B I M E S T R A L E D E L L’ A U TO M O B I L E C LU B D I V I C E N Z A anno 7 ǀ numero 1 ǀ febbraio 2020
REG. TRIB. VICENZA N. 1499/14 DEL 21.05.2014
www.vicenza.aci.it
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RALLY MEETING A BASSANO
GUIDATE SICURI
MAGIE SULLA NEVE
CIAO ROLDO
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SOMMARIO 05 06 08 12 14 16 18 24 28 31 33 35 36 44 46
Editoriale Rally Meeting a Bassano Campioni di casa nostra Prudenza ragazzi Sicurezza stradale Miki ambasciatore Coppa Attilio Bettega Meraviglie sulla neve Trofeo A 112 Abarth Rally Club Team Lucky a Parigi Il cantore dei rally Team Bassano superstar Baule delle meraviglie Sofia Peruzzi
Lucky-Pons con la Delta
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EDITORIALE di Luigi Battistolli
ACI, LA STORIA DELL’AUTO
Luigi Battistolli con il sindaco di Torino Chiara Appendino e il presidente nazionale Aci Angelo Sticchi Damiani
I primi mesi dell’anno si aprono, abitualmente, con una serie di buoni propositi: progetti da iniziare, nuove idee su cui confrontarsi e, soprattutto, grande entusiasmo per le iniziative messe in programma in tutti i settori d’interesse dell’automobilista. Ho constatato una volta di più, lo scorso 26 gennaio, che ACI ha un grande futuro dietro alla spalle, partecipando, a Torino, alle celebrazioni del suo 115° compleanno. Fondato il 23 gennaio 1905, ACI ha accompagnato passo dopo passo lo sviluppo del motorismo italiano. Da quando sulle strade si muovevano solo poche vetture fino a oggi, alle soglie della rivoluzione della mobilità condivisa, elettrica e autonoma. Al MAUTO (il Museo titolato a Giovanni Agnelli) è stata allestita una mostra "La storia dell'ACI è la storia dell'auto", con 12 modelli strepitosi in esposizione, dall’Isotta Fraschini 30/40 HP (1910) alla Lamborghini Miura (1971). A inaugurarla il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani con l’intervento del sindaco del capoluogo piemontese Chiara Appendino e il presidente del Coni Giovanni Malagò, presenze che dicono dell’importanza del nostro sodalizio presso tutte le Istituzioni. ACI in 115 anni di storia ha seguito, promosso e tutelato lo sviluppo motoristico del Paese e il diritto universale alla mobilità. Coerentemente si muove l’ACI Vicenza, cui spetta compiti di rappresentanza e di azione a livello territoriale, con iniziative di sicurezza stradale come la “Strada giusta”, promossa dalla Prefettura e dal Provveditorato agli Studi di Vicenza. La Strada giusta ha coinvolto oltre 800 studenti delle scuole superiori di città e provincia con una serie di lezioni propedeutiche al conseguimento della patente; il 16 marzo, alla Fiera di Vicenza, si terrà l’evento finale con 500 studenti a “tirare le fila” di questa bella iniziativa che mostra l’impegno di tutte le istituzioni su un tema d’alto senso civico. ACI Vicenza è presente alla Strada giusta con il contributo delle autoscuole aderenti al network Ready to Go e testimonial BIMESTRALE dell’Automobile Club di Vicenza
sportivi all’evento finale che enfatizzeranno la necessità di un avvicinamento maturo e consapevole alla patente. Ma si parlerà di sicurezza stradale anche al Rally Meeting all’Expo di Bassano, convinti come siamo che i campioni dello sport motoristico devo farsi parte attiva nella trasmissione di valori importanti, quale è il rispetto delle regole sulla strada. ACI Vicenza continuerà il suo impegno nello sport automobilistico. A marzo è in programma la Salita del Costo, una gara che appartiene alla storia del sodalizio. L’ultima edizione fu un successo per partecipazione; sono certo che ne replicherà il successo. Lo sport motoristico va tutelato e promosso per l’interesse e la passione che ancora sa muovere con tutte le ricadute positive in termini turistici. Ma vi sono altri appuntamenti sportivi, anche di questa stagione, che meritano il nostro appoggio, come la Coppa Attilio Bettega, appena svoltasi con un lusinghiero numero di partecipanti. Sarà poi riproposto, dopo l’edizione appena giunta al traguardo, il “Campionato Vicentino” in collaborazione con la scuderia Palladio Historic., una vetrina per piloti e navigatori della nostra terra. Un settore rimane da approfondire: la mobilità. Sono intervenuto in molte occasioni in materia di inquinamento considerando le mille limitazioni al traffico che vengono quotidianamente fissate, quasi che l’auto sia la maggiore e quasi unica responsabile, che non è, delle polveri sottili presenti nell’aria. Si colpisce il bersaglio più facile con l’idea che l’automobile sia un oggetto di trastullo. No! cara politica, l’automobile è soprattutto uno strumento di lavoro e di impegni familiari. In questo 2020 ACI Vicenza si ripromette di intervenire più direttamente su un altro aspetto della mobilità, lo stato delle strade, sempre intasate e troppe volte bloccate per lavori. Insomma, avremmo il nostro bel da fare…Vi ringrazio dell’attenzione e vi auguro buona lettura. Luigi Battistolli
Stampa: Laboratorio Grafico BST Via Lanzarini, 25/b – Romano d’Ezzelino
Reg. Trib. Vicenza n. 1499/14 del 21.05.2014 Direzione, redazione, amministrazione: Editore: Aci Vicenza 36100 Vicenza Via E. Fermi, 233 Direttore responsabile: Roberto Cristiano Baggio
Aci Vicenza via E. Fermi, 233 36100 Vicenza tel. 0444 – 568689 (centralino) tel. 0444 – 561646 (fax – segreteria) E-mail: segreteriavi@acivicenza.it
Roberto Cristiano Baggio
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RALLY MEEETING
Le Delta guidate da Miki Biasion
NEI PADIGLIONI DELLA FIERA BASSANO EXPO DUE GIORNATE INTERAMENTE DEDICATE AL MONDO DEI MOTORI ORGANIZZATE DA MIKI BIASION I N COLLABORAZIONE CON ACI VICENZA. INCONTRI, PREMIAZIONI ED ESPOSIZIONE DI AUTO DA CORSA
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“Rally Meeting: incontra la tua passione": la manifestazione organizzata da Miki Biasion, pluricampione del mondo rally, attraverso la Miki Biasion event, è in programma nei padiglioni della Fiera Bassano Expo, in via Valsugana 22, il 22 e 23 febbraio. L'evento, realizzato in collaborazione con ACI Vicenza, sarà un momento importante per tutti gli appassionati di rally e di motori in quanto vedrà, oltre all'illustre padrone di casa, altri importanti personaggi che hanno fatto e che fanno grandissimo questo sport in Italia e, soprattutto, nel Vicentino. Ricco il programma della due giorni. Sabato mattina l'apertura: i visitatori e gli appassionati potranno ammirare una mostra di auto da rally, tra le quali quelle guidate da Biasion, oltre alle vetture esposte dalle varie scuderie e team. Saranno presenti piloti, noleggiatori, preparatori e fornitori di tutto ciò che riguarda il variegato mondo delle competizioni, dall’abbigliamento agli pneumatici passando per i differenti tipi di materiali per le corse e
per tutto quello che può essere di corredo. Ci sarà pure la possibilità di poter acquistare o vendere una vettura da competizione negli appositi stand. Alle 10, nell’area convegni che si trova all’ingresso della Fiera, Narciso Paccagnella e Paolo Grandesso della Bassano Rally Racing consegneranno gli attestati del “corso navigatori“. Alle 11,30 sono invece in programma le premiazioni del "Trofeo Tre Regioni" assieme alla presentazione dell'edizione 2020: riflettori puntati inoltre sul "Rally Campagnolo" illustrato da Renzo De Tomasi. Si proseguirà alle 14,30 con Miki Biasion e il suo navigatore Tiziano Siviero a raccontare il ruolo di pilota e navigatore mentre Riccardo Facci illustrerà un altro interessante tema: la comunicazione, l'immagine e la ricerca degli sponsor nel mondo dei motori. Alle 16,30 andranno in scena le premiazioni del "Trofeo ACI Vicenza" con sul palco “Lucky” Luigi Battistolli, plurititolato pilota di rally e presidente di ACI Vicenza assieme a “Rudy” Roberto Dalpozzo,
Lucky, Biasion e Marco Meletti. Sotto: Stand Rally Club Team a Fiera Motori 2019
Domenica mattina alle 9,30 ci sarà la presentazione del libro “ Lancia Delta” a cura di Miki Biasion Alle 10,30 ACI Vicenza incontra i campioni: a dialogare “Lucky” Luigi Battistolli, “Rudy” Dal Pozzo, Miki Biasion e Tiziano Siviero. Alle 14,30 un altro momento di grande interesse: si parlerà infatti di sicurezza stradale insieme con Emiliano Barban, presidente della Commissione mobilità e sicurezza stradale, con la Polizia stradale di Vicenza, con il 118 rappresentato dal dott. Federico Politi, oltre a numerosi membri facenti parte della già citata commissione. Saranno due giornate intense in cui gli appassionati, ma anche i semplici curiosi, potranno ammirare da vicino auto e piloti che hanno fatto grande il mondo dei rally. All’ingresso della Fiera ci sarà il gazebo dell’ACI dove verranno fornite tutte le informazioni necessarie a chi si vuole avvicinare ai rally, con corsi di formazione e possibilità di rinnovo della tessera ACI e della licenza agonistica.
Martina e Patrizia di Aci
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Alessandro Battaglin e Selena Pagliarini, compagni nella vita e nei rally
CAMPIONISSIMI A “RALLY MEETING” LA PREMIAZIONE DEI VINCITORI DELLA PRIMA EDIZIONE DEL TROFEO ACI VICENZA ORGANIZZATO IN COLLABORAZIONE CON LA SCUDERIA PALLADIO HISTORIC
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Conclusasi lo scorso settembre, con la disputa del Rally Città di Bassano moderno e storico, la prima edizione del Trofeo Rally ACI Vicenza organizzato dall'Automobile Club Vicenza in collaborazione con la Scuderia Palladio Historic, torna alla ribalta con l'ufficializzazione della cerimonia delle premiazioni dei conduttori classificati nel 2019. L'evento si svolgerà sabato 22 febbraio in occasione della kermesse "Rally Meeting" ospitata alla Fiera Bassano Expo. Organizzata da Miki Biasion Events, la nuova mostra - mercato a tema sui rally, tra i vari eventi collaterali, darà ampio risalto alla cerimonia delle premiazioni, prevista per le 16. Come riportato dal regolamento, saranno premiati i soci che si sono imposti nelle varie categorie sia delle auto moderne, quanto delle storiche; oltre ai premi d'onore, al primo pilota e navigatore assoluto nelle auto storiche, auto moderne, under 25, over 60 e femminile, l’AC Vicenza farà omaggio della licenza di concorrente/conduttore per l’anno 2020. Al secondo pilota e navigatore assoluto auto storiche, auto moderne, under 25, over 60 e femminile, l’AC Vicenza farà omaggio della tessera associativa per l’anno 2020. Ulteriori riconoscimenti per i risultati conseguiti in altre discipline, saranno consegnati a quei conduttori che nella stagione 2019 si saranno messi in evidenza nelle gare di kart, velocità in salita e regolarità nelle diverse tipologie.
Primo assoluto tra i piloti delle auto moderne s’è classificato Paolo Emilio Colombaro, seguito da Andrea Sassolino, Alessandro Battaglin, Manuel Sossella e Nicola Casa. Alessandro Ferrari, invece, ha vinto la classe Rs 1.6 di gruppoA; Giovanni Cocco è secondo di gruppo R, Enrico Molo terzo di gruppo R e primo della classe R 2B. Primo degli Under 25 Jacopo Bergamin (primo anche nella classe Rs 1.6); primo di classe A5 Michele Luca Alessio; primo di classe A6 Nicolò Brunello e primo di classe R3C Michele Caliaro. La targa riservata al primo della classe R1T va al decano dei rallysti vicentini, l’inossidabile Remigio Baù, sempre sulla breccia nelle gare di casa e sempre pronto a dare una mano agli organizzatori. Trofeo anche per Mauro D’Amico (primo di classe A0), Paolo D’Alessio (primo gruppo A7) e Mirco Graziani (primo gruppo R5). Campione vicentino dei navigatori auto moderne è Nicola Rutigliano (primo anche degli Under 25, primo di gruppo A e primo di classe A6), seguito in classifica da Gianfranco Peruzzi (primo di gruppo N e primo di classe N2). Terza assoluta Selena Pagliarini (prima nella classifica femminile, prima di gruppo R e di classe R5), davanti a Stefania Serman e Mauro Savegnago (primo classe S 1.6). Seguono Christian Buccino, Mauro Cumerlato, Jessica Colombini, Maurizio Scaramuzza, Enrico Sandri, Stefano Moro e Fabio Andrian. Per quanto concerne le auto storiche il
COMMISSIONE SPORTIVA ACI VICENZA E PALLADIO HISTORIC
NELLE MODERNE ORO PER IL PILOTA PAOLO EMILIO COLOMBARO E IL NAVIGATORE NICOLA RUTIGLIANO. NELLE STORICHE S’IMPONGONO ALBERTO BATTISTOLLI E SERGIO MARCHI. PREMI D’ONORE ANCHE PER LUCA GHIOTTO E GIGI CAZZARO trofeo va a Alberto Battistolli, che tra l’altro ha vinto l’Under 25, il Quarto Raggruppamento, la classe 4/12 e la classe 4/11 facendo incetta di titoli. Ha preceduto Gianluigi Baghin (primo del 3° raggruppamento e primo di classe 3.2 2000), Filippo Baron (primo classe 4/j2 A 2000), Giampaolo Basso (primo Over 60, impegnato anche nelle gare di velocità in salita)e Giampietro Pellizzari. Nella femminile successo di Lisa Meggiarin, già campionessa del Trofeo A 112 Abarth. Premi anche per Mario Pieropan, Alessandro Ferrari, Danilo Pagani, Giorgio Santagiuliana, Raffaele Scalabrin e Nicola Randon. Il marosticense Sergio Marchi, invece, è il primo dei navigatori “storici” (primo anche nella Over 60, nel Secondo Raggruppamento e nella classe 2/2000). Al secondo posto s’è classificata Roberta Barbieri (a lei anche il titolo femminile) al terzo Giovanni Brunaporto (primo degli Under 25 e della classe 3-2000), al quarto Matteo Valerio e al quinto Adriano Beschin. Premiati pure Roberto Raniero, Andrea Dal Maso e Giulio Nodari, navigatore di papà Paolo. Premi d’onore, poi, per Luca Ghiotto, protagonista della Fia Formula Due anticamera della massima serie, Luigi Cazzaro (per la prestigiosa carriera sportiva), Gregorio Bertocco (campione italiano Rotax), Stefano Fusilli (primo nel Trofeo Super Cup), Andrea Giacoppo e Daniela Grillone Tecioiu (primi nel campionato italiano regolarità a media Quarto raggruppamento), Enzo Scapin (uno dei più preparati specialisti della regolarità turistica), Nicola Cazzaro (Secondo assoluto Trofeo A 112 Abarth), Paolo Nodari (primo assoluto Trofeo rally di zona), Romeo Emilio De Rossi, Roberto Piatto (campione italiano velocità classe Tc 1600) e Matteo Girolimon (campionato italiano drifting). Premi anche al Team Bassano, Bassano Rally Racing, Rally Team Isola Vicentina e Palladio Historic “il cui contributo allo sport dei rally è pari alla più prestigiosa vittoria”. Designati i vincitori delle licenze Acisport: Paolo Emilio Colombaro, Alberto Battistolli, Nicola Rutigliano, Sergio Marchi, Jacopo Bergamin, Giovanni Brunaporto, Maurizio Scaramuzza, Giampaolo Basso, Lisa Meggiarin, Roberta Barbieri, Selena Pagliarini. I vincitori delle tessere Aci, invece, sono: Andrea Sassolino, Gianluigi Baghin, Gianfranco Peruzzi, Roberta Barbieri, Yuri Rossato, Stefano Moro, Raffaele Scalabrin, Mirko Tinazzo, Danilo Pagani, Adriano Beschin, Stefania Serman e Fiorenza Soave.
