste che, d’ora in avanti, metterà, con maggiore impegno trattandosi del paese natale, al servizio del nostro Comune. Auguriamo all'amico Vincenzo Oddo buon lavoro .all insegna della serenità, della concretezza e delle realizzazioni.
Dino Maggio Segretario P.S.I. Il dott. Dino Maggio, medico condotto di Sambuca, ò il nuovo segretario della locale sezione del P.S.I. E' stato eletto In sostituzione del prof. Nino Giacalone di messosi dalla carica di segretario, per in compatibilità, in seguito all elezione a con sigliere comunale.
Dono di Mr. Frank Gulotta alla Biblioteca Comunale A II’IILmo Signor FRANK GULOTTA 80 South Cherzj Valle) Ave West Hempstead, New York 11552 Esprimo la mia gratitudine, anche a nome della cittadinanza per il graditissi mo dono fatto alla Biblioteca Comunale « V. Navarro » della nostra Sambuca con I volumi della pregiata ■storia della Si cilia ». Detti volumi verranno catalogati tra le opere che trattano storia patria e conser vati come dono fatto da parte del Signor Frank Gulotta. E' commovente pensare che nostri citta dini come lei che da anni vivono lontani dalla patria abbiano sentimenti cosi no bili nel confronti delle loro comunità di origine. Ringrazio anche del suggerimenti detta gliati che Lei cl dà per la costituzione al un museo antropologico e della cultu ra popolare. Ancora un grazie e cordiali saluti. IL SINDACO (Alfonso di Giovanna)
Feste e transito La Voce ha già prospettato In passato la necessità che. durante I festeggiamenti In onore di Maria SS. deH'Udlenza, venga chiuso al traffico II Corso Umberto. La stessa necessità si ripropone per II pe riodo della Fiera. Non si capisce perché II provvedimento di divieto di transito debba essere attua to, cosi come è stato fatto in occasione della recente Fiera, soltanto per le ore pomeridiane e limitatamente ad un tratto del Corso (dalla Piazza alla Via Marconi). Perché il provvedimento abbia una tan gibile efficacia è necessario che II divieto di transito riguardi tutto il Corso, dalla Via Teatro al Palazzo Municipale, e sla In vigore per tutto l'arco della giornata.
LA LANCIA DELL’EMIRO Vandali ... a pagamento Durante II periodo estivo II Comune ha assunto degli operai che ha utilizzato per effettuare vari lavori, tra cui quello procedere alla pulizia della fascia di ter reno che corre parallelamente allo stra dale che va dagli Archi alla zona di trasfe rimento. In tale fascia di terreno erano stati piantati recentemente degli alberi ornamentali. Gli operai che avrebbero do vuto procedere alla pulizia di tale zona mediante zappettatura e susseguente ra strellatura dell’erba secca, hanno ritenuto più semplice e sbrigativo dare fuoco al l'erba. E cosi sono andati a fuoco l'erba... e alcuni alberi. Chi dovrebbe seguire e guidare questi operai quando sono all'opera?
Enel, cavi e... buche Da qualche mese le strade del centro di Sambuca sono sconvolte da lavori che l'ENEL sta facendo effettuare per la posa In trincea di cavi elettrici. Sono lavori certamente necessari ma si ha l’impressione che vengano condotti con lentezza e che i lavori di ripristino delle sedi stradali oltre ad essere effettuati con ritardo non siano fatti a regola d’arte nel senso che la strada che prima è stata scavata non viene restituita nelle condi zioni preesistenti. A questo punto è lecito porre alcune domande all'Assessore ai Lavori Pubblici: 1) l’Enel per effettuare I lavori suddet ti ha richiesto al Comune l'autorizzazione ai sensi del 5 •comma dell'art. 36 della Legge Urbanistica Regionale n. 71 del 27-12-78?; 2) l'Ufflclo Tecnico Comunale sorveglia I modi e I tempi con cui vengono portati avanti I lavori (anche per garantire la circolazione veicolare) e, soprattutto, vi gila sul perfetto ripristino del manto stra dale?; 3) è stato chiesto, da parte dell'Amministrazione Comunale, all'Enel, un de posito cauzionale come garanzia per una perfetta rislstemazione delle strade?
Fiera o Festa deiriinità? Il Festival deU'Unità si è tenuto quest’ anno nei giorni del 19. 20 e 21 settembre. La Fiera cade annualmente, com’è noto a tutti, nelle giornate del 21 e 22 set tembre. Sarebbe stato opportuno, quindi, anti cipare di un giorno la festa deU’Unità e farla concludere II 20 sera, lasciando 11 giorno 21 libero per la tradizionale Fiera, eliminando sovrapposizioni che creano sol tanto più confusione ed evitando (una critica questa avanzata da molti cittadini) di sfruttare delle ricorrenze a vantaggio di parte.
UNA PRECISAZIONE Chiariamo al nostri lettori che la firma di Giovanni Ricca comparsa nella seconda pagina del numero di Agosto de «La Voce» si riferisce esclusivamente al servizio • In contro di Sindaci della Valle del Belice ». La Voce
IL VESCOVO BOMMARITO RINGRAZIA (M .R.) S. Ecc. Mona. Luigi Bommarito ha fatto pervenire alla nostra redazione, tra mite il Parroco Risolvente, le espressioni del suo vivo compiacimento per I voti augu rali che GII abbiamo espresso In occasione del solenne Inizio del suo servizio episco pale nella nostra Diocesi. Sensibili alla benevola attenzione che ('Eccellentissim o dimostra alla nostra • VOCE », allo stesso Pastore, che sappiamo decisamente impegnato nel rinnovamento e rivitalizzazlone della vita della Chiesa Agrigentina, esprimiamo I nostri auguri per la realizzazione di una Comunità credibile che evangelizzi, santifichi e promuova.
ORARIO DEGÙ UFFICI COMUNALI Il Sindaco
PU N TO
NON DIM ENTICATE: RINNOVATE IL VOSTRO ABBONAM ENTO A « LA VO CE DI SAMBUCA »
informa I cittadini che a decorrere dal 1* ottobre 1980, allo scopo di consentire agli Amministratori e al Personale della Segreteria, dell’ufficio Tecnico e della neria di poter dedicare alcuni giorni della settimana al lavoro di p r o g r a m m a z io n e w opere che vanno al di là dell’ordinaria amministrazione e richiedono ovvi contata con gli uffici dell’Ammlnlstrazione regionale. Il Sindaco ed I funzionari dei p r e d e » ! uffici riceveranno nei giorni di Martedì, Giovedì e Sabato dalle ore 10 alle ore 13* Dal Palazzo dell’Arpa, 24-9-1980
Settem bre 1980
LA VOCE DI SAMBUCA
STORIA-ARTE I CARTAGINE? È IN SICILIA
ADRANONE:
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| Pubblichiamo un importante articolo su Adranone | comparso sul settimanale « L'Espresso ». Monte Adranone. Dov’è mai, cos’è mai que sto aito che le guide, anche le migliori e le più aggiornate, ignorano? Ci vuole una carta topografica ben dettagliata per individuarlo, subito a nord del paese di Sambuca di Sicilia a mille metri di altezza, sulla via die da Pa lermo conduce a Sciacca, una trentina di chi lometri prima di raggiungere quest'ultima. Eppure, se non m’inganno, questo Camea de della cultura generale diverri presto un punto chiave per comprendere le vicende del la Sicilia antica, un riferimento necessario per chiunque voglia studiarla. Perché a Mon te Adranone, in modo quasi emblematico, si scopre oggi l’incontro delle tre grandi com ponenti di quelle vicende, sul piano storico e culturale insieme: mondo indigeno, mondo greco e mondo punico vengono qui a con tatto e assumono ciascuno una propria fisio nomia, che si distingue da quella degli altri eppure con essi si combina. G li scavi effettuati dalla Soprintendenza archeologica di Agrigento, sotto la direzione di Ernesto De Miro, stanno ponendo in luce un’ampia ónta fortificata, che difendeva l’al tura pur naturalmente protetta dalla sua for ma di mammellone scosceso: possenti torri quadrate sporgevano dalle difese, mentre am bienti in funzione di magazzini si addossava no alle pareti interne, integrandone le strut ture. Un blocco di abitato con magazzini e botteghe riemerge nell’angolo di sud-ovest. Oltre le mura, a sud, si estende un’ampia necropoli, che ha offerto il primo spunto agli scavi: i cercatori clandestini, infatti, l’a vevano trovata per proprio conto e avevano incominciato a depredarla. Le scoperte maggiori sono avvenute sul punto più alto del Monte, dove un cerchio ristretto di mura protegge la cittadella o acrepoli. Qui toma alla luce un edifido sacro di notevoli dimensioni, composto di tre vani poi ampliato a quattro e integrati con un portico a colonne; e poco lungi v'è un se cóndo edifido pure sacro, a due vani. Eb bene, questi santuari hanno tutte le caratte ristiche proprie di quelli cartaginesi, pur es
CONOSCERE SE STESSI
