BARCHE August 2024

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CRANCHI

Yachts Infynito

CARING for BEAUTY since 1873 EXPLORE

indipendente Independent JOURNALISM

CI SARÀ SPAZIO PER IL GIORNALISMO INDIPENDENTE

SCEVRO DALLE LOGICHE DI SISTEMA? LE AGGREGAZIONI TRA ORGANIZZATORI DI SALONI E MEDIA NAUTICI FANNO

WILL THERE BE ROOM FOR INDEPENDENT JOURNALISM UNFETTERED BY THE LOGIC OF THE ESTABLISHMENT? GROUPINGS OF BOAT SHOW ORGANISERS AND NAUTICAL MEDIA WOULD SUGGEST NOT

Questo mese le pagine che normalmente dedichiamo all editoriale sono insu cienti per ospitare tutti i temi di cui vorrei parlarvi. Fatti che si susseguono alla velocità della luce. Ma andiamo con ordine. Informa, la società che organizza i saloni di Montecarlo e Fort Lauderdale, ha acquisito il gruppo editoriale di Boat International, la rivista ritenuta, da molti ma forse non da tutti, la bibbia del mondo dei superyacht. Credo, a mio modesto parere, che per esserlo davvero si dovrebbe essere portatori di verità oggettive. Sappiamo bene uanto sia di cile restare lontani dai compromessi imposti dalle politiche commerciali legate alle dinamiche del mercato. Tuttavia non si tratta di un fatto particolarmente sorprendente in quanto il gruppo Informa era già proprietario di altre riviste. In una logica di sistema, organizzare un salone e possedere uno dei media ritenuti tra i pi in uenti del mercato ha certamente la sua valenza. Ma le mie domande sono: C’è ancora spazio per una rivista internazionale che guardi ai fatti dell’industria nautica con obiettività? Potranno i giornalisti esprimere le loro

ORGANIZZARE UN SALONE NAUTICO E POSSEDERE

UNO DEI MEDIA RITENUTI

TRA I PIÙ INFLUENTI DEL MERCATO HA CERTAMENTE

LA SUA VALENZA. MA C’È ANCORA SPAZIO PER UNA

RIVISTA INTERNAZIONALE

CHE GUARDI AI FATTI

DELL’INDUSTRIA NAUTICA

CON OBIETTIVITÀ?

ORGANISING A BOAT SHOW AND OWNING ONE OF THE MOST INFLUENTIAL MEDIA IN THE MARKET IS CERTAINLY WORTHWHILE. BUT IS THERE STILL ROOM FOR AN INTERNATIONAL MAGAZINE THAT LOOKS OBJECTIVELY AT WHAT IS HAPPENING IN THE MARINE INDUSTRY?

opinioni senza essere condizionati dalle logiche di sistema, ma soprattutto senza privilegiare la necessità di organizzare un salone nautico di successo? Staremo a vedere, solo il tempo ci darà la risposta a questa banale domanda. Sono sicuro che gli organizzatori di questi saloni non attueranno politiche discriminatorie nei confronti dei media concorrenti di Boat International, di IBI e di Dockwalk.

È anche certo che gli spazi di autonomia fuori dalle logiche industriali si riducono sempre di più. Tuttavia, non bisogna smettere di credere che il giornalismo indipendente non abbia un futuro.

Potrebbe essere addirittura il contrario per coloro che non appartengono a queste logiche. L’informazione libera aiuta i cambiamenti, favorisce dinamiche originali fuori dagli schemi. Non è soggetta alla necessità di remunerare gli investitori con margini di guadagno sempre più elevati. Ho avuto la grandissima soddisfazione di leggere che la Procura di Napoli ha sequestrato le baracche abusive del porto di Mergellina, oggetto del mio editoriale di giugno. Non sono così ingenuo da pensare che il sequestro delle baracche sia merito mio, ma rilevo che un problema segnalato è oggi all'attenzione della magistratura. Cambiando argomento, ma sempre legato alla funzione dei media, ho letto un acceso dibattito sulle pagine di Facebook relativo alle qualità di una determinata marca di gommoni contrapposte a quello di un suo concorrente. Il senso di appartenenza al brand è così forte da oscurare completamente i valori e le caratteristiche tecniche dei due marchi. Si potrebbero definire chiacchiere da bar. isto anche il contesto in cui sono espresse. Credo che invece siano lo specchio di come la cultura, tecnica e in senso più in generale, siano, sempre più emarginate.

Dobbiamo fare uno sforzo supplementare per dialogare con questo popolo di diportisti. La cultura e l’onestà intellettuale devono essere sempre di più il nostro faro. Sempre a proposito di cultura, per celebrare i nostri 30 anni di vita abbiamo indetto un concorso per giovani progettisti dedicato all’architetto Paola Galeazzi. Abbiamo assegnato i premi nel Museo Adi di Milano, la sede per eccellenza del design internazionale. Di tutto questo vi parlerò nel prossimo numero.

LA PROCURA DI NAPOLI HA SEQUESTRATO LE BARACCHE ABUSIVE DEL PORTO DI MERGELLINA, OGGETTO DELL’EDITORIALE DI GIUGNO. THE NEAPOLITAN PUBLIC PROSECUTOR'S OFFICE HAS CONFISCATED THE ILLEGAL HUTS IN THE PORT OF MERGELLINA THAT I WROTE ABOUT IN MY EDITORIAL PUBLISHED IN JUNE.

Thismonth, the pages we normally devote to the editorial are not enough to cover all the topics I want to tell you about. Things are happening at lightning speed. But let's take things in order. Informa, the company that organises the Monte Carlo and Fort Lauderdale boat shows, has acquired the Boat International publishing group, the magazine that many, but perhaps not all, consider the bible of the superyacht world. In my humble opinion, for a magazine to truly deserve this reputation, it should publish objective truths. e know how di cult it is to stay away from the compromises imposed by commercial policy and the dynamics of the market. This is not particularly surprising, however, as the Informa group already owned other magazines. In the logic of the establishment, there is certainly value in organising a show and owning one of the most in uential media in the market. ut have to ask the following questions: Is there still room for an international magazine that looks objectively at what is happening in the nautical industry? Will journalists be able to express their opinions without being conditioned by the logic of the establishment and, above all, without prioritising the need to organise a successful boat show?

e will have to wait and see. nly time will tell. am confident that the organisers of these shows will not adopt a discriminatory policy towards the competing media of Boat International, IBI and Dockwalk. What is also certain is that the autonomous spaces outside the industrial establishment are becoming smaller and smaller. But we must not stop believing that there is a future for independent journalism. It may even be the opposite for those who do not share this logic. Free information fosters change and encourages original dynamics outside the box. It is not subject to the need to reward investors with ever higher profit margins. was very pleased to read that the eapolitan public prosecutor s o ce has confiscated the illegal shacks in the port of Mergellina that were the subject of my editorial in June. I am not so naive as to think that the seizure of the huts was my doing, but I note that a reported problem is now before the curt. n a different subject, but still related to the role of the media, read a heated debate on acebook about the ualities of a particular brand of in atable boat compared to one of its competitors. The sense of brand a liation is so strong that it completely obscures the values and technical characteristics of the two brands. You could call it bar talk, especially given the context in which it takes place. I think it re ects how technical culture, and culture in general, is becoming more and more marginalised. e must make an extra effort to talk to these yachting people. ore than ever, culture and intellectual honesty must be our beacon. Still on the subject of culture, to celebrate our 30th anniversary we launched a competition for young designers dedicated to the architect Paola Galeazzi. We presented the awards at the ADI Design Museum in Milan, the epicentre of international design. I will tell you all

Agosto/August 2024

COLUMNS

38 News

82Revenue on Board – Fisco a bordo

88Gallery – ArtVerona

94Boat Gourmet – Mare Bistrot

100Harbours EVENTS

7437th America’s Cup

Yachts

ENGINES

118Volvo Penta IPS IMO III 210Yamaha V6 F350

Giuseppe Martines

Horizon Yacht SUPERYACHTS 152 Ferretti Yachts Infynito 90

COVER STORY

168Cranchi Sessantasette 67 Corsa

BOATS

184Bertram 35 Flybridge

192Frauscher 850 Fantom Air

200 Joker Boat Clubman 32

220 Mylius 66RS

TRAVEL

230 Friuli Venezia Giulia

TRADE

254Brokers top selection

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ON LINE

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Questo numero è stato chiuso in Redazione il 9 luglio 2024. This issue ended on 9th July 2024.

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BENETTI MOTOPANFILO

Legend, nave da diporto costruita da enetti, fa parte della serie otopanfilo. Lunga fuori tutto 37 metri e larga 7,80, stata disegnata da rancesco truglia. li interni sono firmati da Claudio a arini e Carl ickering. architettura navale opera di ierluigi usonio aval rchitecture in collabora ione con il dipartimento R&D del Gruppo imut enetti. e uipaggiata con due an che consentono una velocit massima di nodi.

BENETTI MOTOPANFILO

art of the otopanfilo series, the Legend is a pleasure ship built by enetti. ith an overall length of metres and a beam of . metres, the designed is by rancesco truglia. Claudio a arini and Carl ickering designed the interior. ierluigi usonio has designed the naval architecture in collaboration with the imut enetti D department. Thanks to two engines, the maximum speed is knots.

In occasione di Frieze New York 2024, Molteni & C. ha ospitato nel suo Flagship Store di Manhattan una mostra di dipinti della collezione OnlyOne di Alex Turco. La natura è tra le principali fonti di ispirazione per l’artista californiano autore di pezzi unici di grandi dimensioni.

On the occasion of Frieze New York 2024, Molteni & C. hosted an exhibition of paintings from Alex Turco’s OnlyOne collection at its flagship store in Manhattan. Nature is one of the main sources of inspiration for the Californian artist, author of unique large-scale works.

Mercury Marine presenta i motori elettrici Avator 75e e 110e. La gamma comprende anche Avator 7.5e, 20e e 35e. Il nuovo 75e è in grado di generare 7.500 W all’albero dell’elica, pari a 10 cavalli di potenza. Il 110e, invece, genera 11.000 W all’albero dell’elica, pari a 15 cavalli di potenza.

Mercury Marine introduces the Avator 75e and 110e electric engines. The range also includes the Avator 7.5e, 20e and 35e. The new 75e is capable of generating 7,500 watts at the propeller shaft, equivalent to 10 horsepower. The 110e produces 11,000 W at the propeller shaft, equivalent to 15 hp.

OCEANCO 80 METERS BY HOT LAB

Hot Lab ha disegnato il superyacht Simply Custom di 80 metri di lunghezza. Il concetto, che combina la continuit delle superfici con le essen e del design automobilistico degli anni ’60, è stato sviluppato su invito del costruttore olandese di superyacht Oceanco come parte della gamma Simply Custom del cantiere.

Hot Lab has designed the 80-metre superyacht Simply Custom. The concept, which combines the continuity of surfaces with the core elements of 1960s automotive design, was developed at the invitation of Dutch superyacht builder Oceanco as part of the yard’s Simply Custom range.

SENJOY NAUTICA LATINO

Senjoy 365 la speed boat ideale per le basi di noleggio, il boat sharing, anche in elettrico, e come tender per gli yacht. Leggera e agile come una moto d acqua, facile da condurre anche per i diportisti meno esperti e sen a patente.

The en oy 365 is the ideal speedboat for rental bases, boat sharing, including electric, and as a tender for yachts. Light and agile like a jet ski, it is easy to handle even for inexperienced boaters without a licence.

IN AND OUT BY CANTORI

Che si tratti di un elegante salotto a acciato su un giardino rigoglioso o di una ona pran o che si estende su una piscina soleggiata, antori o re solu ioni perfette per vivere e godere degli spazi esterni come fossero una continua ione del living interno. Non solo divani e poltrone, le novit portano fuori anche librerie e tavolini da salotto. e un esempio Twist, la colle ione di sedute creata da astello Lagravinese tudio, o la libreria Rocky, disegnata da Luca Roccadadria.

IN AND OUT BY CANTORI

hether it is an elegant living room overlooking a lush garden or a dining area facing a sunny pool, antori o ers perfect solutions for living and en oying outdoor spaces as an e tension of indoor living. s ell as sofas and armchairs, there are also ne bookcases and co ee tables. E amples include Twist, the seating collection designed by astello Lagravinese tudio, and Rocky, the bookcase designed by Luca Roccadadria.

Foresti&Suardi celebra l’anniversario della sedia Iseo, simbolo di un design senza tempo che continua a conquistare per stile e funzionalità. Disegnata dieci anni fa da Christian Grande, è realizzata in teak e acciaio, o re una seduta confortevole e può essere facilmente riposta quando non è in uso.

Foresti&Suardi is celebrating the anniversary of the Iseo chair, a symbol of timeless design that continues to impress with its style and functionality. Designed ten years ago by Christian Grande, it is made of teak and steel, provides a comfortable seat and can be easily stowed away when not in use.

37° NAUTILIA BOAT SHOW

Il 37° Nautilia, in programma dal 12 al 20 ottobre ad Aprilia Marittima è una bella occasione per trovare una barca usata. Gli organizzatori, Nicola Toso e Stefano Rettondini, si sono impegnati nel rendere sempre più appetibile questa manifestazione che attira migliaia di visitatori anche dalle vicine Austria, Germania e Slovenia.

37° NAUTILIA BOAT SHOW

The 37th edition of Nautilia, to be held in Aprilia Marittima from 12 to 20 ctober, is a great opportunity to find a second-hand boat. The organisers, Nicola Toso and Stefano Rettondini, are committed to making this event, which attracts thousands of visitors from nearby Austria, Germany and Slovenia, even more attractive.

FERRETTI GROUP AND FLEXJET

FERRETTI GROUP E FLEXJET HANNO ANNUNCIATO UNA NUOVA PARTNERSHIP PER OFFRIRE ESCLUSIVE SOLUZIONI COMBINATE ALLA CLIENTELA DI ALTO PROFILO ULTRA HIGH NET WORTH INDIVIDUALS. FERRETTI GROUP AND FLEXJET HAVE ANNOUNCED A NEW PARTNERSHIP TO OFFER EXCLUSIVE COMBINED SOLUTIONS TO HIGH-PROFILE ULTRA-HIGH NET-WORTH INDIVIDUALS.

