Il Cittadino di Messina 17 marzo 2011

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provincia Messina a cura di Marilena Faranda

Le fondamenta di una coesione Nazionale

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i è svolto al Palacultura, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia un convegno dal tema Le fondamenta di una coesione nazionale, promosso dalla Provincia Regionale di Messina. All’incontro moderato dal giornalista Vincenzo Bonaventura, hanno preso parte l’assessore Mario D’agostino, Angelo Sindoni, professore di storia moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Daniela Novarese, professore di storia delle istituzioni giuridiche e politiche dell’Unità D’Italia e Antonio Grasso dirigente del Liceo classico Maurolico e le proiezioni Iconografiche commentate dal dott. Franz Riccobono . Il Professore Sindoni ha spiegato l’importanza per il Risorgimento di personalità, come: Giuseppe La Farina, Camillo Benso conte Cavour, Cesare Balbo ed il moderato Francesco Crispi. Ai detrattori dell’inno

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Italiano che vorrebbero sostituirlo con il Va pensiero del Nabucco di Verdi, sottolinea la drammaticità di questo pezzo che rappresenta i senza patria ed un periodo l’Italia non era ancora pienamente unita. Non sarebbe, quindi, stato un Inno di Gloria, ma solo di commozione ripensando a quella dolorosa pagina della nostra storia. Per ciò che concerne l’aspetto giudiziario, egli sottolinea l’importanza del Codice Albertino, che sarebbe rappresentativo della nostra patria. La professoressa Novarese, dal canto suo, afferma che la vera Unità d’Italia si ebbe dopo lo statuto albertino, col codice Pisanelli, così chiamato non dal realizzatore, ma dall’ideatore. Pisanelli teorizzò che per sentirsi veramente nazione bisognava avere delle leggi unitarie, così, furono create varie commissioni per dar vita al nuovo codice civile. Esso rappresenta la koinè culturale della nazione. Un altro ele17 Marzo


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