TRATTOURING - BOOK 2

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Politecnico di Milano

Scuola di Architettura e SocietĂ Corso di Laurea Magistrale Architettura degli Interni e Allestimento. A.A. 2010-2011

TRATTOURING. Walk in Progress. tappe del percorso

Relatore Gennaro Postiglione Laureandi Mara Brozzi 735914 Francesca Pozzi 735273 Alice Truant 735681

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PATRI M ONI O PA ESAGGI STI CO

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BAGNO

BENE

TAPPA

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KM : 3

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : L’Aquila

Il lago di San Raniero, un tempo naturale, è poi diventato artificiale grazie alla mano dell’uomo che negli anni ‘80 vi ha costruito una diga. E’ un lago ricco di trote, tinche e carpe, oltre che di anguille e di altre specie. Risulta molto frequentato dai pescatori locali e prima del sisma era sede di numerose gare di pesca. In estate è uno spettacolo di luce e di verde, in autunno e in primavera i colori si moltiplicano seguendo le stagioni, mentre in inverno gela sempre, almeno in parte, vista l’esposizione a nord e la posizione incavata.

LAGO DI SAN RANIERO

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MONTICCHIO Incastonato nel verde dell’Appennino appare il piccolo lago di Monticchio. Si racconta che in questi boschi trovò rifugio Carmine Donatelli, detto “Crocco”, il brigante di Rionero che con la sua banda combattè una disperata battaglia contro i Piemontesi. Dal 1971 la zona è stata dichiarata riserva naturale, per conservare integro l’habitat ideale per la Bramea Europea, una farfalla endemica considerata una specie di “fossile vivente”.

BENE

TAPPA

4

KM : 6

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : L’Aquila

LAGO DI MONTICCHIO

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MONTICCHIO

BENE

TAPPA

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KM : 6

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : L’Aquila

La frazione di Monticchio appartiene al comune dell’Aquila, qui si trovano delle piccole grotte di interesse speleologico in parte visitabili. All’interno vi sono numerose concrezioni, quasi tutte abbandonate dall’acqua, molte delle quali appaiono di un bel colore bruno per la presenza di tracce bituminose, abbondanti in tutti i calcari della zona. La visita della grotta si arresta sull’orlo di un piccolo terrazzino affacciato su un salone particolarmente ricco di stalattiti e stalagmiti.

GROTTE

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BAZZANO L´Aterno-Pescara (in latino Aternum) è il fiume più lungo d’Abruzzo e il maggiore per estensione di bacino fra quelli che sfociano nell’Adriatico. Scorre per 152 km attraversando l’Abruzzo da ovest verso est. Il fiume Aterno è inoltre il corso d’acqua principale della provincia di L’Aquila. Dopo l’immissione delle sorgenti del Pescara, all’altezza di Popoli, fino alla foce nel mare Adriatico, prende il nome di Pescara. Il fiume Pescara è il secondo fiume per portata che sfocia nell’Adriatico dopo il fiume Po.

BENE

TAPPA

3

KM : 5.5

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Bazzano

FIUME ATERNO

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MONTE VELINO

BENE

TAPPA

5

KM : 20

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila

Il Monte Velino, alto 2486 metri, è la cima più elevata della catena Velino-Sirente. Dalla sommità del Velino è possibile ammirare tutto il bacino del Fucino. È una montagna brulla e sassosa, non solcata da strade. Il massiccio ricade all’interno del Parco naturale regionale SirenteVelino.Il Velino è caratterizzato dalla presenza di dirupi e brecciai e dall’aspetto desolato e desertico, ma che presentano una flora ed una vegetazione di grande interesse. La fauna è simile a quella degli altri monti dell’Appennino Centrale. Sono scomparsi i grandi mammiferi, mentre sono presenti il lupo e il cinghiale.

MONTE VELINO

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MONTE MARRONE Il monte Marrone si trova nel territorio di Filignano e costituisce, la naturale porta d’accesso al Parco nazionale d’Abruzzo. Il Monte Marrone (1805 m s.l.m.) costituisce un’ autentica perla naturale dell’Appennino. Il territorio è ammantato da una vegetazione lussureggiante. La fauna presente sul territorio è quella degli ambienti forestali e più in generale del Parco. Tra i grandi mammiferi si trovano: il cinghiale, il capriolo, i cervi e il gatto selvatico. Tra i grandi predatori, invece, vi è il lupo. Innumerevole è infine l’avifauna: dai fringillidi al picchio verde, dai codibugnoli al falco lanario, al nibbio bruno, dalle cince all’allocco, al gufo.

BENE

TAPPA

5

KM : 20

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila

MONTE MARRONE

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MONTE SIRENTE

BENE

TAPPA

9

KM : 20

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila

l Sirente è la più alta cima (2349 m) di una catena di monti che si estende per circa 13 km da nordovest a sud-est nel centro della regione Abruzzo, digradante verso la piana del Fucino. Nel versante nord la catena di tipo dolomitico digrada a valle fino alla grande fascia boschiva di faggio che copre a nord la montagna. Le profonde gole nella parete nord del Sirente sono state determinate dall’azione dei ghiacciai. Il lato Sud invece digrada dolcemente verso la piana del Fucino (depressione dove aveva sede il Lago del Fucino) attraverso una serie di prati, privi in maggior parte di alberi, ma ricchi di erba da pascolo.

MONTE SIRENTE

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GRAN SASSO Il Gran Sasso è il più alto massiccio montuoso degli Appennini continentali; è contenuto interamente in Abruzzo. Il Gran Sasso d’Italia è un’area tutelata con l’istituzione del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Da un punto di vista geomorfologico, il Gran Sasso è un massiccio di origine sedimentaria costituito da dolomia, calcari, generalmente compatti, e marne. La sua origine risale a circa 6 milioni di anni fa. L’area del massiccio vero e proprio costituisce un territorio ricco di storia e di antiche tradizioni, legate non solo all’agricoltura e alla pastorizia, ma anche all’artigianato pregiato ed alla cultura enogastronomica.

BENE

TAPPA

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KM : 34

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila

MASSICCIO DEL GRAN SASSO

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PARCO NAZIONALE

BENE

TAPPA

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KM : 34

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila

Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise fu inaugurato il 9 settembre 1922. Dopo il Parco Nazionale del Gran Paradiso è il più antico parco d’Italia, noto a livello nazionale per il ruolo avuto nella conservazione di alcune tra le specie faunistiche italiane più importanti, lupo, camoscio d’Abruzzo ed orso bruno marsicano. È ricoperto da boschi di faggio per circa due terzi della sua superficie. Si estende prevalentemente in territorio montano e pastorale, dove non è praticabile la coltura della vite e dell’olivo.

PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO

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MONTI DELLA LAGA La catena dei Monti della Laga è il rilievo arenaceo più alto dell’Appennino. La catena corre lungo il confine tra l’Abruzzo, le Marche e il Lazio a cavallo tra le province di L’Aquila, Teramo, Ascoli Piceno e Rieti, per la lunghezza complessiva di 24 km. Ogni versante ha caratteristiche diverse: più aspro il versante marchigiano, ondulato e dolce quello abruzzese. Il profilo arrotondato della sua catena è dovuta alla natura arenarea e marnosa, che si differenzia dalla normale geologia dell’Appennino Centrale. Vivono tra queste montagne numerose specie selvatiche come il lupo, i cervi, i cinghiali e qualche raro esemplare di orso bruno marsicano.

BENE

TAPPA

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KM : 34

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila

MONTI DELLA LAGA paesaggio.indd 14

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CAPODACQUA

BENE

TAPPA

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KM : 34.9

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Capestrano

Il lago di Capodacqua, è un bacino artificiale situato nel comune di Capestrano. Nel suo fondale racchiude i resti di due antichi mulini ad acqua del 1600 ancora ben conservati. Ben visibili sono le pale dei mulini e gli archi dove, al di sotto, scorreva anticamente il fiume. Una distesa di felci acquatiche, ci accompagna fino ad arrivare ai ruderi semi scoperti delle antiche abitazioni.

LAGO DI CAPODACQUA

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BUSSI SUL TIRINO La Riserva naturale del Fiume Tirino è un’area naturale protetta dell’Abruzzo istituita nel 2007 nella provincia di Pescara. Si trova all`interno del Parco del Gran Sasso ed è lunga circa 7 Km. La riserva naturale del fiume Tirino è interessata da numerosi di allevamenti di trote.

BENE

TAPPA

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KM : 37

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Bussi sul Tirino

RISERVA NATURALE FIUME TIRINO

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BUSSI SUL TIRINO

BENE

TAPPA

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KM : 37

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Bussi sul Tirino

Il fiume Tirino è un affluente del fiume Aterno-Pescara. Si distingue per la pulizia e limpidezza delle sue acque. La sua portata di acqua (6000 l al secondo) è ridotta rispetto ad un tempo. Il fiume nasce dal Gran Sasso, dal sistema acquifero di Campo Imperatore. Il nome deriva dal greco “ tritano “ e vuol dire appunto triplice sorgente, la valle in cui scorre è anche detta valle Tritana o valle Trita. Il paesaggio e’ pittoresco e colpisce subito per il suo aspetto quasi selvaggio, ricco di verde. Si tratta di un fiume che scorre incastonato tra grandi e fredde vallate, dalla corrente veloce con acque limpidissime e fondali di terra e ghiaia.

FIUME TIRINO paesaggio.indd 17

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VALLE DELL’ORFENTO La Riserva Naturale della Valle dell’Orfento è un autentico “Eden”. L’area protetta, senza dubbio una delle zone più belle, selvagge e spettacolari dell’intero Abruzzo, si estende su un ampio territorio che sale da 500 a 2.600 m. di altitudine ed è ricoperto da immensi e lussureggianti boschi di faggio solcati da numerosi canyons ricchi di acque e fragorose cascate. La zona è altresì ricca di eremi, più o meno accessibili, incastonati nella roccia.

BENE

TAPPA

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KM : 37

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila

RISERVA NATURALE VALLE ORFENTO

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NOCCIANO

BENE

TAPPA

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KM : 52.9

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Nocciano

Il Torrente Cigno si trova nella Provincia di Pescara. Nasce in piÚ rami fra la Forca di Penne (m 964), e il monte Scarafano (m 1433), sul Gran Sasso. Si tratta di un affluente di sinistra del fiume Pescara presso Nocciano. Gli altri principali affluenti del Pescara, procedendo da monte verso valle, sono il fiume Tirino, in sinistra idrografica, il fiume Orta e il fiume Lavino, entrambi in destra idrografica, il fiume Nora in destra idrografica. Il torrente Cigno è lungo 22 km.

TORRENTE CIGNO

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MAJELLA La Majella (o anche Maiella) è un massiccio montuoso degli Appennini, situato al confine tra le province di Chieti, L’Aquila. La cima più alta è il Monte Amaro, 2793 m s.l.m. Il massiccio è posto al centro del Parco nazionale della Majella. La Majella, in senso stretto, è costituita da un massiccio calcareo molto compatto. Da più di un secolo e mezzo la geologia dell’area della Montagna della Majella è stata studiata da numerosi studiosi italiani ed esteri, soprattutto per la ricostruzione delle sequenze sedimentarie carbonatiche.

BENE

TAPPA

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KM : 65.5

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila

MASSICCIO DELLA MAJELLA paesaggio.indd 20

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PARCO DELLA MAJELLA

BENE

TAPPA

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KM : 65.5

regione : Abruzzo provincia : Pescara

Il Parco nazionale della Majella, istituito nel 1991, è uno dei tre parchi nazionali dell’Abruzzo. È uno dei 24 parchi nazionali italiani con la peculiarità di presentarsi compatto dal punto di vista territoriale. Infatti, la sua area si raccoglie attorno al grande massiccio calcareo della Majella e alle montagne del Morrone. Nel parco sono state censite oltre 2.100 specie vegetali che rappresentano all’incirca un terzo di tutta la flora italiana; alcune specie sono state per la prima volta identificate dai botanici proprio in loco. Le specie animali sono invece oltre 150.

PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA

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CASALINCONTRADA Il fiume Alento nasce nel cuore del Parco nazionale della Majella, dopo alcuni metri dalla sorgente (450 m slm) prende subito il caratteristico mormorio del torrente e dopo circa due chilometri ha già le sembianze di un fiume. Il fiume Alento è lungo circa 45 chilometri, attraversa due province (Pescara dove nasce e Chieti dove sfocia). Pochi chilometri dopo le sorgenti entra nel territorio di Roccamontepiano e successivamente attraversa i comuni di Casalincontrada e Chieti sfociando infine nel mare Adriatico (estuario).

BENE

TAPPA

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KM : 65.8

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Casalincontrada

FIUME ALENTO

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VACRI

BENE

TAPPA

37

KM : 67.7

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Vacri

Il Foro è un fiume abruzzese. Il fiume nasce a Pretoro attraverso due rami che poi si andranno a congiungere in un unico ramo nel territorio del comune di Fara Filiorum Petri. Il suo bacino idrografico comprende un’area totale di 234,23 km², considerando anche i numerosi affluenti, e bagna 24 comuni della provincia di Chieti. Dal punto di vista paesaggistico la parte alta del bacino è caratterizzata da versanti ripidi e boscosi, tipici della media montagna appenninica, ai quali si succedono le zone collinari digradanti verso il mare. Nella parte bassa del bacino si trova una pianura alluvionale caratterizzata da un’ intensa attività agricola.

FIUME FORO paesaggio.indd 23

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ORSOGNA Il fiume Arielli: nasce a circa 390 m s.l.m. poco a monte dall’abitato di Malverno (comune di Orsogna). L’asta principale ha una lunghezza di poco più di 18 km e sfocia nel mare Adriatico a sud della stazione di Tollo. Il bacino si estende per 41 km² ed è compreso tra quello del Foro a Nord e quello del Moro a Sud. In prossimità del centro storico di Crecchio la valle dell’Arielli diviene stretta e profonda, con una notevole copertura boschiva. Per un breve tratto funge da confine tra Crecchio e Canosa Sannita.

BENE

TAPPA

41

KM : 65.8

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Orsogna

FIUME ARIELLI

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POGGIOFIORITO

BENE

TAPPA

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KM : 67.7

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Poggiofiorito

Il fiume Moro nasce a 5 km a nord dell’abitato di Orsogna a quota 590 m s.l.m. e presenta una lunghezza di circa 23 km. Rimane compreso tra i bacini dell’Arielli a nord e del Feltrino a sud e si sviluppa in un’area complessiva 73 km². Rappresenta il confine tra Crecchio e Frisa. Il Moro è insieme al Feltrino il fiume più inquinato d’Abruzzo, purtroppo vi sono state segnalate morie di pesci, soprattutto alla foce. La valle del Moro è caratterizzata da depositi di sabbie e arenarie giallastre.

FIUME MORO paesaggio.indd 25

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FOSSACESIA Il fiume Sangro nasce a 1441 m s.l.m. dal monte Turchio, vicino al Passo del Diavolo, nel parco Nazionale d’Abruzzo. Dopo un percorso di 122 Km sfocia nel Mare Adriatico nei pressi di Torino di Sangro. Il suo bacino ha una superficie complessiva di 1545 Km², compresa per il 59% nella provincia di Chieti, per il 37% nella provincia dell’Aquila. Inizialmente scorre in gole strette e profonde. Subito a valle il fiume Sangro subisce un allargamento formando il lago artificiale di Bomba, il piu` grande lago artificiale in terra battuta in Europa. Il fiume Sangro e` una meta frequente di pescatori.

BENE

TAPPA

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KM : 87.6

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Fossacesia

FIUME SANGRO

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CASALBORDINO

BENE

TAPPA

51

KM : 101.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Casalbordino

Nasce dalla Sella Grande, sul monte Castel Fraiano (m 1412). Sfocia nel mare Adriatico presso Punta della Penna (Casalbordino). I suoi affluenti sono a sinistra: torrente Altosa; a destra: torrente Maltempo. Il WWF ha segnalato il prosciugamento progressivo del fiume Sinello, il letto del fiume è secco, in particolare nei territori dei Comuni di Gissi e Monteodorisio. Le Guardie WWF hanno accertato l’ assenza delle forme di vita legate all’ecosistema fluviale: pesci, rettili, anfibi e vegetazione idrofila.

FIUME SINELLO

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TRABOCCHI La costa dei trabocchi corrisponde al tratto di litorale Adriatico della provincia di Chieti (Abruzzo) segnato dalla diffusione del trabocco, macchina da pesca su palafitta. Ăˆ un tratto di costa famoso in tutta Italia per la sua bellezza naturalistica e per la sua eterogeneitĂ : ognuno dei paesi della Costa mantiene infatti le proprie caratteristiche e tradizioni. La costa non si presenta omogenea nei vari tratti che la compongono, ma, al contrario, muta notevolmente d’aspetto. Vi sono tratti di spiaggia bassa e sabbiosa, tratti a ciottolame, oltre a tratti alti e rocciosi.

BENE

TAPPA

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KM : 101.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti

COSTA DEI TRABOCCHI

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VASTO

BENE

TAPPA

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KM : 112.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Vasto

La Riserva naturale di Punta Aderci è un’ area naturale protetta dell’Abruzzo, istituita nel 1998. Si estende per 285 ettari sulla costa a Nord del porto di Vasto, fino ad arrivare al fiume Sinello, dove è possibile incontrare l’unico bosco di latifoglie della riserva. Tra la tipica vegetazione delle coste sabbiose troviamo il ravastrello, la calcatreppola marina, lo Xanthium italicum, l’euforbia delle spiagge, il papavero giallo, il mirto, la salsola, il giglio di mare, il finocchio spinoso. Al largo della riserva, non mancano mai i delfini, gli appassionati di birdwatching possono osservare, oltre al fratino, uccello simbolo della riserva, esemplari di fenicottero maggiore.

RISERVA NATURALE DI PUNTA ADERCI paesaggio.indd 29

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SAN SALVO Il fiume Treste nasce dal monte Castel Fraiano (m 1412), presso Castiglione Messer Marino. Affluente di sinistra dei fiume Trigno in località Bonifica Bufalara. Il fiume è in parte costeggiato dalla SS. 86. Purtroppo si tratta dell’ ennesimo fiume devastato in Abruzzo, caduto sotto i colpi delle ruspe. Il Wwf è intervenuto a difesa di questo territorio “importantissimo dal punto di vista naturalistico”, infatti il Fiume Treste è stato classificato dalla Regione Abruzzo e dalla Commissione Europea quale Sito di Interesse Comunitario per la flora e per la fauna.

BENE

TAPPA

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KM : 119.6

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : San Salvo

FIUME TRESTE

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PETACCIATO

BENE

TAPPA

55

KM : 129.4

regione : Abruzzo provincia : Campobasso comune : Petacciato

Il Trigno è un fiume che nasce in Molise e segna parte del confine di questa regione con l’Abruzzo. Sorge ai piedi del Monte Capraro, a 1.150 m s.l.m., entrato in provincia di Campobasso, il fiume segna il confine con l’Abruzzo (provincia di Chieti) sfocia nel mare Adriatico al termine di un corso lungo 85 km. Le specie ittiche più diffuse che popolano il fiume sono: barbi, cavedani, carpe, trote fario e pesci gatto.

FIUME TRIGNO

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PETACCIATO Nel mosso e agricolo paesaggio di Petacciato si osserva la potenza eolica installata in Italia. In Molise sono infatti in funzione due impianti eolici di grandi dimensioni, entrambi di proprietà dell’Enel, capaci di soddisfare i consumi energetici di circa 38.500 famiglie, evitando di conseguenza nell’atmosfera l’emissione di 78 mila tonnellate di CO2.

