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Lo sport illumina le ombre della ripresa
LUIGI BATTISTOLLI■ “Settembre, andiamo…” cantava D’Annunzio, celebrando il mondo pastorale abruzzese. Anche GuidACI riprende le uscite in questo mese che ci proietta nell’autunno. E dunque, cari soci, ben ritrovati. Riparto doverosamente dall’attualità: transizione energetica e mobilità sostenibile. Questo il mantra dell’ultimo anno che la guerra in Ucraina non ha creato, ma solo enfatizzato. Stiamo vivendo un momento storico che ci impone delle scelte forse anche severe tuttavia improrogabili. L’incremento del costo del gas naturale ha fatto impennare il prezzo dei carburanti al punto che il Governo, per calmierarne l’aumento per lo più speculativo, ha decretato la sospensione delle accise. In questo quadro, che definirei complesso più che fosco, si innesta l’ulteriore problema del mutamento climati co con le ricadute sul mercato dell’auto. Evito di entrare in un ginepraio molto tecnico che lascio agli ingegneri. Mi limito ad os servare che i cronoprogrammi finora fissati dall’Unione Europea trovano i costruttori rassegnati, non certo concordi. Ad esempio già si parla di proroga al 2026 forse al 2028 (rispetto all’iniziale 2025) della data di introduzione dell’Euro 7 che introdurrà ulterio ri limitazioni alle emissioni dei motori diesel e benzina. Sembra ancor più irraggiungibile il rispetto della scadenza del 2035 per lo stop definitivo all’endotermico. Non bisogna dimenticare che dietro all’industria automobilistica ci sono anche problemi occupazionali (in Italia l’automotive vale il 5,2 % del PIL con – a filiera in senso stretto – 268.000 occupati), né dobbiamo perdere di vista il costo finale delle future automobili che potrebbe creare la nuova categoria dei “poveri di mobilità”. La politica, nell’equilibrio delle varie criticità, deve anche tenere conto della libertà di movimento di ogni singolo cittadino. È il momento giusto, anche grazie ai finanziamenti del PNRR, di af frontare a 360° le facce del prisma che, senza pretendere di esse re esaustivi, potrebbero così elencarsi: riduzione delle emissioni, rispristino e messa in sicurezza delle infrastrutture, potenzia mento tecnologico della mobilità (Smart Road), decongestiona mento delle aree metropolitane, ecc. aventi tutte l’obiettivo del ri spetto ambientale e la sicurezza. Merita una parola quest’ultimo aspetto: dopo la pandemia la mobilità è ripresa come sono anche aumentati gli incidenti. Per quanto le elaborazioni definitive arriveranno in questo mese di ottobre, posso anticipare che tra le
nuove emergenze in termini di morti e feriti si annoverano la mo bilità ciclistica e i monopattini. Questi ultimi, in particolare, hanno avuto grande diffusione sotto l’egida della mobilità sostenibile e, soprattutto, come valida alternativa al mezzo privato e ai servizi di trasporto locale. Risultato: incidenti con monopattino quadru plicati nel 2021 rispetto all’anno precedente con 10 morti di cui 1 pedone (Dati ACI-ISTAT luglio 2022). Non si può perseguire un unico obiettivo offrendo il fianco ad altre criticità. Il monopattino non è un velocipede e i vuoti legislativi sono trop pi: manca una norma che preveda un patentino, fissi l’obbligo del casco o estenda l’assicurazione obbligatoria. Vi stanno provve dendo con iniziative isolate i Comuni quando dovrebbe essere il legislatore ad intervenire con disposizioni uniformi a livello nazionale. Uno sguardo all’Automobile Club Vicenza: è in via di programmazione la 9^ edizione de La Strada Giusta per l’anno scolastico appena iniziato. Questo per gli studenti delle medie superiori, ma stiamo progettando un’iniziativa per gli alunni delle elementari che illustreremo nei prossimi numeri di GuidACI. Anche le iniziative sportive procedono a spron battuto. Intendia mo onorare la prima ragion d’essere dell’ACI: la cura dello sport automobilistico. ACI ha appena celebrato, domenica 11 set tembre, alla presenza del presidente Mattarella, il centenario del circuito di Monza. Una festa dello sport e della passione popolare purtroppo non premiata dalla vittoria della Ferrari. Lo stesso giorno ACI Vicenza con la Scuderia Palladio, nell’ambito delle celebrazioni del 30° dalla fondazione della Pesavento, azienda vicentina primaria nel settore orafo d’alta gamma, ha organizzato il concorso d’eleganza per auto storiche “Città del Palladio” con pieno successo, vetrina per le centinaia di operatori presenti in fiera, italiani e stranieri.
Ci si prospetta un ottobre molto intenso: la Coppa Città di Reco aro, gara di regolarità che combina passione per l’auto e turismo; lo slalom di Monte Malo, 1^ edizione di una gara che si annuncia molto agguerrita anche in vista del Rally Città di Bassano, che è un appuntamento sportivo di richiamo internazionale, che porta nel nostro territorio centinaia di appassionati che occupano le strutture alberghiere della città e dintorni. Ma di questo parlere mo nei prossimi numeri. Per ora posso augurare ai nostri soci, come sempre, una buona lettura.
Auto e gioielli brillano assieme
Per i 30 anni della
Pesavento
Art Expressions è andato in scena il Trofeo d’eleganza
Città del Palladio che ha messo in mostra 25 vetture storiche che hanno emozionato i numerosi ospiti
■ Gioielli a quattro ruote splendenti in una cornice d’eccezione per fe steggiare un compleanno impor tante: i 30 anni della Pesavento srl. Eleganti, bellissime, con un fascino che neppure il passare degli anni è riuscito a scalfire: sono state 25 le vetture protagoniste del “Pesaven to 30 Journey -Trofeo d’eleganza per auto storiche Città del Palla dio”.
Un evento realizzato dalla Pesa vento in partnership con l’Auto mobile Club Vicenza e la Scuderia Palladio, che ha avuto il patrocinio della Regione del Veneto, della Pro vincia e del Comune di Vicenza. In un pomeriggio in cui la magia dei colori di inizio settembre ha creato luci e suggestioni uniche in tanti sono rimasti affascinati dal poter ammirare da vicino auto che han no segnato, in maniera differente, la storia dei motori.
E, quando, poi, al loro interno, han no preso posto le modelle che in dossavano le creazioni firmate Pe savento ecco che il binomio auto –gioielli si è materializzato in qual cosa di davvero straordinario.
“Il 2022 segna il 30° anniversa rio dalla nascita di Pesavento Art Expressions – hanno dichiarato
Chiara Carli e Marino PesaventoQuesto traguardo è un tributo alla bellezza, all’eleganza, al design. È un viaggio nelle emozioni da vive re e condividere con i migliori gio iellieri italiani e del mondo intero, ospiti nazionali ed internazionali, dipendenti, collaboratori ed amici”. “E’ per noi un onore ed un piace
re unire il nome di ACI Vicenza a quello di Pesavento, azienda nota in tutto il mondo per le sue creazio ni – ha commentato il presidente di ACI Vicenza Luigi Battistolli - E l’idea di accostare i gioielli a vettu re che rappresentano a loro volta un qualcosa di unico per design ed eleganza credo che possa testi
moniare un binomio di fascino e di grande attrattiva”. Al suo fianco il vice presidente di ACI Vicenza, nonché due vol te campione del mondo rally, Miki Biasion: “L’automobile non è solo bellezza, ma è anche storia e de sign – ha affermato - Noi italiani lo sappiamo bene, abbiamo inse
gnato in tutto il mondo come si disegnano e costruiscono le auto mobili, così come è successo con i gioielli e, dunque, quale migliore abbinamento. Credo che questo possa essere il primo di tanti altri successi per un binomio che si di mostra vincente”.
Tra tutte le auto in esposizione
sono state votate dalla giuria le vincitrici di ognuna delle cinque categorie previste.
Il premio assoluto è andato alla Jaguar E Type del 1962, per tutti gli appassionati dei fumetti quella guidata da Diabolik, rigorosamente nera, acquistata dal Canada dieci anni fa dal signor Gallo e tornata a luccicare dopo cinque anni di re stauro.
A consegnare il trofeo il sindaco Francesco Rucco: “Vicenza ama l’auto, l’auto d’epoca, che spesso arriva anche nelle nostre piazze per essere ammirata dagli appas sionati e non solo”.
Vincitrice del Trofeo “The oldest car” la OM 665 Superba del 1925 presentata dal signor Tecchio. Si trattava dell'auto piu' datata pre sente all’evento.
Si chiama 665 per i 6 cilindri e l'a lesaggio di 65 mm. E’ stata poi so prannominata superba per il suc cesso riscontrato tra il pubblico e gli addetti ai lavori.
Un esemplare simile vinse la prima Mille Miglia del 1927 con l'equipag gio composto da Minoia e Morandi precedendo altre due auto uguali a conferma della validita' del proget to e dell'estrema affidabilita'.
Per quanto riguarda i premi di ca tegoria per gli anni ‘20/30 è risul tata vincitrice la Fiat Balilla Coppa d'Oro 1934 del signor Camparmo'. Si trattava dell'auto con la cilindra
ta minore tra quelle partecipanti, la versione sportiva della celebre Fiat Balilla. Bassa e morbida per una guida "gomito fuori" con i se dili sfalsati per poter ospitare piu' facilmente due persone.
Per la categoria il “salotto buono” primo premio alla Bentley MK VI 1952 del signor Martini.
Tra le auto piu' comode presenti al Trofeo, questo tipo e' stato il primo modello prodotto dalla casa ingle se dopo la seconda guerra mon diale. Per anni fu la marca preferita dai reali britannici.
Tra le “granturismo sportivo” la
giuria ha scelto invece l’ Alfa Ro meo 2600 sprint 1962 del signor Della Torre.
Questo coupe' per famiglia, aven do 4 posti, e' stato disegnato per Bertone da un giovane Giorgetto Giugiaro ed e' l'ultima Alfa Romeo dotata di un motore bi-albero 6 cilindri in linea. Anche questo mo dello fu usato dalla polizia strada le italiana diventando la famosa "pantera".
Tra le “cabriolet” primo posto per la Mercedes 190 sl 1955 di Sofia Peruzzi, navigatrice di rally figlia d’arte, presente insieme con
la sorella Silvia indossando degli eleganti vestiti d’epoca per rende re ancora meglio l’abbinamento tra auto e guidatore.
Spider teutonico voluto dall'im portatore americano, rappresenta ancora adesso un esempio di auto da turismo sportivo capace di per correre rilevanti distanze in pieno comfort.
