Io Come Artista 15

Page 3

Verba volant, scripta manent, che tradotta letteralmente, significa: “Le parole volano, gli scritti rimangono”. Una locuzione latina considerata un proverbio ma che è una santa verità che non usa metafore forzate e iperboli incomprensibili. Le parole vanno, vengono, sotto forma di promessa, di contratto, portate dal vento o urlate alla disperazione. Quelle, le parole, nel tempo saranno rimandate e modificate, taciute e soffocate e, infine, dimenticate. Le canzoni parlano di amori urlati all’eternità, di dolori taciuti e vestiti di giorno per sembrare meno terrifici. Parole, parole, parole e soltanto parole ma quando vengono scritte allora e, solo allora, assumono una concretezza. Si parli di favole o promesse una volta incise su supporti (cartacei, rocciosi e chi più ne ha più ne metta) difficilmente, molto difficilmente vengono cancellate e, quindi, perdere di valore, di significato.

giacomo momo gallina

editoriale

A questo punto vorrei soffermarmi a parlare di un eccellente artista di metà ‘900 che ha esplorato a fondo la concezione verbo-visiva: Emilio Isgrò. Questo grande poeta, pittore, cinematografo e giornalista che esordì cancellando intere enciclopedie e contribuendo allo sviluppo in Italia della “poesia visiva” e dell’arte concettuale. Un artista ancora poco conosciuto visto il suo calibro e che ha molto da insegnarci sulla semiotica dell’arte visiva e sul valore della parola scritta. www.emilioisgro.info

GmG

3


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.