BENE

TAPPA

55

KM : 129.4

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Montenero di Bisaccia

PARCO EOLICO

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GUGLIONESI

BENE

TAPPA

57

KM : 140

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Guglionesi

Il Torrente Sinarca nasce presso Palata da Il Monte (m 541). Sfocia nel Mare Adriatico presso Termoli. Le località principaliche attravera sono: Termoli, km 103 da Campobasso sulla SS. 87 (Sannitica)e Guglionesi, km 84 (bivio a Palata). Scorre nella provincia di Campobasso e la sua lunghezza è di 26 kilometri.

TORRENTE SINARCA paesaggio.indd 33

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GUGLIONESI A Guglionesi sono installati 12 pali dell’altezza di m.80 che alimentano una centrale eolica di potenza nominale pari a 37 MW oltre a tutte le opere accessorie e di collegamento chee consentono la trasformazione e la consegna dell’energia, per la durata di 29 anni. L’area interessata ha un’estensione di circa 35 ettari di terreno. Le comunità locali sono contrarie alle installazioni di pali nel territorio di Guglionesi poiché le considerano un gravissimo danno ai valori paesaggistici e naturalistici del nostro territorio.

BENE

TAPPA

57

KM : 140

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Guglionesi

PARCO EOLICO

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PONTE LISCIONE

BENE

TAPPA

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KM : 155

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Guglionesi

Il lago di Guardialfiera o di Liscione è un invaso artificiale formato negli anni 1960-settanta dall’innalzamento di una diga sul fiume Biferno in Molise al fine di fornire acqua potabile ai paesi circostanti del Molise per uso domestico, agricolo e industriale. Il lago ha una superficie di 1043 km², la profondità del lago varia da 2 a 3 metri con punte di oltre 20 metri e il fondo è prevalentemente sabbioso e ciottoloso. Il lago, la cui forma è allungata, le specie di pesce che vivono nel lago sono di grosse dimensioni; le più diffuse sono: cavedani, persico trota, carpe, pescegatti, alborelle trote arcobaleno e grossi lucci.

LAGO DI GUARDIALFIERA paesaggio.indd 35

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PORTOCANNONE Il Biferno (in dialetto locale lu Bufiern) è un fiume dell’Italia centro-meridionale, interamente incluso nella regione del Molise e nella Provincia di Campobasso. Dopo aver attraversato una valle rocciosa ricca di calanchi e falesie, sfocia nel Lago di Guardialfiera, ampio bacino artificiale costruito tra gli anni ‘60 e ‘70 per soddisfare i fabbisogni idrici, agricoli e industriali, della fascia costiera molisana e della Puglia settentrionale.

BENE

TAPPA

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KM : 158.3

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Portocannone

FIUME BIFERNO

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LAGO DI LESINA

BENE

TAPPA

69

KM : 178.9

regione : Puglia provincia : Foggia

Il lago di Lesina è un bacino lacustre salmastro situato a nord della Puglia, tra il Tavoliere delle Puglie e il promontorio del Gargano. Lungo circa 22 km e largo mediamente 2,4 km, ha una superficie pari a 51,4 km². È il 9° lago italiano e il secondo dell’Italia meridionale. Le sue acque salate in certi punti possono toccare i 3 m di profondità e sono popolate soprattutto da anguille, notevole fonte di reddito per il comune di Lesina.

LAGO DI LESINA

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SERRACAPRIOLA Il Fortore è un fiume lungo 110 km e scorre nelle province di Campobasso, Benevento e Foggia. Nasce dal monte Altieri nel versante adriatico dell’Appennino sannita, dalla riunione di quattro ruscelli. Il fiume è interessato dal Progetto “Life Nature”, progetto comunitario per la salvaguardia dell’habitat naturale e delle specie viventi che lo popolano. Il progetto è stato proposto dalla Comunità Montana dei Monti Dauni Settentrionali (FG) e redatto dal Centro Studi Naturalistici onlus.

BENE

TAPPA

69

KM : 178.3

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Serracapriola

FIUME FORTORE

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GARGANO

BENE

TAPPA

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KM : 201,6

regione : Puglia provincia : Foggia

Il Gargano, noto anche come Sperone d’Italia, è una subregione dell’Italia che coincide con l’omonimo promontorio che si estende nella parte settentrionale della Puglia nella Provincia di Foggia. È interamente circondato dal Mare Adriatico, tranne ad ovest, dove confina con il Tavoliere. Nel suo territorio è compreso il Parco Nazionale del Gargano. Il promontorio garganico presenta un andamento territoriale notevolmente diversificato, differenziandosi notevolmente dall’andamento pianeggiante del resto della Provincia. Il Gargano è a tutti gli effetti un massiccio montuoso isolato che si erge tra il mare Adriatico e il Tavoliere.

PROMONTORIO DEL GARGANO paesaggio.indd 39

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LAGO DI VARANO Il lago di Varano è un lago pugliese appartenente per intero alla provincia di Foggia. Con una superficie di circa 60,5 km² risulta essere il maggiore lago costiero italiano, oltre ad essere il settimo lago della penisola e il più grande dell’Italia meridionale. Situato sulla costa Nord del Gargano, tradizionalmente è chiamato “lago”, quando, in realtà si tratta di una laguna. Il suo perimetro misura circa 33 km, la sua superficie è pari a 60,5 km² e la profondità delle acque varia da 2 a circa 5 metri. Ha forma vagamente trapezoidale che si estende per una larghezza di circa 10 km, risultando incassato all’interno del promontorio garganico per circa 7 km.

BENE

TAPPA

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KM : 201,6

regione : Puglia provincia : Foggia

LAGO DI VARANO

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GARGANO

BENE

TAPPA

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KM : 201.6

regione : Puglia provincia : Foggia

Il Parco nazionale del Gargano è un’area naturale protetta istituita dalla legge n. 394 del 6 dicembre 1991. Si trova in Puglia e precisamente nell’estrema parte nord-orientale, spesso definita “Sperone d’Italia”. Il suo territorio è di circa 118.144 ha. Del parco fa parte anche la Comunità Montana del Gargano. Fanno parte del parco le quattro isole Tremiti (riserva marina). All’interno del parco si trova la Foresta Umbra. Il Gargano è costituito in prevalenza da rocce sedimentarie, calcari e dolomie, risalenti al Cretacico e al Giurassico, per lo più stratificate e interessate dal fenomeno di dissoluzione carsica.

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DAUNIA Il Subappennino Dauno (noto anche con i toponimi Monti Dauni o Monti della Daunia) è una catena montuosa che costituisce il prolungamento orientale dell’Appennino sannita. Essa occupa la parte occidentale della Capitanata e corre lungo il confine della Puglia con il Molise e la Campania. In passato, la posizione elevata dei centri sul Subappennino Dauno rispetto al Tavoliere ha sempre assicurato loro un’importanza strategica. Oggi tuttavia essi soffrono dell’isolamento geografico: la popolazione residente è in decremento e, specie nei centri più piccoli, in generale più anziana della media.

BENE

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KM : 215

regione : Puglia provincia : Foggia

MONTI DAUNI paesaggio.indd 42

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ERIDANIA

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KM : 216.8

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Eridania

Il Celone è un torrente situato nel foggiano dalla lunghezza di 70 km attualmente prosciugato per costruire i ponti alla ferrovia. Si presuppone che il fiume Celone fosse attraversato dai Romani con le navi per la buona viabilità del fiume. Suoi affluenti sono: il torrente Jorenzo. Nasce alle pendici del monte San Vito (m 1015).

TORRENTE CELONE paesaggio.indd 43

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PATRI M ONI O C ULTURA LE M ATERI A LE

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COLLEMAGGIO

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1

KM : 0

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : L’Aquila

La basilica procattedrale di Santa Maria di Collemaggio è una basilica cattolica che si trova all’Aquila. Fondata nel 1287 per volere di Pietro da Morrone, incoronato papa Celestino V nel 1294, è il più importante monumento religioso della città. Contiene la prima Porta Santa del mondo ed è sede di un giubileo annuale unico nel suo genere. La basilica è stata gravemente danneggiata durante il terremoto del 2009, e dopo i primi restauri funge temporaneamente da cattedrale.

S.MARIA DI COLLEMAGGIO

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BAZZANO La necropoli, costituisce il sito archeologico più indagato in Abruzzo per vastità dell’area e per numero di sepolture. Sono state riportate alla luce tombe che coprono un arco cronologico compreso tra il X e il I secolo a.C. Alla prima età del ferro (X-XVIII secolo a.C.) si datano le tombe monumentali costituite da tumuli con menhir, simili a quelli rinvenuti a Fossa (AQ); alla prima età orientalizzante e arcaica (VIIIVI secolo a.C.) si datano corredi funebri molto ricchi, come il cosiddetto “Principe di Bazzano”, sepoltura che conteneva vasi in bronzo provenienti dall’Etruria.

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2

KM : 5.5

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Bazzano

NECROPOLI DI BAZZANO patrimonio culturale materiale.indd 4

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BAZZANO

BENE

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KM : 5.5

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Bazzano

Sorta sul luogo in cui S. Giusta fu martirizzata e sepolta, la chiesa attuale risale al XIII secolo avendo preso il posto di un’altra costruzione precedente. Pur essendo stata modificata nel XV secolo, la chiesa è rilevante soprattutto per la sua unica facciata ricoperta da un reticolo di cornicioni e colonnine.

CHIESA DI SANTA GIUSTA

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FOSSA Posto sulle pendici del monte Ocre, Fossa è un vero e proprio gioiello in fatto di bellezze artistiche vista la presenza di chiese e di palazzi di grande interesse. Opere che risalgono quasi tutte al periodo medievale e feudale. Anticamente era nota con il nome di Aveja ed è stato, tra l’altro, feudo di Muzio Colonna. Collocato nella valle Subequana, il paese si avvale di un panorama molto suggestivo.

BENE

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5

KM : 11

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Fossa

BORGO DI FOSSA patrimonio culturale materiale.indd 6

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FOSSA

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KM : 11

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Fossa

Oggetto di recenti ricerche archeologiche, Fossa ha restituito una necropoli che si data all’VIIIVII secolo, ricca di corredi funerari perfettamente sopravvissuti al tempo e agli scavi dei ricercatori clandestini. La necropoli è stata ribattezzata addirittura “la piccola Stonhenge” e incorpora tombe risalenti dal X sec. a.C. fino al I sec d.C. Le tombe più antiche vennero utilizzate dal popolo italico dei Vestini (cosi denominati dai Romani poiché particolarmente dediti al culto della dea Vesta che altro non sarebbe che una traslazione dell’arcaico culto della dea madre).

NECROPOLI DI FOSSA patrimonio culturale materiale.indd 7

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FOSSA La struttura fortificata di Fossa, anche se si trova in rovina, si colloca sul sito più alto dell’abitato. Il recinto murario esibisce una pianta all’incirca a forma di trapezio con quattro torrioni quadrangolari, posti in modo irregolare lungo il perimetro e una massiccia torre a forma di cilindro, presumibilmente già esistente prima della costruzione del complesso, collocata in corrispondenza del punto più elevato. La torre a forma di cilindro, ha una superficie in pietra digrossata, il corpo circolare in dissonanza costruttiva con gli altri torrioni testimonia un’edificazione più antica, databile ai secoli XII e XIII.

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5

KM : 11

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Fossa

CASTELLO FORTIFICATO patrimonio culturale materiale.indd 8

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FOSSA

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KM : 11

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Fossa

L’assoluta particolarità della chiesa Santa Maria ad Criptas consiste negli affreschi che coprono interamente le pareti dell’interno. Superando il portone di ingresso si rimane affascinati e rapiti dalle policromie strutturate in forme umane e naturali, pittoriche e architettoniche. Gli studiosi di questo prezioso prodotto dell’arte medioevale abruzzese parlano di due cicli pittorici eseguiti in due diversi momenti storici. Il primo è messo in opera da maestranze bizantino-cassinesi del XIII secolo e inizialmente doveva coprire interamente le pareti interne dell’edificio. Oggi, probabilmente a causa di problemi statici della parete nord, ne restano testimonianze visibili solo nell’abside.

SANTA MARIA DELLE GROTTE patrimonio culturale materiale.indd 9

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POGGIO PICENZE Nella necropoli di Varranone emerge una tomba che gli esperti fanno risalire al II secolo a.C. Per gli archeologi della Sovrintendenza si tratta di una tomba femminile, ancora integra e ben conservata, senza che la terra l’abbia riempita nel corso dei secoli, cosi’ come e’ accaduto per quasi tutte le tombe scavate in Abruzzo. All’interno della tomba sono state trovate alcune ampolline portaprofumo, brocche e pedine da gioco e una lucerna. Si tratta di una sepoltura femminile del popolo dei Vestini.

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KM : 13

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Poggio Picenze

NECROPOLI DI VARRANONE patrimonio culturale materiale.indd 10

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POGGIO PICENZE

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KM : 13

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Poggio Picenze

La Chiesa di S. Felice Martire è dedicata al Santo patrono di Poggio Picenze. La parte più antica di questa chiesa risale all’incirca al 1450; gravemente danneggiata dal terremoto del 1762, fu ricostruita ed ampliata. La sua bella facciata in pietra è stata definitivamente restaurata nel 1870. L’interno, in stile barocco, è a tre navate divise da colonne; l’altare di maggior pregio è dedicato a S. Giovanni: risale al XVI secolo ed è opera dello scultore ed architetto Rocco Di Tommaso da Vicenza (1494-1526). Il terremoto del 6 aprile 2009 ne ha nuovamente danneggiato la struttura.

SAN FELICE MARTIRE patrimonio culturale materiale.indd 11

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POGGIO PICENZE Purtroppo abbiamo poche notizie sulla costruzione delle fontane perché i terremoti hanno fatto assumere un carattere frammentario alle espressioni artistiche di Poggio. La Fontana di S.Rocco collocata ai bordi della ex S.S. 17, è delimitata da una scalinata ed è caratterizzata da due vasche chiuse in nicchie con tre colonnine sormontate da capitelli. Le vasche sono sorrette da modesti piloni in pietra. La fontana, come pure il maestoso abbeveratoio alla sua destra, sono di pregevole fattura. La sobrietà delle linee conferisce un aspetto monumentale di severa eleganza.

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KM : 13

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Poggio Picenze

FONTANA DI SAN ROCCO patrimonio culturale materiale.indd 12

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BARISCIANO

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KM : 18

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Barisciano

Della seicentesca costruzione, originata dal culto di una immagine della Vergine, restano visibili soltanto le mura esterne. frutto di un recente restauro. L’abbandono ed i saccheggi di cui la chiesa è stata oggetto ne hanno comportato la fine. Nella primavera del 2007 grazie alla collaborazione di tutta la popolazione di Barisciano la chiesa della pietà di collerotondo ha riacquistatouna nuova funzione pubblica.

CHIESA DI COLLEROTONDO patrimonio culturale materiale.indd 13

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BARISCIANO Il castello di Barisciano è posto sulle pendici del monte Selva. Esso era sorto a controllo di quella parte del territorio percorsa dal tratturo che congiungeva L’Aquila a Foggia. La fortificazione, notevolmente più in alta rispetto al centro abitato, risale al XIII secolo. Il castello di Barisciano rappresenta un affascinante esempio di architettura difensiva del genere castello-recinto. Esso è ormai ridotto allo stato di rudere. La pianta era originariamente quadrangolare, con un torrione principale da cui partiva la cortina muraria spezzata da torri di fiancheggiamento. Ancora visibili sono le mura di cinta, il puntone pentagonale e le torri.

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KM : 18

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Barisciano

ROVINE DEL CASTELLO patrimonio culturale materiale.indd 14

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PELTUINUM

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KM : 20

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Prata D’Ansidonia

Peltuinum è un sito archeologico dei Vestini presso Prata d’Ansidonia, in provincia dell’Aquila. I Romani la ricostruirono fra la metà del I secolo a.C. e la prima metà del secolo seguente. Era attraversato dalla Via Claudia Nova e dal Tratturo L’Aquila-Foggia. In epoca Normanna cambiò il nome in Civita Sedonia dal fondatore, un certo Sedonio, ma non raggiunse mai più l’importanza di Peltuinum. Alcuni resti di Peltuinum sono: il teatro di età augustea, tratti di mura, un tempio, forse apollineo.

SITO ARCHEOLOGICO DI PELTUINUM patrimonio culturale materiale.indd 15

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SANTO STEFANO DI SESSANIO Santo Stefano di Sessanio è un comune italiano di 120 abitanti. Fa anche parte della Comunità montana Campo ImperatorePiana di Navelli. Il territorio del comune rientra nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Il borgo fa parte del Club dei “Borghi più belli d’Italia”. Il nome Sessanio deriva probabilmente da una corruzione di Sextantio, piccolo insediamento romano situato nei pressi dell’attuale abitato. Nel 2004 un giovane impreditore, Daniel Kihlgren, di origini svedesi, ha acquistato una piccola parte del borgo per realizzare un albergo diffuso attirando l’interesse di altri investitori sia esteri che italiani.

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KM : 22

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : S. Stefano di Sessanio

BORGO DI S.STEFANO DI SESSANIO patrimonio culturale materiale.indd 16

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SAN PIO DELLE CAMERE

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KM : 23

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Castelnuovo

Sulla strada tra Castelnuovo e San Pio delle Camere si incontra la chiesa tratturale di Santo Stefano, risalente alla metà del XIII sec., che spesso svolgeva la funzione di ricovero per i pastori che percorrevano il tratturo nel periodo delle migrazioni per la transumanza. Essa è caratterizzata da una navata unica con transetto ed abside rettangolare, capriate lignee a vista e particolari finestre presbiteriali. La facciata a coronamento orizzontale presenta un portale con lunetta e sullo stesso asse una finestra circolare aperta posteriormente.

CHIESA TRATTURALE DI S.STEFANO patrimonio culturale materiale.indd 17

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SAN PIO DELLE CAMERE Il castello è disposto lungo il pendio della montagna, con le cortine e il cammino di ronda realizzati a gradoni. Il mastio sorge nella parte più alta del castello. La sua terminazione è anch’essa inclinata secondo il pendio della collina: una situazione in cui, più che l’interesse militare, discutibile, sembra prevalere la ricerca di una coerenza estetica. Anche il mastio, come il castello, ha pianta triangolare e si presenta come un puntone. Non sappiamo se il castello, feudo dei Caracciolo, sia stato stabilmente abitato in epoca medievale oltre ad essere utilizzato per la difesa.

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KM : 23

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Castelnuovo

FEUDO DEI CARACCIOLO patrimonio culturale materiale.indd 18

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S.MARIA DEI CINTORELLI

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KM : 25.4

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Caporciano

La chiesa si trova nella biforcazione del tratturo L’AquilaFoggia con il tratturo CenturelleMontesecco, rendendola una struttura strategica nel periodo in cui la transumanza aveva un ruolo fondamentale nell’economia del meridione d’Italia. Secondo la tradizione, la costruzione dell’attuale chiesa fu iniziata a seguito di un miracolo avvenuto nel 1502, per essere completata nel 1561. Con il decadere dell’importanza della transumanza sul finire dell’800, anche la chiesa si avviò ad un progressivo degrado, tanto che nel 1877 la chiesa risultava già in abbandono e fu poi interdetta al culto definitivamente il 19 aprile 1935.

CHIESA DI SANTA MARIA DEI CINTORELLI patrimonio culturale materiale.indd 19

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CASTELVECCHIO CALVISIO Castelvecchio Calvisio è un comune italiano di 187 abitanti della provincia dell’Aquila in Abruzzo. Fa anche parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli. Parte del territorio del comune rientra nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale. Il comune di Castelvecchio Calvisio ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 246 abitanti. Nel 2001 la popolazione è diminuita 198 abitanti, il borgo ha subito dunque il fenomeno dell’abbandono a causa del terremoto e della disoccupazione.