Ultima ma non certo ultima, anzi
prima assoluta come già detto, nella categoria “guardie e ladri” la Jaguar E Type 1962. Sul palco come madrine d’eccezio ne le giornaliste Savina Confaloni e Vera Spadini, che hanno racconta to storia e anche qualche aneddo to di queste meravigliose vetture, ognuna con una storia ed in grado di suscitare grandi emozioni. Quelle emozioni che ha provato
la giuria composta dal presidente e vice presidente di ACI Vicenza, Luigi Battistolli e Miki Biasion, da Marino Pesavento, co-fondatore dell’azienda orafa, dal direttore di VicenzaOro Marco Carniello, dalla presidente di Confindustria Vicen za Laura Dalla Vecchia, da Carla Padovan del consorzio Vicenzaè e da Luca Ancetti, condirettore del Giornale di Vicenza.
Automobile Club Vicenza
RINNOVO PATENTE
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• Riscossione tasse autoveicoli, motoveicoli e autocarri, riscossione della tassa di circolazione del ciclomotore, nonché gestione pratiche di precontenzioso tributario
• Gestione pratiche di precontenzioso tributariorcolazione del ciclomotore, nonché gestione pratiche di precontenzioso tributario
• Duplicato della carta di circolazione • Cambio targa • Radiazione per esportazione • Rinnovo patenti • Consulenza per visita presso la Commissione Medica per rilascio patenti
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• Visita per il rilascio del certi cato medico ai ni del rilascio del porto d’armi
Un anno di bike sharing
Avviato lo scorso 7 settembre il servizio si è fatto strada tra i vicentini: oltre novemila gli utenti che hanno scaricato l’apposita app e quasi 3.000 gli abbonati.
Una risorsa per progettare sempre di
più una nuova mobilità urbana
■ A quasi un anno dall'avvio del bike sharing, avvenuto lo scorso 7 settembre, sono oltre 9.450 gli utenti che si sono avvicinati al ser vizio, scaricando l'apposita app. Quasi 2.800 utenti hanno con figurato forme di abbonamento, ad indicare un uso abituale. Gli spostamenti effettuati in un anno sono stati complessivamente oltre 45.000, di cui 23.100 con bici mu scolare e quasi 22.000 con e-bike. "Un servizio quanto mai apprezza to - dichiara il vicesindaco con de lega alla mobilità Matteo Celebron - che ci dimostra come sia possi bile immaginare un diverso siste
ma di mobilità urbana in cui auto privata, bus e mezzi sostenibili si ano integrati e intermodali. È que sta anche la logica con cui stiamo costruendo il Pums, all'interno del quale il servizio di bike sharing è una risorsa importante. La scelta di un sistema completamente free floating ci ha premiati, con una fa cilità d'uso che ha reso la biciclet ta, muscolare o elettrica, vincente sull'ultimo miglio, per cittadini, city user occasionali e tantissimi turi sti".
Il viaggio medio è di 1,4 chilometri con la bicicletta muscolare e di 2,2 chilometri con la e-bike; si tratta di
un dato assai significativo se rap portato allo spostamento medio in ambito urbano rilevato nel corso delle indagini Pums 2021, ovvero una percorrenza inferiore ai 3 chi lometri. Il servizio di bike sharing si dimostra, quindi, in grado di in tercettare un segmento particolar mente significativo della domanda di mobilità urbana, con benefici per la qualità dell'aria e dello spa zio urbano. Sono stati oltre 80mila (80.740) i chilometri complessiva
mente percorsi, con un risparmio nell'emissione di Co2, se rapporta ta a quella prodotta dall'auto priva ta, di oltre 12 tonnellate.
La progressiva e crescente pro pensione dei vicentini all'utilizzo del servizio ha portato RideMovi, player internazionale di servizi di bike sharing e a seguito di gara af fidatario del servizio in concessio ne per la città di Vicenza, ad incre mentare la dotazione di biciclette rispetto alla fase di avvio, con un
parco mezzi che oggi è composto da 210 bici muscolari e 160 e-bike. Anche l'area operativa è stata pro gressivamente ampliata a molti quartieri più periferici, in modo da intercettare la domanda di sposta menti.
Come utilizzare le bici Per usufruire del servizio occorre scaricare gratuitamente l’App Ri deMovi da Apple Store o da Goo gle Play e registrarsi. Si utilizza la stessa app sia per la e-bike che
per le biciclette tradizionali: oltre a consultare la mappa, è possibi le localizzare la bici più vicina. Si scansiona, quindi, il codice Qr sul mezzo e, una volta arrivati a de stinazione, basta cliccare “termi na corsa” e seguire le istruzioni su parcheggio e chiusura date.
Informazioni. Ulteriori informazioni sul servizio di bike sharing sono di sponibili sul sito del Comune nella sezione Mobilità e trasporti: www. comune.vicenza.it
Guida col cuore per rispettare tutti
■ Lo scorso 16 settembre la FIA Re gione I ha lanciato la campagna di sicurezza stradale Guida col cuo re. La campagna sollecita gli utenti della strada a rispettarsi reciproca mente, osservando le regole della strada, per esempio i limiti di velo cità, le segnalazioni dei semafori e il diritto di precedenza.
In base all’approccio “Safe Sy stems” applicato alla sicurezza stradale, tutti gli utenti della stra da condividono la responsabilità di prevenire gli incidenti. A fronte di una sempre maggiore varietà di mezzi di trasporto su strada, il ri spetto delle regole stradali diventa ancora più cruciale per garantire una maggiore sicurezza a tutti gli utenti della strada.
Con la campagna Guida col cuore, la FIA Regione I e i suoi membri mi
rano a promuovere comportamenti di guida più sicuri.
“Per garantire spostamenti sicuri, gli utenti della strada - che siano conducenti, ciclisti o pedoni – de
vono rispettarsi reciprocamente ed essere responsabili.
Ciascuno di noi gioca un ruolo nel la circolazione stradale, seppu re a diverso titolo. La campagna di quest’anno invita al rispetto e all’empatia verso gli altri, a metter si nei panni degli altri utenti della strada quando ci troviamo in mezzo al traffico”, ha affermato Laurianne Krid, direttore generale della FIA Re gione I.
Migliorare la sicurezza stradale è una delle principali aree di advoca cy della FIA e della sua Regione I.
La campagna Guida col cuore è stata tradotta in 23 lingue e sarà condotta in 21 paesi in Europa, Me dio Oriente e Africa.
La campagna della FIA Regione I è sostenuta dalle sovvenzioni del FIA Road Safety Grant.
L’angolo dell’avvocato
Moto ed esame pratico: cosa cambia in materia
E’ entrata in vigore una nuova norma che permette di conseguire le patenti A2 e A frequentando un corso
■ Tra gli appassionati di motoci cli ha destato notevole curiosità l’introduzione di una norma che prevede la possibilità, al ricorrere di determinate condizioni, di con seguire, pur in assenza dell’esame pratico di guida, le patenti di cate gorie A2 ed A (definita anche A3). Occorre precisare che la nuova no vella non si applica indiscrimina tamente, bensì esclusivamente al ricorrere di determinate condizioni. Ai fini del conseguimento della pa tente A2 necessita il compimento del diciottesimo anno d’età; a chi la ottiene è consentito condurre motocicli con potenza massima di 35 kW ovvero di condurre motocicli depotenziati seppur a condizione che la potenza originale non fosse superiore a 70 kW.
La patente A (o A3) può invece essere conseguita a decorrere dal ventiquattresimo anno d’età e per mette di condurre qualsiasi moto ciclo senza limiti di cilindrata o di velocità.
La novella è stata introdotta dalla legge n. 108 del 5 agosto 2022 che ha modificato l’articolo 123 com ma 7 del codice della strada sta bilendo testualmente: “il corso di formazione, presso un’autoscuo la, frequentato da parte del titolare
di patente A1 o A2, nelle condizio ni previste consente il consegui mento, rispettivamente, della pa tente A2 o A senza il sostenimento di un esame di guida”. Possono usufruire della modifi ca apportata al codice solo colo ro che hanno ottenuto la patente di categoria A1 ed A2 da almeno due anni. A decorrere dall’entra ta in vigore della norma dunque i titolari della patente A1 possono conseguire la patente A2 senza la necessità di superare l’esame
pratico di guida limitandosi a fre quentare un corso di formazione di sette ore presso un’autoscuola. Lo stesso vale per i titolari di pa tente A2 che intendono consegui re il titolo di guida con categoria A (o A3).
Chi lo desidera potrà ottenere la patente A2 o A per il tramite del la prova pratica e con le modalità previgenti in quanto il nuovo corso formativo si pone come semplice alternativa all’esame pratico di guida.
La sfida sul green premia Caneva Fasano e Ferrari
Un’ottantina i partecipanti all’ultima tappa del 31° Campionato ACI Golf: il gran finale dal 3 al 7 ottobre in Sardegna nello splendido scenario del Pevero Golf Club a Cala di Volpe
■ Un’ottantina di partecipanti, di cui una cinquantina di soci ACI, hanno preso parte all’ultima tappa del 31° Campionato italia no ACI GOLF andata in scena sui green del Golf Club Colli Berici. Un calendario ricchissimo, che ha coinvolto altrettanti Auto mobile Club e Golf Club di tutta Italia.
Nelle passate edizioni oltre 100.000 gli iscritti che si sono sfidati “condividendo i valori dello sport e dello stare insieme all’aria aperta, in una manife stazione che attraversa l’Italia rinsaldando il binomio indis solubile tra il golf e la mobilità, soprattutto in automobile” come ha sottolineato il presidente dell’ ACI Automobile Club d'Ita lia Angelo Sticchi Damiani.
Il gran finale si svolgerà in Co sta Smeralda, dal 3 al 7 ottobre, ospiti del Pevero Golf Club, in un percorso di 18 buche incasto
nato tra le acque della baia del Pevero e Cala di Volpe. Intanto, per i soci di ACI Vicenza l'appuntamento é stato a Bren
dola.
“18 buche tecnicamente diffici li - commenta Vittorio Caneva, vincitore del 1° netto in Prima categoria e premiato dal presi dente di ACI Vicenza Luigi Batti stolli - in un campo che ha i suoi segreti, stretto, in cui bisogna essere molto precisi”.
In seconda categoria successo per Gaetano Fasano mentre tra le le Lady prima si è classificata Cinzia Bedin: miglior Gentleman Alessandro Belluscio.
Primo lordo per il “padrone di casa”, Alberto Ferrari, che si è aggiudicato anche il premio "nearest to the pin" alla buca 9 messo in palio da Sara Assicu razioni agenzia di Vicenza ovest e consegnato da Martina Bo schetti.
ACI INFORMA
A Vicenza cambia la sosta
Dal 1° settembre Gps spa è il nuovo gestore che prende il posto di Aim Mobilità.
