FermiLab maggio 2013

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a.s. 201 2 - 201 3 N.3 maggio 201 3

editoriale 2 il momento dei saluti

l'intervista 11 Loredana Mihalescul

3 ciao, Luca!

recensioni 1 2 al cinema: "Iron Man 3" 1 in libreria: "Il conte di Montecristo" 1 3 in videoteca: la saga di "Twilight"

gente del "Fermi" 4 Dorina Bertoni e Adriano Galiffa 5 Marco Fusina e Davide Brentegani 6 Federico Albrigo brevi di cronaca 6 speciale premiazioni materiali online

7 vietato fumare! cronaca 8 speciale "Comenius" 1 0 "Diritti verso la libertĂ "

relax 1 4 l'oroscopo "dalle stelle alle stalle" 4 Sudoku per le vacanze" 1 5 fuori di zucca crazy school speciale Prof!

quarta di copertina

concorso fotografico d'istituto

realizzato con il supporto di:

Brescia Mantova


Il momento dei saluti di Carlo Curto

Direttore responsabile: Dirigente Scolastico Prof. Rosario BLASCO

Coordinatore di redazione: Prof. Carlo Alberto CURTO Redattori :

Brenno Marco CORRADI Andrea LOMBARDO Pietro PERTEGATO Deborah SOPRANA Fabiola Fabrizia STROPPA

Hanno collaborato a questo numero:

Aurora ALLEGREZZA Alessandro CORBO Giada CORRADI Francesca GERARD Kleona HODAJ Marta MIZZON David RUEDA Elda TUGNOLI i compagni di classe e gli amici di Luca PERONI

I.P.S. "E. Fermi" P.le Guardini 2 371 38 VERONA tel. 045 5671 44 fax 045 81 01 038

email redazione:

giornalino@istitutofermiverona.it

URL:

http://www.istitutofermiverona.it

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editoriale

"Proffe, le manco?" Mi sono chiesto, più di una volta, come facciano i miei colleghi di lettere, inglese,

laboratorio, insomma di quelle materie che vanno dalla prima alla quinta, a lasciare andare i ragazzi dopo la maturità: è già abbastanza dura per me congedare i miei "bimbi" dopo due-tre anni, mi dicevo, figuriamoci per loro che prendono su dei pulcini e dopo cinque anni salutano degli adulti. . . poi a un certo punto ho smesso di chiedermelo, perchè ho realizzato che in qualche misura anche per me è così. Dopo la seconda i ragazzi non sono più miei alunni, è vero, ma col tempo il legame affettivo che si è creato si mostra, nella gran parte dei casi, meno tenue di quel che si potrebbe pensare: lo vedo nei loro sorrisi quando mi salutano, nei loro "grazie" quando gli capita di chiedermi un consiglio, nelle loro risate quando mollano un attimo gli amici per scambiare due battute con me. Con Luca era così. Non c'è stato un giorno, quest'anno, in cui abbia fatto la fila alle macchinette e lui non sia arrivato, trafelato come sempre, a salutarmi. La scenetta era sempre la stessa: Luca mi diceva "salve" e io buttavo gli occhi al cielo con l'espressione del Cristo in croce; "Proffe, come sta?" "Bene, fino a un secondo fa!"; "Proffe, le manco?" e qui la risposta era del tipo "come una vespa nelle mutande quando va via", o anche più sconcia: e più sconcia era la risposta, più forte era la sua risata e più squillante il suo saluto imboccando le scale: "Proffe, le voglio bene!" Lo so, il rapporto prof-studente non dovrebbe essere così poco formale: ma non è senza ragione che io chiamo gli alunni "i miei bimbi", e poi con Luca era impossibile essere troppo seri. Sa il cielo quante volte l'abbia rimproverato, in prima e in seconda, perchè chiacchierava; ma tutte le volte il rimprovero si trasformava in risata -mia, sua e della classe intera- perchè Luca era fatto così: la sua allegria, la sua espansività erano un fiume in piena, impossibili da arginare perché troppo contagiose. Ed è così che voglio ricordarlo, con la stessa allegria che tante volte lui mi ha regalato e che ho provato a restituirgli con le nostre quotidiane gag alle macchinette. Mi consola sapere di averlo divertito con le mie battutacce; ma quanto sarebbe bello sentirlo arrivare ancora una volta, trafelato come sempre, e alla sua "Proffe, le manco?" sorprenderlo con una risposta diversa dal solito, una risposta meno divertente delle altre ma con il sapore genuino della sincerità: sì, figlio mio, mi manchi -e lo sai.

La voglia di parlare a questo punto è poca, perciò spero che mi scuserete se rinuncio

alla solita presentazione del giornalino. Non potrei però salutarvi e congedarmi da voi senza i ringraziamenti che devo a un sacco di gente: al Preside, che mi ha dato la possibilità di sobbarcarmi questa bellissima faticaccia, e al Collegio Docenti, che ha approvato la scelta; ai miei Redattori: Andrea, Brenno, Deborah, Fabiola, Pietro e Sara, la cui capacità di farmi incavolare è stata superata solo da quella di farmi sorridere; ai tanti, profe studenti, che hanno fornito materiali per il giornalino, e se qualcuno non è stato citato voglia accettare le nostre scuse più sincere (non l'abbiamo fatto apposta!); ai nostri sponsor, la "Sympla s. r. l" di Mantova e la "Alberti forniture dentali" di Brescia, grazie ai quali abbiamo potuto stampare "FermiLab" in tipografia; a voi lettori, per la benevolenza con cui ci avete accolti: a tutti voi, grazie di cuore.


ciao, Luca!

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Dorina Bertoni e Adriano Galiffa La struttura scolastica preferita dagli alunni? Ovvio: la palestra!

di Fabiola Stroppa 4B ch e Deborah Soprana 5B ch - foto di Brenno Corradi 4B od La materia insegnata dai due prof che vi presentiamo oggi ha recentemente cambiato denominazione, e si chiama "Scienze motorie e sportive"; ma naturalmente tutti quanti continuiamo, non senza affetto, a chiamarla "Educazione Fisica". I tre prof che insegnano SMS presso la nostra scuola (i protagonisti di quest'incontro e la prof. ssa Maura Zambon) sono senza alcun dubbio tra i più ben visti dagli alunni, e noi siamo convinti che ciò sia dovuto non solo all' "appeal" della materia, ma soprattutto alla carica umana con cui quotidianamente fanno mettere in pratica ai ragazzi il motto latino "mens sana in corpore sano"! Da quanto tempo insegna?

Circa 23 anni

Le è sempre piaciuta questa materia?

Si, certamente, prima insegnavo nuoto È sempre stata una sportiva?

Si, sempre, mi piacciono diversi sport, ne ho praticati 3-4 a livello agonistico A che età le è venuta la passione per lo sport?