PRONTO IL CALENDARIO DEL SECONDO TROFEO Giornate d'intenso lavoro per la Commissione Sportiva dell'Automobile Club Vicenza che, in collaborazione con la Scuderia Palladio Historic, presenta la seconda edizione del Trofeo Rally. Al fine di offrire un trofeo avvincente e da giocarsi su più gare, gli organizzatori hanno optato per una scelta che, oltre alle gare organizzate nella provincia - due moderne e due storiche - inserisce nel calendario altre manifestazioni in Veneto e Trentino Alto Adige, portando a cinque i rally per entrambe le specialità, due dei quali ospiteranno sia le attuali vetture quanto quelle anteriori al 1991. Prima gara per le auto storiche la seconda edizione del Lessinia Rally. Alle moderne invece, il compito di chiudere la serie a fine novembre col Rally Città di Schio tornato a calendario dopo l'annullamento del 2019. Al Trofeo Rally 2020 possono partecipare tutti i piloti titolari di tessera emessa da AC Vicenza e di licenza di conduttore rilasciata da ACI Sport ; l'iscrizione è gratuita e va perfezionata in sede al momento del rinnovo licenza o inviata tramite email utilizzando l'apposito modulo. Per la classifica finale saranno presi in considerazione i migliori quattro risultati di ciascun conduttore. Queste le gare selezionate: Auto Storiche: 14/15 Febbraio 2° Lessinia Rally; 24/25 Aprile 10° Valsugana Rally; 29/30 Maggio 16° Rally Storico Campagnolo; 1/2 Agosto 3° Rally Storico Città di Scorzè; 25/26 Settembre 15° Rally Storico Città di Bassano. Auto Moderne: 4/5 Aprile 35° Rally Bellunese; 9/ 10 Maggio 3° Rally della Valpolicella; 1/ 2 Agosto 17° Rally Città di Scorzè; 25/26 Settembre 37° Rally Città di Bassano; 14/15 Novembre 29° Rally Città di Schio. Per le auto storiche il Rally Città di Bassano avrà come coefficiente 1,5. Per le auto moderne il Rally Città di Schio avrà come coefficiente 1,5. Come riportato dal regolamento, saranno premiati i soci che si sono imposti nelle varie categorie sia delle auto moderne, quanto delle storiche; oltre ai premi d'onore, al primo pilota e navigatore assoluto nelle auto storiche, auto moderne, under 25, over 60 e femminile, l’AC Vicenza farà omaggio della licenza di concorrente/conduttore per l’anno 2020. Al secondo classificato pilota e navigatore assoluto auto storiche, auto moderne, under 25, over 60 e femminile, l’AC Vicenza farà omaggio della tessera associativa per l’anno 2020. Ulteriori riconoscimenti per i risultati conseguiti in altre discipline, saranno consegnati a quei conduttori che nella stagione 2020 si saranno messi in evidenza nelle gare di kart, velocità in salita e regolarità nelle diverse tipologie.
Paolo Emilio Colombaro primo assoluto nei rally moderniPremio speciale alla carriera a Gigi Cazzaro, a destra nella foto che lo ritrae con Flavio Zanella
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GIÀ IN VENDITA UNA SERIE DI BIGLIETTI PER ASSISTERE ALLA GARA DI CAMPIONATO MONDIALE IN PROGRAMMA IN SARDEGNA DAL 4 AL 7 GIUGNO CON SCONTI DEL 15 PER CENTO PER I SOCI ACI
AL RALLY D’ITALIA POSTO IN PRIMA FILA CON IL “GOLD PASS” Parte la vendita dei GoldPass per il Rally Italia Sardegna GOLD PASS INTERMEDIATE. Per un’esperienza motoristica 2020, l’appuntamento italiano del World Rally Championship più ricca, offre l’accesso a tutti i passaggi della gara. I clienti che rappresenta, insieme al GP di F1 di Monza, l’evento motoIntermediate potranno visitare uno dei top team a scelta duristico a quattro ruote targato ACI punta di diamante del morante le assistenze del venerdì e del sabato. In più avranno a torsport internazionale in Italia. disposizione un posto riservato sulla tribuna del podio finale, Sono quindi disponibili da ora i biglietti e i pass per l’accescon un maxischermo per seguire in diretta TV la Power Stage so alle aree riservate della gara che si svolgerà dal 4 al 7 giuconclusiva. gno prossimi. Saranno GOLD PASS ADdiverse le novità propoVANCED. Per chi ste per la 17a edizione cerca un’esperiensarda del Rally d’Italia. Olza memorabile con tre allo sdoppiamento servizi esclusivi per della location tra Olbia ed vivere il Rally Italia Alghero e alla nuovissima Sardegna a 360°. Super speciale cittadina Si tratta a tutti gli di Olbia, tra i cambiamenti effetti di un pacc’è anche un restyling dei chetto turistico che prodotti Goldpass, che offre svariati servidopo il sold out record zi. Solo il cliente dello scorso anno si preAdvanced può ragsenteranno in forma semgiungere la Power plificata. Si chiama Gold Stage su un elicotRIS Experience, il protero e visitare a gramma dedicato ai clienbordo di un SUV a ti RIS2020. Tre diverse trazione integrale offerte, studiate in base le prove speciali più alle preferenze mostrate belle. Un lunch box dagli utenti nelle passate e un alloggio per edizioni, strutturate su tre notti completatre livelli in ordine creno il pacchetto più Uno spettacolare passaggio di Ogier al Rally d'Italia scente di servizi: ricco del programGOLD PASS STARTER. ma Gold RIS ExpeÈ l’offerta base che da rience. quest’anno si presenta sotto forma di biglietto singolo. Come Uno del 15% sconto speciale, come ogni anno, è stato riserper assistere ad ogni altro spettacolo, si tratta di un biglietto vato ai Soci ACI. I Soci che vorranno usufruire dello sconto unitario valevole per una singola zona. Consente quindi l’acper l’acquisto di un Goldpass Starter dovranno presentare cesso ad un’area dedicata per assistere alla prova speciale una richiesta per ottenere il codice promozionale a loro riserpreferita (anche la super speciale), naturalmente con possibivato all’indirizzo goldpass@rallyitaliasardegna.com. Per l’aclità di acquistare più biglietti per aree differenti. Quindi un quisto dei Goldpass Intermediate ed Advanced invece Gold Pass simile al passato, ma personalizzabile. Inoltre offre basterà inserire il proprio numero della tessera ACI durante la possibilità di accedere all’area pedonale dedicata ai cola procedura d’acquisto sul sito rallyitaliasardegna.com. struttori. Si specifica che le aree delle prove speciali SSS1 OlTutti i dettagli sul programma Gold RIS Experience e lo bia Cabu-Abass e SS 2-7 Tempio Pausania saranno shop online con i tagliandi già disponibili per l’acquisto sul sidisponibili in un secondo momento. to www.goldpass.rallyitaliasardegna.com
Luigi Battistolli Lucky presidente Aci Vicenza
“RAGAZZI ATTENTI QUANDO GUIDATE” NELLA DOPPIA VESTE DI PILOTA E PRESIDENTE ACI LUIGI “LUCKY” BATTISTOLLI SI RIVOLGE AI PIÙ GIOVANI RACCOMANDANDO PRUDENZA E SICUREZZA. “NON METTETEVI AL VOLANTE SE AVETE BEVUTO PERCHÉ I RIFLESSI SONO ATTARDATI”
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La patente presa il giorno del suo diciottesimo compleanno, il 7 luglio 1967: non è forse un caso che i motori facciano parte integrante del Dna di Luigi Battistolli, nel mondo delle corse "Lucky". A correre, però, iniziò solo nel 1974, al volante di un'Opel Ascona 1900 SR. "Prima non potevo permetterlo - racconta - e soprattutto c'era il lavoro a cui pensare". Luigi Battistolli nella sua vita è andato sempre di... corsa e oggi è a capo dell'omonimo Gruppo, leader nel settore della vigilanza, che nel 2019 ha festeggiato sessant'anni di attività. Ma l'imprenditore, tra un impegno e l'altro, non ha dimenticato il suo primo amore e così, nei fine settimana, si rimette tuta e casco e sale in macchina per sfidare il cronometro nelle competizioni riservate alle auto storiche. "Ha il piede pesante" dicono i suoi avversari, che sono anche i suoi primi estimatori perché, a settant'anni compiuti, si lascia spesso e volentieri tutti alle spalle: lo scorso ottobre si è laurea-
to, ancora una volta, campione europeo con la Lancia Delta integrale e quindi campione italiano di Gruppo 4. Giusto per intenderci, la storiche su cui si cimenta non sarebbero da podio, ma comunque molto competitive nelle gare riservate alle moderne. Ma velocità non vuol dire certo trascurare la sicurezza, anzi! E così é nata questa chiacchierata a 360 gradi su un tema di scottante attualità visto che, nelle scorse settimane, proprio nel Vicentino, si sono registrate cifre record in termini di incidenti, purtroppo anche mortali, che hanno coinvolto molti giovani. "Rispetto a quando ho preso la patente le macchine oggi sono molto più sicure - sottolinea Battistolli, presidente dell’Automobile Club Vicenza - e devo dire che il mondo dei rally, con le sue ricerche per migliorare le prestazioni delle vetture, ha dato un grande contributo sia a livello di meccanica sia di telaistica. L'universo automobilistico è comunque in continua evoluzione. Ogni decennio porta miglioramenti importanti, soprattutto di sicurezza".
“CONSIGLIO AI NEO PATENTATI CORSI DI GUIDA SICURA DOVE VENGONO SIMULATE PROVE IN CONDIZIONI PRECARIE SE NON ESTREME, AFFINANDO QUALITÀ DI GUIDA E AUTOCONTROLLO" Le statistiche, dal 2011, dicono che le morti sulle strade sono in calo anche se le cifre sono comunque preoccupanti. "La distrazione è il fattore più rilevante nel causare gli incidenti - prosegue Battistolli - Basti pensare che solo abbassando lo sguardo per un secondo dalla strada, magari per guardare il cellulare, si percorrono 20 metri in più in caso di frenata improvvisa, che possono naturalmente aumentare a seconda della velocità. Fortunatamente la tecnologia ci sta aiutando. Le auto d’alta gamma oramai dispongono tutte degli ADAS, che sono sistemi di assistenza alla guida. Sarebbe opportuno che tutte le auto, anche le utilitarie, ne fossero dotate. Inoltre la severità delle sanzioni ha indotto i produttori delle case automobilistiche a predisporre comandi vocali, viva voce, Bluetooth e quant’altro che permettono di telefonare senza staccare le mani dal volante". La parola d'ordine è sicurezza, che vuol dire anche mettersi in macchina sempre in condizioni non alterate da alcool o, peggio ancora, dall'uso di stupefacenti: "L’Automobile Club Vicenza sul punto è... tetragona. Raccomando sempre alle autoscuole che aderiscono al network ACI Ready2go, di insistere con i propri allievi sulla necessità che si debba guidare pienamente lucidi - puntualizza ancora Battistolli - La droga stordisce, rallenta la capacità di reazione e rende il guidatore euforico e disattento. L’alcool, invece, porta a confusione, riflessi attardati e ad una visione della strada diversa da quella reale. A questo riguardo è molto istruttivo un video realizzato da Miki Biasion, campione del mondo rally, nonché socio ACI Vicenza, con cui collabora anche come testimonial, che mostra proprio come la guida via via peggiori quanto più si assuma dell’alcol. Per quanto i ragazzi sottovalutino il problema, gli adulti devono continuamente insistere sugli effetti dannosi di droga e alcol, ancora più pericolosi se assunti da chi deve guidare”. Nelle cause degli incidenti c'è poi il fattore della velocità: "È un fattore di rischio. Per questo sono favorevole al limite dei 30 km nei centri storici, insieme con l'introduzione di sensi unici e di corsie riservate a pedoni e bici. Più complesso, invece, il discorso sulle strade extraurbane. Ad esempio, alcuni limiti di velocità su arterie a quattro corsie possono essere, a mio avviso, l'incentivo alla loro violazione. Altre volte vi sono limiti che sono finalizzati solo a far cassa con gli autovelox. Va valutata con cautela anche la proposta di elevare indiscriminatamente i limiti in autostrada da 130 a 150 km all’ora. Vi sono tratti che oggettivamente presentano caratteristiche diverse, anche solo – ad esempio – per l’intensità di traffico".
