JUST KIDS - #08 - Luglio 2013

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[Musica] recensioni delicate

KURT VILE Walkin On A Pretty Daze

e prettamente rock. Vile non si fa mancare niente e in“Was All Talk “ riesce perfino ad utilizzare con misura e gusto un po’ di elettronica mentre “A Girl Called Alex” è sognante, costruita su arpeggi e chitarra che pare uscita da un disco proprio di Neil Young. “Never Run Away” è uno dei pezzi più riusciti e brevi dell’album, (Matador Records, 2013) smaccatamente pop e candidata al ruolo di singolo mentre “Pure Pain” rappresenta un capolavoro di cambi di tempo e atmosfera, ora malinconico e di Antonio Asquino ora sferzante, sempre all’insegna di un alto senso melodico, brano intelligentissimo e ”Too Hard” è una meraviglia dolente di stampo folk.“Shame Chamber” riporta il disco su terreni più vivaci ed elettrici e “Snowflakes Are Dancing” è un brano immediato e incalzante, in uno stile che rimanda al miglior Paisley Underground. “Air Bud” costituisce uno splendido esempio di arrangiamento creativo e commistione sbalorditiva di psichedelia con una spruzzata di elettronica. La lunga “Goldtone”, che chiude il disco, sembra a tratti un apocrifo di Lou Reed e non solo per il tipo di cantato ma anche per la capacità di rendere tutto un immaginario metropolitano come pochi saprebbero fare e anche qui è da sottolineare l’arrangiamento da applausi . Questo disco è uno dei più belli usciti finora nell’anno e per la discografia di Kurt Vile, oltre ad essere identificato come la cosiddetta “prova della maturità”, fa ben sperare per l’apertura uesto disco è la definizione e la consacrazione verso soluzioni ancora meno usuali di resa della sua di un grande songwriter contemporaneo, musica che, sono certo, si evolveranno ulteriormente l’americano Kurt Vile, al suo quinto lavoro con e ci faranno di nuovo gridare al miracolo. [ ] “Walking On a Pretty Daze” (sesto se contiamo anche l’esperienza con i War On Drugs da lui co-fondati e lasciati dopo il primo album per concentrarsi sulla carriera solista). L’arte del musicista di Philadelphia è una sorta di magico amalgama delle cose migliori che l’America ci ha regalato in quarant’anni di musica, in Vile convivono il cantautorato folk di Dylan e quello virato verso la psichedelia acida di Neil Young, l’anima poetica di Leonard Cohen e quella rock del miglior Steve Wynn, l’autorialità metropolitana di Lou Reed e una benedetta dose di sensibilità pop, potremmo KURT VILE - WALKIN ON A PRETTY DAZE continuare a lungo ma questo breve elenco può dare 01. Wakin On A Pretty Day KV Crimes la giusta dimensione, a chiunque abbia un minimo 02. 03. Was All Talk di buon gusto musicale e senso della storia della 04. Girl Called Alex musica, del tipo di artista che abbiamo di fronte. Il 05. Never Run Away viaggio inizia dalla lunga “Wakin On A Pretty Day” 06. Pure Pain nove minuti e mezzo di melodia e chitarre acustiche 7. Too Hard e ed elettriche liquide nel lungo e bellissimo assolo 08. Shame Chamber Snowflakes Are Dancing psichedelico finale, prima di una lunga serie di gemme 09. 10. Air Bud la seconda è l’attuale singolo “KV Crimes” più ritmata 11. Goldtone

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