La Commedia delle Sante Menzogne

Page 164

Tonino (lo ha conosciuto e frequentato, perchè è di Terlizzi, della stessa provincia di Bari). Sentiamolo: “Tu sei un saltimbanco nel circo consacrato di una religione senza fede, tu sei il pastore progressista al servizio di una chiesa reazionaria”. “Riuscisti a liberarmi dall’odio sacro che avevo nutrito per tutti i megafoni del divino, per tutti i trafficanti di santità a buon mercato”; “Tu mi facesti vedere un Dio che finalmente detronizza quel suo omonimo pregato dagli idolatri, quella sua controfigura che si compiace, nei festival dell’ipocrisia religiosa, di vestire i panni cangianti ora del moralista senza pietas ora del piazzista di indulgenze plenarie”; “Eppure le tue notti insonni a cercare dio nel volto di un povero barbone, a cercare la gloria del cielo nello spigolo dei marciapiedi, assediavano il tuo orologio, espugnavano il tuo tempo, annullavano il tuo riposo”; “ogni volta le tue omelie erano un pugno nello stomaco dei sepolcri imbiancati”; “Io non sono mai venuto alle tue convocazioni ufficiali: non per mancarti di rispetto, solo che non mi sono mai sentito un appartenente alla “etnia” separata degli eletti, nè ho mai sopportato l’ipocrisia di troppi miei colleghi avvezzi ai sermoni come alle truffe”. Sempre nello stesso libro vediamo da dove fa discendere l’esigenza della comunità dei beni, con il suo slogan di “povertà libertà fraternità”: “Nel cielo tre persone uguali e distinte vivono così profondamente la comunione che formano un solo Dio. Sulla terra più persone, uguali per dignità e distinte per estrazione, sono chiamate a vivere così intensamente la solidarietà, da formare un solo uomo, l’uomo nuovo... Sulla terra gli uomini sono chiamati a vivere secondo questo archetipo trinitario: a mettere, cioè, tutto in comunione sul tavolo della stessa umanità, trattenendo per sè solo ciò che fa parte del proprio identikit personale...Questa, in ultima analisi, è la pace: la convivialità delle differenze”. Questo che ho riportato sopra è solo una scheggia del suo grande pensiero. E’ stato un uomo umile, sacerdote degli ultimi, vescovo dei diseredati, presidente nazionale di Pax Christi; “la sua teologia costantemente coniugata con l’antropologia, col vissuto concreto contemporaneo; l’Eutopia, la “buona terra” dei suoi progetti più che dei suoi sogni; la pace come assenza di guerra e soprattutto come pratica costante della convivialità e dell’accoglienza”. Insomma un nuovo profeta del nostro tempo che non chiama alla lotta, ma al servizio degli oppressi, dei diseredati, degli ultimi. Pur essendo miscredente, non posso non riconoscermi in uomini di così alto profilo umano; semmai questa è la dimostrazione che in tutte le religioni, o ideologie, ci sono uomini che le esaltano ed altri che le affossano. Saper discernere, questo è il problema! E alle considerazioni del mio compagno Nichi Vendola posso solo aggiungere che, se la chiesa una buona volta sancisse senza ambiguità che questo è il suo cammino, non avrei alcun timore, pur essendo agnostico, di lottare insieme a questi cristiani per un mondo migliore, a definirli compagni, o fratelli se preferiscono, e insieme a loro raggiungere quella condizione umana per cui ho lottato per una vita, 164


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.