Raccolta di atti parlamentari http://www.laboratoriopoliziademocratica.it/index.php? option=com_content&view=category&id=27&Itemid=138
ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08421 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 910 del 27/11/2017 Firmatari Primo firmatario: PEZZOPANE STEFANIA Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 27/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/11/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-08421 presentata da STEFANIA PEZZOPANE lunedì 27 novembre 2017, seduta n.910
PEZZOPANE - Al Ministro dell'interno - Premesso che: da articoli giornalistici si apprende che il compartimento di Polizia stradale per l'Abruzzo ha proposto al Ministero dell'interno la soppressione degli uffici di Polizia stradale operanti nella valle Peligna e nell'alto Sangro, nonché l'accorpamento del distaccamento Polizia stradale di Sulmona (L'Aquila) ad altro ufficio autostradale; non è stata invece considerata la possibilità di incrementare il personale, al fine di rendere più incisiva l'azione di controllo sul territorio; tenuto conto che: il distaccamento di Castel di Sangro è l'unico presidio della Polizia di Stato che opera in un esteso comprensorio, i cui comuni interessati, oltre a Castel di Sangro, sono molti; il distaccamento, situato in una posizione strategica ai confini tra Abruzzo e Molise, controlla una gran mole di traffico proveniente dal versante molisano e diretto verso le località sciistiche in inverno, e verso la costiera adriatica in estate; tale presidio non solo funge da ponte di collegamento tra le regioni Campania, Puglia e Lazio con l'Abruzzo, ma rappresenta anche un territorio che, con abbondanti nevicate, sarebbe difficile da raggiungere da un qualsiasi altro comando di Polizia posto ad una distanza non inferiore a 46 chilometri; in ragione di quanto accaduto lo scorso inverno quando, a causa delle abbondantissime nevicate, migliaia di cittadini e turisti
rimasero imprigionati a Roccaraso e sull'altopiano delle Cinque miglia, notevole è la preoccupazione dei sindaci e degli amministratori locali per la possibile chiusura dei presidi di sicurezza; considerato inoltre che: la sola città di Sulmona, nonostante sia il terzo comune più popoloso della provincia de L'Aquila, pochi mesi fa si è vista chiudere anche il posto di Polizia ferroviaria; spetta alle istituzioni offrire soluzioni per la sicurezza delle persone e dei territori, nonché per la tutela del lavoro e dell'occupazione degli operatori della pubblica sicurezza, si chiede di sapere quali siano la valutazione e l'orientamento del Ministro in indirizzo in merito a quanto esposto e quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze. (4-08421) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): sicurezza pubblica comune lavoro
ATTO SENATO ODG SU P.D.L. DI BILANCIO IN COMMISSIONE 0/02960/172/05 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: del 21/11/2017 Firmatari Primo firmatario: ORELLANA LUIS ALBERTO Gruppo: PER LE AUTONOMIE (SVP-UV-PATT-UPT) PSI - MAIE Data firma: 21/11/2017 Commissione assegnataria Commissione: 5. COMMISSIONE (PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO) Stato iter: 11/28/2017 Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 28/11/2017 MORANDO ENRICO ERRORE:TROVATE+CARICHE ERRORE:TROVATI+MIN ISTERI Fasi iter: ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 28/11/2017 PARERE GOVERNO IL 28/11/2017 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 28/11/2017
CONCLUSO IL 28/11/2017 Atto Senato Ordine del Giorno 0/2960/172/05 presentato da LUIS ALBERTO ORELLANA martedì 21 novembre 2017, seduta n. 832 Il Senato, in sede di esame del disegno di legge di Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020, premesso che: l'articolo 36 del provvedimento in esame autorizza assunzioni straordinarie nelle Forze di polizia e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, fino a complessive 7.394 unità nel quinquennio 2018-2022; in particolare, delle 7.394 unità assunte nel quinquennio 1.125 vanno alla guardia di finanza, 1.300 ai vigili del fuoco e 861 alla polizia penitenziaria, a fronte delle 2155 unità dei corpo dei carabinieri e delle 1.953 della polizia di stato; considerato che: l'ormai drammatica situazione delle carceri italiane ha destato l'attenzione anche della Corte europea dei diritti dell'uomo che, con la c.d. sentenza Torregiani dell'8 gennaio 2013, ha giudicato le condizioni dei detenuti una violazione degli standard minimi di vivibilità che determina una situazione di vita degradante;
tale situazione è in parte generata dalla scarsità del personale di polizia penitenziaria impiegato nelle carceri; considerato altresì che: a partire dallo scorso luglio buona parte del patrimonio boschivo e naturalistico nazionale è andato perduto a seguito di una serie di gravi incendi dovuti sia alla gravissima recrudescenza di episodi dolosi, sia alla forte siccità che ha caratterizzato la stagione estiva; tali eventi hanno fatto emergere con chiarezza l'assoluta imprescindibilità del lavoro svolto dal corpo dei vigili del fuoco e, al contempo, l'esiguità del loro numero e dei mezzi a loro disposizione; impegna il Governo a valutare l'opportunità di: incrementare ulteriormente le unità di personale destinate al corpo dei vigili del fuoco e al Corpo di polizia penitenziaria. (0/2960/172/5) ORELLANA Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): lotta contro gli incendi personale carcerario protezione civile
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18678 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 894 del 30/11/2017 Firmatari Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Data firma: 30/11/2017 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/11/2017 SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI NOI CON SALVINI 01/12/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 30/11/2017 Stato iter: IN CORSO Fasi iter:
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 01/12/2017 Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18678 presentato da SALTAMARTINI Barbara testo presentato Giovedì 30 novembre 2017 modificato Venerdì 1 dicembre 2017, seduta n. 895 SALTAMARTINI, MOLTENI, SIMONETTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: secondo le informazioni raccolte dall'interrogante tramite l'U.s.p.p. Unione sindacati di polizia penitenziaria, è stato emanato il decreto ministeriale 2 ottobre 2017 riguardante la ripartizione delle dotazioni organiche del Corpo di polizia penitenziaria, in adeguamento alla nuova dotazione organica definita con il decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95; in base al decreto l'organico complessivo del Corpo di polizia penitenziaria è di 41.202 unità, ovvero 3.919 unità in meno rispetto alla precedente dotazione organica (45.121 fissata con decreto ministeriale 22 marzo 2013); il personale di polizia penitenziaria, di ogni ruolo e qualifica, in servizio al 31 ottobre 2017 è pari a 36.999 unità, compresi 810 allievi agenti che stanno frequentando i corsi 171° e 172° presso
le scuole di formazione, ovvero 4.203 unità in meno rispetto alla nuova dotazione organica e, addirittura, 8.122 in meno rispetto al citato decreto ministeriale del 2013; la popolazione detenuta negli istituti penitenziari, al 31 ottobre 2017, è pari a 57.994 persone, rispetto ad una capienza regolamentare di 50.544, ovvero 7.450 detenuti in più; per effetto del drastico taglio operato, il Corpo di polizia penitenziaria ha subìto una sensibile riduzione del personale appartenente al ruolo agenti e assistenti pari a 4.654 unità; gravi situazioni si sono venute a determinare per le carceri più importanti d'Italia, quali quelle di Roma Rebibbia Nuovo Complesso, Roma «Regina Coeli», Milano «San Vittore», Milano «Opera», Napoli «Poggioreale», Napoli «Secondigliano»; Torino «Lo Russo Cotugno», Palermo «Ucciardone», Palermo «Pagliarelli» e Cagliari; risultano peraltro aumentati i carichi di lavoro del personale di polizia penitenziaria, articolati in turni di servizio difformi rispetto a quelli previsti dal vigente contratto nazionale, con il ricorso sistematico al lavoro straordinario e con la conseguente compressione dei congedi ordinari e dei riposi settimanali; il neo-piano di ripartizione organica, sottoposto al vaglio delle organizzazioni sindacali, appare non corrispondente alle reali ed effettive necessità delle strutture penitenziarie e sembra minare la solidità organizzativa del Corpo di polizia penitenziaria, perché non considera le singole tipologie delle
strutture logistiche, la complessità dei circuiti detentivi, il numero dei detenuti presenti, il numero di traduzioni e piantonamenti di detenuti eseguiti, ed i menzionati carichi di lavoro del personale; l'importanza dei compiti istituzionali del Corpo di polizia penitenziaria deriva dal contenuto dell'articolo 27 della Costituzione e le conseguenze negative derivanti dalla diminuita dotazione organica si ripercuoterebbero esclusivamente sul personale addetto alla sicurezza degli istituti penitenziari, ai sensi dell'articolo 87 del codice penale, cosiddetto colpa del custode –: se il Ministro abbia assunto iniziative finalizzate a verificare l'impatto del decreto ministeriale 2 ottobre 2017 sul carico di lavoro che dovrà essere assorbito dal personale di polizia penitenziaria; se si possa considerare garantito il corretto svolgimento dei compiti istituzionali che deve assicurare il Corpo di polizia penitenziaria, ai sensi dell'articolo 5 della legge 15 dicembre 1990, n. 395; se si intenda procedere a straordinarie assunzioni di personale di polizia penitenziaria, al fine di ripianare effettivamente l'attuale pianta organica stabilita dal decreto ministeriale 2 ottobre 2017; quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato riguardo al personale del Corpo di polizia penitenziaria
risultante in esubero presso le sedi degli istituti penitenziari e presso le sedi diverse dagli istituti penitenziari, di cui alla tabella B del decreto ministeriale 2 ottobre 2017, e, soprattutto, riguardo al personale in servizio presso le sedi diverse dagli istituti penitenziari che, addirittura, non compare nella citata tabella B, come, ad esempio quelle del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi, del dipartimento per gli affari di giustizia, dei varchi di accesso dei tribunali di Roma e Napoli. (4-18678)
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18603 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 891 del 27/11/2017 Firmatari Primo firmatario: OLIARO ROBERTA Gruppo: MISTO-CIVICI E INNOVATORI-ENERGIE PER L'ITALIA Data firma: 24/11/2017 Destinatari
Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 24/11/2017 Stato iter: IN CORSO Fasi iter: SOLLECITO IL 30/11/2017 Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18603 presentato da OLIARO Roberta testo di Lunedì 27 novembre 2017, seduta n. 891 OLIARO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: il 15 giugno 2008 è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale del Ministero della giustizia il bando del concorso interno per titoli di servizio ed esame, consistente in una prova scritta ed un colloquio, a complessivi 643 posti (608 uomini e 35 donne) per la nomina alla qualifica iniziale del ruolo maschile e femminile degli ispettori del Corpo di polizia penitenziaria;
