JUST KIDS - #06 - Aprile 2013

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[Musica] recensioni

LILIES ON MARS Dot to dot (Elsewhere Factory, 2013 ) di Giulia Palummieri

C

ome puri e candidi gigli tornano tra le lande del nostro Pianeta le Lilies on Mars, due promettenti ragazze sarde con base a Londra ora al terzo lavoro in studio. Non aspettatevi però che i vostri sensi funzionino come di consueto, perché questi sono sì i fiori conosciuti dal nostro immaginario collettivo, ma figli di coltivazioni aliene e, pertanto, anche le più basilari proprietà diventeranno fonte di nuove scoperte. Profumi, colori, volumi tra le mani, tutto assume quindi un nuovo corso facendo così dell’avventura il diktat di quest’ultima produzione più consapevole della via da intraprendere e solida sui suoi passi. Abbandonati quindi in parte i voli di impronta alternative-rock capaci di infondere al sound un retrogusto derivativo poco edificante, le Lilies incantano ora con gli aspetti più intimi dell’elettronica, ritrovandosi a cingere l’ascoltatore in un’atmosfera sintetica e allo stesso tempo sanguigna dalla quale difficilmente troverà scampo. Avvolgente fino al punto di far cambiare colore al nostro volto tale contesto infatti delinea la trama di un mondo onirico, sfocandone non solo i bordi tra le note per lasciarne immutata la sensazione di cullante smarrimento ma, giocando con un certo piacere masochista, fa in modo di non far sentire la necessità di una via di fuga. Dando maggiore spazio ai momenti sognanti non solo viene meno l’attitudine al caos che spesso faceva capolino nel precedente lavoro, ma si sviluppa una buona correlazione tra i lati reconditi dell’animo delle L.O.M. e i propri interlocutori. Ogni barriera pertanto viene abbattuta e ci si sente in prima persona parte

integrante di “Dot to Dot”, il quale non solo cambia a seconda degli umori con cui ci si approccia, ma diventa altresì un confidente prezioso per i nostri segreti. Dilatazioni shoegaze, voci ipnotiche, noise siderale, dream pop meditativo, misticismi e quant’altro alternano scenari dai toni prettamente lividi a quelli luminosi aumentando il senso di turbamento dei suoi abitanti fino a farli scontrare con le somme delle diverse sensazioni. Non a caso qui le suggestioni giocano ruoli precisi facendo virare il sound, mediante la sperimentazione, verso una tattile forma di astrattismo in cui anche la modulazione degli elementi vocali diventa parte integrante di questo magma sonoro. Passando in rassegna ogni traccia però si nota come non tutti gli episodi siano all’altezza di elogi sfociando a volte in una ripetitività accentuata capace di funzionare nell’insieme ma di far stridere l’eterogeneità mettendo a confronto i singoli episodi. Questi aspetti tuttavia possono legarsi semplicemente a delle piccole scosse di assestamento idonee a turbare ancora l’andamento del Lilies-percorso. In ogni caso tutto ciò non distoglie l’attenzione in maniera invalidante e di conseguenza le buone speranze su questo duo poi divenuto trio e tornato duo non possono che alimentarsi nuovamente. Ci vide bene Battiato fin dai tempi dell’esordio, ora non resta che fare anche a voi la vostra parte. [ ]

LILIES ON MARS - DOT TO DOT 01. See You Sun 02. Dream of Bees 03. SIDE ABCDE 04. No Way 05. Entre-Temps 06. Oceanic Landscape 07. Interval 08. Impossible Child 09. So Far Dear America 10. Interval 2

Giulia Palummieri è anche qui: JK | 52 newsofthepost .blogspot.it


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