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Non si può però chiedere più di tanto a questo trattamento, ricordando ancora una volta di fronte a quale spinta accrescitiva anomala ci troviamo. Se nonostante il corsetto la deformità peggiora, allora bisogna ricorrere alla chirurgia. E questa soluzione sarà proporzionalmente meno invasiva se potremo trattare scoliosi ancora elastiche e di pochi gradi (45/50°). Si dovrebbe fare una “chirurgia preventiva”. Cioè operare, generalmente per via posteriore, con interventi poco cruenti che consentono al paziente di essere messo in carico dopo due giorni e senza alcun corsetto. In tal modo il giovane può riprendere subito l’attività in carico e ginnastica respiratoria. Dopo 2-3 mesi le attività possono intensificarsi con quelle sportive. Tutto ciò è possibile quando la deformità viene aggredita in tempo, altrimenti le cose divengono più difficili dovendo correggere curve notevoli (80-100°, se non oltre) e rigide. Ecco allora che i rischi, connessi a qualsiasi tipo di intervento, aumentano. A
B
A-B Scoliosi toracolombare (43°) con rachialgie corretta per via posteriore con un montaggio non lungo. In seconda giornata in piedi e dopo 5 giorni dimessa. La paziente ha ripreso le sue normali attività dopo due mesi dall’intervento
C-D Grave peggioramento di Scoliosi toraco-lombare corretta per via anteriore. Ottimo risultato soprattutto a distanza. Intervento lungo con necessità di intensiva post-operatoria e riabilitazione respiratoria. Ospedalizzazione di almeno 30 giorni
C
D