il numero dei partecipanti al concorso è stato così alto da rendersi necessario, come previsto dall'articolo 5 del bando, il ricorso alla prova preliminare preselettiva consistente in una serie di domande a risposta multipla; nel bando si legge, infatti, che «(...) qualora il numero dei candidati superi le 1.500 unità, l'ammissione alle prove d'esame può essere preceduta da una prova preliminare consistente in una serie di domande a risposta a scelta multipla (...)». la prova preliminare si è tenuta a Roma dal 22 marzo 2010 al 2010, la successiva prova scritta d'esame si è tenuta il 23 marzo 2016, mentre le prove orali hanno avuto inizio a Roma, presso il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, il 17 maggio 2017 e sono prossime a concludersi entro il mese di novembre 2017; il concorso interno per 643 vice ispettori del Corpo di polizia penitenziaria, i cui posti sono poi stati aumentati complessivamente a 1.232, è durato quasi dieci anni, nonostante fosse ragionevole immaginare che le procedure concorsuali avrebbero dovuto essere semplificate, dato che non era espressamente prevista alcuna prova psicoattitudinale né alcun accertamento di idoneità fisica, trattandosi di personale già incorporato nei ranghi del Corpo di polizia penitenziaria; la segreteria generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) ha indirizzato al Ministro interrogato, al capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Santi Consolo, al direttore generale del personale e delle risorse del
Dap, Pietro Buffa, al direttore generale della formazione del Dap, Riccardo Turrini Vita, la nota prot. n. 580/mmg, datata 9 novembre 2017, in cui, tra l'altro, si auspica che gli idonei allievi vice ispettori del Corpo di polizia penitenziaria, una volta stilata la graduatoria e nominati i vincitori, possano essere avviati al relativo corso di formazione entro la fine del mese di dicembre 2017; il Sappe ha altresì chiesto al Ministro interrogato e ai vertici del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria una urgente convocazione, congiuntamente alle altre organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative per il Corpo di polizia penitenziaria, per valutare gli interventi più idonei al fine di riconoscere al personale anche una retrodatazione della decorrenza giuridica della nomina alla qualifica di vice ispettore, fissandola al 31 dicembre 2019 –: se il Ministro interrogato non ritenga urgente assumere iniziative per sanare le carenze organiche del ruolo degli ispettori del Corpo di polizia penitenziaria, immettendo quanto prima in ruolo i vincitori del concorso interno per 1.232 vice ispettori; se sia a conoscenza delle iniziative che il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria intende assumere affinché il previsto corso di formazione degli allievi vice ispettori possa avere inizio entro il mese di dicembre 2017, anche eventualmente con modalità e-learning già in uso presso altre forze di polizia, atteso che sono già trascorsi quasi dieci anni
dalla pubblicazione del bando di concorso alla quasi imminente conclusione delle procedure selettive; quali iniziative intenda assumere per verificare la sussistenza dei presupposti per una retrodatazione della decorrenza giuridica della nomina alla qualifica di vice ispettore, considerato che molti degli idonei allievi vice ispettori – stante l'età anagrafica e proprio per i lunghi tempi concorsuali – non avranno, loro malgrado, l'opportunità di progredire nella carriera nel nuovo ruolo di appartenenza. (4-18603) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): nomina del personale potere di nomina formazione professionale
ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04741/121 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 894 del 30/11/2017
Firmatari Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Data firma: 30/11/2017 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 30/11/2017 PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' BERLUSCONI PRESIDENTE 30/11/2017 Stato iter: 11/30/2017 Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 30/11/2017 CASERO LUIGI ERRORE:TROVATE+CARICHE ERRORE:TROVATI+MIN ISTERI PARERE GOVERNO 30/11/2017 CASERO LUIGI ERRORE:TROVATE+CARICHE ERRORE:TROVATI+MIN ISTERI Fasi iter: DISCUSSIONE IL 30/11/2017 ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 30/11/2017 PARERE GOVERNO IL 30/11/2017 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/11/2017
CONCLUSO IL 30/11/2017 Atto Camera Ordine del Giorno 9/04741/121 presentato da SALTAMARTINI Barbara testo di Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 La Camera, premesso che: l'articolo 7-bis prevede la rideterminazione delle piante organiche del Corpo di polizia penitenziaria quale conseguenza della riduzione della dotazione organica della banda musicale del Corpo medesimo; invero, il personale di Polizia Penitenziaria, di ogni ruolo e qualifica, in servizio al 31 ottobre 2017 è pari a 36.999 unità, compresi 810 allievi agenti che stanno frequentando i corsi 171 e 172 presso le scuole di formazione, ovvero 4.203 unità in meno rispetto alla nuova dotazione organica e, addirittura, 8.122 in meno rispetto al citato decreto ministeriale del 2013; la popolazione detenuta ristretta negli istituti penitenziari, al 31 ottobre 2017, e pari a 57.994 persone, rispetto ad una capienza regolamentare di 50.544, ovvero 7.450 detenuti in più; il recente decreto ministeriale 2 ottobre 2017, riguardante la ripartizione delle dotazioni organiche del Corpo di polizia
penitenziaria, in adeguamento alla nuova dotazione organica definita con il decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, peraltro, stabilisce l'organico complessivo del Corpo di polizia penitenziaria nella misura di 41.202 unitĂ , ovvero 3.919 unitĂ in meno rispetto alla precedente dotazione organica complessiva di 45.121 fissata dal precedente decreto del Ministro della giustizia risalente solo al 22 marzo 2013, impegna il Governo ad adottare le opportune iniziative di propria competenza al fine di ripianare effettivamente l'attuale pianta organica stabilita con il decreto ministeriale citato in premessa. 9/4741/121. Saltamartini, Molteni, Palese.
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18615 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 891 del 27/11/2017 Firmatari Primo firmatario: COLLETTI ANDREA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 24/11/2017 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma VACCA GIANLUCA
MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2017 DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/11/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18615 presentato da COLLETTI Andrea testo di Lunedì 27 novembre 2017, seduta n. 891 COLLETTI, VACCA e DEL GROSSO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: Montesilvano è il secondo comune con maggiore densità di popolazione dell'Abruzzo ed è anche il secondo più grande della provincia di Pescara per popolazione residente con oltre 54.000 unità; i dati disponibili rivelano, infatti, che nel quinquennio 20092015 si sono registrati a Montesilvano ben 2.646 nuclei
familiari in più (con un incremento di oltre il 10 per cento). Tale esponenziale crescita demografica a cui si sta assistendo negli ultimi vent'anni è verosimilmente giustificata dalla vicinanza con il capoluogo Pescara che, raggiungendo a sua volta una densità abitativa di 3.599 abitanti/chilometro quadrato (una delle più alte d'Italia) e avendo limitate possibilità di sviluppo urbanistico, ha favorito il trasferimento dei cittadini nei comuni limitrofi; nonostante tale dimensione demografica e la descritta tendenza al suo incremento, la sicurezza e il controllo del territorio e la prevenzione e repressione di atti di criminalità sono affidati unicamente al Corpo dell'Arma dei carabinieri, mancando un presidio della polizia di Stato (presente sul territorio solo temporaneamente durante il periodo estivo); la necessità di istituire un presidio fisso di polizia sarebbe determinata, oltre che da ragioni demografiche, anche da motivi di sicurezza. Nell'ultimo periodo, infatti, nella città si sta assistendo ad un aumento progressivo di episodi di delinquenza e violenza urbana (si passa dai reati più gravi, come l'estorsione, gli omicidi, traffico di droga a reati detti «minori» come rapine, scippi, borseggi, prostituzione) che hanno portato a definire Montesilvano un «“discount” dove i ladri arrivano per depredare tutto quello che gli serve»; conforta tale dato anche il 18° rapporto di Italia Oggi 2016 sulla Qualità della vita che ha rivelato che la provincia di Pescara non solo è al 99° posto su 110 realtà italiane (perdendo
20 posizioni dallo scorso anno), ma è tra le 7 province più pericolose della penisola per la commissione di reati, il cui l'80 per cento si verifica nella zona costiera, ovvero Pescara, Montesilvano e Marina di Città Sant'Angelo; l'esigenza di potenziamento dell'attività di prevenzione e tutela della sicurezza dei cittadini attraverso un controllo più penetrante ed effettivo del territorio è sentita anche dalla popolazione residente che si è fatta promotrice, attraverso l'azione dei consiglieri comunali M5S, dell'iniziativa «controllo del vicinato», un progetto che prevede l'auto-organizzazione tra vicini per controllare l'area circostante la propria abitazione mediante una serie di piccole attenzioni che fanno da deterrente a chi volesse compiere furti o altro genere di illeciti; tali iniziative «dal basso» volte alla promozione sul territorio di azioni e programmi di sicurezza partecipata, per quanto lodevoli, non possono e non devono sostituire l'azione dello Stato che deve farsi garante, ad ogni livello, della sicurezza del cittadino attraverso presidi operativi e stabili di forze dell'ordine a ciò preordinati; l'emergenza sicurezza a Montesilvano e la necessità di istituire un presidio fisso della polizia di Stato nella città è stata segnalata in molteplici occasioni anche dalle istituzioni e, in particolare, dal questore di Pescara (dottor Passamonti) che già nel luglio 2012, durante la cerimonia di riapertura del posto di polizia estivo nella città dichiarava: «Montesilvano è una città
importante che per questo ha bisogno di un posto di Polizia, non solo nel periodo estivo, ma in tutto il periodo dell'anno»; il diritto alla sicurezza è un bene primario nonché il requisito necessario per lo sviluppo di ogni comunità –: se il Ministro interrogato intenda promuovere una serie di interventi coordinati tra loro sul tema della sicurezza di Montesilvano, in grado di fornire risposte concrete ed efficaci che trovino priorità nell'azione di Governo; se ritenga a tal fine opportuno assumere le iniziative di competenza per l'istituzione a Montesilvano di un presidio di polizia statale fisso. (4-18615) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): sicurezza pubblica reato traffico di stupefacenti
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18605 Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 891 del 27/11/2017 Firmatari Primo firmatario: CASTIELLO GIUSEPPINA Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Data firma: 24/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 24/11/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18605 presentato da CASTIELLO Giuseppina testo di Lunedì 27 novembre 2017, seduta n. 891 CASTIELLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al
Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: con provvedimento del 3 aprile 2008 del direttore generale del personale e della formazione del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, pubblicato in data 15 giugno 2008 nel Bollettino ufficiale del Ministero della giustizia n. 11, veniva bandito un concorso interno per titoli ed esami (prova scritta e colloquio) per l'immissione in ruolo di n. 643 posti per la nomina alla qualifica iniziale del ruolo degli ispettori del corpo di polizia penitenziaria, successivamente elevati a complessivi 1232 con apposito provvedimento del 16 gennaio 2017; la prova preliminare si è svolta a Roma nel mese di marzo dell'anno 2010, la prova scritta si è svolta a Roma nel mese di marzo 2016, dunque a distanza di ben sei anni dalla prova preliminare; in questi giorni e comunque entro il mese di novembre 2017 si concluderanno le prove orali iniziate nel mese di maggio 2017; l'intera procedura concorsuale dunque ha avuto una durata di circa 10 anni, fatto ancora più grave alla luce del fatto che essa integrata un concorso interno alla stesso corpo di polizia penitenziaria, perciò con i partecipanti al medesimo già inquadrati, con qualifica inferiore, nella stessa polizia penitenziaria; nel merito delle procedure concorsuali, avanzando anche delle proposte concrete e percorribili, la segreteria generale della Federazione nazionale Ugl polizia penitenziaria ha indirizzato al
capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, al direttore generale del personale e delle risorse e al direttore generale della formazione, la nota prot. 40/SN/2017 del 26 ottobre 2017 e la nota 41/SN/2017 del 3 novembre 2017; di tutta evidenza appare dunque all'interpellante l'inefficienza della macchina amministrativa, ancor più grave alla luce delle carenze organiche nel ruolo degli ispettori; tale incomprensibile ritardo nell'espletamento delle procedure concorsuali ha determinato per i vincitori del concorso in esame enormi danni in termini di progressione di carriera, perdita di chance e mancato guadagno che gli interessati potrebbero sottoporre al giudice adito per la valutazione di un eventuale diritto al risarcimento; infatti, l'età media dei partecipanti si aggira intorno ai 45-50 anni con già più di venti di carriera nel corpo di polizia penitenziaria, circostanza che determinerebbero l'impossibilità per quasi tutti i vincitori di raggiungere i gradi apicali della nuova qualifica professionale; il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, a tutt'oggi, non ha ancora comunicato le proprie intenzioni circa l'inizio dei corsi di formazione del personale vincitore, prospettando comunque la possibilità di dare inizio agli stessi non prima del mese di luglio dell'anno 2018, e determinando in tal modo incertezza e preoccupazione nelle famiglie dei futuri ispettori, nonché ulteriori ingiustificabili ritardi nella conclusione del
concorso bandito, appunto, nel 2008 –: se si intendano assumere iniziative per inserire al più presto nelle piante organiche del corpo di polizia penitenziaria i 1232 nuovi ispettori, in considerazione della carenza organica della qualifica professionale; se non si ritenga di dover garantire l'avvio dei corsi di formazione entro il corrente anno, se necessario anche mediante formazione con modalità e-learning, già utilizzate in altri corpi di polizia; se il Governo intenda verificare la sussistenza dei presupposti per assumere iniziative normative volte a introdurre la possibilità di retrodatare la decorrenza giuridica della nomina alla qualifica di vice ispettore di polizia penitenziaria (già prevista per altre qualifiche ma non per il ruolo degli ispettori) fissandola per lo meno al 31 dicembre 2010, in modo da garantire ai vincitori del concorso de quo l'opportunità di sviluppo della carriera nel ruolo, diversamente impossibile, ed evitando che possano verificarsi ricorsi alla giustizia amministrativa per tutte le conseguenze derivanti dall'ingiustificabile ritardo nell'espletamento delle prove concorsuali. (4-18605) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):
qualificazione professionale carriera professionale formazione professionale
ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04741/097 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 894 del 30/11/2017 Firmatari Primo firmatario: PALESE ROCCO Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Data firma: 30/11/2017 Stato iter: 11/30/2017 Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 30/11/2017 CASERO LUIGI ERRORE:TROVATE+CARICHE ERRORE:TROVATI+MIN ISTERI PARERE GOVERNO 30/11/2017 CASERO LUIGI ERRORE:TROVATE+CARICHE ERRORE:TROVATI+MIN ISTERI
Fasi iter: DISCUSSIONE IL 30/11/2017 ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 30/11/2017 PARERE GOVERNO IL 30/11/2017 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/11/2017 CONCLUSO IL 30/11/2017 Atto Camera Ordine del Giorno 9/04741/097 presentato da PALESE Rocco testo di Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 La Camera, considerato che: anche nell'anno 2017, l'Arma dei carabinieri, la Polizia di Stato e la Guardia di finanza hanno dovuto fronteggiare eccezionali impegni per rafforzare i livelli di sicurezza nel Paese, dovuti alla recrudescenza dei fenomeni criminali predatori o legati al crimine organizzato (che da ultimo ha interessato in particolare la provincia di Foggia), nonché alla sempre incombente minaccia costituita dal terrorismo internazionale; tutto ciò ha comportato l'assommarsi di un numero rilevantissimo di ore di servizio straordinario allo stato non retribuito e contabilizzato come «esuberi», che dovrà essere
remunerato sia per evitare un ingiusto danno economico ad una categoria di lavoratori che rischia ogni giorno la propria incolumità , sia al fine di non determinare la perdita di un incalcolabile numero di giornate lavorative, che si verificherebbe nel caso in cui si procedesse a recuperare quelle che non è possibile retribuire; nel corso dell'esame del provvedimento al Senato è stato approvato l'emendamento 7.31 (testo 2), che destina le risorse di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 2017, non impegnate nell'anno 2017 per le finalità ivi previste, allo scopo di remunerare le ore di straordinario effettuate dal personale dell'Arma dei carabinieri, dalla Polizia di Stato, dalla Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco, impegna il Governo a garantire al personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri, del Corpo della Guardia di finanza e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la destinazione dell'intero ammontare delle risorse individuate dalla norma e ancora disponibili, evitando interventi diretti a disperderle per finanziare esigenze da quelle espressamente indicate nel testo di cui all'articolo 7, comma 10-sexies. 9/4741/97. Palese.
ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08469 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 912 del 30/11/2017 Firmatari Primo firmatario: GASPARRI MAURIZIO Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' XVII LEGISLATURA Data firma: 30/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 30/11/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-08469 presentata da MAURIZIO GASPARRI giovedì 30 novembre 2017, seduta n.912
GASPARRI - Al Ministro della giustizia - Premesso che: con il decreto ministeriale 2 ottobre 2017, recante "Ripartizione delle dotazioni organiche del Corpo di Polizia penitenziaria in adeguamento alla nuova dotazione organica definita con il decreto legislativo 29 maggio 2017 n. 95", pubblicato sul Bollettino ufficiale del Ministero della giustizia n. 21 del 15 novembre 2017, si è proceduto ad una considerevole revisione organica del Corpo di Polizia penitenziaria; la pianta organica sarebbe passata da 45.121 a 41.202 unità, per un totale di 3.919 unità di personale in meno, si chiede di sapere: quali siano i criteri con i quali il Ministro in indirizzo abbia consentito una modifica così rilevante al contingente complessivo del personale del Corpo di Polizia penitenziaria; se tale scelta sia stata adottata previa ricognizione dei posti di servizio, garantendo un livello minimo di sicurezza in tutte le sedi penitenziarie, della turnazione effettuata dal personale nei servizi di sezione, del congedo ordinario fruibile e dei servizi svolti dai nuclei traduzioni e piantonamenti; se sia stata valutata l'apertura delle nuove sedi penitenziarie e se rientrino in questa fase di accorpamento l'implementazione di mezzi di automazione e tecnologici in misura tale da giustificare una riduzione così considerevole a fronte dell'aumento costante dei detenuti ristretti; se questa rivoluzione numerica abbia tenuto conto dei posti di
servizio accorpati per singolo turno di prestazione, causando un'eccedenza di personale nel ruolo degli agenti e degli assistenti. (4-08469)
ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08470 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 912 del 30/11/2017 Firmatari Primo firmatario: CASSINELLI ROBERTO Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' XVII LEGISLATURA Data firma: 30/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 30/11/2017 Stato iter:
IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-08470 presentata da ROBERTO CASSINELLI giovedì 30 novembre 2017, seduta n.912 CASSINELLI - Al Ministro della giustizia - Premesso che: il 28 novembre 2017 si è tenuta presso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (DAP) del Ministero della giustizia una riunione per le assegnazioni del 171° e del 172° corso allievi agenti di Polizia penitenziaria e per il conseguente piano di mobilità graduatorie nazionali trasferimenti; il piano di assegnazioni e trasferimenti a domanda, presentato dall'amministrazione, si basa sulle vacanze organiche determinate dal nuovo decreto ministeriale 2 ottobre 2017, ripartizione delle piante organiche del Corpo di Polizia penitenziaria; il Sindacato autonomo Polizia penitenziaria SAPPE ha espresso aspre critiche sul metodo e sul merito del decreto ministeriale 2 ottobre 2017, eccependo sull'opportunità di procedere così velocemente nel recepire le modifiche organiche apportate dalla legge Madia (legge n. 124 del 2015); ad avviso del SAPPE, infatti, lo sciagurato taglio degli organici operato dalla legge Madia poteva essere un'occasione per una
riflessione seria ed approfondita sulle reali necessità organiche di ciascun istituto penitenziario, sulla base dei reali carichi di lavoro e magari rivisitando profondamente il modello organizzativo del Corpo; invece, per l'appunto, la dirigenza del DAP si è affrettata a sottoporre alla firma del Ministro in indirizzo una revisione degli organici studiata a tavolino, senza alcuna corrispondenza con le esigenze reali e basata su una sorta di algoritmo matematico avulso da ogni corrispondenza funzionale che ha creato forte malumore nelle carceri che si sono viste ridurre drasticamente gli organici dei reparti; il SAPPE, in particolare, ha segnalato le gravi anomalie riscontrate in fase di confronto coi provveditori nelle regioni Toscana, Umbria, Lazio, Puglia, Liguria e Sicilia, dove le delegazioni regionali hanno contestato le ripartizioni del personale; ancora più in particolare, il SAPPE ha voluto concentrare l'attenzione della parte pubblica sui casi di L'Aquila e Spoleto (Perugia) dove sono stati operati tagli di personale fino al 40 per cento e dove è in atto una manifestazione di protesta nei pressi dell'istituto spoletino con un sit-in ad oltranza in atto da più di una settimana; in Liguria, poi, la Polizia penitenziaria ha avuto un taglio netto degli organici dalle originarie 1.173 unità alle previste 994, ridotte dunque di 179, numero complessivo insufficiente