Partendo dalla considerazione cbe la cono sendo la località ben oltre Selinunte, finora ritenu ta l’estrema punta della penetrazione scenza projonda di se stessi è una delle prime di Cartagine verso occidente, nel territorio basi per il miglioramento, il progresso e la sopravvivenza si può inquadrare in un ambito di colonizzazione greca. Ecco, dunque, l’incontro e l’incrocio. Il molto più ampio anche il problema del va ricco materiale scoperto nell’area, dalle terre lore di un lavoro di scavo archeologico. Infat cotte votive alle monete, conferma il conver ti si è davanti ad un tipico esempio di un gere di un sostrato indigeno, di un sovrasta modo di studio cbe svolge funzioni impor to greco e di un adstrato cartaginese, poi di tanti sia socialmente cbe culturalmente. Non venuto sovrastrato anch’esso. In termini sto c’i dubbio cbe la conoscenza storica del mon ria, il luogo dovè essere abitato da genti in do passato, in pratica di ciò cbe eravamo, di digene già prima del V I secolo, colonizzato come siamo vissuti e da dove proveniamo, è dai Greci in quest'epoca, conquistato dai Car il mezzo più efficace per assumere una posi taginesi nd IV secolo e tenuto fino alle guer zione critica e dialettica che porti ad una re re puniche, che videro il prevalere di Roma. visione positiva della società e delle sue iCartagine, dunque, superò di molto il limite stituzioni. Quando poi questa conoscenza è che conoscevamo dd suo potere in Sicilia; e basata su una sistematica elaborazione dei re si permise il lusso non solo di occupare e di sti tangibili, cercando di risolvere i problemi fortificare quest’altura, ma anche di erigervi di continuità e di rapporto tra vita culturale propri santuari di dimensioni tali da essere i e politica ed espressione poetica cbe ogni re più importanti della Sicilia punica, solo com perto pone, si può effettivamente parlare di ricostruzione concreta di una antica civiltà da parabili con quelli della Sardegna. Ora va detto che ben poco avremmo sapu cui procedere per quella sintesi fra « Storia» to di Monte Adranone (che pure fu un cen e « Vita », spesso e malamente staccate co tro ben noto nell’antichità, tanto che lo ri me se la prima fosse frutto di un qualcosa corda Diodoro di Sicilia con il nome di A- affalto estraneo a noi e scilo la seconda se dranon), se un convergere di circostanze for gno concreto del nostro svolgerci attraverso tunate non avesse recentemente messo a fuo il tempo. co — come mai prima d’ora — le conoscen E ' certamente cosa migliore « vedere » la ze sulla Sicilia antica. Da un lato, infatti, i curia in cui si riuniva il senato cbe leggere, sei poderosi volumi di « Miscellanea di stu sia pure da parte di Sallustio o Tacito, cbe di dassid in onore di Eugenio Manni », pub il « senato si riuniva nella curia ». Anche blicati dall’editore Giorgio Bretschndder in parlando di diffusione della cultura è p ii fa Roma, hanno chiamato a raccolta tutti i mag cile cbe osservando i resti di un edificio o giori studiosi in materia, consentendo a Gra ziella Fiorentini una sinesi originale sui san romano od etrusco ci si chiede a cosa mai tuari di Monte Adranone. Dall’altro lato, 1’ servisse e conseguentemente a chi apparte opera in più tomi « La Sidlia antica », a cu nesse e così via anziché aspettare sponta ra di Emilio Gabba e Georges Vallet, pub neamente cbe ex-nihilo sorga per qualcuno la blicata a Napoli dalla Società editrice Storia curiosità di sapere il perché di determinati di Napoli e della Sicilia, ha permesso ad al fatti, è lo stesso rapporto, ovviamente in un trettanti autorevoli studiosi di ddineare un campo differente, con cui si può parlare del quadro aggiornato In cui Monte Adranone teatro come mezzo « diretto » di conoscenza trova per la prima volta il suo posto. Sabatino Moscati
L'Espresso, Anno XXVI, 21 sett. 1980, n. 58
della letteratura. L'importanza dunque dell’ archeologia come scienza è confermata subito prescindendo da molti d iri fattori quali la patina di romanzesco che l’ha sempre avvol
mici, nonché della mineralogia e botanica... non tralasciando preapuamente una breve serie ragionata degli sperimentati risultamenti dell’azione delle stufe e dei bagni, da convenienti osservazioni accompagnate... ». L ’ intento dd medico-poeta non potè essere rea lizzato a causa dd molteplid suoi impegni professionali, tuttavia una breve trattazione ce l’ha pur lasdata dal titolo « Di alcuni pre giudizi in medicina», in cui mette in evi denza « l'eccitamento che, immettendo ca lorico, i bagni a vapore di S. Calogero pro ducono, e le correnti elettriche sì com’io nelle stufe di S. Calogero di Sdacca ho spe rimentato ». Ma è nd versi dell’epistola più sopra menzionata che il Navarro attesta a chiare note in quanta considerazione egli tenesse Sdacca per le sue bellezze la stufa e i pre ziosissimi bagni, versi che sono come un in no che il poeta innalza alle stufe dd monte Ctonio. Il Navarro, dopo avere fatto cenno ad alcuni episodi e personaggi della storia di Sciacca, da Giulietta Normanna al Peralta ai conti Luna e Perollo, si sofferma a par lare delle grotte del Cranio che la leggenda attribuisce al mitico Dèdalo « l’illustre ate niese fabbro ». che vi lasciò i segni del suo divino scalpdlo. In quelle grotte visse « il buon Calogero/ l’austero solitario al del di letto », che insegnò alle « inferme genti » della salùbre grotta/ la sanatrice possa ». Eccolo, il poeta, calcare la «pietrosa vetta/ Dd Ctonio salùbre » insieme col vecchio pa dre ammalato e da 11 rivolgere una calda preghiera all’eccelso provvido Iddio perché, grazie al miracoloso «vapor caldo», emanante dalle viscere dd monte, «rieda il perduto vi gor dell'agghiacciato femore » al suo caro ge nitore. E ’ il monte opera d’arte della Natura e da esso scaturiscono le acque termali di varia spede e ricche di virtù salutari, degne di essere conosdute nel mondo. Purtroppo, Sdacca nulla faceva per valorizzare un così splendido e stupendo dono della Natura. Il Monte « ...non mostrava/ Che malcond tu guri, un picriol tempio,/ Un misero eremita, c niun perenne/ medico esperimento, e sen za tetto/ Le belle onde termali, onde alla
Purtroppo molti luoghi, in particolare nel la nostra Regione, cbe può offrire un campo enormemente vasto per un tipo di ricerca antiquario-storica, sono stali trascurati per tante serie di m olivi cbe non è luogo trattère ed invece sarebbe necessario assumere una presa di coscienza più precisa ed indirizzata a fin i di apertura d i orizzonti più ampi cbe possono illuminare, anche attraverso ritrova menti minuscoli, brani di civiltà. Le tracce di vita sommerse dalle rovine dei luoghi e dal tempo sono i documenti più eloquenti e persuasivi delle vicende, delle organizzazioni di quelli cbe sono stati i progenitori. E ’ quin di un compilo fondamentale quello di conget turare, indagare, chiarire interrogativi e dub bi al fine di portare un saldo contributo alla valorizzazione di noi stessi e del nostro mo mento. Calogero Pignatello
Adragna
Vincenzo Navarro e le stufe di S. Calogero di Sciacca Scorrendo le « Poesie scelte» di V. Navarro a cura di Tommaso Riggio, pubblicate dal I comune di Riber* in occasione dd I Cente nario della morte del poeta riberese, mi è | occorso d'imbattermi in una lunga poesia dal I _ titolo: « Il monte Ctonio ». Si tratta, invero, di una epistola in versi endecasillabi che il [ Navarro scrisse nd 1829, come si può leggere I accanto alla dedica al dott. Giuseppe IndeliL calo, e che comparve nd n* 36 delle EffeI Deridi scientifiche e letterarie per la Sid■ lia. nel 1835. Vincenzo Navarro era nato a Ribera nd I 1800 da Emanude e da Domenica Turano e, dopo aver fatto gli studi medi a Sdacca e I a Girgenti, a Palermo consegui la laurea in I medicina nd 1823. Iniziò la sua attività di I medico a Ribera e qui si trattenne per drca l 10 anni quando, nel 1832, invaghitosi della '■ tigna sambucese Vincenza Amodei, ch’egli t *veva guarito da una malattia, passò a rego lari nozze. Sambuca da allora divenne la sua I terra d’adozione. V. Navarro doveva aver dimorato più vol te a Sdacca, ospite dd congiunto Gaspare r Affiato e di questa dttà ch’egli chiama «in; dita» doveva conoscere bene la storia, se nc* 1824 — come d attesta T. Riggio — 1 «Su *•* tr?8c^ia ln 5 atti «Giacomo PeL », in cui sono narrate le tragiche vicende ■?«* «Caso» di Sdacca, ch’ebbe protagoniste le famiglie rivali dd PeroUo e dei Luna per « “Oroinio della Gttà e che si concluse con »eccidio di Giacomo Perollo, che dà il titolo tragedia. Nd 1829, inoltre, il Navarro wva alle stampe il poema in sd canti «La j i Soccorso », che aveva liberato la f ? “ alla peste dd 1626 e ne era divenuta I dò se®u*t0 patrona. Come si vede, Sdacca essere nd cuore dd poeta, se ne canm storia e le tradizioni religiose. Ma il .soprattutto un fervido ammirato ci m i l ®111 e < k^e stufe vaporose di Sdac' di" !r qualità di medico ebbe modo K ‘odurli c si riprometteva di scriverne un come si può leggere in una nota dd H r * * La Vergine dd Soccorso », in cui f i : tra. «altro, ch’egli voleva ragionare suoi (dd monte) fenomeni fisicochi
ta, l’interesse turistico cbe è una sua con seguenza fra le più dirette e la valorizzazio ne del territorio. Dal X IX secolo questo in teresso è stato sempre più compreso e di conseguenza sviluppato grave anche al mi glioramento delle tecniche di indagine, di rilievo, di scavo, di analisi straiigrofita e i segni più concreti sono stati le interessantis sime « resurrezioni » di completi centri an tichi. In Italia, soprattutto per quanto ri guarda il meridione, si potrebbe dire cbe le cose sono andate relativamente male perché non c'è dubbio cbe Paestum, Siracusa, Agrigento, Selinunte, per citare solo i nomi più importanti, costituiscono centri di inte resse notevole ma troppo spesso l'opportuni smo, la mentalità affaristica hanno messo da parte l'interesse e il valore storico e socia le delle ricerche archeologiche cbe dovrebbe ro essere più cbe mai potenziate, anche nei centri minori, in un’epoca in cui altre scien ze, come la fisica nucleare nel campo della datazione, o l’ingegneria per quello cbe ri guarda posizionamento e rilievo, offrono va lidissim i supporti.
