L'Istituto Storico Italiano per il Medioevo. Tradizione e innovazione

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Altri lavori hanno trovato attuazione in collaborazione con istituzioni di tradizione antica. L’Opera omnia di Gioacchino da Fiore è stata realizzata in gran parte in coedizione con i Monumenta Germaniae Historica – ed è un accordo che risale a Raffaello Morghen, rinnovato da Girolamo Arnaldi – ; quella del Chronicon Petri Diaconi (Montecassino, Archivio dell’abbazia, Reg. 3), con un’edizione a cura di Jean-Marie Martin,
Pierre Chastang, Errico Cuozzo, Laurent Feller, Giulia Orofino, Aurélie Thomas e Matteo Villani, edita in coedizione con l’École française de Rome. Puntuale regolarità annuale ha il Bullettino che, accanto a studiosi di consolidata tradizione (R. Antonelli, P. Chiesa, A. Esch., L. Galante, F. Gimeno Blay, J. Hankins, V. Mazzoni, G. Merlo, G. Ortalli, A.M. Piemontese, D. Rando, H. Sato, F. Tateo, G. Thoroczkay, G. Vallone, C. Wickham), pubblica anche molti contributi di giovani e le ricerche in corso in Istituto.


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