rispetto alle necessarie dotazioni; si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle pesanti ricadute negative che ha comporta e comporterà per la sicurezza delle carceri e di chi vi lavora la rimodulazione delle piante organiche del Corpo di Polizia penitenziaria prevista dal decreto ministeriale 2 ottobre 2017; se non ritenga opportuno sospendere o, meglio, revocare il proprio decreto, riproponendo eventualmente una rimodulazione solo quando le piante organiche saranno al completo delle unità previste e necessarie; se, più che introdurre tagli indiscriminati ed illogici ai reparti degli istituti e servizi del Paese, non ritenga prioritario predisporre concreti interventi per la sicurezza dei penitenziari, come la copertura del servizio di sentinella sulle mura di cinta (oggi pressoché abolito ovunque), lo stanziamento di adeguate risorse economiche per l'acquisto di telecamere e di ogni altro dispositivo utile ad accertare e contrastare la presenza di telefoni cellulari e di sostanze stupefacenti nelle sezioni detentive e per il funzionamento dei sistemi anti intrusione ed anti evasione, che oggi spesso non funzionano, nonché ogni ulteriore utile intervento per contrastare efficacemente le sempre più continue aggressioni contro i poliziotti penitenziari, quotidianamente offesi, derisi, feriti da una parte di popolazione detenuta che costantemente altera
l'ordine e la sicurezza interna nelle carceri italiane. (4-08470)
ATTO CAMERA INTERPELLANZA 2/02024 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 888 del 20/11/2017 Firmatari Primo firmatario: PILI MAURO Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO Data firma: 20/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 20/11/2017 Stato iter: IN CORSO
Atto Camera Interpellanza 2-02024 presentato da PILI Mauro testo di Lunedì 20 novembre 2017, seduta n. 888 Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che: nell'ambito dell'amministrazione statale si registrano situazioni discriminatorie e gravemente lesive dei diritti dei lavoratori che potrebbero essere superate con atti a sanatoria come la concessione, con decorrenza giuridica retroattiva, della qualifica di vice ispettore a partire dal 1° gennaio 2013, per i vincitori del concorso interno a 1400 posti per vice ispettore della polizia di Stato, poi elevati a 1874 posti; i vincitori di questi 1874 posti sono attualmente frequentatori appartenenti alla polizia di Stato del IX corso di formazione per vice ispettori, che si concluderà il 12 marzo 2018; le procedure concorsuali di cui al bando di concorso interno a 1400 posti per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice ispettore, indetto con decreto del capo della polizia del 24 settembre 2013, hanno permesso l'avvio delle attività solamente il 12 settembre 2017;
il bando di concorso in argomento non indica, né lo fanno le norme dedicate alla categoria, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982 e successive modifiche ed integrazioni, la decorrenza giuridica dell'ingresso in ruolo, con la logica conseguenza che questa dovrebbe essere quella del giorno successivo al termine del corso, o alla data dell'approvazione delle graduatorie; relativamente ad altre categorie di appartenenti ai ruoli della polizia di Stato è invece esattamente definito il momento di accesso in ruolo: per le categorie dei tecnici, l'articolo 6, comma 6, del decreto legislativo 28 febbraio 2001 n. 53 chiarisce che coloro che abbiano superato gli esami finali del corso sono nominati vice periti tecnici, secondo l'ordine di graduatoria... con decorrenza giuridica dal 1° giorno dell'anno successivo a quello nel quale si sono verificate le vacanze e con decorrenza economica dal giorno successivo alla data di conclusione del corso di formazione; per i sovrintendenti provvede l'articolo 24-quater del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982, laddove al comma 7 chiarisce che la nomina a vice sovrintendente ha la decorrenza giuridica dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello nel quale si sono verificate le vacanze e quella economica dal giorno successivo alla data di conclusione del corso medesimo; la determinazione della data di ingresso in ruolo non è priva di conseguenze pratiche: è da questa che decorre lo sviluppo della
carriera del dipendente; i posti messi a concorso con il bando de quo sono relativi a vacanze organiche maturate dal 2001 al 2004 e questo, da solo, varrebbe a spiegare come il principio dell'articolo 97 della Costituzione e relativo al buon andamento della pubblica amministrazione, sia stato palesemente e, per anni, violato; con il termine di buon andamento si sancisce il criterio dell'efficienza della pubblica amministrazione, al quale si affianca l'efficacia dell'uso delle risorse economiche; il principio enunciato dall'articolo 97 della Costituzione è fondante per l'attività della pubblica amministrazione, ciò appare evidente anche dalla formulazione dell'articolo 1 della legge n. 241 del 2001 laddove, in materia di procedimento amministrativo, viene chiarito: «l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di efficacia, economicità (...)»; gli elementi innanzi evidenziati, relativi alla retrodatazione della decorrenza giuridica della nomina nei confronti dei vice periti e dei sovrintendenti e l'eccessiva distanza temporale fra la pubblicazione del bando di concorso per vice ispettori e la data di inizio del corso sopracitato – che non solo non rappresenta di certo il principio costituzionale di buon andamento della pubblica amministrazione, ma che ha fatto perdere opportunità di carriera ai frequentatori del IX corso – richiedono interventi normativi a favore della categoria da realizzarsi nell'ambito degli strumenti correttivi, previsti dal decreto legislativo n. 95
del 2017; sarebbe opportuno prevedere che i vincitori del concorso interno a 1400 posti per l'accesso alla qualifica di vice ispettore della polizia di Stato, di cui al decreto del capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza, emanato in data 24 settembre 2013, conseguano la qualifica a vice ispettore con decorrenza giuridica dal 1° gennaio 2013 e con decorrenza economica dal giorno successivo al termine del corso di formazione, di cui all'articolo 9 del suddetto decreto; se il Governo non ritenga con urgenza dover adottare apposite iniziative normative per evitare la palese discriminazione determinata, per l'interpellante, dal grave ritardo richiamato circa l'avvio del corso di formazione per vice ispettori; se il Governo non ritenga di assumere iniziative per introdurre tali necessari e improcrastinabili correttivi al decreto legislativo n. 95 del 2017, relativamente al riordino delle carriere. (2-02024) «Pili». Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): formazione professionale istruzione professionale carriera professionale
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03402 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 895 del 01/12/2017 Firmatari Primo firmatario: DALL'OSSO MATTEO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 01/12/2017 Destinatari Ministero destinatario: • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA • MINISTERO DELL'INTERNO • MINISTERO DELLA DIFESA Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 01/12/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Camera
Interrogazione a risposta orale 3-03402 presentato da DALL'OSSO Matteo testo di Venerdì 1 dicembre 2017, seduta n. 895 DALL'OSSO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che: è notizia delle ultime ore la violenta aggressione subìta, ancora una volta, da una troupe di giornalisti d'inchiesta, nel caso specifico esponenti della testata di Striscia la Notizia; nelle ultime settimane troppo spesso i giornalisti sono stati «protagonisti passivi», a Bologna come ad Ostia, o meglio, vittime inermi di violenze fisiche, tralasciando quelle verbali di numero elevato; Bologna come molte grandi e piccole città della Penisola subisce silente la presenza di piccola malavita che si arricchisce con lo spaccio, oltre che con espedienti di dubbia legalità; la tutela fisica e morale delle persone nulla ha a che vedere con il principio dell'accoglienza e del sussidio; i fatti sono avvenuti a Bologna nella famosa zona di Montagnola e di Piazza Verdi dove la troupe di Striscia la notizia, non solo, ha favorito l'arresto di un pusher, ma è stata elemento di disturbo per gli altri spacciatori e bivaccanti; le forze dell'ordine non sono sempre in grado di provvedere
ovvero di rispondere a tutte le chiamate e a fare fronte a tutte le situazioni che quotidianamente vedono presentarsi alla radiomobile; la presenza di numerosi stranieri comunitari e non negli ultimi anni ha probabilmente incentivato anche le attività illecite, complici anche la crisi economica ed una perdita di controllo dei territori; come accade per il contrasto alle mafie per il quale è stata creata la direzione investigativa antimafia che raggruppa esponenti dei carabinieri, della polizia di Stato e della Guardia di finanza e da poco della polizia penitenziaria, così sarebbe utile creare un coordinamento tra tutte le forze appena elencate per fare fronte alla criminalità non di stampo mafioso –: se il Governo intenda assumere iniziative a tutela dei giornalisti cosiddetti d'inchiesta e della classe giornalistica tutta al fine di evitare episodi come quelli accaduti; se il Governo intenda assumere iniziative per un inasprimento delle pene, introducendo un comma aggiuntivo all'articolo 581 del codice penale; se vi sia la possibilità di creare le stesse condizioni di rappresentatività ed operatività della direzione investigativa antimafia anche per la microcriminalità ovvero per quella non di origine mafiosa; se il Governo abbia valutato se sussistano i presupposti per
costituirsi parte civile in tutti i procedimenti connotati dalla violazione della libertà di stampa; se il Governo intenda assumere iniziative per il potenziamento degli equipaggiamenti in dotazione alle forze di polizia, dalle divise agli strumenti di difesa. (3-03402)
ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08475 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 912 del 30/11/2017 Firmatari Primo firmatario: MOSCARDELLI CLAUDIO Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 30/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/11/2017
Stato iter: IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-08475 presentata da CLAUDIO MOSCARDELLI giovedì 30 novembre 2017, seduta n.912 MOSCARDELLI - Al Ministro dell'interno - Premesso che a quanto risulta all'interrogante: con decreto del capo della Polizia del 24 settembre 2013 è stato indetto il bando di concorso interno a 1.400 posti, successivamente aumentati a 1.874, per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice ispettore; come è noto, il IX corso di formazione per 1.874 vice ispettori della Polizia di Stato, frequentato esclusivamente da personale già appartenente all'amministrazione medesima, ha preso avvio solamente il 12 settembre 2017, ovvero esattamente 4 anni dopo la pubblicazione del bando di concorso, e si concluderà il 12 marzo 2018; il bando di concorso non indica, né lo fanno le disposizioni contenute nella disciplina normativa che presidia la materia, ossia il decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982 e successive modifiche ed integrazioni, la decorrenza giuridica dell'ingresso in ruolo, e per l'effetto, allo stato della vigente legislazione, tale decorrenza, giuridica ed economica, coincide