sferza/ e dd freddo e del sol stassi ammol lato/ L ’egro che suda e agghiaccia... ». Sono trascorsi drca 150 anni da quando il Navarro scriveva questi versi, eppure poco è cambia to da allora. Il grande albergo che avrebbe dovuto porgere conforto e ristoro al malato è sorto sulle pendid del monte (come certo allora auspicava il poeta), ma esso giace inopetoso e inutilizzato, esposto «D d venti al fischio e all’urto della piova». Dai versi di V. Navarro, anche se non di limpida fat tura, scorre sotto i nostri occhi quel che si nasconde nelle cavità abissali del monte « ...in seno/ A cui stanno di calibe, di zolfo/ Di vetriolo, e di alcali ben cento/ Vene, e cal cario e selenite ed acque/ Correnti che si scaldano e ribollono/ D’onde s’innalza un minerai vapore,/ Qual d’onda in olla per supposto foco,/ Che dall’inteme viscere dd monte/ Vien l’antro ad intepidir sì, che di latte/ Par l’aere un lago tepidetto e dolce/ In cui l’egro si monda e si risana ». C'è nd versi del Navarro qualcosa di let terario e di enfatico, ma quanta attualità essi conservano ancora nell’apostrofe alla Città: «O Sdacca, o magnanima, svegliati dal tristo/ Tuo profondo letargo; e meglio vedi/ e meglio intendi. Se mia franca voce/ a destarti non vai da quel profondo/ sonno letale, oh possa Iddio la mano/ metterti intre^le trecce e risvegliarti,/ onde tu vegga quanto bene concesse/ a te Natura, e de* tuoi pregi ornata/ ti mostri/ al mondo più ammiranda e bella ». Vincenzo Baldassano
Ci rifugiammo nelle tue case quando il sisma ci cacciò dal paese. Mi piaci, Adragna, sotto la coltre di neve che Inverno stende al tuoi piedi. Ammiro i dolci declivi risonanti di canti d'uccelli In aprile. Se avvampa il sole di luglio, cl offri le ombre odorose. Celata la sera, splendente di luci a settembre, mi sembri monile di perle al collo di donna preziosa. Viene ottobre e tu resti sola, mentre il magico autunno t) veste di porpora e d’oro.
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Saldassero Gurrera
Gianbecchina espone a Prato Il pittore Gianbecchina espone le sue opere .dal 15 settembre al 5 ottobre, al Ridotto del Teatro Metastaslo di Prato, In una Mostra dal titolo « La Sicilia di Gian* becchina ».
PREMIO ASLA 1980 L'Associazione Siciliana per le Lettere e le Arti (A SLA ) organizza la « la MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE - PREMIO ASLA 1980 », riservata alle sezioni: pittura, scul tura, grafica, mosaico, ceramica, cartellonlsmo e collage. La Mostre-Concorso avrà luogo a Palermo dal 6 al 20 dicembre 1980, nei locali deU'ASLA, Via XX Settem bre n. 68. L'adesione va Inviata entro II 10 novembre.
Settembre T9Rrv
LA VOCE DI SAM BUCA
PROPOSTA DI SISTEMAZIONE A VERDE, DI ATTREZZATURE SPORTIVE E DI TOPOI DELLA ZONA DI TRASFERIMENTO DEL Pjj| L ’importanza del verde e delle attrezzatu re per il gioco e lo sport nelle città, quali fattori essenziali di benessere fisico e psichi co per l’uomo, è indiscutibile. Fra le principali funzioni igieniche del « verde » possiamo annoverare il potere intercettatore nei riflessi del pulviscolo atmo sferico, la capacità di midgare l’azione delle eccessive radiazioni caloriche solari estive, 1’ influsso sulla igrometria atmosferica attra verso i fenomeni evaporativi vegetali, il po tere fonoassorbente, il riconosciuto benefico effetto psichico riposante, ecc. Ed oggi si deve aggiungere la possibilità col «verd e» c soltanto con esso, di spezzare l ’egemonia del traffico stradale, potendo creare cosi
PLANIMETRIA SCALA 1:1000
delle isole di pausa, di distensione, di rilas samento. Anche lo sport è molto importante soprat tutto nell’età dell’accrescimento, ma è utile a tutti, grandi e piccoli, quale fattore inso stituibile di benessere fisico e psichico ed è una esigenza sempre più sentita nel no stro tempo. Già a ll’inizio del secolo si parlava di ri servare alle arce verdi, veri polmoni degli aggregati urbani, non meno del 10-1596 della superficie totale urbana. Ma specie in Ita lia , sia pure con la scusante della densità d'dla popolazione e dello sviluppo della mag gior parte degli agglomerati attorno ai vec chi centri storici cu per sé p rivi o quasi di
zone verdi, si è rim asti assai lontani da detti canoni. Per non parlare dei parchi-gioco e delle attrezzature sportive, inesistenti o insufficienti nella maggior parte dei nostri centri abitati. Per rendersi conto della situazione dello sport in Ita lia , bisogna ricordare i 3 tip i di sport: quello agonistico e com petitivo (am m inistra to dal C .O .N .I., dalle federazioni e dalle società), quello educativo, form ativo e del tempo libero, e lo sport « spettacolo ». L ’amministrazione dello sport considerato come educazione fisica e come attività per il tempo libero, è di competenza dello Stato. Questo impegno, che integra quello per la istruzione e la sanità della popolazione, è
da tutti riconosciuto in teoria; ma in pratica uomini politici, Enti e la maggior patta degli italiani sono più propensi a vedere \ Stato impegnato nella costruzione di grandi stadi per la partita della domenica, anziché nella costruzione di piccoli e numerosi in*. I pianti direttamente fruibili dalla popolazione che vuol praticare lo sport; in altri termini da noi si apprezza di più il terzo aspetto dello sport: lo sport « spettacolo ». La situazione sambucese al riguardo è ben nota: non esiste nessun parco-giochi vera mente tale, per cui i bambini sono costretti a giocare nei cortili e nelle piazzette: come non esiste nessuno spazio attrezzato per lo sport, tranne il campo di caldo completato
V f
PLANIMETRIA DELLA ZONA DI TRASFERIMENTO LEGENDA:
T campo da tennis; PV campo di pallavolo; S pedana per salti; V vasca con sabbia; P campo di pallacanestro C pista per corsa; B pista per biciclette (proposte de La Voce). CC centro civico; CH chiesa; EL scuola elementare; AN asilo nido; CS centro sociale; M mercato; ME scuola media; MA scuola materna (previsti dal piano) C campo di calcio (esterno al piano)
Il
perchè
Sottoponiamo al Consiglio Comunale e all'Amministrazione attiva una proposta: da re un nome alle vie e alle piazze del nuovo quartiere di contrada Conserva. Tale consideriamo l’agglomerato di case in via di espansione: quartiere; e, in quan to tale, facente parte integrante di Sambuca. Per questa ragione è fuori discussione V idea di dare un nome a questa nuova fetta di paese che, peraltro, sarebbe assurdo bat tezzare ” Conserva", ” Conserva " è solo il nome della contra da su cui è in via di insediamento una parte della popolazione della nostra comunità cit tadina. Questa considerazione ci sembra fondamentale al fine di un consolidamento del
di
l’unità culturale, sociale e politica della no stra popolazione al di là e al di sopra delle zone geografiche nelle quali gli eventi stori ci collocano le componenti di una antica e prestigiosa comunità. In sostanza sì dovrà evitare a tutti i costi che si creino zone ghetto destinate a citta dini di seconda o terza categoria in rapporto ad altri cittadini che, abitando nei tradizio nali quartieri storici, possano venire conside rati di prima categoria. Ovviamente non è solo questione di ” bat tesimo”, cioè di nomi; bensì di categorie e strutture mentali e di azione politica e so ciale. Occorre che nel nuovo quartiere sia presente il "paese” come entità aggregatrice di valori esistenziali e storici, per cui tut
una
propost
ti i cittadini, al di qua e al di là degli Archi, siamo sambucesi, eredi della medesima sto ria, cultori della medesima cultura, venera tori dei medesimi santi. Questo principio ideale, così ovvio, e al tempo stesso, così basilare per la sopravvi venza di qualsiasi comunità, ci ha guidato nella elaborazione della presente proposta. A tal fine, diviso il quartiere in tre zone (A - B - C), tenute presenti le motivazioni che le " associazioni di storia patria " (dove esistono e funzionano) richiedono per la to ponomastica, abbiamo assegnato nomi stret tamente legati alla storia politica, alle tradi zioni locali, all’ambiente, alla cultura che si è espressa in nomi illustri di letterati, stu diosi, scrittori, pittori, educatori, artigiani,
ecc.. In tal modo la toponomastica, oli’'1 essere segno di continuità tra l’antico ” nuovo " , è pedagogia di unità, di Ij zione e di aggregazione. Alla scuoU nostra storia, degli uomini che l'hanno con le loro idee, con la loro sojferenzt il loro sapere, ed anche con il loro M (ricordiamo Cicio, caduto nella loti* < scista della Resistenza) tutti, vecchi t ni, riusciremo a rinsaldare i vincoli ot lità umana, indispensabile oggi, pon « continuare ad alimentare lo spirito salo, ma per la rinascita economie* 1 le della nostra comunità, come tragut civiltà prima che di benessere. L
<tettembre 1980
LA VOCE DI SAMBUCA
NOTE LEGISLATIVE a cura