E lo stato delle strade? "Arrivando in Italia dall’estero - spiega Battistolli – troppe volte si nota la differenza: da una pavimentazione stradale perfetta si passa ad una sconnessa o in perenne manutenzione. Sicuramente un brutto biglietto da visita, ma soprattutto un fattore di rischio . Ma come è Luigi Battistolli al volante? "In strada cerco di essere attento: anche il pilota più esperto se distratto può rappresentare un pericolo per sé e per gli altri. In gara, invece, la componente del rischio genera sicuramente un certo timore, se non paura, che pervade ogni pilota prima di una sfida automobilistica. Poi prendono il
Luigi Lucky Battistolli
sopravvento la concentrazione e l’adrenalina e prevale l’agonismo per puntare a vincere o comunque competere ad alto livello". E i risultati gli danno ragione: "Con orgoglio penso di essere ancora l’uomo da battere - scherza "Lucky" - Dopo un periodo di inattività sono rientrato nelle competizioni nel 2012 disputando qualche gara. Nel 2014 mi sono laureato campione italiano ed europeo mentre nel 2015 la rottura di un paio di vertebre in un incidente durante il rally di Sanremo mi ha costretto ad un... pit stop per poi riprendere a correre e a vincere: dal 2016 al 2019 sono arrivati i titoli italiani, nel 2014, 2017 e 2019 quelli europei. Le auto storiche, quelle con cui gareggio, hanno la stessa potenza delle moderne: hanno solo meno velocità in curva. È una specialità che ha sempre più appeal: il problema è il costo delle vetture. È sicuramente più facile guidare una macchina moderna,
che consente anche lo spettacolo. I tempi, invece, noi li facciamo tenendo giù il piede sull'acceleratore fino a quell'attimo prima di staccare". Se il "Lucky" pilota non conosce la paura il Luigi Battistolli, papà di Alberto, a sua volta promettente pilota di rally, ha paura quando il figlio si mette al volante? "Credo di avergli insegnato che la macchina va presa con grande serietà e mi risulta che sia attento a tutte le regole e ai limiti di velocità, soprattutto quando si sposta da Vicenza a Siena dove studia economia. La mia preoccupazione si trasferisce a quando gareggia perché il rischio è insito più che mai in questo sport e, forse, fa parte anche della sua bellezza e del suo fascino". - Il consiglio ad un giovane neo-patentato? "Deve fare esperienza con un guidatore più esperto a fianco; l’esercizio di guida rimane il miglior modo per imparare a guidare bene. Consiglierei anche qualche corso di guida sicura dove vengono simulate prove in condizioni precarie se non estreme, affinando qualità di guida e autocontrollo". Del resto ACI Vicenza è in... pole position in tutte quelle iniziative rivolte ai giovani (e non solo) che riguardano la sicurezza. La sicurezza è un cavallo di battaglia anche dell’Automobile Club d’Italia? Battistolli insiste: “Non solo dell’Automobile Club d’Italia, ma anche della Federazione Internazionale dell’Automobile, cui fa capo la Formula Uno. L’automobile ha migliorato la vita dell’uomo, ma dobbiamo usarla con la testa. Ricordo che, oltre all’aspetto affettivo, vi sono dei costi sociali legati all’incidentalità stradale che sono stati stimati, per il 2017, in 19,3 miliardi di euro, pari al 1,1% del Pil nazionale. È un dato che si commenta da solo”. Un appuntamento di grande richiamo sarà il 16 marzo in Fiera a Vicenza in una manifestazione che coinvolgerà le scuole cittadine e della Provincia. "Si tratta di un’iniziativa tradizionale, la Strada Giusta, giunta oramai alla quinta edizione. Il 16 marzo si concluderà un percorso di sicurezza stradale iniziato l’autunno scorso che ha coinvolto 800 ragazzi delle terze e quarte superiori. L’Automobile Club Vicenza ha partecipato con le autoscuole aderenti a Ready2go. La Strada giusta è importante anche perché nasce dalle istituzioni e a questo riguardo vorrei ringraziare il prefetto Pietro Signoriello e il dirigente scolastico Carlo Alberto Formaggio per la preziosa collaborazione. Con questo spirito l’anno scorso abbiamo organizzato con il Comune di Thiene "Karting in piazza" per gli alunni delle elementari. Un’esperienza indimenticabile che sicuramente replicheremo in un altro Comune".
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LE SCUOLE SONO SULLA “STRADA GIUSTA” IL 16 MARZO SONO ATTESI 800 STUDENTI IN FIERA A VICENZA PER IL GRAN FINALE DEL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE STRADALE PROMOSSO DALLA PREFETTURA BERICA E DALL’UFFICIO SCOLASTICO AMBITO TERRITORIALE IN COLLABORAZIONE CON ACI E SUEM
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La Fiera di Vicenza ospiterà il 16 marzo giornata conclusiva del programma di educazione stradale "La Strada giusta", quinta edizione del progetto promosso dalla Prefettura di Vicenza e dall’Ufficio Scolastico ambito territoriale VIII insieme con l’ACI e il SUEM ed il sostegno della Fondazione BCC e dei Lions Club.. Nei mesi di novembre e dicembre si sono svolti diversi incontri formativi che hanno coinvolto circa 800 studenti delle scuole medie superiori di Vicenza, Noventa Vicentina, Schio, Arzignano e Lonigo. L’iniziativa è promossa dalla Prefettura e dall'Ufficio scolastico territoriale VIII, in collaborazione con ACI Vicenza, Suem, Lion’s, Carabinieri, Polizia Stradale, Polizie locali e Vigili del fuoco, con il supporto economico della Fondazione delle Banche del Credito cooperativo. L’ACI Vicenza ha partecipato al programma con gli istruttori di guida delle Autoscuole vicentine di Vicenza e Quattro ruote di Lonigo, aderenti al network ACI “Ready to go”. L’obiettivo è quello di favorire la conoscenza e la consapevolezza delle criticità connesse alla guida su strada. A tale fine le classi che hanno preso parte agli incontri sono state invitate a presentare brevi filmati sul tema “Quell'attimo di stupidità" quando il "ma sì, é solo un istante" può costare molto caro! Proprio il 16 marzo verranno premiati i
tre filmati giudicati migliori per contenuto e tecnica. L’ACI Vicenza si riserva un ulteriore premio per la classe che meglio si classificherà in un quiz effettuato a margine dell’incontro per valutare il livello d’interesse degli studenti. Si tratterà di un premio “utile” in quanto concordato con la dirigenza scolastica in modo da venire incontro alle esigenze didattiche dell'istituto. In Fiera saranno presenti alcuni testimonial d’eccezione, tra cui Miki Biasion, due volte campione del mondo rally e due giovani promesse del rallysmo vicentino, che porteranno la loro esperienza anche nel campo dell'educazione stradale e della sicurezza. Ricordiamo infatti quanto gli sportivi abbiano, soprattutto sui giovani, un ascendente particolare nella trasmissione di messaggi positivi. A chiudere il ricco programma di giornata nel piazzale della Fiera verrà effettuata una dimostrazione pratica di quello che succede “After the crash": l’anno scorso la Polizia Stradale ha realizzato una brochure dal titolo esemplificativo: “Cosa dire e fare in caso di incidente stradale”. Quest’anno, in Fiera, si andrà oltre e si creerà dal vivo, grazie all’impegno della Polizia stradale e dei Vigili del fuoco, il dopo incidente, nella convinzione che l’esperienza vissuta con i propri occhi possa aiutare i giovani a prendere coscienza dei rischi connessi alla guida.
“C’È GRANDE ATTENZIONE” IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE CARLO ALBERTO FORMAGGIO È UN SOSTENITORE DEL PROGETTO CHE PROMUOVE I VALORI LEGATI ALL’EDUCAZIONE E ALLA CITTADINANZA "Una collaborazione iniziata ormai da alcuni anni - racconta Carlo Alberto Formaggio, dal marzo 2019 dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale VIII grazie ad un'iniziativa partita dalla Prefettura e che il mondo della scuola ha "sposato" molto volentieri coinvolgendo i ragazzi di quarta superiore. Circa 800 gli studenti degli istituti di Vicenza, Noventa, Arzignano, Bassano e Lonigo che hanno preso parte alle lezioni che si sono svolte in orario curriculare. "La strada giusta" si inserisce infatti in una progetto ministeriale di cittadinanza attiva che diventa poi materia a tutti gli effetti per l’esame di stato.” “Da una parte – prosegue -si tratta di un'attività che la scuola incentiva in quanto promotrice di quei valori legati proprio all'educazione alla cittadinanza e, dall'altra, si cerca di creare una coscienza nei giovani, ormai prossimi alla maggiore età, affinché conoscano le regole della strada, ma soprattutto abbiano rispetto della propria vita e di quella degli altri". Coinvolgente il programma di queste giornate: "I ragazzi hanno potuto confrontarsi con autorità di pubblica sicurezza, - prosegue Formaggio - con i rappresentanti dell’ACI e con testimonial che hanno partecipato agli incontri portando anche una serie di filmati e di testimonianze che hanno emozionato sicuramente i loro giovani interlocutori toccando tasti di scottante attualità a cominciare dalla prevenzione e dai ri-
schi che sono insiti quando ci si mette al volante non nelle migliori condizioni. E, poi, ho notato una grande attenzione nel coinvolgere i ragazzi in maniera attiva e partecipe. L'ho riscontrato in particolar modo quando ero ancora dirigente dell'istituto Umberto Masotto di Noventa Vicentina. A vincere il premio, infatti, furono dei ragazzi il cui profitto scolastico non era certo dei migliori, ma che hanno dimostrato grande competenza, originalità e creatività nel realizzare il video poi risultato vincitore. Ben vengano, dunque, tutte quelle attività che possono sollecitare i ragazzi e stimolarli ad una partecipazione attiva e consapevole". Dopo le lezioni a scuola dei mesi scorsi l'attenzione è ora rivolta al gran finale del 16 marzo in Fiera a Vicenza: "Un momento di festa che concluderà di fatto il percorso fatto fin qui e che sicuramente porterà nuovi stimoli agli organizzatori per le prossime edizioni del progetto". Ma qual è il rapporto di Carlo Alberto Formaggio con la strada? "Sono un diligente guidatore da più di quarant’anni - conclude il dirigente anche se sono stato segnato da una vicenda personale in quanto mio fratello, quando aveva 24 anni, fu travolto da un camion che non rispettò la segnaletica. Capite, quindi, come possa essere sensibile a tutte quelle tematiche di sicurezza che sono rivolte ai giovani".
Carlo Alberto Formaggio
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Miki Biasion premiato dalla sindaca di Bassano
BASSANESE ILLUSTRE IL DUE VOLTE CAMPIONE DEL MONDO MIKI BIASION È STATO FESTEGGIATO DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA DEL PATRONO CON IL PREMIO “CITTÀ DI BASSANO”
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Miki Biasion, bassanese illustre. Il due volte campione del mondo rally è stato premiato nel corso dell’annuale cerimonia organizzata dall’Amministrazione comunale nell’ambito della festa dedicata al patrono S. Bassiano. A trent’anni dalla conquista del secondo titolo iridato, Bassano ha reso così omaggio al grande campione dell’automobilismo dedicandogli una delle benemerenze più ambite. L’assessore allo sport Mariano Scotton ha sostenuto la candidatura di Biasion, che ha festeggiato il compleanno il 7 gennaio, trovando l’appoggio di tutta la Giunta e della prima cittadina Elena Pavan. Idealmente, sul palco di sala Da Ponte al Centro giovanile, è salito anche Tiziano Siviero, trattenuto fuori Bassano da impegni di lavoro, il navigatore con il quale ha diviso la carriera agonistica. In sala numerosi sostenitori del campione, che in quanto a disponibilità e simpatia ha pochi eguali, tra i quali i soci del Delta Club Bassano presieduto da Piero Pernechele e rappresentanti della Bassano Rally Racing. Nel settembre del 2018 l’allora vicesindaco Roberto Campagnolo, in sintonia con l’ex assessore Oscar Mazzocchin e la regia di Massimo Vallotto, organizzò una serata nel teatro all’aperto dell’Or-
tazzo (Castello degli Ezzelini) per celebrare il primo titolo mondiale. L’incontro, condotto dal giornalista della Rai Ezio Zermiani, a lungo inviato sulle piste della Formula Uno, riscosse un enorme successo. Tutti esauriti i posti a sedere e tante persone in piedi per seguire gli interventi di Miki e Tiziano. Partecipò anche il Bassano Delta Club con l’esposizione delle vetture che il rallysta portò in vetta al mondo. “Ci sono persone – è scritto nella motivazione del premio - in grado di evocare centinaia di immagini. Persone il cui nome diventa sinonimo di imprese sportive entusiasmanti, di sfide a dare sempre il meglio di se stessi, di carriere brillanti, di grandi successi frutto di impegno, coraggio, incessante lavoro. Aggregano e fanno squadra, insegnano a resistere, a non fermarsi davanti agli ostacoli, a porsi obiettivi e a raggiungerli. Miki Biasion è una di queste persone e il suo nome, nel mondo dello sport, è divenuto sinonimo di Bassano del Grappa: dei nostri valori, della nostra tenacia, della nostra capacità di non fermarci davanti a nessuna prova”. La settimana successiva alla premiazione Miki Biasion è stato a Varano de Melegari, ospite della Dallara, per girare uno spot, promosso dal Ministero dei trasporti, contro l’abuso di alcol.