Da piccola: mio papà, che era uno sportivo, mi insegnava lo sport; per me lo sport faceva parte del quotidiano

Qual è il suo libro, autore, genere musicale preferito? Gli autori di libri preferiti sono Stefano Benni e Andrea Camilleri, e leggo anche parecchie riviste scientifiche; il genere musicale jazz, latin jazz e latino ; come film, amo molto le commedie e i thriller! Crede nella legge di Murphy?

Abbastanza!

Si trova bene con i suoi studenti?

Negli ultimi anni ho molte difficoltà, specialmente per la mancanza di rispetto e di educazione di base; trovo inoltre molta superficialità nei ragazzi Ha mai dato qualche nota?

Si anche se non servono

Dica qualcosa agli studenti

L’età in cui i ragazzi frequentano le superiori è tra i periodi più belli della vita: bisognerebbe imparare a prendere l’attività scolastica come una promozione per il futuro e non come un dovere imposto da altri... e vivere fino in fondo l’adolescenza! Da quanto tempo insegna?

Dal 1986: sono ormai 27 anni!

Come le è venuta la passione per l'insegnamento?

Da giovane facevo sport, e man mano mi sono appassionato È sempre stato uno sportivo?

Dalle scuole medie: prima non c'era molto da fare!

Quali sono i suoi libri, autori, film e musicisti preferiti? Libri: Harry Potter, tutta la saga; autori italiani; il film è Jurassic Park e infine mi piace la musica country, ad esempio Crosby, Stills, Nash & Young, un gruppo degli anni '70 Qual è il suo studente peggiore?

Non c'è uno studente peggiore, ai miei alunni metto "+" o "-" E quello migliore?

Deve ancora arrivare!

Mette mai qualche nota?

Mah... pochissime! Più che altro "punisco manualmente" in palestra! Chi è il suo idolo?

Mark Spitz, un nuotatore americano che ha vinto 5 ori alle Olimpiadi: il migliore del mondo! Crede nella legge di Murphy?

No, non ci credo

Ha un consiglio da dare agli studenti?

Questa scuola è alla portata di tutti, basta avere un po' di impegno, e non abbandonare alla prima difficoltà. È come in una gara sportiva: quello che conta non è per forza essere primi, ma non arrendersi!

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gente del "Fermi"


Marco Fusina e Davide Brentegani Il progetto Kenya: una delle più belle attività della nostra scuola

testo e foto di Brenno Corradi 4B od Spesso si sente dire che di questi tempi i ragazzi pensano solo al cellulare, a Facebook e poco altro, e più di una volta qualcuno di loro ci ha dato motivo di pensare che è vero; ma per fortuna sono altrettanti, anzi molti di più, i casi di ragazzi che coltivano interessi tra i più variegati, dall'arte allo sport, e su "FermiLab" vi abbiamo già presentato tanti nostri alunni meritevoli e degni di nota. Oggi vogliamo presentarvi due "baldi giovani" che regalano buona parte del loro tempo a un importante progetto umanitario: progetto che Brenno ci illustra in dettaglio, e che tutti voi, speriamo, vorrete sostenere -o continuare a sostenere- con generosità. Bravi, ragazzi!

Come avrete sicuramente visto -e apprezzato!-, di tanto in tanto i ragazzi delle quarte e quinte odonto, guidate dal Prof. Caceffo, organizzano una raccolta di fondi basata sulla vendita delle torte. Questa importante iniziativa, che da quest’anno è parte integrante del piano dell'offerta formativa del "Fermi", è a scopo benefico in quanto tutti i fondi raccolti vanno all’Associazione "Betania" che ha sede a Bosco di Zevio. Tra le attività dell'associazione c'è l'aiuto alle famiglie disagiate, con forniture di cibo e aiuti di diversa natura, e inoltre -cosa che interessa noi del "Fermi" da vicino- essa funge da centro di raccolta per tutto il materiale che i ragazzi hanno raccolto e acquistato, e che andrà spedito in Kenya. Con i fondi raccolti è stato acquistato un laboratorio odontotecnico e del

materiale dedicato: cere, strumenti, ecc., che una volta inviati in Kenya saranno utilizzati per la creazione di protesi dentarie per tutti coloro, e sono tanti, che ne hanno bisogno. In Kenya si trova da qualche anno un ex studente del Fermi, Matteo Bonato: questo eccezionale ragazzo non si limita a fare l'odontotecnico, ma funge anche da assistente alla poltrona, e persino da cuoco, panettiere ecc. Per lui tutti questi aiuti sono essenziali perchè lì a Emali, dove si trova, mancano molte strutture sanitarie e quella che c'era -un piccolo ospedale americano- si ritrova per problemi vari quasi senza farmaci, che quindi non possono essere distribuiti nelle strutture limitrofe: ecco perchè Matteo chiede a tutti voi di dare un aiuto. La lista che vedete in basso è quella dei farmaci di cui Matteo ha

più bisogno: ognuno di voi è chiamato a fare ciò che può, acquistando una o due fette di torta durante la vendita, o acquistando uno o più farmaci tra quelli sotto elencati. I farmaci possono essere portati qui a scuola e consegnati ai due baldi giovani che vedete in foto, ovvero gli alunni referenti del progetto: Marco Fusina e Davide Brentegani di 5A od. Da un po' di tempo, inoltre, avrete notato la scatola per la raccolta di spazzolini e dentifrici posta di fianco al centralino: anche questi sono materiali che a noi costano poco, ma che laggiù sono importantissimi... forza ragazzi, contribuite a questo progetto: aiutateci ad aiutare!

Farmaci da raccogliere per il progetto Kenya

Visitate anche la pagina Facebook "Aiutiamo il Kenya"

https://www.facebook.com/pages/Aiutiamo-il-Kenya/299095596820770

gente del "Fermi"

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Federico Albrigo

Un ragazzo come tanti, un esempio da seguire di Fabiola Stroppa 4B ch - foto di Brenno Corradi Eccoci arrivati all'ultimo ritratto della galleria di "gente del Fermi"! Dopo avervi presentato il Comitato sudentesco, i rappresentanti di Istituto, il personale di Segreteria, prof, tecnici e collaboratori, la persona scelta per chiudere questa serie di incontri non poteva essere che un rappresentante della vera 'anima' della scuola: voi 500 e più studenti che la frequentate. La nostra scelta non è stata però casuale: Federico, come recita la prima metà del sottotitolo, è uno dei tanti ragazzi che al "Fermi" dividono le giornate tra lezioni, verifiche, chiacchiere e risate; ma Federico, oltre che con i compiti, deve fare i conti anche con un problema uditivo che lo obbliga a portare l'apparecchio acustico. Molti si vergognerebbero di questo problema, come se avessero commesso chissà quale crimine; qualcun altro se ne farebbe "scudo" per giustificare il proprio mancato impegno a scuola, e qualcun altro ancora si lascerebbe semplicemente buttare giù. Federico no: lui convive tranquillamente con il suo problema, a scuola riporta degli ottimi voti (ma non si lascia sfuggire l'occasione di fare casino coi compagni!), ed è un ragazzo allegro, vitale e sportivo che nel tempo libero pratica con soddisfazione il basket. Ed ecco spiegata la seconda parte del sottotitolo: prendete tutti esempio da Federico, ragazzi! Vivete bene la vostra vita, date il giusto peso alle cose, e soprattutto: non fatevi rubare l'allegria!