Il superyacht Shamrock V è stato varato a Saxon Wharf, Southampton, Regno nito, dopo un refitting completo da parte di alcuni dei migliori maestri d’ascia, ingegneri e team di progetto del settore che hanno riportato lo yacht in condizioni perfette.

Following a complete refit by some of the best naval architects, engineers and project teams in the industry, the superyacht Shamrock V was launched at Saxon Wharf in Southampton, UK.

Dopo il successo dei suoi libri sull’arte di fare spazio, Lucia Larese torna in libreria con La magia del mare a vela (Mursia, 176 pagine, 17 euro), un libro che seduce il lettore con il suo andar per mare in luoghi lontani e incantevoli, dal Mediterraneo all’Atlantico, navigando fra emozioni, sapori e amori inattesi.

After the success of her books on the art of organising space, Lucia Larese is back in bookshops with La magia del mare a vela (Mursia, 176 pages, 17 €), a book that seduces the reader with a sea voyage to distant and enchanting places, from the Mediterranean to the Atlantic, sailing through emotions, flavours and unexpected loves.

ENATA AND MIRARRI

Enata ha stretto un accordo con Mirarri, un nuovo marchio di yacht degli Emirati

ENATA AND MIRARRI

Enata has signed an agreement with Mirarri, a new yacht brand from the

CHRISTENS ALP BY HEESEN YACHTS

HEESEN YACHTS HA CONSEGNATO AL SUO ARMATORE IL SUPERYACHT ALP, DOPO AVER COMPLETATO I TEST NEL MARE DEL NORD. FRANK LAUPMAN DI OMEGA ARCHITECTS È L’AUTORE DELLE LINEE ESTERNE, CRISTIANO GATTO HA DISEGNATO GLI INTERNI.

AFTER TESTING IN THE NORTH SEA, HEESEN YACHTS HAS DELIVERED THE SUPERYACHT ALP TO HER OWNER. THE EXTERIOR LINES WERE DESIGNED BY FRANK LAUPMAN OF OMEGA ARCHITECTS AND THE INTERIOR BY CRISTIANO GATTO.

HAVEN BY LÜRSSEN

Lürssen ha consegnato Haven disegnato da Jim Robert Sluijter, capo progettista degli esterni di Lürssen, che ha dichiarato: “Grazie ad un gioco di luce e vetri, tutti gli spazi interni sono ben collegati con l’esterno”. Gli interni contemporanei sono stati creati dallo studio inglese RWD.

Lürssen has delivered Haven, designed by Jim Robert Sluijter, Lürssen’s chief exterior designer, who said: “All interior spaces are well connected to the exterior thanks to an interplay of light and glass”. British studio RWD created a contemporary interior.

SPEROSE BY VALDENASSI

Sperose è la nuova gamma di arredi per esterni proposta da Valdenassi. Comprende divani, poltrone, tavolini modulabili e componibili. Tutti i componenti sono resistenti alla salsedine ed ai raggi U.V. ed i cuscini hanno un’imbottitura fast-dry. L’azienda ligure di Emanuele Maria Valdenassi, con sede ad Arma di Taggia, è specializzata nella fornitura di arredi e componenti nautici di alta qualità.

SPEROSE BY VALDENASSI

Sperose is the new range of outdoor furniture proposed by Valdenassi. It includes sofas, armchairs, modular and small tables. All the components are resistant to salt and UV rays and the cushions have a uick drying filling. Emanuele Maria Valdenassi’s Ligurian company, based in Arma di Taggia, specialises in the supply of high-quality nautical furniture and components.

approvato il bilancio 2023 che vede ricavi pari a 797 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2022, e un Ebitda del 13%. L’utile netto è di 12,5 milioni di euro. I numeri confermano il percorso di crescita in termini di volumi e redditività degli ultimi anni.

The shareholders’ meeting of Rina has approved the budget for 2023, which foresees a turnover of 797 million euro, an increase of 10% compared to 2022, and an Ebitda of 13 . The net profit is 12.5 million euros. The figures confirm the volume and profitability growth path of recent years.

Darwin 86 Empire è stato consegnato al suo armatore americano. Questo explorer yacht è lungo fuori tutto 26,30 metri, ed è spinto da due motori Scania da 294 kW ciascuno. Ha tre generatori Northern Light che forniscono 155 kW di potenza. In occasione delle prove in mare, Empire ha raggiunto una velocità massima di 11,6 nodi con un consumo di carburante di 146 l/h.

An American owner has taken delivery of a Darwin 86 Empire This explorer yacht has an overall length of 26.30 metres and is powered by two Scania engines of 294 kW each. It has three Northern Light generators with an output of 155 kW. During sea trials, the Empire reached a top speed of 11.6 knots with a fuel consumption of 146 l/h.

SANLORENZO SP110

Sanlorenzo SP110 è stato premiato con il Compasso d’Oro 2024 che celebra progetti virtuosi che uniscono qualità, innovazione e impatto culturale. Erano presenti i protagonisti di questo successo, Tilli Antonelli, Piero Lissoni, Bernardo Zuccon e Massimo Perotti.

The Sanlorenzo SP110 has been awarded the Compasso d’Oro 2024, which honours outstanding projects that combine quality, innovation and cultural impact. The protagonists of this success were present: Tilli Antonelli, Piero Lissoni, Bernardo Zuccon and Massimo Perotti.

PERSHING 140

Varato il quarto esemplare di Pershing dagli scali del Super Yacht Yard di Ancona. L’ammiraglia del brand, disegnata da Fulvio De Simoni, grazie a quattro motori Mtu 16 V 2000 M96L dalla potenza di 2.600 cv cadauno, naviga alla velocità massima di circa 36 nodi e a 30 di velocità di crociera. La costruzione è interamente in lega speciale di alluminio.

PERSHING 140

The fourth Pershing 140 has been launched from the Super Yacht Yard in ncona. The brand s agship, designed by Fulvio De Simoni, has a top speed of 36 knots and a cruising speed of 30 knots thanks to four MTU 16 V 2000 M96L engines developing 2,600 hp each. The entire structure is made of a special aluminium alloy.

THE LAMPS BY CATELLANI & SMITH

PER L’ABITAZIONE IN PIENO CENTRO STORICO DI AVERSA, PROGETTATA DALL’ARCHITETTO ANTONIO ZAGARIA, SONO STATE SCELTE LE LAMPADE IN COLOR ORO DI CATELLANI & SMITH. GOLD-COLOURED CATELLANI & SMITH LUMINAIRES WERE CHOSEN FOR THE HOUSE IN THE HISTORIC CENTRE OF AVERSA, DESIGNED BY ARCHITECT ANTONIO ZAGARIA.

NIMBUS 495 FLYBRIDGE

Questo motoryacht, progettato per lunghe crociere, è lungo fuori tutto 14,9 metri, largo 4,60, e ha un’immersione di 1,20 metri. Con un dislocamento a pieno carico di circa 20 tonnellate, e grazie a una propulsione Volvo Penta Ips 650 con 2 motori D6 di 480 cavalli ciascuno, naviga a 27 nodi di velocità massima.

Designed for long cruises, this motor yacht has an overall length of 14.9 metres, a beam of 4.60 metres and a draught of 1.20 metres. With a full load displacement of around 20 tonnes, she has a top speed of 27 knots thanks to a Volvo Penta IPS 650 propulsion system with two D6 engines of 480 hp each.

lobal et o re una flotta charter con una gamma diversificata di aeromobili. Negli ultimi mesi ha ampliato la sua flotta con nuovi aerei. Tra questi ci sono un Airbus ACJ330, un Airbus ACJ320, un Bombardier Global 7500 un Global Express XRS, due Falcon 7Xs e un nuovissimo Praetor 600, che arricchiscono ulteriormente l ampia o erta di aeromobili per tutte le esigenze.

Global et offers a charter fleet with a wide range of aircraft types. In recent months the company has added seven new aircraft to its fleet. These include an Airbus ACJ330, an Airbus ACJ320, a Bombardier lobal 500, a Global Express XRS, two Falcon s and a brand new Praetor 600, further enhancing the wide range of aircraft available to meet all requirements.

PATIO BY ETHIMO

Ethimo e Studio Zanellato/Bortotto creano Patio, una nuova linea di arredi outdoor che si distingue per l’uso creativo dell’intreccio abbinato alla bellezza naturale del teak.

Timone Yachts, società fondata da Luigi Gambelli, ha festeggiato 40 anni di attività alla Darsena del Sale di Cervia. Nell’occasione è stata ospitata, Mooring by the Med, la prima tappa del tour del Seadeck 6 di Azimut Yachts. Gambelli ha anche annunciato l apertura di un nuovo u cio a Tirana, in Albania.

At the Darsena del Sale in Cervia, Timone Yachts, founded by Luigi Gambelli, celebrated its 40th anniversary. During the event, Mooring by the Med, the first stage of the tour of Azimut Yachts’ Seadeck 6, was also welcomed. Gambelli also announced the opening of a new o ce in Tirana, Albania.

GRUPPO MARINEDI

I marina della rete del Gruppo Marinedi hanno animato l’estate lungo le coste del Mediterraneo con molti interessanti eventi. Villasimius è stata protagonista con il Festival della Marina, che ha accolto gli incontri con Paolo Sorrentino, Sandro Veronesi, Stefano Petrocchi, Alessandro Borghi, Luca Marinelli e Alessandro De Roma. Dal 30 ottobre al 3 novembre,

GROUP MARINEDI

The marinas of the Marinedi Group’s network enlivened the summer along the Mediterranean coast with many interesting events. Villasimius was the protagonist with the Marina Festival, which hosted meetings with Paolo Sorrentino, Sandro Veronesi, Stefano Petrocchi, Alessandro Borghi, Luca Marinelli and Alessandro De Roma. From 30 October

WILDER 60 BY WIDER

FULL CUSTOM

WIDER PRESENTA IL WILDER 60, MODELLO FULL CUSTOM DI 18,9 METRI DI LUNGHEZZA. DUE MOTORI MAN V8 DI 1.300 CV CIASCUNO CONSENTONO UNA VELOCITÀ MASSIMA DI 40 NODI. WIDER HAS UNVEILED THE WILDER 60, AN 18.9 METRE-LONG FULL CUSTOM MODEL. TWO MAN V8 ENGINES OF 1,300 HP EACH GIVE A TOP SPEED OF 40 KNOTS.

Varato wallywind110. Stefano de Vivo, ha dichiarato: “Il varo di questo modello a vela semicustom avviene nell’anno del 30° anniversario del brand, confermando quanto sia rilevante il settore dei superyacht a vela per Wally. Un segmento nel quale siamo da sempre all’avanguardia e per questo vogliamo continuare ad anticipare le tendenze del mercato”.

Wallywind110 has been launched. Stefano de Vivo, said: “The launch of this semicustom sailing model comes in the year of the brand’s 30th anniversary and confirms the importance of the sailing superyacht sector for Wally. It is a segment in which we have always been at the forefront and for this reason we want to continue to anticipate market trends”.

MINERA BY NEUTRA

La nuova collezione Erosion, disegnata dallo studio internazionale Zaha Hadid Architects per Neutra, esplora l’interazione dinamica tra materia, tempo e forma. Il tavolo Minera è ricavato da un unico pezzo di marmo per essere in equilibrio tra leggerezza e solidità.

The new Erosion collection by international studio Zaha Hadid Architects for Neutra is an exploration of the dynamic interaction between matter, time and form. The Minera table is carved from a single piece of marble to balance lightness and solidity.

FLEXPLORER 146 MAT

Varato il Flexplorer 146 Mat costruito da Cantiere delle Marche. Questa nave da diporto mostra l’adattabilità e la essibilit della serie per soddisfare i desideri e le specifiche richieste di ogni armatore. Mat, come tutta la linea Flexplorer, è stato progettato da Hydro Tec, che ha curato l’architettura navale e l’ingegneria. Gli interni sono di Nauta Design.

FLEXPLORER 146 MAT

The Flexplorer 146 Mat, built by Cantiere delle Marche, has been launched. This pleasure boat demonstrates the adaptability and exibility of the range to meet the needs and specific re uirements of each owner. ike the entire lexplorer range, Mat was designed by Hydro Tec, which also provided the naval architecture and engineering. The interior has been designed by Nauta Design.

NIKON COMEDY WILDLIFE AWARDS

IL NIKON COMEDY WILDLIFE AWARDS PREMIA DA UN DECENNIO LE PIÙ DIVERTENTI FOTO

DI FAUNA SELVATICA PER INCORAGGIARE IL MONDO A PARTECIPARE AL DIBATTITO SULLA CONSERVAZIONE E LA DIFESA DEGLI HABITAT.

FOR A DECADE, THE NIKON COMEDY WILDLIFE AWARDS HAVE BEEN REWARDING THE FUNNIEST WILDLIFE PHOTOS AND ENCOURAGING THE WORLD TO JOIN THE DEBATE ON HABITAT CONSERVATION AND PROTECTION.

ABSOLUTE AND WISE EQUITY

Wise Equity, attraverso il suo fondo Wisequity VI, ha u ciali ato un importante investimento in bsolute .p. ., a ienda speciali ata nella produ ione di yacht di lusso a motore fino a piedi. uesto accordo segna il uarto investimento del fondo, il uale ha l obiettivo di supportare gli a ionisti esistenti di bsolute nella loro strategia di crescita.

ise uity, through its ise uity fund, has formalised a significant investment in bsolute .p. ., a company specialising in the production of luxury motor yachts up to feet. This agreement marks the fourth investment by the fund, which aims to support bsolute s existing shareholders in their growth strategy.

SIPARIO BY ARAN

La cucina Sipario, progettata da Makio Hasuike & Co. per Aran, suggerisce una soluzione concepita come un palcoscenico dove si celebra non solo l’arte del cucinare, ma, come insegna il teatro, anche l’incontro e lo scambio di pensiero. Un progetto di aggregazione e partecipazione in cui ciascun dettaglio è stato studiato per migliorare l’idea di spazio interattivo in cui vivere.

