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cronaca

12 novembre 2008 • la Pagina

I progetti di Obama In attesa dei pieni poteri, il neo presidente ricorrerà agli ordini esecutivi per modificare alcuni provvedimeni dell'amministrazione Bush “C’é molto che il presidente può fare usando l’autorità esecutiva, senza aspettare l’azione del Congresso, e lo vedremo agire proprio in questa direzione”: in questa frase, pronunciata da John Podesta, l’uomo che guida il team della transizione di Obama, è racchiuso l’inizio del programma del nuovo Presidente degli Stati Uniti con un accenno alle linee d’azione attraverso le quali intende smantellare otto anni di decisioni di Bush. Il presidente eletto sta infatti valutando circa 200 scelte del suo predecessore sulle quali intervenire con semplici ordini esecutivi, senza passare dal Congresso: i prov-

vedimenti in esame riguardano temi diversi e spaziano dalla ricerca sulle staminali, al clima e all’aborto. Nell’agosto 2001 un provvedimento di Bush, mai divenuto legge, stabilì limitazioni al finanziamento federale per la ricerca sulle staminali: Obama, con una semplice firma, potrà ora mantenere una promessa elettorale e rimuovere le limitazioni introdotte da Bush. Modifiche anche sul tema dell’aborto, sulla scia di uno dei primi atti dell’amministrazione Clinton che, in quel caso, annullava le restrizioni introdotte da Reagan: Bush le aveva riconfermate ed ora Obama potrebbe elimi-

narle ancora una volta, permettendo alle organizzazioni internazionali che ricevono fondi federali americani di proporre in altri Paesi l’aborto come metodo di pianificazione familiare. Nell’elenco delle decisioni in arrivo, molte riguardano il settore energetico e la tutela del clima. Obama potrebbe anche varare un Consiglio nazionale per l’energia alla Casa Bianca, dando rilievo alla grande importanza che riveste oggi la questione energetica. Lo staff di Obama ha, quindi, già iniziato il suo lavoro; anzi i possibili provvedimenti in esame sono già allo studio dei suoi

collaboratori da mesi. Intanto il passaggio di consegne è già cominciato con l’incontro tenutosi lunedì 10 novembre scorso, nello Studio Ovale della Casa Bianca, tra il neo eletto Obama e l’uscente Bush, che ha affermato: “Può contare sulla mia più completa collaborazione in questo periodo di transizione, prima dell’insediamento”; George Bush ha inoltre dichiarato di considerare l’elezione di Barack Obama come un “trionfo”. All’America, adesso, non resta che attendere.

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