Nome?

Federico Albrigo Classe?

1B odonto

Quale sport pratichi?

Basket

Come ti trovi con i compagni di squadra?

Bene, bene, sono molto simpatici! E con i compagni di classe?

Anche con loro è lo stesso!

Ti piace qualche altro sport?

Si, il calcio, ma non lo pratico

Com'è avere l’apparecchio acustico? Ti dà qualche problema?

No, ci sono abituato! Può capitare che qualche giorno non funzioni bene e allora faccio fatica a sentire... comunque non ci faccio caso!

brevi di cronaca - ultimissime speciale premiazioni

continua come sempre la felice abitudine dei nostri ragazzi a mietere successi "in esterni", in campo didattico e artistico: purtroppo non ci è stato possibile realizzare un resoconto completo sugli ultimi premi vinti, ma vogliamo darvene almeno l'elenco !

I.P.S. "Fermi" premiato al concorso " Progetto pace e diritti umani" classe 2B od primo premio al concorso " I giovani in strada" " " premiata al concorso AMIA " Presepi e paesaggi" classe 4A od premiata al concorso " 100 anni di opera lirica" Solomon Addo di 2B ind primo classificato ai Giochi regionali della Chimica complimenti a tutti, e avanti con questo "work in progress": per i prossimi giorni attendiamo buone notizie dal concorso di poesia: "Poeti estinti"!

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gente del "Fermi"


Vietato fumare!

Da marzo la nostra scuola è " smoke-free zone": pareri a confronto su Facebook

di Andrea Lombardo 2A od Questo numero del giornalino offre, tra le altre cose, una duplice novità: l'ingresso ufficiale di Andrea nella redazione di "FermiLab", e l'inaugurazione di una nuova rubrica, che abbiamo battezzato 'materiali online'. L'idea è infatti quella di selezionare i più interessanti contributi raccolti sulla pagina Facebook del giornalino e farne oggetto di più accurata riflessione, o semplicemente condividerli con chi non ha avuto modo di visualizzarli sul proprio computer. Ovviamente, il primo articolo è dedicato all'argomento più dibattuto: il divieto di fumo all'interno della scuola! perciò ci faccio quel che voglio ". In

Preceduto e seguito da varie discussioni, lo scorso 18 marzo è entrato in vigore il divieto di fumo all'interno del nostro istituto. Per i trasgressori, è prevista una multa abbastanza salata e un'ammonizione. Come per ogni novità, ci sono stati in proposito pareri contrastanti: il divieto è stato il primo " tema della settimana" proposto dal prof. Curto sulla pagina Facebook del giornalino e gli alunni, coinvolti molto da vicino dall'argomento, non hanno perso tempo per cominciare il dibattito, che si è allargato e infiammato sempre di più ad ogni commento. La barriera "virtuale" ha comunque evitato feriti (!) e ogni parere, essendo scritto, era più semplice da recepire. " Il fumo assolutamente fuori!" tuona Bianca, e continua la sua arringa dicendo che le scuole dovrebbero essere molto più severe non solamente sull'argomento fumo, come ai bei vecchi tempi: " Questa generazione sta

pochissimo tempo molti alunni hanno espresso la loro opinione con commenti accesi, alcuni di lunghezze chilometriche, e tra una litigata e l'altra sono stati elencati soprattutto gli effetti "pratici" che avrebbe procurato la scelta drastica di vietare il fumo: Laura ha previsto " dense nuvole di fumo nei bagni della scuola", Ilenia concorda e aggiunge che si vedrà " gente che sgattaiola fuori sulle scale antincendio per fumarsi una sigaretta in santa pace", mentre la sua

compagna di classe Andrea scommette su " ritardi programmati, dovuti al bisogno impellente di fumare"; Emanuela si è detta convinta che i fumatori ripiegheranno sul mangiare e bere, con grossi incassi per i titolari delle macchinette ...e bisogna dire che ci ha azzeccato: bibite, patatine e panini vari da marzo vanno fortissimo! Nella discussione sono intervenuti anche alcuni docenti: ovviamente il prof. Curto (che dopo essersi dichiarato d'accordo col divieto ha fatto da moderatore, cercando di placare gli ardori dei "contendenti"), e di seguito hanno espresso il cadendo in basso e l'educazione non loro parere il prof. Masin, c'è quasi più. Si dovrebbero abituare la professoressa Parenti e il gli studenti ad usare la testa, essere prof. Gnaccarini. Si sono capaci di vivere nel mondo ed essere trovati subito tutti d'accordo educati". Le risposte non si sono fatte con l'iniziativa, anche se il attendere: " Bisognerebbe punire prof. Masin confessa le sue solamente quelli che se lo meritano e difficoltà di fumatore (" sto non generalizzare punendo anche adeguandomi, per i miracoli quelli tranquilli" ha ribattuto mi sto attrezzando") e Aleksandra, ricevendo man forte da auspica una sorta di quelli che si riconoscono nell'espres- reciproca tolleranza tra sione: " Il corpo e i soldi sono miei fumatori e non. Il prof.

Gnaccarini ricorda invece che " la

scuola non deve essere un luogo dover far nascere o coltivare dei vizi come quello del fumo, ma un luogo di crescita e miglioramento, intellettuale e personale", mentre la prof. Parenti,

senza troppi giri di parole, definisce chi fuma " tafazziano perché spende soldi (in tasse) per farsi del male". Confortante è stata la passione che gli alunni hanno messo nei propri commenti, dando valide motivazioni e altrettanto validi punti di vista dell'intera faccenda: dall'argomento "fumo", infatti, sono usciti altri temi degni di nota, che potranno essere discussi come futuri " tema della settimana" sulla pagina del giornalino. Qual è la situazione oggi? Sono ormai passati due mesi dall'entrata in vigore della norma, e facendo un veloce giro di domande tra gli alunni son venute fuori, come ci si aspettava, risposte di vario tipo: da chi non ha nessun problema a non fumarsi la sigaretta in quelle cinque o sei ore, a quelli che difficilmente riescono a farne a meno -e infatti un paio di volte la "nuvoletta" in bagno si è vista...-, a quelli che in fondo sono contenti di aver avuto un punto di partenza per la lotta al vizio!

materiali online

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COMENIUS EUWAPOL 2011 - 2013 - mantova - verona una fantastica esperienza internazionale!

note di Aurora Allegrezza e Elda Tugnoli - foto a cura di Aurora Allegrezza Si è concluso in questi giorni, con la trasferta di alunni e docenti ad Hannover, un progetto biennale che ha visto coinvolte quattro scuole di tre Paesi europei. Come è facile immaginare, lo sforzo profuso da tutti è stato enorme, ma altrettanto grande è la soddisfazione espressa alla fine da dirigenti, docenti e ragazzi. Le Proff. Allegrezza e Tugnoli ci hanno fornito un resoconto generale del progetto, insieme alle foto e ai commenti dei ragazzi che hanno partecipato alle varie attività.