SIPARIO BY ARAN

The Sipario kitchen, designed by Makio Hasuike & Co. for Aran, proposes a solution conceived as a stage where not only the art of cooking is celebrated, but also, as theatre teaches, the meeting and exchange of ideas. A project of gathering and participation, where every detail is designed to promote the idea of an interactive living space.

Missione Olimpiadi 2024, il raid di 3.158 miglia, organizzato dal Club del Gommone di Milano, ha portato i soci del Club a navigare da Varazze a Parigi a bordo di un gommone Nuova Jolly Prince 24 Exclusive, spinto da un fuoribordo Suzuki DF300AP.

Olympic Games 2024 Mission , the 3,158-mile raid organised by the Club del Gommone di Milano, took club members from Varazze to Paris aboard a Nuova Jolly Prince 24 Exclusive dinghy powered by a Suzuki DF300AP outboard.

salonenautico.com

E Events Le della velocità

The wings of speed

SUI FOIL A 50 NODI, ANCHE SE L’INTENSITÀ DEL VENTO È MOLTO INFERIORE. QUELLA CHE INIZIA ALLA FINE DI AGOSTO A BARCELLONA SARÀ UNA COPPA AMERICA DIVERSA

DA TUTTE LE ALTRE

ON THE FOILS AT 50 KNOTS, ALTHOUGH THE WIND INTENSITY IS MUCH LOWER. WHAT STARTS AT THE END OF AUGUST IN BARCELONA WILL BE AN AMERICA’S CUP UNLIKE ANY OTHER by Niccolò Volp i

“Stanno per uscire in allenamento, vuoi andare a vederli?”. E come rinunciare a un invito del genere? A rivolgermelo è Sophia Urban di Alinghi Red Bull Racing che da due anni insieme a un team composto da 70 ingegneri, skipper, timonieri e atleti in genere, vive a Barcellona in preparazione delle regate di Coppa merica che ini ieranno alla fine di agosto. Inizialmente il vento non era molto e la barca ha bisogno di almeno otto nodi per alzarsi sui foil. Una volta aumentata l’intensità, la velocità raggiunta è stata impressionante. L’abbiamo seguita a 30 nodi quando l’aria era circa la metà. Alla massima superano i 50 nodi. Solo qualche edizione fa, quando non c’erano ancora i foil, sembrava incredibile che le barche di Coppa America riuscissero ad andare a 10 nodi di velocità. Oggi hanno quintuplicato quella performance. Sono anche imbarcazioni che nulla hanno a che fare con quelle precedenti. Da vicino impressiona, vista poppa, la sottigliezza dello scafo. Gli AC75 sembrano delle foglie poggiate sull’acqua, prima che si alzino sui foil. Il regolamento prevede che ciascun team possa realizzare un solo modello di AC75. I concorrenti hanno costruito gli AC40, più piccoli, sui quali si sono allenati. Anche

l’organizzazione dell’equipaggio a bordo è radicalmente cambiata. Ci sono otto persone e solo quattro sanno cosa voglia dire andare a vela. Sono disposte sulle due fiancate, ciascuno al suo posto. I quattro davanti, due per lato, sono i “marinai”, mentre quelli dietro sono i “ciclisti”. Il loro compito è la regolazione delle vele e lo fanno pedalando. Non ci sono pi i coffee grinder perch con le gambe si è certamente più veloci di quanto non si facesse prima con le braccia. I “ciclisti” sono letteralmente sdraiati verso il basso con la faccia a pochi centimetri dal fondo dello scafo. Non possono nemmeno sollevare la testa, anche perch cos evitano di fare il minimo attrito, ma non hanno nemmeno idea di dove si trovino perch non è previsto che si possano guardare intorno. La gara è tutta nella velocità, nell e cien a della barca e dei foil. Niente cambi vela, e probabilmente, pochi duelli durante i minuti di pre partenza. Conta arrivare alla linea di partenza con la massima velocità e nell istante esatto dello start. Di cile immaginare che barche cos veloci potranno sfidarsi sfiorandosi in continue virate e strambate. Di cile pensare che il timoniere, oltre a farsi trovare pronto alla partenza, si preoccupi di far prendere una penalità all’avversario.

Teams

EMIRATES TEAM NEW ZEALAND – defender – Nuova Zelanda//New Zealand

INEOS BRITANNIA – challenge of record – UK

ALINGHI RED BULL RACING – Svizzera//Switzerland

LUNA ROSSA PRADA PIRELLI TEAM – Italia//Italy

NYYC AMERICAN MAGIC – Usa

ORIENT EXPRESS RACING TEAM – Francia//France

iascun team in gara sfider due volte ogni avversario, tranne New Zealand che è il defender. Sui cinque contendenti della Louis Vuitton passano al turno successivo in quattro, in pratica ne rimane escluso solo uno. Poi ci sono le semifinali e la finale, al meglio delle sette regate. Il primo che vince sette regate, ha sconfitto l avversario. hi vince, sfida il defender, ovvero Emirates Team New Zealand per aggiudicarsi la 37esima America’s Cup.

Except for New Zealand, who are the defending champions, each team in the race will challenge each opponent twice. Of the five competitors in the Louis Vuitton Cup, four will progress to the next stage, so only one will be eliminated. Then come the semifinals and the final, the best of seven regattas. The first to win seven races has defeated the opponent. The winner will challenge the defender, Emirates Team New Zealand, to win the 37th America’s Cup.

Il successo di ogni campagna di Coppa America risiede nel suo progetto. Per la barca u ciale un gruppo di designer 3 ha svolto un ruolo cruciale nel trasformare la visione del lead designer Marcelino Botín in realtà. Dopo un anno e mezzo di lavoro meticoloso, il team ha visto i propri progetti prendere vita lo scorso aprile.

Every America’s Cup campaign succeeds through design. For the o cial boat, a group of 3D designers played a crucial role in bringing the vision of lead designer Marcelino Botín to life. The team saw their designs come to life last April after a year and a half of painstaking work.

Lo spettacolo sarà soprattutto televisivo, dato che anche la durata della regata è studiata per questa necessità. La sensazione è che si goda molto di più con una vista dall’alto e quindi con le telecamere dei droni, piuttosto che dall’acqua. I sindacati che si contenderanno il trofeo sportivo più antico del mondo, la prima edizione risale infatti al 1851, sono in tutto sei. Team New Zealand è il detentore e gli sfidanti sono gli inglesi di neos. Le regate saranno però a Barcellona e non in uova elanda anche perch il Golfo di Hauraki ad Auckland ha un vento non adatto a questo genere di imbarcazioni. Oltre ai Kiwi e Ineos ci sono Alinghi Red Bull Racing, Luna Rossa Prada Pirelli, American Magic e Orient Express che, a discapito del nome, ha un equipaggio francese. Il 27 ottobre scopriremo chi si sarà aggiudicato la 37esima Coppa America, ma nella seconda metà di agosto, già dopo le prime regate della Louis Vuitton Cup sarà facile immaginare chi è più competitivo e potrà arrivare a sfidare Team ew ealand. Conta la velocità e quasi solo quella, e quindi al primo start si capirà quale team di progettisti è riuscito a realizzare lo scafo più performante.

Maxime Bachelin and Simeone Busonero.
Brad Butterworth.
Arnaud Psarofaghis and Lucien Cujean.
Ferran Torres and Franco Noti testing the simulator.
Ernesto Bertarelli.
Adolfo Carrau and Marcelino Botín. Franco Noti.
Juan Vila.
Maxime Bachelin. Nicolas Charbonnier.
Théry Schir and Nico Stahlberg.
Silvio Arrivabene.

“They are on their way to training, would you like to have a look?”. How could I refuse an invitation like that? The suggestion came from Alinghi Red Bull Racing’s Sophia Urban, who has lived in Barcelona for two years with a team of 70 engineers, skippers, helmsmen and athletes preparing for the America’s Cup regattas scheduled to start in late August. Initially, the wind was light and the boat needed at least eight knots to get up on the foil. But when the wind finally came just a little stronger the speed the boat was able to achieve was truly impressive. We were following them at a speed of 30 knots when the wind was only about half that speed. At top speed, they can exceed 50 knots. Just a few editions ago, before the advent of foils, it was incredible that America’s Cup boats could do as little as 10 knots. Today that performance has increased fivefold. This type of boat has nothing to do with what came before. If you look at them up close, from the stern, the slenderness of the hull is striking. The AC75s look like

real leaves oating in the water before they get on the foils. The regulations state that each team can only make one AC75 model. Contestants therefore made the smaller si ed AC40s, which they have been training on. Even the organisation of the on board crew has radically changed. The crew now includes eight people and only four know how to sail. They are placed along the two sides, each one on their specific spot. The four people in the front, two on each side, are the “sailors”, while the ones in the back are the “cyclists”. Their task is to adjust the sails and they do so by pedalling with their legs. The coffee grinders are now gone, because it is certainly faster to pedal with your legs than to grind with your arms. The cyclists are lying face down, just a few centimetres from the bottom of the hull. They are not even allowed to raise their head to avoid creating even the least bit of friction, so they don’t even know where they are because they cannot look around. The race is all based on the speed and e ciency of the boat and

foils. No sail changes and, probably, few duels during the minutes before the start. What counts is reaching the start line at maximum speed and at the exact moment of the start. It is hard to imagine that such fast boats will be able to challenge each other in a race of constant tacking and jibing. nd it is equally hard to imagine that the helmsman will not only have to be ready for the start, but will also have to worry about his opponent getting a penalty. The show is mainly for television, and the length of the regatta has been studied for this purpose. You get the feeling that the show is much more enjoyable from the aerial view provided by the drone cameras than from the water. Six syndicates are competing for the oldest sporting trophy in the world the first edition dates back to . Team New Zealand are the defending champions and have a challenge from the English team, Ineos. However, the regattas will be held in Barcelona rather than New Zealand, partly because the wind in Auckland’s Hauraki Gulf is not suitable for this type of boat. The Kiwis and neos will be joined by linghi ed Bull Racing, Luna Rossa Prada Pirelli, American Magic and Orient Express. The latter, despite its name, has a rench crew. n ctober we will find out who has won the 37th America’s Cup, but in the second half of August, after the first ouis uitton Cup regattas, it will be easy to see who is the most competitive and capable of challenging Team New Zealand. Speed is almost the only thing that counts, so it will be clear from the very first start which team of designers has managed to create the hull with the best performance.

La barca che disputer le regate u ciali si è comportata egregiamente. Il trimmer Bryan Mettraux ha evidenziato le di eren e rispetto ai modelli precedenti, sottolineandone la struttura più leggera e la migliore maneggevolezza. Il team continua ad imparare e ad adattarsi, cercando di sfruttare tutto il potenziale della barca.

The boat, which will be the o cial regatta boat, was a very good performer. Trimmer Bryan Mettraux pointed out the differences between this boat and the previous models, particularly the lighter structure and better handling. The team continues to learn and adapt, trying to exploit the boat’s full potential.

Yachts Art & Art & Yachts

ALCUNE CONSIDERAZIONI DI NATURA FISCALE

SUI POSSIBILI EFFETTI TRIBUTARI LEGATI ALL’ACQUISTO DI UN’OPERA D’ARTE

SOME TAX CONSIDERATIONS ON THE POTENTIAL TAX IMPLICATIONS OF BUYING ARTWORK

REVENUE on BOARD

Èsempre maggiore l’avvicinamento degli armatori al mondo dell’arte o, meglio, della passione degli armatori di volere arricchire i propri yacht con alcune importanti opere artistiche. Secondo alcuni operatori del mondo dell’arte, la simbiosi tra arte e yachting sta avendo una forte crescita negli ultimi anni e per questo riteniamo che possa essere di interesse per il lettore qualche spunto di ri essione su uestioni di natura fiscale attinenti all ac uisto di opere d’arte per essere installate su uno yacht. possibili effetti fiscali possono essere distinti a seconda che si tratti di armatore privato ovvero di armatore che opera nell’esercizio di impresa, arte o professione. Nel primo caso, l’armatore che intende acquistare l’opera d’arte per essere destinata al proprio yacht non ha certamente titolo per detrarre l’IVA applicata all’acquisto, sebbene può spesso trovarsi nella più favorevole situazione in cui il venditore applica il regime del margine IVA, il che comporta un minore impatto sul prezzo finale dell imposta medesima. ualora invece l’armatore chieda al cantiere di acquistare l’opera e installarla sullo

yacht, nella maggior parte dei casi si troverà – per il principio di accessorietà – a vedersi applicato il medesimo regime IVA proprio dello yacht e, uindi, per esempio, potr beneficiare di una attenuazione dell’impatto dell’IVA in ipotesi di acquisto dello yacht tramite contratto di leasing, se lo yacht medesimo viene in parte utilizzato fuori dalle acque comunitarie. In ogni caso l’armatore privato non ha titolo per la deduzione del relativo costo e questo vale ovviamente sia per l’opera d’arte sia per lo yacht. Potrebbe invece essere di interesse dell’armatore privato ricordare che le opere d’arte – a prescindere dal proprio valore –se utilizzate per l’arredamento delle abitazioni o comunque delle aree private, incluso lo yacht, si considerano comprese nell’attivo ereditario e rientrano nell’importo forfettario del dieci per cento del valore globale netto imponibile dell’asse ereditario, che il legislatore presume esistere per arredamento, gioielli ed altri beni mobili. E questo potrebbe senz’altro rappresentare una grande opportunità per le opere d’arte di valore molto

rilevante. Nella diversa ipotesi in cui, invece, l’armatore è un soggetto operante nell’esercizio di impresa, arte o professione, l’acquisto di un’opera d’arte per essere destinata allo yacht ha un differente impatto fiscale. nnan i tutto, infatti, il costo dell’opera d’arte in sé o quale elemento che incrementa il valore dello yacht sar deducibile ai fini delle imposte sul reddito, mediante la deduzione periodica delle relative quote di ammortamento.