Il vice sindaco con delega alla mobilità Celebron sottolinea la tecnologia avanzata del servizio che porterà maggiori risorse a livello economico con un incremento di 2,5 milioni all’anno
■ Dal 1° settembre la gestione del la sosta del Comune di Vicenza è passata, a seguito di gara, da Aim Mobilità a Gps Spa (Global Parking Solution), società che si è aggiudi cata il servizio per i prossimi nove anni.
Tutti i servizi gestiti fino ad oggi per conto del Comune da Aim Mobilità passano quindi in capo al nuovo gestore, dai parcheggi a sbarra a quelli su strada, dai bicipark alle ricariche elettriche, dalla gestione del Camper Service alla sosta dei bus turistici.
Il nuovo gestore sta provveden do alla progressiva sostituzione e implementazione delle tecnologie relative ai parcometri e ai sistemi gestionali.
Un cambio che ha inevitabilmente
causato qualche disagio agli uten ti.
“Si tratta di disservizi purtroppo inevitabili, legati proprio al cam bio di gestore, basti solo pensa re all’indicizzazione delle casse e parcometri dei parcheggi di tutta la città – sottolinea il vice sinda co con delega alla mobilità Matteo Celebron - È del tutto evidente che un cambio di questo tipo nella ge stione di un insieme complesso di procedure, tecnologie e macchinari può comportare alcune problema tiche in fase di avvio.
È chiaro a tutti che non facendo nulla non si corre alcun rischio. Questa amministrazione ha deciso invece di cambiare volto alla città, prima con l’illuminazione a led in tutti i quartieri ed oggi con la sosta
tariffe d'uso
che, appena assestato il servizio, sarà di qualità e tecnologicamente avanzata rispetto al servizio prece
La tecnologia a supporto per segnalare le criticità e pianificare gli interventi Restano invariate invece le
dente. Siamo convinti che questa sia la strada giusta.
L’aver messo a gara il servizio del la sosta ci permette di ricavare le risorse che saranno messe a di sposizione dei vicentini per inve stimenti e aiuti diretti e indiretti. Stiamo parlando di più di 2,5 mi lioni di euro l’anno di incremento rispetto al canone precedente".
Le tariffe della sosta restano in variate, in quanto di competenza dell'amministrazione comunale. Gli abbonamenti in vigore manten gono la loro validità fino a normale scadenza.
La società Agsm Aim Smart Solu tions in cui è confluita Aim Mobilità rimane operativa in città con la ge stione di alcuni parcheggi che non sono di proprietà comunale (Verdi, Borgo Berga).
Gps SpA è presente con un front office all’interno del Parcheggio Fogazzaro e in via Strasburgo 4 (zona Questura).
Gps risponde inoltre ai cittadini al numero 0444 324898 e alla mail info.vicenza@gpsparking.it Per le informazioni sarà attivo an che il sito www.vicenzaparcheggi. it
La patente B autoveicoli e rimorchi
Usi e possibilità di traino a seconda del peso dello stesso: quando occorre sostenere una prova pratica per conseguire l’apposito codice europeo
■ Il codice della strada consente a chi è in possesso della patente di categoria B di condurre autoveicoli la cui massa massima autorizzata non superi i 3.500 kg e progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto persone oltre al conducente. E, quindi, anche autocarri (o se preferiamo furgoni) ed autocara van (camper) purché rientrino nel la suddetta massa a pieno carico, che è indicata sulla carta di circo
lazione del veicolo. Inoltre, si può trainare un rimorchio purché sia leggero e cioè non superi i 750 kg di massa massima autorizzata. Il codice della strada autorizza il ti tolare di patente B a trainare anche rimorchi di massa superiore a 750 kg. (quindi rimorchi non leggeri) purché la somma di tale combina zione non superi 3.500 kg. Se però il rimorchio non è leggero e la somma della massa massima
autorizzata della motrice (autovet tura o autocarro) più quella massi ma autorizzata del rimorchio supe ra 3.500 kg ma non supera 4.250 kg, per condurre questa combina zione di veicoli occorre sostene re una prova pratica di guida su specifico veicolo con le suddette caratteristiche. Superata tale pro va viene rilasciata una patente di guida con un apposito codice eu ropeo, indicante che il titolare può
condurre tali complessi di veicoli. La cosiddetta patente B con codice 96.
Infine, nel caso in cui alla motrice venga collegato un rimorchio non leggero e la somma della massa della motrice più quella del rimor chio superi i 4250 kg serve la paten te di categoria BE. Anche questa si consegue con una prova pratica di guida. Da precisare inoltre che con la patente BE il rimorchio può avere
Rubrica a cura delle Autoscuole Ready2Go
una massa massima di 3.500 kg Concludiamo che una recente mo difica al codice della strada per mette di condurre con la patente B veicoli senza rimorchio adibiti al trasporto di merci, alimentati con combustibili alternativi, e con una massa autorizzata massima supe riore a 3500 kg ma non superiore a 4250 kg, a condizione che la massa superiore a 3500 kg non determini aumento della capacità di carico in
relazione allo stesso veicolo e sia dovuta esclusivamente all’eccesso di massa del sistema di propulsio ne in relazione al sistema di pro pulsione di un veicolo delle stesse dimensioni dotato di un motore convenzionale a combustione in terna ad accensione comandata o ad accensione a compressione. In tali casi, la patente di guida deve essere conseguita da almeno due anni.
Smog e divieti Da ottobre tornano i limiti alla circolazione
Sono previste deroghe per i lavoratori che utilizzano l’auto. Il sindaco Francesco Rucco "assolve" l'inquinamento delle vetture e punta su una mobilità sostenibile guardando al futuro anche in città
■ Sono state approvate dalla Giun ta e presentate dall’assessore all’ambiente le limitazione alla cir colazione e le ulteriori misure per il miglioramento della qualità dell’a ria che scattano a partire dal 1° ottobre e resteranno in vigore fino al 30 aprile 2023. Le disposizioni sono previste dall’accordo di Baci no Padano e dal Pacchetto di mi sure straordinarie approvate dalla Regione del Veneto. Lo stop riguarda in allerta verde i veicoli privati e commerciali fino a euro 4 diesel e fino a euro 1 benzi na; in allerta arancione si aggiun gono i mezzi privati euro 5 diesel e quelli privati e commerciali euro 2 benzina; in allerta rossa anche i commerciali euro 5 diesel. “I provvedimenti approvati in
Giunta – ha spiegato l’assessore all’ambiente Simona Siotto – pre sentano delle novità rispetto a quelli precedenti. È noto che le li mitazioni alla circolazione creano molti problemi senza avere gran
di effetti sul miglioramento della qualità dell’aria. Come hanno di mostrato i dati raccolti durante il lockdown, quando con il traffico veicolare bloccato l’incidenza sul miglioramento della qualità dell’a
ria era solo di circa il 10%. Sono limitazioni però che dobbiamo adottare, come indicato dall’ac cordo di Bacino Padano e dal Pacchetto di misure straordinarie approvate dalla Regione del Vene to l’anno scorso. Restano quindi i consueti blocchi, ma con tre novi tà. Il provvedimento sarà triennale e avrà validità fino al 2025 quando, salvo modifiche che ci auguriamo, scatterà lo stop anche per i diesel euro 6. Abbiamo lavorato poi sulle eccezioni, cercando di dare ai cit tadini delle soluzioni effettive, ri spondendo alle segnalazioni che ci arrivano e considerando il periodo di evidenti difficoltà per il traspor to pubblico per il caro carburan te. Diamo quindi la possibilità ai lavoratori di entrare e uscire dalla città per motivi di lavoro, in caso di tragitti non coperti dal traspor to pubblico e lasciando poi ferma la macchina per l’intera giornata. Non sarà possibile invece per al tri tipi di spostamenti, come per esempio per fare la spesa”. Sul tema di attualità è sceso in campo anche il sindaco France sco Rucco: “Le auto sono la com ponente che inquina di meno – ha dichiarato il primo cittadino - Le misurazioni dei livelli di polveri sot
tili effettuate durante il lockdown, quando non circolava praticamen te nessuno, lo hanno confermato. Bisogna pensare ad altre soluzio ni: come Amministrazione comu nale stiamo lavorando sul fronte del trasporto pubblico, dotandoci di bus elettrici e, soprattutto, con il progetto del filobus”.
E che le auto non siano da de monizzare lo sostiene da tempo il presidente di ACI Vicenza Luigi Battistolli: “La riduzione dell’in quinamento è un’esigenza impro crastinabile, ma la strada per arri varci deve essere praticabile – ha affermato – E’ indispensabile che le macchine che circolino rispetti no determinati requisiti e, invece, il 54% del parco vetture del nostro territorio ha più di 10 anni, dunque è vecchio. Bisogna pensare ad un radicale ringiovanimento dell’at tuale parco auto con incentivo alla sostituzione non solo con il nuovo, ma anche con l’usato di ultima ge nerazione”.
Limiti alla circolazione Dal 1° ottobre 2022 fino al 30 apri le 2023 tornano in vigore, in cen tro storico e nei quartieri della pri ma cintura urbana, le disposizioni antismog previste dall’accordo di programma per l’adozione coor
dinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'a ria nel Bacino Padano. Il blocco delle auto sarà sospeso nel perio do natalizio in caso di allerta verde. Oltre al centro storico, sono, come sempre, compresi nel blocco i quartieri di Laghetto, San Pio X, San Bortolo, Quartiere Italia, San Francesco, Sant'Andrea, San Laz zaro, Santa Bertilla, Villaggio del Sole, Santi Felice e Fortunato e parte dei quartieri della Stanga (lato San Pio X) e di Saviabona. In caso di livello verde, non pos sono circolare, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 18.30, i veicoli priva ti e commerciali a benzina euro 0 e 1; i diesel euro 0, 1, 2, 3, 4; e i ciclo motori e motocicli non catalizzati immatricolati prima dell'1/1/2000 e non conformi alla direttiva 97/24/ CE e gli euro 0.
Con il livello arancione il divieto riguarderà, tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.30, anche i veicoli privati a benzina euro 2 e diesel euro 5, quelli commerciali a benzina euro 2 e i ciclomotori e motocicli euro 1. Il passaggio al livello rosso com porterà lo stop, tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, anche dei veicoli commerciali diesel euro 5. Per quanto riguarda le eccezioni, i veicoli commerciali alimentati a diesel euro 3 e 4 potranno circolare unicamente per attività di carico/ scarico merci solo dalle 8.30 alle 9.30 e non più anche dalle 12.30 alle 15.30.