iASTICA . poco c usufruibile da una ristrettissim a della popolazione. Perfino le nostre JJJoJe mancano di questi servizi prim ari, dovrebbero realizzarsi prima dello stesFy edificio scolastico. Solo la Scuola Media gossiede una palestra; la Scuola Elementare re tata di un piazzale insufficiente alle at.-v;tj di movimento degli alunni che la frejuentano; quella di S. Caterina manca adfrittura di un piazzale; in condizioni miglio1 si trova il nuovo plesso scolastico Cosenche presenta un piazzale-giochi con sci^li e altalene. Manca completamente il Lfde « fruibile », anche nella stessa Scuola lUitema della Conserva, dove manca pure un Lesale per i giochi; e tutti sappiamo come ideila Scuola Materna il verde svolga una Lizionc pedagogica di importanza pari a Leila dcU’cdificio scolastico, ed anche nell) scuola elementare esso assolve ad una funjonc pedagogica di primo piano per Tinseniamcnto a ll’aperto, l’esposizione dei feno l i naturali, i giochi di fantasia e le atti nti di movimento. ( L’unico spazio verde « fruibile » ma più per la distensione e il riposo, che per il £xo o altre attività di movimento, è la Milla Comunale, un’isola verde nel nostro Lese, in cui prevale il costruito. E ’ da metine in risalto l ’angolo di verde del Vallone pisdaro, che spezza quella continuità di (estrazioni che in altre zone del paese, specie Jove non esistono piazze, è veramente opoente. Purtroppo esso è l ’unico esempio verde non « fruibile », oltre agli alberi jie si trovano nei due lati del Corso UmberK>, nel centro urbano vero e proprio. [ Dal punto di vista igienico, in fatti, bisopia distinguere tra il verde « fruibile », quale bello dei giardini, dei parchi, dei campi poco, ecc., e il verde « non fruibile » quale iodio puramente ornamentale, quello pro iettivo attorno a monumenti e opere d’arte, le aiuole spartitraffico, il verde privato; l’al beratura stradale e dei parcheggi. [ Anche il verde « non fruibile » utile, so prattutto dal punto di vista psichico-visivo ■per quelle altre azioni, di coibenza termi ca, di filtraggio, di intercettazione acustica, ccc cui già si è accennato; ma è indubbio che, soprattutto nella società odierna, è di utilità più completa il verde « fruibile » qua le fattore, anche, di distensione e di riposo per l’anziano, di pausa per l’adulto, di gioco e di attività all’aperto per il bambino. Se si ritiene, come è giusto ritenere, che 3 verde è necessario alla città come l'acqua, Energia elettrica, le strade, le fognature; se si riconosce che aree attrezzate per lo svago \ià bambini e degli anziani e per lo sport dà giovani sono necessarie per l’evoluzione di una società più sana e più civile, bisogna ^Convenire che le Am ministrazioni Comunali I hanno il dovere di mettere a disposizione della cittadinanza ampie zone d i verde. In realtà, già in base alle vigenti leggi, esse ne panno il potere. Il grave problema del costo e del reperi mento dei mezzi finanziari si pone solo dopo che gli Amministratori siano convinti di Huesta necessità e siano consapevoli del loro (Werc e del loro potere. I nostri bilanci Sminali sono in deficit; dò tuttavia non (ppedisce di prevedere spese che vengono itenute indispensabili. giorno in cui una Giunta Comunale
r
riconoscerà che un ettaro di giardino pub blico è più importante della realizzazione di altre opere non strettamente indispensabili, il problema dei mez^i finanziari per il verde sarà avviato a soluzione. Il Decreto del M inistero dei L L .P P . del 2 Aprile _ 1968, A rt. 3, ha statuito che per gli insediamenti residenziali (salvo le zone fortemente compromesse), debbono essere previsti, per abitante, 18 mq. di superficie per spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggio; di essi 9 mq. devono essere specificatamente destinati per spazi attrezzati a parco e per il gioco e lo sport. Inoltre sono da prevedersi, quali attrez zature pubbliche di interesse generale, par chi pubblici urbani e territoriali pari a 15 m q./abitante.
Naturalmente nel centro abitato vero e proprio di Sambuca, è impossibile realiz zare queste condizioni (anche se l’esempio del Vallone Pisciato potrebbe essere seguito in altre zone soprattutto periferiche). Ma la zona più adatta del nostro territorio per rea lizzare uno spazio pubblico attrezzato a par co e per il gioco e lo sport è la zona di trasferimento, sia perché già espropriata e urbanizzata, sia perché di facile accessibilità, trovandosi sulla strada per Adragna. Un vero e porprio parco attrezzato per il riposo e la dimensione degli adulti e il gio co dei bambini (quindi con sedili, bocce, scivoli, altalene, giostre, ecc.) potrebbe rea lizzarsi neH’area attinente la chiesa e il cen tro sociale previsti dal piano di trasferimento. Mentre si potrebbe attrezzare per lo sport l’area prevista per le scuole elementare e media. Si potrebbero realizzare campi di pallacanestro, di pallavolo, una pista a 4-6 cor sie per la corsa, pedana per il salto in alto e in lungo, una pedana per il lancio del disco, una pista per biciclette; im pianti che dovrebbero essere intercalati con verde bas so e alberato. In continuità con la zona spor tiva potrebbe crearsi un prato attrezzato per il gioco dd più piccoli. Anche la zona arrostante il campo di cal do (ora ultim ato) potrebbe alberarsi e, data la disponibilità di spazio, potrebbe arricchir si di altre attrezzature sportive, quali, ad esempio, un campo da tennis. Infine, proponiamo, oltre alla realizzazio ne del verde stradale previsto dal piano, che lo spazio attinente la Scuola Materna venga in parte alberato ed in parte attrez zato per i giochi (altalene, giostre, sdvoli, ecc.), con la realizzazione anche di una vasca con sabbia, di un campo per le costruzioni e di una zona per il giardinaggio. La realizzazione di queste proposte (che non' hanno la pretesa di essere un vero c proprio piano, per il quale bisognerebbe te nere in considerazione altri fattori quali l’orientamento degli im pianti sportivi e la situazione altim etnca della zona) darebbe un aspetto diverso alla zona di trasferimento (anche l ’occhio vuole la sua parte) e realiz zare soprattutto quelle condizioni di benes sere fisico e psichico non solo per gli abi tanti della zona (più numerosi con la co struzione degli alloggi previsti dalla legge n. 178 dd 29 Aprile 1976), ma naturalmente per tutti i Sambucesi.
La Redazione
COME PROVVEDERE ALLA TOPONOMASTICA E ALL’ALBERATURA DEL NUOVO QUARTIERE
Esistono i fondi occorrenti sia per l’albera tura sia per provvedere alla toponomastica del nuovo quartiere di Sambuca. Nel bilancio comunale di spesa per il 1980 è prevista: la somma di lire trenta milioni per l’alberatura di strade, parchi, eco... (capitolo n. 113) ® la somma di lire due milioni per la toponoma stica (capitolo n. 125).
di Gorl Sparacino
La presente rubrica vuole dare un’lnformazione sul provvedimenti legislativi, sia regionali che nazionali, di maggiore Interesse a carattere economlco-soclale. Vuole, altresì, rendere edotta la popo lazione per quanto riguarda la possibilità di ottenimento di contributi e/o prestiti agevolati o di nualslasl agevolazione as sistenziale Illustrando le modalità stesse per l'ottenimento delle agevolazioni di cui sopra. La presente rubrica è aperta a tutti co loro I quali vogliano dare un contributo per la divulgazione di provvedimenti legi slativi utili alla cittadinanza.
UNITA' SANITARIE LOCALI (U .S.L.) La legge 23 dicembre 1978 n. 883 Isti tutiva del Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) stabilisce che dal 1° gennaio 1980 l’assicurazione contro le malattie ò obbli gatoria per tutti I cittadini. La suddetta legge stabiliva, Inoltre, che entro II 31 dicembre 1979 le Regioni dove vano Istituire lo Unità Sanitarie Locali. Finalmente, con la L.R. 12 agosto 1980 n. 87, con circa otto mesi di ritardo, qual cosa si ò mosso a livello regionale per la tanto auspicata riforma sanitaria. Infatti la suddetta legge prevede l'isti tuzione delle Unità Sanitarie Locali, cioè delle strutture operative costituite dal complesso del presidi, dogli uffici e del servizi del comuni singoli o associati che assolvono al compiti del S.S.N. e In par ticolare: a) all'educazione sanitaria; b) alla formazione permanente del per sonale; c) all'igiene deN'ambiente; d) alla prevenzione Individuale e col lettiva delle malattie fisiche o psichiche; e) alla protezione sanitaria materno-lnfantlle .all assistenza pediatrica ed alla tu tela del diritto alla procreazione cosciente e responsabile; f) all'igiene e medicina scolastica negli Istituti di Istruzione pubblica e privata di ogni ordine e grado; g) all'igiene e medicina del lavoro, non ché alla prevenzione degli Infortuni sul la voro e delle malattie professionali; h) alla medicina dello sport e alla tute la sanitaria delle attività sportive; I) all'assistenza medico-generica e In fermieristica, domiciliare e ambulatoriale; 1) all'assistenza medlco-speclallstlca, In fermieristica, ambulatoriale e domiciliare per malattie fisiche e psichiche; m) all'assistenza ospedaliera per le ma lattie fisiche e psichiche; n) alla riabilitazione; o) all'assistenza farmaceutica e alla vi gilanza sulle farmacie; p) all’igiene della produzione, lavora zione, distribuzione e commercio degli ali menti e delle bevande; q) alla profilassi e alla polizia veteri naria, all'ispezione e alla vigilanza vete rinaria sugli alimenti destinati all’alimen tazione umana. Sambuca fa parte dell'U.S.L. n. 7. Unità Sanitaria Locale N. 7 Denominazione Comuni
Caltabellotta, Menfl, Montevago, Sambu ca di Sicilia, S. Margherita Belice, Sclacca Popolazione: 74.817 Sede: Sciacca
Organi dell'U.S.L. sono: — L'assemblea generalo; — Il comitato di gestione.
lanti per II comitato di gestione.
