Italo Calvino - Lo scoiattolo della penna / Introduzione

Page 10

“Chissà perché l’ha intitolato così, questo libro”, avevo detto alla mia ragazza di allora. “Eh, perché il nido dei ragni è il posto in cui Pin nasconde la pistola rubata all’amante tedesco della sorella”, aveva risposto lei. Se da una parte mi sentivo sollevato, al sicuro, perché almeno avevo una piccola bussola per orientarmi in questa storia, dall’altra ci ero rimasto male. Era come se in fondo sapessi che quello sarebbe stato un libro importante per me e io non ero stato capace di aspettare, mi ero negato per sempre l’occasione di scoprire da solo cosa c’entrassero i nidi di ragno in una storia come quella di Pin. Per fortuna, poi, mi sono accorto che in quel romanzo c’erano tante altre cose da scoprire. È stata la prima volta in vita mia che la lettura intesa come obbligo, come uno dei mille compiti per le vacanze, è diventata un piacere. Non mi pesava affatto il pensiero di settembre, del ritorno a scuola, dell’incontro con i professori che mi avrebbero chiesto di raccontare la trama, quali fossero i personaggi principali e il senso profondo del romanzo. Oltre a immedesimarmi con Pin, a sentirmi un po’ come lui, a volte incompreso, spaesato, solo, sentivo che io e quell’Italo Calvino eravamo simili, quasi complici, parlavamo la stessa lingua. E quella sensazione di somiglianza, di simpatia, di vicinanza tra me e lui, che sembrava una di 10


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.