Inoltre, viene introdotta una nuo va eccezione, che recepisce altre quattro deroghe cancellate, per consentire ai lavoratori, residen ti o con sede di lavoro all’interno dell’area interdetta alla circola zione di effettuare solo il percorso casa-lavoro, a condizione che non ci sia sufficiente copertura del ser vizio di trasporto pubblico e che durante l’orario di lavoro l’autovet tura privata rimanga in sosta e non sia utilizzata.
I conducenti dovranno essere provvisti di autocertificazione o dichiarazione del datore di lavoro.
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Il Tempio della velocità, l’im pianto più antico al mondo anco ra in funzione, ha compiuto a set tembre cento anni; la sua pista, infatti, venne inaugurata ufficial mente il 3 settembre del 1922 con una gara vinta da Pietro Bordino. I cambiamenti della pista nei suoi 100 anni di storia L’Autodromo nazionale Monza inizialmente comprendeva una pista stradale di 5,5 chilometri ed un anello alta velocità di 4,5 chi lometri con due curve sopraele vate che rendevano possibile una velocità massima teorica di 180190 km/h. Le successive modi fiche sono state rese necessarie con l’aumentare delle prestazioni delle vetture e hanno reso il cir cuito sempre più sicuro. Il primo vasto programma di modifiche fu messo in atto tra il 1934 e il 1938 e portò anche alla demolizioni delle curve sopraelevate. Il circuito ad alta velocità ritornò in funzione nel 1955, costruito su strutture in cemento armato. La lunghezza della pista fu ridotta a 5.750 metri e nacque la celebre
Parabolica, oggi curva Alboreto. Per ridurre le alte velocità delle vetture di Formula 1 furono in vece costruite due chicane nel 1972: la prima sul rettilineo del la tribuna mentre la seconda all'ingresso della curva Ascari. Le chicane divennero delle vere e proprie varianti tra il 1974 e il 1976. Nel frattempo fu costruita un'altra variante all'entrata del la prima curva di Lesmo. Queste modifiche portarono la lunghezza del circuito a 5,8 chilometri. L'ultima modifica del tracciato, dopo un’ulteriore riduzione della lunghezza nel 1995 e lo sposta mento del traguardo nel 1998, risale all'estate 2000 quando le sessioni di pista della Prima Va riante e della Variante della Rog gia sono state ridisegnate per aumentare la sicurezza secondo indicazioni della FIA. La Prima Variante, soprattutto, che era costituita da una doppia S con curve sinistra-destra-sini stra, fu trasformata in una doppia curva destra-sinistra più stretta e lenta che costringeva i piloti a
tenere una velocità di circa 70-80 km/h invece dei circa 110 tenuti in precedenza. La Variante della Roggia, invece, è stata resa più larga di 10 metri. Queste due ope razioni hanno portato la lunghez za della pista stradale da 5.770 agli attuali 5.793 metri.
L'attenzione all’ambiente Un’altra importante caratteristica che rende unico l’Autodromo Na zionale Monza è il Parco di Mon za, in cui è ospitato, uno dei par chi cintati più grandi d’Europa ed unico nel suo genere. Questa pe culiarità ha portato ad una grande attenzione per il concetto di “gre en” sia nella realizzazione di gare sia di altre manifestazioni. La so cietà federata all’ACI che ammi nistra il tracciato ha ricevuto co stantemente dal 1998 il rinnovo della certificazione di conformità alla norma ISO 14001:2015 del sistema di gestione ambientale. L’Autodromo ha sempre messo in atto attività concrete che lo han no portato anche a riconoscimen ti internazionali. Tra questi, è sta to insignito dei premi FIA 1 Star e
FIA 2 Stars per i programmi e le attività concrete di politica am bientale messe in pratica durante i Rally Mondiali che hanno favo rito una drastica riduzione delle emissioni di carbonio nell’atmo sfera (“carbon footprint”) e a uno svolgimento più “sano” delle due gare in questione. Inoltre, ACI, SIAS SpA e Regione Lombardia hanno implementato progetti di riforestazione e riqualificazione dell’area forestale che abbraccia lo storico circuito brianzolo. Ulti mo in ordine di tempo, un proget to finanziato da Regione Lombar dia che prevede l’impiego di 160 mila euro per interventi mirati in zone specifiche del Parco di Mon za, con la piantumazione di mi gliaia di nuovi alberi per un Parco di Monza sempre più rigoglioso. Un francobollo ed una moneta per celebrare il Centenario
I festeggiamenti per il Centenario hanno avuto inizio il 3 settembre con la presentazione di un fran cobollo e di una moneta celebra tivi accompagnata da uno splen dido concerto della Guardia di Finanza.
Il francobollo riproduce un’opera del disegnatore inglese Michael Turner che raffigura una fase di gara del 2° GP d’Italia, disputato il 10 settembre 1922 all’autodro mo. In primo piano compaiono sul rettilineo le auto di Pietro Bor dino, vincitore della corsa su Fiat 804, e Pierre de Vizcaya, terzo al traguardo su Bugatti T29. Sulla destra, le tribune per il pubblico e sulla sinistra l’uscita della “Curva Sud” e la terza auto, di Guido Me regalli su una Diatto tipo 20S. In alto a sinistra è riprodotto il logo dedicato all’anniversario della costruzione dell’Autodromo.
La moneta in argento da collezio ne, che è stata emessa dal Mini stero dell’Economia e delle Finan ze e coniata dalla Zecca italiana, è stata incisa dall’artista Antonio Vecchio, e presenta su un lato
sempre l’opera di Turner e sull’al tro il logo ufficiale del circuito e le date “1922-2022”. Ne sono stati realizzati 8000 pezzi.
Documentario RAI
“Il Tempio della Velocità”
Per le celebrazioni del centena rio dell’Autodromo Nazionale di Monza, Rai Documentari ha pre sentato lo scorso 9 settembre, in prima serata su RAI 2, “Il Tempio della Velocità”, dedicato alla sto ria dell’autodromo e degli uomini che lo fecero diventare un simbo lo nella storia italiana. Una coproduzione Rai Documen tari e Moviheart di Massimiliano
La Pegna, con il contributo di Rai teche e il patrocinio di Automobi
le Club Italia, per la regia di Tom maso Cennamo, che lo ha scritto insieme ad Umberto Marino, con la preziosa consulenza del gior nalista Pino Allievi e la partecipa zione straordinaria di Francesco Pannofino.
Di “immenso orgoglio italiano” ha parlato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, ricordan do come “il massimo di velocità, spettacolarità, emozioni e inno vazione tecnologica”, caratteriz zino, da sempre, “l’unico tracciato al mondo nel quale da 100 anni la Formula1 dà il meglio di sé: una pista leggendaria per tutti i piloti più grandi, le scuderie più presti giose e milioni di appassionati e
tifosi di ogni parte del mondo”.
Il Gran Premio dei record
Le celebrazioni sono culminate, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il F1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2022, disputato dal 9 all’11 set tembre. La tappa più veloce del Campionato del mondo di For mula 1 di quest’anno, finalmente con piena capacità di pubblico dopo due difficili anni di emer genza Covid, ha segnato il proprio record di pubblico con oltre 330 mila spettatori.
Cento anni vissuti di corsa, cento anni di storia e di passione per il motorsport, che hanno visto i più grandi piloti della storia dell’au
tomobilismo competere per sali re sullo storico podio brianzolo. Vincere a Monza ti proietta di di ritto nella leggenda della Formula 1 e dell’automobilismo, ma farlo in questa stagione avrà un sapore ancora più speciale.
ITA Airways è il Title Sponsor del Centenario
ACI ed ITA Airways si sono uniti nella passione per lo sport e nella condivisione dei suoi valori fon danti decidendo di celebrare in sieme il Centenario dell’Autodro mo di Monza.
Quattro velivoli della flotta ITA vestono ora una livrea speciale, il logo del Centenario, aerei dedica ti ad altrettanti grandi italiani che
hanno fatto la storia dell’automo bilismo sportivo: Tazio Nuvolari, il “Mantovano volante”, univer salmente considerato uno dei più grandi piloti di tutti i tempi; Al berto Ascari, due volte Campione del Mondo di Formula 1 (1952 e ‘53, entrambi su Ferrari), Michele Alboreto (vice-campione mon diale di F1 nel 1985, su Ferrari) e, naturalmente, Enzo Ferrari – “il Drake” - leggendario fondatore e della scuderia omonima, la più titolata nella storia della Formula 1, con 31 titoli mondiali (16 Co struttori, 15 Piloti). Quest’ultimo, al momento della partenza, si è inchinato sorvolando l’Autodro mo insieme alle Frecce Tricolori.
Scocca l'ora del "Bassano"
La trentanovesima edizione della gara giallorossa
è in calendario il 28 e 29 ottobre con partenza ed arrivo nella centralissima piazza Libertà a Bassano
■ Ha ormai completato la messa a punto la macchina organizzati va del rally Città di Bassano ed ora sta entrando nella fase decisiva. Il 28 e 29 ottobre andrà in scena la 39^ edizione della gara più attesa dell'anno e la Bassano Rally Ra cing, presieduta da Narciso Pac cagnella, è all'opera per appronta re una manifestazione all'altezza delle attese. Il "Mundialito del Nor dest" è molto gettonato e da sem pre registra numeri da record di partecipanti e pubblico. Valido poi come ultima prova dell'Irc, il torneo ideato da Loriano Norcini che mette in palio un montepremi che non ha eguali, costituisce un richiamo irresistibile per tutti. Così come, essendo gara titolata per la Mitropa Cup, attira sempre equi paggi da tutta Europa. Purtroppo il calendario ha fatto scivolare il rally a fine ottobre. Una scelta imposta da Roma ma che ai piedi del Grappa hanno accet tato senza polemiche perché da sempre il "Città di Bassano" piace a chi pratica lo sport del volante e non si lascia certo intimidire se le
giornate sono più corte o la tem peratura più bassa. Al alzare i gra di, semmai, ci penseranno le sfide contro le lancette del cronometro. Le preve speciali che caratterizze ranno il percorso sono le classiche Rubbio, Valstagna e Cavalletto, tutte concentrate sull'Altopiano di Asiago. Non c'è il Grappa, che avrebbe costretto gli organizza tori ad allungare il percorso e a dilatare i tempi; ritornerà proba bilmente il prossimo anno quando il rally toccherà le 40 edizioni, un traguardo storico che poche com petizioni italiane hanno raggiunto. Come sempre la base logistica sarà ospitata all'hotel Glamour di via Capitelvecchio mentre le as sistenze saranno concentrate in viale Colombo. Riordino, invece, a Marostica nella caratteristica piazza degli Scacchi.