con il giorno successivo al termine del corso, ovvero alla data di approvazione delle graduatorie di fine corso; il Siulp, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, considerata l'irragionevole protrazione delle procedure di selezione concorsuale e la conseguente lesione delle legittime aspettative dei vincitori del concorso, aveva chiesto che, almeno, la decorrenza giuridica venisse fissata alla data del 1° gennaio dell'anno successivo a quello in cui si sono verificate le vacanze, per le quali è stato bandito il concorso; sempre i Siulp, in occasione dei confronti tenutisi nel contesto della definizione del decreto legislativo n. 95 del 2017, meglio noto come "Riordino delle Carriere", aveva riproposto la questione, ponendo all'ordine del giorno delle riunioni la necessità di individuare una soluzione legislativa che potesse rimuovere, in tutto o in parte, gli effetti negativi prodotti dall'irragionevole ritardo con il quale le procedure concorsuali sono state portate a compimento, al pari di quanto fatto per la decorrenza dei vice sovrintendenti nel 2001 con il decreto legislativo n. 51 del 2001; la sollecitazione era fondata sulla considerazione del diverso regime previsto per i concorsi banditi per l'accesso a tutti gli altri ruoli della Polizia di Stato, e precisamente quelli per l'accesso al ruolo dei sovrintendenti e degli ispettori tecnici (già periti prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 95 del 2017), per i quali si prevede infatti l'inquadramento con la decorrenza alla data del primo giorno dell'anno successivo, in
cui si sono verificate le vacanze dei posti messi a concorso; le medesime considerazioni sono ulteriormente rafforzate dalla constatazione che, anche la stessa (retro) datazione viene applicata anche per l'accesso al ruolo dirigenziale (da primo dirigente a dirigente superiore), realizzando dunque una inaccettabile sperequazione in danno del solo ruolo degli ispettori e, in particolare dei vincitori del concorso, di cui si discute che per inerzia dell'amministrazione della Polizia di Stato è stato bandito con 15 anni di ritardo; è di palmare evidenza come la ritardata determinazione della decorrenza della nomina a vice ispettore dispieghi conseguenze pratiche, riverberandosi sul differimento dello sviluppo della carriera del dipendente, con significative ricadute economiche, sia quanto al differimento degli aumenti retributivi, sia e soprattutto quanto al mancato accantonamento dei corrispondenti contributi previdenziali e dunque, in ultima analisi, sul considerevolmente inferiore trattamento di quiescenza; proprio in ragione delle ricadute negative descritte, non si può escludere, ed anzi è più che probabile, che i 1.874 frequentatori del corso possano proporre ricorsi collettivi finalizzati ad accertare l'illegittimo ritardo nella gestione delle procedure concorsuali e, per l'effetto, chiedere il ristoro delle disutilità, patrimoniali e morali, derivanti dalla negligenza dell'amministrazione nella lavorazione dell'iter procedimentale; sussiste, quindi, l'interesse del Governo a rimuovere le
inaccettabili conseguenze destinate a ricadere sui frequentatori del corso, sia per evitare un contenzioso potenzialmente oneroso per l'Erario, sia quale forma di resipiscenza che possa ristorare, almeno in parte, l'inaccettabile violazione del rispetto dei precetti costituzionali del buon andamento e della trasparenza dell'azione amministrativa; è appena il caso di ricordare come, a tacer d'altro, il principio enunciato dall'articolo 97 della Costituzione è fondante per l'attività della pubblica amministrazione, e ciò appare evidente anche dalla formulazione dell'articolo 1 della legge n. 241 del 1990, laddove, in materia di procedimento amministrativo, viene chiarito: «l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di efficacia, economicità»; ferma restando l'esigenza di prevedere un intervento normativo atto a rimuovere la denunciata situazione, occorre prevedere un intervento legislativo, che per il futuro allinei la disciplina dei criteri di datazione giuridica ed economica per i vincitori dei concorsi per l'accesso al ruolo degli ispettori della Polizia di Stato a quelli previsti per tutti gli altri concorsi per l'accesso agli altri ruoli; la necessità di tale emendamento discende dalla constatazione che, in assenza di puntuali vincoli normativi, l'amministrazione ha tenuto una censurabile inerzia nella indizione di concorsi per l'accesso al ruolo degli ispettori, per effetto della quale, ad oggi, l'organico del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato,
registra una carenza prossima al 54 per cento rispetto alla dotazione organica, essendoci oggi in servizio meno di 10.000 ispettori a fronte dei 24.000 previsti, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo ritenga opportuno adottare interventi normativi a favore della categoria, da realizzarsi, al limite, anche approfittando della possibilità offerta dal decreto legislativo n. 95 del 2017, che consente di apportare, entro un anno dall'entrata in vigore, interventi correttivi finalizzati alla rimozione di distonie, sperequazioni o disallineamenti eventualmente emersi in fase di prima applicazione; se ritenga opportuno prevedere, come auspicato dall'interrogante, che i vincitori del concorso interno a 1.400 posti per l'accesso alla qualifica di vice ispettore della Polizia di Stato, di cui al decreto del capo della Polizia, direttore generale della pubblica sicurezza, adottato in data 24 settembre 2013, conseguano la qualifica a vice ispettore con decorrenza giuridica dal 1° gennaio 2013 e con decorrenza economica dal giorno successivo al termine del corso di formazione, di cui all'articolo 9 del suddetto decreto. (4-08475)
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12867 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 895 del 01/12/2017 Firmatari Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 01/12/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 01/12/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-12867 presentato da GALLINELLA Filippo testo di Venerdì 1 dicembre 2017, seduta n. 895
GALLINELLA. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: il decreto del Ministero della giustizia n. 21, del 2 ottobre 2017, per effetto decreto legislativo n.95 del 29 maggio 2017, cosiddetta legge Madìa, ha previsto un taglio lineare delle piante organiche della polizia penitenziaria a livello nazionale: da 41335 unità nel 2013 a 37181 unità nel 2017; per gli istituti della regione Umbria, ad esempio, secondo quanto segnalato dalle più importanti sigle sindacali di polizia penitenziaria, si prevede un taglio di 169 unità, in netta controtendenza rispetto all'aumento della popolazione detenuta, in particolare dei soggetti psichiatrici che, a seguito della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, sono spesso causa di eventi critici negli istituti penitenziari umbri, che non riescono a far fronte a questa nuova esigenza; sempre relativamente all'Umbria, il decreto e il conseguente taglio, non sembra tenere conto neanche della diversa tipologia degli istituti penitenziari della regione e delle caratteristiche dei detenuti; ad esempio, il carcere di Spoleto ospita ben 6 tipologie di detenuti; è evidente che tutto ciò porterà ad una crescita sproporzionata del lavoro straordinario e ad una conseguente diminuzione della sicurezza nei luoghi di lavoro sia per i detenuti che per i poliziotti, che in Umbria hanno un'età media di 50 anni –: se, in base a quanto esposto in premessa, intenda assumere
iniziative per rivalutare il taglio lineare previsto dal decreto ministeriale citato, adeguando la riorganizzazione alle reali esigenze di gestione delle carceri umbre, sia per numero che per tipologia di detenuti, al fine di garantire al contempo la sicurezza delle strutture e la tutela del personale penitenziario. (5-12867)
ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04741/036 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 894 del 30/11/2017 Firmatari Primo firmatario: SCOTTO ARTURO Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA Data firma: 30/11/2017 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma BOSSA LUISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/11/2017 MELILLA GIANNI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/11/2017 ALBINI TEA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/11/2017 CAPODICASA ANGELO ARTICOLO 1-
MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/11/2017 PICCOLO GIORGIO ARTICOLO 1MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/11/2017 ZAPPULLA GIUSEPPE ARTICOLO 1MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/11/2017 MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/11/2017 DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/11/2017 MOGNATO MICHELE ARTICOLO 1MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/11/2017 Stato iter: 11/30/2017 Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 30/11/2017 CASERO LUIGI ERRORE:TROVATE+CARICHE ERRORE:TROVATI+MIN ISTERI PARERE GOVERNO 30/11/2017 CASERO LUIGI ERRORE:TROVATE+CARICHE ERRORE:TROVATI+MIN ISTERI Fasi iter: DISCUSSIONE IL 30/11/2017 ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 30/11/2017 PARERE GOVERNO IL 30/11/2017 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/11/2017
CONCLUSO IL 30/11/2017 Atto Camera Ordine del Giorno 9/04741/036 presentato da SCOTTO Arturo testo di Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 La Camera, premesso che: il decreto-legge 16 ottobre 2017, n.148, reca disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili. Modifica alla disciplina dell'estinzione del reato per condotte riparatorie; l'articolo 6-bis interviene in materia di funzionamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, destinando un milione di euro per l'acquisto di strumentazione; il compenso riconosciuto ai vigili del fuoco di qualifica o categoria non direttiva e non dirigente per lo svolgimento dei turni notturni e festivi, per lo svolgimento dei turni festivi notturni risulta notevolmente inferiore a quello riconosciuto per i medesimi turni al personale delle forze di polizia; tale disparità non trova giustificazione, anche in considerazione della delicatezza degli interventi svolti dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, impegna il Governo
ad equiparare il compenso riconosciuto al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di qualifica o categoria non direttiva e non dirigente per lo svolgimento dei turni notturni e festivi e per quello dei turni festivi notturni a quello riconosciuto al personale delle forze di polizia con qualifica equivalente per i medesimi turni previsto dall'articolo 6 del Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2009, n. 51. 9/4741/36. Scotto, Bossa, Melilla, Albini, Capodicasa, Giorgio Piccolo, Zappulla, Martelli, Duranti, Mognato.
ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08473 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 912 del 30/11/2017 Firmatari Primo firmatario: GASPARRI MAURIZIO Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' XVII LEGISLATURA Data firma: 30/11/2017 Destinatari Ministero destinatario:
• MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/11/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-08473 presentata da MAURIZIO GASPARRI giovedì 30 novembre 2017, seduta n.912 GASPARRI - Al Ministro dell'interno - Premesso che: con decreto del capo della Polizia del 24 settembre 2013 è stato indetto il bando di concorso interno a 1.400 posti, successivamente aumentati a 1.874, per l'accesso al corso di formazione per la qualifica di vice ispettore; come è noto, il corso di formazione da parte di 1.874 frequentanti appartenenti alla Polizia di Stato, IX corso di formazione per vice ispettori, ha visto l'avvio delle attività solamente il 12 settembre 2017 e si concluderà il 12 marzo 2018; il bando di concorso non indica, né lo fanno le norme dedicate alla categoria, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982, e successive modifiche ed integrazioni, la decorrenza giuridica dell'ingresso in ruolo, con la logica
conseguenza che questa dovrebbe essere quella del giorno successivo al termine del corso, o alla data dell'approvazione delle graduatorie; relativamente ad altre categorie di appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato è invece esattamente definito il momento di accesso in ruolo. Per le categorie dei tecnici, l'articolo 6, comma 6, del decreto legislativo n. 53 del 2001 chiarisce che coloro che abbiano superato gli esami finali del corso sono nominati vice periti tecnici, secondo l'ordine di graduatoria, con decorrenza giuridica dal primo giorno dell'anno successivo a quello nel quale si sono verificate le vacanze e con decorrenza economica dal giorno successivo alla data di conclusione del corso di formazione; per i sovrintendenti provvede l'articolo 24-quater del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982, là dove al comma 7 chiarisce che la nomina a vice sovrintendente ha la decorrenza giuridica dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello nel quale si sono verificate le vacanze e quella economica dal giorno successivo alla data di conclusione del corso medesimo; la determinazione della data di ingresso in ruolo non è priva di conseguenze pratiche: è da questa data che decorre lo sviluppo della carriera del dipendente; i posti messi a concorso sono relativi a vacanze organiche maturate dal 2001 al 2004 e a giudizio dell'interrogante questo, da solo, varrebbe a spiegare come il principio dell'articolo 97 della Costituzione, relativo al buon andamento
della pubblica amministrazione, sia stato palesemente e, per anni, violato; con il termine di buon andamento si sancisce il criterio dell'efficienza della pubblica amministrazione, al quale si affianca l'efficacia dell'uso delle risorse economiche; il principio enunciato dall'articolo 97 della Costituzione è fondante per l'attività della pubblica amministrazione, ciò appare evidente anche dalla formulazione dell'articolo 1 della legge n. 241 del 1990, dove, in materia di procedimento amministrativo, viene chiarito che «l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia»; la situazione descritta non solo non rappresenta di certo il principio costituzionale di buon andamento della pubblica amministrazione, ma ha anche fatto perdere opportunità di carriera ai frequentatori del IX corso; attualmente i sindacati hanno promosso due distinte azioni legali, in collaborazione con ANIP Italia Sicura volta a tutelare i diritti dei vincitori del concorso, per il riconoscimento dell'indennità di missione e per la retrodatazione della decorrenza della qualifica, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo ritenga opportuno adottare interventi normativi a favore della categoria, da realizzarsi nell'ambito degli strumenti correttivi previsti dal decreto legislativo n. 95
del 2017; se ritenga opportuno prevedere che i vincitori del concorso interno a 1.400 posti per l'accesso alla qualifica di vice ispettore della Polizia di Stato, di cui al decreto del capo della Polizia, direttore generale della pubblica sicurezza, emanato in data 24 settembre 2013, conseguano la qualifica a vice ispettore con decorrenza giuridica dal 1° gennaio 2013 e con decorrenza economica dal giorno successivo al termine del corso di formazione, di cui all'articolo 9 del decreto stesso. (4-08473)
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12851 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 894 del 30/11/2017 Firmatari Primo firmatario: VALENTE SIMONE Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 30/11/2017 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 30/11/2017
Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA DIFESA • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 30/11/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-12851 presentato da VALENTE Simone testo di Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 SIMONE VALENTE e MANTERO. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: con legge 24 luglio 2008 n. 125 recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica, il Governo ha avviato l'operazione «Strade Sicure»; tali disposizioni intervengono al fine di prevenire o reprimere la diffusione della criminalità grazie all'impiego di un contingente di personale militare appartenente alle Forze armate che, su indicazione dei prefetti e laddove risulta opportuno un maggiore
controllo del territorio, svolge servizi di vigilanza a siti ed obiettivi sensibili; l'operazione consiste nel controllo esterno ai centri di accoglienza e ai centri di identificazione ed espulsione ed ha assunto, negli ultimi anni, notevole importanza stante la portata del fenomeno migratorio e si sostanzia anche nella perlustrazione e nel pattugliamento in concorso con le forze di polizia. La città di Ventimiglia, negli ultimi anni estenuata dalla gestione di flussi migratori internazionali, vive ormai in un clima di insicurezza generale dovuto non solo alla presenza di migranti irregolari che da mesi occupano il greto del fiume Roja ma soprattutto alle frequenti risse fra gli extracomunitari che fanno registrare comportamenti illeciti sempre più frequenti; tali profondi disagi si sono, inoltre, intensificati a causa dell'arrivo in città di migranti provenienti soprattutto dalla Tunisia dove una recente amnistia ha portato fuori dalle carceri centinaia di pregiudicati; pertanto, non si tratterebbe di profughi in fuga da guerre e povertà, come quelli che da anni ormai transitano a Ventimiglia, ma di migranti irregolari di tutt'altra natura; da quanto si apprende dalle fonti di stampa, attualmente le unità delle forze dell'ordine impiegate a Ventimiglia solo per la gestione dei migranti sarebbero circa 152: di queste, 65 apparterrebbero al reparto mobile costituito dal Battaglione dei Carabinieri, dai nuclei antiterrorismo della Guardia di finanza e dagli stessi agenti di polizia; oltre a queste unità, la questura fruirebbe anche di 45 militari appartenenti
all'operazione «Strade Sicure» nonché di 18 unità dei reparti di prevenzione del crimine; in città come Milano, Torino, Napoli, Bologna, l'operazione «Strade Sicure» ha raggiunto dei risultati soddisfacenti in termini di riduzione degli atti criminali e aumento della percezione di un clima generale di sicurezza da parte dei cittadini; la necessità di aumentare i presidi militari sarebbe auspicabile anche in ragione dell'insufficienza degli organici delle varie forze dell'ordine e delle polizie locali numericamente non in grado di affrontare l'incremento dei fenomeni criminali; l'azione di presidio del territorio da parte dei militari avrebbe il vantaggio di alleggerire parzialmente da tali incombenze il personale di polizia e dei carabinieri che potrebbe così occuparsi maggiormente dell'attività investigativa ordinaria contro la criminalità organizzata e lo spaccio di stupefacenti; stante la condizione di evidente difficoltà in cui versa il comune di frontiera, la prefettura di Imperia, a seguito di un incontro con sindaco e questore, in cui si è eseguita una verifica dell'attuale situazione delle diversificate dinamiche dei flussi migratori registrate nell'ultimo periodo, avrebbe avanzato una richiesta al Ministero della difesa al fine di implementare il contingente dell'esercito già presente sul territorio –: con quali specifiche modalità l'operazione «Strade Sicure» sia attiva nella provincia di Imperia, con particolare riferimento al
numero di unità di personale impiegato non solo nel comune di Ventimiglia, per garantire l'adeguato pattugliamento dell'area, il controllo dei centri per immigrati e la sorveglianza dei punti sensibili individuati dalla prefettura; se il Governo abbia già preso in considerazione la richiesta del prefetto di Imperia di implementare il contingente già attivo sul territorio e in che modo si stia adoperando per svolgere un'accurata e capillare attività di vigilanza sul territorio. (5-12851)
ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/04118 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 911 del 29/11/2017 Firmatari Primo firmatario: CRIMI VITO CLAUDIO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 29/11/2017 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma ENDRIZZI GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 MORRA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 DONNO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 PAGLINI SARA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017
BUCCARELLA MAURIZIO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 CASTALDI GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 NUGNES PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 MORONESE VILMA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 PUGLIA SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 MARTON BRUNO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 AIROLA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 SANTANGELO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 Commissione assegnataria Commissione: 1. COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, AFFARI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E DELL'INTERNO, ORDINAMENTO GENERALE DELLO STATO E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE) Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/11/2017 Stato iter: IN CORSO Fasi iter: ASSEGNATO IN COMMISSIONE IL 29/11/2017
Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-04118 presentata da VITO CLAUDIO CRIMI mercoledĂŹ 29 novembre 2017, seduta n.911 CRIMI, ENDRIZZI, MORRA, DONNO, PAGLINI, BUCCARELLA, CAPPELLETTI, CASTALDI, NUGNES, MORONESE, PUGLIA, MARTON, AIROLA, SANTANGELO - Al Ministro dell'interno - Premesso che secondo quanto risulta agli interroganti: in data 18 novembre 2017, il sito web di informazione "ilfattoquotidiano" riportava la notizia secondo la quale nel pomeriggio di mercoledĂŹ 15 novembre 2017, la nota conduttrice televisiva e showgirl Barbara D'Urso sarebbe "entrata (con la sua auto) nel portone della Questura di Milano, in via Fatebenefratelli", dove avrebbe fatto una "visita ai nostri ragazzi della Polizia di Stato"; la D'Urso, scesa dall'auto, avrebbe "attraversato il grande cortile della Questura dove era stato schierato un vero e proprio picchetto d'onore"; interpellata da "il Fatto Quotidiano", la Questura di Milano avrebbe spiegato che "non era un picchetto, ma solo il cambio turno delle Volanti"; tuttavia, risulta agli interroganti che in un video comparso per
qualche ora sulla pagina "Instagram" della stessa conduttrice e pubblicato insieme all'articolo di stampa, si vedono gli agenti effettivamente schierati, accanto ai propri mezzi di servizio (ovvero bici e moto), allineati e sull'attenti all'arrivo della D'Urso la quale, passando in rivista il gruppo di poliziotti, si dice "molto orgogliosa di essere ricevuta cosĂŹ", si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia conoscenza dei fatti esposti; se non reputi gravemente inopportuno e lesivo dell'immagine della Polizia di Stato che sia stato consentito alla conduttrice televisiva l'ingresso in auto nel cortile della Questura e che, soprattutto, le sia stato riservato il picchetto d'onore, o comunque un evidente schieramento degli agenti sull'attenti, di norma riservato alle autoritĂ istituzionali in visita ufficiale, e che il tutto sia stato reso pubblico tramite un video diffuso attraverso le utenze sui social network della stessa conduttrice che ha potuto vantarsi di questa accoglienza riservatale; se non ritenga di dover verificare in merito alle eventuali responsabilitĂ e al ruolo effettivamente svolto dal questore di Milano, Marcello Cardona, ovvero appurare se fosse egli fisicamente presente alla visita, nonchĂŠ se sia stato preventivamente messo al corrente circa quanto sarebbe poi accaduto nella Questura di sua competenza e se abbia eventualmente concesso la sua autorizzazione. (3-04118)
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12869 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 895 del 01/12/2017 Firmatari Primo firmatario: FERRARESI VITTORIO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 01/12/2017 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
01/12/2017 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 01/12/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-12869 presentato da FERRARESI Vittorio testo di Venerdì 1 dicembre 2017, seduta n. 895 FERRARESI, SARTI, BONAFEDE, AGOSTINELLI, BUSINAROLO, COLLETTI, GALLINELLA, TRIPIEDI, VILLAROSA, CECCONI, NESCI, GRANDE, LOREFICE e MICILLO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: il decreto del Ministero della giustizia n. 21, del 2 ottobre 2017, per effetto del decreto legislativo n. 95 del 29 maggio