Il comitato di gestione Altro Importante organo dell'U.SX. è Il comitato di gestione; nel caso della nostra U.S.L. è composto da 13 membri che sono eletti dall assemblea generale. Il comitato di gestione: a) predispone I bilanci preventivi e I conti consuntivi, I plani, I programmi, la pianta organica del personale e ie sue mo difiche, I regolamenti e le convenzioni, al fine di sottoporli all'esame ed all'ap provazione dell'assemblea generale; b) fissa I compiti e determina le moda lità per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti da plani, programmi e direttive generali deliberati dall'assemblea gene rale e può attribuire, a tali fini, specifici Incarichi Istruttori e proposltlvl a uno o più componenti;
Distretti sanitari di base Come già detto l'assemblea generale provvede all'articolazione dell'U.S.L. In di stretti sanitari di base, quali strutture tecnico-funzionali per le erogazioni delle prestazioni di primo livello e di pronto In tervento. La legge prevede che, per l'istituzione del suddetti distretti, la popolazione del l'area distrettuale deve essere compresa fra 10.000 e 20.000 abitanti e quindi Sam buca non rientrerebbe come distretto sa nitario di base. Con riferimento a quanto detto possono però prevedersi distretti riferiti a fa sce di popolazione meno elevate, purché non Inferiore a 5.000 abitanti, qualora non possano essere altrimenti garantiti otti mali condizioni e tempi di accesso alle strutture esistenti. Occorre quindi che l'AmminlstrazIone Comunale intraprenda, sin d'ora, I dovuti passi affinché Sambuca, come previsto dall'art. 22, ultimo comma, sla distretto sanitario di base. Ciò è di vitale Impor tanza. Infatti, come già detto, I distretti sani tari di base provvedono all’erogazione del servizi di primo livello e di pronto Inter vento. Ed In particolare rientrano fra le atti vità del distretto: — Il controllo ed II miglioramento del l'ambiente di vita e di lavoro; — l'igiene pubblica e ambientale. Ivi compresa la tutela degli alimenti, le vac cinazioni, le altre forme di profilassi e di disinfczione e disinfestazione, nonché le altre misure di lotta contro le malattie trasmissibili; — gli Interventi di prevenzione indivi duale e collettiva compresi quelli di Igie ne mentale e tossicodipendenze; — le attività diagnostiche, terapeutiche e riabilitative correnti, domiciliari semias sistite ed ambulatoriali; — la guardia medica notturna, prefe stiva e festiva, e di assistenza neile loca lità turistiche; — la distribuzione del farmaci; — l'informazione sanitaria, la promo zione sociale e l'educazione sanitaria del cittadini; — la vigilanza, la profilassi e l’assisten za veterinaria. A livello di distretto si articola anche l'attività del consultorio familiare. Il distretto esplica. Inoltre, una funzio ne di filtro e di orientamento per la frui zione di altre prestazioni non erogate a livello di base.
Scadenze
Entro sessanta giorni dalla data di en trata In vigore della legge, e quindi entro il 22 ottobre 1980, Il Presidente della Re gione con proprio decreto costituisce le L'assemblea generale Unità Sanitarie Locali. inoltre, entro 30 giorni dal decreto di E’ eletta dai consiglieri del comuni In teressati; per l’U.S.L. n. 7, la legge pre costituzione dell'U.S.L. si procede all'ele zione del componenti le assemblee gene vede 40 membri. SI rinnova ogni 5 anni o, In ogni caso, rali, delle suddette U.S.L. Nella prima riunione delle assemblee in concomitanza al rinnovo del consigli comunali del comuni costituenti la mag generali, da tenersi 30 giorni dopo l’ele gioranza della popolazione residente nel- zione, deve essere eletto II comitato di gestione. l’U.S.L. Se tutto andrà come previsto dalla leg L’assemblea generale ò l’organo di pro mozione ed Indirizzo politico dell'azione ge a partire dall'1 gennaio 1981 dovrem mo essere dotati degli organi previsti complessiva dell'U.S.L. dalla legge per l'attuazione della tanto L'assemblea generale approva: — I bilanci preventivi e I conti consun voluta, a parole, riforma sanitaria. Speriamo, quindi, ora che abbiamo le tivi; — la relazione allegata al bilancio sul norme legislative per la riforma sanitaria, livelli assistenziali raggiunti e sulle esi che si attui lo spirito della legge Istitu genze che si sono manifestate nel corso tiva del S.S.N. e cioè: — la globalità delle prestazioni; dell'esercizio; — l’universalità del destinatari; — I plani o programmi che impegnano — l'uguaglianza del trattamento; più esercizi, la pianta organica del perso — Il rispetto della dignità e della liber nale e le sue modifiche; — I regolamenti di funzionamento del tà dell'individuo. E' evidente, affinché si attuino I princi servizi dell’unità sanitaria locale e le con pi suddetti, che sarà necessaria una par venzioni. L'assemblea generale provvede all’ar tecipazione personale e sociale del citta ticolazione del territorio dell'unità sanita dini in maniera tale che la salute diven ga un impegno consapevole del singoli e ria locale In distretti sanitari di base. Emana altresì direttive generali vinco delle organizzazioni sociali.
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LA VOCE DI SAMBUCA Pag- 6
Lettere al Direttore Dal Palazzo dell’Arpa
Consiglio Comunale Approvata la convenzione per la gestione dell’impianto di depurazione Il 22-9-80, alle ore 20, è stato convocato li; 3) Potersi consorziare sarebbe l'ideale, Il Consiglio Comunale con all'O.d.G. una ma il nostro impianto è l'unico che entre ampia serie di argomenti da trattare e ap rà In funzione tra quelli esistenti nel paesi limitrofi; 4) L'Ufficiale Sanitario del Co provare. Aperta la seduta II Sindaco, Alfonso Di mune controllerà che siano fatti le dovute Giovanna, ha presentato il nuovo titolare analisi da parte della Ditta. della Segreteria, dott. Vincenzo Oddo. I Il Sen. Montalbano, Intervenendo per il consiglieri, consapevoli della preparazione Gruppo Comunista, ha attribuito il giusto professionale ed apprezzandone le qua valore a questa struttura, che qualifica lità umane, hanno salutato, con un frago Sambuca. Moltissimi altri Comuni non roso applauso la scelta operata dalla hanno saputo o potuto fare altrettanto. Ha Giunta. ricordato che da tre anni l'AmmlnistraDopo Cappello dei Consiglieri e la no zlone si ò battuta por avviarne il funzio mina degli scrutatori, sono stati approvati namento. Oggi pende una Ingiunzione da i verbali della seduta precedente. parte della Procura della Repubblica, per Poi si è passati ad affrontare il 2° punto porre termine allo scarico inquinante del all'0.d.G.: « Rinnovo della commissione le fogne. Il provvedimento della Magistra edilizia >. tura scaturisce da segnalazioni di colti La G.M., in ottemperanza all'art. 4 del vatori di Sclacca che Irrigano con le regolamento edilizio, ha proposto quali acque del lago Arando. tecnici l’Arch. Bono da Sciacca e il geo Anche l'Assessore Glgllotta nel suo metra Catalanotto da Sambuca, scelti tra discorso ha rimarcato la volontà politi le terne suggerite, rispettivamente dal- ca di realizzare questa Importante strut l'Ordlne degli Ingegneri e dal Consiglio tura che qualifica la nostra Amministra del Geometri. In rappresentanza del C.C. zione. come previsto da detto regolamento, sono All'articolato dibattito è seguita la vota stati eletti Lo Giudice Matteo, del P.C.I. e La Marca, della D.C. I due esperti eletti zione che ha visto approvato all'unani sono stati Licata Filippo e DI Giovanna mità la proposta della Giunta. Gli altri punti discussi hanno riguarda Salvatore. Alla fine la Commissione, che rimarrà in carica 5 anni, è risultata cosi to: l'indennità di carica per gli Ammini f composta: Presidente, il Sindaco o un suo stratori e di presenza per 1 Consiglieri; j delegato; componenti: l'Ufflciale Sanita l'assunzione di personale per la refezione scolastica e per il servizio di scuola-bus; rio. il Tecnico Comunale incaricato della sezione urbanistica, l'arch. Bono e il geom. la richiesta di contributi; l'installazione di Catalanotto, I consiglieri comunali Lo Giu nove braccia di luce In Adragna. Questi ed altri punti all'0.d.G. sono sta dice e La Marca, i due esperti Di Giovan ti approvati all'unanimità. na Salvatore e Licata Filippo. Col proseguo dei lavori, è subito emer Per la prima volta, alcune ragazze han sa la reale importanza della convenzione no seguito, con estrema curiosità ed inte con la ditta Torregrossa per la gestione resse, i lavori del Consiglio Comunale. deirimpianto di depurazione. Giovanni Ricca Il Sindaco, dopo aver fatto presente l'al to tasso di Inquinamento del lago Arancio, ha esposto 1 termini della convenzione. La durata del contratto è di un anno, rin novabile, tacitamente, per lo stesso pe La Giunta Comunale riodo, qualora una delle due parti. Comu ... ha autorizzato il Sindaco alla nomina ne o Ditta, sei mesi prima della scadenza non scioglie l'impegno. La somma mensi del legale per resistere In giudizio alla causa promossa, dal sig. Bivona Giuseppe, le concordata ò di L. 4.300.000 circa. Il Comune deve fornire l'energia elet nel confronti del Comune. L'atto di citazione, avanzato dal Bivona trica e l'acqua necessaria per II funzio namento deH'impianto. Rientrano negli ob alla Pretura di S. Margherita Belice, In blighi della Ditta l'assunzione del perso data 26-6-80, riguarda II presunto rappor to quale messo di conciliazione. nale (una unità specializzata e un’altra Il Pretore ai sensi della legge 533/73 comune), I periodici controlli chimici e di laboratorio eseguiti da un'analista, la ha ordinato la comparizione delle parti manutenzione e I materiali necessari al nell'udienza del 24-9-80. buon funzionamento della struttura. Da ciò la necessità di dare l'incarico ad Il prof. Salvatore Montalbano. del P.C.I. un apposito legale per la costituzione In ha evidenziato l'opportunità di un chiari giudizio. mento circa l'utilizzo di manodopera lo cale. Il Sindaco ha assicurato che la Ditta as sumerà 2 unità locali. Telegramma del Sindaco A. Maggio, della D.C., nel suo interven all’Ambasciatore to, ha rivolto le seguenti domande: 1) Cosa avverrà dopo I anno stabilito dalla convenzione? 