La denominazione "Euwapol" sta per "European water pollution" (inquinamento delle acque europee). Le scuole partecipanti, oltre alla nostra e all'I.T.A. " Strozzi" di Mantova, sono la " Hannah Arendt Schule" di Hannover, Germania, e il " Käina Gümnaasium " di Hiiumaa, Estonia. Il tema del progetto è lo studio dell'inquinamento dell'acqua e dei suoi effetti sul territorio, con osservazioni, analisi e gestione delle acque. Tra gli obiettivi che il progetto si è prefisso, oltre a quelli più specificamente didattici (come la creazione di un modulo interdisciplinare per l'educazione ambientale), c'è la promozione di una cittadinanza più attiva, con lo scambio di conoscenze e buone pratiche; del saper parlare e relazionarsi in inglese; del motivare al lavoro superando diverse mentalità, realtà, modi di lavorare, e mediando per un risultato comune; e infine anche migliorare alcuni aspetti della professionalità dei docenti. Le attività sono state molteplici, come si vede nel calendario a fianco, e hanno coinvolto alunni delle terze indart e delle quarte e quinte chimici. Tra i tanti docenti che hanno partecipato, citiamo le colleghe Laura Franchini di inglese e Rosina Brando di lettere. Un'esperienza faticosa ma gratificante, come ci raccontano tre ragazze di 4A ch: Aurora Merci

È stata una bellissima esperienza che mi ha dato la possibilità di trascorrere dei giorni a contatto con ragazzi di diversa nazionalità. È stato inizialmente strano e un po' difficile dover comunicare in inglese ma devo dire che ci si abitua presto e diventa quasi spontaneo. Non sono mancate difficoltà e fatiche, quali l'organizzazione e la preparazione delle attività poi svolte con gli altri studenti, ma gli sforzi sono stati ampiamente ripagati a Verona e Mantova e nella trasferta ad Hannover. Dal punto di vista della comunicazione ho preferito i giorni in cui gli studenti stranieri erano in Italia poiché, a mio avviso, c'è stata una maggiore "fusione" delle diverse nazionalità. Compagni di viaggio e professori hanno reso magnifica l'esperienza!

Martina Dall'Avanzi

Per me è stata una bellissima occasione per fare nuove amicizie, conoscere culture diverse e visitare bellissime città. È una splendida esperienza che ti permette di crescere mettendoti alla prova con una lingua straniera, portando in altre scuole un progetto importante. È un diverso modo di imparare e studiare, una di quelle esperienze che "bisogna" fare nella vita. Ci sono stati momenti difficili in cui abbiamo dovuto rimboccarci le maniche e lavorare sodo studiando la storia della nostra città, far da guida ai ragazzi e professori in visita, e parlare a scuola del progetto al quale abbiamo partecipato. Il lavoro, la fatica, e lo studio sono stati ripagati dai bei momenti trascorsi insieme, dalle risate, dalle splendide persone che ho conosciuto la cui amicizia andrà oltre la scuola.

Elena Croitoru

L'esperienza vissuta è stata molto utile per fare nuove amicizie, venire in contatto con altre culture e visitare posti spendidi. È un'ottima opportunità per mettere alla prova le proprie capacità linguistiche e anche imparare cose nuove. Ho partecipato all'attività a Mantova e sono stata colpita dalla bellezza di quella città. La compagnia era ottima, anche se all'inizio l'ostacolo comunicativo consisteva nel fatto di non trovare mai la parola giusta. Con il tempo siamo riusciti a comunicare fluentemente e anche a scherzare creando un vero legame di amicizia. Il tempo a disposizione non è stato molto, ma ci siamo ripromessi di rimanere in contatto. È stata una bellissima esperienza che ricorderò sempre!

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cronaca


hannover - hiiumaa - COMENIUS

EUWAPOL 2011 - 2013

intervista di Fabiola Stroppa 4B ch - foto di Brenno Corradi 4B od In questa pagina, alcuni dei ragazzi che sono stati ad Hannover negli scorsi giorni raccontano a Fabiola la loro esperienza. Si tratta di Aurora Merci di 4A ch, Tommaso Gheller Frau di 4B ch, Nicole Bertoldi, Giorgia Corcione e Kaiqi Yu di 4C ch: non manca il resoconto degli aspetti, diciamo così, più "pratici" di un giretto all'estero! Quali sono le differenze tra la nostra scuola e quella di Hannover?

G: era più grande, c'erano più ragazzi, avevano molti computer; era anche sede di una facoltà di Economia N: porte blindate, molta più sicurezza; molto più tecnologici, e con la mensa di fronte alla scuola! T: sì, era una scuola immensa... A: molti computer, più grande e tecnologica... e con un'area fumatori! E il loro stile di vita? È molto diverso dal nostro?

N: sì! Vanno a letto presto, tranne il sabato sera; fanno colazione tardi, e pranzano al pomeriggio G: è molto cara come città T: cenano se capita, e dopo le 10 di sera non c'era già più nessuno in giro. Poi mangiano sempre patate cotte, carne cotta, verdure cotte, birra e bibite gassate! A: una città bella ma c'era poca vita la sera!

Cosa avete visitato?

tutti: abbiamo visitato il Mare del Nord (c'era la sabbia nera che puzzava di uovo marcio!) con il Museo, e la Climehouse (molto bella). Poi abbiamo visitato la città e... qualche negozio! E la città com'è?

T: c'è una parte vecchia e una molto più moderna... G: sì, la stazione è molto moderna! T: ...ma poi tutto quello che c'era al di fuori della città era "morto", non c'era praticamente nulla! Vi siete trovati bene li? E i compagni di Hannover com'erano?

tutti: sì, sì, benissimo, anche se i compagni erano più distaccati, e non stavano molto con noi; quando sono venuti a Verona, noi li abbiamo portati in giro la sera a far vedere la città, ecc. Loro no, stavano più che altro tra di loro. Comunque ci siamo divertiti! l'articolo che "L'Arena" ha dedicato all'incontro tenuto al "Fermi" dal 4 al 7 febbraio

cronaca

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"Diritti verso la libertà" Un bellissimo spettacolo al "Maggioscuola"!