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KM : 29

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Castelvecchio Calvisio

BORGO ABBANDONATO patrimonio culturale materiale.indd 20

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CAPORCIANO

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KM : 27

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Caporciano

Su di un colle nel mezzo di un altopiano, ad una quota di circa 800 m. slm. è adagiato l’abitato di Caporciano. Dalla sommità del paese, che prese il nome dal dio Giano, Capo di Giano, Caput Jani, si apre sulla pianura variegata un vasto orizzonte, chiuso dapprima dai monti vicini e poi, in lontananza, dalle cime più alte dell’Appennino: il Corno Grande, il Monte Amaro ed il Sirente. Dalla sommità del Paese, si dipartono le stradine medievali del centro abitato, ben conservato negli aspetti tipologici.

BORGO DI CAPORCIANO patrimonio culturale materiale.indd 21

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CAPORCIANO Il Castello di Bominaco sorge al di sopra del borgo di Caporciano, in una posizione dominante che permetteva il controllo visivo di una vasta area di territorio della Piana di Navelli. Il primo impianto risale, presumibilmente, al XII secolo; l’aspetto attuale, però, gli fu conferito in seguito alla distruzione del precedente castello. Il castello-recinto fu ricostruito sulla cresta della montagna in un punto di grande suggestione paesaggistica. La cinta muraria, intervallata da torri rompitratta a pianta quadrata, delimita uno spazio di forma trapezoidale. Il perimetro si conclude con una robusta torre cilindrica con base a forte scarpata.

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KM : 27

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Caporciano

CASTELLO DI BOMINACO patrimonio culturale materiale.indd 22

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ROCCA CALASCIO

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KM : 30

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Calascio

Nelle vicinanze della rocca si trova la chiesa di Santa Maria della Pietà, un piccolo tempietto eretto tra il XVI ed il XVII secolo sul luogo dove, secondo la legenda, la popolazione locale ebbe la meglio su una banda di briganti. La chiesa, probabilmente fondata su una preesistente edicola rinascimentale, presenta una struttura esterna a pianta ottagonale ed una cupola ad otto spicchi. La chiesa, oggi adibita a semplice oratorio, è meta di fedeli e devoti.

SANTA MARIA DELLA PIETA’ patrimonio culturale materiale.indd 23

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ROCCA CALASCIO Rocca Calascio è una rocca situata in Abruzzo, nel territorio del comune di Calascio (AQ) all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ad un’altitudine di 1.460 metri. È conosciuta per la presenza del castello, uno dei più elevati d’Italia, e del borgo sottostante, oggi disabitato. La fondazione della rocca si fa risalire all’anno 1000, la struttura aveva funzione di torre d’avvistamento. Nel XX secolo anche le ultime famiglie rimaste abbandorono il borgo e la rocca rimase disabitata. E’ un luogo particolarmente suggestivo tanto da essere stato scelto come ambientazione per alcuni famosi film (su tutti Lady Hawke del 1985).

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KM : 30 regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Calascio

ROCCA DI CALASCIO patrimonio culturale materiale.indd 24

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NAVELLI

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KM : 32

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : L’ Aquila

Navelli è un comune di 614 abitanti che fa parte della comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli. I primi insediamenti italici nella zona di Navelli si fanno risalire ai Vestini intorno al VI secolo a.C. L’attuale paese fu fondato in epoca medievale (VIII-X sec.). Le abitazioni vennero costruite in epoca medioevale nella zona della “Villa di Piceggia grande”, ampliandosi in epoca rinascimentale verso la “Villa di Piceggia piccola”: le due zone, medievale ( l’attuale “Spiagge grandi”) e rinascimentale (“Spiagge piccole”), sono ancora distinguibili nell’abitato.

BORGO DI NAVELLI patrimonio culturale materiale.indd 25

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NAVELLI Lungo la strada che da Navelli prosegue verso L’Aquila, non si può fare a meno di notare una tipica chiesa abruzzese, costruita lungo lo storico percorso della transumanza: S. Maria delle Grazie; risalente al Cinquecento, la chiesa offriva un conforto alle anime ed un riparo dal freddo per i pastori con le loro greggi.

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KM : 32

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Navelli

CHIESA TRATTURALE DELLE GRAZIE patrimonio culturale materiale.indd 26

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OFENA

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KM : 36

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune :Ofena

Ofena è un comune di 588 abitanti che fa parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli. Parte del territorio del comune rientra nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale. Il territorio comunale ospitò il villaggio di Aufinum, fondato dai Vestini. Il borgo medievale, la cui esistenza è documentata a partire dal IX secolo, fu tra quelli che, nel 1147, contribuirono con uomini e mezzi alla seconda crociata. Nei secoli successivi fu inglobato nei domini dei Piccolomini e dei Medici.

BORGO DI OFENA patrimonio culturale materiale.indd 27

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CAPESTRANO Capestrano è un comune italiano di 952 abitanti. Centro agricolo situato nell’alta Valle del Tirino che fa parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli. Parte del territorio del comune rientra nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale. In epoca medievale le prime notizie risalgono al secolo IX. Nel 1284 per concessione di Carlo I d’Angiò. Agli inizi del secolo XIV fu compresonella Contea di Celano e attraverso la signoria dei Piccolomini, pervenne nel 1566 ai De Medici.

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KM : 35.5

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Capestrano

BORGO DI CAPESTRANO patrimonio culturale materiale.indd 28

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CAPESTRANO

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KM : 35.5

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Capestrano

La chiesa di S.Pietro ad Oratorium è di epoca medievale, molto ben conservata e recentemente restaurata. La chiesa venne fondata sulla riva del fiume Tirino, che al tempo della fondazione passava a 200 metri dalla chiesa. Fu costruita, secondo la tradizione, grazie al dono di un appezzamento di terra per la costruzione di un monastero, fatto dall’ultimo re longobardo Desiderio nel 756 d.c. all’abate Attalo. La chiesa vantò la protezione di papi ed imperatori, come Carlo Magno e Pipino, ma soprattutto della dinastia dei Medici di Firenze.

SAN PIETRO AD ORATORIUM patrimonio culturale materiale.indd 29

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CAPESTRANO Il castello di Capestrano domina l’intero borgo di Capestrano : costruito tra il XV e il XVI secolo e oggi sede del Municipio, è appartenuto a numerose famiglie nobili, come gli Acquaviva, i Piccolomini e i Medici. Caratteristico è il cortile interno a forma triangolare con un antico pozzo, poligonale all’esterno, circolare all’interno, con due colonne collegate da architrave. Capestrano è menzionato per la prima volta in una donazione del 1284 fatta da Carlo I a Riccardo d’ Acquaviva.

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KM : 35.5

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Capestrano

CASTELLO DI CAPESTRANO patrimonio culturale materiale.indd 30

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BUSSI SUL TIRINO

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KM : 37

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Bussi sul Tirino

La denominazione Bussi deriva probabilmente dal nome della pianta del bosso (Buxum in latino). Nella Galleria delle Mappe Geografiche dei Musei Vaticani, volute dal pontefice Gregorio XIII e realizzate dal 1580 al 1585, si trova indicato l’attuale fiume Tirino con il nome di Buscio. Dapprima appartenente alla provincia dell’Aquila, nel 1927, con la nascita della provincia di Pescara, Bussi passa a quest’ultima. Al pari di molti centri della zona, anche Bussi sul Tirino, è stato colpito dal terremoto del 6 aprile 2009.

BORGO DI BUSSI SUL TIRINO patrimonio culturale materiale.indd 31

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BUSSI SUL TIRINO La chiesa di Santa Maria di Cartignano risale all’ XI secolo ed è legata alla storia della colonizzazione benedettina. Il documento più antico è un atto di donazione del 1021 nel quale si fa menzione di una cella di san Benedetto, ossia una piccola chiesa di campagna. Verso la metà del XVIII secolo, la chiesa passò ai monaci Celestini del Morrone. La chiesa manifesta i caratteri stilistici del XII secolo piuttosto che quelli dell’epoca della fondazione benedettina. Lo stato in cui la chiesa è stata ritrovata all’inizio del Novecento, sommersa dai detriti alluvionali, ha reso difficoltoso il lavoro di ricostruzione della pianta originaria.

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KM : 37

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune :Bussi sul Tirino

S.MARIA DI CARTIGNANO patrimonio culturale materiale.indd 32

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BUSSI SUL TIRINO

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KM : 37

regione : Abruzzo provincia :Pescara comune : Bussi sul Tirino

Nella parte più alta della robusta cinta muraria che anticamente delimitava il borgo, e della quale si conservano ancora evidenti tracce, è posto il Palazzo-Castello di origine medievale. A partire dal 1092 alcuni stabili del castello di Bussi erano posseduti dal monastero di San Benedetto in Perillis. Dopo la donazione del castello alla chiesa tra il 1377 e il 1599 Bussi appartenne ai Cantelmo. Pietro Pietropaoli, barone di Navelli, acquistò dai Cantelmo per diecimila ducati il castello di Bussi (1579), per poi rivenderlo a Cosimo de’ Medici per ventimila ducati (1599).

CASTELLO DI BUSSI patrimonio culturale materiale.indd 33

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BUSSI SUL TIRINO La torre d’avvistamento di Sutrium, di origine altomedievale è ubicata a sud-ovest dell’abitato di Bussi sul Tirino. La sua pianta triangolare è inusuale in Abruzzo. Presenta il corpo snello ed era sicuramente poco elevata. La sua funzione principale era di controllo ed avvistamento di buona parte della vallata sottostante. Il collegamento visivo era garantito con il borgo di Bussi. Attualmente non rimane nulla dell’originaria suddivisione interna. Il materiale impiegato per la realizzazione sono conci e pietrame. La torre è degradata, sia per il suo parziale crollo, sia per lo stato di generale abbandono.

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KM : 37

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune :Bussi sul Tirino

TORRE DI SUTRIUM patrimonio culturale materiale.indd 34

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FORCA DI PENNE

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KM : 38.9

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Capestrano

Una torre cilindrica che si confonde con la vegetazione e con le rocce, ma che segna un luogo naturale interessante e poco noto: Forca di Penne. Il valico è caratterizzato proprio da questa tozza torre di origine medievale che si vede a grande distanza, e quindi anche dall’autostrada. In questo passo di montagna transitavano nel passato i pastori con le loro greggi durante le migrazioni stagionali della transumanza, lungo il tratturo L’Aquila-Foggia del quale qui correva uno dei percorsi. L’area di Forca di Penne è tutelata dal WWF dal 1990 vi è operativo un importante Centro Ornitologico.

TORRE DI AVVISTAMENTO patrimonio culturale materiale.indd 35

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CORVARA Il piccolo paese, posto sul monte Aquileio, è caratteristico per le sue antiche case in pietra. Molto bello il paessaggio che si può ammirare intorno al centro abitato. Il paese è sorto nel corso del Medioevo. Anche qui i feudatari si susseguirono per secoli e dominarono sia i Cantelmo sia, tra la metà del ‘500 e i primissimi anni del ‘600, i d’Afflitto. Il paese conserva ancora intatto il fascino incantato della struttura medievale, con le case in pietra che seguono il declivio del monte Aquileo.

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KM : 43

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Corvara

BORGO DI CORVARA patrimonio culturale materiale.indd 36

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CARPINETO DELLA NORA

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KM : 42

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Carpineto della Nora

L’ Abbazia di Carpineto della Nora nasce nel 962 per volontà di Berardo figlio di Linduno, conte di Penne. Il Monastero voluto da Berardo sorse su di un colle boscoso di lecci alle pendici orientali del Gran Sasso. L’ Abbazia come essa si vede oggi, è del XII sec. La pianta è a tre navate, del tipo di Casauria, ma le abisidi sono quadre, di tipo cistercense. Si tratta di un tipo misto di basilica con archi a tutto sesto ed archi a sesto acuto. Le volte sono presenti nel solo presbiterio; le navate sono invece coperte da un tetto a capriate. L’interno, ben restaurato, presenta un aspetto armonioso.

ABBAZIA DI S.BARTOLOMEO patrimonio culturale materiale.indd 37

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SAN CLEMENTE A CASAURIA L’abbazia di San Clemente a Casauria è un complesso monumentale abruzzese, edificato nel paese di Castiglione a Casauria. Ha subito gravi danni durante il terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, che hanno comportato la sua chiusura, l’ingabbiamento delle opere d’arte. E’ stata soggetta quindi a successivo restauro. L’abbazia fu costruita dall’imperatore Ludovico II, pronipote di Carlo Magno, nel 871 a causa di un voto fatto durante la sua prigionia nel ducato di Benevento. Inizialmente dedicata alla Santissima Trinità, fu poi intitolata a san Clemente quando, nel 872, vi si traslarono i suoi resti.

BENE

TAPPA

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KM : 64.5

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Castiglione a Casauria

ABBAZIA DI SAN CLEMENTE patrimonio culturale materiale.indd 38

12/07/2011 1.17.37


ROCCAMORICE

BENE

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28

KM : 65.5

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Roccamorice

L’eremo di Santo Spirito è sicuramente il più grande e famoso di tutta la Maiella, e anche se ha subito diverse trasformazioni nei secoli, mantiene ancora il fascino dovuto alla stupenda posizione nella valle omonima. Non esiste una data precisa della sua origine, anche se si suppone sia anteriore al Mille. La prima presenza a noi nota è quella di Desiderio, futuro Papa Vittore III, che vi dimorò nel 1053.

EREMO DI SANTO SPIRITO patrimonio culturale materiale.indd 39

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ROSCIANO Rosciano è un comune di 3.597 abitanti. Nella frazione Villa Badessa (in lingua arbëreshë Badhesa) è presente l’unica comunità Arbëreshë (ItaloAlbanese) dell’Abruzzo, che preserva in parte la lingua albanese. Abitato sin dal neolitico e probabilmente vicus romano (lo dimostrano l’impianto in laterizio che funge da basamento alla torre del castello, nonché vari oggetti scoperti nel territorio (tra i quali un sarcofago, suppellettili, armi), l’area di Rosciano vide l’insediamento di una fara longobarda, posta ai confini meridionali del Ducato di Spoleto lungo la riva sinistra del fiume Pescara.

BENE

TAPPA

29

KM : 60

regione : Abruzzo

provincia : Pescara comune : Rosciano

BORGO DI ROSCIANO patrimonio culturale materiale.indd 40

12/07/2011 1.17.38


ROSCIANO

BENE

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29

KM : 60

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Rosciano

Nel centro storico si possono ammirare anche la chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine (detta anche di sant’Eurosia), con tele del seicento e del settecento e, inoltre, la graziosa chiesetta di San Nicola, che conserva una preziosa serie di affreschi rinascimentali della scuola di Andrea De Litio, il principale artista abruzzese del quattrocento.

CHIESA DI SANT’EURASIA patrimonio culturale materiale.indd 41

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LETTOMANOPPELLO Lettomanoppello è un comune italiano di 3.098 abitanti che fa parte della Comunità montana della Maiella e del Morrone e dell’omonimo Parco Nazionale. Lettomanoppello, ossia “terra dei baroni Letto” vanta una storia di complesse vicende. Fin dall’antichità il suo territorio fu apprezzato per le cave di pietra bianca, sfruttate dai Romani. Nel paese, che ha subìto una forte emigrazione, è tuttora fiorente la lavorazione artigianale della pietra bianca. È possibile visitare, all’interno del centro storico, numerose botteghe di scalpellini.

BENE

TAPPA

30

KM : 65

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Lettomanoppello

BORGO DI LETTOMANOPPELLO patrimonio culturale materiale.indd 42

12/07/2011 1.17.39


LETTOMANOPPELLO

BENE

TAPPA

30

KM : 65

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Lettomanoppello

Fin dal VII secolo i pastori pugliesi che si recavano in transumanza sulla Maiella portarono con loro il culto di San Michele Arcangelo. A Lettomanoppello a circa 750 m slm c’è un’ampia grotta in cui è collocata una statua in pietra del santo particolarmente venerata nei secoli passati da tutti i lettesi (abitanti di Lettomanoppello) che, ogni anno, l’8 di maggio si recavano in processione dal paese fino alla grotta per celebrarvi messa. Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V, ai piedi della grotta costruì poi una piccola cappella.

SANTUARIO DELL’ICONICELLA patrimonio culturale materiale.indd 43

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SERRAMONACESCA La prima attendibile testimonianza documentaria circa S. Liberatore a Majella è il Memoratorium dell’abate cassinese Bertario (856883), una delle cui redazioni è contenuta nella Cronaca cassinese di Leone Ostiense, dove sono indicate le ormai numerose pertinenze liberatoriane (terre, chiese, monasteri). La fabbrica fu innalzata nell’anno 1007 per volere del monaco Teobaldo su una costruzione preesistente databile intorno al IX secolo.

BENE

TAPPA

31

KM : 65.8

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Serramonacesca

ABBAZIA DI SAN LIBERATORE A MAJELLA patrimonio culturale materiale.indd 44

12/07/2011 1.17.41


SERRAMONACESCA

BENE

TAPPA

31

KM : 65.8

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Serramonacesca

L’ Eremo di Sant’Onofrio al Morrone è un edificio religioso posto sulle pendici dell’omonimo monte, nei pressi di Sulmona, risalente al XIII secolo, che custodisce la memoria di Pietro Angelerio (o Pietro da Morrone), il frate eremita che qui visse e che divenne papa nel 1294 con il nome di Celestino V e poi santo. Il complesso è raggiungibile attraverso uno scosceso sentiero che conduce dalla frazione Badia, al margine orientale della Conca di Sulmona, sino alla quota di 620 metri, dove è posto l’eremo.

EREMO DI SANT’ONOFRIO patrimonio culturale materiale.indd 45

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SERRAMONACESCA Castel Menardo è posto sul colle Ciumina nei pressi di Serramonacesca, un’altura dove domina imponente il paesaggio della Val Pescara e i valichi della Maiella ed è probabilmente il più antico fortilizio della regione. La tradizione vuole che sia stato costruito in una notte dai Paladini di Carlo Magno, ma le sue origini sono incerte e potrebbero essere datate intorno alla metà del XII secolo. La sua principale funzione era di controllare i tracciati storici della viabilità ed in particolare il “tratturo magno” percorso che condizionò, in quei tempi, la geografia economica e sociale dell’Abruzzo e della Maiella.

BENE

TAPPA

31

KM : 65.8

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Serramonacesca

CASTEL MENARDO patrimonio culturale materiale.indd 46

12/07/2011 1.17.41


SERRAMONACESCA

BENE

TAPPA

31

KM : 65.8

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Serramonacesca

Le tombe rupestri di Serramonacesca, si trovano appena fuori il centro abitato di Serramonacesca. Le tombe, cui si arriva percorrendo a piedi un comodo sentiero che inizia nei pressi dell’Abbazia di San Liberatore, sono scavate nella parete rocciosa che fiancheggia l’alveo del fiume. Il sentiero è parzialmente accessibile anche per ipovedenti o per non vedenti accompagnati. Sull’origine di questo complesso rupestre, caratterizzato da alcune tombe ad arcosolio e da una cappellina, si sa ben poco. Molto probabilmente, tuttavia, sono da attribuirsi ad un piccolo nucleo di eremiti che si era stabilito nella zona intorno al VIII-IX secolo.

TOMBE RUPESTRI patrimonio culturale materiale.indd 47

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CASALINCONTRADA La prima menzione della chiesa si trova in una sentenza arbitrale del 12 aprile del 1302. Nel 1324-25 fece parte della Rationes Decimarum tra le chiese soggette al Monastero di Santa Maria d’Arabona. Il marchese Giovanni Battista fece ristrutturare la chiesa dopo i danneggiamenti dei terremoti del 1661 e 1688; come prova un epitaffio in pietra. Tuttavia la chiesa fu di nuovo danneggiata dal terremoto della Maiella del 3 novembre del 1706. Dopo il terremoto del 25 luglio del 1805 fu gravemente danneggiata e fu progressivamente abbandonata.