Miki Biasion al volante della Dallara stradale
Miki Biasion e Tiziano Siviero con Ezio Zermiani e Roberto C. Baggio
Miki Biasion in gara con la Delta
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Molgora-Parzani con la Triumph Tr 2
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MOLGORA BIS di Roberto Cristiano Baggio
IL PILOTA BRESCIANO HA RIVINTO DOPO DUE ANNI LA COPPA ATTILIO BETTEGA DI REGOLARITÀ CLASSICA AL VOLANTE DI UNA BELLISSIMA TRIUMPH TR 2 DEL 1954 IN COPPIA CON L’AMICO PARZANI
Ancora lui, Alessandro Molgora, sul podio più alto della Coppa Bettega. Il pilota ha bresciano ha bissato il successo ottenuto nel 2018 imponendosi in quella che da tutti i concorrenti è considerata come la gara di regolarità classica più bella di tutto il calendario nazionale. In testa dall’inizio alla fine, pronto a rintuzzare gli attacchi degli agguerriti avversari, Molgora ha costruito il primato prova dopo prova, con una tattica accorta e intelligente nonostante la vettura, almeno sulla carta, non fosse tra le favorite. Su strade rese insidiose dal ghiaccio e in qualche tratto anche dalla neve, ha saputo sfruttare le caratteristiche della sua Triumph Tr 2, costruita nel 1954, senza lesinare sul pedale dell’acceleratore, incurante del freddo che specialmente dopo il
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Giugni-Leva su Porsche 356 A
COPPA DELLE DAME AD ALEXIA GIUGNI E CATERINA LEVA CON UNA PORSCHE 356 A. MADRE E FIGLIA SI SONO AGGIUDICATE ANCHE IL CHALLENGE MARIO DALLA FAVERA tramonto s’è fatto sentire. La Triumph è una macchina spartana, con sportelli e hard top in tessuto, più adatta alle gare in pista che non lungo i passi dolomitici. Per evitare fastidiosi spifferi, il bresciano ha fatto largo uso di nastro adesivo tappando, per quanto possibile, le infiltrazioni d’aria. Una spessa giacca a vento, poi, ha aiutato a superare le asperità della notte e a non perdere mai il controllo del mezzo. Coadiuvato dal navigatore Parzani ha dribblato le difficoltà del tracciato con una guida accorta e redditizia, badando a non litigare mai con il cronometro. Partito con le gomme chiodate, già ai primi rilevamenti sul Monte Grappa è incappato in un paio di testacoda dalle parti di S. Giovanni ai Colli Alti, che lo hanno convinto a non cercare rischi inutili. Gli avversari, capita l’antifona, hanno tentato in tutti i modi di superarlo senza tuttavia riuscirci ma tenendolo comunque sempre a tiro. Alle spalle di Molgora, che oltre al successo del 2018 vanta pure l’argento conquistato un anno fa dietro alla toscana Barbara Zazzeri, assente in questa edizione, s’è piazzato l’equipaggio della Pienne Corse Rondinelli-Serafini a bordo di una Volkswagen Golf. E che la marcia dei battistrada non sia stata una passeggiata lo testimoniano le penalità che lo separano dai secondi, appena dieci, dopo trenta rilevamento al centesimo secondo. Sempre ad alitare sul collo dei migliori anche i portacolori della Brescia Corse, Colpani-Facchinetti con la loro magnifica Porsche 911 St verde che non passa mai inosservata. Per loro 36 le lunghezze di distacco, bravissimi comunque a tener dietro la
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Fiat 127 Gr. 2 di Palumbo-Soresini, quarti, ad appena due punti dal bronzo. Le “piccoline” alla Coppa Bettega ora e alla Coppa Dalla Favera prima (quando la manifestazione organizzata dal Rally Club 70 di Ivo Strappazzon si chiamava ancora così) hanno sempre dato del filo da torcere alle “sorelle” più grandi per via di una maneggevolezza e una trazione anteriore che i fondi ghiacciati esaltano oltre misura. Stavolta è toccato alla piccolina della Fiat sopravanzare la A 112 Abarth di Nolli-Defendi, sempre coi primi al traguardo. Una lotta sul filo dei centesimi, appena sette di differenza, incertissima dall’inizio alla fine. Spettacolare la partenza della competizione, all’imbocco del Ponte degli Alpini di Bassano, davanti a numerosi appassionati, all’ora dell’aperitivo. E altrettanto suggestivo il traguardo finale, alla birreria Cornale di Piovega, in Valbrenta, nel cuore della notte dopo tredici ore di corsa con lo sfondo di un paesaggio fiabesco. Dopo i cronometraggi sul Grappa, infatti, i sessanta equipaggi iscritti, hanno affrontato le stradine delle Prealpi Feltrine tra Ponte Serra, Faller, Col Falcon, Passo Croce d’Aune e Tonadico prima di scalare i più importanti passi dolomitici: Cereda, Duran, Giau e Falzarego, sfiorando Cortina, e ancora l’insidiosa Forcella Lagazzon, e i valichi del Valles e del Rolle. Prima della bandierina a scacchi, proprio per farsi mancare nulla, sono stati obbligati a sorbirsi il doppio passaggio a Cavalea, Celado, Cima Campo Col Perer, Colombera e Valnevera. Un “S. Martino di Castrozza” dei bei tempi andati, in veste invernale. Se invece delle prove di regolarità ci fossero le prove speciali sarebbe un “Montecarlo” italiano. Concari-Ricci, con l’Opel Manta SR della Pienne Corse hanno
HA COSTRUITO IL PRIMATO PROVA DOPO PROVA RINTUZZANDO TUTTI GLI ATTACCHI DEGLI AVVERSARI SFRUTTANDO INTELLIGENTEMENTE LE CARATTERISTICHE DELLA VETTURA. SECONDO POSTO PER LA GOLF GTI DI RONDINELLI-SERAFINI CHE HANNO PRECEDUTO LA BELLISSIMA PORSCHE 911 SC DI COLPANI-FACCHINETTI
Colpani-Facchinetti su Porsche 911 St. Sotto: Auto allineate per le verifiche tecniche
fatto loro la sesta piazza, precedendo Alexia Giugni in coppia con la figlia Caterina Leva. Reduce dal Montecarlo storico, dove s’è piazzata al 37° posto assoluto, seconda degli italiani, con la Alpine Renault A 110, la regolarista milanese ha corso al volante di una Porsche 356 A del 1958 insidiando a lungo il podio. Fatali le penalità raccolte negli ultimi rilevamenti. Sue comunque la coppa delle dame e il challenge dedicato a Mario Dalla Favera. Madre e figlia, affiatatissime, hanno preceduto Pastore-Pastore su Vw Golf Gti e i portacolori del Team Bassano IulaCocconcelli su Lancia Beta coupé. Lo specialista Maurizio Senna ha chiuso la top ten. Il lodigiano, in gara con Moretti, aveva annunciato che sarebbe partito con la Autobianchi Primula ma la vettura, durante un collaudo, ha avuto qualche problema e così il pilota è stato obbligato a scegliere la macchina tedesca con la quale ha colto importanti vittorie. “Avrei voluto correre con la Primula per testarla su un percorso invernale in quanto il prossimo anno ho intenzione di ripresentarmi al via del Rally di Montecarlo storico.- ha spiegato Senna - La Primula è una vettura particolare. È stata la prima del gruppo Fiat ad avere la trazione anteriore.” Fuori dai giochi, invece, Enzo ScapinIvan Morandi il navigatore - che dopo il secondo posto di quattro anni fa non nascondeva velleità di successo. Purtroppo un “300” preso in una prova
Tifosi alla Coppa Bettega
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La Saab 96 V4 di Amstutz-Tobler
IL SALTO DI UNA PROVA CRONOMETRATA HA COSTRETTO AL RITIRO L’EQUIPAGGIO DI “FIGLI D’ARTE” COMPOSTO DA JACOPO BIASION E GIOVANNI COSTENARO SU LANCIA DELTA INTEGRALE Luigi Battistolli alla premiazione all’Hotel Glamour ha ricordato un episodio di oltre 40 anni fa
“SONO STATO IO A SUGGERIRE A BETTEGA LA A 112 ABARTH” Alla cerimonia di premiazione, all’Hotel Glamour di via Capitelvecchio, ha presenziato anche il presidente di Aci Vicenza Luigi Battistolli e per la maggior parte dei presenti è stata una piacevolissima sorpresa ricevere i premi da un campione in attività da oltre 40 anni. Battistolli, alias Lucky, ha avuto parole di elogio per i partecipanti e ha sottolineato l’ottima organizzazione della gara da parte del Rally Club 70. Nel suo intervento Lucky ha ricordato l’amicizia che lo legava ad Attilio Bettega, conosciuto sui camLuigi Battistolli e Ivo Strappazzon prepi di gara. miano Molgora e Parzani vincitori della “Sono stato io – ha svelato Coppa Bettega Lucky – a suggerirgli di disputare la prima edizione del Trofeo A 112 Abarth nel 1977. Attilio era ospite a cena da me e parlando di gare gli dissi che avrebbe dovuto tentare la via del campionato promozionale per mettersi definitivamente in luce.” Bettega, che all’epoca correva con la moglie Isabella, lo ascoltò e vinse il campionato istituito da Cesare Fiorio. A fine stagione, come premio, ottenne una Lancia Stratos ufficiale per disputare il Rally della Valle d’Aosta. Pur non conoscendo la vettura e non essendo abituato alla generosa cavalleria del motore Dino Ferrari, il trentino si classificò secondo assoluto alle spalle di Sandro Munari. La sua carriera prese il volo e in pochi anni divenne pilota ufficiale della Lancia. Attilio Bettega morì durante il Tour de Corse, che stava dominando con una Lancia 037. Era il 2 maggio del 1985. Esattamente un anno dopo, sulle stesse strade, persero la vita Henry Toivonen e Sergio Cresto.
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speciale (300 è il numero massimo di penalità) è costato carissimo allo specialista bassanese, costretto a lasciare le zone calde della classifica e a rimandare l’appuntamento con la Coppa Bettega al prossimo anno. Infortunato ad una mano, Marco Leva ha lasciato il volante della sua Fulvia HRF al figlio Riccardo il quale non se l’è affatto cavata male visto che è riuscito a chiudere tredicesimo assoluto, dietro a Scapin-Morandi. Preziosi si sono rivelati i suggerimenti del papà. La gara è stata più dura del previsto e lo testimoniano i tanti ritiri avvenuti nel corso della notte. Una ventina gli equipaggi costretti a fermarsi anzitempo. Sono invece finiti fuori classifica Jacopo Biasion e Giovanni Costenaro, al via con una Lancia Delta. Entrambi figli d’arte, hanno perso il filo del radar a metà gara, saltando una prova. A seguire Jacopo c’era papà Miki, due volte campione del mondo rally e pure lui, due anni fa, costretto al ritiro mentre stava disputando la coppa Bettega con una Lancia Fulvia Zagato. L’inedita coppia è stata “imitata” da altri quattro equipaggi incorsi nel medesimo errore. Miki Biasion, dopo essere stato alla partenza, ha seguito la gara di Jacopo e Giovanni precedendoli ai controlli orari. Giorgio Costenaro, invece, papà di Giovanni, non ha potuto essere della partita perché impegnato al rally storico della Lessinia. Belle e originali le auto al via. Tra le più ammirate la Ford Cortina GT di Zanoni-Fontana, 39° assoluti, e la Saab 96 V4 di Amstutz-Tobler, 33°. Palma della sfortuna ai bresciani Pancera-Lancini, abbandonati da un semiasse della loro Fiat 850 TC davanti alla linea di partenza. I più “veloci” sono stati Luciano e Roberto Favero. Con la loro Opel Kadett Gte non si sono interessati delle penalità passando abbondantemente la fine delle prove in larghissimo anticipo. Così hanno chiuso la manifestazione all’ultimo posto con 5411 penalità complessive, ben 5105 in più dei vincitori. Il premio speciale , consistente in un buono acquisto, messo in palio dai Fratelli Rossi di Bologna, titolari di una rivendita di pneumatici, è stato assegnato all’equipaggio BigattiParadisi, in quanto i primi ad iscriversi alla Coppa Bettega. La Coppa delle scuderie è stata attribuita dal Cmae di Milano grazie ai piazzamenti degli equipaggi Giugni-Leva, Leva-Leva e Carbone-Bertoni.
GARA FINITA PRIMA ANCORA DI INIZIARE PER I DUE AMICI BRESCIANI PANCERA-LANCINI
ROTTO UN SEMIASSE LA FIAT 850 TC SI BLOCCA DAVANTI AI CRONOMETRISTI
Pancera Lancini accanto alla loro Fiat 850 Tc azzoppata alla partenza
La Fiat 850 Tc è stata una delle prime vetture elaborate da Carlo Abarth. Il preparatore elaborò il motore di una Fiat 600 portandolo a 850 cc e mantenendo la carrozzeria. Naturalmente la preparazione interessò anche l’assetto e le sospensioni, nonché l’impianto frenante. La sigla Tc stava ad indicare Turismo Competizione. Alla Coppa Attilio Bettega di quest’anno era iscritta una Fiat 850 Tc. Purtroppo la gara è finita ancora prima di cominciare. Lasciato il piazzale della Birreria Dolomiti di Pove, dove si sono svolte le verifiche tecniche, la macchina condotta da Pancera, con Lancini navigatore, ha cominciato a dare qualche segnale preoccupante durante il trasferimento in via Pusterla a Bassano dove era stata fissata la partenza. “Pensavo si risolvesse, anche perché avevo collaudato la
macchina percorrendo una settantina di chilometri senza inconvenienti – ha spiegato Pancera – Invece proprio davanti alla postazione dei cronometristi ho sentito un colpo e la macchina, inserita la prima, non ha voluto saperne di avviarsi. Sceso, ho controllato attentamente e mi sono accorto che un semiasse s’era staccato dal supporto, penzolando a terra”. Gara finita prima ancora di cominciare. I due amici bresciani hanno spinto la Fiat 850 Tc sino all’imbocco della discesa del Margnan dove, una volta giunto il furgone dell’assistenza chiamato d’urgenza, è stata caricata. Ivo Strappazzon ha deciso di invitare il prossimo anno lo sfortunato equipaggio alla settima edizione della Coppa Bettega, regalandogli l’iscrizione.
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MERAVIGLIE SULLA NEVE di Roberto Cristiano Baggio
TRASFERTA SUPERIORE ALLE ATTESE PER ALBERTO BATTISTOLLI E GIACOMO COSTENARO NEL RALLY COVASNA IN TRANSILVANIA SU PERCORSO COMPLETAMENTE IMBIANCATO
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Erano andati in Romania per “allenarsi” e prendere confidenza con le prove speciali innevate. Un’uscita propedeutica, insomma, giusto per togliersi la ruggine accumulata durante l’inverno e ritrovare il feeling con l’acceleratore. Invece hanno finito per dominare la scena e salire entrambi sul podio sfiorando di un niente il gradino più alto. Solo il trevigiano Simone Tempestini, che in Romania risiede e corre da tanti anni, è riuscito a star loro davanti mentre i piloti di casa sono finiti tutti alle loro spalle, con distacchi importanti. Giacomo Costenaro e Alberto Battistolli non finiscono di stupire. Dopo essersele date di santa ragione al Campagnolo d’inizio estate il primo con una Sierra Cosworth e il secondo con una 037 Rally (vinse Battistolli), si sono presentati allo start del Covasna Winter Rally, in Transil-
vania, come due agnellini, salvo trasformarsi in lupi non appena s’è abbassata la bandierina dello start, sorprendendo tutti per la grinta messa in campo. Entrambi al volante di Skoda Fabia R5 della Delta Rally, hanno impresso sin dai primi chilometri un ritmo infernale e i rispettivi copiloti, Fabrizia Pons per il vicentino e Pietro Ometto per il marosticense, hanno avuto il loro gran daffare per non perdere il filo delle note. Simone Tempestini, vincitore del Prealpi Master Show di fine dicembre a Sernaglia della Battaglia, è partito lancia in resta con la sua “datata” Subaru Impreza Wrx senza tuttavia mai riuscire a scrollarsi di dosso i portacolori berici che fino all’ultimo hanno lottato per conquistare la vittoria. I piloti locali, sorpresi da tanta grinta, sono rimasti a guar-
Alberto Battistolli e Fabrizia Pons spiccano il volo con la Skoda Fabia
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Ottimo secondo posto di Giacomo Costenaro e Pietro Ometto della Hawk Racing Club
PER SOLI DUE SECONDI GIACOMO NON È SALITO SUL GRADINO PIÙ ALTO MENTRE ALBERTO HA FATTO SUA LA MEDAGLIA DI BRONZO. VITTORIA DI SIMONE TEMPESTINI CHE RISIEDE IN ROMANIA
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dare, impossibilitati a entrare nella mischia. Per loro- è stato chiaro sin dalle accelerate iniziali - c’era solo la possibilità di correre per il quarto posto… Giacomo Costenaro, maggior esperienza con la Skoda, ha pagata cara una confidenza con la neve nel corso della prima tappa. In una sbandata troppo allegra è entrato col muso della Fabia in un accumulo che s’è incollato al radiatore dell’acqua. Lo strato nevoso, impedendo il passaggio dell’aria, in pochissimo tempo ha fatto salire la temperatura a 150 gradi e per evitare di cuocere il propulsore il pilota ha dovuto mollare il gas. Fortunatamente l’elevato calore non ha provocato danni ma i secondi persi nel rallentamento sono stati troppi. Nel corso della tappa finale ha iniziato una grande rimonta e alla fine è giunto ad appena due lunghezze dal leader, Simone Tempestini. Alberto Battistolli, invece, con l’esperta Fabrizia Pons sul sedile di destra a placargli i bollenti spiriti, è stato superlativo perché, dopo aver aperto una ruota posteriore, ha mantenuto la calma necessaria per giungere all’assistenza dove i meccanici hanno rimesso in assetto la Fabia. Purtroppo anche il vicentino ha pagato pesantemente il ritardo ma è riuscito comunque a difen-
dere il terzo posto. Per uno alla prima esperienza sulla neve e alla quarta gara con una macchina moderna non è impresa da poco. “Sono contento e mi sono divertitoha dichiarato al traguardo mentre riceveva complimenti da tutti - È stata una gara riuscita, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con Fabrizia. Abbiamo trovato il giusto affiatamento che speriamo di mantenere nel futuro. Tutto questo per vivere l’avventura nel Mondiale con serenità”. Soddisfatto anche Giacomo Costenaro, non solo per l’argento che alla vigilia avrebbe sottoscritto ad occhi chiusi. La lunghezza delle prove, il fondo ghiacciato, le ricognizioni ridotte al lumicino e solo dietro ad una safety car, gli hanno consentito di accumulare quella esperienza che gli tornerà utile nelle future uscite. In Romania, Costenaro avrebbe dovuto correre con il suo abituale coequipier, Justin Bardini, ma il bassanese è stato trattenuto in Italia da impegni lavorativi. Così Giacomo ha trovato sponda in Ometto, col quale aveva già gareggiato in passato, trovando in fretta l’intesa. Al via c’era anche Ciuffi, campione italiano Due ruote motrici in carica. Dopo
COSTENARO SENIOR SI ALTERNERÀ AL VOLANTE DELLA STRATOS E DELLA LANCIA 037 RALLY
UNA FAMIGLIA DA... CORSA PAPÀ GIORGIO NEL TRZ E GIOVANNI CON LA SIERRA
Il podio del rally vinto da Tempestini
Giorgio Costenaro con la Lancia Stratos
Gli italiani dominatori del Covasna Winter Rally in Romania
una prima giornata sfortunata, nella seconda giornata si è concentrato insieme a Nicolò Gonella a percorrere più chilometri possibili sul fondo innevato in vista del WRC Junior. “Abbiamo fatto qualche danno nella prima tappa – ha commentato alla fine del rally - ma la trasferta ci ha permesso di macinare chilometri. È stato comunque un allenamento molto soddisfacente”. Giacomo e Alberto sono rientrati in Italia subito dopo il rally e il lunedì erano già ai loro posti di combattimento. Il primo ha aperto il pc nel suo ufficio nell’azienda di famiglia, il secondo il libro di macroeconomia in vista dell’esame che lo attende all’università di Siena. Rally sì, ma prima lavoro e studio!