di Carlo Curto - foto di Alessandro Corbo e Carlo Curto

A vederlo eravamo davvero in tanti, e moltissimi tra i presenti erano ragazzi, di quelli che uno si aspetta che facciano confusione a prescindere; invece, per tutte le due ore dello spettacolo in sala non si è sentita volare una mosca. Ecco, basterebbe questo per dire quanto è stato bello e coinvolgente lo spettacolo sui diritti umani messo su dalle quattro scuole coinvolte (la nostra, il "Nani", il "Giorgi" e il "Medi" di Villafranca), insieme all'associazione "Gioventù per i diritti umani". Per la buona riuscita dell'evento i ragazzi hanno potuto contare sul supporto dei musicisti professionisti Federico Fuggini, Marco Fasoli e Stefano Tonellotto (cui si è aggiunto Riccardo Vecellio Segate, che studia al Conservatorio di Verona) e sulla guida del regista Stefano Scartozzoni. Lo spettacolo, iniziato con un filmato di "Emergency", si è poi dipanato tra momenti di prosa, poesia e musica, in un'alternanza di divertimento e commozione che ha coinvolto l'intero pubblico: impossibile riportare tutto per filo e per segno, ma vogliamo almeno ricordare alcuni dei passaggi più belli, a iniziare dalla toccante performance delle nostre Hadeer Rashad e Nurelhuda Kassem, che hanno raccontato due episodi di

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"ordinaria" violenza sulle donne -tema affrontato anche in una scena a più voci (con, tra gli altri, Michele Ziviani e Noemi Zamboni). Tra i momenti più leggeri non possiamo non citare il celebre duetto del "Signor G" di Giorgio Gaber, affidato a quelli che ho ribattezzato subito "i due Signori F": Filippo Olivieri e Federico Buratto! E poi la musica, tanta e tutta di qualità: non solo i brani di autori celebri, ma anche le composizioni originali del nostro rapper Jean-Marc Aka Amon e di Aleksandra Borovicanin. La vera rivelazione dell'evento è stata secondo me proprio "Kappa", come la chiamo io, anche se una giusta menzione va riservata al bravissimo Nicolò Sanese e ai tre musicististudenti, Anita e i due "Filippi". Alla fine dello spettacolo, dopo il saluto in video del "sosia di Brad Pitt" (uno splendido Giobbe Covatta!), c'è stato il momento ufficiale della nomina ad "ambasciatore dei diritti umani" dei quattro presidi, e un meritato omaggio floreale alla Prof.ssa Tupputi, che ha lavorato tantissimo e alla quale vanno i nostri complimenti. Ai ragazzi, invece, diciamo di cuore "BRAVISSIMI"!


Gara nazionale degli Odontotecnici Intervista a Loredana Mihalescul, rappresentante del "Fermi"

intervista e foto di Brenno Corradi 4B od Come preannunciato nello scorso numero, la gara si è svolta al "Fermi" ai primi di maggio e ha visto confrontarsi i migliori qualificati delle scuole odontotecniche italiane. A difendere -fuori gara- i nostri colori è stata Loredana Mihalescul di 4B od, che ha raccontato a Brenno com'è andata. Prima di lasciarvi all'intervista, vogliamo però scusarci con Cinzia Vigna: chi ha letto l'intervista al Prof. Caceffo si è probabilmente fatto l'idea che l'intera organizzazione della gara sia ricaduta sulle sue spalle, ma in realtà tutta la parte logistico-amministrativa è stata curata appunto da Cinzia, che ha egregiamente svolto un lavoro non da poco. Avendo presentato nello stesso numero la Segreteria, avevamo dato come implicita la ripartizione dei compiti, e solo in seguito abbiamo realizzato che l'articolo suggeriva tutt'altra cosa. Nella speranza che Cinzia non se la sia presa troppo per l'involontaria omissione, lasciamo la parola alla nostra portacolori! Partiamo coi dati "anagrafici"?

Mi chiamo Loredana Mihalescul, ho 18 anni e vivo a Monteforte d'Alpone Vuoi raccontarci della Odontotecnici? (sorride) si, volentieri! In cosa consistevano le prove?

gara

per

Vicenza e Udine.

Vi siete incontrati anche al di fuori della competizione?

Si, perché ho avuto modo di conoscere Si! Siamo andati da "Ugo" a mangiare tanti ragazzi da tutt’Italia e ho potuto assieme: c'erano proprio confrontarmi con loro! tutti, anche i professori! Ti sei divertita? Torniamo alla gara: c’era Moltissimo! qualcuno "paura"?

Per la parte di teoria c'erano 30 domande, divise tra Chimica, Laboratorio, Scienza dei Materiali, Anatomia e Disegno; la parte pratica prevedeva la modellazione di 4 elementi dentali. Il tutto in circa 6 ore di tempo!

di

cui

avevi

. . . e come ti sei classificata? Non lo so! (ride) devono

Sì! C'era una ragazza dirmelo! seduta proprio di fronte a Allora ci farai sapere? me, di cui non ricordo il Naturalmente! nome e la scuola di Hai intenzione di fare provenienza, che era dopo il diploma ? davvero forte! Sì, sì! Certo!

In quanti eravate?

28 ragazzi, da tutta Italia

Hai avuto modo di conoscerli?

Si, tutti quanti

Pensi che sia stata importante questa esperienza?

scorso?

Quando ti hanno proposto questa gara come l’hai presa? Sentivi la pressione dopo la vittoria di Giacomo Pozzan dell’anno

ancora

l’odontotecnico

E c'è un ramo in cui vuoi specializzarti?

Bah, diciamo che a me piace tutto, non saprei scegliere una cosa in particolare; però non vedo l’ora di iniziare ceramica e CAD-CAM!

Certo che sì! Ho avuto solo una Grazie mille! Ciao! settimana per prepararmi e mi sentivo Ciao, grazie a te! davvero in ansia, ma la Prof.ssa Sì, mi sento con delle ragazze di Albanese mi ha dato una mano. Ti senti ancora partecipanti?

con

alcuni dei

Ma allora, come è finita? Grazie ai suoi potenti mezzi, la redazione è in grado di fornirvi la

Classifica ufficiale 1°: Denisa Vukaj, Vicenza 2°: Claudia Iudicelli, Catania 3°: Marianna Ivanchuk, Bolzano

Loredana ha tenuto alto il nome

del 'Fermi', conquistando un onorevole 8° posto: complimenti da tutti noi di "FermiLab"!

l'intervista

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"Consigli per gli acquisti" per impiegare bene il tempo libero al cinema

Iron Man 3

Record di incassi al botteghino USA per questo attesissimo capolavoro targato Marvel. Ecco la trama: Tony Stark (Robert Downey Jr.), a seguito degli eventi narrati in The Avengers, inizia a soffrire di attacchi di panico. Per fermare questa sensazione di paura inizia a praticare un "particolare" hobby: costruire nuove armature e ideare nuovi modi per indossarle. Ovviamente stare tutto il giorno in laboratorio non giova al rapporto con Pepper (Gwyneth Paltrow), e in più il Nostro si ritrova a sfidare un terrorista che si fa chiamare "il Mandarino" (Ben Kingsley). Questi accetta la sfida, demolisce la casa di Tony e sembra ucciderlo. A crederlo è il mondo intero -e forse anche lo stesso Tony- finchè non si viene a sapere di "Extremis", un progetto di creazione di super-soldati guidato da Maya Hausen (Rebecca Hall) e in mano a Aldrich Killan (Guy Pearce): entrambi nemici di Tony, usano persone per test rischiosi e mortali, e la stessa Pepper, nel frattempo catturata, si ritrova suo malgrado a fare da cavia. Così Iron Man, con l'aiuto del giovane Harley (Ty Simpkins), è pronto a rinascere dalle proprie ceneri... quasi letteralmente, visto che usa una sua armatura-prototipo, non solo rotta, ma anche difettosa. Ed è cosi che il nostro eroe e il suo amico fidato Rhodey (Don Cheadle) salvano 13 persone che precipitano da un aereo, liberano Pepper, prendono a calci i cattivi, salvano il Presidente degli Stati Uniti e festeggiano tutti insieme con una spremuta di Mandarino -il terrorista, non il frutto! Il film mi è sembrato molto brillante, e numerose scene rendono nel loro insieme geniale il suo andamento, come il darsi una mano da soli per liberarsi dalle macerie sott'acqua. Inoltre qui spicca più che negli altri