BENE

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32

KM : 65.8

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Casalincontrada

CHIESA DI SANTO STEFANO patrimonio culturale materiale.indd 48

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PRETORO

BENE

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KM : 67

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Pretoro

La Chiesa della Madonna della Mazza. Risale al XIII-XIV secolo. in alcune mappe arcaiche viene citata come “Madonna del Monte”. Trattasi di un eremo fondato dai monaci benedettini cistercensi. Il nome di Madonna della Mazza è dovuto al fatto che è raffigurata con uno scettro (chiamato volgarmente mazza). Le prime notizie che si hanno sull’edificio sono per le decime ecclesiastiche del biennio 1324-25 durante il periodo cistercense.

EREMO DELLA MADONNA DELLA MAZZA patrimonio culturale materiale.indd 49

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PRETORO La grotta è sita ad 8 km da Pretoro a 900 m.s.l.m. L’eremo risulta citato in un documento del 1581, nel quale viene citata una “Ecclesiam Sancti Angeli” presso la chiesa di Santa Maria del Monte o della Mazza. Data l’esistenza di una sorgente ed uno stillicidio d’acqua all’interno la grotta era fenomeno di culto di San Michele Arcangelo. Delle indagini archeologiche all’interno hanno riportato utensili in selce, reperti ceramici dell’età del Bronzo. Sull’ingresso vi sono alcune prove dell’esistenza di eremiti nella grotta. La grotta, inoltre fu abitata da sfollati di Pretoro durante la seconda guerra mondiale

BENE

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32

KM : 67

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Casalincontrada

GROTTA DELL’EREMITA patrimonio culturale materiale.indd 50

12/07/2011 1.17.42


FARA FILIORUM PETRI

BENE

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KM : 66.5

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Fara Filorum Petri

Intorno all’anno 1000 l’influenza dei monaci benedettini del monastero di Montecassino iniziò a farsi sentire e, tramite la vicina abbazia di San Liberatore, a Majella, i monaci benedettini avevano su Fara potere temporale e spirituale. Ne sono testimonianza il convento sito a Sant’Eufemia risalente a questi anni e la Chiesa di San Salvatore, costruita sui resti di un castello del III secolo d.C.

CHIESA DI SAN SALVATORE patrimonio culturale materiale.indd 51

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GUARDIAGRELE « Guardiagrele, la città di pietra, risplendeva al sereno di maggio. Un vento fresco agitava le erbe su le grondaie. Santa Maria Maggiore aveva per tutte le fenditure, dalla base al fastigio, certe pianticelle delicate, fiorite di fiori violetti, innumerevoli cosicche’ l’antichissimo Duomo sorgeva nell’aria cerulea tutto coperto di fiori marmorei e di fiori vivi. » Gabriele D’Annunzio ne Il trionfo della morte.

BENE

TAPPA

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KM : 68.5

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Guardiagrele

SANTA MARIA MAGGIORE patrimonio culturale materiale.indd 52

12/07/2011 1.17.46


GUARDIAGRELE

BENE

TAPPA

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KM : 68.5

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Guardiagrele

A pochi passi dall’antico perimetro difensivo della città, spicca il suggestivo torrione Orsini (così denominato dalla potente casata che dominò a lungo su Guardiagrele). La torre è a pianta quadrata, con grosse mura in pietra di 80 cm di spessore. È priva di copertura ed è attualmente semi diroccata. Chiusa ai lati, presenta un’apertura alla base, utilizzata per l’accesso, ed una finestra sulla parete opposta verso l’alto. La torre costituirebbe l’antico presidio militare longobardo dal quale, secondo la tradizione, ebbe origine il primo nucleo fortificato della città.

TORRIONE ORSINI patrimonio culturale materiale.indd 53

12/07/2011 1.17.47


FILETTO Ridente è la collocazione del borgo su una collina tra due fiumi. Tra gli edifici merita attenzione il santuario ottocentesco della Madonna della Libera che presenta sulla facciata un pannello in maiolica attribuito a Fedele Cappelletti. A Circa 3 km dal paese è situata la chiesa di S. Crisante e S. Daria che risale al 1192. Nelle immediate adiacenze ci sono i resti di un convento risalente ai secoli XII-XIII.

BENE

TAPPA

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KM : 70

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Filetto

SANTUARIO MADONNA DELLA LIBERA patrimonio culturale materiale.indd 54

12/07/2011 1.17.47


FILETTO

BENE

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KM : 70

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Filetto

Il litorale abruzzese ed il primo entroterra collinare sono sempre stati i luoghi piÚ popolosi dell’Abruzzo ed economicamente piÚ avanzati. Le vie tratturali e le antiche ville romane ne sono la fondamentale testimonianza. Filetto ospita le vestigia di un complesso del periodo tardo imperiale romano, recentemente oggetto di scavi archeologici.

TOMBA MEGALITICA patrimonio culturale materiale.indd 55

12/07/2011 1.17.50


GIULIANO TEATINO Costruita fra il XVII ed il XVIII sec., ha una pianta a forma basilicale, volta a botte, prospetto sobrio in mattoni d’epoca e linee architettoniche riferite all’Architettura tipica barocca Abruzzese. Interni dalle linee sfarzose e ricchi di motivi decorativi della tradizione artistica minore abruzzese.

BENE

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KM : 70

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Giuliano Teatino

SANTA MARIA DEL POPOLO patrimonio culturale materiale.indd 56

12/07/2011 1.17.50


CRECCHIO

BENE

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KM : 70

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Crecchio

L’antica fortezza di Crecchio è un edificio a pianta regolare quadrangolare con quattro torri posti agli angoli. La muratura è realizzata in pietrame squadrato su una sola faccia, impilata, con blocchi di arenaria compatta ben squadrata agli angoli. Gli spessori delle mura variano da circa 1,80 a 0,80 metri. La torre di avvistamento, la più antica, più grande ed alta delle altre tre, rappresenta una tipica torre normanna del XII secolo, e, fino al 1943, era sormontata da merli irregolari, a testimonianza della sua funzione difensiva. Oggi nel castello di Crecchio è possibile visitare il Museo Archeologico dell’Abruzzo Bizantino e Altomedievale.

CASTELLO DI CRECCHIO patrimonio culturale materiale.indd 57

12/07/2011 1.17.52


LANCIANO E’ la più grande e monumentale delle fontane che, ai piedi degli altipiani su cui sorge la città, serviva i quartieri, per l’approvvigionamento di acqua potabile. La fonte era al servizio del quartiere di Civitanova, il più ricco e affollato di Lanciano. Lungo di essi, sino ai primi decenni del ’900, si snodavano file di donne, con in testa le caratteristiche conche contenenti l’acqua da bere, o i grandi canestri ricolmi di panni da lavare. Alimentata da alcune delle numerose sorgenti naturali che sgorgano nella zona, era usata sin da epoca antica.

BENE

TAPPA

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KM : 79.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Lanciano

FONTANA DI CIVITANOVA patrimonio culturale materiale.indd 58

12/07/2011 1.17.52


LANCIANO

BENE

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45

KM : 79.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Lanciano

La chiesa di Sant’Onofrio si trova nell’omonima frazione di Lanciano, in provincia di Chieti. Fu ricostruita nel 1962 in sostituzione ad una precedente chiesa intitolata allo stesso Santo, situata sulla cima di un colle alle spalle dell’attuale tempio, facente però parte alla contrada Rizzacorno. Essa fu costruita nel 1467 e fu gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, che ne causarono la chiusura al culto.

SANT’ONOFRIO patrimonio culturale materiale.indd 59

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LANCIANO Il castello di Lanciano costituisce un’ imponente opera di fortificazione che racchiude i quattro quartieri che hanno dato vita all’intero nucleo urbano. Il primo insediamento delle mura difensive risale al 1059, anno della porta di S. Biagio, accesso al primo quartiere di fondazione della città. Nel 1489 gli Aragonesi recintano di mura e torri il quartiere di Civita Nova e completano il perimetro dello spazio urbano. Le torri montanare venivano a proteggere l’unica zona pianeggiante della città. Il perimetro murario realizzato a tecnica mista, in laterizio, in pietra arenaria e ciottoli, presenta in questo lato torri a diversa altezza chiaro scopo difensivo.

BENE

TAPPA

45

KM : 79.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Lanciano

CASTELLO DI LANCIANO patrimonio culturale materiale.indd 60

12/07/2011 1.17.52


MOZZAGROGNA

BENE

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KM : 81

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Mozzarogna

Riconosciuto come uno dei castelli più belli del Centro Italia venne costruito dai Longobardi alla fine dell’VIII secolo, e fu proprietà e dimora dei conti di Chieti fino alla conquista dei Normanni. In seguito, nel 1259, il re Manfredi donò il castello e il suo feudo alla città di Lanciano. Nel 1268 il conte Filippo di Fiandra con tutta la sua famiglia vi riprese dimora. Nel 1308 il conte fu cacciato da Lanciano per la sua arroganza e l’imponente costruzione iniziò il suo lungo periodo di decadenza, seguito, nel XVI secolo, dal periodo della carestia e della peste che portò la costruzione all’abbandono totale.

CASTELLO DI SEPTE patrimonio culturale materiale.indd 61

12/07/2011 1.17.55


SANTA MARIA DI IMBARO La chiesa deve il nome alla sua posizione presso un tratturo che portava in Puglia, così venne chiamata “Plebem quoque Sancta Maria in viam Bari”, nome poi mutato in Sancta Maria in Baro per poi man mano ad arrivare al nome attuale. La facciata è preceduta da un portico con archi a tutto sesto. Il fronte vero è a terminazione a capanna. Sul retro, l’abside ha un coronamento ad arcatelle cieche ed è affiancato dal campanile. L’interno è ad un’unica navata. Vi sono un altare, una Madonna con Bambino ed un Crocifisso di scuola abruzzese del XIII secolo.

BENE

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KM : 79.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : S.Maria di Imbaro

CHIESA DI SANTA MARIA DI IMBARO patrimonio culturale materiale.indd 62

12/07/2011 1.17.55


FOSSACESIA

BENE

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KM : 87.6

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Fossacesia

Il complesso monastico di San Giovanni in Venere è composto da una basilica e dal vicino monastero, entrambi costruiti all’inizio del XIII secolo in luogo del piccolo monastero preesistente. La posizione è molto panoramica: è infatti posizionato su una collina che domina la costa. La chiesa presenta la struttura classica delle basiliche cistercensi, con tre navate separate da archi ogivali e soffitto di legno. All’interno, gli absidi sono decorati da affreschi del Duecento. Sotto l’altare maggiore si trova la cripta, in cui fanno bella mostra di sé delle colonne di epoca romana e i resti dell’antica chiesa paleocristiana.

ABBAZIA DI SAN GIOVANNI IN VENERE patrimonio culturale materiale.indd 63

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LIDO DI CASALBORDINO Ai margini di un altopiano situato lungo la costa di Casalbordino, sorgono i resti della basilica paleocristiana e del monastero medioevale di Santo Stefano in Rivo Maris. L’area, compresa in epoca romana nel territorio del municipio Histonium (Vasto), era attraversata da una diramazione litoranea della Via Flaminia che da Ancona conduceva a Brindisi. Di recente tuttavia scavi effettuati ai piedi della collina hanno portato alla luce, nei pressi della strada romana, i resti di una presunta statio: una sorta di antica stazione di servizio stradale dove sostare, rifocillarsi o cambiare i cavalli. In epoca medioevale il tratto di strada venne ricalcato dal Tratturo L’Aquila-Foggia.

BENE

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KM : 101.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Casalbordino

RUDERI DI S.STEFANO IN RIVO MARIS patrimonio culturale materiale.indd 64

12/07/2011 1.18.02


VASTO

BENE

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52

KM : 112.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Vasto

Il duomo di Vasto è intitolato a San Giuseppe. Dell’antica chiesa medievale intitolata a Santa Margherita resta solo la facciata con il portale ed il rosone trecenteschi. Venne elevata a cattedrale nel 1853. Il primo impianto risale al XIII secolo. Il rosone, le cornici marcapiano ed il portale sono in pietra. Il portale, così come i pilastri e l’architrave, inoltre, constano di materiale di spoglio di epoca romana. La torre campanaria fu ricostruita nel XVIII secolo, tuttavia dell’epoca medioevale rimane la base con arco a sesto acuto, nelle cornici marcapiano e nelle pareti a scarpa. L’interno, a navata unica con transetto, è dipinto in stile neo-medievale.

CATTEDRALE DI SAN GIUSEPPE patrimonio culturale materiale.indd 65

12/07/2011 1.18.03


VASTO La chiesa di Santa Maria Maggiore è la maggiore delle chiese del centro storico di Vasto, il provincia di Chieti, anche se il duomo è la chiesa di San Giuseppe. Il primo documento che possa attestare l’esistenza della Ecclesia Sacte Marie in Guastoaymonis risale al 1195 e consiste nel diploma rilasciato dall’imperatore e re di Sicilia Enrico VI a Odorisio, abate benedettino di San Giovanni in Venere, confermandogli «omnia castella et obedientias» posseduti. L’interno è a tre navate con cripta.

BENE

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52

KM : 112.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Vasto

CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE patrimonio culturale materiale.indd 66

12/07/2011 1.18.03


VASTO

BENE

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52

KM : 112.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Vasto

Il Castello Caldoresco fu costruito nel 1427 da Giacomo Caldora, divenuto Marchese di Vasto, sui resti di una precedente fortificazione. Storia Il castello di Caldora venne edificato su una struttura preesistente nella prima metà del XV secolo dal signore di Vasto Giacomo Caldora. La fase originaria comprendeva un torrione circolare che fu demolito in parte da insurrezioni del popolo di Vasto, indi fu ritrasformato da Innico d’Avalos d’Aragona, intervento cui corrisponderebbe la parte esterna del forte che incorporò potenziando la preesistente struttura con deli baluardi agli angoli.

CASTELLO CALDORESCO patrimonio culturale materiale.indd 67

12/07/2011 1.18.05


MONTENERO DI BISACCIA La torre di Montebello è situata su una collina a circa 50 m slm. Ha svolto un importante ruolo di difesa e allarme durante il lungo periodo delle incursioni saracene e di rifugio e controllo doganale per i traffici che a valle passavano per il fiume Trigno e per il torrente Tecchio, per portarsi dal territorio vastese all’entroterra molisano e viceversa. Il 1566 è l’anno di edificazione, sopra i ruderi del vecchio castello di Montenero, per ordine del barone di Lanciano, Vialante (infatti viene chiamata anche torre di Vialante).

BENE

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KM : 121

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Montenero di Bisaccia

TORRE DI MONTEBELLO patrimonio culturale materiale.indd 68

12/07/2011 1.18.05


PETACCIATO

BENE

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KM : 129.4

regione : Abruzzo provincia : Campobasso comune : Petacciato

Il Castello-Palazzo di Petacciato sorge nel cuore del centro abitato. L’attuale aspetto richiama pienamente una costruzione rinascimentale, molto lontano, dunque, dai canoni medievali, che un tempo erano prevalenti. Sul lato ovest, comunque, sono ancora visibili l’attacco del ponte levatoio nonché un coronamento a merli ed ad archetti, tipici di una costruzione medioevale fortificata; probabilmente era presente un fossato per scoraggiare l’attacco nemico. Alcune fonti storiche attestano che nel 1463 il palazzo fu distrutto da Antonio Caldora.

PALAZZO DUCALE BATTILORO patrimonio culturale materiale.indd 69

12/07/2011 1.18.05


PETACCIATO La torre di Petacciato sorge lungo la strada statale che costeggia il mare. Per questa, come per tutte le torri, la collocazione in una posizione privilegiata è il risultato di precise scelte di carattere strategico. Dovevano, infatti, avere la vista su tutti e quattro i lati ed essere in collegamento visivo tra loro e con i paesi retrostanti. Comunicava a nord con la torre del Trigno, distante 6-8 km e a sud con la torre Sinarca, distante da essa 6,5 km (miglia 4 secondo la ricognizione del Gambacorta).

BENE

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KM : 129.4

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Montenero di Bisaccia

TORRE COSTIERA patrimonio culturale materiale.indd 70

12/07/2011 1.18.06


PETACCIATO

BENE

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KM : 129.4

regione : Abruzzo provincia : Campobasso comune : Petacciato

La chiesa di S.Maria situata nel borgo antico presenta caratteristiche dei XII-XIII sec. con influssi orientali; interessante è la cripta. San Rocco è il Santo patrono del paese ed è perciò che nel 1267 fu costruita in suo onore una chiesa con torre campanaria.

CHIESA DI S.MARIA patrimonio culturale materiale.indd 71

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S.GIACOMO DEGLI SCHIAVONI Nel 1966 a S.Giacomo degli Schiavoni sono stati asportati dall’area quasi duemila metri cubi di terreno per “isolare le strutture murarie superstiti ed interrate, ed al discoprimento dei pavimenti delle case e del selciato di una via”, portando così alla luce un’interessantissima insula della città romana, cancellata dopo il terremoto del 3 dicembre 1456. Durante i lavori di scavo sono emersi reperti di epoca romana di notevole pregio e di enorme interesse storico, testimonianze di epoca romana o medievale.

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57

KM : 140

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Guglionesi

AREA ARCHEOLOGICA patrimonio culturale materiale.indd 72

12/07/2011 1.18.07


S.GIACOMO DEGLI SCHIAVONI

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KM : 144.8

regione : Abruzzo provincia : Campobasso comune : S.Giacomo degli Schiavoni

San Giacomo degli Schiavoni è un comune di 1.385 abitanti della provincia di Campobasso. La Chiesa valdese di San Giacomo sorge nel 1902 grazie alla testimonianza di venditori ambulanti (i “colportori”) delle Sacre Scritture e anche all’opera di sangiacomesi di ritorno dagli Stati Uniti d’America ove avevano conosciuto la fede evangelica.

BORGO DI SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI patrimonio culturale materiale.indd 73

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GUGLIONESI La chiesa ha origini altomedioevali anche se nel 1117, essendo stata distrutta da un terremoto, durante la ricostruzione le furono inserite degli elementi tipici del periodo romanico. Nel 1456 fu di nuovo danneggiata dal terremoto. Solo nel XVIII secolo la chiesa fu ripristinata pur conservando esternamente le caratteristiche romaniche mentre all’interno vi furono inserite componenti barocche. Durante i lavori la cripta medioevale venne sotterrata e venne riportata alla luce solo con il restauro del 19711972.

BENE

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57

KM : 140

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Guglionesi

CHIESA DI SAN NICOLA patrimonio culturale materiale.indd 74

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TERMOLI

BENE

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KM : 150

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Termoli

Il Borgo vecchio di Termoli, piccolo per dimensioni e racchiuso entro le mura castellane, è ricco di soluzioni urbanistiche spontanee di elevato interesse e di grande effetto e caratterizzato dai caldi colori mediterranei. Le attestazioni di vita più antiche risalgono all’età preistorica e romana e sono documentate dai ritrovamenti di necropoli preistoriche in contrada Porticone e Difesa Grande, nonché da attestazioni ricognitive di villae romane.

BORGO VECCHIO DI TERMOLI patrimonio culturale materiale.indd 75

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TERMOLI La Torre del Meridiano è una torre costiera del comune di Termoli, in Molise. Situata a circa 250 m dal mare, si caratterizza e si differenzia dalle altre torri costiere della zona per una particolarità, ovvero la forma: a base circolare, e non quadrata come vorrebbe il contesto della zona in cui si trova ove tutte le torri di avvistamento presentano base quadrangolare. Come tutte le torri della zona la sua principale funzione, e scopo per la quale è stata costruita, era l’avvistamento delle flotte Saracene, che in Molise, come in altre regioni bagnate dall’Adriatico, era solita compiere incursioni nelle città costiere.