Papà Giorgio ha seguito con attenzione la gara del figlio Giacomo e fino all’ultimo ha sperato che ce la facesse a superare Tempestini, anche quest’ultimo figlio d’arte. Nel mondo dei rally da più di quarant’anni, Giorgio Costenaro ha pianificato la stagione ormai alle porte. Per lui solo gare storiche. Fra due settimane esordirà nel Lessinia Rally con la sua Lancia Stratos, poi sarà al via del Vallate Aretine, in Toscana, ai primi di marzo. Obiettivo, anche quest’anno, è la conquista del Trofeo di Zona, Trz. “Nelle gare di campionato correrò con la Stratos, nelle altre con la Lancia 037. Ho in calendario il Valsugana di fine aprile, il Campagnolo, il S. Martino di Castrozza, il Città di Bassano e il Due Valli di Verona. Giacomo, invece, correrà quattro gare mondiali mentre Giovanni, l’altro figlio, sarà con me in Toscana alla guida della Sierra Cosworth”. Non è escluso che Giacomo, sempre con la Sierra, corra il Campagnolo storico. “Dopo il secondo posto dello scorso anno – conclude Giorgio – vorrebbe provare a conquistare il primo”.
Alberto Battistolli e Fabrizia Pons in Romania
Giacomo Costenaro e Pietro Ometto con la Skoda
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Nicola Cazzaro-Giovanni Brunaporto tra i protagonisti del Trofeo
VIA ALLE SUPER SFIDE TROFEO A 112 ABARTH. PRESENTATO IL CALENDARIO DEL CAMPIONATO RISERVATO ALLA “PICCOLETTA” TORINESE ORGANIZZATO DAL TEAM BASSANO
La presentazione del Trofeo A 112 Abarth. Sotto: Anche Lisa Meggiarin ha vinto il Trofeo A 112 Abarth
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È stata un'attenta ed affollata platea quella che ha assistito alla presentazione del Trofeo A112 Abarth Yokohama, giunto all'undicesima edizione, organizzato dal Team Bassano. Tra i presenti al Museo dell’auto Bonfanti Vimar di Romano d'Ezzelino, anche tre dei sei organizzatori delle gare a calendario che hanno avuto così l'opportunità di svelare le caratteristiche della propria manifestazione. Dopo l'introduzione del presidente Mauro Valerio, ha preso la parola Loriano Norcini che ha annunciato un rally delle Vallate Aretine su due tappe in programma dal 6 all'8 marzo e lasciato, poi, il microfono a Carlo Pinton presidente del Manghen Team il quale ha alzato il sipario sul Valsugana Historic Rally a calendario il 24 e 25 aprile. Successivamente è stato Renzo De Tomasi a parlare della sedicesima edizione del Rally
Campagnolo che si correrà il 29 e 30 maggio. La Serie riconosciuta da ACI Sport, proseguirà col classico appuntamento del Lana Storico il 20 e 21 giugno per poi prender una lunga pausa durante l'estate e proporre il finale con le due isole: l'Elba dal 16 al 18 settembre ed il Costa Smeralda il 16 e 17 ottobre, una settimana prima della cerimonia delle premiazioni che, da tradizione, saranno ospitate dalla Fiera di Padova in occasione della mostra Auto e Moto d'Epoca. Confermata, inoltre, la Coppa A112 Abarth Terra, al Tuscan Rewind, appendice su sterrato riservata agli iscritti alla Serie che potranno sfidarsi una volta di più, prima dell'epilogo della stagione sportiva. A livello regolamentare oltre al ritorno ad un unico girone con sette risultati - sei dei quali da conteggiare - una
piccola variazione riguarda i punteggi col bonus partenza che passa da una a cinque unità per ciascun equipaggio; novità anche nelle classifiche speciali con la "over 60" che prende il posto della "vintage". Continuerà la collaborazione con Yokohama che fornirà una volta di più la gomma Advan A 032 a prezzo agevolato per gli iscritti al Trofeo e per i premi gara, due coperture al vincitore di ciascuna, oltre ai finali con le quattro per il vincitore assoluto e le due per ogni classifica speciale. Il regolamento, attualmente in fase di approvazione, sarà disponibile al sito www.trofeoa112abarth.com Campione uscente è il marosticense Raffaele Scalabrin, Giulia Paganoni la navigatrice, mattatore nelle ultime due edizioni della serie che ricalca il Trofeo istituito da Cesare Fiorio negli anni Settanta e che laureò grandi campioni del volante tra i quali l’indimenticato Attilio Bettega, Fabrizio Tabaton e il berico Gianfranco Cunico.
Raffaele Scalabrin vincitore delle due ultime edizioni del Trofeo
LA GARA È IN CALENDARIO IL 24 E IL 25 APRILE
VALSUGANA HISTORIC GLI ORGANIZZATORI ACCENDONO I MOTORI Mancano poco più di due mesi alla decima edizione del Valsugana Historic Rally e dell'annesso Historic Classic, quest'ultimo con la formula della regolarità sport, e la macchina organizzativa è in fase di definizione degli ultimi dettagli dell'edizione del decennale. Una volta di più Manghen Team e Team Bassano hanno unito le forze e, in collaborazione con Autoconsult & Competition, hanno elaborato il nuovo percorso e tutti i dettagli per la gara che si svolgerà venerdì 24 e sabato 25 aprile sempre a Borgo Valsugana, cuore pulsante della manifestazione. Da anni una delle manifestazioni più apprezzate del panorama dei rally storici, come conferma anche il quarto posto per numero d'iscritti nel 2019, il Valsugana ribadisce il proprio gradimento anche da parte degli organizzatori di trofei e serie private, contando quest'anno ben sei validità: oltre a quella confermata
da ACI Sport per il Trofeo Rally della Seconda Zona, e alle consolidate per il Trofeo A112 Abarth Yokohama, Michelin Historic Rally Cup e Memory Fornaca, il rally trentino è stato selezionato anche dai promotori del Trofeo Rally AC Vicenza raggiungendo quota cinque titolazioni, che diventano sei grazie a quella per il Trofeo Tre Regioni della regolarità sport. Invariata la formula con le operazioni di verifica nel pomeriggio di venerdì 24 aprile presso la zona degli impianti sportivi, e la gara tutta nella giornata di sabato con un percorso spettacolare ed impegnativo, ma anche agevole da provare e con trasferimenti ridotti al minimo; sei le prove speciali - tre da ripetersi - per poco meno di 86 chilometri sui 212 totali; due i riordini e un parco assistenza. Partenza dal Ponte Veneziano in centro a Borgo Valsugana alle 8.30 e arrivo della prima vettura alle 18, con le A112 del Trofeo ad aprire le ostilità.
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NOVE GARE NEL CARNET 2020 DEL RALLY CLUB TEAM ISOLA VICENTINA PRESIEDUTO DA RENZO GEK DE TOMASI TRA LE QUALI SPICCANO LA SALITA DEL COSTO E IL RALLY STORICO CAMPAGNOLO. SETTE GLI APPUNTAMENTI CON LA REGOLARITÀ. SI PARTE DOMENICA PRIMO MARZO. CONCLUSIONE IL 22 NOVEMBRE
Scapin -Morandi con la loro Lancia
CRONOMETRO E VIA Sarà un 2020 ricco di impegni e manifestazioni per il Rally Club Team Isola Vicentina presieduto da Renzo Gek De Tomasi. Neanche il tempo di brindare ai traguardi di successo tagliati lo scorso anno e già gli uomini della scuderia sono all’opera per allestire una serie di manifestazioni automobilistiche che avranno il loro clou con la Salita del Costo e la riproposizione del Rally Campagnolo per auto storiche. Ai blocchi di partenza c’è la gara di regolarità dei Colli Isolani, tornata proprio lo scorso anno a calendario con la volontà di celebrare il ventennale del primo evento organizzato dal Rally Club Isola Vicentina. Dopo il buon esito del 2019, la gara conferma il posizionamento a calendario ad inizio marzo e propone nuovamente l'azzeccata formula "tutto in un giorno" con partenza ed arrivo ad Isola Vicentina; ammesse le auto storiche costruite fina al 1990 e le moderne a partire dal 1° gennaio 1991. Il "Colli Isolani" sarà gara di apertura del Trofeo Tre Regioni Regolarità Classica, proposto nuovamente dopo l'esordio dello scorso anno; sette le gare iscritte tra le quali altre due "made in Rally Club Team": il Valposina - Valdastico in programma a luglio e la Coppa dei Castelli di metà ottobre. Domenica primo marzo avranno luogo le operazioni di verifica in programma
dalle 8 alle 10 presso il bar "Happy Days" nella zona degli impianti sportivi di Isola Vicentina; alle 11 la partenza della prima vettura dalla centrale Piazza Marconi - la medesima che ospita il Rally Campagnolo - dove alle 16.35 , la stessa taglierà il traguardo dopo aver percorso 152 chilometri lungo i quali saranno 19 le prove cronometrate al centesimo di secondo. Malo, Schio, Valdagno e Castelgomberto le principali località interessate nel percorso ad anello che va a solcare anche dei tratti di prove speciali del blasonato rally valevole per il Campionato italiano rally auto storiche. Nell’ultimo week end di marzo, invece, s’accenderanno i motori dei partecipanti alla 29^ edizione della cronoscalata del Costo. Da venerdì 27 a domenica 29 marzo le sfide saranno lungo i tornanti che da Cogollo portano a Treschè Conca, alle porte dell’altopiano di Asiago. Il Costo apre la stagione delle salite e i piloti ne approfitteranno per mettere a punto i loro mezzi in vista del campionato italiano ed europeo della montagna. A Cogollo convergeranno pertanto tutti i più forti specialisti e il duello sarà ancora una volta tra i due campioni europei Christian Merli e Simone Faggioli. Una sfida sul filo dei decimi di secondo, molto attesa dagli appassionati, perché tra i due cercheranno di inserirsi piloti del calibro di Zardo, Liber, Regazzi, Jarach, Sala, Bottura,
“manici” in grado di fare la differenza quando bisogna pestare con coraggio e decisione sul pedale del gas. Il 29 e 30 maggio, con l’estate alle porte, l’attenzione si sposterà sul Rally Campagnolo storico abbinato al quale ci saranno anche due gare di regolarità, la “sport” e la Legend a media che si preannunciano difficili e selettive. Ancora regolarità, prima della pausa estiva, con la seconda edizione della Valposina-Valdastico lungo stradine aspre e impegnative che s’inerpicano sino alle porte dell’Altopiano. La seconda coppa “Città di Recoaro”, invece, andrà in scena il 12 e 13 settembre con la località termale al centro delle operazioni. L’undici ottobre toccherà alla quarta Coppa dei Castelli, con un percorso suggestivo dalle parti di Montecchio Maggiore. Chiusura della stagione in grande spolvero, infine, il 21 e 22 novembre, con la classica gara dedicata alla memoria di Mariano Dal Grande. Nove fronti aperti, dunque, per il Rally Club Team di Isola Vicentina, cui non spaventano gli impegni organizzativi considerato che è l’unico in Italia ad organizzare un così elevato numero di competizioni riservate agli specialisti del cronometro. E sempre il club isolano seguirà anche il Trofeo Tre Regioni.