2017, cosiddetta legge Madia, ha previsto un taglio lineare delle piante organiche della polizia penitenziaria a livello nazionale: da 41.335 unità nel 2013 a 37.181 unità nel 2017; a fronte di tali numeri, le assunzioni previste nel corso dell'anno – che sono state poco più di 1.000 – non serviranno a coprire neppure i licenziamenti, mentre la dotazione dell'organico è carente di circa 9.000 poliziotti rispetto a quelli previsti da impiegare nelle carceri; è evidente che tutto ciò porterà ad una crescita sproporzionata del lavoro straordinario e a una conseguente diminuzione della sicurezza nei luoghi di lavoro sia per i poliziotti che per i detenuti, sicurezza che già soffre di una vera e propria emergenza; secondo quanto segnalato dai sindacati da gennaio a giugno del 2017 si sono verificate nelle carceri italiane 6 evasioni da istituti penitenziari, 17 da permessi premio e di necessità, 11 da lavoro all'esterno, 11 da semilibertà e 21 mancati rientri di internati; sarebbe quindi necessario aggiornare i sistemi tecnologici di sorveglianza, oggi obsoleti o malfunzionanti, rivedendo i protocolli di sicurezza, anche in relazione alle infiltrazioni della criminalità organizzata; è da scongiurare la gestione mafiosa all'interno delle carceri relativa a beni e traffico di stupefacenti, ed in particolare delle comunicazioni di detenuti pericolosi con l'esterno; indicativi
sono gli esempi di Poggioreale e Bologna e le preoccupanti dichiarazioni del pentito muto; in questo quadro anche il controllo sulle misure alternative, che il Governo vuole ampliare, risultano critiche; risulta inoltre critica la situazione dei braccialetti elettronici, che hanno costi esorbitanti e per i quali ancora oggi le richieste di utilizzo superano di gran lunga l'offerta dei braccialetti a disposizione, che inoltre nel sistema appaiono mostrare significative falle nella gestione del controllo dei destinatari, tant'è che ricorre la cronaca di assai preoccupanti casi di evasione dagli arresti domiciliari –: quali iniziative di competenza intendano adottare per far sÏ che il costo dei braccialetti elettronici in Italia sia equiparato a quello degli standard europei, che la disponibilità dei braccialetti sia adeguata e che ne sia garantita l'assoluta sicurezza; quali iniziative di competenza intenda intraprendere per evitare nuove evasioni, anche con riferimento a quelle relative a detenuti che beneficiano di misure alternative e per garantire l'attuazione delle stesse misure senza rischio di infiltrazione malavitosa, in particolare mediante controlli preventivi e posteriori per monitorare l'applicazione delle misure citate, anche con un coordinamento interforze; quali fondi siano attualmente disponibili e quali iniziative intenda intraprendere per ristrutturare le carceri esistenti,
con particolare riferimento agli strumenti di sicurezza e di videosorveglianza ormai assenti o non funzionanti nella maggior parte delle carceri italiane, e se non sia il caso di istituire delle sale regia regionali che sostituiscano le attuali, nelle quali il singolo operatore di polizia penitenziaria è spesso impiegato anche in altri compiti; quali iniziative intenda intraprendere per impedire le numerose infiltrazioni della criminalità organizzata all'interno delle carceri ed evitare la gestione mafiosa di stupefacenti e beni, oltre che lo scambio di messaggi dall'interno all'esterno da parte di pericolosi detenuti; se intenda procedere ad assunzioni del personale di polizia penitenziaria, anche scorrendo le graduatorie vigenti, ed attivarsi, in base a quanto esposto in premessa nonchÊ alle caratteristiche dei diversi istituti penitenziari italiani, per rivalutare il taglio lineare previsto dal decreto ministeriale citato, adeguando la riorganizzazione alle reali esigenze di gestione delle carceri italiane, sia per numero che per tipologia di detenuti, al fine di garantire al contempo la sicurezza delle carceri e la tutela del personale penitenziario. (5-12869)
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN
COMMISSIONE 5/12845 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 893 del 29/11/2017 Firmatari Primo firmatario: TOFALO ANGELO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 29/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 29/11/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-12845 presentato da TOFALO Angelo testo di
Mercoledì 29 novembre 2017, seduta n. 893 TOFALO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: nella valutazione dei titoli di servizio del personale per i concorsi a titoli di vice sovrintendente e vice ispettore della polizia di Stato, sembrerebbe che insista una disparità nel calcolo del congedo per assistenza al genitore, o comunque persona diversamente abile con gravità certificata ai sensi dell'articolo 42, comma 5, del decreto-legge 26 marzo 2001, n. 151 e successive modifiche; in data 24 aprile 2013, Ministro pro tempore reinterpretò la disciplina con circolare n. 333-A/9806.G.3.1/2645-2013 che specificava che i calcoli per i periodi di congedo usufruiti dai dipendenti «non erano validi ai fini della progressione in carriera e computabili ai fini dell'anzianità di servizio»; in data 22 settembre 2017, il Ministero ha emanato una nuova circolare n. 333.A/9806.G.3.1/719-2017 inerente al congedo straordinario retribuito ex articolo 42, commi 5 e seguenti, del decreto-legge n. 151 del 2001 a seguito delle modifiche introdotte dall'articolo 45, comma 16, del decreto-legge n. 95 del 2017, chiarendo che, a decorrere dal 1° gennaio 2017, «i periodi di congedo straordinario concessi ai sensi dell'articolo 42, comma 5, del decreto-legge n. 151 del 2001, sono computabili nell'anzianità giuridica valida ai fini della progressione in carriera e dell'anzianità di servizio» –:
se il Governo intenda assumere iniziative per chiarire la questione ed eliminare le disparità di cui in premessa, alla luce dei decreti e delle circolari sopracitate. (5-12845) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): congedo straordinario
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18637 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 891 del 27/11/2017 Firmatari Primo firmatario: DIENI FEDERICA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 27/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO
DELL'INTERNO delegato in data 27/11/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18637 presentato da DIENI Federica testo di Lunedì 27 novembre 2017, seduta n. 891 DIENI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: con ordinanza n. 3576 del 29 marzo 2007 il Presidente del Consiglio dei ministri, al fine di fronteggiare adeguatamente le maggiori esigenze organizzative connesse all'eccezionale afflusso di extracomunitari, ha autorizzato il Ministro dell'interno all'espletamento di apposite procedure selettive pubbliche di natura concorsuale per titoli ed esami – pubblicate nella Gazzetta Ufficiale 4ª serie speciale, concorsi ed esami – n. 90 del 13 novembre 2007 – per l'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato della durata di 36 mesi di 650 unita di personale da inquadrare nel profilo professionale di coadiutore amministrativo contabile; detto contratto di lavoro fu stipulato solamente per i primi 24 mesi anziché 36 perché non erano state reperite le necessarie
coperture finanziarie, ma è stato fino ad oggi prorogato per ben 10 anni; a seguito del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, si sono aperte le procedure assunzionali per i 650 lavoratori a tempo determinato, nonché per i 21 lavoratori a termine delle soppresse A.g.e.s. e S.s.p.a.l., stabilizzando a decorrere dal 1° settembre 2014, 99 unità di personale in servizio presso gli sportelli unici per l'immigrazione, nonché gli uffici immigrazione delle questure; le procedure di assunzione avviate già nel 2013 sono riprese a seguito dell'emanazione del decreto ministeriale 24 gennaio 2017 che ha disposto la stabilizzazione di ulteriori 50 unità; il tema era già stato posto in precedenza dallo stesso Ministro in ambito parlamentare; il Ministro interrogato, in un incontro avvenuto il 30 marzo 2017 con le organizzazioni sindacali comunicava che nel corso del 2017 si prevedeva di stabilizzare altre 44 unità e a tal fine era stata già chiesta l'autorizzazione al Dipartimento della funzione pubblica; in tale occasione si faceva inoltre riferimento ad ulteriori possibilità di ulteriori assunzioni a seguito dell'approvazione di ulteriori proposte normative; l'amministrazione, secondo quanto riportato da una comunicazione del capo dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile, qualora venissero approvate tali proposte «procederà a chiedere la
stabilizzazione di tutti i precari possibili»; come avvenuto per il bando di concorso per 250 nuovi funzionari, pure fondamentali e in numero anzi insufficiente per la corretta gestione delle politiche migratorie, anche per i 650 lavoratori a tempo determinato sarebbe stato possibile valutare un'azione in deroga alla normativa concernente le modalità di assunzione, vista la necessità impellente di ampliare il personale da destinare a questo specifico comparto prima della conclusione della legislatura; nel contempo, come indicato dal sindacato USB, è utile richiamare l'attenzione sul fatto che non risulta essere stato dato seguito alla ricognizione, prevista entro il 31 marzo 2016, «del personale di polizia assegnato a funzioni di carattere amministrativo ovvero di scorta personale [...] al fine di una gestione efficiente ed efficace delle risorse organiche, anche in relazione alle contingenti esigenze di sicurezza nazionale» così come previsto dall'articolo 1, comma 474, della legge 28 dicembre 2015, n. 208; tale ricognizione risulterebbe utile a meglio valutare l'eventuale necessità di una stabilizzazione del predetto personale e a spostare il personale della polizia di Stato al presidio del territorio –: se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non intenda adottare tutte le necessarie e urgenti iniziative, non solo per immettere in ruolo i 250 nuovi funzionari di cui in premessa, ma anche per completare la
stabilizzazione a tempo indeterminato entro la fine della legislatura delle 650 unitĂ di personale da inquadrare nel profilo di coadiutore amministrativo-contabile, utilizzando gli 11.100.000 euro risparmiati sul Fondo unico di amministrazione, nonchĂŠ per dare piena attuazione a quanto previsto dall'articolo 1, comma 474, della legge 28 dicembre 2015, n. 208. (4-18637) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): contratto di lavoro politica migratoria immigrazione
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18621 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 891 del 27/11/2017 Firmatari Primo firmatario: GUIDESI GUIDO Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 27/11/2017 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/11/2017 Stato iter: IN CORSO Fasi iter: APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/11/2017 Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18621 presentato da GUIDESI Guido testo presentato Lunedì 27 novembre 2017
modificato Martedì 28 novembre 2017, seduta n. 892 GUIDESI, RONDINI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che: l'articolo 193 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, dispone l'obbligo dell'assicurazione per la responsabilità civile verso terzi derivante dalla circolazione dei veicoli e prevede sanzioni severe per chi contravviene a tale adempimento (849 euro, ridotti a un quarto se viene attivata una polizza entro 30 giorni, e confisca del mezzo); mentre i veicoli immatricolati sul territorio italiano sono giustamente obbligati a rispettare la normativa vigente, per i veicoli muniti di targa di immatricolazione in uno degli Stati europei vige il principio della cosiddetta «assicurazione presuntiva» e pertanto non sono previste sanzioni in caso di auto circolante senza assicurazione, anche quando sia accertato che il veicolo immatricolato in uno dei suddetti Paesi sia effettivamente sprovvisto di copertura assicurativa; secondo la nota del Ministero dell'interno (protocollata il 3 aprile 2017 n. 300/A/2792/17/124/9), i corpi di polizia italiani non possono contestare a questi veicoli la mancanza di copertura assicurativa, perché è proprio la targa straniera a coprirli, addirittura anche nel caso in cui si accerti che il veicolo circoli illegittimamente sul territorio italiano da più di un anno e non si sia proceduto alla sua «nazionalizzazione» attraverso
immatricolazione; per circa 40 nazioni, l'assicurazione obbligatoria sulla responsabilità civile da incidente stradale viene assolta con la semplice apposizione della targa sul mezzo e, in caso di incidente, è l'ufficio centrale italiano che provvede alla conseguente liquidazione dei danni, rifacendosi poi sulle compagnie estere (che spesso risarciscono i danni solo in parte); nei fatti, accade molto spesso che le auto regolarmente circolanti sul territorio italiano, in particolar modo nelle zone di confine, siano immatricolate nell'Est europeo e vengano condotte da stranieri regolarmente trasferitisi in Italia o da italiani che approfittano della targa straniera per eludere i controlli stradali automatici ed evadere le tasse sul mezzo dovute –: quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di impedire comportamenti illegittimi legati alla circolazione sul territorio italiano di veicoli stranieri sprovvisti di regolare copertura assicurativa nel Paese in cui sono immatricolati; se non si ritenga doveroso assumere iniziative per effettuare controlli sui veicoli stranieri, cosÏ come vengono regolarmente controllati i veicoli nazionali, con lo scopo di verificare la validità di tutti i documenti di circolazione, compresa la copertura assicurativa, e la residenza del conducente, operazione che servirebbe da deterrente ad immatricolazioni estere finalizzate solo ad eludere i controlli stradali ed evadere le tasse automobilistiche.