BENE

TAPPA

58

KM : 150

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Termoli

TORRE DEL MERIDIANO patrimonio culturale materiale.indd 76

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TERMOLI

BENE

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KM : 150

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Termoli

Il Castello Svevo è per Termoli il simbolo più rappresentativo, un’icona senza tempo, l’idea stessa della città. La sua architettura improntata a gran semplicità, priva di qualsiasi ornamento e le sue caratteristiche difensive, lasciano supporre che sia stato costruito in epoca normanna (XI secolo), interamente in pietra calcarea e arenaria, nei pressi di una preesistente torre longobarda. Esso è tuttavia definito “svevo” in seguito alla ristrutturazione e fortificazione voluta da Federico II di Svevia nel 1240, dopo i danni arrecati da un attacco della flotta veneziana.

CASTELLO SVEVO patrimonio culturale materiale.indd 77

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TERMOLI La cattedrale di Termoli, di origini antchissime, risale nella sua forma attuale nel periodo a cavallo tra il XII ed il XIII secolo soprattutto per le influenze pugliesi evidenti nella facciata. Ripristinata nel 1456 dopo un terremoto, l’edificio conserva interessanti resti della decorazione scultorea originale. La facciata, costruita su un alto basamento, è scandita nella parte bassa da sette arcate su lesene. Quella centrale, piĂ larga, ospita il portale con archivolto e piedritti realizzati in marmo corallino rosato del Gargano.

BENE

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KM : 150

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Termoli

CATTEDRALE DI TERMOLI patrimonio culturale materiale.indd 78

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CAMPOMARINO

BENE

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KM : 154

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Campomarino

Anticamente posta sul mare, Campomarino dista oggi dalla costa un paio di km su un piccolo sperone alla destra della foce del fiume Biferno. Il territorio di Campomarino è abitato sin dall’ antichità. In epoca romana l’odierno paese probabilmente corrispondeva a Cliternia, ma sicuramente esso esisteva in epoca longobarda, infatti, nonostante sia stata distrutta più volte durante le invasioni barbariche, riuscì a risorgere ed a divenire centro di primaria importanza longobarda e normanna.

BORGO VECCHIO DI CAMPOMARINO patrimonio culturale materiale.indd 79

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CAMPOMARINO L’edificio religioso subì profonde modifiche, una delle quali trasformò l’interno in un ambiente unico. La chiesa risale al XII-XIII secolo; la cripta invece è del XII secolo con dipinti del XVI secolo. Nel passato era in stile romanico. Ora ne resta solo qualche traccia: parte dei muri perimetrali, una porta murata e finestre con arco acuto e due absidi. La struttura è in pietra costituita da una serie di archetti pensili che sono poggiati su mensoline e lesene laterali. Grazie ai restauri, all’interno sono visibili gli absidi e le basi di sostegno dei pilastri e delle colonne dell’edificio precedente.

BENE

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KM : 154

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Termoli

CHIESA SANTA MARIA A MARE patrimonio culturale materiale.indd 80

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LARINO

BENE

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KM : 160

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Larino

E’ un’area lungo la Statale Sannitica 87 riservata a giardino pubblico e all’esposizione di materiale archeologico,come reperti di monumenti funerari ed edifici pubblici dell’epoca romana. Uno dei maggiori monumenti risalenti all’epoca romana è l’anfiteatro e fu realizzato tra il I e il II secolo a.C. L’anfiteatro presenta quattro ingressi principali ed anche degli ingressi secondari, questi permettevano l’ingresso alle gradinate. L’anfiteatro di Larino è uno degli esempi di rinnovamento edilizio che interessò gli edifici destinati. I muri in elevato sono realizzati con opus cementicium con paramento in mattoni interrotti da tratti in opera reticolata.

AREA ARCHEOLOGICA FRENATANA patrimonio culturale materiale.indd 81

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LARINO La fondazione della chiesa risale al XIII secolo. Una lapide posta sul portale d’ingresso attesta la data della sua consacrazione, il 30 luglio 1319. Secondo gli storici inoltre, la cattedrale sarebbe stata edificata su un preesistente tempio, la cui datazione è tutt’ora sconosciuta. Secondo alcuni studi le differenze stilistiche all’interno della basilica sono dovute ad un mutamento di direzione dei lavori sul finire del XIII secolo. I modelli decorativi e le tecniche di costruzione indicherebbero infatti un periodo di costruzione continuativo tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, i cui lavori sarebbero stati operati da maestranze differenti.

BENE

TAPPA

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KM : 160

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Larino

DUOMO DI LARINO patrimonio culturale materiale.indd 82

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LARINO

BENE

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KM : 160

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Larino

Nel palazzo ducale sono conservati tre mosaici policromi, di cui due famosissimi, che furono trovati nel secolo scorso non lontano dall’anfiteatro. Il mosaico cosiddetto della Lupa raffigura la lupa nell’atto di allattare Romolo e Remo sotto una rupe, dalla sommità della quale due pastori guardano la scena. Una ricchissima cornice raffigura eroici cacciatori fra girali dentro i quali si alternano animali selvatici. Il mosaico è del III secolo d.C.

MOSAICI DI PALAZZO DUCALE patrimonio culturale materiale.indd 83

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PORTOCANNONE Chiesa dedicata alla Santa Patrona del paese. Possiede una struttura semplice e priva di fronzoli ornamentali. Ha un unico portale di accesso e la facciata mostra sulla sommitĂ una piccola nicchia contenente la statua della Madonna venerata.

BENE

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KM : 158.3

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Portocannone

CHIESA DELLA MADONNA patrimonio culturale materiale.indd 84

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PORTOCANNONE

BENE

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KM : 158.3

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Portocannone

Caratteristica porta principale del paese. L’arco a tutto sesto in pietra sembra appoggiarsi alla torre con orologio a pianta quadrata. La torre, alla sommità è decorata da archetti pensili e reca iscrizioni in marmo lungo la sua altezza.

PORTA DI PORTOCANNONE patrimonio culturale materiale.indd 85

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PORTOCANNONE ll palazzo baronale di Portocannone fu edificato tra il 1735 e il 1742 dal barone Diego Cini, che nei primi anni del XVIII secolo divenne titolare del feudo. Successivamente fu alienato dalla famiglia Tanasso, che ne e’ attualmente proprietaria. Il palazzo denominato Cini-Tanasso e’ ubicato al centro del nucleo urbano ed ha esternamente le sembianze di una fortezza; il muro a lieve scarpa e i contrafforti angolari concorrono a fargli assumere una struttura robusta. La pianta dell’edificio e’ quadrangolare e si erge su tre livelli.

BENE

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KM : 158.3

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Portocannone

PALAZZO CINI TANNASSO patrimonio culturale materiale.indd 86

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S.MARTINO IN PENSILIS

BENE

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KM : 166

regione : Molise provincia : Campobasso comune : S.Martino in Pensilis

S.Martino in Pensilis si estende su leggeri rilievi ed accoglie una popolazione di circa cinquemila abitanti. Alcuni studiosi ritengono che il paese abbia avuto origine dalla fuga dei cittadini di Cliternia, che nel V secolo d.C. fu invasa e devastata dai Goti. I profughi si installarono in questo territorio e diedero vita ad un nuovo villaggio. L’impianto urbanistico della cittadina odierna risale comunque al medioevo, quando le sue strutture trovarono sviluppo. Al tempo dei Normanni, con il fenomeno dell’incastellamento, il piccolo centro venne annesso alla contea di Loritello e qualche decennio più tardi al ducato di Benevento.

BORGO DI SAN MARTINO IN PENSILIS patrimonio culturale materiale.indd 87

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SAN MARTINO IN PENSILIS Posto nel centro storico nelle vicinanze della chiesa di S. Pietro; una tesi piuttosto attendibile lo fa risalire al XI-XII secolo. Il palazzo si sviluppa su tre piani e vi si accede tramite una scalinata che porta al cortile. Gli interni hanno subito diverse trasformazioni ma alcuni elementi, come corridoi stretti e bui, ricordano il suo passato di castello; difatti, con ogni probabilità la struttura si è sviluppata su un preesistente castello quadrato di origine normanna. Si possono notare, inoltre, altri elementi che riconducono a un fortilizio; muri a scarpa, feritoie, finestre Da segnalare è il loggiato sulla piazza principale dal quale è possibile intravedere il mare.

BENE

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KM : 166

regione : Molise provincia : Campobasso comune : S.Martino in Pensilis

PALAZZO BARONALE patrimonio culturale materiale.indd 88

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S.MARTINO IN PENSILIS

BENE

TAPPA

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KM : 166

regione : Molise provincia : Campobasso comune : S.Martino in Pensilis

La chiesa e l’annesso convento furono edificati nel 1490 ad opera dei Minori Osservanti. Entrambi gli edifici sono ad una sola navata, con soffitto a cassettoni impreziositi da ornamenti e rifiniture in oro zecchino. L’importante centro religioso, appartenuto ai francescani osservanti, fu costruito a partire dal 1490 in un bosco poco fuori San Martino in Pensilis. Le vicende travagliate dell’edificio portarono al suo progressivo degrado e abbandono: dopo oltre settanta anni di incuria la chiesa e il convento sono finalmente restituiti alla pubblica fruizione.

CONVENTO DEL GESU’ patrimonio culturale materiale.indd 89

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SAN MARTINO IN PENSILIS Poichè il più antico edificio di culto, era inadatto alle sacre funzioni, e per volere del protettore del paese, Monsignor Tria, si provvide al restauro della chiesetta di San Pietro Apostolo, terminando i lavori nel 1728. L’imponente facciata in pietra ed in cotto è tripartita da slanciate lesene mistilinee ed è divisa in due piani mediante una movimentata trabeazione che crea buoni effetti plastici; il coronamento superiore è mistilineo. In corrispondenza del portale vi è una grande scalinata; nel piano superiore della facciata si aprono una ricca finestra e due nicchie laterali.

BENE

TAPPA

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KM : 166

regione : Molise provincia : Campobasso comune : S.Martino in Pensilis

CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO patrimonio culturale materiale.indd 90

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S.MARTINO IN PENSILIS

BENE

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KM : 166

regione : Molise provincia : Campobasso comune : S.Martino in Pensilis

La località Mattonelle è situata non lontano dal percorso del tratturo Centurelle-Montesecco. La villa aveva una estensione notevole, testimonianza di una fiorente produzione agricola della quale, peraltro, sono importante documento alcune anfore vinarie da trasporto con iscrizioni dipinte riferite al prodotto contenuto e all’annata di produzione (sotto l’imperatore Domiziano, esplicitamente citato con le relative cariche: 88 d.C.). Se della serie di muri, sia della pars rustica che della pars urbana restano solo le fondazioni (l’area è stata oggetto di coltivazioni intensive e di una continua opera di ripulitura), di alcune strutture si legge ancora con chiarezza la conformazione.

VILLA RUSTICA patrimonio culturale materiale.indd 91

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MONTORIO NEI FRENTANI A Montorio dei Frentani si trova un esempio di caciara pastorale in pietra a secco.Comunemente conosciuta come capanna a Tholos, in Abruzzo e nelle Marche prende il nome, appunto, di caciara. La struttura è costruita in pietra senza l’uso di malte leganti. La forma è semisferica o ogivale. La tecnica costruttiva consentiva ai pastori la realizzazione senza l’utilizzo di complesse attrezzature e centine di legno. Le caciare erano utilizzate dai pastori per il proprio ricovero e per eseguire, in luogo riparato la lavorazione e per il deposito temporaneo dei formaggi. Il termine caciara potrebbe derivare da “cacio” e quindi luogo dove si produce e si ricovera il formaggio.

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KM : 166

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Montorio dei Frenatni

CACIARA PASTORALE patrimonio culturale materiale.indd 92

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MONTORIO NEI FRENTANI

BENE

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KM : 166

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Montorio dei Frentani

Nella chiesa parrocchiale di S.Maria Assunta sono conservati numerose opere d’arte fra cui spiccano due dipinti su tavola del pittore fiammingo Dirck Hendricksz (nome italianizzato Teodoro D’Errico) della fine del 1500, dono della famiglia marchesale De Capua alla chiesa di Montorio. Essi raffigurano L’Assunta e L’ Annunciazione.

TELE FIAMMINGHE patrimonio culturale materiale.indd 93

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CHIEUTI Chieuti nasce dalle rovine dell’antica città italica di Cliternia, di cui restano ancora oggi alcune testimonianze. Il centro abitato sorge su uno sperone che si affaccia sul Mare Adriatico, fra il torrente Saccione ed il fiume Fortore. Chieuti nel sec. XVI divenne una piccola fortezza; ne danno testimonianza, ancora oggi, le quattro torri ottagonali collocate agli angoli delle mura, poste a difesa della struttura; la più famosa è conosciuta con il nome di Antica Torre. La Torre, a due piani, ha pianta ottagonale. E’ realizzata in mattoni, con una serie di costolature lungo gli spigoli che servono a renderla più robusta.

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KM : 176

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Chieuti

ANTICA TORRE DI CHIEUTI patrimonio culturale materiale.indd 94

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CHIEUTI

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KM : 176

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Chieuti

Il territorio chieutino comprende l’area dove sorse l’antica città di Cliternia Frentana, distrutta dai Goti nel 495 d.C. Tra il 1461 e il 1470 vi si stabilì una numerosa comunità di albanesi, giunti in Puglia al seguito di Giorgio Castriota Skanderbeg intervenuto a sostegno di Ferrante I d’Aragona contro Giovanni d’Angiò. L’impronta albanese è tuttora viva nella lingua e nella cultura locale. In età moderna fu feudo delle famiglie Carafa, Guevara, Gonzaga, d’Avalos e Maresca. Per Chieuti, che nel passato fu parte del contado del Molise e non della Capitanata, è stata recentemente proposta l’annessione alla Regione Molise.

BORGO DI CHIEUTI patrimonio culturale materiale.indd 95

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SERRACAPRIOLA Il castello di Serracapriola era munito di un ampio e profondo fossato (oggi esistente solo sul lato occidentale) e di un ponte di legno levatoio. Ai quattro angoli presenta torrioni cilindrici decorati. Retaggio della oscura epoca baronale, il castello ha origini molto più antiche, essendosi man mano sviluppato attorno al corpo della torre ottagonale con pianta a stella, sorta come postazione di vedetta militare. Alla sommità della torre si accede per una scala a chiocciola. La torre venne poi inglobata in un edificio risalente alla prima metà del secolo XVI, al quale, nel secolo XVIII, se ne aggiunsero altri destinati al corpo di guardia e alla servitù.

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KM : 178.3

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Serracapriola

CASTELLO DI SERRACAPRIOLA patrimonio culturale materiale.indd 96

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SERRACAPRIOLA

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KM : 178.9

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Serracapriola

Serracapriola è un comune di circa 4.100 abitanti che si trova in Puglia, in provincia di Foggia. Il borgo sorge ad oltre 300 m.s.l.m., ai piedi dell’appennino apulo-molisano. L’economia di Serracapriola è legata principalmente all’agricoltura ed all’allevamento. Le origini del borgo sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al periodo della dominazione romana. San Mercurio , festeggiato il 5 settembre, è il patrono di Serracapriola.

BORGO DI SERRACAPRIOLA patrimonio culturale materiale.indd 97

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SERRACAPRIOLA Pare che la Chiesa più antica di Serracapriola sia quella di S. Maria in Sylvis; La Chiesa è costruita a tre navate, di cui quella di mezzo è più vasta: in fondo a questa vi è l’altare maggiore, dietro ad esso il coro e in alto il quadro della Madonna. Ai tempi di Monsignor Tria nella Cappella laterale di destra vi era una Confraternita di Ecclesiastici e secolari, che vestivano un sacco di telabianca e mozzetta verde.

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KM : 178.9

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Serracapriola

CHIESA DI SANTA MARIA IN SYLVIS patrimonio culturale materiale.indd 98

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SERRACAPRIOLA

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KM : 178.9

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Serracapriola

Il Convento, che dista circa 1,5 Km dalla piazza principale del Centro Storico sulla strada che porta allo scalo ferroviario, fu fondato nel 1531, e nel 1567 fu oggetto di atti vandalici da parte dei turchi. La Chiesa, costruita contemporaneamente al convento, fu consacrata il 13 giugno 1703 e dedicata alla Vergine delle Grazie, di cui troviamo, sull’altare maggiore, il miracoloso simulacro, oggetto di venerazione da parte dei cittadini sia di Serracapriola che di Chieuti.

CONVENTO DI SERRACAPRIOLA patrimonio culturale materiale.indd 99

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DRAGONARA Dell’antica città di Dragonara rimane solo il castello, in pietre squadrate ed abbozzate, che si erge sulle prime pendici del subappennino dauno. Attualmente il castello, dopo gli innumerevoli rimaneggiamenti, si presenta di forma rettangolare, con un cortile interno, 2 torri cilindriche e due quadrate; un’altra torre cilindrica, isolata, è posta ad una certa distanza dal medesimo. Questa torre, vuota all’interno, sembra che non avesse nessuna porta di entrata, salvo quella praticata in epoca recente per adibirla a stalla. Forse per accedere al suo interno si usavano scale mobili oppure, secondo alcuni, un passaggio sotterraneo.

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KM : 182

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Serracapriola

CASTELLO DI DRAGONARA patrimonio culturale materiale.indd 100

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SERRACAPRIOLA

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KM : 190

regione : Molise provincia : Campobasso comune : S.Paolo Civitate

Nel territorio di San Paolo Civitate sono esposte le stipi votive ritrovate lungo il Tratturo Regio L’Aquila-Foggia, relative a luoghi di culto della transumanza, di epoca pre-romana. Luoghi di sosta di devoti ma anche di pastori e greggi, dove l’aspetto sacro, di devozione alle divinità, si univa a quello mercantile. I pesi da telaio, anche con iscrizioni in lingua osca, denotano la pratica della tessitura e l’utilizzo di prodotti legati alla lavorazione della lana. Nell’area archeologica di Tiati – Teanum Apulum, sono da visitare il monumento funerario denominato il “Torrione”, le vasche di epoca romana e la torre dell’abitato medievale di Civitate.

TORRE DI GUARDIA patrimonio culturale materiale.indd 101

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TORREMAGGIORE Dichiarato Monumento Nazionale dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti nel 1902. A forma di quadrilatero irregolare, è dotato di sei torri, di cui quattro cilindriche merlate, situate agli spigoli, e due quadrangolari, l’una mutila nel cortile centrale (sec. XII), che costituisce il mastio o maschio del Castello, l’altra più piccola nel lato sud. Sorto come tenimento fortificato in epoca normanna, il maniero è stato poi ampliato e modificato nel corso dei secoli dalle varie case feudatarie che l’hanno abitato, dai conti Gianvilla ai principi de Sangro, fino ad assumere l’odierno aspetto rinascimentale.

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KM : 194.6

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Torremaggiore

CASTELLO DUCALE patrimonio culturale materiale.indd 102

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TOREEMAGGIORE

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KM : 194.6

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Torremaggiore

L’antica tomba del principe Michele de Sangro è stata recentemente restaurata. A distanza di 119 anni dalla sua morte, avvenuta all’età di 67 anni nel Castello ducale di Torremaggiore nel 1891, si apre l’obbligo di mantenere con ogni cura e diligenza la cappella funeraria De Sangro, esistente nel cimitero di Torremaggiore. La nobildonna, Elisa Croghan, compagna di vita del principe de Sangro, lasciò scritto nel testamento con il quale, alla sua morte avvenuta nel 1912, venivano donati a questo Comune una parte dei beni appartenenti al nobile casato del Regno di Napoli.