Dopo le consuete verifiche tecni co-sportive, la partenza verrà data da piazza Libertà di Bassano, cuo
re del centro storico. Ad aprire la serie, alle 18.18 saranno le auto storiche. Subito dietro scatteran no le moderne. La prima prova speciale, con il buio, sarà riserva ta solo a quest'ultime macchine. Mentre le vetture d'antan rientre ranno nel parco chiuso della Bas sano parquet, le moderne si diri geranno a Rubbio per affrontare la prova speciale d'apertura sotto i riflettori.
Il giorno dopo, sabato 29 ottobre, la garà riprenderà alle 7.30. I con correnti dovranno misurarsi sulle speciali di Valstagna, Cavalletto e Rubbio prima del riordino di Ma
rostica e l'assistenza tecnica nella zona del Centro commerciale. Se condo giro di prove a partire dal le 14.25. Le storiche faranno solo Valstagna e Cavalletto mentre le moderne ripeteranno per la terza volta la speciale di Rubbio prima di calare a Bassano.
Bandierina a scacchi a partire dal le 17.40, sempre in piazza Libertà. Sarà un rally molto tecnico e tira to. Le prove metteranno alla frusta motori e piloti mentre i navigatori avranno il loro bel daffare per non perdere il filo delle note.
Lo sloveno Bostian Avbelj, in lotta per la vittoria assoluta nell'Inter
Tre le prove speciali che i concorrenti dovranno ripetere più volte: Rubbio (anche in versione serale), Valstagna e Cavalletto.
Riordini a Marostica e assistenza in viale Colombo
a
national Rally Cup sarà l'uomo da battere. Lo scorso anno ha vinto, dominando dall'inizio alla fine con la Skoda Fabia. Nel 2019, invece, alla prima esperienza bassane se, si classificò secondo, grazie a doti di guida non comuni. Dodici mesi fa a contrastarlo seriamente ci pensò Mauro Spagolla al volan te di una Citroen Ds 3 Wrc. Terzo concluse Alessandro Re con una Volkswagen Polo Gti. Giù dal po dio Gianluca Tosi. Nella top ten entrarono, oltre a Spagolla, anche i vicentini Oriella-Tommasini (setti mi) e Pozza-Zortea (decimi). Della partita sarà pure Alessandro Battaglin, il mattatore del "Città di Bassano". Ha già portato a casa
caccia della dodicesima perla da sfoggiare nel suo palmarès stellare 30 GuidACI | ottobre 2022
La
undici successi e anche quest'an no farà di tutto per incrementare un palmares stellare. Ma gli altri non staranno a guardare, troppo appetitosa la vittoria ai piedi del Grappa che vale tantissimo. Attesi, come nelle ultime edizio ni, circa duecento equipaggi, tra
i quali almeno una settantina di "storici". Imponente il piano di si curezza che impegnerà centinaia di persone tra tecnici, commissari di percorso, sanitari e meccanici.
Un altro passo verso il tricolore
Andrea Crugnola e il bassanese Elia Ometto vincendo il Rally Mille Miglia di Brescia con la Citroen C3 hanno ipotecato seriamente il titolo nazionale. Decisivo sarà il Rally Due Valli di Verona dal 6 all'8 ottobre
■ Un grosso passo verso il titolo tricolore. Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto, vincendo il Rally Mille Miglia di Brescia con la Citroen C3 hanno messo una pesante ipoteca sul campionato italiano rally. Basterà non "steccare" al Due Valli di Verona, in calendario dal 6 all'8 ottobre, per avere la certezza mate matica della corona. Al Mille Miglia, caratterizzato dalla variabilità del meteo, il pilota assecondato dalle precise note dettate dal coequipier bassanese, ha dominato in lungo e in largo, aggiudicandosi il prologo e cinque delle otto prove speciali in programma, infliggendo distacchi abissali agli avversari. AlbertiniFappani (Skoda Fabia Evo), secon di, hanno accumulato oltre 47" di passivo mentre Basso-Granai, mi glior tempo sulla piesse finale, su Hyundai i20N hanno chiuso il rally a 50"9 precedendo Andrea Nucita e Rudy Pollet (Fabia Evo), primi sul la Moerna e sulla ripetizione del la Provaglio Val Sabbia, arresisi a 1'21"7 dai leader. Fuori dai giochi uno dei favoriti, il varesino Damia
no De Tommaso, solo sesto al tra guardo preceduto anche da Fabio Andolfi (Fabia).
Ottima la gara dei vicentini Nico
la Cazzaro-Nicolò Lazzarini, 22° e secondi di gruppo RC4N con la Peugeot 208, staccati di 16"1 dai leader di categoria Farina-Pozzi.
“Zippo” Zivian e l’oro nel destino
Il portacolori della Scuderia Palladio si è confermato campione europeo del Fia European Historic Rally Championship per la seconda volta consecutiva
■ “Essendo nato a Valenza Po, ero destinato a lavorare nel ramo della gioielleria. Ma avevo una passione bruciante dentro: dovevo correre in auto. Avrei fatto qualsiasi cosa, e ho fatto qualsiasi cosa, per realiz zare questo mio sogno” Andrea “Zippo” Zivian, 50 anni, ha davvero realizzato il suo sogno, ov vero conquistare l’oro europeo nel Fia European Historic Rally Cham pionship. Per ben due volte di fila, nel 2021 e nel 2022, dopo che nel 2019 aveva perso la vittoria conti nentale all’ultima prova dell’ultima gara a causa di una foratura men tre nel 2020 era stata la pandemia a fermare ogni competizione. Sia quest’anno sia nel precedente la sensazione fin dalla prima gara era che solo un evento fuori dall’or dinario avrebbe potuto togliere il gradino più alto del podio a Zippo, che ha messo in fila nel 2021 5 vit torie in altrettante gare, cogliendo la certezza matematica del suc cesso con tre prove di anticipo. Il regolamento nel 2022 è cambiato e non contavano più i 5 migliori ri sultati su 9, ma 6. Per questo Zippo, anche a causa del ritiro in Svizzera a causa di una doppia rottura, ha
dovuto “faticare” con una compe tizione in più, vincendo con “sole” due gare di anticipo. In entrambe le annate Andrea Zi vian ha corso all’attacco, senza tatticismi, portando quasi sempre a casa non solo la vittoria di ca tegoria ma anche quella assoluta,
battendo spesso e volentieri gli idoli di casa di nazione in nazione, che conoscevano le strade come le loro tasche.
L’oro, evidentemente, è nel destino di Zippo: imprenditore nel ramo, ha una società, autorizzata da Banca d’Italia, specializzata in compra
vendita e raffinazione di oro puro che lavora a livello internazionale e in investimenti in oro per azien de e privati. In più, è titolare della gioielleria 18 Karati a Puianello di Reggio Emilia. Ma, soprattutto, è un pilota di eccezionale talento nei rally con l’Audi quattro e anima
della Audi quattro Historic Rally Team che collabora con la R3 di Vezzano. Di proprietà dell’amico Ivano Benevelli, la R3 restaura tutti i tipi di auto, con una forte specia lizzazione nelle Audi d’epoca. Tutti lo conoscono nel mondo delle auto come “Zippo” perché, proprio come
Imprenditore nel ramo dell’oreficeria, negli anni si è specializzato nel restauro di auto d’epoca come l’Audi messa a punto per il campione Jari Matti Latvala
il leggendario accendino, si accen de in un attimo.
Ma dove nasce la storia di Andrea? Vale la pena farla raccontare alla sua voce: “Con la mia sfrenata pas sione per le auto e le corse. Sono sempre stato ribelle e molto moti vato – esordisce – e così, contro il parere della famiglia, ho comperato una macchina realizzata con pezzi di auto recuperati in demolizione. L’ho riparata nel tempo libero e ho scoperto poco dopo che in realtà si trattava di due auto diverse salda te insieme... Ma partire in questo
modo si è poi rivelato un grosso vantaggio: ho dovuto imparare in fretta ad arrangiarmi con poco e tirare fuori tutto il potenziale del materiale a disposizione”.
E tanti sacrifici e tanta passione, un po’ alla volta, cominciano a es sere ripagati dai risultati: “Ho ini ziato a vincere delle categorie: nel ’97 il campionato Piemonte-Val D’Aosta, nel 1999 la Coppa Italia di zona. La svolta è arrivata poco dopo, a fine 1999, al rally sprint di Casale con una Clio Williams grup po A. Ho vinto a mani basse la mia prima gara di assoluto. Non ero ac creditato dei favori del pronostico con questa nuova vettura, invece poi ho vinto tre gare di fila e da lì è nato tutto”.
Ad Andrea viene la voglia di misu rarsi con sfide più impegnative e
stimolanti: “Ho fatto il campionato IRC a livello nazionale per due anni di fila, nel 2001 e 2002, vincendo in entrambe le stagioni la mia cate goria. Però, più salivi di categoria e più servivano soldi: ho gareggiato in campionati più competitivi, ma solo per gare sporadiche, in quanto non potevo permettermi di finan ziare un’intera stagione. Anche perché in quegli anni stavo facen do partire la mia attività imprendi toriale e il tempo da dedicare alle corse era sempre più limitato. Però nel 2005 sono riuscito a disputare tutto il campionato italiano 2 ruote motrici con la Clio super 1.6., repli cando nel 2006, perdendo però il titolo per 3 secondi all’ultima prova dell’ultima gara”. Dal 2011 l’ennesima sfida: dedi carsi alle auto storiche e farlo con
un’auto davvero insolita: “Volevo un’auto che non avesse nessuno e ho scelto così un’Audi quattro. Ne ho trovata una in Svezia, che si è rotta il giorno dopo essere arrivata. Siamo andati a tentoni per provare a sistemarla e settarla. Dopo tan ti anni abbiamo costruito un’au to che andava forte, funzionava e vinceva! Al punto che nel 2014 sono stato contattato da Jari Mat ti Latvala, all’epoca pilota ufficiale Volkswagen nel WRC e vice cam pione del mondo. Credevo fosse uno scherzo, invece era lui che mi chiedeva di comperare la mia auto. È venuto a provarla a Vezzano e da lì è nata l’amicizia: gli ho affittato la mia auto per tre gare, in seguito ho costruito per lui una vettura identi ca alla mia che, con orgoglio, gli ho consegnato personalmente a casa
sua in Finlandia. Da lì ho comincia to a restaurare Audi quattro, rico struendo i pezzi ormai introvabili”. Da quel momento è nata un’altra pagina professionale, con la R3 di Vezzano che restaura auto d’e poca, manco a dirlo, con grande successo: “Restauriamo qualsia si auto, ma siamo diventati punto di riferimento di Audi, al punto da essere affiliati ad Audi Sport Club Italia e Germania ed essere stati contattati da Audi AG per fare uno spot per il mercato Inglese in cui la RS3 incontra il suo mito, ovvero l’Audi quattro: sono andato fino a Kiev per girare lo spot nelle foreste ucraine con la mia Audi!”.