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film il fattore umano in Iron Man: è un supereroe, certo, ma solo con l'armatura. Questa scelta del regista Shane Black è stata fatta apposta per rendere più realistico il film, e devo dire che ci è riuscito in pieno. Come preannunciato dai produttori, questo nuovo film Marvel si distacca molto dai precedenti come stile, con diversità molto palpabile ad esempio nelle scene d'azione: tanti morti, tanti spari, più sangue che nei film precedenti. Forse una scelta azzardata, ma comunque compensata dalla brillantezza dei dialoghi tra personaggi. L'unica pecca è probabilmente il finale, molto ambiguo e strano, che sembra lasciare più domande che risposte, ma che una risposta la offre se si ha pazienza (tanta, è alla fine dei titoli di coda): Tony Stark ritornerà! Iron Man 3 (201 3) Paramount, azione

Pietro Pertegato 3C ind

in libreria

Il conte di Montecristo

l'abate Faria che sarà per lui un secondo padre, dandogli un'istruzione, confidandogli l'esistenza di un immenso tesoro nascosto, e fornendogli infine l'involontario mezzo per evadere di prigione. Dopo quattordici lunghissimi anni, Edmond è finalmente libero, trova davvero il tesoro nascosto sull'isola di Montecristo e può iniziare una nuova vita: viaggerà per tutto il mondo per anni, e tornerà infine in Francia con l'altisonante nome di conte di Montecristo. La figura affascinante, misteriosa, ricchissima e con un'aura quasi divina entrerà facilmente nell'alta società parigina, e da lì inizierà la vendetta che ha sognato per anni. I principali temi del romanzo sono la misericordia, la giustizia, la vendetta e il perdono. L'aspetto che spicca di più nell'intera storia, secondo me, è come ci si ritrovi totalmente cambiati se si è stati traditi e mortalmente feriti nell'animo: infatti nella figura del conte di Montecristo si vedrà raramente, e solo verso la fine, ciò che era stato Edmond Dantés. Ma la cosa che più colpisce è proprio la persona del conte: un uomo dalla cultura immensa, esperto in ogni campo, dalle scienze alle lingue, con contatti in ogni ambiente; un uomo dall'animo assetato di vendetta, che manovra persone e cose come pedine per raggiungerla, ma che allo stesso tempo è infinitamente generoso con gli amici, che non mancheranno nel corso della vicenda. Questo romanzo dovrebbe essere letto almeno una volta nella vita, perché insegna molte cose: il valore della amicizia, quanto un odio possa essere forte, ma quanto sia ristoratore per l'anima il perdonare. Un romanzo che valorizza le due parole aspettare e sperare: spesso non sono apprezzate, ma noi studenti ne comprendiamo appieno il significato... specie in prossimità degli scrutini!

Ricco di personaggi descritti in ogni particolare, con una trama intricata e colpi di scena mozzafiato, questo è considerato da molti il romanzo d'appendice per eccellenza. La vicenda ha inizio a Marsiglia nel 1815: Dumas ci narra le avventure del giovane marinaio Edmond Dantés, che si appresta a diventare capitano del Pharaon e marito della bellissima Mercedes, ma che purtroppo cade vittima delle insidiose trame di due falsi amici: lo spietato e calcolatore Danglars e l'ambizioso Fernand, da sempre invaghito di Mercedes, lo fanno arrestare la sera stessa delle nozze con l'anonima accusa di Il Conte di Montecristo (1 844) di Alexandre bonapartismo. Si aggiunge alla lista dei Dumas padre - Mondadori, 2003 nemici il signor di Villefort, sostituto Andrea Lombardo 2A od procuratore del Re, che sa suo padre coinvolto nella faccenda e per evitare lo scandalo fa rinchiudere Edmond al castello d'If. Qui Edmond conosce


La saga di "Twilight" una recensione... serissima!

TWILIGHT

«Non

ho mai pensato a come sarei morta, ma morire al posto di qualcuno che amo è un buon modo per andarmene». È così che

si presenta Isabella "Bella" Swan, una giovane di 17 anni che vive con la mamma Renée, famosa per indossare orribili cappelli country. Bella si trasferisce a Forks, dove va a vivere con il padre Charlie, un poliziotto con meno indole aggressiva del Pulcino Pio . Viene presto abbagliata dai denti bianchissimi di Jacob Black, un amico di famiglia con l'aria da Highlander (sarà l'ultima volta nell'intera saga in cui lo vedremo vestito), ma si innamora di Edward Cullen, un ragazzo bianco come un Fabriano A4 che si muove al rallentatore o velocissimo a seconda delle esigenze. Lui per quasi tutto il film sembrerà in posa per una foto su Instagram e lei, furbetta, comincia a indagare e scopre di avere di fronte un vampiro che alla luce del sole, invece di morire o diventare un mostro, brilla come Beyoncè all'Arena. Lo pseudo17enne Cullen la presenta presto alla sua famiglia formata da Carlisle, Esme, Alice, Jasper, Emmett e Rosalie, tutti in astinenza da sangue umano da decenni (idea geniale). Durante una partita di baseball, incontriamo James, Victoria e Laurent, tre vampiri nomadi. Bella non deve muoversi per non far sentire il suo odore, ma lei naturalmente si muove (perché altrimenti la saga finiva lì). James non è vegetariano e parte la caccia alla fanciulla: lei fugge ma James la cattura. Bella rischia la morte, ma arrivano Edward e tutti i Cullen, James viene ucciso e bruciato. Lei si salva ma finisce in ospedale, dove la mamma incontra per la prima volta il bellissimo aspirante genero, e naturalmente non si accorge di nulla. Victoria, che in realtà è Brave della Disney Pixar, trama la sua vendetta... NEW MOON

