ER Design. Estetica del quotidiano negli istituti culturali dell’Emilia-Romagna

Page 65

/ L’archivio al centro

Sono evidenti nell’articolo qui citato i motivi di contiguità tra il CSAC e il museo virtuale MoRE; gli obiettivi futuri e tangenti di entrambe le strutture potranno sicuramente essere letti in una prospettiva comune, quasi come uno lo sviluppo (o gli sviluppi) dell’altro. L’ARCHIVIO AL CENTRO Gli “archivi di design” oggetto di questa breve analisi e del testo di Mirella Plazzi, sebbene al CSAC siano conservati e catalogati per autore, idealmente sono riuniti in un unicum e materialmente sono in uno stesso luogo per motivi legati alla conservazione e alla consultazione, la sezione Progetto; i singoli archivi devono essere studiati nelle relazioni tra gli insiemi e tra i progetti, anche di generi diversi, e nei rapporti tra gli archivi anche di autori, designer, architetti o urbanisti, nonché nelle interazioni tra le diverse forme artistiche che ne rappresentano il substrato culturale di partenza. Quindi l’archivio è ancora al “centro” del lavoro di ricerca e il museo si deve necessariamente confrontare con esso; per mostrare (nel senso di esporre) una situazione progettuale in continua evoluzione e di cui si può apprezzare la consistenza nella scheda dedicata al CSAC in questo volume. Il modello di Archivio/Museo che il Centro oggi propone, in linea con altre numerose ricerche del settore20, più attuale nella veste espositiva completamente rinnovata che in un futuro ormai molto vicino sarà completata da una nuova struttura che conterrà biblioteche, aule per la didattica, laboratori e sale espositive, è la dimostrazione che il modello culturale da cui ha avuto origine alla fine degli anni Sessanta è ancora un modello critico adeguato per la comprensione, attraverso l’analisi strutturale e antropologica, del “progetto”, di materiali grafici, fotografici, stampati o in futuro forse anche di materiali su supporto informatico che sottendono ogni operazione progettuale, sia essa di design, architettura, grafica o arte. Il CSAC nella sua veste nuova propone oggi lo sviluppo del modello originario, in continuità con le matrici culturali che lo hanno originato, ma vogliamo pensare, più aperto al futuro. Il CSAC, per concludere con le parole con cui Quintavalle ripensa il Centro nel saggio introduttivo dedicato a Nizzoli, primo volume della collana “Gli archivi del progetto”, è nato come archivio della fotografia e poi come grande archivio del progetto, inteso in senso globale, non specificamente architettonico, nel momento in cui dovesse finire (al Centro) la formazione dei giovani, cioè di quella incredibile e felicissima mescolanza di analisi dei problemi storici e di concreta verifica sul campo e dunque sulle opere, il senso e la funzione dello CSAC sarebbero finiti21.

Questa è la prospettiva su cui il CSAC oggi, oltre le singole competenze, pur di qualità, e le singole esperienze che finiscono, sta costruendo, ancora nell’Università, una nuova dimensione. 63 > ER/DESIGN


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.