Vol iii la societ sua natura e leggi (1935)

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commutativa), o della comunità verso i propri membri (giustizia distributiva), o dei membri verso la comunità (giustizia sociale), o degli stati fra di loro (giustizia internazionale) la ricerca unica, insistente dell'uomo è il giusto, il retto, l'uguale, l'equivalente, i l razionale, come un bisogno originario mai soddisfatto, come un impulso a cui occorre dare sfogo soddisfacente, perchè sembra che tutto congiuri ad impedirne il corso. Perciò è continua la lotta contro l'ingiustizia, che ora si presenta quale Gode, ora quale sopraffazione del forte sul debole, ora anche quale privilegio di classe o di casta senza alcuna rispondenza ad uffici sociali, ora quale abuso di autorità e così via. Perchè la giustizia sia veramente a base degli stati e perchè i pesi e i vantaggi sociali siano ben distribuiti, occorre anzitutto una coscienza etica ben formata che reagisca agli atti d'ingiustizia, vengano essi dal basso o dall'alto; in secondo luogo occorre un sistema politico organico e libero, perchè bossano essere efficaci i reclami contro le ingiustizie. Coscie-nza etica e sistema politico sono indispensabili oggi che lo stato ha assommato i n sè molte funzioni ed ha tanto potere da arrivare con i suoi provvedimenti a spossessare intiere classi a vantaggio di altre, alternando il corso delle leggi economiche con arbitrarie ridistribuzioni di ricchezze, come avvenne dopo l'altra guerra i n Germania con la svalutazione del marco e l'annullamento dei debiti dello stato. (*) I1 principio dell'uguaglianza o equivalenza, essendo fondamentale nella giustizia, deve essere alla base di tutti i rapporti umani privati e pubblici. Donde un continuo studio di valutazioni, una continua ricerca di analogie, uno sforzo d i equilibrare i vari elementi, perchè giustizia sia conseguita. Di qui la necessità di una magistratura intelligente, coscienziosa e indipendente, per rendere a ciascuno la giustizia a cui ha diritto; di un potere legislativo e di un potere esecutivo controllati (nei sistemi democratici); e di meccanismi sociali che

(e) Questo e altri provvedimenti dovuti a stato di guerra o come conseguenza di guerre e rivolte, dovrebbero essere esamiriate'al lume di principi di giustizia distributiva, cosa che si omette facilmente col sottinteso della cc ragione di stato D. (N.d.A. ilia la ed. it.). I


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