Durante la festa di compleanno a casa di Edward, tra l'apertura di un regalo e l'altro il "novizio" Jasper (il più giovane nella famiglia dei vampiri vegetariani) aggredisce Bella. La colpa ovviamente non è del povero vampiro affa-

mato ma di Bella, che ogni volta che si trova davanti a dei vampiri puntualmente si ferisce e li fa sbavare guardandoli come un criceto. Edward teme per la sua incolumità e la lascia. Lei impazzisce e inizia a fare cose stranissime, come salire sulla moto di un centauro, così vede lo spirito di Edward. Non contenta, stringe il suo rapporto già ambiguo con Jacob. Con la scusa di riparare delle moto usate, lui perde la testa ma lei gli rivela che ama Edward. Dopo l'ennesimo rifiuto della ragazza, Jacob cambia parrocchia ed entra in una setta di gente che si fa un tatuaggio sulla spalla, gira per i boschi a petto nudo, e ogni tanto diventa un lupo gigante che odia i vampiri. Lei continua con le esperienze gratificanti per vedere lo spirito di Edward, fino a quando non gira voce che si sia suicidata. Edward, devastato dal dolore, decide di andare in Italia (che come sapete sta a due minuti di metro dagli Stati Uniti) per farsi uccidere dai Volturi, un gruppo supremo di vampiri con compiti di "monitoraggio" della razza. Alla fine Alice e Bella lo raggiungono in un battito di ciglia per spiegargli che lei è viva, ma questo crea un nuovo problema, perché di fatto viene violata la regola secondo cui un'umana non può essere a conoscenza dell'esistenza dei vampiri, pena la morte... ECLIPSE

Edward chiede la mano di Bella, ma lei non è convinta e decide di approfondire l'amore a senso unico con Jacob, salendo in moto con lui di fronte a un attonito Edward, che poi è sempre attonito quindi non si nota la differenza. Intanto, nella città di Seattle, Victoria sta creando un esercito di nuovi vampiri. Bella sta per diplomarsi e chiede di essere sposata (e diventare poi vampiro) solo dopo la cerimonia di proclamazione. La famiglia Cullen, per proteggere Bella, si prepara ad affrontare l'attacco del nuovo clan creato da Victoria. Bella si rifugia in montagna insieme a Edward e Jacob, che somiglia molto ad un piumone Ikea: guarda caso, Jacob ha una temperatura media del corpo di 42 gradi e ne approfitta per coccolarla mentre Edward sta a guardare, freddo, cornuto e umiliato pubblicamente. Il giorno dopo lei bacia Jacob, poi va a dirglielo e lui accetta la situazione con la rassicurante scusa «tanto io amo di più te». Victoria viene sconfitta, e

per festeggiare i nostri due eroi annunciano il loro matrimonio al baffuto e sempre più paffuto Charlie, che in tutto ciò va a pesca e poco altro. BREAKING DAWN (pt. 1 & 2)

I due si devono sposare, ma Jacob ancora non aveva visto l'invito. Ahia! In questo film Alice cambia parrucca e Bella vive con apprensione il grande passo del matrimonio (e del diventare vampiro), ma il giorno dello sposalizio è vicino. Si sposano! Finalmente! Arriva la luna di miele e dopo un viaggetto di tre minuti fino in Brasile, vanno sull'isoletta di famiglia... e altro che Cinquanta sfumature di grigio, qua si spaccano i letti! Dopo quarantotto minuti di pellicola la Swan è incinta di tre mesi. Quando Jacob lo scopre va su tutte le furie, anche perché quello che c'è nella loro pancia è un nascente vampirello. Chiameranno il pargolo (una bambina) Renéesme, unione dei nomi delle madri dei due. La bambina nasce anche grazie a un'intuizione di Jacob: ci voleva un indiano cresciuto in riserva per capire che un feto di vampiro non ha bisogno di latte ma di sangue! Così nasce, ma lascia senza vita Bella, e per salvarla Edward la trasforma in vampiro. Jacob ha 'sto benedetto imprinting con la bambina e la legge suprema dei lupi impone il rispetto della creatura oggetto di tale bizzarro fenomeno. Nella seconda parte i Cullen devono affrontare i Volturi, che per annientarli prendono a pretesto la nascita della bambina e cacciano scuse di tutti i tipi, roba che Il lupo e l'agnello di Esopo gli fa un baffo (anzi un canino). I Cullen chiamano a difesa i lupi e vampiri di tutte le parti e di tutti i tipi, così che il set sembra " Moira Orfei contro Darix Togni". Alla fine però il bagno di sangue sarà solo virtuale, perche Alice mostra al capo dei Volturi che se fosse vero lui ci rimetterebbe la testa: e lui, che sembra il cugino scemo di Dracula ma non è fesso, demorde... e, non ci crederete mai, vissero tutti felici e contenti! Insomma: siete stati promossi e volete rilassarvi? Volete fare un break (anzi cinque) mentre studiate per i debiti? Volete consolarvi per la bocciatura? Correte, i nostri eroi vi attendono in videoteca! Fabiola Stroppa 4B ch

recensioni

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dalle stelle ... alle stalle! l'oroscopo con "traduzione" incorporata...

a cura di Fabiola Stroppa 4B ch e Pietro Pertegato 3C ind ARIETE Restano dubbi e incertezze lavorative e il portafogli vuoto. Aspetta l'autunno, intanto pensa solo a due cuori e una capanna. E per quelli che ultimamente la capanna l'hanno abbandonata delusi da qualche amore, non sono escluse sorprese.

CANCRO Urge cambiare quello che fai, forse hai bisogno di ritrovare un senso e una motivazione autentica. Il pessimismo ha i giorni contati, l'estate torna a profumare d'amore. Mercurio nel segno ti obbliga ad andare a tutte le feste della città.

BILANCIA Sei bravo in quello che fai ed è ora di tornare a camminare a testa alta. L'amore continua a richiedere scelte: ufficializzare una relazione o tagliare quello che non funziona più.

CAPRICORNO Questo mese capirai che perseverare fa bene come staccare la spina: al lavoro, nella relazione che vivi da tempo, in un'amicizia puoi ripartire alla conquista di nuovi traguardi.

dall'opposizione, Mercurio è dalla tua con un bagaglio di buone notizie e chiamate inaspettate. Recuperi forze, leggerezza e voglia di innamorarti sul serio. Meno complicazioni, meno freddezza, più bagni al sole dei Tropici.

ACQUARIO È ora di tornare a mostrare il sorriso a tutti i presenti. I contrattempi e gli ostacoli degli ultimi mesi lasceranno spazio a una ritrovata energia. Da metà mese si superano esami, una prova affettiva importante che ti regalerà emozioni senza fiato per tutta l'estate e nei mesi che verranno.

Qualche blocco al lavoro, o semplicemente più fatica del solito. Saturno ti fa andare avanti, ma il tuo sogno è mollare tutto e cercare il senso della vita: viaggiare, aprire una pasticceria, una boutique di scarpe o cimentarti col triathlon. Vivi l'amore in assoluta libertà.

PESCI Continui a sentire l'insofferenza nell'aria, ma non è il caso di allarmarsi perché passerà: in autunno, grazie a Saturno, ritroverai una calma e una pace tali da annoiarti. Attento ai colpi di testa, potrai pentirtene in futuro! Fare i capricci è tra le tue specialità, ma chi ti circonda potrebbe non poterne più.