(4-18621) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): controllo del traffico controllo di polizia assicurazione obbligatoria
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12757 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 889 del 21/11/2017 Ex numero atto Precedente numero assegnato: 4/18289 Firmatari Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 21/11/2017 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2017 VALENTE
SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2017 BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2017 BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE • MINISTERO DELLA SALUTE Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/11/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-12757 presentato da ZOLEZZI Alberto testo di Martedì 21 novembre 2017, seduta n. 889 ZOLEZZI, MANTERO, SIMONE VALENTE, BATTELLI e BARONI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
con l'interrogazione n. 4-03214 era stato chiesto conto, ai Ministri dell'economia e delle finanze e della salute, in merito alla proliferazione in Italia di centri di scommesse privi di autorizzazione di polizia; oltre 6.000 in Italia nel 2014; fra questi centri si annovera quello in capo alla società L2 srl di via Unione Sovietica a Sestri Levante (GE). Tale centro ha visto negli ultimi anni numerose ispezioni che hanno certificato l'attività scommesse, senza aver avuto mai alcuna autorizzazione adeguata; tale punto-scommesse è oltretutto collocato a meno di 300 metri da due punti sensibili, in contrasto con la legge regionale n. 17 del 2012. La regione ha dato riscontro a una nota comunale con parere in data 17 ottobre 2016, chiarendo che «la legge regionale 17/2012 è da ritenersi applicabile nei confronti delle sale scommesse». Il PUC di Sestri prevede all'articolo 36.2 delle norme di congruità e congruenza l'esplicito divieto in quell'area di attività di scommessa; un altro punto scommesse non autorizzato nel territorio comunale è localizzato in via Nazionale; l'amministrazione comunale sestrese ha finora dimostrato un'apparente inerzia: il comune fu «sconfitto» di fronte al Tar con sentenza n. 176 del 2015 per mero errore formale (non era stata circostanziata quale fosse la regola rilevante del comma 2 dell'articolo 36): le ordinanze del novembre 2014 e luglio 2015 di ripristino dell'uso dei locali non hanno avuto seguito. Il 9 marzo 2017 la dirigente area V del comune di Sestri in una nota
in risposta a un accesso agli atti avrebbe scritto, a quanto risulta agli interroganti che era in corso procedimento di chiusura dell'esercizio in questione e che per detto procedimento non era stato ancora emanato provvedimento definitivo. In data 22 aprile 2017 veniva redatto provvedimento di chiusura del centro, ma veniva notificato solo in data 14 giugno. In data odierna il centro risulta agli interroganti ancora operante; l'operazione «Jackpot» nell'aprile 2016 ha visto il Gip del tribunale di Genova, su richiesta della direzione distrettuale antimafia ligure, emettere un apposito decreto di sequestro per 9 centri dove si praticava gioco d'azzardo, alcuni a Genova fra cui «La Stazione»; l'inchiesta «Conti di Lavagna» ha portato a certificare la presenza di una locale di ’ndrangheta, nel vicino comune di Lavagna, e allo scioglimento dello stesso comune nel marzo 2017 per infiltrazioni criminali. La locale aveva interessi anche nel campo del gioco d'azzardo; la successiva operazione «Conti del Tigullio» resa pubblica nell'agosto 2017 ha dimostrato che «dopo l'arresto dei boss i familiari riuscivano a guadagnare ancora ingenti proventi tanto da aprire 9 nuovi conti correnti in cui sono stati depositati 135 mila euro»; l'operazione ha condotto al sequestro di beni mobili, immobili, di una sala videolottery e, a Sestri Levante, al sequestro di appartamenti e di un ristorante, per un valore totale di oltre 3,5 milioni di euro a disposizione dei boss Rodà,
Paltrinieri e Casile, ritenuti referenti della ’ndrangheta calabrese nel Tigullio; la Commissione parlamentare antimafia ha ritenuto sussistente l'infiltrazione criminale in Liguria dopo missioni e audizioni; lo stesso Governatore Toti ha detto: «Inutile negarlo, in Liguria mafie infiltrate»; da una recente visura camerale risulta che i titolari della società L2 stiano acquisendo le quote sequestrate alle società interessate dall'operazione «Jackpot», fra cui «La Stazione srl», sequestro disposto a seguito d'intervento della direzione distrettuale antimafia; da recenti articoli di stampa è emerso che una dipendente del settore ambiente del comune di Sestri Levante abbia assunto incarichi esterni, senza la dovuta autorizzazione, relativa alla ristrutturazione di una palazzina nel comune di Lavagna, posta sotto sequestro nell'ambito dell'inchiesta su infiltrazioni mafiose a Lavagna –: se si intenda promuovere l'invio di una Commissione d'accesso per il comune di Sestri Levante; se il Governo intenda assumere iniziative per perfezionare la normativa che regola l'attività dei centri trasmissione dati per impedire in ogni caso il gioco d'azzardo in tali luoghi. (5-12757)
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18601 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 891 del 27/11/2017 Firmatari Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) INDIPENDENTI Data firma: 24/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • MINISTERO DELLA DIFESA • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 24/11/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-18601 presentato da PASTORELLI Oreste testo di Lunedì 27 novembre 2017, seduta n. 891 PASTORELLI. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: a quanto risulta all'interrogante, l'assorbimento del personale appartenente al cessato Corpo forestale dello Stato nei distinti Corpi dei vigili del fuoco e dei carabinieri, e più in generale l'avvicendamento tra il primo e i secondi negli interventi operativi, hanno determinato non pochi problemi in ordine allo svolgimento delle fondamentali attività di previsione e prevenzione degli incendi boschivi; tale situazione (riportata anche da numerosi organi di stampa di rilevanza nazionale) ha comportato notevoli problemi anche nella gestione operativa dei numerosissimi incendi che hanno interessato tra agosto e ottobre 2017 l'intero territorio nazionale, distruggendo circa 150mila ettari di boschi; per questo tipo di calamità erano e restano decisive le competenze specialistiche degli ex-appartenenti al Corpo forestale dello Stato, le quali vanno dunque valorizzate nell'ambito dei segmenti operativi dei Corpi che hanno assorbito
questo personale; l'attuale assetto dei servizi antincendio boschivi infatti, non può gravare sulle sole competenze e sui soli mezzi dei vigili del fuoco, attese le diverse specialità di soccorso ai quali quest'ultimi sono addestrati, mentre resta centrale l'attività di prevenzione, per la quale l’expertise del personale del Corpo forestale dello Stato sembrerebbe essere al momento largamente inutilizzata; il protrarsi di questa situazione di incertezza, e di sottoutilizzo di uomini e mezzi del Corpo forestale dello Stato, finisce per frustrare lo stesso, lodevole, obbiettivo di razionalizzazione e di riorganizzazione messo in piedi con la nota «riforma Madia» –: di quali informazioni dispongano i Ministri interrogati, per quanto di competenza, in merito ai fatti riferiti in premessa, e in particolare circa lo stato in cui versano i mezzi e i veicoli antincendio provenienti dal cessato Corpo forestale dello stato; se i Ministri interrogati non reputino necessario attivarsi, nell'ambito delle proprie competenze e d'intesa fra loro, al fine di realizzare la migliore integrazione, sul piano operativo e delle competenze tecniche in materia di antincendio, tra il personale proveniente dal cessato Corpo forestale dello Stato e i Corpi nei quali lo stesso è stato assorbito, nonché di reperire le risorse necessarie al ripristino in servizio di tutti i mezzi e i veicoli antincendio provenienti dal suddetto Corpo forestale.
(4-18601) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): guardia forestale politica forestale lotta contro gli incendi
ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12773 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 889 del 21/11/2017 Firmatari Primo firmatario: BERNINI MASSIMILIANO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 21/11/2017 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 21/11/2017 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-12773 presentato da BERNINI Massimiliano testo di Martedì 21 novembre 2017, seduta n. 889 MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che: in data 23 dicembre 2016, dinanzi al dottor Giulio Majo, notaio in Roma, con atto rep. n. 28.093# racc. n. 8.285# si è costituita l'Associazione culturale Unione forestale carabinieri e diritti, in sigla Unforced, regolarmente registrata presso l'Agenzia delle entrate con codice fiscale n. 97916740588 e la cui natura giuridica è assimilata a quella di associazioni non riconosciute e comitati (attività di organizzazioni con fini culturali e ricreativi). L'associazione è aperta a tutti i cittadini che condividano le finalità statutarie e dunque l'iscrizione non è riservata ai soli militari; con l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 177 del 2016, che ha sancito l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato da parte dell'Arma dei carabinieri, alcuni dei soci fondatori e
degli iscritti all'Associazione Unforced sono diventati militari; in virtù del cambiamento di amministrazione, la predetta Associazione, in data 7 febbraio 2017, ha inoltrato al Ministero della difesa la richiesta di autorizzazione a svolgere e a pubblicizzare attività culturale nell'ambito dell'Arma dei carabinieri; tale richiesta è ben diversa dalla richiesta di preventivo assenso alla costituzione dell'associazione, così come previsto dall'articolo 1475 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in quanto Unforced era già costituita e non è certamente un'associazione fra militari ma un'associazione a cui hanno aderito anche militari; invece, in data 3 agosto 2017 l'ufficio legislazione del Comando generale dell'Arma dei carabinieri – e non già il gabinetto del Ministro della difesa – comunica al presidente dell'Associazione il preavviso di rigetto della richiesta, ritenendo che Unforced aspiri a svolgere funzioni sindacali, considerando dunque irrilevante la precisazione contenuta nell'atto costitutivo sul divieto assoluto ai soci di porre in essere comportamenti configurabili come sindacali; Unforced, per il tramite di un legale, confuta puntualmente tutte le presunte criticità elencate nel preavviso di diniego, evidenziando l'assoluta sovrapponibilità dello statuto vigente a quello dell'Associazione Ficiesse, riconosciuta ed autorizzata dal Comando generale della Guardia di finanza a svolgere le proprie finalità statutarie sin dal 2006;
nonostante Unforced abbia dimostrato la perfetta aderenza del proprio statuto a quello di Ficiesse, il Ministro della difesa il 4 settembre 2017 emette un provvedimento di non accoglimento dell'istanza di assenso ex articolo 1475 del decreto legislativo n. 66 del 2010 – come sopra evidenziato mai richiesto – contestando all'Associazione le finalità sindacali; contestualmente si registra la diramazione dell'avviso del 7 novembre 2017 da parte dell'ufficio legislazione del Comando generale dell'Arma dei carabinieri con cui si partecipa ai militari che l'adesione all'associazione e lo svolgimento dell'attività in suo favore costituiscono illecito disciplinare; il diritto alla libertà di associazione, previsto dall'articolo 18 della Costituzione, non appare all'interrogante nel caso specifico, pienamente rispettato; quelle messe in atto dal Comando generale dell'Arma dei carabinieri nei confronti dell'associazione Unforced appaiono azioni incongrue e lesive di chiunque manifesti legittimamente e nelle forme previste, il proprio pensiero e la propria opinione –: se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere le iniziative di competenza per una rivalutazione in merito alla richiesta avanzata da Unforced. (5-12773)