2) Perché l'incarico è stato della Corea del Sud affidato alla ditta Torregrossa? 3) I mate riali di risulta come saranno smaltiti? 4) ROMA At nome personale et Giunta Ammini L'Amministrazione ha tenuto conto di pos strativa interprete sentimenti democratici sibili contributi con la legge 319? Il Sindaco ha risposto ribadendo che la nostri cittadini chiedo assoluzione KIM convenzione è rinnovabile, ma qualora I' DAE JUNG punto Democrazia et disten amministrazione è In grado di gestire di sione pacifica vanno difese confronto dia rettamente l'impianto e con convenienza lettico et non mediante oppressione av economica certamente non rinnoverà l'ac versari et conculcazione diritti elementari cordo. In riferimento alla seconda doman persona umana. da, ha precisato che si son presi contatti Di Giovanna Sindaco con altre ditte e la Torregrossa è l'unica, Sambuca di Sicilia, 22-9-1980 nella Regione in grado di garantire que sto servizio. Il Vice-SIndaco Abruzzo, nella qualità di Assessore alle Finanze, ha risposto alle altre domande. L'art. 6 della legge 319 attribuisce al Comuni l'onere di far fun zionare questo genere di Installazioni, ma tutto per l'automobile non prevede contributi. Fin dal *76 la Giunta aveva previsto l'assunzione degli addetti, ma la mancata approvazione del AUTORICAM BI INDUSTRIALI la C.P.C. e la non idoneità professionale della manodopera disponibile non hanno E AGRICO LI O R IG IN A LI permesso la gestione diretta. Nella nuova BA TTERIE M A RELLI pianta organica col progetto di ristruttu razione sono previsti le unità necessarie. Per l'Assessore lo smaltimento dei fan ghi è motivo di entrata economica, per ché sono un ottimo concime. Il Consigliere Aurelio Di Giovanna, del la DC, ha chiesto a sua volta, se è pre visto la clausola del rinnovo? se il ser vizio può essere consorziato? se il Co mune ha previsto il controllo delle ana lisi? Se si è data la necessaria pubbli cità alle specializzazioni richieste? Il Sindaco ha puntualizzato ancora quan to segue: 1) E' prevista la disdetta entro Via Nazionale n. 2 - Sambuca sei mesi dalla scadenza; 2) E’ la ditta che assumerà gli operai e prowederà a istruir Tel. (0925) 41.097
ELISABETTA GAGLIANO in GUZZARDO
La politica comunale Francesco Lo Vecchio ha mandato al Diret tore una lettere In cui si parla di • politica comunale » e di « politica Internazionale •. Ab biamo ritenuto opportuno — stante anche la lunghezza della lettera — pubblicare soltanto la parte riguardante la « politica comunale • (nd.r.).
Signor Direttore, non vorrei abusare del Suo giornale per sfo gare certe mie fantasie ma, ritenendolo l’uni co mezzo per comunicare con le nostre mas se, Lasci che esso rappresenti, cosi come da sempre è stato, il 21° Consigliere del nostro Comune. 21* che, a mio avviso, dovrebbe essere rappresentato un pò da tutti i nostri con cittadini. Anche se la campagna elettorale si è con clusa con il voto dell’8 e 9 giugno, ritengo che l’impegno politico e sociale del cittadino d’una parte e di coloro che essi hanno elet to dall’altra inizi proprio adesso. Eletti, non-elctti possono restare mere de finizioni se non si cerca di realizzare quanto si è promesso durante la campagna elettorale. Un dato di fatto reale è l’assenteismo del le masse popolari nel post-elezioni. Colpa principale di questo assenteismo, al la vita politica, va in parte data allo stesso elettore, che con il voto-delega non fa altro che eleggere chi in effetti, vedendosi abban donato, rappresenta se stesso e la cerchia dei suoi amici; in parte agli eletti che, munen dosi di titoli e sottotitoli, realizzano quei programmi che loro fanno più comodo. A questo punto il baronaggio diventa sempre più facile, oggi, infatti, con grande amarezza, possiamo constatare come vengono lottizzati, tra i partiti di regime, quei diritti che spettano a tutti i cittadini senza alcuna distinzione di sesso, età e razza; come essi vengono riconosciuti a chi ha strillato duran te le campagne elettorali; come essi perdono quei valori che la Costituzione loro confe risce... Poiché il comune è la base dell’apparato statale, è proprio in esso che bisogna adem piere le funzioni che gli spettano. Le funzioni comunali si possono raggrup pare in due categorie principali: « la prima comprende le attività rivolte ai fini di ordine e conservazione, la seconda le attività miran ti ad arrecare benessere e progresso ». In base a queste funzioni, esiste una se rie di attività che il comune può fare libera mente; è tramite queste scelte, svolte nel campo dell’igiene, dell’assistenza, dell’istru zione, delle strade ,delle opere di pubblica utilità, che un comune riesce a differenziarsi dall’altro. Grazie a queste funzioni oggi il nostro Comune si distingue dagli altri comuni dell'hinterland dove l’arretratezza e il m al. costume politico sono alquanto deplorevoli. Basta il solo caso di S. Margherita Belice per constatare come quei cittadini siano vit tima di tutto un sistema che non oso defi nire. Quei cittadini non sono semplicemente il punto di riferimento con il quale sfogare il nostro campanilismo ma sono soprattutto i
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nostri vicini con i quali scambiare rapporti culturali, economici e sociali. Sotto alcuni punti di vista noi abbiamo bi sogno della loro collaborazione e sotto altri dobbiamo essere noi a dare il massimo di noi stessi e solo così possiamo creare una vera convivenza civile e democratica. Compito principale di Sambuca dovrà a mio parére, essere quello di un comune che nel limite delle sue possibilità, serva non solo di esempio ma anche di aiuto e soli darietà. Per attuare dò occorre una solida mobili tazione delle masse che, a dire il vero, nel post-terremoto si sono fossilizzate un pò. Da un lato abbiamo assistito al continuo progredire dell’amministrazione comunale e quindi dell’aspetto geografico del nostro Co mune, dall’altro all’affossamento delle masse. Che qualcuno sia d’accordo o no, questo è un dato reale e lo si può sempre dimo strare. Almeno parlando della mia categoria di studente debbo, con rammarico, affermare che molti giovani si sono ghettizzati dentro una campana di vetro alimentati dall’oppio dell’indifferenza e dello spostamento a de stra e durante le ultime elezioni si sono visti i risultati che non spetta a me giudicare. Di contro pochissimi giovani cercano di rompere questo ovattato incantesimo, ma di fronte il berlinesco muro clientelare, clerica le e fantopolitico di un certo sistema, che non si vede ma che in effetti esiste, si ar restano inerti e unendosi all’indifferenza dei primi finiscono col rafforzare quello stesso sistema che in ambedue cercano di abbattere. Occorre, dunque, dibattito affinché in es so possano esplodere tutte le nostre contrad dizioni e si pongano quelle basi che vertono alla maturità libertaria e civile di ogni cit tadino. Rompere anche con le etichette partitiche e aprire il dialogo con le masse nel discorso politico e non partitico poiché la poltrona in più o in meno chiaramente significa sparti zione del potere. Signori Onorevoli Consiglieri mettete come soggetto dei vostri fini politici le masse po polari e vedete come le poltrone in più o in meno non servono a niente. Poiché il nuovo Consiglio Comunale è ri sultato rinnovato per più della metà speria mo che questo rinnovamento risulti efficace sotto tutti i punti di vista. Sambuca è strutturalmente cresciuta, ma ha l’urgente bisogno di progredire nella dire zione libertaria ed egualitaria senza correre il rischio di essere assorbita dalla corruzione, dai falsi sofisti, dai facili slogans e dai picco li e sterili interessi personali. Ai Consiglieri va data tutta la solidarietà ed impegno attivo dei cittadini affinché lo sviluppo del nostro Comune avvenga in ma niera organica senza creare alcuna distinsione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B. Ogni individuo è rispettabile e trattando si di un politico va appoggiato dal momento che rispetta i principi sanciti dalla Carta Co stituzionale. Lo Vecchio Francesco
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LA VOCE DI SAMBUCA
settembre 1980
