JUST KIDS - #08 - Luglio 2013

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[Musica] recensioni

GAZEBO PENGUINS Raudo

“Ogni Scelta è In Perdita” resta sullo stesso livello del brano precedente per quanto riguarda il testo mentre la musica si fa pressante con l’incedere della batteria che puntella le parole come meglio non potrebbe fino (To Lose La Track, 2013) al finale al vetriolo. “Correggio” è un breve spaccato di adolescenza declinata in forma nostalgica mentre “Trasloco” è decisamente un brano dall’animo rock di Antonio Asquino stradaiolo che avvampa nel ritornello. “Mio Nonno” ha un gran bel testo, tanto corto quanto efficace: “mio nonno per quasi 70 anni è stato in minoranza e sta benissimo” ed è uno dei brani migliori del disco cosi come “Non Morirò” che gode di un efficacissimo riff di chitarra e riesce ad equilibrare ottimamente, nel testo, ironia e cupezza. L’efficace “Piuttosto Bene” chiude e, in un certo senso, riassume abbastanza fedelmente tutto il disco partendo piano e finendo in sfacelo, tra chitarre che friggono e ritmica poderosa. I Gazebo Penguins appartengono a quella categoria di gruppi che non chiede mezze misure: si ama o si odia ma soprattutto va capito e condiviso, non si possono ascoltare né giudicare con il distacco che si può dedicare ad altre tipologie di artisti, ma avendo come motore di comprensione l’emotività e l’empatia, vanno “sentiti” prima che “ascoltati”. “Raudo” è un disco che si deve vivere più che descrivere e il materiale che il gruppo mette a disposizione per questo compito è opo “Legna”, il disco esplosivo che li ha fatti affascinante e di ottima fattura. [ ] conoscere ed apprezzare un po’ ovunque nella penisola, tornano i Gazebo Penguins con la sua prosecuzione ideale e rivolta al futuro: “Raudo” che è ulteriore prova di crescita, sia nell’attitudine che nella finalizzazione dell’idea musicale, della band emiliana. Un disco più nervoso e instabile del primo, sospinto da un potenza viva e salvifica, una resistenza al tedio e alle insoddisfazioni della vita quotidiana declinata in salsa tra hardcore, post punk e deflagrazioni sonore vicine allo stoner. La musica colpisce a pari merito dei testi leggermente più scuri rispetto al passato ma che non indugiano in sciocchezze da ragazzetto emo idiota che si autocompatisce e si autocompiace. “E’ finito il Caffé” e “Casa Dei Miei” si arrampicano su muri di chitarre potenti, più malinconico il mood GAZEBO PENGUINS - RAUDO della prima più punk la seconda, mentre “Difetto” 01.Finito Il Caffé Casa Dei Miei esplode sospinta dalla ritmica martellante, creando 02. 03. Difetto un saliscendi emozionale e sonoro di raro impatto, 04. Domani è Gennaio uno dei brani più riusciti. “Domani E’ Gennaio” vive 05. Ogni Scelta è In Perdita di elettriche grattugiate e graffianti e si identifica in 06. Correggio un testo intelligente e anche ironico di empatica 07. Trasloco resa:”ti prego non mi dire più/domani è un altro 08. Mio Nonno Non Morirò giorno/i lunedì di maggio sono così da otto anni”. 09. 10. Piuttosto Bene

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