Da un punto di vista dell’IVA, invece, se l’opera d’arte viene acquistata per il tramite del cantiere - ed il relativo costo viene portato ad incremento del prezzo dello yacht – si applicherà il medesimo regime IVA per l’acquisto dello yacht, a meno che il valore (economico e non) dell’opera d’arte non permetta di considerare quest’ultima un bene accessorio allo yacht, il che comporta l’applicazione dell’IVA in via autonoma. Anche nella diversa ipotesi in cui l’armatore acquista l’opera d’arte autonomamente, è comunque ammesso a detrarre l’IVA eventualmente applicata. A chiusura di questo intervento si ritiene peraltro utile ricordare che una specifica regolamentazione a tutela delle opere d’arte – o, meglio, di una categoria di ueste prevede una serie specifica di regole e limiti per la conservazione e lo spostamento delle opere d’arte, principalmente quando queste sono destinate a lasciare il territorio nazionale. Per tale ragione, si consiglia che ciascun armatore che voglia acquistare un’opera d’arte da installare nel proprio yacht faccia riferimento ad un esperto di arte che lo assista in tali procedure.

L’ACQUISTO DI OPERE D’ARTE DA PARTE DELL’ARMATORE CHE AGISCE AL DI FUORI DEL REGIME DI IMPRESA PUÒ RAPPRESENTARE UNA GRANDE OPPORTUNITÀ ANCHE IN SEDE DI EVENTUALE SUCCESSIONE EREDITARIA. THE PURCHASE OF WORKS OF ART BY A YACHT OWNER ACTING OUTSIDE THE CORPORATE REGIME CAN ALSO BE A GREAT OPPORTUNITY IN THE EVENT OF A POSSIBLE INHERITANCE.

MoreGalleria Passarella 1 20122 Milano, Italia Via Agostino Depretis 86 00184 Roma, Italia cms.law

Mobile: +39 347 3441141

E-mail: berardo.lanci@cms-aacs.com

L’Avvocato Berardo Lanci è partner del dipartimento fiscale della firm internazionale CMS, presente in 44 Paesi con 9 u ci e pi di 5.000 professionisti. In Italia CMS è presente con lo Studio CMS Adonnino Ascoli avasola camoni che ha u ci a Milano e a Roma. L’Avvocato Berardo Lanci vanta tra le proprie aree di specializzazione un’esperienza pluriennale nell’ambito della tassazione dello yachting, maturata sia prestando assistenza consulenziale sia rappresentando e difendendo i propri clienti davanti agli organi dell’Agenzia delle Entrate e della giustizia tributaria.

Berardo Lanci is partner in the tax department of the international firm CMS, present in 44 countries with 79 o ces and more than 5, professionals. In Italy CMS is present with CMS Adonnino Ascoli Cavasola Scamoni, which has o ces in Milan and Rome. Berardo Lanci’s areas of speciali ation include many years of experience in yachting taxation, gained both by providing consultancy assistance and by representing and defending his clients before the Italian Revenue Agency and tax courts.

and more yacht owners are becoming involved in the world of art, or more accurately the passion of yacht owners to enrich their vessels with significant works of art. ccording to some in the art world, the symbiosis between art and yachting has been growing rapidly in recent years, and we thought it might be of interest to the reader to provide some insight into the tax issues involved in purchasing works of art to be displayed on a yacht. The possible tax effects can be distinguished depending on whether the owner is a private owner or an owner operating in the exercise of a business, art or profession. n the first case, the shipowner who intends to purchase the work of art for installation on his yacht will certainly not be entitled to deduct the T applied to the purchase, although he may often be in a more favourable situation if the seller applies the T margin scheme, which has a lesser impact on the final price of the T itself. n the other hand, if the shipowner asks the shipyard to purchase the artwork and install it on the yacht, he will in most cases - due to the ancillary principle - be subject to the same T regime as the yacht itself, and thus benefit from a mitigation of the T impact if, for example, the yacht is purchased through a lease agreement, if the yacht is partly used outside EU waters. n any case, the private shipowner is not entitled to deduct the relevant cost and this applies to both the piece of art and the yacht. oreover, it may be in the interest of the private shipowner to remember that works of art regardless of their value - when used to decorate homes or other private places, including the yacht, are considered part of the inheritance and are included in the lump

La società di charter che acquista l’opera d’arte per essere installata su uno yacht può dedurre ai fini fiscali il relativo costo.

A tax deduction can be claimed by the charter company purchasing the artwork to be installed on the yacht.

sum of 10% of the total net taxable value of the inheritance, which the legislator assumes to exist for furniture, jewellery and other movable property. This could be a great opportunity for very valuable works of art. n the different hypothesis where, the owner is a subject operating in the exercise of a business, art or profession, the purchase of a work of art for the yacht has a different tax impact. First of all, the cost of the piece of art in itself or as an element increasing the value of the yacht is deductible for income tax purposes through the periodical deduction of the relevant depreciation allowances. rom a T point of view, on the other hand, if the work of art is purchased through the shipyard - and the cost thereof is added to the price of the yacht the same T regime applies as for the purchase of the yacht unless the value (economic or otherwise) of the work of art does not allow the latter to be considered an accessory good to the yacht, which entails the application of T autonomously. ven in the different hypothesis in which the owner purchases the work of art independently, he is still entitled to deduct any T that may be applied. t the end of this article, however, it is considered useful to recall that specific regulations for the protection of works of art - or, more precisely, a category of works of art provide for a specific set of rules and limits for the conservation and movement of works of art, especially when they are intended to leave the national territory. or this reason, it is recommended that any shipowner wishing to ac uire a work of art for installation on his yacht should consult an art expert to help him with these procedures.

Berardo Lanci CMS Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni

LA 19ESIMA EDIZIONE DI ARTVERONA È IN PROGRAMMA DALL’11 AL 13 OTTOBRE 2024 NEI PADIGLIONI DI VERONAFIERE THE 19TH EDITION OF ARTVERONA WILL BE HELD IN THE HALLS OF VERONAFIERE FROM 11 TO 13 OCTOBER 2024

Sopra, Rodrigo D’Erasmo, violinista, polistrumentista, compositore, arrangiatore e produttore. Sotto, un ritratto dell’artista Luana Perilli.

Above, Rodrigo D’Erasmo, violinist, multi-instrumentalist, composer, arranger and producer. Below, a portrait of artist Luana Perilli.

Lamanifestazione, diretta per il quinto anno consecutivo da Stefano Raimondi, con la vicedirezione artistica di Elena Forin, segna un importante rinnovamento in termini organizzativi, puntando a mantenere alto il livello qualitativo delle gallerie espositrici e dei progetti collaterali, che, anno dopo anno, rinsaldano l’alleanza con le imprese, le istituzioni e il tessuto culturale cittadino. Stefano Raimondi ha dichiarato: “La prossima edizione di rtVerona si configura co e una piatta or a di sca bio capace di ri ettere sull’attualità attraverso diverse proposte. a fiera ha saputo costruire una identit precisa, che si alimenta con nuove iniziative attraverso il coinvolgimento di numerose gallerie, la commissione di grandi opere ad artisti italiani e internazionali, la partecipazione di fondazioni, archivi e studi d’artista, il dialogo permeabile con la città e l’attenzione ai collezionisti e al tessuto imprenditoriale. Con lo straordinario intervento site specific e time specific di Ugo Rondinone, l’Habitat di Fabio Mauri che riunisce per la prima volta l’intero corpus degli Zerbini, il progetto alla GAM di Mario Merz, il programma di accoglienza di gallerie e collezionisti, i numerosi premi e oltissi e altre proposte in fiera e in città, l’edizione 2024 di ArtVerona completa il percorso iniziato cinque anni fa per

promuovere e valorizzare il sistema dell’arte italiano”. Patrizia Nuzzo, Curatrice Responsabile della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea della GAM, ha dichiarato: “La partecipazione dei Musei Civici alla programmazione degli eventi di ArtVerona dedicati al contemporaneo si rinnova attraverso diverse collaborazioni che si svolgeranno in più siti museali, tra queste la mostra dedicata a Mario Merz”.

The event, directed for the fifth consecutive year by Stefano Raimondi, with Elena Forin as deputy artistic director, has undergone a major organisational overhaul, intending to maintain the high quality of the exhibiting galleries and the accompanying projects, which year after year strengthen the alliance with the city’s businesses, institutions and cultural fabric. Stefano Raimondi said: “The next edition of ArtVerona has been configured as a plat or o e changes, capable o re ecting on current events through a variety of proposals. The fair has been able to create a precise identity, nourished by new initiatives, with the participation of numerous galleries, the commissioning of important works to Italian and international artists, the participation of foundations, archives and

artists’ studios, the open dialogue with the city and the attention paid to collectors and the business community. The 2024 edition of ArtVerona completes the path begun five ears ago to pro ote and enhance the Italian art system thanks to Ugo Rondinone’s extraordinary site- and intervention, Fabio Mauri’s abitat, hich or the first ti e brings corpus, Mario , the programme of welcoming galleries and collectors, the numerous awards and many other proposals at the fair and in the city”. Patrizia Nuzzo, curator in charge ’s collection of modern and

contemporary art, said: “The participation of the Civic Museums in the programming of ArtVerona’s events dedicated to contemporary art is renewed through various collaborations that will take place in several museum locations, including the exhibition dedicated to Mario Merz”.

Nella foto a sinistra, il direttore di ArtVerona, Stefano Raimondi. Sotto, un’opera di Ugo Rondinone. In alto, gli Zerbini di Fabio Mauri.

the picture on

In
the left, the director of ArtVerona, Stefano Raimondi. Below, a work by Ugo Rondinone. At the top, Fabio Mauri’s Zerbini.

Boat Gourmet Food experience

LO CHEF GIANFRANCO PASCUCCI, CON UNA FOOD EXPERIENCE, HA INAUGURATO A FIUMICINO IL RISTORANTE MARE BISTROT GIANFRANCO PASCUCCI HAS OPENED THE MARE BISTROT RESTAURANT IN FIUMICINO WITH A FOOD EXPERIENCE

Gianfranco Pascucci

è uno chef stellato che interpreta i profumi e i sapori del mare e del territorio del litoraneo laziale.

Gianfranco Pascucci is a starred chef who interprets the fragrances and flavours of the sea and the Latium coastline.

Gianfranco Pascucci ha ospitato la prima tappa di una serie di appuntamenti dal titolo “Food Experience: tra design e architettura aromatica” organi ati da nfinito Design e Koppert Cress. Un viaggio sensoriale che unisce il design e la cucina, i sapori e le forme. La tappa di Fiumicino ha dato il benvenuto ad una selezionata élite di circa 30 chef stellati e rinomati del settore, provenienti da diverse zone di Roma e dintorni per un pranzo esclusivo. “Cucinare è amore trasformato in pensieri, aromi e sapori”, è questa la frase che gli ospiti si sono trovati come segnaposto al loro arrivo, perché questa è l’essenza che ritroviamo in ogni loro storia.

Durante questa piacevole esperienza culinaria, i partecipanti hanno avuto il privilegio di gustare la cucina di Gianfranco Pascucci, chef stellato e interprete dei profumi e sapori del mare e del territorio di Fiumicino.

Ogni piatto presentato è stato una combinazione armoniosa di ingredienti di alta qualità e creatività culinaria, una vera esperienza di Food Design, di cibo e progettazione. A partire dalle materie prime di Koppert Cress, specializzato nel settore dei micro vegetali aromatici, con ingredienti che hanno

accompagnato tutte le creazioni dello chef Pascucci, contribuendo a esaltare i piatti con profumi e grande freschezza. nfinito Design, attraverso le proprie collezioni, ha arricchito l’esperienza a tavola, trasformando ogni creazione dello chef in una vera e propria opera d’arte, stimolando non solo la parte visiva ma anche quella tattile del Krion Solid Surface con cui sono realizzati i piatti.

Giafranco ascucci hosted the first in a series of events entitled “Food Experience: between design and aromatic

were used in all of Chef ascucci s creations, adding fragrance and freshness to the dishes. nfinito Design, through its collections, has enriched the experience of the table, transforming each of the chef s creations into a true work of art, stimulating not only the visual but also the tactile part of the rion olid urface with which the dishes are made.

Laura arboni ha creato Infinito Design, azienda specializzata nella produzione di piatti realizzati in Krion Solid Surface.

Laura Carboni has founded Infinito Design. The company specialises in the production of rion Solid Surface dishes.