Quali saranno le prossime sfide di “Zippo” lo scopriremo solo in futu ro, ma c’è da credere che Andrea le affronterà con passione, talento e
determinazione, come sempre nel la sua vita.
“Sono iscritto all’ACI Vicenza da tre anni e si vede che porta bene, grazie all’amicizia da anni con il presidente Luigi Battistolli e con Jakob Nicolò Spiller – racconta Zivian - e per me è un onore far ne parte anche viste le mie origini venete. Sempre grazie a Jakob ho incontrato nel 2022 Mattia Fran chin della Scuderia Palladio e, so prattutto, ho visto la passione che hanno per il mondo dei rally. Da qui è nato un sodalizio che credo dure rà per molto tempo. Inoltre, sempre quest’anno, ho ricevuto un ulterio re ‘premio’ per ciò che ho fatto nel mondo Audi essendo stato nomi nato con orgoglio vice presidente dell’Audi Sport Club Italia, club pre sieduto dal vulcanico Jakob”.
Ora Zippo ha una nuova avventura: si chiama IKE e nasce dalla passio ne e dai successi ultra trentennali dei suoi fondatori nell’ambito del motorsport. IKE è la risposta alla passione dei gentlemen driver che vogliono ritrovare le vetture stori che che sono divenute leggendarie nei rally fino agli anni ’90. Marchi e modelli che hanno fatto la storia delle competizioni, come la Subaru Impresa Gruppo A, la Peugeot 306 Maxi o la Audi quattro e tantissime altre. IKE è in grado di ricostruire queste leggendarie auto parten do dalla scocca, ricreando con una fedeltà maniacale tutti i pezzi di ricambio, gli interni, i colori, la strumentazione di questi gioielli a quattro ruote che possono tornare a nuova vita. Sia a noleggio, per chi ha voglia di provare il brivido di una sola gara, sia per l’acquisto, per chi invece ha il bisogno di sfogare una passione più a lungo termine. In questo caso IKE offre un servizio in più, che non potrà che essere ap prezzato dagli acquirenti: la perso nalizzazione del sedile sulla base del calco del pilota, un comfort di incommensurabile valore.
Il plus offerto da IKE è quello di ri uscire a riportare in vita esemplari che, anche se si possono trovare sul mercato del motorismo stori co, spesso versano in condizioni precarie, a volte in maniera irre versibile. Certe parti dell’auto, ad esempio, hanno un decadimento inevitabile dal momento che sono fatte con materiali che si sfaldano con il tempo. La Peugeot 306 Maxi, ad esempio, montava in origine una scatola del cambio in manganesio che, passati tanti anni, non è più in grado di contenere tutti i pezzi in modo funzionale. IKE l’ha ricreata in alluminio, permettendo quindi ai possessori di sostituire il pezzo con uno nuovo totalmente identi co all’originale ma con la capacità di contenere i vari componenti in modo efficace. Perché IKE mette in campo know-how, attrezzature e spazi per realizzare queste vetture.
Lucky-Pons "titani" nel S. Marino storico
Il presidente di Aci Vicenza affiancato dalla navigatrice torinese su Delta Integrale ha vinto la gara valida per il campionato italiano
■ Una lotta sul filo dei secondi, dall'inizio alla fine con il compagno di team Marco Bianchini, per l'oc casione navigato da Giulia Paga noni, ha reso incerto ed elettrizzan te la settima edizione del S. Marino Historic valido per il campionato italiano terra. L'inossidabile Lucky, con l'inseparabile Fabrizia Pons alle note, è riuscito a spuntarla ma ha dovuto faticare più del solito per conquistare la vetta, doppiando il successo al rally Adriatico, confer mandosi in testa alla classifica del campionato riservato alle vetture 4 ruote motrici. Il vicentino ha sfrut tato tutta la potenza della Lancia Delta Integrale preparata dalla Key Sport per rispondere, colpo su col po all'avversario, pure lui su Delta HF Integrale Key Sport. Bianchini, in grande forma, è riusci to, nelle battute iniziali, ad arginare Lucky e a portarsi anche al coman do del rally, salvo poi cedere il pas so al pilota berico che ha infilato, una di seguito all'altra, le ultime tre prove speciali in programma, nonostante la maniglia della por tiera lato guida si fosse staccata finendo tra i pedali. A dividere i due piloti sono appena 9"5, a conferma
dell'incertezza che è regnata per tutta la competizione. Il S. Marino storico ha perso, per un capotta mento nella seconda prova, BacciFarnocchia (Ford Sierra Cosworth 4X4) che avrebbero sicuramente reso ancor più incerta la lotta. Tra
le Due Ruote Motrici s'è imposto il sammarinese Bruno Pelliccioni, con Samanta Grossi (Ford Escort Rs), salito sul gradino più basso del podio. Per lui un rilancio nella serie sterrata, dopo essere stato costretto a saltare i primi due ap
Giacomo Costenaro bronzo nel moderno
Il marosticense ha corso in coppia con Justin Bardini con una Skoda Fabia preparata da Munaretto a Schio
■ Nikolay Gryazin e Kostantin Aleksandrov con la Skoda Fabia Rally2 della Delta Rally di Car tigliano, hanno dominato la 50^ edizione del San Marino rally, co mandando la classifica fin dal via e aggiudicandosi sette delle nove speciali in programma. L'equi paggio russo che corre sotto le insegne ANA (Authorised neutral athlete) e protagonista del WRC mondiale Rally 2, ha scelto di cor
rere a San Marino per fare chilo metri in vista del rally di iridato di Finlandia. È stato bravo Pao lo Andreucci, in coppia con Rudy Briani a bordo della Skoda Fabia, a chiudere il rally in seconda po sizione, risultato che gli permette di guidare il campionato tricolore precedendo il marosticense Gia como Costenaro, con Justin Bar dini alle note, su Fabia Rally pre parata da Munaretto. Con questo
piazzamento Costenato ha messo le mani sul Trofeo di zona. Il por tacolori della Hawk Racing Club, ha corso in ricordo di Giacomo Celi, diesse della scuderia e, nel lavoro, colonna portante della Publiadige, mancato improvvisa mente a giugno. Purtroppo l'u scita di scena nelle battute fina li di Nerobutto, dopo che anche Codato-Dinale avevano salutato anzitempo la compagnia, non ha permesso al team bassanese di conquistare il primo posto nella speciale graduatoria riservata alle scuderie. Il trofeo sarebbe stato dedicato proprio a Giacomo Celi. Il quarto posto è stato artigliato dal sammarinese Daniele Cec coli, con Capolongo alle note. Ha avuto ragione della resistenza del bergamasco Matteo Gamba, sta volta con Nicolò Gonella a fianco e la Skoda preparata da Balbosca, quinto, precedendo Enrico Oldrati, con Elia De Guio alle note.
puntamenti stagionali, causa infor tunio, mentre il leader della classi fica CIRT Storico due ruote motrici Andrea Tonelli, con Roberto Debbi (Ford Escort RS), è stato preceduto sul traguardo finale dai sammari nesi Massimo Moroni-Marco Bal dani, con la Bmw E 30.
Il sole e la pioggia giocano tiri mancini La spunta Bianco
Lo scledense con la Ford Sierra Cosworth ha vinto la gara trentina fermando i cronometri su tempi di valore assoluto. Al suo fianco Matteo Valerio
È il rally più atteso e più amato dai tifosi con i capelli bianchi. Il S. Martino di Castrozza è una gara particolare, che richiama le grandi sfide di un tempo. Duel li epici con protagonisti, a cavallo degli anni Sessanta e Settanta, i più grandi manici all'epoca in atti vità. Sandro Munari su tutti, giusto per fare un nome. Rimesso in moto, grazie all'impe gno del compianto Loris Roggia e alla volontà di un gruppo di amici trentini, dopo una lunga fermata, gli organizzatori attuali allestiscono due gare in una. La prima riservata alle auto moderne, la seconda alle storiche. Ed è per le storiche che si muove la maggior parte dei tifosi. Anche quest'anno l'Historique è stato gettonato, seguito con atten zione ed un filo di nostalgia perché riporta lungo le prove speciali la musica di partiture immortali, vale a dire rombi che gli esperti riesco
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no ad identificare immediatamen te dando nome e cognome alle vetture che sono ancora lontane. Quest'anno la sfida al S. Martino
di Castrozza storico è stata tutta in chiave vicentina. Sulla scena due piloti bravi, preparati e forti: Riccar do Bianco e Paolo Nodari. Navigati
rispettivamente da Matteo Valerio e Giulio Nodari, si sono giocati sino all'ultima metro la vittoria nella blasonata competizione trentina. L'ha spuntata Bianco, primo in quattro delle sette prove speciali inserite nel rinnovato menù della manifestazione, al volante della Ford Sierra Cosworth 4x4 con la quale ha raggiunto un grande af fiatamento ma Nodari, sollecitato dalle note del figlio Giulio, non ha affatto demeritato cullando sino alla bandierina a scacchi il sogno di agguantare il terzo successo consecutivo nella gara dolomitica, mettendo alla frusta la generosa cavalleria della sua Subaru Legacy. Per tutto il rally ha risposto per le rime allo scledense, firmando tre scratch e comandando pure la clas sifica nella prima parte della com petizione, lottando non solo contro un avversario in grande forma ma anche contro le bizze del tempo che si è divertito a scombussolare i piani dei piloti mischiando sole e pioggia a piacimento. E proprio la pioggia s'è rivelata determinante nella scelta delle gomme, sorpren dendo molti equipaggi scattati con
I due vicentini hanno staccato nettamente tutti gli altri avversari. Enrico Bonaso con Flavio Zanella alle note ha conquistato il gradino più basso del podio a oltre minuti
gomme lisce perché c'era un filo di sereno e poi finiti in pieno ac quazzone dopo pochi chilometri. Riccardo Bianco ha accumulato un grosso vantaggio sulle ripetizioni delle prove di Sagron Mis e Gobbe ra mentre Nodari è stato a dir poco strepitoso nel passaggio finale del Col Falcon riuscendo a rosicchiare all'avversario quasi 22" e a dimez zare il distacco.
La gara, fuori quasi subito il maro sticense Giorgio Costenaro (Lucia Zambiasi la navigatrice), abbando nato dal cambio della sua Lancia Stratos, è stata una corsa a due.
Il terzo classificato, infatti, il pado vano Enrico Bonaso che ha voluto accanto a sè l'esperto Flavio Za nella (alla quindicesima partecipa zione al S. Martino e per ben dieci volte sul podio!) pur sorretto da una rombante Lancia 037 ha accu sato un ritardo di 3'31"3: un abisso!
