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Integrazione e opzioni non identitarie (Davide Rigallo)

La mutata e mutevole morfologia dei flussi migratori dai Paesi terzi degli ultimi dieci anni interpella, con sempre maggiore urgenza, la coscienza europea 1 sull’asse dell’integrazione, in tutte le sue valenze: economiche, sociali, culturali, identitarie. A questa impellenza sembra non corrispondere un approccio politico adeguato, bensì un confinamento del fenomeno tra gli opposti pali della sicurezza e dell’accoglienza, che lo rende, nella comune percezione, un complesso poco governabile di effetti senza cause, sostanzialmente misconosciuto nelle sue interne articolazioni.

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