r FESTA DELL’UNITÀ Dopo la sosta dell'anno scorso, si è svolta, dal 19 al 21 settembre, La Festa dell’Unità. Il programma, comprendente manifestazioni culturali, gare sportive, spettacoli musicali, incontri e dibattiti, è stato animato principal mente dai giovani della F.G.C.I. Alla mostra di pittura estemporanea hanno partecipato alcune decine di bambini dal 6 agli 11 anni. Molto gradito è stato lo spetta colo dei clowns-trampolieri esibitosi nelle strade, in mezzo alla gente. Alle mostre di pittura, di fotografia e di artigianato, riservati ai Sambucesi, hanno pre sentato i loro lavori numerosi giovani e tan tissimi meno giovani. Mimmo Migliore ha presentato una perso nale e alla collettiva hanno esposto Lo Giu dice Lillo, Ciulla Francesca, Maggio France sca, Ambrogio Fona, Alloro Franco, Gulotta Giuseppina ed Enzo Maniscalco. Quest’ultimo nella serata conclusiva ha offerto una sua opera alla sezione del PC I. Accanto ai quadri di Maniscalco, per una affinità tematica, era scritta, su un grande pannello, la seguente poesia di Angelo Pendo la dal titolo Fermarsi o strisciare: Un soffio ti fa barcollare. Uno più forte ti scaraventa a terra. Ora sei a un bivio: devi fermarti o strisciare, Hai scelto: strisciare. Nella mostra fotografica, con riproduzioni di alcuni monumenti del nostro paese sono state affisse foto dal tema libero. La mostra artigianale è stata realizzata in
due sale. In una sono state presentate lane lavorate, ricami, ecc.; nell’altra sala con gli oggetti di curina sono stati sistemati alcuni attrezzi agricoli e artigianali e una serie di foto riproducenti strumenti di lavoro tradi zionali. Nelle gare sportive, a cui hanno preso parte giovani atleti Sambucesi e dei paesi vicini, sono stati inclusi tornei di tennis, di pallavolo, una gara ciclistica. Tre complessi hanno concluso le serate del la festa. Il 19 si è esibito con uno spettacolo il complesso M.E.CJP. U 20 sera si è tenuta una gara di ballo liscio allietata dall’orchestra di Tony Vitale. Il 21, nella serata conclusi va, nello Show musicale del complesso Iper tensione, è intervenuto Nico Fidenco che ha cantato le caratteristiche melodie all’italiana. Notevole successo ha riscosso il recital di poesie recitate da Rita Bongiorno e Onofrio Arbisi. Sono state declamate poesie di Pietro La Genga, Baldassare Gurrera, Calogero Od do, Giuseppe Salvato, Angelo Pendola, Giu seppina Cacioppo, Antonella Maggio, Maria Bongiorno, Onofrio Arbisi e M ilici Assunta, tutti poeti Sambucesi. Nel comizio di domenica ha parlato l’On. Michelangelo Russo, Presidente dell'Assem blea Regionale Siciliana, su temi attuali. Tutti i partecipanti hanno ricevuto un pic colo segno per il loro intervento. Stana grastronomico, esposizioni di cera miche, di libri hanno fatto da ottimo contor no per la riuscita della Festa. R. G.
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C’ERA UNA VOLTA... IL CARRETTO SICILIANO La frenetica vita di oggi ci sta portando a dimenticare le romantiche cose del passato. Di tanto in tanto, è vero, ci fermiamo un pò per riprendere il fiato e cerchiamo dispe ratamente qualcosa che ci faccia un pò rilas sare; potrà capitarci, allora, di incontrare con lo sguardo un ferro da stiro a carbone, ormai in disuso, il macinino da caffè della nonna od un vecchio lume a petrolio; senti remo certamente tanta tenerezza verso que sti ricordi di un passato che, in fondo, ci appartiene ed al quale siamo un pò legati affettivamente. La stessa sensazione si prova visitando il Museo Etnografico del Carretto Siciliano che rispecchia fedelmente la vita e l’ambiente del carrettiere siciliano. La rarissima ed originale esposizione ha richiesto al Prof. Salvatore Ventimiglia ben quindici anni di sacrifici; tuttavia il consun tivo di una ricerca appassionata è valso a compensare le fatiche del grande studioso, cui va il merito d’aver salvaguardato tutto un patrimonio d’arte popolare siciliana diver samente destinato a disperdersi. Visitando le sale del Palazzo d’Aumale, sul Lungomare Prajola di Terrasini, si può am mirare, fra l’altro, una vera e propria colle zione di variopinti carretti siciliani tipici, con istoriate, sulle sponde e sulle chiavi, bellis sime scene raffiguranti le imprese dei pala dini de « la chanson de Roland » ed altri elementi pittorici di grande effetto decorati vo. Trattasi di materiale autentico c pregia to, realizzato, con grande perizia, dalle varie scuole artigiane della Sicilia che hanno, così, immortalato nel tempo capolavori di note vole valore storico, artistico e culturale. La certosina pazienza e la cura del gran de intenditore, quale il Prof. Ventimiglia può essere considerato, hanno contribuito a rendere attraente e molto interessante il suo meraviglioso museo: comitive di visitatori, in massima parte turisti, scolari e studenti, si entusiasmano nell’ammirare gli accessori ne cessari al carrettiere per bardare festosamen te il proprio cavallo, compagno di lavoro e di fatica. Specchietti, fiocchi, finimenti dai a> lori vivaci, con le immancabili « cianciane » continueranno a fare colpo nella misura in cui gli occhi del visitatore non potranno che brillare per questi pezzi di bravura che mo desti artigiani hanno saputo allestire con in dubbia poesia e con felice policromia. Ammirando tutto quello che l’entusiasmo e lo zelo del Prof. Ventimiglia hanno saputo
strappare all’oblìo, ho pensato con ramma rico a questa parte tanto_bella della Sicilia che va scomparendo, soppiantata dalla moto rizzazione e meccanizzazione agricola. Mi è sembrato di sentire il Leopardiano « tintinnio di sonagli », il rumore degli zoccoli ed il fragoroso « ratakatà » delle ruote sul sel ciato. Ho cercato di ricordare: come faceva no? Cosa dicevano, lungo le strade bianche e polverose della vecchia Sicilia, le mono tone cantilene del trainante? Una voce roca e sonnacchiosa cantava stan camente nelle caldi notti d’estate, trapunte di stelle; il ritmo, cadenzato dai sonagli del cavallo, faceva da accompagnamento solista a quella voce; i grilli, che avevano accolto con gioia la cantilena, le facevano da grande orchestra. Di tanto in tanto il carrettiere in terrompeva il suo cantto ed, a mò di sprone, lanciava un « Aaah », poco convin tt>, al ca vallo che, con altrettanta poca convinzione, dimostrava di non curarsene nemmeno e se guitava con la stessa andatura; i sonagli man tenevano lo stesso ritmo e, quasi rassegnata a quel ritmo, la cantilena riprendeva.» Ben più triste il viaggio d’invemo: con la tela-cerata addosso il carrettiere stava muto; il cavallo era sempre più fradicio d’acqua; non c’era voglia di nulla! Le stesse ruote sembravano non farcela più prese dal fango che inghiottiva anche gli zoccoli e faceva scivolare la povera bestia. Ma, quando ritornava il sereno, ecco, pri ma qualche strofa, poi, via via, tutte le al tre: la cantilena del trainante riacquistava tono, calore, come il sole che ritornava ad illuminare il paesaggio siciliano, ed il cavallo, i sonagli, il carro vibravano di vigore e di gioia! Dai ricordi di un mondo che scompare in fretta, quasi di pari passo con le automobili, sempre più veloci ma meno poetiche, meno ...siciliane, mi sono ritrovato nel meraviglioso museo del Prof. Salvatore Ventimiglia che, senza alcun fine di lucro, ha voluto ricordare alle future generazioni la più bella favola che la Sicilia abbia mai vissuto, una favola che comincia così: « C’era una volta il carretto siciliano...». Poi, per seguire Q resto della favola, basterà recarsi a Terrasini: allora, con gioia, si potrà scoprire che, come in tutte le favole che si rispettano, il carretto siciliano continua a vivere « felice e contento » di essere ammirato. Felice Giacone
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In memoria di LO CICERO CALOGERO E’ morto all'ospedale di Worthlng In Inghilterra II Sig. Lo Cicero Calogero, nato a Sambuca il 7-11-1901. Fin da piccolo, morti i suoi genitori, rimase affidato alle premurose cure della zia. Sposatosi ebbe 4 figli: Alessio, Calogera, Caterina e Sal vatore. Uomo onesto e leale con tutti, af fettuoso con la sua famiglia, teneva sem pre atto il morale anche nel momenti più difficili. Nel 1968, nel periodo del terre moto, ebbe l’immatura perdita della mo glie. Rimasto solo, nel silenzio si rasse gnò. Alla fine dello stesso anno, per amo re e desiderio di rivedere I figli lontani, andò in Venezuela dove si trovava la fi glia Caterina, poi In USA per rivedere un suo fratello ed Infine in Inghilterra dove si trovava la figlia Calogera. Ritornato a Sambuca abitò con la nuora Nlna da cui fu rispettato come un padre. Nel 1972 vol le ritornare In Inghilterra, Insieme con la figlia Calogera. Da piccolo fu avviato su bito al lavoro e non potè frequentare le scuole elementari. Imparò a leggere e scri vere dopo aver compiuto I 60 anni e diven ne un affezionato lettore de « La Voce di Sambuca »; quello che leggeva era con tento di raccontarlo agli altri poiché la sua mente fu lucidissima fino alTultimo. Per 1 fam iliari e gli amici fu di guida, con
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Alfonso DI Giovanna, Direttore responsabile ■ Franco La Barbera, Direttore redazionale - V ito Gandolfo, Diret. tore amministrativo - Direzione, Redazione e Amministrazione: Corso Umberto I - Pai. V inci - Sambuca di Sicilia (A G ) - c.c.p. 7/715 - Aut. Trib. di Sciacca, n. 1 del 7 gennaio 1959 - Abbonamento annuo L. 4.000; benem*. rito L. 10.000; sostenitore L. 15.000; Estero 15 dollari - Tip. Luxograph - Palerm o - Pubblicità inf. al 70 % .