La quarta piazza è andata al ve ronese "Raffa", Andrea Signorini il coequipier, su Escort Rs mentre quinti hanno concluso Matteo Ber gamo e Giorgio Simioni con una Bmw M3.
Ottima la settima piazza del vicen
Paolo Nodari in coppia con il figlio Giulio puntava alla terza vittoria consecutiva ma si è dovuto accontentare dell'argento nonostante una grande rimonta sull'ultima prova
tino Roberto Naclerio, in coppia con Moscheni, alla guida di una Opel Ascona di gruppo 2, identica nella livrea a quella che consentì a Miki Biasion di aggiudicarsi il cam pionato italiano nell'ormai lontano 1982.
Nel S. Martino riservato alle auto moderne s'è imposto Corrado Fon tana (Hyundai i20 Wrc), davanti alle Skoda Fabia di Campedelli-Rappa e Testa-Inglesi. Settimo Efrem Bianco, fratello di Riccardo, pure lui su Skoda Fabia e con Dino Lamo nato sul sedile di destra.
Il Rallye San Martino movimenta le classifiche
Grazie alla vittoria assoluta Bianco e Valerio si portano al comando delle rispettive classifiche riaprendo il campionato delle auto storiche.
Dopo quattro gare grande attesa per il finale con Città di Bassano e Città di Schio a coefficiente maggiorato
■ La vittoria al Rallye San Marti no Historique da parte di Riccardo Bianco e Matteo Valerio su Ford Sierra Cosworth e il contempo raneo stop di Giorgio Costenaro e Lucia Zambiasi sono stati i fatti salienti del quarto appuntamento del Trofeo Rally ACI Vicenza, serie che l’Ente berico organizza in col laborazione con la Scuderia Pal ladio Historic.
Dopo oltre tre mesi dall’ultima gara valevole una quindicina di conduttori delle auto storiche si sono ritrovati a sfidarsi lungo le speciali del rally dolomitico, le cui sorti hanno dato uno scossone alle classifiche preannunciando un finale tutto da seguire, con gli appuntamenti del Città di Bassa no e del Città di Schio per i quali è già scattato il conto alla rovescia.
Bianco passa in testa nella clas sifica assoluta e rafforza la po sizione nel 4° Raggruppamento e nella sua classe, categorie dove si posiziona al secondo posto Pao lo Nodari, secondo assoluto con la Subaru Legacy alla prima gara stagionale.
Giorgio Costenaro, fermato dalla rottura della leva del cambio del la Stratos, retrocede al secondo posto, a otto lunghezze dal leader restando però al comando nel 2° Raggruppamento mentre in ter za posizione risale Daniele Da nieli (Fiat Ritmo 130TC) tirando si in scia Mario Mettifogo (A112 Abarth) che condivide la quarta con Nodari.
Nelle altre classi in cui erano im pegnati piloti iscritti al Trofeo Gianluigi Baghin non riesce ad
approfittare dell’assenza di Marco Franchin a causa del ritiro dell’Al fa Romeo Alfetta GTV, Lorenzo Scaffidi su Fiat Uno Turbo marca i primi punti e Alberto Bressan con l’Opel Corsa GSI si porta a stretto contatto di Andrea Marangon nel la A-1600.
Tra i navigatori situazione paral lela con Matteo Valerio che supe ra Lucia Zambiasi, ora seconda, ma saldamente al comando tra le navigatrici, che nella genera le precede un trio “rosa” formato da Cristina Merco, Dajana Sbabo e Gloria Florio, quinta, a pari punti con il neo classificato Giulio No dari. Nelle classifiche speciali non cambia quasi nulla con Costenaro che resta ampiamente al coman do nella “Over 60” e il figlio Gio vanni nella “Under 25”; altrettan
to dicasi per i copiloti con Enrico Strappazzon e Christian Ronzani, sempre leader provvisori nono stante l’assenza a San Martino di Castrozza.
AUTO MODERNE
Mentre i piloti delle storiche erano lontani dai campi di gara, il Trofeo ha visto invece due gare di quelli delle auto moderne con lo svol gimento del Rally della Marca lo scorso giugno e del Città di Scorzè nel torrido primo fine settimana di agosto. Nessuno dei due rally ha avuto esiti tali da rivoluzionare la classifica dei piloti dove rimane al
comando Manuel Sossella mentre si registra solo il passo avanti di Fabio Bertazzolo che si porta al quarto posto. Cambiamenti, inve ce, ci sono stati tra i copiloti con Christian Camazzola che pren de punti in entrambe le gare e si porta in testa con due lunghez ze di vantaggio su Andrea Dal Maso; Matteo Zaramella, al palo a Scorzè, scivola in terza posizione. Tra le navigatrici, passo avanti per Beatrice Croda, in testa con ampio margine su Selena Pagliarini. Dopo un’alternanza tra gare per auto moderne e storiche, le due categorie si ritrovano appaiate
per il gran finale in scena tra la fine di ottobre e novembre con il Rally Città di Bassano, a coef ficiente 1,5 per le moderne, ed il Città di Schio che metterà in palio punti maggiorati per tutti i con duttori delle due gare.
In chiusura si ricorda ai conduttori che dovranno applicare sulla vet tura gli adesivi del Trofeo pena il mancato riconoscimento dei pun ti acquisiti in gara e che eventua li iscrizioni tardive non daranno diritto a conteggiare i punti delle gare già disputate.
Informazioni e classifiche al sito web www.palladiohistoric.it
Basso vola sulla salita del Nevegal
Il pilota marosticense si è classificato secondo assoluto alle spalle dell'emiliano Gallusi guidando senza incertezze la sua Porsche 911 Rs preparata con grande meticolosità da Aldo Peruccon
■
È una presenza fissa nelle gare di velocità in salita del Triveneto. Non ne perde una e si mette sempre in luce. Gianpaolo Basso ancora una volta ha dimostrato le sue doti ve locistiche andando come un razzo lungo i tornanti e le insidiose curve dell'Alpe del Nevegal. "Una scheggia" ha commentato chi l'ha visto sfrecciare durante la competizione che anche quest'an no ha richiamato al via i più forti "manici" della montagna. Reduce dal quinto posto nella Trento-Bondone la "regina" delle salite, al volante della sua Porsche 911 Rs, con la quale affronta anche i rally di zona, ha attaccato le in sidie della cronoscalata bellunese senza alcun timore, badando solo a pestare forte sull'acceleratore tanto da conquistare il secondo posto assoluto nella gara riservata alle vetture storiche a un niente dal podio più alto sul quale è salito il reggiano Giuseppe Gallusi con una potentissima Porsche 935.
Già dalle prove cronometrate il portacolori del Team Bassano ave va fatto intendere di essere in gior nata. Nella prima sessione, infatti, Basso aveva staccato il miglior tempo assoluto davanti a Massaro (Bmw M3), Muradore (Escort Rs) e Gallusi, rinunciando poi scaraman ticamente, come fa sempre, al se condo stage.
Il giorno successivo, in gara, ha chiuso la prima manche in terza posizione, scalando il Nevegal in 3'18"36, ad appena due centesi mi da Massaro e a 3" da Gallusi.
Si migliorava addirittura nella se conda, fermando i cronometri su un fantastico 3'14"14, affrontando il percorso con la grinta dei giorni migliori. Solo Gallusi è riuscito a precederlo di appena due decimi mentre Massaro prendeva addirit tura sei secondi in più.
La somma dei tempi lo ha così portato al secondo posto assoluto, alle spalle del pilota emiliano. "È stata una delle gare più belle degli ultimi anni - ha commentato Basso sul podio - perchè gli avver sari erano molto agguerriti. Aldo
Peruccon ha curato nei dettagli la mia Porsche e la macchina non ha mai avuto cali di potenza".
Oltre all'argento, Basso ha conqui stato anche il primo posto di clas se e di gruppo arricchendo così un palmarès già importante.
La salita del Nevegal ha porta to bene anche al bassanese Gigi Pellanda, vincitore di classe no nostante problemi causati dall'ac celeratore della sua Bmw rimasto bloccato, e allo scledense Vittorio Grosso, terzo di classe con una Porsche Rs.
Ottima la prestazione dell'inossidabile Luigi Pellanda vincitore di classe nonostante l'acceleratore della sua Bmw rimasto bloccato
MIEI
Il rombo Lancia sull’Altopiano di Asiago
Successo per la manifestazione, a cadenza biennale, organizzata dal due volte campione del mondo rally Miki Biasion e riservata
alle Lancia Delta
■ A due anni dall’ultima edizione è stata la splendida cornice dell’Al topiano di Asiago ad ospitare “Amiki Miei”, la manifestazione or ganizzata da Miki Biasion e che ha radunato Lancia Delta provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Passione, festa e soprattutto ami cizia gli ingredienti di un evento che, una volta di più, ha richiamato tra Asiago, Gallio e Roana tantissi mi appassionati. Assoluto protagonista, e non po teva essere altrimenti, il due volte campione del mondo rally, a bordo della Lancia Delta Evo 3, con cui ha dato spettacolo in un’esibizione a tutto gas intorno al laghetto Spillek. Al suo fianco per le premiazioni il presidente di ACI Vicenza Luigi Bat tistolli Lucky, che a sua volta si era messo al volante. “Miki Biasion è un personaggio nel cuore degli appassionati dei motori – ha dichiarato - e credo che l’Alto piano sia stata una località perfet ta per ospitare questo evento reso possibile grazie anche alla disponi bilità del sindaco Elisabetta Magna bosco”. Alla fine brindisi, applausi e torta gigante preparata dai ragazzi del locale istituto alberghiero.
Un "Sogno" per tanti bambini
Il vicentino Franco Cunico con Paolo Andreucci protagonista assieme ad altri piloti di una iniziativa sociale andata in scena in Garfagnana
■ È bello rinunciare a un paio di giorni di ferie per accendere un sorriso sul volto di tanti bambini e ragazzi meno fortunati di altri. Quelli dell'Associazione Il Sogno e non solo, inseriti in un proget to psico-terapeutico, che hanno avuto la possibilità di salire come passeggeri sul sedile di destra di una macchina da competizione o sportiva, accanto ai tanti campioni e piloti che hanno disertato spiag gia e vacanze e non hanno voluto mancare alla “Parata del Sogno”, tra Puglianella e Camporgiano, graziose località nella Garfagna na toscana. C’erano due grandi e amati campioni come il vicentino Franco Cunico e l’idolo locale Pa olo Andreucci, entrambi pluritito lati campioni italiani, insieme con Paolo e Tommaso Ciuffi, padre e figlio con una storia importante nel motorsport, Gianluca Tosi, Man rico Falleri, ma anche tanti pilo ti della zona con in testa Stefano Martinelli, titolato nei Trofei mo nomarca, Suzuki in particolare, che hanno portato le loro macchine da
corsa, infaticabili nello scarrozza re i ragazzi su è giù per i circa due chilometri del tracciato chiuso al traffico.