TOMBA DEL DUCA DE SANGRO patrimonio culturale materiale.indd 103

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CASTELFIORENTINO La città di Fiorentino, nota ai più per essere stato il luogo ove il 13 dicembre 1250 si è spento l’imperatore Federico II, in questi ultimi anni è stata al centro dell’attenzione di archeologi e storici. I recenti scavi archeologici (1982-1992) hanno evidenziato elementi che fanno pensare a Fiorentino come una sede importante, una vera e propria cittadella con una cattedrale, una zona urbana e, nella parte ovest, il “Palatium” dell’Imperatore. I resti dell’antico abitato di Fiorentino si trovano in agro di Torremaggiore (FG), a 9 km a sud di questa città, sull’estremo versante ovest di una collina detta dello Sterparone.

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KM : 198

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Castelfiorentino

ANTICA CITTA’ DI FIORENTINO patrimonio culturale materiale.indd 104

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SAN SEVERO

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KM : 201.6

regione : Puglia provincia : Foggia comune : San Severo

Ricostruita e ampliata a più riprese, la chiesa carmelitana, originariamente dedicata alla santa Croce (Santa Croce al Mercato), non mostra un coerente sviluppo stilistico, benché appaia essenzialmente barocca. La sobria facciata settecentesca, con le statue di san Michele e dell’Angelo Custode e un pittoresco fastigio floreale, è modesto lavoro di maestranze locali. Ben più raffinata, invece, è l’agile cupola maiolicata, con slanciato tamburo a pianta ottagonale elegantemente decorato a stucco.

CHIESA DEL CARMINE patrimonio culturale materiale.indd 105

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LUCERA La Fortezza Svevo-Angioina di Lucera è un castello risalente al XIII secolo, di età federiciana e angioina, sorto nel territorio dell’odierno omonimo comune della provincia di Foggia. Attualmente sono rimasti soltanto resti del castello e la sua cinta muraria. La costruzione del castello fu ordinata da Federico II del Sacro Romano Impero in seguito alla sua decisione di condurre nella città di Lucera i ribelli saraceni della Sicilia, tentando in questo modo di pacificare la situazione. Il castello fu fatto costruire da Federico II del Sacro Romano Impero nel 1233 sulle fondamenta di una cattedrale romanica.

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KM : 215

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Lucera

FORTEZZA SVEVA ANGIOINA patrimonio culturale materiale.indd 106

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LUCERA

BENE

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KM : 215

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Lucera

L’ Anfiteatro romano di Lucera è un monumento di epoca romana situato nella periferia est della città. Risale all’ Età Augustea ed è fra i più antichi dell’Italia meridionale. Per le sue notevoli dimensioni, risulta essere la più importante testimonianza romana di tutta la Puglia. L’Anfiteatro Romano di Lucera venne realizzato per un pubblico numeroso con una capienza tra i 16.000 e i 18.000 spettatori, che assistevano a spettacoli ginnici, a finte battaglie navali, a lotte tra gladiatori e belve feroci. La struttura è di forma ellittica e misura 131 X 99 m circa.

ANFITEATRO ROMANO patrimonio culturale materiale.indd 107

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PATRI M ONI O C ULTURA LE I M M ATERI A LE

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Il book del Patrimonio Culturale Immateriale raccoglie al suo interno di schede sinteticoanalitiche, l’eredità culturale di luoghi, esempi di ricette, tradizioni popolari, antichi saperi artigianali ed altri elementi che determinano l’identità del territorio mappato e analizzato nel capitolo 3 della tesi. Il significato di patrimonio intangibile integra identità locale e paesaggio in un unico percorso denso di significato, di storia, di memorie locali. Questi episodi del patrimonio immateriale, spesso considerati marginali, meritano di essere tramandati. L’ultima fase del progetto di tesi si pone come obbiettivo di raccontare l’identità di questi luoghi, recuperando brani di storia locale minore. La spiritualità degli abitanti, il saper fare degli artigiani locali, e l’eredità dell’attività pastorale hanno segnato questi luoghi e saranno raccontati nel progetto concettuale, ultimo capitolo della nostra tesi.

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BAZZANO Nei pressi di Bazzano, comune limitrofo alla provincia dell’Aquila, sono ancora presenti degli esempi di casali pastorali. I casali differiscono dalle taverne nonchè dalle caciare tratturali inquanto: le taverne sono costruzioni di maggiori dimensioni adibite alla sosta e al riposo per gli agrimensori, i pastori e gli addetti alla transumanza e ai viandanti in genere. Mentre le caciare sono utilizzate dai pastori per il proprio ricovero e per eseguire la lavorazione ed il deposito temporaneo dei formaggi. I casali sono invece dei luoghi di residenza fissa dei pastori, non necessariamente legate alla transumanza.

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KM : 5.5

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Bazzano

CASE TRATTURALI book_patrimonio culturale immateriale.indd 4

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POGGIO PICENZE

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KM : 13

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Poggio Picenze

La lavorazione della lana non era effettuata durante il periodo estivo in cui le greggi dimoravano sulle montagne poiché le donne dovevano coadiuvare i mariti nell’industria armentaria, ma non appena le greggi transumavano dall’Abruzzo nel Tavoliere delle Puglie, le donne riprendevano la lavorazione della lana durante l’autunno e l’inverno; quindi la manodopera per la lavorazione della lana era esclusivamente femminile. In ogni famiglia si costituiva un piccolo lanificio; i piccoli solevano scarmigliare la lana, le donne la filavano, la ordivano, la tessevano. Gli apparecchi usati erano semplici e di struttura primordiale.

LAVORAZIONE DELLA LANA book_patrimonio culturale immateriale.indd 5

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S.DEMETRIO NE’VESTINI Il paese di San Demetrio ne’ Vestini, ha sempre vantato un’importante coltivazione dei cereali da cui è derivata l’idea della Sagra del pane. Ogni anno il 13, 14 e 15 agosto la manifestazione è un richiamo per turisti che hanno la possibilità di gustare il pane prelibato, le bruschette, le pizze fritte e le altre specialità gastronomiche; l’evento diventa anche occasione per scoprire le infinite risorse e le bellezze naturalistiche dei nostri luoghi.La bontà del pane è frutto degli ingredienti utilizzati, dell’acqua purissima che sgorga dalle nostre sorgenti e della maestria nella lavorazione.

BENE

TAPPA

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KM : 14

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : S.Demetrio ne’ Vestini

PANE E FARINA DI S.DEMETRIO book_patrimonio culturale immateriale.indd 6

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S. STEFANO DI SESSANIO

BENE

TAPPA

KM : 22

10

provincia : L’Aquila

regione : Abruzzo comune : S.Stefano di Sessanio

Le lenticchie coltivate a Santo Stefano di Sessanio, comune montano nella provincia dell’Aquila facente parte del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, appartengono ad una qualità rara e antica che viene coltivata soltanto nei terreni aridi di alta montagna tra i 1200 e i 1450 metri. Le caratteristiche principali sono il colore marrone scuro, le dimensioni molto piccole, la superficie rugosa e striata e, soprattutto, il sapore che le ha rese celebri in tutta Italia.

LENTICCHIE book_patrimonio culturale immateriale.indd 7

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S.STEFANO DI SESSANIO L’Associazione locale Pro Loco di S.Stefano di Sessanio, organizza dal 23 dicembre al 9 gennaio “Presepi in Borgo” mostra di presepi realizzati da artisti abruzzesi. La mostra dei presepi è ospitata in pieno centro storico, in Piazza Medicea, in due strutture pubbliche e in una privata. Sarà l’occasione per ammirare le opere di giovani artisti abruzzesi che con l’arte vogliono confermare, l’amore per la loro terra martoriata. La manifestazione vuole ribadire la vocazione turistica - culturale di S. Stefano di Sessanio.

BENE

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10

KM : 22

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : S.Stefano di Sessanio

MOSTRA DEI PRESEPI book_patrimonio culturale immateriale.indd 8

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S. MARIA DEI CINTORELLI

BENE

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12

KM : 25.4

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Caporciano

Sulla strada che conduce alla Piana di Navelli la bellezza paesaggistica è resa unica dalla presenza di due chiese isolate, dette tratturali proprio perché costruite sui tratturi che durante la migrazione stagionale delle greggi i pastori erano soliti attraversare. In un luogo solitario dalla bellezza indescrivibile troviamo la chiesa Santa Maria dei Cintorelli dove escursioni organizzate al seguito di greggi di ovini ripercorrono le orme dell’antica transumanza e lasciano passare gli ovini nei pressi della chiesa.

PASSAGGIO GREGGE NELLA CHIESA book_patrimonio culturale immateriale.indd 9

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CASTELVECCHIO CALVISIO Nel corso degli anni, col mutare delle condizioni di vita e di abitudini, nonchè con il mutare delle attività della popolazione, anche le feste ed i motivi di divertimento dei cittadini di Castelvecchio Calvisio, si sono adeguati ai tempi. Negli ultimi anni nuove esigenze hanno determinato la nascita di altre manifestazioni di richiamo e di svago. E’ nata così nel 1979, sotto la spinta di motivi turistici e in seguito all’ iniziativa della ProLoco particolarmente dinamica e attiva, sensibile ai segnali di mutamento in atto nella società, la “Sagra della Cicerchia”.

BENE

TAPPA

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KM : 29

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Castelvecchio Calvisio

FESTA DELLA CICERCHIA book_patrimonio culturale immateriale.indd 10

12/07/2011 1.13.59


CASTELVECCHIO CALVISIO

BENE

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13

KM : 29

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Castelvecchio Calvisio

La cicerchia, nome scientifico Lathyrus sativus, appartiene alla famiglia delle Leguminose che comprende molte specie, alcune delle quali compaiono abitualmente sulle nostre mense (fagioli, lenticchie, piselli ecc.).La pianta è erbacea e presenta una radice a fittone e un fusto alato che in gran parte assolve alle funzioni fotosintetiche. La forma del legume è caratteristicamente quadrata.

CICERCHIA book_patrimonio culturale immateriale.indd 11

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ROCCA CALASCIO Il 13 e 14 agosto a Calascio si svolge la tradizionale sagra del Cacio pecorino. Negli stand si possono gustare ravioli alla ricotta fatti in casa, pecorino. Il pecorino di Rocca Calascio è uno dei prodotti più amati e celebrati del nostro Abruzzo che ben si sposa con molti piatti della tradizione, ma che è ottimo anche mangiato da solo.

BENE

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KM : 30

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Calascio

SAGRA DEL PECORINO book_patrimonio culturale immateriale.indd 12

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CARAPELLE CALVISIO

BENE

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KM : 33

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Carapelle Calvisio

Nei pressi di Carapelle Calvisio si trova il “ Grottino del cuore“, antico luogo di ristoro, sosta e meditazione dei pastori durante il lungo viaggio della transumanza. L’ apertura stessa del cammino della transumanza era fissata il 29 settembre e la chiusura l’8 maggio, in corrispondenza con i pellegrinaggi alla grotta di San Michele Arcangelo (protettore delle greggi).

GROTTINO DEL CUORE book_patrimonio culturale immateriale.indd 13

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NAVELLI Tra le spezie lo zafferano (Crocus Sativus) è sicuramente una delle più preziose e quello coltivato nella piana di Navelli è ritenuto il migliore al mondo per le sue qualità. Molto apprezzato dai gastronomi di tutto il mondo per il sapore e l’aroma ha anche importanti virtù medicinali. Pianta originaria del Medio Oriente, introdotta in Italia da un frate Domenicano intorno al 1300, la sua coltura si diffuse con rapidità in Abruzzo ed in molte altre zone della penisola; ma nei secoli successivi la coltivazione decadde gradatamente e si restrinse nel solo Abruzzo Aquilano, in particolare nella Piana di Navelli, unica zona italiana dove cresce in perfetta salute ancora oggi.

BENE

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KM : 32

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Navelli

LAVORAZIONE DELLO ZAFFERANO book_patrimonio culturale immateriale.indd 14

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NAVELLI

BENE

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17

KM : 32

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : L’ Aquila

Diversi sono i prodotti tipici di alta qualità che caratterizzano la vita enogastronomica di Navelli. Rinomati sono i suoi ceci, piccoli e saporiti. Con essi si cucinano primi piatti come: ceci in umido, gnocchetti e ceci, sagnette e ceci, ceci e zafferano oppure dolci e liquori: “cauciunitti”(ai ceci o alle mandorle), castagnole di ceci e cacao.

CECI ROSSI book_patrimonio culturale immateriale.indd 15

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NAVELLI Nato quasi per scherzo nell’estate del 1976 in occasione della fondazione della Pro-Loco di Navelli, il palio degli asini giunge quest’anno alla sua ventisettesima edizione. Sei somarelli “corrono” in un percorso di duecento mentri, tra soste, ripensamenti e repentini cambi di direzione, tra l’incitamento e le chiassose risate del pubblico. La manifestazione, che si svolge domenica 19 agosto durante la seconda giornata della sagra dei ceci e dello zafferano, è preceduta dal corteo di cavalieri, sbandieratori, tamburi e damigelle che accompagnano gli asinelli dal centro del paese alla Pineta, dove alle 18,00 avrà inizio la competizione.

BENE

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17

KM : 32

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Navelli

PALIO DEGLI ASINELLI book_patrimonio culturale immateriale.indd 16

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CASTEL DEL MONTE

BENE

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18

KM : 34

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Castel del Monte

Ogni 17 agosto, a Castel del Monte, viene messa in scena “La Notte delle Streghe”, una rappresentazione teatrale itinerante all’interno del borgo antico dove ogni angolo di borgo fa da stupenda scenografia, immergendovi nelle magiche atmosfere delle streghe. Il giro si fa verso la mezzanotte quando le vie del borgo sono deserte, le donne tutte in silenzio sfilano e, se pure incontrano qualcuno non pronunciano parola. Con tutto questo in passato si credeva di allontanare le streghe e far guarire le creature malate.

NOTTE DELLE STREGHE book_patrimonio culturale immateriale.indd 17

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CASTEL DEL MONTE Tradizionale raduno degli ovini in Abruzzo tra i canyon e le praterie di Campo Imperator legata ai temi della transumanza. L’iniziativa si svolge in agosto ed è occasione per promuovere il Progetto “Le Terre dei tratturi” con uno scenografico rendezvous di migliaia di capi ovini. La manifestazione prevede concorsi, dibattiti e mostre organizzate. Stand gastronomici e spettacoli completano l’originale festa, legata alla pastorizia ancora ampiamente praticata in Abruzzo.

BENE

TAPPA

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KM : 34

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Castel del Monte

RADUNO DEGLI OVINI book_patrimonio culturale immateriale.indd 18

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CASTEL DEL MONTE

BENE

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KM : 34

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Castel del Monte

Una certa similitudine con il canestrato pugliese sottolinea l’origine comune legata alla transumanza che univa le pianure del Tavoliere ai pascoli di Campo Imperatore. Attualmente il canestrato è prodotto sul territorio del versante aquilano del Gran Sasso, nei Comuni di Barisciano, Calascio e soprattutto di Castel del Monte. È un formaggio a pasta dura ottenuto da latte intero crudo di pecora, con aggiunta di caglio e sale. Ha un aroma intenso ricco di fragranze legate alle essenze spontanee presenti nelle erbe di pascolo e nei foraggi utilizzati per l’alimentazione delle pecore, e talvolta ha sapore lievemente piccante.

CANESTRATO

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OFENA Sant’ Antonio abate, detto anche sant’Antonio il Grande, sant’Antonio d’Egitto, sant’Antonio del Fuoco, sant’Antonio del Deserto, sant’Antonio l’Anacoreta, fu un eremita egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati. Ad Ofena si celebra una grande festa tradizionale in onore del santo eremita, carri in festa sfilano mostrando la statua del santo.

BENE

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KM : 36

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Ofena

FESTA DI S. ANTONIO ABATE book_patrimonio culturale immateriale.indd 20

12/07/2011 1.14.02


CAPESTRANO

BENE

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KM : 35.5

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Capestrano

Nei pressi di Capestrano ancora oggi sorge un‘antica taverna pastorale, gli antichi “motel“ dei pastori transumanti. Contemporanee escursioni all’insegna di un turismo consapevole e culturale ripropongono di soggiornarvi, immedesimandosi per un attimo nei panni degli antichi pastori viandanti. Questi stazzi costuituiscono un patrimonio archeologico e al tempo stesso dell’identità pastorale di questi luoghi.

SOSTARE NELLA TAVERNA PASTORALE book_patrimonio culturale immateriale.indd 21

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BUSSI SUL TIRINO A Bussi sul Tirino si celebra ogni anno la Sagra del gambero e della trota nella prima settimana di agosto. Protagonisti indiscussi sono il gambero di fiume e la trota, prodotti tipici locali serviti in una varietĂ di gustosi abbinamenti. I gamberi sono pescati direttamente nel fiume Tirino, dove la pesca si pratica da tempi lontani. I gamberi di Bussi rappresentano una specialitĂ legata al fiume che scorre in questo territorio.

BENE

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KM : 37

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune :Bussi sul Tirino

GAMBERI DI FIUME book_patrimonio culturale immateriale.indd 22

12/07/2011 1.14.03


FORCA DI PENNE

BENE

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KM : 38.9

regione : Abruzzo provincia : L’Aquila comune : Capestrano

Una torre cilindrica che si confonde con la vegetazione e con le rocce, ma che segna un luogo naturale interessante e poco noto: Forca di Penne. In questo passo di montagna transitavano in passato i pastori con le loro greggi durante le migrazioni stagionali della transumanza, lungo il tratturo L’Aquila-Foggia. Ancora oggi da questo punto privilegiato è possibile immedesimarsi nei panni di un antico pastore e osservare le greggi passare lungo il tratturo, in particolari escursioni organizzate al seguito degli ovini.

AVVISTAMENTO DELLE GREGGI book_patrimonio culturale immateriale.indd 23

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NOCCIANO In agosto due serate di degustazione di rilevanza regionale. Ottimi prodotti abruzzesi vengono serviti all’interno di stand gastronomici allestiti per l’occasione. Si tratta di una rassegna delle maggiori eccelenze culinarie regionali in cui tra le altre specialità si degustano: arrosticini, formaggi, dolci tipici e vini locali. La sagra è abbinata ai festeggiamenti di San Lorenzo ed alla festa del Barone, con il tradizionale palio di San Lorenzo che consiste in una sfilata tra contrade.

BENE

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KM : 52.9

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Nocciano

SAPORI D’ABRUZZO book_patrimonio culturale immateriale.indd 24

12/07/2011 1.14.04


ROSCIANO

BENE

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KM : 60

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Rosciano

Il Montepulciano d’Abruzzo rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo e proviene dal vitigno dal nome Montepulciano. Non è da confondere con il Vino Nobile di Montepulciano prodotto in Toscana e proveniente da un altro vitigno. Nel 2007 il Montepulciano d’Abruzzo è risultato essere il primo vino italiano (della categoria DOC) per produzione. A Rosciano si trovano alcune delle cantine più antiche ed eccelenti nella produzione di questo vino.

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO book_patrimonio culturale immateriale.indd 25

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LETTOMANOPPELLO Lettomanoppello è conosciuto soprattutto per la lunga tradizione artigiana della lavorazione della pietra della Majella. I suoi artigiani e scalpellini hanno ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo. Per mantenere sempre viva questa importante Arte, il Comune di Lettomanoppello, si è dimostrato sensibile alla promozione della suddetta attività mediante l’organizzazione, di una manifestazione denominata “10 Giornate in Pietra”. Tale manifestazione vanta il riconoscimento ufficiale della Regione Abruzzo con l’istituzione di “Lettomanoppello Città della Pietra”.