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IL PILOTA VERONESE HA CORSO IN COPPIA CON PAOLO SCARDONI AL VOLANTE DI UNA BMW M3 PRECEDENDO FINATI-CODOTTO CON UNA LANCIA 037. TERZA PIAZZA PER PATUZZO-MARTINI SU TOYOTA CELICA GT FOUR
Raffa, vincitore del Lessinia Historic rally 2019 e 2020
RAFFA “RE” DEL LESSINIA Il 2° Lessinia Rally Historic conferma “Raffa” e Paolo Scardoni: su BMW M3 hanno bissato il successo ottenuto lo scorso anno nella manifestazione organizzata dal Rally Club Valpantena. I portacolori della Scaligera Rallye si sono confermati costanti ed efficaci ed hanno costruito la loro vittoria, valsa anche l'affermazione nel 4° Raggruppamento, nella parte centrale della gara. La sfida è stata appassionante ed incerta, ed è vissuta su una serie di avvicendamenti al vertice che hanno visto protagonisti anche Patuzzo, Finati, Sterza e Visintainer. “Sono decisamente contento – ha commentato il vincitore al termine, – al primo riordino non ero sicuro che sarei riuscito a chiudere davanti. Gli avversari sono stati davvero di livello. Festeggiare ancora una volta nella gara di casa è una soddisfazione immensa”. Maurizio Finati e Martina Codotto, sulla Lancia Rally 037 della Key Sport Engineering, sono stati come da previsione sempre in primo piano. Vincitori a loro volta di tre prove speciali, hanno chiuso secondi staccati di 10.2 secondi, ma hanno tenuto la testa della gara fino alla quinta speciale, dove è avvenuto l'avvicendamento al vertice con “Raffa”. Terzi Nicola Patuzzo ed Alberto Martini sulla Toyota Celica GT Four del Team Bassano, che hanno inizialmente preso la testa della corsa. Un testacoda e un problema con il sedile di guida hanno fatto perdere loro secondi preziosi, facendoli scivolare al sesto posto. Con tre vittorie di speciale Patuzzo non si è arreso e ha rimontato fino a riagguantare il podio al
termine di una prestazione che ha premiato la sua competitività. Quarta piazza per Maurizio Visintainer navigato da “Fiore”(BMW M3/Maranello Corse), spettacolare e veloce, mentre la sfortuna ha tradito Guido Sterza e Mauro Umberto Lucchi, che in trasferimento, hanno subito un cedimento alla posteriore destra che li ha obbligati al ritiro. In quel momento erano quarti assoluti. Gara molto selettiva, con tanti ritiri per noie meccaniche, tra cui quelli di Menegolli-Zambelli (Fiat Ritmo 758/Team Bassano), Pesavento-Pesavento (Ford Sierra Cosworth), Voltolini-Morelli (Porsche 911 SC/Team Bassano). Su 54 vetture partenti solo 32 hanno tagliato il traguardo di Bosco Chiesanuova. Quinto posto finale per Riccardo Bianco e Matteo Valerio, su Ford Sierra Cosworth (Scuderia Palladio Historic) mentre la stupenda Lancia Stratos HF di Giorgio Costenaro e Lucia Zambiasi(Team Bassano) ha chiuso sesta. Il marosticense ha entusiasmato come sempre il pubblico conquistando l'affermazione nel 2° Raggruppamento. Lorenzo Delladio e Luca Mengon (Porsche 911 Carrera RS/Manghen Team) hanno terminato in settima piazza, mentre Giulio Guglielmi e Giordano Corradini (Porsche 911 SC/Omega) hanno conquistato il 3° Raggruppamento grazie alla loro ottava piazza assoluta. Paolo Baggio e Giulia Paganoni, al debutto insieme sulla Lancia Delta Integrale 16V (Team Bassano) hanno chiuso noni assoluti, mentre a completare la top ten sono stati Alberto Sanna e Alfonso Dal Bra' sulla bella Porsche 911 SC del Team Bassano.
IL VICENTINO HA VINTO AL VOLANTE DI UNA FULVIA HF IN COPPIA CON NICOLA RANDON
DOPO QUATTRO ASSALTI FINALMENTE GIACOPPO FA SUA LA REGOLARITÀ Il 10° Lessinia Sport di regolarità va in archivio con la vitposizioni. Dopo le 9 prove cronometrate, al secondo posto toria di Andrea Giacoppo e Nicola Randon, che con la Lanhanno chiuso Mauro Argenti e Roberta Amorosa (Porsche cia Fulvia HF del Team Bassano 911T/Scuderia Palladio Historic), già vinhanno centrato l'obiettivo. citori al Lessinia Sport nel 2016. Terzo Il pilota vicentino ha così chiuso posto e primo di 4ª Divisione per il vinun cerchio, dopo aver conquistacitore dello scorso anno, Leonardo to nelle ultime quattro edizioni Fabbri, questa volta in equipaggio con quattro piazzamenti sul podio: Luca Taesi su Volvo 144S. Fabbri ha due volte terzo nel 2016 e 2017 e onorato l'impegno del Progetto MITE, due volte secondo nel 2018 e presente in forze alla manifestazione 2019. Soddisfazione quindi al traveronese, che ha conquistato anche guardo, anche perché la sfida per la coppa Scuderie davanti a Palladio e la vittoria è stata serratissima. Scaligera. Giacoppo ha concluso con 20 peQuarto al traguardo Giordano MozAndrea Giacoppo su Lancia Fulvia HF nalità totali e una media di 2,2. zi, con Stefania Biacca, su Opel KaDurante tutta la gara, l'avvicendett GTE (Progetto MITE), tre volte damento al vertice è stato contivincitore dell'evento nel 2014, 2015 e nuo tra i piloti che al termine hanno occupato le prime 2017 che ha conquistato l'8ª Divisione.
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LUCKY E FABRIZIA PONS SONO STATI PREMIATI A PARIGI DALLA FIA PER LA CONQUISTA DEL TERZO CAMPIONATO CONTINENTALE RISERVATO AI RALLY STORICI
PRIMI IN EUROPA
I campioni europei incoronati a Parigi
Luigi “Lucky” Battistolli, assieme alla sua navigatrice Fabrizia Pons è salito sul palco parigino della Fia per ricevere il prestigioso riconoscimento riservato ai campioni mondiali ed europei dello sport del volante. Lucky, nella stagione che s’è conclusa da poco, ha vinto il terzo titolo di campione continentale al volante di una Lancia Delta Integrale della K Sport grazie ad una serie di prestazioni di assoluto valore. Con lui, a festeggiare l’importante traguardo, campioni di tutte le età e le massime autorità del motorismo mondiale. Mentre riceveva la coppa riservata al primo d’Europa nei rally storici, sul mega schermo che faceva da sfondo scorrevano le immagini delle gare vinte dal pilota berico. Scroscianti gli applausi per Lucky e Fabrizia le cui strade, quest’anno, rischiano di dividersi. La navigatrice torinese, infatti, siederà al fianco di Alberto
Lucky-Pons al Tuscan Rewind
Battistolli, in cinque gare valide per il campionato mondiale rally. Dopo aver “ceduto” al figlio lo storico navigatore Gigi Cazzaro al debutto nel mondo del traverso, Lucky vuole che a chiamare le note al ventiduenne studente di economia a Siena, sia ora proprio Fabrizia, in attività da oltre quarant’anni ( nel 1979 con Lucky ha vinto la Mitropa Cup), con un’esperienza in fatto di corse e regolamenti che pochissimi hanno. Nei primi anni Ottanta, Fabrizia è stata la coequipier di Michelle Mouton nello squadrone tedesco dell’Audi e nella massima serie ha corso con i più forti specialisti. Una garanzia per il giovane Battistolli che dopo il “maestro” Gigi Cazzaro si trova ora sotto la stretta marcatura della “professoressa” Pons. Gara d’esordio, per il nuovo equipaggio, il rally di Romania dove si sono classificati terzi assoluti, alle spalle di Simone Tempestini e Giacomo Costenaro.
Lucky-Pons a Ypres in Belgio
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ROLDO CANAL È USCITO IMPROVVISAMENTE DALLA SCENA MOTORISTICA DOPO PIÙ DI QUARANT’ANNI DI PASSIONE, AMICIZIA E SIMPATIA SPARSE A PIENE MANI LUNGO LE PROVE SPECIALI
IL CANTORE DEI RALLY di Roberto Cristiano Baggio
Roldo Canal al volante
Il trevigiano Canal con la Fiat Uno
Un primo piano di Roldo Canal. Sotto, impegnato sulla “Terra”
Se n’è andato lontano dai riflettori, in solitudine, tradito da un cuore troppo generoso. Un’uscita di scena inaspettata e inattesa per uno abituato ad essere un primo attore, protagonista da quaranta e passa anni sulla scena rallystica. Con la sua passione per il controsterzo ha contagiato metà Veneto ma lo conoscevano in tutta Italia e anche all’estero. Amico dei più forti specialisti, era sempre uno spettacolo vederlo in azione. Anche senza il volante tra le mani. I suoi racconti incantavano la platea e spesso era impossibile distinguere se nei personalissimi ricordi prevalessero la fantasia o la realtà. Passione allo stato puro, la sua, esaltata e portata all’estremo. Sapeva trasmetterla con una semplicità disarmante. Bastava niente per evocare, e spesso anche inventare, gesta epiche. Era l’aedo dei rally, il cantore del controsterzo, il Rodomonte spavaldo dei nostri giorni. Conosceva tutti, di tutti era amico. Un Bertoldo ancora più furbo dell’originale, capace di avvicinare con una faccia di Tolla da premio Oscar, il Grande Vecchio di Maranello e di farselo amico. Quando s’accorgeva che i limiti erano superati, poneva rimedio col… prosecco. Generosamente inviava cartoni di bollicine della sua terra, con tanto di etichetta personalizzata, per farsi perdonare. Una vita frizzante la sua, come il vino delle colline che fanno corona a Valdobbiadene, il paese dove aveva vissuto. La pizzeria del padre s’affacciava sulla piazza ed era diventata, primi anni Settanta, il ritrovo degli appassionati della Marca gioiosa. Tra una “Margherita” e una “Capricciosa” arricchì presto le sue conoscenze prendendo confidenza con cartine, tabelle e prove speciali, entrando in sintonia con piloti e navigatori, scoprendo il fascino di Fulvia HF, Alpine Renault e Fiat 124 spider. A guidare, però, imparò con la Giardinetta che il papà parcheggiava davanti al locale. Una macchina segnata dal tempo, sufficiente comunque a consentire al ragazzo di impratichirsi con marce, frizione e acceleratore e ad alimentare i sogni di pilota. E fu proprio con la Giardinetta che una sera, chiamati a raccolta i compagni più fedeli, partì alla volta di Valstagna, indimenticabile teatro di sfide del S. Martino di Castrozza. Non aveva ancora l’età della patente, l’assicurazione era un optional e l’ultimo bollo era stato pagato anni prima. Quisquilie, sciocchezzuole, coserelle. L’importante era raggiungere i tornanti di quella che già era considerata l’università dei rally, appostarsi all’altezza dell’osteria di Piangrande e aspettare i
passaggi. Con lui anche Otello Cavallin e Daniele Spongia che i rally avrebbero poi affrontato seriamente nelle stagioni suggestive. Papà s’accorse che la Giardinetta non era al suo posto nel momento in cui, chiamato a gran voce il figliolo, non ebbe risposta. Per il ragazzo, al ritorno dopo molte ore, furono sacramenti, rosari e litanie. Naturalmente la lezione paterna gli entrò da un’orecchia e gli uscì dall’altra. Memorabile il giorno in cui, ottenuto il consenso da Aldo Fasan, assediato e messo alle strette da mesi di assalti e marcature ad uomo, di fargli da navigatore, s’accorse che non aveva i requisiti per staccare la licenza. All’epoca bisognava avere la patente da almeno un anno e al giovanotto mancava ancora un mese. Rinunciare alla gara un peccato mortale. Così ideò il tranello in cui cadde l’allora segretaria dell’ufficio sportivo dell’Automobile Club Treviso, la mitica e bellissima Franca Roberto. Approfittò di una giornata uggiosa. Si fece accompagnare all’Aci dal solito Otello Cavallin. Prima di entrare, però, estrasse dal portafogli la patente e con un gesto misurato la fece cadere in una pozzanghera. Lasciò che s’imbibisse ben bene, poi la sollevò con due dita e con noncuranza passò l’indice sulla data di rilascio facendo colare l’inchiostro. Con la sua solita faccia da Tolla si fiondò dalla Franca. «M’è appena caduta – le disse così dispiaciuto da trattenere a stento le lacrime – s’è tutta bagnata...» La segretaria la prese, controllò attentamente il documento e glielo riconsegnò: “Non posso accettarla, non si legge la data...” «Come non si legge - s’infervorò Roldo – l’anno si vede benissimo.» “Certo, l’anno sì, ma il mese no!” «Nessun problema, la patente l’ho conseguita un anno e mezzo fa. Vero Otello?» esclamò tirando in ballo l’amico. Otello, colto di sorpresa, annuì. “Sì, sì, ci porta in giro da un anno e mezzo. Garantito!” Franca abbozzò. Ricopiò diligentemente i dati della patente e trascrisse la presunta data del rilascio, fidandosi. Roldo ebbe la licenza e poté disputare il Challenge del 1974 con Aldo Fasan. Re del tifo e delle serate in onore dei campioni (fondò il primo club dedicato a Sandro Munari nel 1971), organizzatore di trasferte e feste, se n’è andato in silenzio, lontano dai rombi, in straziante solitudine. Un ultimo colpo da maestro, tale da lasciare senza parole e col nodo alla gola tutti gli amici, gli appassionati e i conoscenti. Un’uscita assordante.