Burocrazia canaglia Burocrazia canaglia

A rogue bureaucracy A rogue bureaucracy

DPR 509, RIFORMA DEL TITOLO V E DIRETTIVA

DPR 509, RIFORMA DEL TITOLO V E DIRETTIVA

BOLKESTEIN, LE NORME CHE RIGUARDANO

BOLKESTEIN, LE NORME CHE RIGUARDANO

LE CONCESSIONI DEMANIALI, SONO SPESSO IN CONTRASTO TRA LORO. EPPURE BASTEREBBE POCO PER FARE CHIAREZZA E SVILUPPARE

LE CONCESSIONI DEMANIALI, SONO SPESSO IN CONTRASTO TRA LORO. EPPURE BASTEREBBE POCO PER FARE CHIAREZZA E SVILUPPARE

LA PORTUALITÀ TURISTICA

LA PORTUALITÀ TURISTICA

PRESIDENTIAL DECREE 509, THE REFORM OF TITLE V, AND THE BOLKESTEIN DIRECTIVE, THE RULES ON STATE CONCESSIONS, ARE OFTEN AT ODDS WITH EACH OTHER. BUT LITTLE WOULD SUFFICE TO BRING CLARITY AND DEVELOP TOURIST PORTS by Niccolò Volp i

PRESIDENTIAL DECREE 509, THE REFORM OF TITLE V, AND THE BOLKESTEIN DIRECTIVE, THE RULES ON STATE CONCESSIONS, ARE OFTEN AT ODDS WITH EACH OTHER. BUT LITTLE WOULD SUFFICE TO BRING CLARITY AND DEVELOP TOURIST PORTS by Niccolò Volp i

HARBOURS

Ho letto che la burocra ia affonda le sue radici nell antico gitto. dopo i faraoni, anche l impero persiano, uello romano e uello bi antino hanno sviluppato elementi che gli storici giudicano significativi di amministra ione burocratica. nche l etimologia non lascia dubbi: il potere dell u cio pubblico. uropa la culla della burocra ia dal secolo uando, alla nascita degli tati, cos come si delinearono in epoca moderna, il sovrano aveva l esigen a di fondare il proprio potere su un ceto di fun ionari alle sue dirette dipenden e. bbandonando i massimi sistemi e rimanendo con i piedi per terra, ma in riva al mare, la burocra ia da sempre uno degli ostacoli principali per la reali a ione di un porto turistico. il problema che dal secolo i sovrani si sono moltiplicati. oco meno di trent anni fa, il D stabiliva un iter caratteri ato da un principio di

ra ionalit . e concessioni demaniali sono un tema complesso, non fosse altro perch si deve costruire su un terreno che non di propriet . l demanio dello tato, ma una marina solitamente reali ata da una societ privata. nche per uesto non si pu vendere un posto barca perch non appartiene a chi lo ha reali ato, ma e rimane pubblico. i cede un diritto di usufrutto per la durata della concessione oppure per un periodo pi breve. nsomma, le implica ioni sono numerose, ma prima che ci fosse il D la trafila era davvero impegnativa. ual stato il grande merito di uesto decreto uello di mettere tutti i soggetti coinvolti intorno a un tavolo. uella che si chiama Conferen a di ervi i. Comune, egione, ovrintenden a e chi pi ne ha pi ne metta, sono tutti riuniti insieme alla societ privata che ha un progetto e richiede una concessione pluriennale per reali arlo. rima che

IL DPR 509 HA QUASI 30 ANNI, MA ANCORA OGGI È UNO STRUMENTO VALIDO PER L’APPROVAZIONE DI UN

NUOVO PORTO TURISTICO.

DPR 509 IS ALMOST 30 YEARS OLD, BUT IT IS STILL A VALID TOOL TODAY FOR THE APPROVAL OF A NEW MARINA

esistesse il D si doveva bussare a mille porte per avere il via libera. “Ha funzionato bene racconta ngelo erilli, Capitano di ascello, oggi in congedo che ha contribuito alla stesura del testo del Decreto perché nei primi anni sono stati approvati quasi quaranta progetti”. ncora oggi il D uno strumento fondamentale. “Deve essere aggiornato afferma oberto erocchio di ssomarinas e ci aspettiamo che il governo lo faccia come ha promesso e ha scritto nero su bianco nel Piano del Mare che ha approvato”. aggiornamento che chiedono tutti, inclusa Confindustria autica, riguarda la certe a dei tempi. n privato che vuole reali are un porto turistico ha diritto di sapere uanto durer l iter per l approva ione. l D aggiornato, insomma, dovrebbe introdurre anche un principio di silen io assenso. e entro una determinata data non arriva un parere di ualsiasi ente coinvolto, lo si d per ac uisito. a se la Conferen a di ervi i, prevista dal Decreto, ha avuto il merito di snellire la burocra ia e standardi are l iter per l approva ione di un nuovo porto turistico, un nuovo sovrano si messo di traverso.

l nuovo sovrano si chiama federalismo e, uando andava molto di moda, nel , stato riformato il Titolo della Costitu ione taliana. uesta riforma costitu ionale assegna nuovi poteri agli nti ocali, in particolare alle egioni. tra uesti poteri c anche la gestione del demanio marittimo.

l demanio sempre dello tato, ma la sua amministra ione delegata alle egioni che, a loro volta, la possono delegare ai Comuni. a dicotomia uesta: centrali are o decentrare n talia siamo riusciti a fare entrambe le cose e a farle contemporaneamente. Da un lato c il D che uniforma l iter burocratico per la concessione demaniale e per l approva ione di un progetto per un nuovo porto turistico, e dall altro c la riforma del Titolo della Costitu ione che assegna la gestione del demanio alle egioni. na sorta di tiro alla fune con il rischio che si crei una situa ione di stallo, colpevole di fermare lo sviluppo della portualit turistica in talia. arebbe meglio che ci fosse una sorta di centrali a ione, nel senso che l iter per approvare un nuovo porto turistico dovrebbe essere lo stesso in tutta talia. , forse, sarebbe meglio valori are le competen e delle utorit ortuali che sono numerose e coprono

IL DPR 509 HA ISTITUITO LA CONFERENZA DI SERVIZI, CIOÈ HA MESSO INTORNO ALLO STESSO TAVOLO TUTTI GLI ENTI CHE DEVONO ESPRIMERE UN PARERE. DPR 509 ESTABLISHED THE CONFERENCE OF SERVICES. IN OTHER WORDS, IT BROUGHT TOGETHER ALL THE BODIES THAT HAD TO GIVE AN OPINION.

ovviamente tutta la costa italiana. Sono composte da personale competente che quindi è in grado di esaminare le richieste senza sottovalutazioni, ma anche senza complicazioni che rischiano solo di bloccare l’iniziativa, sia pubblica, sia privata. Inoltre, recentemente si è aggiunto un altro “sovrano” rappresentato dall’Unione Europea. La Direttiva Bolkestein è stata varata nel 2006 e interessa, tra le altre cose, le concessioni demaniali. È la direttiva contrastata dai balneari, ma non interessa la portualità perché lo esclude espressamente nell’articolo 2 del testo approvato dalla UE. All’articolo 12, inoltre, si stabilisce che non si applica la Bolkestein se non ci sono scarsità di risorse e i porti occupano meno dello 0,5% della costa italiana. “Un chiarimento da parte del Governo è necessario afferma Roberto Perocchio di Assomarinas –perché la Legge 118 del 2022, la cosiddetta legge Draghi sul mercato e la concorrenza, ha sollevato qualche dubbio. Nel Piano del Mare del governo pubblicato sulla a etta ciale esclude l applicabilit della Bolkestein per i porti turistici. Serve ora ribadire il concetto e fare chiarezza su questa questione una volta per tutte”. Chi progetta porti turistici e lo fa da molti anni come l’ingegner Viola lo sa bene. Gli investitori privati sono terrorizzati dalla burocrazia. Non si

Ihaveread that bureaucracy has its roots in ancient Egypt. After the pharaohs, the Persian, Roman and Byzantine empires also developed elements that historians consider significant in terms of bureaucratic management. Even the etymology leaves no doubt: it is the power of public o ce. urope has been the cradle of bureaucracy since the 16th century, when, with the birth of the states as they emerged in the modern era, the sovereign had to consolidate his power in a class of civil servants who reported directly to him. Leaving aside the higher systems for a moment, and keeping our feet on the ground - on the coast, of course - bureaucracy has always been one of the main obstacles to the construction of a tourist port. And the problem is that, since the 16th century, the number of authorities seems to have multiplied.

Less than thirty years ago, DPR 509 established a procedure based on the principle of rationality. State concessions are a complex issue, not least because they involve building on land that does not belong to the state. The land is managed by the state, but a marina is usually built by a private company. This is also the reason why you cannot “sell” a berth. It does not belong to the person who built it but remains in the public domain. You are simply giving up the right to use it for the duration of the concession or for a longer time. In short, there are many implications, but before DPR

La riforma costituzionale del 2001 ha riscritto quasi per intero il Titolo V assegnando la gestione del demanio agli Enti Locali. Questa riforma ha creato e crea una gestione del demanio non omogenea tra Regione e Regione.

The 2001 constitutional reform was an almost total rewrite of Title V, which devolved the management of the domain to local authorities. This reform created and still creates, a non-uniform management of the domain from region to region.

509 the procedure was demanding. What was the greatest merit of this decree? The fact that it brought together all the parties concerned. This is called the Conference of Services. The municipality, the region, the Superintendency and everyone else meet with the private company that has a project and is asking for a multi-year concession to build it. Before DPR 509, you had to knock on a thousand doors to get the green light. “It worked well because in the first e ears, ore than ort di erent pro ects ere approved”,

says Angelo Zerilli, now retired, who helped draft the decree. Even today, the DPR 509 is an essential tool. “It needs to be updated”, says Roberto Perocchio of Assomarinas, and e e pect the govern ent to do so, as pro ised and written in black and white in the ‘Plan or the ea it approved”. The update that everyone is asking for, including Confindustria autica, is to have greater certainty about the timescales that are required. A private company that wants to build a marina has the right to know how long the authorisation

procedure will take. The update of DPR 509 should also introduce the principle of tacit consent. This would mean that if, by a certain date, none of the parties involved has expressed an opinion, the project would be considered approved. But while the conference of services provided for in the decree has had the merit of removing a lot of red tape and standardising the approval procedure for new tourist ports, a new “sovereign” is now standing in the way. This new “sovereign” is called federalism and, at the peak of its popularity, in 2001, it even helped reform Title V of the Italian Constitution. This constitutional reform assigns new powers to local bodies, in particular the Regions. Among these powers is the management of the maritime domain. The domain still belongs to the State, but its administration is now delegated to the Regions which, in turn, can delegate it to the Municipalities. The dichotomy is the following: to centralise or to decentralise? In Italy, we have succeeded in doing both at the same time. On the one hand, we have DPR 509, which standardises the bureaucratic procedure for state property concessions and

LA DIRETTIVA BOLKESTEIN È STATA VARATA DALLA UE NEL 2006, MA È LA

DIRETTIVA STESSA A ESCLUDERE LA SUA APPLICAZIONE PER I PORTI TURISTICI. THE BOLKESTEIN DIRECTIVE WAS ADOPTED BY THE EU IN 2006, BUT THE DIRECTIVE ITSELF EXCLUDES MARINAS FROM HAVING TO COMPLY WITH IT.

for the approval of projects for new marinas, on the other, we have the reform of Title V of the Constitution, which assigns the management of the domain to the Regions. A sort of tug of war which risks creating a stalemate that can stop the development of tourist harbours in Italy. It would be better to have a sort of centralisation, in the sense that the procedure to approve a new marine should be the same all

Authorities, which are many and cover all of the Italian coast. They are made up of competent professionals who are therefore capable of examining the requests without underestimating the issues at hand, but also without creating unnecessary complications that only risk bringing the initiative, both public and private, to a halt. Furthermore, recently another “sovereign” came into play, which is the European Union. The olkestein Directive was passed in 2006 and, among other things,

affects state property concessions. t is the directive most contrasted by beach resorts but does not directly affect harbours, which are expressly excluded from the Directive in rticle of the text that was approved by the EU. In addition, article 12 establishes that the olkestein Directive does not apply if there is no scarcity of resources and harbours take up less than 0.5% of the Italian coast. e need clarification ro the govern ent”, says Roberto Perocchio of Assomarinas. “Law 118 o , the so called raghi la on the ar et and co petition, has raised so e doubts he plan or the sea published b the govern ent in the a etta ciale e cludes the possibilit o appl ing ol estein to tourist ports e ust no rea r the concept o clari ing this issue once and or all”

Those who have been planning marinas for many years, like engineer Viola, know this well. Private investors are afraid of bureaucracy. It is not a question of dismantling safeguards and guarantees for the landscape, but of establishing rules and clear timetables to be followed. implification does not mean evasion. A respectable

Companies

CDalla teoria alla pr ica

From theory to practice

VULKAN HA REALIZZATO UN SISTEMA DI PROPULSIONE IBRIDA, INSTALLATA

A BORDO DI UN BATTELLO DI SERVIZIO PUBBLICO A VENEZIA

VULKAN HAS DEVELOPED A HYBRID PROPULSION SYSTEM THAT HAS BEEN INSTALLED ON BOARD A PUBLIC SERVICE BOAT IN VENICE by Niccolò Volp i

Daniele

A Venezia è stato varato un vaporetto di ACTV che è passato da un diesel tradizionale a un sistema ibrido.

Above, Daniele Gaviotis. An ACTV vaporetto, which has switched from a conventional diesel to a hybrid system, has been launched in Venice.

ulkan ha studiato. Si è preparata con impegno e a lungo. Non è uno di quegli studenti che s’improvvisa. Da quattro anni ha istituito una divisione, Hybrid Architect by Vulkan, che si occupa di sviluppare l’ibrido e in generale le propulsioni alternative a quelle tradizionali. E, a Venezia, si è passati alla vera pratica. Del resto, come diceva un barbuto filosofo dell’Ottocento, ogni teoria non vale nulla se non verificata nella pratica. All’Arsenale, durante il Salone Nautico di Venezia, Daniele Gaviotis, Amministratore Delegato di Vulkan Italia, ci ha raccontato quali sono i progetti dell’azienda a Venezia. “Abbiamo convertito un vaporetto del 1982 passando da un tradizionalissimo motore diesel a una propulsione ibrida seriale”. È stato un lavoro lungo e impegnativo.Allo stand di Vulkan Italia c’è una mostra fotografica che documenta tutti i passaggi di uesto refitting. uello che comunemente chiamiamo vaporetto, si chiama più precisamente Motobattello, ed è uno dei tanti mezzi pubblici in servizio in tutta la Laguna. Appartiene, infatti, all a ienda pubblica locale per il trasporto passeggeri, ACTV Venezia.

“Con la collaborazione di ACTV, la nostra squadra di Hybrid Architect ha progettato la nuova linea propulsiva del Motobattello n°3 Canal Grande insieme a tutti i sistemi necessari per il controllo e il suo buon funzionamento. L’obiettivo era ridurre le emissioni di gas inquinanti come NOx, HC, CO, PM. Abbiamo scelto di lavorare con partner e fornitori in Laguna per mantenere il progetto il più locale possibile: i lavori di conversione, ad esempio, si sono svolti presso il Cantiere o olo alla Giudecca”.