Tanto pubblico ha abbracciato i due giorni tra Puglianella e Cam porgiano, attratto dalle evoluzioni controllate delle macchine da cor sa, come la Ford Escort Cosworth protagonista del Mondiale Rally 1994 con Delecour, portata alla “Parata del Sogno” dal suo appas
sionato proprietario Maurizio Sta sia, la Fiat 131 Abarth, la Lancia Stratos o una più recente Skoda Fabia Rally2, ma anche dalle tan te iniziative all’interno del villaggio realizzato a Puglianella: Sparco e Seven Speed Racing erano presen ti con loro stand e con simulatori di guida, il rally Il Ciocco aveva rea lizzato uno spazio dedicato al mu seo della gara, vero monumento da queste parti. Il tutto preceduto dal
la presentazione dell’evento nella piazza principale di Camporgiano, alla presenza di autorità, dei rap presentanti delle Associazioni e dei campioni.
Grande soddisfazione da parte degli organizzatori, in primis il Co mune di Camporgiano, guidato dal sindaco Francesco Pifferi, ammini stratore che crede profondamente nello sport associato a promozione del territorio e solidarietà sociale.
Festeggiatissimo Franco Cuni co che, fin dalla prima edizione del 2017, non è mai mancato alla “Parata del Sogno”: “Sono stato coinvolto in questa iniziativa dai ragazzi del mio Fan club, attivissi mo in Garfagnana. Ho aderito vo lentieri ma devo dire che, appena ho incrociato lo sguardo sorridente e sognante del primo dei ragazzi disabili che hanno messo in mac china al mio fianco, ho sentito una
emozione e una commozione for tissime. E questa sensazione mi porta qui tutti gli anni, inderogabil mente”.
Paolo Andreucci si associa alle parole di Cunico. “È davvero bel la la sensazione di fare qualcosa di speciale per questi ragazzi. Ed è anche il modo di restituire un po’ del grande affetto e dell’amo re sportivo che la Garfagnana e la Mediavalle mi hanno riservato e mi riservano ancora, seguendo la mia carriera sportiva nei rally”.
Obiettivo della manifestazione è il sostegno al Il progetto “La parata del Sogno”, la continuità di un per corso avviato nel 2017 denominato "Un giorno a grande velocità" e che ha visto i ragazzi dell'Associazione "Il Sogno" a fianco di veri piloti da rally su auto sportive. L'Associa zione II Sogno Onlus, con sede nel Comune di Castelnuovo Garfagna na è attiva in Garfagnana e Media valle dal 2007 e si rivolge a bambini e ragazzi diversamente abili e alle loro famiglie, allo scopo di soste nerli e accompagnarli nel percorso di crescita, riabilitazione assisten za e autonomia.
Due giorni a Schio fra motori e passione
La popolare berlinetta torinese protagonista nel centro laniero grazie al sodalizio presieduto dal vicentino
Francesco Panarotto
■ A Schio la passione per i motori è da sempre molto forte. E, tanto per dirne una, il direttivo del Fiat 128 Club Italia, nelle persone del presidente Francesco Panarotto, del vice presidente Mauro Lucchet e del consigliere Marco Santacat terina, ha visitato con curiosità, at tenzione e rispetto la storica con cessionaria Ceccato di via Veneto. Pino Ceccato, padrone di casa e campione italiano rally Gruppo 1 proprio con una Fiat 128 coupé ufficiale nel 1972, si è intrattenu to con gli appassionati rievocando quegli anni pioneristici per il rally in Italia, dalla nascita della squa dra ufficiale Fiat di cui all'epoca era stato uno dei protagonisti, fino alla vittoria di quel campionato grazie alla robustezza e versatilità della Fiat 128. Il Fiat 128 Club Ita lia ha voluto omaggiare Ceccato con una stampa ritraente il proto tipo della Fiat 128 coupé, realizza ta dal designer belga Paul Breuer, all'epoca in forza al Centro Stile Fiat e papà della linea della spor tiva torinese, oggi socio onorario e grande amico del club. Anche il secondo raduno dedica
to alla berlinetta torinese, orga nizzato dal Fiat 128 Club Italia e patrocinato dal Comune di Schio, ha visto schierate in piazza Statu to una trentina di vetture torinesi, con equipaggi giunti da Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige. Tre 128 inoltre provenivano dalla Germania, a riconfermare un ge mellaggio che vede ormai da di
versi anni il club italiano in amici zia con gli appassionati tedeschi del modello.
Le 128 hanno effettuato un giro turistico toccando le località di Magrè, Recoaro Terme, Staro, Valli del Pasubio, Torrebelvicino, Enna, Santa Caterina, Poleo con ritorno a Schio. Dopo aver lasciato le auto ancora per un'ora in esposizione
in piazza Statuto, i partecipanti, in un clima di grande passione e amicizia, si sono spostati in una trattoria della zona per la cena conviviale.
L'indomani mattina sempre piaz za Statuto ha accolto, a partire dalle 10, la prima edizione dello Schio motors meeting, che ha vi sto il Fiat 128 Club Italia affianca
to nell'organizzazione dall'Astego Motori d'Epoca di Sarcedo, natu ralmente con il patrocinio del Co mune di Schio e la collaborazione di Confcommercio e dell'associa zione Cuore di Schio. Il raduno statico era aperto a tutte le auto e moto d'epoca costruite entro il 1992.
Fra le molte vetture e motociclette
esposte, oltre ad una significativa rappresentanza di Fiat 128, vi era no delle vere e proprie chicche, da una Vauxhall del 1935 appartenu ta ad un parente della regina Eli sabetta II ad una immacolata Fiat 1100 R, da una muscolosa Ford Mustang Shelby alla protagonista dei rally Renault 5 Turbo, meglio conosciuta come “Turbone”, sen za dimenticare l'incredibile moto Benelli 900 con il suo poderoso motore a sei cilindri, il cui urlo ha letteralmente incantato tutti i pre senti. Dopo gli interventi di rito, che hanno visto prendere la pa rola il presidente di Astego motori d'epoca Leonardo Greggio, l'as sessore allo sport del Comune di Schio Aldo Munarini e, in rappre sentanza del Fiat 128 Club Italia, Marco Santacatterina, anima della manifestazione, le vetture parteci panti hanno avuto la possibilità di percorrere le vie del centro citta dino per farsi ammirare anche in movimento. La giornata si è sno data all'insegna della passione e della cultura per i mezzi d'epoca. Per il Fiat 128 Club Italia, dopo le meritate ferie estive, il prossimo appuntamento sarà la partecipa zione ad Auto e Moto d'Epoca, in fiera a Padova il terzo weekend di ottobre.
EASYKART TROPHY
Gabriel Moretto e un kart tricolore
■ Campione italiano. Dopo aver raggiunto diversi titoli nelle cate gorie minori Gabriel Moretto ha conquistato il tricolore karting nel la categoria 100cc Easykart. Il quattordicenne pilota vicentino, portacolori della Redder Racing Team, non smette di collezionare importanti vittorie ed è stato pro tagonista di una stagione trionfale, conclusasi con il successo più im portante.
Il buon giorno, come si dice, si è vi sto fin dal mattino quando a marzo, in quel di Jesolo, Moretto metteva a segno quella che sarebbe stata la prima di quattro vittorie consecuti ve che, sommate a 2 secondi posti e 7 pole position, lo hanno consa crato come indiscusso dominatore della categoria.
Gabriel frequenta la prima classe al Liceo Fogazzaro di Vicenza ed è davvero focalizzato sullo studio e sul motorsport perché, dice, stu diare è importante.
“Se non riuscirò ad essere un pilo ta professionista come sogno – ci dice - dovrò essere ben preparato per affrontare brillantemente un al tro tipo di carriera lavorativa”. Intanto, però, le soddisfazioni a livello sportivo lo ripagano dei sa crifici fatti: “E’ un’annata importan te – racconta– dove sto mettendo a frutto l’esperienza accumulata in dieci anni di allenamenti e gare. Mi alleno settimanalmente per man tenere al massimo la confidenza con il mio go-kart, ma anche per
cercare di aumentare la mia velo cità in pista.
Mi trovo molto bene con questo mezzo e lo scorso anno, vincendo subito la mia prima gara al debut to, avevo già sfiorato il titolo e rag giunto il terzo posto al mondiale. Quest’anno assieme alla mia squadra, il Redder Racing Team, ci eravamo prefissati di alzare il livel lo dei nostri risultati, mettendo nel mirino il più alto degli obiettivi”. Un sogno che è diventato realtà: “Sono davvero felice di aver con quistato il titolo di campione della 100cc, ma non mi voglio fermare qui perché sono al comando an che nel Campionato Italiano ACI Karting, nella categoria Junior Rok 125cc e mi gioco tutto nella gara finale di Val Vibrata (TE) dove darò tutto quel che ho per provare a rag
giungere anche questo prestigioso traguardo.
La mia stagione si chiuderà poi con la partecipazione al mondiale Easykart e alle International Grand Finals della categoria Rok, con la presenza di piloti provenienti da tutto il mondo”. E Gabriel è stato di parola aggiudicandosi anche il prestigioso Campionato Italiano ACI karting.
Il pilota vicentino, quindici giorni dopo aver conquistato il titolo di Campione Nazionale Easykart nel la classe 100cc, si afferma anche nella categoria Junior Rok 125cc, costellando la sua stagione di suc cessi.
Lo attendono ora le finali Interna zionali di entrambi le categorie che si terranno in Italia in questo mese di ottobre.
Gioele Girardello sul podio della 60cc
■ E’ stata fin qui un’annata ricca di soddisfazioni anche per Gioele Girardello, il giovane portacolori del Team Redder che nella cate goria 60cc, dopo aver conquistato due vittorie su altrettante parteci pazioni al campionato Italiano Aci Karting, si è costantemente messo in evidenza anche nell’ Easykart Trophy, dove in un’agguerritissima lista di partecipanti ha concluso il campionato al terzo posto genera le.
“Sono contento dei mei risultati – dice Gioele – anche se qualche volta avrei voluto ancora di più: ho ottenuto alcune vittorie importanti e numerosi piazzamenti. Spero di poter riuscire a concludere la sta
gione con altri ottimi risultati”. Per Gioele si aprono ora le porte delle partecipazioni più prestigio se: la finale Internazionale Easykart
e la Grand Final della categoria Rok, eventi che vedranno impegnai piloti provenienti da varie parti del mondo.
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