il Cittadino n. 114

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Giuseppe Grioli Consigliere provinciale PD

Consigliere Grioli, in quanto futuro candidato sindaco, come vede la situazione finanziare del Comune, a seguito del rinnovato rischio di dissesto? Io penso che la procedura di adesione al Fondo Salva comuni è stata una scelta giusta, che noi come PD abbiamo sostenuto e su cui eravamo e siamo ancora convinti, perché il dissesto economico sarebbe stato una iattura per il Comune. La differenza fra il dissesto e la procedura di riequilibrio sta in ciò: che con il dissesto il Comune viene commissariato e gli amministratori sono deresponsabilizzati sul risanamento futuro degli enti pubblici, mentre con l'adesione al fondo di rotazione al decreto salva comuni c'è un impegno più gravoso degli amministratori e della burocrazia di Palazzo Zanca che sono tenuti a rendere virtuoso un comune che non è stato mai gestito negli ultimi vent'anni in maniera virtuosa. Credo che il piano di riequilibrio, che sicuramente andrà, approfondito, migliorato e chiarito e rispetto al quale la sottocommissione degli interni chiederà spiegazioni e lumi a Palazzo Zanca, secondo me è ancora un'opportunità per evitare il dissesto. Chiaramente se il ministero degli interni valuterà che le condizioni economiche di Palazzo Zanca sono talmente gravi per cui non è possibile aderire e sostenere questo piano di riequilibrio decennale, a quel punto chi sarà il nuovo sindaco e l'amministratore delegato di Palazzo Zanca dovrà necessariamente tenere conto. Fino a quando, però, è possibile scongiurare l'ipotesi di dissesto, credo che un sindaco debba fare tutti i tentativi necessari a questo scopo. È sbagliato pensare che la verità dei conti pubblici a Palazzo Zanca coincide col dissesto, mentre l'adesione al Decreto salva comuni non garantisce la verità dei conti pubblici. Secondo me è un errore di valutazione, quello che viene fatto spesso da alcuni esponenti politici, la verità e la chiarezza dei debiti, deve coincidere con una politica di risanamento dell'ente che, però, sia capace di tener conto di tutti coloro che in questi anni hanno approfittato della farraginosità della macchina comunale per i propri tornaconti. C'è tutto un mondo che non paga le tasse e le tariffe comunali per i servizi, ci sono operatori economici che lucrano utilità a discapito del Comune senza pagare gli oneri che sono spettanti allo stesso, mi riferisco agli oneri di urbanizzazione e agli oneri di tutti questi impianti pubblicitari. Vanno, comunque, regolamentati tutti questi settori. Coloro che non hanno pagato e che sono evasori fiscali devono pagare, occorre fare uno sforzo in questo senso e no caricare sempre su coloro che hanno sopportato il peso della crisi economica. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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