Dopo più di un anno di lavori, a bordo ora c’è un motore elettrico di propulsione da 147 kW, un gruppo elettrogeno da 125 kW, otto moduli batterie da 9,6 kW, un quadro principale di gestione del sistema, i convertitori di potenza da 13 kW ciascuno e un sistema di raffreddamento sviluppato da Veco con un chiller aria/acqua per la ventilazione e il condizionamento di tutti i locali sottocoperta e dei box contenenti le batterie al litio. “Tutto il sistema è realizzato con componenti che non si possono comprare a catalogo, ma è stato pensato e sviluppato secondo le esigenze che il progetto indicava”. un refitting custom. la dimostrazione che anche un anziano vaporetto, che ha più di quarant’anni ed è ancora in servizio, può essere trasformato in un me o di trasporto ancora pi e ciente gra ie all ibrido. el olfo dei oeti a a pe ia in servizio un’imbarcazione con idrogeno stoccato a bassa pressione e batterie al sale, per migliorare la sicurezza a bordo. Alla prima domanda il preparato studente Vulkan ha risposto bene. La seconda domanda riguarda il BIIM, acronimo di Battello Ibrido Innovativo Modulare. Di cosa si tratta? È stato il nostro primo progetto ibrido dedicato ad un’imbarcazione di servizio al lavoro per il Consorzio Golfo dei Poeti alla Spezia. È molto innovativa perché oltre all’ibrido, a bordo sono installate le fuel cells con un sistema di stoccaggio dell’idrogeno a bassissima pressione. L’idrogeno a bordo viene solitamente stoccato tra i 250 e i 700 bar di pressione, ma questo non lo rende molto sicuro. A bordo di BIIM, invece, l’idrogeno è stoccato a 30 bar grazie a idruri metallici, una sorta di “sabbia” che si aggrega alle molecole dell’idrogeno. Oltre a questo, le batterie non sono al litio, ma al sale. E anche questa scelta è stata fatta per incrementare la sicurezza ed evitare il rischio incendio che il litio invece

Sopra,
Gaviotis.

Vulkan non ha intenzione di smettere di studiare, anzi. Sempre al Salone Nautico di Venezia il Team di Hybrid Architect ha u cialmente presentato LaboBoat, il primo laboratorio galleggiante, che sarà realizzato partendo da un motoscafo veneziano che ha già avuto una sua lunga vita. La LaboBoat diventerà uno strumento di studio, analisi e test dei sistemi presenti a bordo. A bordo verranno installate le più recenti tecnologie, oltre ai diversi sistemi di propulsione e controllo, modulari e modulabili. La convinzione è che le possibilità siano molte, e che non ci sia una soluzione unica alla quale tutti debbano conformarsi. Ogni imbarcazione, anche a seconda dell’impiego che se ne fa, può avere bisogno di un sistema piuttosto che un altro: ibrido seriale, ibrido parallelo o full electric, solo per fare un esempio. La soluzione dev’essere custom. Ed è proprio partendo da questa convinzione che l’azienda, già diversi anni fa, ha costituito l’Hybrid Architect by Vulkan. Studiare e mettere in pratica la soluzione ideale, ma anche realizzabile. È così che Vulkan si è trasformata da fornitore di componenti – i famosi giunti elastici per la riduzione

HYBRID ARCHITECT BY

del rumore e delle vibrazioni, che continua comunque a produrre – a un’azienda che propone ai cantieri sistemi di propulsione a basso impatto ambientale. Lo fa assumendosene la responsabilità. Sceglie i componenti del sistema e se non esistono li fa realizzare secondo le proprie specifiche e poi li fa dialogare. L’integrazione è proprio l’aspetto più complesso. Vulkan è un direttore d’orchestra che fa suonare a tempo, e bene, tutti gli strumenti.

Vulkan has studied. It has prepared long and hard. It is not one of those students who just wing it. Four years ago, it set up the Hybrid Architect by Vulkan division, which deals with the development of hybrids and, in general, alternative drive systems to conventional ones. In Venice, he put it all into practice. After all, as a bearded nineteenth-century philosopher used to say, theory is worth nothing if it is not put into practice. At the Arsenale during the Venice Boat Show, Daniele Gaviotis, Managing Director of Vulkan Italia, told us about the company’s projects in Venice.

“We converted a 1982 vaporetto from a traditional diesel engine to a serial hybrid drive”. It was a long and demanding job.

VULKAN È LA DIVISIONE DELL’AZIENDA

CHE REALIZZA SISTEMI DI PROPULSIONE ALTERNATIVI A QUELLI TRADIZIONALI.

VULKAN’S HYBRID ARCHITECT IS THE COMPANY’S DIVISION THAT DEVELOPS ALTERNATIVE PROPULSION SYSTEMS.

At the Vulkan Italia stand, a photo exhibition documents all the steps involved in this conversion. What we commonly refer to as a vaporetto is actually called a Motobattello and is one of the many public vessels that ply the lagoon.

It belongs to the local public transport company, ACTV Venezia. “In collaboration with ACTV, our Hybrid Architect team designed the new propulsion line for Motobattello No. 3 Canal Grande, together with all the systems needed to control it and keep it running smoothly. The aim was to reduce emissions of pollutants such as NOx, HC, CO and PM. We decided to work with partners and suppliers in the Venice area to keep the project as local as possible: for example, the conversion work was carried out at Cantiere o olo in iudecca” After more than a year’s work, there is now a 147 kW electric propulsion engine on board, a 125 kW generator set, eight 9.6 kW battery modules, a main system control panel, power converters of 13 kW each, and a cooling system developed by Veco with an air/water chiller to ventilate and air-condition all the spaces below deck and the boxes containing the lithium batteries. “The whole system is made up of components that cannot be bought from a catalogue. It has been designed and developed specificall to eet the requirements of the project”.

t is a bespoke refit that proves that even an older vaporetto, over forty years old and still in service, can be transformed into an even more e cient means of transport thanks to hybrid technology.

answered the first uestion well. The second uestion concerns the BIIM, which stands for attello brido nnovativo odulare nnovative odular Hybrid oat). t as our first hybrid project for a service vessel used by the Consorzio Golfo dei Poeti in La Spezia. It is highly innovative because, in addition to hybrid technology, it has fuel cells installed on board with an ultra-

LaboBoat è un motoscafo laboratorio con installati a bordo tutti i sistemi più innovativi. Serve per studiare ciò che è già possibile realizzare per ridurre l’impatto ambientale.

LaboBoat is a laboratory motorboat equipped with the most innovative systems. It is used to study what can already be done to reduce environmental impact.

low pressure hydrogen storage system. Hydrogen is usually stored on board at a pressure of between 250 and 700 bar, but this does not make it very safe. On board , hydrogen is stored at 30 bar thanks to metal hydrides, a kind of “sand” that binds with hydrogen molecules. Moreover, the batteries are not lithium but salt. This choice was also made to increase safety and avoid the fire ris associated ith lithiu ” ulkan does not intend to stop learning,

on the contrary. lso at the enice oat how, the Hybrid rchitect team o cially presented LaboBoat, the first oating laboratory made from a enetian motorboat that has already had a long life of its own. LaboBoat will be a tool for studying, analysing and testing on board systems. t will be e uipped with the latest technologies and the various modular propulsion and control systems. t is expected that there will be many possibilities and that there will not be a single solution to which everyone will have to conform. Depending on how it will be used, a boat may need one system rather than another: serial hybrid, parallel hybrid or full electric, for example. The solution must be customisation. ith this in mind, a few years ago the company set up Hybrid rchitect by ulkan to study and implement the ideal but feasible solution. n this way, ulkan has transformed itself from a supplier of components the famous elastic couplings for noise and vibration reduction, which it still produces to a company that offers environmentally friendly propulsion systems to shipyards. t does this by taking responsibility. t chooses the system components and, if they do not exist, it has them made to its own specifications and then makes them work together. ntegration is the most complicated aspect. ulkan is an orchestra conductor who makes sure that all the instruments

Green

transition

IL GOLFO DI NAPOLI ACCOGLIE IL NUOVO GIOVE JET DI ALILAURO, PRIMO CATAMARANO PER TRASPORTO PASSEGGERI IN EUROPA DOTATO DI QUADRUPLA PROPULSIONE VOLVO PENTA IPS IMO III ALILAURO’S NEW GIOVE JET, THE FIRST CATAMARAN FOR PASSENGER TRANSPORT IN EUROPE TO BE EQUIPPED WITH A VOLVO PENTA IPS IMO III QUADRUPLE PROPULSION SYSTEM, IS WELCOMED IN THE GULF OF NAPLES by Olimpia De Casa

by

photo
Guerrieri Visual
and

Torna a salpare tutti i giorni da Napoli alla volta di Sorrento il Giove Jet di Alilauro rimotorizzato Volvo Penta. Dopo 39 anni di onorata attività nel trasporto passeggeri (261 i posti assegnati a bordo) tra le incantevoli isole del Golfo, l’unità (un catamarano in alluminio di 33 metri di lunghezza per 9,30 di larghezza costruito nel 1985 nei cantieri svedesi Marinteknik Verkstadts AB di Oregrund) rinasce in una veste più confortevole, silenziosa e sostenibile grazie al nuovo sistema propulsivo Volvo Penta Ips IMO III installato in sala macchine nel corso di un profondo refitting. resentato al Volaviamare HQ del molo Beverello di Napoli alla presenza di autorità, istituzioni politiche e società partner, Giove Jet preme, in particolare, sull’acceleratore della transizione green avviata dal Gruppo Lauro, che proprio quest’anno celebra l’ottantesimo anniversario dalla sua fondazione. L’amministratore delegato di Alilauro, Eliseo Cuccaro, ha dichiarato:

in Alilauro con un bagaglio professionale maturato nel mondo della mobilità su gomma, quella in cui è nata e si è sviluppata l’alternativa elettrica. Ho acquistato il primo autobus elettrico dalla società Tecnobus di Latina circa 20 anni a, speri entando ine cien e e personali perplessit , riconducibili essen ial ente a due constata ioni era un siste a che poco

conto del atto che se l elettricit la produci con la centrale a carbone è assolutamente inutile che il e o in uestione si uova a i patto ero Con l aggravante data dal dover poi smaltire le batterie. Quando sono stato chia ato dalla a iglia auro a guidare l lilauro, anche la nautica ini iava a essere a ascinata dall elettrico on si parlava d altro, tanto che non u i ediato trasferire il mio pensiero critico all’armatore che, dopo una pri a ini iale di den a, co prese per le ie reticen e veva o comunque la necessità di innovare, ma anche di consu are e in uinare eno opportunit o ertaci da Volvo enta ci convinse a valutare, studiare, fare prove e si ula ioni, di ostratesi da subito incoraggianti e anche olto a ascinanti”

Da qui la partnership con Volvo Penta e il passaggio da un sistema a idrogetti a uno a eliche. “Una scelta – quella di tornare alle eliche per andare alla stessa velocità, produrre la stessa potenza, ma consumare meno – che orse pu apparire strana, a che si di ostrata vincente anche sul ronte del co ort in naviga ione i barca ione in atti oggi sensibil ente pi silen iosa e pratica ente priva di vibra ioni”

«Il sistema Ips, che vanta più di vent’anni di esperienza e 40.000 installazioni, consente elevatissimi livelli di a dabilit e uptime e si evolver in futuro con solu ioni ibride ed elettriche, sempre minimi ando la uantit di energia necessaria a bordo, gra ie all’e cien a dei POD».

«The IPS system, with more than 2 years of experience and 4 , installations, guarantees extremely high levels of reliability and uptime. In the future, it will evolve with hybrid and electric solutions, always minimising onboard energy re uirements thanks to the e ciency of the PODs».

Andrea Piccione

Il sistema integrato di trattamento dei gas di scarico e di abbattimento delle emissioni contribuisce a una ulteriore riduzione del 75% dei livelli di NOx.

The integrated exhaust gas treatment and emission reduction system contributes to a further 75% reduction in NOx levels.

Un valore aggiunto di cui potranno beneficiare i passeggeri che si imbarcheranno sul Giove Jet rimotorizzato.

Quali prestazioni e vantaggi garantisce la propulsione Volvo Penta Ips IMO III? Lo abbiamo domandato ad Andrea Piccione, direttore commerciale

di conseguenza, ridurre drasticamente i consumi, ridimensionare i serbatoi a bordo e garantire così maggiori spazi disponibili. Sono riscontri che avete già avuto modo di registrare anche sul Giove Jet? Sin dai primi collaudi abbiamo ottenuto un risparmio maggiore del 30% nel consumo litri/ora di gasolio, passato da 708 dei vecchi motori, con sistema di alimentazione

i propri cicli operativi, che permetta di abbattere consumi ed emissioni di più del el caso specifico, il rispar io si traduce in oltre un milione di chilogrammi di anidride carbonica all’anno, calcolato su un utilizzo medio di duemila ore. Un risultato che, con la tecnologia attuale, si pu ottenere solo igliorando l e cien a propulsiva e l’Ips (Inboard Performance System) ha questo grande vantaggio. Su questo tipo di unità, l’alto livello di comfort a bordo è ovviamente percepito non solo dai passeggeri, che possono godere pienamente dell’esperienza di viaggio, ma anche da chi la utilizza per dieci ore al giorno come operatore.

Alilauro s Giove Jet, now powered by the new olvo enta, is set to sail daily from aples to orrento again. fter years of honourable service in passenger transport with assigned seats on board) between the enchanting islands of the ulf, the vessel an aluminium catamaran, metres long and . metres wide, built in at the wedish shipyard arinteknik erkstadts in regrund) has been reborn in a more comfortable, quieter and more sustainable version, thanks

«Questo progetto di rimotorizzazione realizzato con Volvo Penta consente di innalzare il livello di tutela ambientale oltre le norme UE vigenti e che abbiamo portato a termine grazie al sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».

«This new propulsion project was developed in collaboration with Volvo Penta. It allows us to increase the level of environmental friendliness beyond current EU regulations. With the support of the National Recovery and Resilience Plan, the project was successfully completed».