BENE

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KM : 65

regione : Abruzzo provincia : Pescara comune : Lettomanoppello

ARTIGIANATO DELLA PIETRA book_patrimonio culturale immateriale.indd 26

12/07/2011 1.14.06


FARA FILIORUM PETRI

BENE

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34

KM : 66.5

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Fara Filorum Petri

Tipico dolce di Fara Filiorum Petri il serpentone (localmente ‘lu serpendone’) veniva preparato anticamente in coincidenza della macellazione del maiale in quanto per la farcitura di questo prodotto veniva impiegato il sanguinaccio. Attualmente viene preparato sempre in occasione della festa di Sant’Antonio, il 17 gennaio: la notte precedente a Fara (toponimo di chiara origine longobarda) vengono accese le famose “farchie”, altissimi fasci di canne preparate dalle diverse contrade in memoria del miracolo del santo che salvò il paese dall’assedio francese nel 1799. Il serpentone prende il nome dalla caratteristica forma arrotolata.

SERPENTONE book_patrimonio culturale immateriale.indd 27

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FARA FILIORUM PETRI La festa delle farchie è una manifestazione folkloristica di Fara Filiorum Petri. Le farchie sono dei grossi fasci di canne legati ad arte, manualmente, con rami di salice rosso. Hanno una consistenza di circa 1 metro di diametro e circa 8 metri di lunghezza. Il mito alla base del rito è basato su un miracolo di Sant’Antonio abate durante l’invasione francese del 1799. Così i faresi il giorno prima della festa del santo (17 gennaio) compiono una processione all’imbrunire con fiaccole di canne. Altre fiaccole, più grandi, vengono poste lungo l’ultimo tratto della strada che portava alla chiesetta dedicata a sant’Antonio.

BENE

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KM : 66.5

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Fara Filiroum

FARCHIE book_patrimonio culturale immateriale.indd 28

12/07/2011 1.14.10


RAPINO

BENE

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KM : 67

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Rapino

I pasticci sono dolci da forno ripieni caratteristici di Rapino, localitĂ pedemontana della Majella nord-orientale. Hanno la forma tondeggiante, simile a quella del bocconotto frentano. Una volta impastati gli ingredienti per la sfoglia, dal panetto si staccano piccole quantitĂ che vanno a foderare piccole forme in alluminio in cui viene inserito il ripieno. I pasticci oggi sono prodotti in piccolissime quantitĂ casalinghe o da artigiani e fornai locali.

PASTICCI book_patrimonio culturale immateriale.indd 29

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RAPINO Il nome di Rapino è famoso per l’arte della ceramica, che raggiunse il massimo splendore nel periodo in cui vi operò il celebre ceramista Fedele Cappelletti (1847-1920). Un importante Museo della Ceramica conserva ed espone molti pezzi di pregiata maiolica prodotta dagli artisti rapinesi. Il centro storico presenta diversi monumenti di interesse, come la chiesa di S. Giovanni, la chiesa di S. Lorenzo e il Santuario della Madonna del Carpineto, che sorge nell’antico rione dei ceramisti.

BENE

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KM : 67

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Rapino

ARTE DELLA CERAMICA book_patrimonio culturale immateriale.indd 30

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GUARDIAGRELE

BENE

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KM : 68.5

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Guardiagrele

È un pane nobile la cui ricetta affonda le radici nel Medioevo. Le zone interessate alla sua produzione sono quelle pedemontane di Bocca di Valle e di Guardiagrele. Il pane viene prodotto sia a forma di filone che di pagnotta, con pesi di 500 g o di 1 kg. Per l’impasto si utilizza una complessa miscela di farine tipo ‘00’, integrale, di mais, avena, orzo, miglio e segale, con semi di sesamo, olio extravergine di oliva, formaggio, acqua, sale, lievito madre e una piccola quantità di lievito di birra.

PANE NOBILE book_patrimonio culturale immateriale.indd 31

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GUARDIAGRELE Guardiagrele (Guardia Graelis), antica cittadina che si affaccia sulla Maiella, fu definita da Gabriele D’Annunzo la “Terrazza d’Abruzzo”, per il suggestivo panorama che si ammira dalla Maiella fino al mare Adriatico. Questa cittadina tramanda nei secoli la raffinata arte dell’oreficeria e della lavorazione del ferro battuto.

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KM : 68.5

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Guardiagrele

ARTE DEL FERRO BATTUTO book_patrimonio culturale immateriale.indd 32

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GUARDIAGRELE

BENE

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KM : 68.5

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Guardiagrele

L’Ente dell’Artigianato Abruzzese presenta a Guardiagrele, con l’invito ad essere presenti la Mostra dell’Artigianato Artistico regionale. Si tratta della “più bella vetrina dell’artigianato artistico abruzzese” che vuole far conoscere la specificità di un artigianato artistico interessante. La terra d’Abruzzo ha radici artigiane ed artistiche che vengono da lontano.

MOSTRA DELL’ARTIGIANATO book_patrimonio culturale immateriale.indd 33

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VACRI Durante la suggestiva rievocazione “ Vacrum sine portis”, un suggestivo viaggio nel Medioevo tra arcieri, cavallieri,falconieri, giullari si degustano golosi menù dell’epoca. L’evento, organizzato da “Li Messere”, gruppo storico dei Lancieri della città di Vacri e dai Giullari in collaborazione con il Comune si riscopre il sapore dell’antica porchetta, eccellenza culinaria della città.

BENE

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KM : 67.7

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Vacri

PORCHETTA MEDIEVALE book_patrimonio culturale immateriale.indd 34

12/07/2011 1.14.14


VACRI

BENE

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KM : 67.7

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Vacri

L’evento “Poesia dialettale” giunto alla sua 41esima edizione , è organizzato dal Comune che da anni collabora alla riuscita dell’iniziativa e patrocinato dalla Provincia di Chieti e dalla Regione Abruzzo. Il Premio è ancora oggi impegnato nella valorizzazione della cultura dialettale, caratterizzandosi come momento di riflessione letteraria e di approfondimento culturale. Con questa manifestazione la città di Vacri dà espressività e forma alla sua passione per la cultura abruzzese più autentica.

POESIA DIALETTALE book_patrimonio culturale immateriale.indd 35

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VILLAMAGNA Il Trebbiano d’Abruzzo è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo. Il colore: giallo paglierino intenso, l’odore caratteristico con profumo intenso e delicato, il sapore asciutto, vellutato, armonico con retrogusto gradevolmente mandorlato. A Villamagna si trovano le più celebri e antiche cantine produttrici.

BENE

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KM : 66.6

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Villamagna

TREBBIANO D’ABRUZZO book_patrimonio culturale immateriale.indd 36

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VILLAMAGNA

BENE

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KM : 66.6

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Villamagna

Villamagna rivive l’assedio dei Turchi a luglio si rinnova la secolare tradizione dei turchi in onore della patrona Santa Margherita. Villamagna torna ad essere assediata dai saraceni. A mezzogiorno in punto, memoria liturgica di Santa Margherita vergine e martire, come vuole una tradizione ormai secolare, Villamagna torna infatti ad essere “assediata” dai Saraceni, in ricordo della salvezza dalle orde turche di Pialì Pascià che nel 1566, dopo aver saccheggiato le coste abruzzesi, provava a depredare anche i centri dell’entroterra.

ASSEDIO DEI SARACENI book_patrimonio culturale immateriale.indd 37

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GIULIANO TEATINO Nel comune di Giuliano Teatino, che vengono coltivate le ciliegie dal 1950. Il principale utilizzo era destinato al consumo del fresco, anche se fino al 1960 nella zona di Giuliano Teatino le ciliegie venivano destinate soprattutto all’industria dolciaria. La tradizione della coltura del ciliegio in Abruzzo permane tuttora, infatti annualmente nei comuni di Raiano e Giuliano Teatino si svolgono sagre paesane che omaggiano questo delizioso frutto.

BENE

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40

KM : 70

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Giuliano Teatino

CILIEGIE book_patrimonio culturale immateriale.indd 38

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GIULIANO TEATINO

BENE

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KM : 70

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Giuliano Teatino

A Giuliano Teatino si celebrala tradizionale e seguitissima “Sagra delle ciliegie e della confetture”, che celebra la sua ventiduesima edizione. Quello con le ciliegie è un legame antico e profondo con il paese di Giuliano Teatino, che è il maggiore produttore abruzzese di questo squisito frutto che è presente sulle tavole solo per un mese all’anno. Nella prima mattinata si tiene inoltre il concorso di pittura estemporanea “La collina dei ciliegi”.

SAGRA DELLE CILIEGIE book_patrimonio culturale immateriale.indd 39

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ORSOGNA Sette quadri biblici viventi ispirati a episodi del Vecchio e Nuovo Testamento sfilano per le vie di Orsogna animando la notte di Ferragosto secondo una delle più suggestive e caratteristiche espressioni della religiosità contadina abruzzese. I Talami partono dai quartieri del paese per poi ritrovarsi in piazza tra due ali di folla. Tanti i turisti, tanti gli orsognesi tornano ogni anno anche dall’estero ad ammirare le scene bibliche interpretate da attori immobili davanti a fondali affrescati. Sopra ogni palco, in alto, legata a una raggiera, una bambina impersona la Madonna del Rifugio, cui è dedicata la manifestazione.

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KM : 72

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Orsogna

PROCESSIONE DEI TALAMI book_patrimonio culturale immateriale.indd 40

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POGGIOFIORITO

BENE

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KM : 73.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Poggiofiorito

Queste semplici costruzioni che troviamo lungo il tratturo hanno origini antiche. S dice che il termine caciara derivi da “cacio” e quindi luogo dove si produce e si ricovera il formaggio. Un altra possibile origine del termine è invece legata alle liti che nascevano sulla proprietà degli attrezzi custoditi in questi capanni. Era infatti pratica comune usare un luogo comune per depositare gli attrezzi agricoli di più agricoltori.

CACIARA PASTORALE book_patrimonio culturale immateriale.indd 41

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CASTELFRENTANO Pasticciotto di pasta frolla farcito, di forma tronco-conica rovesciata, data da apposite formette in rame, Il “Bocconotto” è interamente avvolto da pasta frolla, che in seguito alla cottura assume un bel colore dorato, ed è ricoperto, nella parte superiore, da un abbondante strato di zucchero a velo, al taglio, si evidenzia la farcitura interna di colore scuro, di consistenza compatta e dal profumo fragrante di cioccolato, cannella e mandorle tostate. Le sue caratteristiche rendono questo dolce abruzzese una specialità molto apprezzata che negli ultimi anni vanta validi estimatori anche fuori Regione.

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KM : 77

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Castelfrentano

BOCCONOTTO book_patrimonio culturale immateriale.indd 42

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LANCIANO

BENE

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KM : 79.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Lanciano

L’evento, che dall’ultima domenica di agosto alla prima di settembre investe il paese di un’aria medievale, prevede cene ispirate alla Panarda, mercatini, taverne, concerti di musica antica, spettacoli teatrali, teatro di strada, combattenti, danzatrici e sbandieratori fino ad arivare all’investitura del Mastrogiurato. Questa carica politico-giuridica fu istituita dagli Angioini nel 1304. Il mastrogiurato affiancava il sindaco nell’amministrazione e nella polizia della città e veniva eletto tra dottori e ricchi borghesi, esperti nelle leggi e dotati di particolare integrità e prestigio.

MASTROGIURATO book_patrimonio culturale immateriale.indd 43

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LANCIANO Gli “ndurciulline”, tipici dell’area scernese, rappresentano la tipologia meno sottile della pasta alla chitarra. Per essere gustati appieno, vanno conditi con sugo a base di carne di castrato o di pecora, pomodoro a pezzetti, olio extravergine di oliva e varie spezie aromatiche. Questo piatto nasce dall’incontro della civiltà contadina con quella pastorale, che avveniva durante la transumanza, in quanto riunisce le materie prime più utilizzate in entrambe le culture. La sua origine è perciò sicuramente stata trasmessa oralmente dai contadini anziani.

BENE

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KM : 79.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Lanciano

NDURCIULLINE book_patrimonio culturale immateriale.indd 44

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LANCIANO

BENE

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KM : 79.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Lanciano

Durante la Settimana Santa, a Lanciano, si vive un’atmosfera particolarmente suggestiva con i riti della Passione e Morte. Dalla Chiesa di Santa Chiara i confratelli con il volto coperto dai cappucci neri e le fiaccole accompagnano il Cireneo, scelto dal Priore, scalzo e caricato della pesante Croce attraverso le vie del centro storico. Il tempo viene segnato dal rumore della “traccola” e da alcune composizioni funebri di autori locali.

VENERDI’ SANTO book_patrimonio culturale immateriale.indd 45

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FOSSACESIA A Fossacesia si celbrano numerose sagre e le feste a carattere tradizionale e religioso: il 23 e il 24 giugno, ad esempio, in onore di San Giovanni Battista c’è la vigilia conviviale sotto l’Abbazia omonima di S.Giovanni in Venere, dove da secoli la figura del santo è oggetto di culto.

BENE

TAPPA

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KM : 87.6

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Fossacesia

CULTO DI S.GIOVANNI book_patrimonio culturale immateriale.indd 46

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TORINO DI SANGRO

BENE

TAPPA

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KM : 95

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Torino di Sangro

La Mattinata del Viso Adorno si svolge la sera del 9 dicembre e prosegue fino alla mattinata successiva. Ed è riconducibile sempre al culto della Madonna di Loreto. La popolazione si raccoglie sulle strade fino alla costa e, ripercorrendo gli antichi tratturi, con delle fiaccolate suggestive intonano canti tradizionali fedeli alla Madonna soffermandosi alle edicolette campestri site sul tragitto. Giunta alla chiesa della Madonna di Loreto, la gente trascorre tutta la notte pregando e meditando. Una curiosità della festa è che tutte le porte delle case di Torino di Sangro sono aperte a conoscenti e parenti.

MATTINATA DEL VISO ADORNO book_patrimonio culturale immateriale.indd 47

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POLLUTRI A Pollutri la sera della vigilia si pratica la cottura in piazza delle fave a ricordo di un miracolo del Santo. Il culto di San Nicola è arrivato in Abruzzo attraverso il tratturo L’Aquila – Foggia. Egli è patrono di Pollutri. Come abbiamo detto la venerazione di San Nicola giunge a Pollutri attraverso il tratturo Magno o del Re, grazie anche a una reliquia consistente in una rappresentazione del braccio del Venerabile. La leggenda vuole che a Pollutri San Nicola, durante una forte carestia che aveva investito questo paese, disponendo solo di poche fave, le moltiplicò all’infinito, riuscendo a sfamare tutti.

BENE

TAPPA

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KM : 104

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Pollutri

MIRACOLO DI SAN NICOLA book_patrimonio culturale immateriale.indd 48

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CASALBORDINO

BENE

TAPPA

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KM : 101.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Casalbordino

A Casalbordino il 10 e 11 giugno si svolgono antiche e solenni celebrazioni in onore della Madonna dei Miracoli, ivi apparsa l’11 giugno del 1576 ad un vecchio contadino di Pollutri. A memoria del prodigioso evento fu edificata una cappella trasformata col tempo nell’attuale santuario, meta di pellegrinaggi da ogni parte d’Abruzzo, dal Molise e dalla Puglia. Il dieci giugno si rinnova la lunghissima processione dal centro del paese fino al santuario; l’undici giugno, dalle prime ore del mattino, arrivano pellegrini per esprimere alla Vergine la loro intensa devozione e la richiesta di grazie.

MADONNA DEI MIRACOLI book_patrimonio culturale immateriale.indd 49

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VASTO Di questo ghiotto brodetto adriatico, molti testi, anche recenti, hanno quasi sempre fornito la ricetta incompleta sicchĂŠ ne esistono numerose interpretazioni. Sul piano storico occorre dire che non si tratta di piatto di origini aristocratiche; le sue origini barcaiole lo accomunano. Rispetto ai molti altri brodetti adriatici il brodetto alla vastese vanta soltanto la grande semplicitĂ di esecuzione e di varietĂ ittiche impiegate, assieme a ingredienti del tutto elementari.

BENE

TAPPA

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KM : 112.1

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : Vasto

LU BRUDATTE book_patrimonio culturale immateriale.indd 50

12/07/2011 1.14.27


SAN SALVO

BENE

TAPPA

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KM 119.6

regione : Abruzzo provincia : Chieti comune : S.Salvo

In occasione della tanto attesa festa di San Vitale, Patrono di San Salvo, gli usi e le tradizioni di un popolo, ma soprattutto il desiderio di conservarli, riemergono tenacemente quasi a voler allontanare l’dea che una festa patronale sia solo “giostre e fuochi d’artificio”. San Vitale è oggi anche il Santo che caratterizza la celebre sfilata de Le Some (sacchi di farina utilizzata per la preparazione dei taralli), nonchè la preparazione delle “sagne”, piatto tipico di pasta fatta in casa, lavorata e tagliata a sfoglia. Un momento di allegria, accompaganto da canti, preghiere e ricordi delle donne più anziane.

FESTA DI SAN VITALE book_patrimonio culturale immateriale.indd 51

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MONTENERO DI BISACCIA L’area di produzione della ventricina è I’intero territorio regionale, ma la pìù rinomata è quella di Montenero di Bisaccia. Metodiche di lavorazione: le materie prime sono pezzi di carne magra provenienti esclusivamente dalla coscia del suino, lardo di suino, sale, paprica, peperoncino, fiori di finocchio. I pezzi di carni scelte tagliati grossi con i pezzi di lardo, vengono insaporiti con sale, paprica dolce, fiori di finocchio e, a piacere, un pizzico di peperoncino per la versione piccante. II periodo di produzione va da novembre a marzo.

BENE

TAPPA

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KM : 121

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Montenero di Bisaccia

VENTRICINA book_patrimonio culturale immateriale.indd 52

12/07/2011 1.14.27


GUGLIONESI

BENE

TAPPA

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KM : 140

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Guglionesi

C’è un itinerario da non sottovalutare in Molise, dove è possibile dedicarsi alla pesca a mosca. Sfortunatamente, non è molto pubblicizzato, forse perchè i fiumi del meridione sono un po’ sottovalutati. Ci troviamo a Guglionesi sul fiume Biferno, uno dei più importanti fiumi Molisani. Le sponde sono solitamente molto infrascate e percorribili grazie ad improbabili sentierini che i pescatori segnano con i loro stivali. La pesca al Cavedano è una tradizione che si tramanda da generazioni tra i pescatori locali.

PESCA AL CAVEDANO book_patrimonio culturale immateriale.indd 53

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TERMOLI Gli elementi principali della cucina di Termoli sonopesce fresco, gli odori genuini del basilico, del sedano, dell’olio d’oliva locale, della cipolla, dell’aglio. Il termolese “verace” distingue il pesce di “battello” (piccola imbarcazione che esce al mattino presto e rientra nel primo pomeriggio) da quello del motopeschereccio (che resta in mare più giorni) dal quale, in ogni caso, cerca almeno di avere l’ultima pescata. Il prodotto tipico è brodetto di pesce, realizzato in modo semplice e profumatissimo; esso trae la sua caratteristica soprattutto dalla qualità, dall’assortimento e dalla freschezza del pesce.

BENE

TAPPA

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KM : 150

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Termoli

BRODETTO book_patrimonio culturale immateriale.indd 54

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TERMOLI

BENE

TAPPA

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KM : 150

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Termoli

La cerimonia viene riproposta da secoli a memoria dell’antica leggenda secondo la quale alcuni pescatori trovarono in mare, raccolte in un sarcofago di marmo, le spoglie del Santo. La celebrazione, che coinvolge tutta la comunità dei pescatori, vuole essere una richiesta di protezione contro i pericoli del mare ed un buon auspicio per la pesca. Nel corso delle celebrazioni il momento più suggestivo è quello della processione nel mare; la statua del Santo, sistemato sul peschereccio prescelto dalla sorte, riccamente addobbato, viene portata in mare accompagnata dalla flotta degli altri pescherecci carichi di fedeli e da numerosi motoscafi.