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19 autori locali sono stati inseriti nell'an tologia à i poeti contemporanei fatta pubbli care dalla Biblioteca Comunale « A . Gram sci » di Ribera, che ha inteso formare un documento dell'attuale momento storico cul turale della città del Verdura- La raccolta « Ribera c a n t a e comu canta canta » è stata ufficialmente presentata con un Recital d i poesie curato dai gruppi teatrali locali « J G io vani » e « Club Sicilia '74 », cui hanno dato una valida mano i componenti del gruppo folk-cabaret « Sicilia Canta, S icilia frana ». I l recital, tenuto presso la sala dei convegni della V illa Comunale, si è snodato lungo un filo conduttore cbe è partito dalla analisi di problemi d i carattere esistenziale, passando a quelli sociali a vasto respiro, arrivando a ll' analisi di a ltri che toccano la nostra isola (soprattutto il dramma dell’emigrazione), e più specificamente la realtà locale: attraver so le poesie e le ballate del gruppo Sicilia canta Sicilia frana, sono stati presentati al cuni momenti d i vita cittadina molto intensi (tradizioni, costumi, personaggi, luoghi par ticolari).
SEBA ST IA N O C IL IB E R T O , LA S IC IL IA E L E Q U A TTRO S T A G IO N I.
La ricerca continua! Sebastiano C iliberto, pittore riberese, continua a « lavorare » la sua Sicilia, a presentarcela con le sue con traddizioni stridenti, evidentemente a volte non provocate dalla sua gente, ma molto piò spesso « volute » dall’alto, provenienti da disegni disgregatori cbe hanno lo scopo di fare anche della Sicilia una terra a misura ...non d'uomo, ma una terra a misura ,~del cemento. Ecco! Sta forse in questo contrasto il senso della ricerca d i Sebastiano C iliberto, che in una precedente mostra aveva cercato di presentarci una Sicilia fatta d i cose sem p lici, d i spazi lib eri, d i rigogliosa natura: questa S icilia continua ad esserci con le sue case basse, con i ragazzini che giocano all'aria aperta, con g li uccelli cbe continuano a vola re, ma su questa Sicilia incombe minaccioso il « mostro-cemento », causa d i deturpazione m ateriale e spirituale dell'am biente. E contro questa deturpazione, questo « stupro » con tinuato che il grido dell’artista sembra levarsi attraverso i lavori presentati, lavori che — quasi a volersi contrapporre al cupo clim a, a volte asfissiante e tetro, creato ddla città selvaggia del cemento — presentano una lu minosità notevole: l ’artista sembra volersi ri bellare rifugiandosi nella « sua» Sicilia , più autentica, più genuina. E ’ quanto fa notare anche Francesco Cassar nella presentazione della mostra mettendo in evidenza come C i liberto « si rifiu ta d i vedere la S icilia come " a lt r i” vogliono». Questa d i C iliberto è la prima personale dopo la fortunata esperienza a i Palazzo Ceppi a Torino.
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cere alla vita dell'uomo e degli altri esse ri viventi che da essa dipendono. Le acque di superficie e le acque sot terranee devono essere preservate dalla contaminazione. Ogni scadimento impor tante della quantità o della qualità di un'acqua corrente o stagnante rischia di (continuazione da pag. 1) essere nocivo per l'uomo e per gli altri I dubbi nascono dalla situazione topo esseri viventi. Speriamo che questa esigenza cosi vi grafica delle sorgenti e dal fatto che a monte delle stesse manca una zona di tale di difendere le nostri fonti Idriche venga recepita dal pubblici amministrato adeguata protezione. I timori sono alimentati dal sistema di ri e valutata nelle giuste dimensioni. Se cosi non fosse potremmo conclude smaltimento dei liquami da parte di tutti gli insediamenti abitativi siti subito a re con le parole di un illustre studioso, monte delle sorgenti e lungo la zona do Il prof. M. Torchio: ve scorre la falda acquifera. « Come sempre le grida di allarme non Ci troviamo, sotto questo aspetto, in servono a nulla... Eppure dobbiamo dire presenza di sorgenti che presentano parti che stiamo intossicando le ultime risorse colari condizioni di vulnerabilità rispetto che potranno sostentarci domani. Quanto agli Inquinamenti diretti e indiretti. a preservarle, domani sarà irrimediabil Tale pericolo riguarda — ò opportuno mente troppo tardi: oggi o mai >, ribadire questo concetto — non solo la Franco La Barbera zona dove le sorgenti si manifestano ma è esteso a tutta la falda che alimenta le stesse. La falda acquifera può essere limitata superiormente da una formazione imper meabile, di spessore tale da garantire una adeguata protezione da eventuali In quinamenti oppure tale strato impermea bile superiore può mancare ed allora sor ge la necessità di proteggere adeguatamente la superficie del suolo, mediante (continuazione da pag. 1) l'adozione di provvedimenti amministrati vi e l'esecuzione di opere di protezione. di operatori astorali, le quali costituiranno Tali interventi saranno definiti in base argomento di studio imegnato e di medita al risultati di Indagini atte a Individuare zione da parte di tutte le componenti peri il bacino idrogeologico, le caratteristiche feriche che faranno pervenire alla Segreteria del terreni sovrastanti e le caratteristiche del Sinodo osservazioni e proposte prima che delle formazioni interessate dalla falda. esso D irettorio venga promulgato. ■Tra i provvedimenti amministrativi spic Sembra che possa ritenersi prevedibile la cano gli interventi restrittivi o integrativi chiusura dello stesso Sinodo con la celebra sugli scarichi, cosi come previsto dall'art. zione della terza sessione. 26 della Legge Merli e ciò, in particolare, Non d i poco conto l ’annunzio dato da per quanto concerne il disperdimento nel sottosuolo >.
Proteggiamo le sorgenti
Sinodo pastorale
Vero è che l'inquinamento è vecchio auanto il mondo (gli Assiri e Babilonesi disponevano di sistemi efficienti per la raccolta e lo smaltimento del liquami pro venienti dalle abitazioni; Mosè diede agli ebrei norme precise per l'allontanamento e la distruzione del rifiuti domestici) e che la natura ha sempre trovato II modo di ristabilire l'equilibrio ambientale affidan do al terreno sovrastante la falda una capacità autodepurante che viene svolta attraverso una serie di azioni fisiche, chi miche e soprattutto biologiche (la più effi cace difesa della falda acquifera è Infat ti affidata all'azione di batteri aerobi, che attaccano le sostanze organiche Inquinan ti e le trasformano In anidride carbonica e altri composti innocui) ma ... è anche vero che « la provvida natura ha previsto tutto, ad eccezione dello stolto compor tamento dell'homo sapiens II quale ... non pago di gettare I propri rifiuti senza alcun efficace trattamento di purificazione, sl preoccupa di facilitare a questi ultimi II cammino verso la falda, praticando nel terreno dei pozzi perdenti e introducen dovi le acque di scarico ». (G. e E. Bia nucci). E' necessario mettere in atto quindi tutti gli interventi tecnici e amministra tivi idonei ad assicurare alle nostre sor genti una adeguata protezione e alle acque che attingiamo di mantenere costanti nel tempo, oggi e in futuro, tutte le caratte ristiche chimiche, fisiche, batteriologiche e organolettiche che qualificano una buo na acqua potabile. Il Consiglio d'Europa nel 1968 ha pro mulgato la « Carta Europea dell’Acqua » predisposta per la salvaguardia della na tura e delle sue risorse. il 3° principio di tale Carta cosi recita: Alterare la qualità dell'acqua significa nuo
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Monsignor Vescovo arca la programmazione di vari momenti fo rti che contrappunteranno quest’anno in preparazione alla terza sessio ne, la quale prevede la trattazione e medita zione del ruolo del Sacerdozio M inisteriale in tutte le sue im plicanze come giornate e settimane d i studio, incontri fraterni, eser cizi sp irituali, ecc. « Sinodo della Speranza » lo definiva Mons. De Gregorio n ell’Ed ito riale de « L ’Amicò del Popolo» del 7 corr. N oi ci auguriamo che a tanto fervore se gua tutto un impegno perché il D ivino Spirito « dia il Suo increm ento » tanto da con* cedere al cuore del Pastore della Chiesa Agrigentina e a noi tu tti d i vedere superate incertezze ancora affioranti e qualche resi stenza non solo ma anche la ripresa di una attività che tenda con fedeltà all'ascolto della Parola non solo ma soprattutto alla sua fruttuosità.
Mario Risolvente
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