Eliseo Cuccaro

to the new Volvo Penta IPS IMO III propulsion system, installed in the engine room as part of a thorough refit. Giove Jet was presented at the Volaviamare headquarters on the Beverello pier in Naples, in the presence of local authorities, political institutions and business partners. t is a further step in the green transition initiated by the Lauro Group, which is celebrating its th anniversary this year. C of lilauro, liseo Cuccaro, stated: “I came to Alilauro with a professional background matured in the world of road mobility, the field here the electric alternative as first conceived and developed. bought the first electric bus ro the Tecnobus company in Latina about 20 ears ago and e perienced ine ciencies and personal perplexities. Basically, there were two basic facts: the system didn’t adapt well to the needs of collective mobility and, above all, it seemed to ignore the fact that if you produce the electricity ou need in coal fired po er stations, it doesn’t help at all if the vehicle you produce is net zero. And to make matters worse, you have to dispose of the batteries at the end of the product’s life. When the Lauro family approached me to run Alilauro, even the boat industry was beginning to see the appeal of electric mobility. Everyone was talking about it, so much so that it was not easy to convey my critical thoughts to the owner, who, after some initial scepticism,

but consuming less fuel, may seem strange at first, but it proved to be the right one, also in terms of sailing comfort.

Today the boat is much quieter and virtually vibration-free”. An added value that all passengers who board the newly powered Giove Jet will strongly benefit from.

What performance and advantages can the Volvo Penta IPS IMO III propulsion s ste o er We asked Andrea Piccione, Sales Manager at olvo enta talia. The real advantage is undoubtedl the trans ission

Thanks to the tractor and the counterrotating propellers, it is possible to increase e cienc b up to , fit s aller engines and thus drastically reduce fuel consumption, and reduce the size of the tanks on board, thus freeing up more space.

Have you already noticed these enefits on t e Giove Jet ince the first tests, we have been able to reduce diesel consu ption b ro ith the old engines, which had a fuel system ith pu ps and in ectors, to ith the new ones. I challenge anyone today to find a solution that is not onl suitable or prototyping, but that can be used by the owner in his operating cycles, and that ensures a reduction in consumption and e issions o ore than n this specific case, these savings translate into more than one million kilograms of carbon dioxide, calculated over an

Fulvio Starace.
Andrea Piccione and Salvatore Lauro.
The mayor of Naples Gaetano Manfredi.

A COLLOQUIO CON L’ARCHITETTO (E VELISTA)

GIUSEPPE MARTINES, FONDATORE

AD ERBUSCO, NEL CUORE DELLA

FRANCIACORTA, DI GMD&SERVICE, SOCIETÀ

DI PROGETTAZIONE ATTIVA NEI SETTORI

DELLA NAUTICA, DELL’AUTOMOTIVE E DELL’INDUSTRIAL, CONTRADDISTINTA

DA UN APPROCCIO AL DESIGN E ALL’INGEGNERIA

COMPLETO E MULTIDISCIPLINARE AN INTERVIEW WITH ARCHITECT (AND YACHTSMAN) GIUSEPPE MARTINES, FOUNDER OF GMD&SERVICE, A DESIGN FIRM WORKING IN THE NAUTICAL, AUTOMOTIVE AND INDUSTRIAL SECTORS, CHARACTERISED BY A COMPREHENSIVE, MULTIDISCIPLINARY APPROACH TO DESIGN AND ENGINEERING, BASED IN ERBUSCO, IN THE HEART OF FRANCIACORTA

P

People approach Multidisciplinary

Sceglie le parole con la precisione tipica del giocatore impegnato in una partita di Shanghai: i punti che vuole acquistare non contemplano la presa di bastoncini colorati, leggasi termini, per lui inappropriati. Ce ne sono alcuni, in particolare, che proprio non ama si utilizzino. Quantomeno a ancati a lui o, meglio, al suo studio, perché anche su questo ha le idee molto chiare: “Non vorrei che uscisse un ritratto incentrato sulla ia figura o sulla mia personalità. Non amo mettermi in pri o piano o ar i otogra are acendo finta di schi are concept i probabili itengo sia pi coerente appro ondire il valore concreto dei servi i o erti da esign ervice” A questa premessa segue immediatamente un’altra raccomandazione: on desidero si parli del io lavoro co e sinoni o di passione, perch un vocabolo olto abusato che ri anda alla capacit di a ascinare, un talento che ritengo i portante, a che non appartiene a me. Preferisco fare ri eri ento al ter ine pro essione” Per non inciampare al primo ostacolo, cerco di fare tesoro di quanto chiarito dall’architetto Giuseppe Martines e parto dal cognome, chiedendogli delle sue origini. e ie radici sono spagnole il io cogno e con la s” finale, e non con la ”, per un errore di trascri ione anagrafica avvenuto pi di un secolo a Il motivo per cui sono nato a Messina è perch il io trisavolo, che si chia ava co e e ed era conosciuto, a anche

by

photo
Daniele Benedetti.

te uto, co e Capitan eppe” artine , con la ” perch allora c era ancora, era il co andante dell r ata pagnola venuto in talia a creare il egno delle ue icilie, a di endere il territorio dalle varie invasioni, attacchi dei pirati co presi oco dopo il io pri o co pleanno, la ia a iglia tornata a enova, dove gi viveva pri a che io nascessi, ed nel capoluogo ligure che sono cresciuto e mi sono formato a livello universitario con il Professor Vittorio arroni Carbonara, ondatore della scuola di design nautico e navale di a pe ia in cui oggi si speciali a la aggior parte dei pro essionisti del settore Con lui ho re uentato il classico corso di laurea in rchitettura, che all epoca (siamo nel 2003, ndr) prevedeva un aboratorio di intesi inale, cos si chia ava, in design nautico l gennaio , a eno di un ese dalla laurea, ero in studio dal ro essor arroni, dove ho ini iato a lavorare co e acht designer altro a bito di attivit , appro ondito nella or a ione accade ica con un dottorato di ricerca in ransportation esign ottenuto nel se pre presso l niversit degli tudi di enova, uello dell auto otive”

Se le chiedessi come nasce, invece, la sua passione per la vela, utilizzerei il termine passione a sproposito? Nel io caso, parlerei di deter ina ione i se pre piaciuta l idea del e o di trasporto uale veicolo di libert , il classico ascino che sull uo o hanno l auto e la barca in rela ione all evasione e al viaggio

Quindi la barca a vela “vince” su quella a motore? uanto a pratica, ci riesce a ani basse ato pro essione, a uesto con er ato anche dalla statistica, il business si muove soprattutto sulle unità a motore.

Lo Studio esign ervice si occupa del concept generale del progetto, delle strutture e dei calcoli idrostatici.

The GM Design&Service Studio deals with the general concept of the project, of the structures and the hydrostatic calculations.

Nel passato più o meno recente dell’attività professionale dell’architetto artines figurano collabora ioni con cantieri, quali tra gli altri Bluegame, Cantiere del Pardo, Fiart, FIM, e privati armatori, come quello di Canova (il 43 metri di Baltic consegnato nel 2019), che volle a dargli lo sviluppo del progetto preliminare. Un’attività intensa, che ha riguardato anche i settori dell automotive e dell industrial design, contraddistinta da contenuti, e termini, capaci di valori are le idee e gli stilemi con un esecu ione a regola d arte riconducibile a lavoro di squadra, conoscen a, esperien a, visione d insieme, dedi ione, rigore e, non ultimo, coeren a geometrica

The more or less recent past of architect Martines’ professional activity has included collaborations with shipyards such as Bluegame, Cantiere del Pardo, Fiart and FIM, among others, and with private owners such as the owner of Canova (the 43-metre Baltic, to be delivered in 2019), who entrusted him with the preliminary design. This intense activity, which has also involved the automotive and industrial design sectors, has been characterised by content and concepts capable of enhancing ideas and stylistic features with state-of-the-art execution, thanks to teamwork, knowledge, experience, global vision, dedication, precision and, last but not least, geometric consistency.

Il concept di GT6 è la sintesi dell interpreta ione del motoryacht elaborata da Martines.

The GT6 concept epitomises how Martines interprets the motor yacht.

opo di che, uando devo are ualche eserci io di concept design, torno volentieri alla vela il caso del P80, un racer di piedi con il salone che in alcuni render ho avvolto di un rosso so uso perch nella naviga ione in notturna le luci interne non devono disturbare chi uori al ti one ua, per una volta, an ich nel designer, desideravo etter i nei panni dello stilista involucro stato disegnato in odo co un ue ragionevole, a la priorit non stata studiare i volu i e i la out, uanto il linguaggio stilistico erch su una barca di uesto tipo erch il atto di lavorare con pochi ateriali, pochi co ponenti e uindi per sottra ione, an ich per addi ione, lo trovo molto parente con quello che so e mi piace are ualora i dovessi ci entare in lavori di interior st ling diversi, pi ricchi di contenuti tangibili in ter ini di d cor, dovrei coinvolgere uno studio esterno speciali ato in uesto un ondo, uello della ricerca, sele ione e co bina ione di tessuti, essen e, ateriali, colori e te ture, in cui esistono pro essionisti brillanti e pi capaci di e In quale settore specifico ritiene, invece, di essere particolarmente ferrato? n uello della odella ione , un io pallino” n opera che richiede anche gusto estetico e, soprattutto, una visione globale e la sensibilit di saper scolpire le superfici, sen a er arsi a un bello schi o, a un bel concept design il io punto orte, uello per cui i cantieri

impegni, sfruttando un background vario, che dal 2016 si è arricchito dell’esperienza diretta in cantiere nell’ambito del controllo e della gestione del processo ingegneristico e produttivo, e risorse interne, e all’occorrenza esterne alla società, che consentono a GMD&Service un approccio completo al design e all’ingegneria con una visione a 360 gradi sin dalle prime fasi del progetto. Con quale obiettivo? Puntare in maniera sempre più strutturata a rappresentare per il

cliente il main contractor, il problem solving in ogni aspetto del processo per garantire un servizio “chiavi in mano” supportato da oltre vent’anni di esperienza nel settore e dal network di specialisti di cui la GMD&S ha scelto di avvalersi. Cito ad esempio Zero13 Naval Design & Consulting, realtà giovane e dinamica con cui collaboriamo per alcune specifiche tas ingegneristiche Su quali lavori il suo studio è attualmente impegnato? Siamo coinvolti nello sviluppo del concept, un catamarano

di 50 metri, del Boutique Yacht dello studio di Stefano Pastrovich, che per questo progetto ha selezionato un gruppo di esperti provenienti dal mondo dei superyacht, delle crociere e dell’ospitalità di lusso formato boutique hotel. Stiamo inoltre partecipando a un corposo intervento di refit e rest ling di un Wally 64, in corso presso il cantiere Sangiorgio Marine di Genova.

He chooses his words with the precision of a player in a game of Mikado. The points he wants to score are not to be made by picking up coloured sticks or, rather, by using terms that are inappropriate for him. There are some, in particular, that he simply does not like to be used, or even more so to be associated with him or his studio, because he has obvious ideas about that too: “I don’t want a portrait that focuses on figure or personalit I don’t like to put myself in the foreground or to be photographed pretending to sketch improbable concepts. I think it is more appropriate to highlight the tangible value o the services o ered b GMDesign&Service”. This statement is immediately followed by another recommendation: “I don’t want my work to be described as a synonym for passion, as this is an overused term that refers to the ability to captivate. It’s a talent that I think is important, but it’s not relevant to me. I prefer to use the term profession”. n order not to stumble at the first

Un esempio di interior styling realizzato per P80, racer di 80 piedi.
Interior styling example created for P80, an 80ft racer.

hurdle, I try to take stock of what the architect Giuseppe Martines has said, starting with his surname and asking him about his origins. “My roots are Spanish. My surname ends with an ‘s’, not a ‘z’, due to a transcription error more than a century ago. I was born in Messina because my great-great-grandfather, whose name was the same as mine and who was known, but also feared, as ‘Captain Peppe’ Martinez, with a ‘z’ because it still existed in those days, was the commander of the Spanish Armada that came to Italy to establish the Kingdom of the Two Sicilies and to defend the territory from various invasions, including pirate attacks. Shortly a ter first birthda , a il returned to Genoa, where they had lived before I was born, and it was in the Ligurian capital that I grew up and studied at university with Professor Vittorio Garroni Carbonara, founder of the School of Nautical and

Marine Design in La Spezia, where most of today’s professionals specialise. With him I followed the classic course in architecture, which at that time (this was 2003, ed.) included what was known as the Final Synthesis Workshop in Nautical Design. On 3 January 2004, less than a month after graduating, I found myself in Professor Garroni’s studio, where I started working as a acht designer other field o activit is automotive design, which I have further developed in my academic training with a PhD in Transportation Design from the University of Genoa, awarded in 2008”. If I were to ask you how your passion for sailing came about, would I be using the word passion inappropriately? In my case I would say determination. I have always liked the idea of transport as a vehicle of freedom, the classic appeal that cars and boats have for people in terms of escape and travel. So does the sailboat “win” over the motorboat? In practice, it wins hands down. On a professional level, as the statistics show, our business revolves mainly around motorboats. Then, when I have to do design exercises, I like to go back to sailing. This is the case with the P80, an 80-foot racer with a saloon that I have rendered in a soft red,

because when sailing at night the interior lights should not disturb those outside at the helm. In this case, for once, I wanted to put myself in the stylist’s shoes rather than the designer’s. The hull was designed rationally, but the priority was not to study the volumes and proportions, but the stylistic language. h on a boat li e this ecause find that working with limited materials, few components and therefore by subtraction rather than addition is very close to what I know and like to do. If I were to try my hand at a di erent ind o interior design, ith more tangible content in terms of decoration, I would have to call in an external studio that specialises in this. The world of researching, selecting and combining fabrics, woods, materials, colours and textures is made up of brilliant professionals who are more capable than I am.

What do you feel you are best at? 3D modelling is my thing. It also requires aesthetic taste and, above all, a global vision and the sensitivity to be able to model surfaces without stopping at a nice sketch, an attractive concept design. That’s what I do best and what shipyards have always come to me for. Hence the decision, dictated first and ore ost b ar et de and, to widen the scope of the contracts, taking advantage of a varied background that, since 2016, has been complemented by direct on-site experience in the control and management of engineering and production processes, as well as internal and, where necessary, external resources. This has enabled GMD&Service to take a comprehensive approach to design and engineering, with an all-round vision from the earliest stages of the project.