REGATA DI S.BASSO book_patrimonio culturale immateriale.indd 55

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TERMOLI I tratturi erano strade particolari adibite alla transumanza, ricche di pascoli per le greggi in transito e delimitate, in seguito alle numerose reintegre, da cippi con la sigla R. T. (Regio Tratturo) che ribadivano non solo i confini ma anche la presenza dello Stato. Facevano parte di file interminabili che sui lati delimitavano le antiche vie in modo da segnalarne inequivocabilmente i confini rispetto alla proprietĂ privata. Nella zona di Termoli sono sopravvissuti nei secoli alcuni esempi di cippi tratturali.

BENE

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KM : 150

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Termoli

CIPPO book_patrimonio culturale immateriale.indd 56

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LARINO

BENE

TAPPA

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KM : 160

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Larino

Storica processione in onore del Santo Patrono della città di Larino. Nel mastodontico evento sfilano altri 120 carri trainati da mucche - buoi. I carri sono tutti addobbati con fiori di carta (fatti a mano): ogni carro è addobbato con non meno di 600 fiori. Ci sono due tipi di carri: trionfante, dove vi sono pochi fiori, le colonne, la cupola, rigorosamente tutto in legno, lavorate a mano. Tradizionale, dove al carro classico vengono messe delle aste a semicerchio rivestite di coperte ricamate a mano, molto antiche, e ricoperto poi da fiori. I fiori sono diversi da carro a carro.

CARRESE book_patrimonio culturale immateriale.indd 57

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LARINO Il territorio di Larino, capitale dell’antica Frentania, è caratterizzato da dolci colline ricoperte da un “mare“ di olivi. Gli alberi secolari, con il loro tronco contorto e l’elegante chioma, testimoniano l’antico legame che la cittadina frentana e la popolazione larinate ha con la coltivazione degli ulivi.

BENE

TAPPA

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KM : 160

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Larino

OLIO GENTILE book_patrimonio culturale immateriale.indd 58

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LARINO

BENE

TAPPA

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KM : 160

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Larino

La caratteristica festa di S. Pardo, Patrono principale di Larino e della diocesi, è considerata da noti esperti, una delle più belle che si celebrano in Italia. Quasi centocinquanta carri, dalla foggia trionfale o dal formato a capanna, buona parte di cui trainati da buoi, artisticamente addobbati e ricoperti di fiori, offrono dal 25 al 27 maggio nella città frentana uno spettacolo indimenticabile. Larino, “tutta unita nella sua fede”, celebra il suo poema di ricordi e di bellezze nel maggio canoro, a testimoniare la saldezza spirituale di questo popolo. Natura e storia sono il patrimonio di questa città.

FESTA DI SAN PARDO book_patrimonio culturale immateriale.indd 59

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CLITERNIA NUOVA Più di 40 anni fa, il Santuario di “Madonna Grande” di Nuova Cliternia era meta di pellegrinaggi provenienti da tutta l’Italia e dall’estero. Il Santuario dedicato alla “Beata Vergine Maria Assunta in Cielo” era una piccola cappella campestre a forma ottagonale che custodiva un quadro ritrovato per caso in una grotta. Il dipinto con la raffigurazione della “Madonna Grande” è ancora oggi oggetto di venerazione, ma sempre più circoscritta regionalmente. Il Santuario di “Madonna Grande” veniva menzionata già nel “secolo dei lumiera venerata soprattutto dagli albanesi residenti da svariati secoli in Molise.

BENE

TAPPA

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KM : 161.5

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Campomarino

PELLEGRINAGGIO DELLA MADONNA GRANDE book_patrimonio culturale immateriale.indd 60

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S.MARTINO IN PENSILIS

BENE

TAPPA

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KM : 166

regione : Molise provincia : Campobasso comune : S.Martino in Pensilis

La Corsa dei Carri, detta anche “Carrese”, è una competizione di velocità tra carri. Ogni carro è trainato da due buoi, condotto da tre uomini posti sul carro e spinto tramite lunghe verghe di legno da cavalieri che corrono alle spalle e ai fianchi del carro. La corsa dei carri si disputa ogni anno a San Martino in Pensilis (CB) il 30 Aprile, in onore del patrono San Leo la cui festa ricorre il 2 Maggio. Il percorso, di circa 8 km, è suddiviso dal cambio dei buoi pressappoco a metà del tracciato. La corsa dei carri si disputa in periodi diversi anche nei paesi di Portocannone, Ururi e Chieuti.

CARRESE book_patrimonio culturale immateriale.indd 61

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SAN MARTINO IN PENSILIS La pampanella è un piatto tipico molisano. La pampanella è fatta con la carne di maiale opportunamente speziata con aglio e peperoncino. Non si sa molto riguardo alla sua origine, né il perché della particolarità del nome, che sembra però possa, per assonanza, avere a che fare col peperoncino, uno dei suoi ingredienti fondamentali, che in dialetto sanmartinese si dice pepedineje. A quanto pare, inizialmente, veniva prodotta solo a San Martino, constatato che i primi venditori di pampanella, nelle grandi feste locali, erano esclusivamente sanmartinesi.

BENE

TAPPA

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KM : 166

regione : Molise provincia : Campobasso comune : S.Martino in Pensilis

PAMPANELLA book_patrimonio culturale immateriale.indd 62

12/07/2011 1.14.33


S.MARTINO IN PENSILIS

BENE

TAPPA

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KM : 166

regione : Molise provincia : Campobasso comune : S.Martino in Pensilis

La lavorazione del cuoio, ad opera dei vardai, è praticata in questi luoghi da lungo tempo. Qui si producevano soprattutto selle e finimenti per animali da cavalcatura, basti e barde per quelli da soma. La lavorazione del cuoio sopravvive ancora a Campobasso, a Bojano e soprattutto a San Martino in Pensilis.

LAVORAZIONE DEL CUOIO book_patrimonio culturale immateriale.indd 63

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URURI La Carrese, con molta probabilità, trae la sua origine dalla festa di primavera di epoca antichissima, che era allo stesso tempo rito propiziatorio per i prossimi raccolti ed impegno agonistico di uomini e animali dopo il lungo riposo invernale. Successivamente, la Chiesa, con una operazione di sincretismo, si è appropriata di quasi tutte le manifestazioni pagane e con varie leggende le ha legate alla vita dei Santi Patroni dei paesi. Infatti a S.Martino è legata alla traslazione del corpo di S.Leo; a Chieuti alla vita di S. Giorgio; a Portocannone all’arrivo della Madonna di Costantinopoli.

BENE

TAPPA

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KM : 168

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Ururi

CARRESE book_patrimonio culturale immateriale.indd 64

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MONTORIO NEI FRENTANI

BENE

TAPPA

66

KM : 166

regione : Molise provincia : Campobasso comune : S.Martino in Pensilis

A Montorio nei Frentani si producono artigianalmente strumenti musicali a fiato e a percussione in particolare di zampogne. L’origine delle zampogne risalirebbe all’epoca dei Sanniti. Si sostiene che il nome derivi dal greco symphonia. Il suo antico nome era utriculus (piccolo otre) vocabolo latino che significa anche ventre materno e che deriva da literus, da cui l’italiano utero. Anticamente costituiva il passatempo dei pastori dell’Italia centromeridionale.

STRUMENTI MUSICALI book_patrimonio culturale immateriale.indd 65

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ROTELLO Rotello è un comune di 1.267 abitanti della provincia di Campobasso. L’olivo è l’elemento più rappresentativo del paese. Ne vengono coltivati vari ecotipi, ma le culture tipiche sono la Rosciola di Rotello e la Cellina di Rotello che producono un olio extravergine di notevole pregio, conosciuto ed apprezzato sia in regione che fuori per la sua qualità e per le sue caratteristiche organolettiche. Il comune dal 1994 fa parte dell’associazione Le Città dell’Olio.

BENE

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KM : 174

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Rotello

OLIO D’OLIVA EXTRAVERGINE book_patrimonio culturale immateriale.indd 66

12/07/2011 1.14.35


CHIEUTI

BENE

TAPPA

68

KM : 176

regione : Molise provincia : Campobasso comune : Chieuti

A Chieuti si può ancora conoscere l’antica e tradizionale produzione di manufatti d’arredo in legno d’olivo locale. Tutti gli oggetti nascono dalle sapienti mani degli artigiani locali dediti in particolare alla creazioni di suggestivi presepi artigianali.

ARTIGIANATO DEL LEGNO book_patrimonio culturale immateriale.indd 67

12/07/2011 1.14.35


CHIEUTI A Chieuti c’è un rito che si ripete da 500 anni alla vigilia della corsa dei buoi, l’appuntamento più atteso dagli abitanti di Chieuti. In onore di San Giorgio viene realizzato questo tarallo in pasta di caciocavallo, del peso di 80 chili: si tratta di una treccia di pasta filata che sarà distribuita a tutti gli abitanti del paese, e che da 36 anni viene realizzato da Angelo Brunetti. Ogni anno, una famiglia di Chieuti ha l’onore di tenere in casa questo originale trofeo. Il tarallo viene portato, a turno, lungo le vie del paese, accompagnato dal fragore dei mortaretti.

BENE

TAPPA

68

KM : 176

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Chieuti

TARALLO DI S.GIORGIO book_patrimonio culturale immateriale.indd 68

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CHIEUTI

BENE

TAPPA

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KM : 176

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Chieuti

I contadini per il loro lavoro si servivano di cavalli, asini, muli, bardotti. Convivevano con loro nella buona e cattiva sorte. Le stalle comunicavano con le case. A Chieuti il 22 aprile 2007 in occasione dei festeggiamenti in onore di San Giorgio Martire, si è tenuta la “Corsa dei buoi”. Alla manifestazione, testimonianza dell’antico legame contadino con gli animali da soma, partecipano quattro cosiddette “contrade” che compongono, un carro per ognuna.

CORSA DEGLI ASINI book_patrimonio culturale immateriale.indd 69

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SERRACAPRIOLA I “bracci” sono sentieri secondari di comunicazione, che hanno la funzione di raccordare tratturi o tratturelli nella rete viaria percorsa dagli armenti durante la transumanza. In questo punto del tratturo è ancora presente e visibile la diramazione secondaria di un “braccio tratturale”, che dimostra quanto fosse articolata la rete viaria nel territorio.

BENE

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KM : 178,3

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Serracapriola

BRACCIO TRATTURALE book_patrimonio culturale immateriale.indd 70

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S.CROCE DI MAGLIANO

BENE

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KM : 180

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Chieuti

La lavorazione dell’argilla è, tra le attività artigianali, certamente la più antica. Di essa restano tracce a S.Croce di Magliano e a Campobasso, dove un tempo molte erano le famiglie dei “pentolai”, oggi soltanto poche unità continuano a ripetere gli stessi gesti del piede che va su e giù e muove il tornio, mentre sapienti mani modellano la creta per trarne pentole e tegami. Pentole e tegami di tutte le dimensioni, ottime per cuocere legumi, friggere uova e mantenere calda la zuppa di pesce, con il pregio di conservare gli odori e di costare poco.

LAVORAZIONE DELL’ARGILLA book_patrimonio culturale immateriale.indd 71

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SAN PAOLO CIVITATE Nella zona di San Paolo Civitate vivono ancora alcuni anziani pastori. All’interno di insediamenti rurali e semplici, continuano a praticare nella soltudine e nel silenzio la pastorizia come una volta. I loro nomi sono Mercurio De Santis e Teodoro Ciaccia, detto “don Ciaccia” dai suoi lavoranti. Questi due pastori sono tra gli ultimi Italiani a praticare questo umile mestiere, oggi per lo più portato avanti da emigranti dell’est.

BENE

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KM : 190

regione : Puglia provincia : Foggia comune :S.Paolo Civitate

CASA CANTONIERA book_patrimonio culturale immateriale.indd 72

12/07/2011 1.14.39


TOREEMAGGIORE

BENE

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KM : 194.6

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Torremaggiore

Lungo il tratturo, presso Torremaggiore, all’inizio della campagna agricola pugliese, si trova una vecchia ed abbandonata casa cantoniera. Si tratta di una struttura pressoche in rovina, ma che rappresenta un monumento della transumanza e ricorda l’importanza dei punti strategici posti lungo il tratturo. Al pari di un casello ferroviario posto lingo i binari la casa cantoniera ribadisce la funzione di infrastruttura del Tratturo Magno.

CASA CANTONIERA book_patrimonio culturale immateriale.indd 73

12/07/2011 1.14.39


CASTELFIORENTINO Il buristo è un insaccato antico diffuso in Toscana e in tutto il centro italia. È uno dei salumi più antichi e famosi del mondo. Il buristo è insaccato nello stomaco del suino, per questo ha una forma irregolare per un peso che supera normalmente il chilo e mezzo. Si ottiene disossando tutte le parti della testa del maiale messe a bollire in un gran pentolone con limoni, bucce d’arancia, salvia, aglio, sale e pepe. Alle parti disossate e macinate vengono aggiunti dei lardelli di grasso tagliati a cubetti ed il sangue filtrato. Il tutto vien di nuovo insaccato e bollito per compattare il sangue e il grasso con il resto.

BENE

TAPPA

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KM : 198

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Castelfiorentino

BURISTO book_patrimonio culturale immateriale.indd 74

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CASTELFIORENTINO

BENE

TAPPA

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KM : 198

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Castelfiorentino

Da circa trent’anni a Castelfiorentino si realizzano presepi e statuette artistiche anche animate, raggiungedo alti livelli di perfezionamento nell’arte del presepe. In terracotta e in tessuto indurito ed in legno d’olivo. Il presepe ed i suoi elementi vengono creati artigianalmente nei minimi particolari. I materiali vengono lavorati totalmente a mano dagli artigiani.

ARTE DEL PRESEPE book_patrimonio culturale immateriale.indd 75

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SAN SEVERO L’agro di San Severo è situato nella parte nord del Tavoliere della Puglia. I terreni sono per la massima estensione di tipo sabbioso-siliceo, sabbiosocalcareo e argilloso-siliceo; sono profondi e di buona permeabilità, oltre che dotati di molti elementi nutritivi e di discreta fertilità. Con lo sviluppo dei terreni impiantati a vigneto fu attivato anche un successivo utilizzo e sviluppo dei prodotti agricoli. Le vinacce, fino a quel momento considerate un prodotto di scarto, furono utilizzate da giovani napoletani, che crearono a San Severo diversi impianti di distillazione, lavorando un prodotto gratuitamente ceduto: le vinacce scartate.

BENE

TAPPA

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KM : 201,6

regione : Puglia provincia : Foggia comune : San Severo

VINACCIA book_patrimonio culturale immateriale.indd 76

12/07/2011 1.14.40


SAN SEVERO

BENE

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KM : 201,6

regione : Puglia provincia : Foggia comune : San Severo

A S.Severo si tiene la XV rassegna presepistica, una suggestiva manifestazione che ha luogo nei sotterranei di Corso Gramsci. Le più antiche testimonianze sopravvissute dei presepi pugliesi appartengono alla seconda metà del ‘400, mentre nel ‘500 si assiste ad un notevole sviluppo del fenomeno, che va lentamente declinando nel ‘600 sino quasi a cessare nel ‘700. La comparsa dei presepi monumentali in Puglia avviene in concomitanza con la rinascita della statuaria in pietra, legata ai nomi di alcuni scultori dalla spiccata fisionomia artistica.

ARTE DEL PRESEPE book_patrimonio culturale immateriale.indd 77

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SAN SEVERO La Festa del Soccorso è la festa patronale di San Severo in Puglia. Si celebra in onore della Madonna Soccorso. È caratterizzata da due sontuose processioni, in cui si portano a spalla numerosi simulacri di santi, scandite dalle fragorose batteriede e accompagnate da fuochi. La notorietà dell’evento, che ogni anno attira a San Severo diverse migliaia di visitatori (non solo italiani), è in costante aumento, anche grazie al rilievo dedicatogli, negli ultimi anni, dalla carta stampata e dalla televisione. Nel 2005 è stato entusiasta spettatore della Festa, tra gli altri, il regista Ferzan Ozpetek.

BENE

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KM : 201,6

regione : Puglia provincia : Foggia comune : San Severo

FESTA DEL SOCCORSO book_patrimonio culturale immateriale.indd 78

12/07/2011 1.14.40


MASSERIA SCHIAVONE

BENE

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KM : 205

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Lucera

Nella frazione di Masseria Schiavone, nel comune di Lucera, si trova la masseria “defensola” dove vivono numerosi pastori di origine slava. Questi “moderni cawboy” si dedicano all’allevamento degli animali e testimoniano quanto la tradizione pastorale sia ormai un’attività praticata dai soli stranieri. I giovani italiani infatti abbandonano queste terre e rifiutano la condizione di vita pastorale, all’insegna dell’umiltà e dell’isolamento rurale.

MASSERIA PASTORALE book_patrimonio culturale immateriale.indd 79

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LUCERA Il Cacc’e Mmitte di Lucera è un vino DOC (denominazione attribuita nel 1975) la cui produzione è consentita nella zona tra le pendici dell’Appennino Dauno, nei territori dei comuni di Lucera. Il nome deriva dall’antica procedura di vinificazione: i proprietari di palmenti, tipiche masserie del Sud Italia provviste di vasche per la pigiatura dell’uva, davano in affitto le attrezzature per la lavorazione. Pertanto un affittuario toglieva il mosto appena prodotto dalle vasche del palmento (“Cacce”) per portarlo nelle proprie cantine, e un nuovo affittuario versava nelle vasche (“Mmitte”) la propria uva da pigiare.

BENE

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KM : 215

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Lucera

CACC’E MMITTE book_patrimonio culturale immateriale.indd 80

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LUCERA

BENE

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KM : 215

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Lucera

Spostandosi in direzione Foggia lungo il Tratturo Magno, si attraversano le antiche “locazioni tratturali” ossia l’interminabile distesa di terre che garantiva, con i suoi prodotti, ai greggi di superare l’inverno. In passato esisteva un vero e proprio “atlante delle locazioni” che, insieme ai cippi tratturali, stabiliva i confini da rispettare. Affacciata su questo vasto paesaggio agricolo, vi è la Masseria Imperiale, un’antica masseria pastorale, dove, secondo la tradizione, si lavoravano i prodotti della terra.

MASSERIA IMPERIALE book_patrimonio culturale immateriale.indd 81

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ERIDANIA Borgo Eridania è una piccola frazione del comune di Foggia, distante circa 10 km dalla città, sorta intorno ad un ex zuccherificio da cui il nome della stessa borgata. Le case costruite intorno agli anni sessanta erano destinate ad ospitare dirigenti ed operai dello zuccherificio. Con la chiusura e dismissione dello stesso zuccherificio le case sono state poi vendute ed acquistate dai cittadini foggiani che ne hanno creato l’attuale borgata. La Barbabietola da zucchero resta tuttavia una coltura importante. Nella provincia di Foggia si trova la Sezione Economica Regionale Barbabietola da Zucchero.

BENE

TAPPA

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KM : 216.8

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Foggia

BARBABIETOLA DA ZUCCHERO book_patrimonio culturale immateriale.indd 82

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FOGGIA

BENE

TAPPA

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KM : 230

regione : Puglia provincia : Foggia comune : Foggia

A Foggia è collocato l’Epitaffio, detto “Pataffio”. Si tratta di un vero monumento ai tratturi eretto nel XVII sec. nel centro storico della città, a segnare l’ideale punto d’arrivo di ogni transumanza. Aldilà del valore formale dell’Epitaffio, questo elemento ha soprattutto un significato storico-culturale che ci permette di ricordare la grande importanza rivestita dalla transumenza nei secoli passati.

EPITAFFIO book_patrimonio culturale immateriale.indd 83

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