La fine del silenzio La fine del silenzio nella societĂ occidentale è dovuta soprattutto alla perdita, da parte dellâuomo, della dimensione spirituale, quindi al progressivo allontanamento dalla natura, che da ente superiore diventa materia modellabile secondo le leggi umane. âLâascolto del silenzioâ â scrive E.Turri â âè stato dellâuomo religioso, timorato di Dio, comâera lâuomo del Medioevo, o di certe societĂ che hanno basato la loro organizzazione nella ricerca del silenzio e nel dialogo con Dio (il caso delle societĂ monastiche, come quelle brasiliane, o come quelle buddiste, che hanno costruito i loro centri monasteriali nei luoghi piĂš appartati dellâAsia interna, sia pure lungo le grandi direttrici di comunicazione). Ma quando in Occidente, con i primi annunci della modernitĂ , lâuomo si pone al centro del mondo, allora il suo rapporto con Dio e la natura cambia radicalmente. Egli in certo modo si contrappone alla natura e cerca in essa il segno confortante di sĂŠ, del suo potere, della sua autonomia, della sua centralitĂ , in quanto imago Dei.â Allâavvento della ModernitĂ , Turri associa anche la comparsa dei rumori, frutto della crescita disarmonica dellâuomo rispetto alla natura. La perdita della dimensione spirituale come causa della scomparsa del silenzio è sottolineata anche da Shafer, secondo cui il rispetto del silenzio è venuto meno con gli ultimi mistici cristiani, quindi da quando ha cominciato a non essere piĂš praticata la contemplazione: ârecuperare il valore della contemplazione ci insegnerebbe a vedere nel silenzio una condizione positiva e felice in sĂŠ, come un grande e magnifico sfondo contro il quale le nostre azioni si stagliano e acquistano forma.â Questo atteggiamento nei confronti del silenzio è, invece, ben noto alle filosofie orientali, in particolare al Taoismo. Lao-Tse disse: âAbbandonate la fretta e lâattivitĂ . Chiudete la bocca. Soltanto allora potrete comprendere lo spirito del Tao.â In queste popolazioni, i momenti di quiete e di silenzio, vissuti anche in comunitĂ , sono ancora oggi fonte di riequilibrio per il âmetabolismo spiritualeâ dellâuomo.
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