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TRE SCUDETTI
Iccolti-Zanchetta al Costa Smeralda storico primi assoluti
IL TEAM BASSANO HA FESTEGGIATO LA STAGIONE AGONISTICA 2019 CHIAMANDO A RACCOLTA 210 SOCI
Noberasco-Bastogne
Mauro Valerio controlla l'auto di Patuzzo
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Un momento della festa del Team Bassano
Tempo di bilanci per il Team Bassano che anche nel 2019 ha mietuto vittorie e titoli a piene mani confermandosi tra i più agguerriti e forti d’Italia. Piloti, navigatori, appassionati e addetti ai lavori si sono ritrovati, come da tradizione, a Villa Gioiagrande, alle porte di Bassano, per festeggiare la stagione appena conclusa e brindare alla nuova. Ben 210 i presenti, agli “ordini” di Mauro Valerio, il gran capo del Team, che ha condotto la serata coadiuvato dai suoi più stretti collaboratori, Alvise Scremin in testa. Sono giunti da tutta Italia e anche dall’estero i portacolori dell’”ovale azzurro”, tutti puntualissimi al controllo orario: per loro è importante timbrare senza penalità alla cena di fine anno, neanche fosse la gara più titolata. Tra gli ospiti d’onore anche Miki Biasion, due volte campione del mondo, che a trent’anni dal secondo alloro iridato è stato insignito dal Coni del “Collare d’oro”, riconoscimento che viene attribuito agli atleti che meglio sanno onorare i valori dello sport. Presenti pure Rudy Dalpozzo, diesse della K Sport, da sempre nel mondo dei motori, Valter Bizzotto, fondatore del rally Città di Bassano nonché ex presidente e consigliere di Aci Vicenza, Federico “Tramezzino” Ormezzano e Bruno Bentivogli. Dalla Germania è giunto Peter Goeckel mentre impegni
di lavoro non hanno permesso allo svizzero, con residenza a Londra, Max Girardo di raggiungere Bassano. Grandi numeri anche nel 2019 per i rappresentanti del Team Bassano grazie ai successi di Tiziano Nerobutto, primo assoluto al Rally della Valsugana e secondo al S. Martino di Castrozza, di Giorgio Costenaro che con la Lancia Stratos s’è laureato campione della Seconda zona grazie al successo nel Due Valli in coppia con Beppe Ferrarelli. Da cornice le vittorie di Matteo Luise nel Costa Smeralda storico con la Ritmo in coppia con Flavio Zanella; di Ermanno Sordi, mattatore al Valtellina con la Porsche, di Nicola Patuzzo (Toyota Celica) al Benacus e di Dino Tolfo primo nel Città di Bassano con Alberto Bordin su Lancia Rally 037. Nel settore regolarità, invece, Andrea Giacoppo, in coppia con la moglie Daniela Grillone Tecioiu, ha vinto per la terza volta la “Leggenda di Bassano”, cogliendo poi piazzamenti prestigiosi nelle gare “grandi eventi”, compreso il titolo tricolore di raggruppamento. Il marosticense Raffaele Scalabrin ha agguantato per il secondo anno consecutivo il Trofeo A 112 Abarth in coppia con Giulia Paganoni mentre Roberto Piatto, che ha diviso il volante della sua Ritmo con Luca Zanella, s’è laureato campione italiano di velocità su pista nella classe TC 1600 cc. Di rilievo poi il secondo posto assolu-
IN TUTTA EUROPA NON C’È UN GRUPPO NUMEROSO E FORTE COME QUELLO FONDATO DA MAURO VALERIO
Giacoppo, portacolori del Team Bassano, ha partecipato alla Mille Miglia
to nel Trofeo terra due ruote motrici di Sisani. Quanto alle classifiche riservate alle scuderie, il Team Bassano s’è piazzato al primo posto assoluto nella Prima, Seconda e Terza zona. Nel Trofeo Terra la scuderia di Mauro Valerio ha primeggiato. É finito a Bassano anche il Memory Fornaca per team mentre il titolo assoluto è sfuggito di un soffio (vittoria di Rally&C di Biella). Sono ben quattro, comunque, gli scudetti consecutivi conquistati dal Team negli anni passati. I soci effettivi sono duecento e rappresentano la scuderia più numerosa d’Europa. Nel corso del 2019 i piloti hanno partecipato a ben 81 competizioni, monopolizzando gli elenchi iscritti. Non c’è stata la classica trasferta estiva al Mille Laghi in Finlandia (cominciata nel 2005) ma la scuderia sarà sicuramente presente il prossimo anno. Inviti a partecipare ai rally internazionali anche dalla Spagna, con pacchetti promozionali vantaggiosissimi studiati apposta per gli equipaggi dell’ovale azzurro. Il 2020 è un anno importante: il Team Bassano festeggia 25 anni di attività. Sembra ieri quando un pugno di amici (Mauro Valerio, suo cognato Christian Cappellari, Alvise Scremin e Thomas Bertoncello) diede vita al Team A 112 Abarth, trasformato successivamente in Team Bassano. Un traguardo prestigioso al quale il presidente vuole dedicare una grande festa. Il segreto di tanti successi? Non solo la passione, molla di tutto, ma anche lavoro, sacrifici e fatiche. “Noi non puntiamo solo sui piloti di primo piano.- spiega Mauro Valerio - La nostra forza è rappresentata dall’amicizia e dalla lealtà. Tutti i soci sono sullo stesso piano, guidino macchine da assoluto o piccole utilitarie scarse di cavalli. Abbiamo per tutti le stesse attenzioni”.
GIÀ AL LAVORO PER L’IMPEGNATIVA TRASFERTA
LAHTI HISTORIC RALLY IN AGOSTO IN FINLANDIA Gabriele "Odeon" Noberasco e Michele Ferrara hanno dato il via alla stagione sportiva del Team Bassano partecipando alla Legend Boucles Bastogne, in Belgio; l’equipaggio ha rimesso in moto la BMW M3 Gruppo A con la quale ha affrontato la particolare gara che s’è svolta su fondi misti terra e asfalto e al via della quale c'erano anche piloti del calibro di Kris Meeke e Mikko Hirvonen, classificandosi in ventiseiesima posizione assoluta.
Per il Team Bassano quella che è appena scattata sarà una nuova impegnativa stagione su tutti i fronti del mondo delle auto storiche, grazie anche alle cronoscalate e alla velocità in pista, oltre alla regolarità. Nel frattempo il presidente Mauro Valerio ha annunciato che, dopo la pausa dello scorso anno, è già al lavoro per organizzare la trasferta in Finlandia al Lahti Historic Rally che si correrà nella settimana di ferragosto.
Le auto del Team Bassano in partenza per la Finlandia
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De Tommaso-Ascalone festeggiano il successo nel rally Città di Bassano e la conquista del titolo Irc
SFILATA DI CAMPIONI LORIANO NORCINI HA CHIAMATO A RACCOLTA PILOTI, NAVIGATORI, TECNICI E RAPPRESENTANTI DELLE SCUDERIE ORGANIZZATRICI CHE HANNO PARTECIPATO ALL’INTERNATIONAL RALLY CUP
Uno dei bolidi esposto alla Dallara Academy
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Nell’affascinante cornice della Dallara Academy, a Varano de’ Melegari, si è tenuta la premiazione finale della stagione 2019 dell’International Rally Cup Pirelli, condotta dal come sempre esuberante Fausto Livi. Il campionato ha visto come gara finale il rally Città di Bassano. La premiazione è stata preceduta da una visita alla Dallara Academy dove si è potuto anche ammirare l’innovativo simulatore di guida L'ingresso creato dall’accademia che oltre a servire come allenamento per i piloti, serve anche per studiare nuove evoluzioni. L’ingegner Gianpaolo Dallara ha fatto un’apparizione alla premiazione ricordando tra le altre cose i suoi trascorsi di rallysta. Tra piloti premiati ed invitati sono state 200 le persone che hanno presenziato alla festa. In sala anche i rappresentanti della Bassano Rally Racing con Paolo Gran-
desso, Narciso Lino Paccagnella, Moris Alloro e Gianfranco Menon, gli equipaggi bassanesi composti da Valter Gentilini e Giulia Zanchetta (terzi assoluti) e da Giandomenico Fiorese e Francesco Zannoni, primi classificati nella speciale graduatoria riservata alle Forze di Polizia. Presente pure Manuel Sossella che quest’anno ridarà la caccia al titolo che nella passata edizione ha accarezzato classificandosi quinto assoluto. Particolarmente appetitoso il montepremi distribuito: ben 282 mila Euro. Il più festeggiato, ovviamente, è stato il vincitore assoluto, Damiano De Tommaso, che ha corso in coppia con Giorgia Ascalone. Il vincitore dell’ultima edizione del rally bassanese è stato protagonista dell’Irc sin dall’inizio, confermando le doti di guida emerse durante una selezione dell’Italia Rally Talent, ideato da Renzo Magnani, dove
TRA I PREMIATI I VICENTINI GENTILINI-ZANCHETTA, FIORESE-ZANNONI E MANUEL SOSSELLA. IL RALLY CITTÀ DI BASSANO IN CALENDARIO ANCHE QUEST’ANNO
I rappresentanti della Bassano Rally Racing
Norcini con l'ing. Dallara Valter Gentilini con Giulia Zanchetta
ha sorpreso tutti i selezionatori per la sensibilità dimostrata al volante. Durante l’incontro è stato anche presentato il nuovo calendario che prevede cinque gare distribuite tra marzo e ottobre, le stesse della scorsa edizione, ma con date differenti: 28-29 marzo Rally Appennino Reggiano; 23-24 maggio Rally del Taro; 3-4 luglio Rally del Casentino; 25-26 settembre Rally Città di Bassano; 24-25 ottobre Rally Piancavallo. Il rally bassanese non sarà più la prova conclusiva ma la penultima della serie, quando i giochi saranno ancora aperti e i punti in palio ai piedi del Grappa faranno gola a tutti i pretendenti al successo. Facile perciò prevedere con nove mesi di anticipo che la partecipazione sarà massiccia. Loriano Norcini promotore della serie si è detto molto soddisfatto di come è andata la stagione: “Devo ringraziare la Pirelli, la Pentha, tutti i piloti che hanno creduto in noi e non ultimi gli organizzatori delle varie gare che affrontano una bella sfida. A breve uscirà la bozza del regolamento che dovrà poi essere approvata dalla Federazione e il nuovo montepremi per questa stagione”. Soddisfatti anche i rappresentanti della Bassano Rally Racing. “La premiazione ci ha consentito di applaudire i vincitori della serie e di visitare l’avveniristica struttura della Dallara – ha sottolineato Narciso Lino Paccagnella – La sola visita al simulatore di guida è valsa la lunga trasferta in terra emiliana”. Ora si continua a lavorare per preparare la nuova stagione che come sempre offrirà interessanti gare e tanto agonismo.
Il presidente Narciso Lino Paccagnella
Un momento della premiazione
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DELEGAZIONI ACI VICENZA
ARZIGNANO Corso Garibaldi 38 - tel. 0444.672142 08.30 – 12.30 & 15.00 – 19.00 tasse 08.30 – 12.30 - Sabato 08.30 – 12.00 escluse tasse ASIAGO Via San Carlo 8 - tel. 0424.63958 09.00 – 12.00 & 15.30 – 18.30 sabato 09.00 – 12.00
BASSANO CENTRO Via Del Mercato 23 - tel. 0424.523868 08.30 – 12.30 & 15.30 – 18.30 escluso sabato Tasse automobilistiche al mattino lunedì e mercoledì anche il pomeriggio 15.30 - 18.00
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Aurelia B 10 Concilio locandina
Rubrica a cura di
QUEST’ANNO SI CELEBRA IL SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DELLA LANCIA AURELIA B 10 PRESENTATA PER LA PRIMA VOLTA AL SALONE DELL’AUTOMOBILE DI TORINO IL 4 MAGGIO 1950
IL SORPASSO VETTURA DALLE LINEE SEDUCENTI CHE SI CONTRADDISTINSE SUBITO PER BELLEZZA, TECNICA E SIGNORILITÀ TANTO CHE ALCUNI MODELLI RAGGIUNSERO MOMENTI DI GLORIA GRAZIE A PELLICOLE CINEMATOGRAFICHE ENTRATE NEL MITO
B53 carrozzeria Bertone
Quest’anno si celebra il settantesimo anniversario dalla nascita di un’icona in termini stilistici e di innovazione dell’automobilismo italiano, la Lancia Aurelia. Era infatti il 4 maggio del 1950 quando venne presentata al Salone dell’automobile di Torino la nuova berlina voluta da Gianni Lancia, la Lancia Aurelia B10, una vettura dalle linee seducenti che immediatamente si contraddistinse fra tutte per bellezza, tecnica e signorilità. Alcuni dei modelli che seguirono raggiunsero momenti di gloria grazie anche all’enfasi prodotta dall’eco mediatico delle famose pellicole cinematografiche “Il Sorpasso” e “Et Dieu crèa la femme” con attori in gran voga come Vittorio Gassman e Brigitte Bardot. Il dopoguerra rappresentò con l’Aurelia la volontà di girare pagina e ripartire da zero alla grande. Il suo fascino stregò un largo pubblico, fra i quali lo scrittore Ernest Hemingway, il ciclista Fausto Coppi e il pilota Juan Manuel Fangio. In onore della Lancia Aurelia, vettura che alzò molto l’asticella dello standard di stile ed eleganza fra le vetture, è stata allestita al MAUTO Museo dell’Automobile di Torino una mostra di 19 esemplari che ripercorre i modelli in tutte le varie
versioni ed evoluzioni. Starà esposta fino al 3 maggio anche la capostipite dell’Aurelia, si tratta dell’Aprilia Bilux disegnata da Pininfarina nel 1948 dai cui tratti nascerà la nuova vettura progettata per accogliere nel suo vano motore il famoso propulsore V6. La regina dell’esposizione è la festeggiata Aurelia B10, la splendida signora che oggi compie settant’anni si trova adagiata su un tappeto verde a memoria di quando fu presentata per la prima volta al Salone dell’automobile su un manto erboso. Il suo nome deriva dal numero di progetto costruttivo e venne prodotta fino al 1953 in 5.451 esemplari. Al suo fianco, oltre alle affascinanti B24 Spider e Convertibile e alla Gran Turismo B20, posano le Aurelia realizzate dalle più famose carrozzerie: Pininfarina (B50), Bertone (B52 esemplare unico), Balbo (B53), Viotti (B53 Giardinetta). Una B50 Pininfarina esposta appartenne alla principessa Fürstin Von Bismark. Presente anche la B20 II Serie che partecipò alla Mille Miglia del 1953. La Florida II del 1957, prodotta in esemplare unico è stata disegnata da Pinin Farina e preannuncia la nuova Lancia Flaminia. Quest’ultimo modello va a concludere questa strepitosa carrellata di “miti senza tempo”.
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Distilleria Poli di Schiavon
CON LANCIA REWIND UN TOUR LUNGO I COLLI VICENTINI APPUNTAMENTO SABATO 18 E DOMENICA 19 APRILE. APERTURA A SCHIAVON ALLE DISTILLERIE POLI E POI RITROVO IN PIAZZA S. LORENZO A VICENZA E PARATA SINO A PIAZZA MATTEOTTI PER LA VISITA AL TEATRO OLIMPICO. DUE GIORNI ALL’INSEGNA DELLA LANCIA BETA TREVI
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Il 2020 è anniversario “tondo” anche per la Lancia Beta Trevi. Il 23 aprile di quarant’anni fa, infatti, venne presentata al Salone dell’Automobile di Torino la nuova Tre Volumi della casa di Torino. Il piccolo anatroccolo, che oggi comincia a diventare cigno nella sua motorizzazione Volumex più ricercata, lascia tuttavia spazio all’Aurelia B10 nella copertina del tradizionale raduno Lancia Rewind che sto organizzando. Per questa nuova edizione ho deciso di disputarlo interamente nella provincia di Vicenza nel fine settimana del 18 e 19 aprile con il patrocinio di Aci Vicenza. Come ogni anno, Giancarlo Concilio che fu designer del Centro Stile Lancia ha curato l’icona del Lancia Rewind riproducendo la B10 con un nuovo capolavoro grafico. Sulla fiancata e sui vetri laterali della berlina si scorge il profilo della Basilica Palladiana ad omaggio della città patrimonio Unesco che ospita il raduno. I lancisti sono attesi per questa nuova edizione con un programma di grande spessore. La manifestazione si aprirà sabato pomeriggio 18 aprile alla Poli Distillerie di Schiavon. Qui verranno accolti gli equipaggi con un buffet di benvenuto ed indirizzati alla visita guidata di una delle più famose realtà produttive vicentine con degustazione finale e possibilità di acquisto dei distillati Poli a prezzi agevolati.