Il mio parere? Non c'è dubbio, taglia. Con un paio di forbici. Il pessimismo ha i giorni contati, ma O con un coltello all'occorrenza! Insomma, lo studio fa schifo, in più sono tanti. In più portarsi un metallo SCORPIONE sei stato sfrattato. È facile pesante come il mercurio alle feste è Dall'11 giugno mollerai ogni immaginare che peggio di cosi non da suicidi. Se l'idea era quella hai resistenza, il broncio e la puo andare. O forse no. . . colpito nel segno. malinconia. Giove si toglie

TORO L'estate ti porterà davanti a grandi scelte soprattutto nel lavoro, e non potrai che esserne felice (soprattutto per il conto in banca che lieviterà). L'amore si è fatto intricato, forse sei in ballo fra più persone, forse sei solo stanco ma questo mese dovrai fare chiarezza: prendere o lasciare!

LEONE Quello che non ti hanno dato i mesi precedenti arriverà questa estate. Guarda avanti e non voltarti: finalmente inizi a imparare da alcuni sbagli fatti in passato, capendo che per sentirti davvero libero devi puntare su te stesso e le tue qualità interiori.

Bello passare le vacanze su un isola tropicale pensando solo a divertirsi, Hai un conto in banca? C'è crisi, Cosa fai ancora qui? Scappa, ma attento, potrebbe trattarsi solo di meglio che ritiri tutto. . . In amore o raggiungi il confine, emigra lontano! un illusione e di un inganno. Vuoi prendere o lasciare. Scegli tu cosa e Ormai, dopo la retata, il tuo destino fare la fine di quelli di "Lost"? dove. da latitante è segnato! SAGITTARIO

GEMELLI L'arrivo di Giove ti proteggerà per un anno. Ti aspettano occasioni da cogliere al volo, incontri fugaci ma anche la possibilità di ufficializzare un'unione o trovarti un compagno che sbaraglierà ogni storiella. Finalmente protetto dalla sfiga? Non ne dubito, comunque ti hanno appena soffiato il portafoglio, la macchina, la casa. . . . in amore troverai l'anima gemella, ma ti soffieranno pure quella.

VERGINE La scuola, il lavoro, restano il fulcro dei tuoi pensieri: fare, realizzare, essere operativo. Forse non sei tranquillo, dubiti di te e non sai cosa sarà di te nei prossimi mesi. Tutto ok, hai così tanta carne al fuoco che non resterai a digiuno. Scuola, lavoro, scuola, lavoro, scuola, lavoro, scuola, lavoro. . . e gli altri sono in ferie. Complimenti: non solo non ti diverti, ma sei anche ingrassato!

Sudoku per le vacanze a cura di Pietro Pertegato 3C ind

1 4 relax

La follia è celata un po' in chiunque, ma tu li batti tutti. Fare il “pasticcere ciabattino triathlonista” potrebbe piacerti, ma secondo me farai la fame!

Pensi di staccare la spina a un tuo parente, in coma per l'incidente che hai causato. Ma i sensi di colpa ti spingeranno a praticare l'eutanasia su te stesso.

Sei così contento che deluderti sarà un gioco da ragazzi: basterà non scrivere più niente sul tuo segno. Sei rimasto deluso, eh?

Per sconfiggere la noia, prendere a capocciate il muro è un ottima idea, anche se poi diventi scemo. Attento, però: se il muro perde l'intonaco, qualcuno potrebbe arrabbiarsi!


e ora si fa sul (semi)serio

a cura di Fabiola Stroppa 4B ch, Pietro Pertegato 3C ind e Andrea Lombardo 2A od

Fuori di zucca

Crazy school - speciale Prof!

Ruba carro attrezzi per evitare una multa

(materie umanistiche) "La signora lavorava per 6 ore all'euro"

gli alunni non si esprimono più (?), i profanche si...

notizie vere. . . che sembrano inventate!

Una donna cinese non ha preso bene l'arrivo del carro attrezzi per rimuovere la sua auto parcheggiata in divieto di sosta, sulle strisce pedonali. Come a volte capita in questi casi, la donna ha iniziato a litigare con l'addetto del carro attrezzi, cercando di spiegargli che aveva lasciato l'auto lì solo poco tempo e la stava per spostare. Ma l'uomo del carro attrezzi non ha voluto sentire ragioni, e ha agganciato l'auto per rimuoverla. La donna però non si è data per vinta: è salita in auto, ha ingranato la marcia ed è partita portandosi via anche il carro-attrezzi!!

(materie scientifiche) "Entriamo dentro i fattori!" "Fate gli esercizi che non abbiamo ancora assaggiato" "Iniziate da quelli dell'inizio!" (materie tecniche) "Mi pentisco, ragazzi" "Le palle sono a contatto con l'acqua"

Parcheggia l'auto, la ritrova dopo due anni

giornalino@istitutofermiverona.it

le definizioni sono sostituite dalle figure!

Avete battute di alunni e prof? Inviatele a:

PAROLE CROCIATE

oppure scrivetele su un foglietto e lasciatele nella cassetta della posta del giornalino in atrio!

Il protagonista della storia aveva alzato un po' troppo il gomito a una serata fuori con gli amici, ed aveva fatto una ...e qui in basso il Prof. Curto ci dimostra, con l'aiuto di buona scelta decidendo di farsi riaccompagnare a casa da alcuni alunni di 2B indart, che il 'trenino' si può fare anche se uno di loro. Forse proprio a causa dell'alcol, l'uomo aveva non è Capodanno! però un ricordo decisamente vago di dove avesse lasciato l'auto la sera prima. Dopo una giornata intera alla ricerca dell'auto, non ha potuto fare altro che pensare che gli fosse stata rubata, e fare denuncia alla polizia. Un danno non da poco, soprattutto perché l'uomo, che fa il carpentiere, aveva in auto gli attrezzi di lavoro, per un valore di diverse migliaia di euro. Qualche settimana fa, la bella sorpresa: il ritrovamento dell'auto! Un agente di polizia ha notato un'auto parcheggiata con il tagliando della revisione scaduto, ha contattato la centrale per segnalare la cosa e da lì l'auto è stata identificata: era a quasi 4 km dalla zona dove il distratto (foto regalateci dalla Prof. ssa Francesca Gerard) carpentiere credeva di avere parcheggiato!

relax 1 5


1째 CONCORSO FOTOGRAFICO DI ISTITUTO ecco le foto premiate!

1째 PREMIO

Giada Corradi 5C ch

2째 PREMIO

Marta Mizzon 5A ch

3째 PREMIO

Kleona Hodaj 3A ind

MENZIONE SPECIALE del Comitato studentesco David Rueda 2B od foto della premiazione di Brenno Corradi 4B od le foto partecipanti al concorso sono visibili online:

http://www.youtube.com/watch?v=OxnhyZt65l4


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