Seguirà un tour attraverso i colli vicentini il cui percorso toccherà diverse opere architettoniche del territorio comprendente la sosta e la visita ad una villa veneta. La giornata si concluderà con una cena conviviale. Il ritrovo per la domenica mattina del 19 aprile sarà nella prestigiosa piazza San Lorenzo a Vicenza ove si erige la splendida chiesa del tredicesimo secolo costruita in stile gotico. Seguirà la parata che ci porterà in centro città con sosta in piazza Matteotti per la visita guidata al Teatro Olimpico (il teatro coperto più antico del mondo ed ultima opera di Andrea Palladio), Palazzo Chiericati (anch’esso progettato dal Palladio e sede del Museo civico) e la splendida piazza dei Signori sovrastata dall’edificio simbolo di Vicenza, la Basilica Palladiana. Infine i partecipanti si uniranno per il pranzo a base di pietanze tipiche dai sapori raffinati ai piedi del santuario di Monte Berico che domina tutta la città di Vicenza in un panorama mozzafiato. Un doveroso ringraziamento per la collaborazione nella realizzazione dell’evento va ad Emiliano Barban, Rudy Dalpozzo ed al presidente di AC Vicenza Luigi Battistolli. Per ulteriori informazioni e precisazioni il sito www.ladyfulvia.it riporta tutte le indicazioni e le modalità d’iscrizione.
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“IL BAULE DELLE MERAVIGLIE”
DEL MUSEO DELL’AUTOMOBILE BONFANTI-VIMAR
DALLE MONTAGNE ALLA CAMPAGNOLA L’ING. FRANCO BERTOLDI DI RECOARO, APPASSIONATO DI SCALATE, FU PROGETTISTA ALLA FIAT. SUO IL MIGLIOR FUORI STRADA ENTRATO IN PRODUZIONE NEL 1979 La nuova Campagnola
Nino Balestra, fondatore del museo Bonfanti-Vimar
Forse più noto agli appassionati di alpinismo per le sue numerose scalate sui monti veneti compiute fra il 1926 e il 1939, l’ing. Franco Bertoldi di Recoaro vanta anche una brillante carriera come progettista. Conseguita la laurea in ingegneria meccanica nel 1934 presso l’Università di Padova, compie esperienze in vari settori per approdare infine alla Fiat, dove viene assunto come progettista nel 1956. Durante il periodo Fiat che dura fino alla pensione nel 1978, firma diversi progetti fra cui un carro militare da ricognizione,
un veicolo anfibio e un autocarro civile. Ma il mezzo più importante che dona lustro alla carriera di Bertoldi è senza dubbio la nuova Campagnola, entrata in produzione nel 1979. La nuova Campagnola è subito un successo grazie alla capacità di affrontare i terreni più impervi e disagevoli, e ben presto si afferma come il miglior fuori strada sul mercato. È equipaggiata con un motore diesel e un cambio a cinque marce, che consentono al versatile mezzo di raggiungere su strada la velocità di 120 Km orari.
CORSO PER RESTAURATORI DI AUTO E MOTO D’EPOCA Corso per restauratori di auto e moto d’epoca, al museo dell’automobile Bonfanti-Vimar. Inizierà sabato 7 marzo, per proseguire poi sabato 14 marzo, sabato 21 e 28 aprile, per un totale di 32 ore, con lezioni inerenti la meccanica e la carrozzeria, tenute da valenti professionisti dei rispettivi settori. Questa tipologia di corso, alla quale fin dal 1995 hanno partecipato centinaia di persone arrivate da diverse regioni d’Italia, è aperta a tutti gli appassionati, senza limiti di età o di professione, che desiderano scoprire i segreti professionali indispensabili per approcciarsi con metodo e cognizione di causa a questa particolare attività. L’obiettivo è quello di dare una preparazione di base sulle materie culturali e tecnico operative del complesso e affascinante settore dei veicoli d’epoca. Nelle varie fasi del programma, si trasmetteranno ai partecipanti le nozioni elementari sulla nascita del mezzo a motore e sulla sua evoluzione, quindi si prenderanno in esame le varie
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tecniche costruttive, per affrontare poi la delicatissima fase delle procedure del restauro. A questo sapere è comunque necessario affiancare la capacità di interagire coi diversi specialisti del settore (meccanico, carrozziere, ebanista, elettrauto, verniciatore, montatore, tappezziere, rifinitore, etc.); tutte figure professionali che contribuiscono in modo determinante alla rinascita del veicolo da restaurare. Da ciò emerge l’importanza che gli specialisti abbiano basi comuni, che seguano cioè la stessa filosofia del restauro, allo scopo di svolgere un lavoro in armonia che permetta di raggiungere un risultato ottimale e condiviso. Il corso, riservato a un massimo di quindici partecipanti, si terrà nella sede del museo “Bonfanti-VIMAR” a Romano che propone nelle sue sale espositive la rinnovata “Galleria del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto – Giannino Marzotto”, dov’è esposta, in suggestivi allestimenti ricchi di materiale didattico illustrativo, un’antologia delle innumerevoli realtà storico-sportive-imprenditoriali che i veneti hanno prodotto nei secoli. Per informazioni e modalità di iscrizione rivolgersi alla Segreteria del Museo “Bonfanti-VIMAR” telefonando al numero 0424-513690 o scrivendo una mail all’indirizzo: info@museobonfanti.veneto.it
IL MAROSTICENSE ADRIANO SCALCON AFFIANCATO DALL’AMICO RUDY TESSARO HA VINTO IL RALLY DUE CASTELLI IN CROAZIA AL VOLANTE DI UNA SKODA FABIA R5 Pedersoli-Tomasi con la CitroenDS3 Wrc primi al Rally di Adria
CONSANI-PERUZZI SHOW NELL’ADRIA RALLY VINTO DA PEDERSOLI IL FRANCESE COADIUVATO DALLA NAVIGATRICE VICENTINA È STATO TRADITO DA UNA FORATURA MENTRE LOTTAVA PER LA PRIMA POSIZIONE Il bresciano Luca Pedersoli, campione italiano Wrc in carica, insieme alla trevigiana Anna Tomasi su una Citroen DS3 WRC, ha vinto l’Adria Rally Show, l’attesissimo evento organizzato nel circuito Adria International Raceway, in provincia di Rovigo, disputato su due giornate, con 72 partenti. Sfruttando al meglio la vettura francese, ultima evoluzione, Pedersoli ha preso il comando della gara dalla prima prova speciale per non lasciarlo mai più, riuscendo a controllare con fermezza i diversi attacchi che gli arrivavano ad ogni occasione cronometrata. Ci aveva provato ad impensierirlo il francese Robert Consani, portacolori della scuderia Hawk Racing Club, con alle note la vicentina Sofia Peruzzi (Skoda Fabia R5), ma la “doccia fredda” della prima prova della domenica, la terza del rally, lo ha stoppato sotto la forma di una foratura, con circa 40” persi. Con Pedersoli che ha poi allungato indisturbato verso il successo, Consani si è reso poi interprete di una furiosa rimonta vivacizzando la gara, nella quale si è comunque elevato con merito Simone Fumagalli, secondo assoluto in coppia con Luca Pieri, su una Skoda Fabia R5. Una gara sempre ai vertici, per Fumagalli e Pieri, bravi a rintuzzare i ripetuti attacchi di diversi competitor che cercavano “l’argento”. Terza posizione per Giovanni Berton, in coppia con Ferrarese, su Volkswagen Polo R5 che hanno saputo sfruttare al meglio e portare a soli 3”6 dal secondo posto, a conferma della vivacità della sfida. Ai piedi del podio, quarto, ha poi finito gli scatenati Consani-Peruzzi, dietro a loro, completando la top five, un altro portacolori della Hawk Racing Club, lo
svizzero, Federico Della Casa, affiancato da Pozzi su una Fabia R5. Riccio-Rossetto (Hyundai i20 R5) hanno firmato la sesta piazza finale, con soli otto decimi sulla Ford Fiesta WRC di Colferai-Mosele, dunque settimi ed a loro volta davanti di quattro secondi sulla ammiratissima Ford Fiesta WRC “Plus” di Fontana-Savastano, ottavi con l’unico esemplare marciante in Italia della vettura “dell’ovale blu” protagonista del mondiale rally. Nona piazza sotto la bandiera a scacchi per il 18enne veronese figlio e nipote “d’arte” Mattia Scandola, alla sua seconda gara in carriera ed al debutto con la non facile Hyundai i20 R5 ufficiale italiana, quella usata quest’anno nel mondiale WRC 3 dallo zio Umberto. In coppia con il piemontese Piercarlo Capolongo, il giovane scaligero ha portato a termine una gara in netta progressione, la stessa che ha espresso Mario Altoè, il direttore dell’Autodromo, tornato a correre dopo 13 anni, con al fianco l’esperto Luigi Pirollo, su una Volkswagen Polo R5. Con la vettura tedesca Altoè ha chiuso la top ten. Il Trofeo dedicato ad Arnaldo Cavallari, uomo straordinario, unico e grandissimo appassionato di automobilismo è andato all’adriese Michele Mondin, in coppia con Tania Bertasini (Skoda Fabia R5) ed il “Kit Master Italia” (per le sole vetture “kit” sia Classe 2000 cc. che di 1600 cc.) lo hanno incamerato con merito Mancin-Andrian (Citroen Saxo Kit) Tra le prestazioni d’interesse e di spessore si è registrata quella del vicentino Andrea Casarotto, con Handel al fianco, diciannovesimo assoluto e primo delle vetture a due ruote motrici. In gara anche Michela Lorigiola con Carlo Covi al suo fianco, al volante di una Ford Fiesta R2 della Hawk Racing Club.
RITORNO VINCENTE Ritorna e vince. Grande Adriano Scalcon nel rally Due Castelli, in Croazia. Affiancato alle note dall’amico Rudy Tessaro, il marosticense ha messo tutti in riga con la sua Skoda Fabia aggiudicandosi l’impegnativa gara. Da sempre portacolori della Hawk Racing Club, la scuderia che ha visto crescere Miki Biasion alla fine degli anni Settanta, Scalcon ha confermato di non aver perso l’antico smalto trovando subito l’intesa, sulle aspre prove croate, con curve e tornanti e soprattutto di aver sempre feeling con l’acceleratore. Una dimostrazione di potenza, quella di Scalcon, e di grande affiatamento con il navigatore. Tolta la ruggine di dosso, sarà interessante seguirlo nelle prossime gare perché la grinta è quella di sempre e il piede destro pesantissimo. Nel rally Due Castelli s’è messo in luce anche un altro bassanese, James Bardini. Con la Subaru in livrea Hawk ha colto il quinto posto assoluto in coppia con Giuseppe Ferrarelli, solitamente navigatore di Agostino Iccolti. Contemporaneamente al rally croato si disputava in Valtellina anche una prova del Trofeo Neve e Ghiaccio dove Pistono,specialista dei fondi “bianchi” ha fatto sua la quarta piazza assoluta tenendo alte le insegne del “falco col casco”.
Adriano Scalcon in attesa del via
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NAVIGATRICE FIGLIA D’ARTE (IL PAPÀ È MAURO PERUZZI) STUDIA GIURISPRUDENZA A VERONA, MA DA SEMPRE SEGUE I RALLY. ATTUALMENTE CHIAMA LE NOTE A FEDERICO BOTTONI
IL SOGNO DI SOFIA
Rally di San Marino, Bottoni-Peruzzi (Foto di Claudio Ipsa)
Sofia Peruzzi premiata a Rally Italian Talent
di Sharon Di Carlo Ha 24 anni, studia giurisprudenza a Verona e aspira a diUno sport "di squadra" possibile solo attraverso una granventare magistrato. Ma il suo sogno è di vincere un mondiale de comunicazione e fiducia tra le parti, soprattutto quando si di rally. Lei è Sofia Peruzzi, navigatrice. va ai massimi regimi: "Il navigatore vede poco fuori e il pilota Comincia a correre all’età di 14 anni e la sua prima gara è al non può ricordfare tutti gli ostacoli del percorso, quindi c’è fifianco di Fabrizio “Icio” Sorducia reciproca. Siamo gli gato, amico di famiglia. Sì, occhi l’uno dell’altra". perché Sofia è figlia d’arte E con l’adrenalina semed è cresciuta con il rally pre ai massimi livelli: "Non nel sangue: "Mio padre ha c’è sensazione più bella di sempre corso in macchina, quando sei sulla linea di è stato il ricognitore di partenza: lì l’adrenalina saFranco Cunico e Carlos le a pari passo con la conSainz. Pilota e collezionicentrazione e non scende sta: sono nata e cresciuta fino quando non verifichi il tra la sua raccolta di libri di tempo". rally e modellini scala 1:42". Anche se la cosa che Una passione dentro e emoziona di più Sofia è il fuori la pista quella della sostegno del pubblico : "Il famiglia Peruzzi: "A casa si calore e la passione dei tiparla solo di macchine e fosi in questo sport sono corriamo tutti. Io, mia sorelincredibili: una volta ero a la Silvia, il mio fidanzato Gap, faceva un freddo Federico Bottoni e mio cupazzesco e c’era tanta negino Marco". ve, eppure un gruppo di tiUn ruolo, quello del navifosi si era accampato per gatore, di responsabilità e la notte nel bosco attorno sangue freddo: deve conoad un fuoco. Questo fa caSofia Peruzzi, seconda da sinistra, alla Finale Rit di Ortona scere il percorso, indicare pire quanta dedizione ci con precisione l’intensità e sia per questo sport". la direzione della curva, la velocità da tenere, eventuali insiE per chi volesse avvicinarsi per la prima volta al mondo del die nel fondo, una veste che Sofia ha sempre sentito sua: "Il rally, Sofia consiglia di partecipare al Rally Italian Talent, pronavigatore interpreta il rischio e ha sempre sotto controllo la getto nato su iniziativa dell’ex pilota Renzo Magnani: "È situazione: il pilota si affida completamente alle mie parole, è un’opportunità ed esperienza unica per chi vuole approcciaruna responsabilità che mi piace avere e che mi viene naturasi. E per me, è anche un ricordo bellissimo visto che nel 2018 le gestire". ho vinto la categoria assoluta navigatori, con più di 8.000 Un compito che definisce molto adatto alla personalità partecipanti". femminile : "Il rally è uno sport praticato per lo più dai maschi, Un 2020 quello di Sofia, che si apre con un obiettivo imporsoprattutto per quanto riguarda la guida: questo perché, antante, il campionato italiano IRC: "La prima gara sarà l’Appenche se non sembra, occorre prestanza fisica. Quello del navinino Reggiano e correrò assieme al mio fidanzato Federico gatore invece, è un ruolo che può calzare a pennello anche a Bottoni, con una Skoda Fabia R5 della Delta Rally per la Scunoi donne: servono fermezza, sangue freddo e controllo". deria Palladio, che è tra l’altro è in attività dal 1963".
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