To what end? To focus, in an increasingly structured way, on being the client’s main contractor, solving problems in every aspect of the process to guarantee a turnkey service, backed up by more than twenty years’ experience in the sector and by the network of specialists that GMD&S has selected. For example, Zero13 Naval Design & Consulting is a young and dynamic company with which we collaborate for so e specific engineering tas s

What is your studio currently working on? We are involved in the development of the Boutique Yacht concept, a 50-metre catamaran, for the studio of Stefano Pastrovich, who has selected a group of experts from the world of superyachts, cruises and boutique hotel style luxury hospitality for this project. We are also involved in a a or refit and rest ling o a Wally 64 currently underway at the Sangiorgio Marine shipyard in Genoa.

Preview

IL NUOVO 70 PIEDI DI SOLARIS POWER

È IL FRUTTO DEL LAVORO DI DRAGONI

DESIGN LAB E DI SOLARIS POWER DESIGN TEAM. GRAZIE A UNA PROPULSIONE VOLVO PENTA IPS 950, HA UNA VELOCITÀ DI 25 NODI

THE NEW 70-FOOT SOLARIS POWER IS THE RESULT OF THE WORK DONE BY THE DRAGONI DESIGN LAB AND THE SOLARIS POWER DESIGN TEAM. THANKS TO A VOLVO PENTA IPS 950 PROPULSION SYSTEM, IT CAN REACH A SPEED OF 25 KNOTS by Ma

P

A long-range

Questomotoryacht di 70 piedi è il primo modello della serie Long ange e ammiraglia della otta olaris Power. È il frutto della collaborazione tra Dragoni Design e il Team del cantiere. Lungo 19,08 metri, ha un baglio massimo di 5,99 metri. i distingue per le grandi superfici vetrate e per la plancia di poppa mobile che consente un facile accesso al mare completando la beach area direttamente collegata con l’ampio pozzetto arredato con divani e tavolo da pranzo. Dal pozzetto, grazie alla impostazione walkaround (i passavanti sono larghi 70 centimetri), si accede alla lounge di prua. empre in tema di mobilit , una sezione della impavesata di dritta può

con la cucina all’ingresso dal pozzetto e quindi la zona living e la discesa al ponte inferiore accanto alla plancia, sono proposti in due allestimenti in funzione della presenza o meno della terrazza di dritta. All’armatoriale centro barca, alla Vip a prua e a una prima cabina doppia è possibile aggiungere una ulteriore singola che porta così a sette i posti letto. A poppa e con accesso dal ponte c’è la cabina del marinaio. a carena stata studiata per offrire stabilit e per assicurare un passaggio morbido sull’onda con mare formato e avere una navigazione sempre e ciente e sen a rollio, sia in assetto di planata, sia a basse velocit . Ci sono due possibilit di motori a ione: con

GLI SPAZI DEL SOLARIS POWER 70 SONO STATI PROGETTATI PER GARANTIRE UNA VIVIBILITÀ SENZA PARI, SIA ALL’INTERNO, SIA ALL’ESTERNO. THE SPACES OF THE SOLARIS POWER 70 ARE DESIGNED FOR UNPARALLELED LIVING COMFORT, BOTH INSIDE AND OUT.

Le proporzioni ben studiate tra coperta e zona notte permettono agli ospiti di muoversi liberamente e di godere appieno della vita a bordo.

The well-thought-out proportions between the deck and the sleeping area allow the guests to move easily and to enjoy life on board to the full.

TECHNICAL DATA

PROJECT Dragoni Design Lab and Solaris Power Design Team

HULL

LOA: 21,24m

Maximum beam: 5,99m Draft: 1,60m

Light mass displacement: 48,000 kg

Fuel tank volume: 4,100 l

Water tank volume: 1,200 l

MAIN PROPULSION

2 x Volvo Penta D11-IPS 950 533 kW / 725 hp

Propulsion as Optional: 2 x Volvo Penta D13- IPS 1350 735 kW / 1000 hp

Maximum speed: 25 kn

Cruising speed: 20 kn

Cabin: 3 + 1 (optional) + 1 (crew)

Bathroom: 3 + 1 (optional) + 1 (crew)

Max people on board: 18

info@solarispower.com www.solarispower.com

This foot motor yacht is the first model in the Long Range series and the agship of the olaris ower range. It’s the result of the work of Dragoni Design and the team at the shipyard. It is 19.08 metres long and has a maximum beam of 5.99 metres. It features large glass surfaces and a moveable aft bridge that allows easy access to the sea and completes the beach area, which leads directly to the large cockpit equipped

layouts, depending on whether there is a starboard deck or not. In addition to the master cabin amidships, the VIP forward and a first double cabin, it is possible to add a further single cabin to sleep seven. Aft and accessible from the deck is the crew cabin. The hull has been designed to provide stability and a smooth ride over waves in formed seas, as well as e cient and roll free navigation at all times, both in planing trim and at low speeds. Two engine options are available, with twin 725hp or 1,000hp Volvo Penta engines and transmissions ensuring low fuel consumption and a range of over 600 miles at a cruising speed of 25 knots.

Il ponte superiore è attrezzato con un grande prendisole, una zona pranzo, una postazione di pilotaggio e un altro prendisole protetto dal parabrezza.

The upper deck has a large sundeck, a dining area and a pilot’s station. A further sundeck is protected by the windscreen.

your horizons Broaden

IL CANTIERE DI TAIWAN È TRA I PRIMI DIECI COSTRUTTORI AL MONDO CON MODELLI DA 58 A 150 PIEDI E HA SVILUPPATO UNA TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA NELL’USO DELL’INFUSIONE THE TAIWANESE YARD IS ONE OF THE WORLD’S TOP TEN BUILDERS OF MODELS FROM 58 TO 150 FEET AND HAS DEVELOPED CUTTING-EDGE TECHNOLOGY IN THE USE OF INFUSION

Ilprimo impatto è straniante. Scendo dal van nel piazzale del cantiere che ha le dimensioni di una piazza d’armi, volgo lo sguardo a sinistra e, uno di fianco all’altro, ci sono cinque mega yacht in costruzione contemporaneamente da 80 a 110 piedi. Sembra quasi che facciano a gara tra loro per stabilire quale sarà finito prima. Dalla parte opposta vedo alcuni capannoni, enormi, con un’altezza che forse sarebbe su ciente a ospitare i cin ue scafi uno sopra all altro. Entro in uno dei capannoni e non vedo la fine. orse il cantiere si chiama Horizon proprio per questo, mi dico. o sguardo arriva fino a un certo punto, ma sai che oltre c’è dell’altro. In mezzo a questo giganteggiare mi chiedo dove siano le maestranze. Tutto è enorme, ma non vedo le persone. no lo sguardo, mi scrollo il torpore dato dalla differen a di fuso orario e mi accorgo che ci sono anche loro. Sono dei puntini all’orizzonte all’interno dei capannoni. La conferma che esistono davvero ce l’ho poco dopo quando mi accendo una sigaretta. Mi invitano gentilmente a raggiungere l’area fumatori. A Taiwan non basta essere all’aperto per poter

fumare, lo si può fare solo negli spazi dedicati. È qui che vedo i dipendenti del cantiere a grandezza naturale perché sono al mio fianco seduti sulle panche con vicino il posacenere. Andiamo con ordine, qualche coordinata è necessaria. Horizon apre i battenti nel 1987, ha sede a Kaohsiung, costa Sud di Taiwan.

La gamma FD contempla imbarcazioni da 75’ a 110’, ma hanno già in serbo un 130’ e John Lu, Ceo di Horizon, mi confessa che stanno pensando anche un 150’. Gli yacht prodotti sono 910, divisi in otto serie per un totale di 25 modelli. Al cantiere “storico”, nel 2001 se n’è aggiunto un altro: Vision Shipyard che reali a scafi da a . uando chiedo a John Lu quanto sia estesa l’area di cui dispongono mi risponde “più di un milione di metri quadrati”. Non scherza. Per l’esattezza sono 1.100.000 m2 articolati in quattro diverse aree specializzate, incluso il Marina. I mercati principali? Stati Uniti, Australia e, a pari merito, Europa e Asia. Tutto è prodotto internamente e gli scafi sono in vetroresina, realizzati in infusione. Le carene sono davvero particolari. Per certi versi mi ricordano uelle degli aliscafi.

Il cantiere si sviluppa su un’area di 1.100.000 m2, organizzato in 4 aree specializzate. Produce tutto internamente,

The shipyard covers a total area of 1,100,000 m2, divided into 4 specialised areas. Everything is manufactured in-house,

In corrispondenza delle due linee d’asse ci sono i tunnel. A prua, il bulbo non è per niente arrotondato, ma, al contrario, appuntito. “Serve per fendere al meglio le onde”, mi spiega Cor D. over, il designer olandese di tutti i modelli Horizon e non solo. “Questo è il miglior compromesso possibile tra uno scafo planante e uno dislocante. Sono yacht che navigano al massimo a 10 o 20 nodi di velocità”. Ma quello che è impressionante, infatti, è ciò che si trova sopra alla carena. I volumi sono enormi, ben maggiori rispetto allo scafo, sia lungo le fiancate, sia all estrema prua. Gli yacht di Horizon si sviluppano con la massima dimensione possibile, la carena pare quasi un piedistallo su cui poggia tutta la struttura. Sembrano sfidare le leggi della fisica. na vera e propria villa galleggiante. Mi raccontano che è loro abitudine accogliere i futuri armatori qui a Taiwan in cantiere e farli entrare a uno a uno nel mockup degli interni dello yacht che hanno scelto. Con loro discutono delle personalizzazioni. Horizon consente una customizzazione oltre ogni immaginazione. Tutto è in discussione. Tutto si può fare, e si fa. Il cantiere vanta di essere tra i primi cinque al mondo per customizzazione e non a caso tutti i modelli in costruzione,

LA PRODUZIONE INIZIA NEL 1987 ED È CONCENTRATA SU IMBARCAZIONI DA 58 A 150 PIEDI. IN QUESTI 36 ANNI HANNO VENDUTO 910 YACHT IN 60 PAESI NEL MONDO. PRODUCTION BEGAN IN 1987 AND FOCUSES ON BOATS FROM 58 TO 150 FEET. OVER THE PAST 36 YEARS, THE COMPANY HAS SOLD 910 YACHTS IN 60 COUNTRIES WORLDWIDE.

spiega i 910 modelli venduti in questi 36 anni di attività. Gli armatori vogliono

ma anche di studio. Horizon, infatti, studia e sperimenta i materiali e le tecniche di costruzione. L’infusione, per esempio, non è tutta uguale. A seconda di come si posi ionano le fibre di vetro si ottiene un processo più veloce e soprattutto delle performance migliori. L’obiettivo è ridurre il peso e quindi la quantità di resina senza rinunciare alla rigidità e alla robustezza. Il processo si chiama Patented 6D Infusion, ed è una sorta di certifica ione del processo di infusione che si realizza solo negli Stati Uniti e a Taiwan. L’hanno chiamata 6D perché è una sorta di somma di elementi macro 3D dello scafo con elementi micro, sempre 3D, della sovrastruttura. Inoltre, in un unico pezzo sono riusciti a realizzare lo scafo e le fiancate dell FD100. uesto ha permesso di ottenere una carena molto rigida e impermeabile alle torsioni che non ha nemmeno bisogno dei rinforzi sullo scafo. Niente longheroni, significa meno peso, ma la struttura comunque robusta, anzi probabilmente più robusta di quella di una costruzione tradizionale. Austin Lin, General Manager di Vision Shipyard, mi racconta che non lavorano solo per la nautica. Tutta questa innovazione la mettono anche a disposizione delle aziende che realizzano le pale eoliche, anch’esse fatte in vetroresina. nsomma, alla fine della giornata, ho avuto la sensazione di aver visto un pezzo di orizzonte, ma non ancora tutto. La sensazione è che Horizon guardi al futuro e non si accontenti di percorrere solo rotte già battute.

I MODELLI IN GAMMA SONO 25, DIVISI IN 8 SERIE. NEGLI ANNI DELLA PANDEMIA, HA INVESTITO 30 MILIONI DI DOLLARI PER AMPLIARE LE STRUTTURE E IL SETTORE RICERCA&SVILUPPO. THERE ARE 25 MODELS IN THE RANGE, DIVIDED INTO 8 SERIES. DURING THE YEARS OF THE PANDEMIC, THE YARD INVESTED 30 MILLION DOLLARS TO EXPAND ITS FACILITIES AND DEVELOP THE R&D SECTOR.

The first impact is disconcerting. I step out of the van into the yard, which is the size of a parade ground, look to my left and there, side by side, are five mega yachts from to feet under construction at the same time. They seem to be competing to see which one will be finished first. n the opposite side, I see some sheds, huge, with a height that might be enough to accommodate the five hulls on top of each other. n my way into one of the hangars, I have no idea where the end of the hangar is. Maybe that is why it is called Horizon, I say to myself. Your eyes reach a certain point, but you know there

is more to come. In the middle of all this, I wonder where all the workers are. Everything is huge, but I cannot see the people. sharpen my ga e, shake off the jet lag and realise that they are out there somewhere. Small dots on the horizon in the hangars. The proof of their existence comes a little later when I light a cigarette. They kindly invite me to the smoking area. In Taiwan it is not enough to be outside to smoke, you can only do it in special areas. This is where I can see the employees of the shipyard in their natural size, as they are sitting next to me on the benches near the ashtray. But, let’s take things one step at a time a few coordinates are needed. Hori on opened its doors in 1987 and is based in Kaohsiung, on the southern coast of Taiwan. The FD range includes ships from 75’ to 110’, but a 130’ is already in the pipeline and ohn u, C of Hori on, confesses that he is also thinking of a 150’. The yachts produced to date are 910, divided into eight series for a total of 25 models. The “historical” yard was joined by a second one in 2001: Vision Shipyard, which makes hulls from 58’ to 80’. When I ask John Lu how much space they have at their disposal, he replies “more than a million square metres”. He is not joking. To be precise, it is 1,100,000 m2, divided into four different specialised areas, including the marina. The main markets? The United States, Australia and, with equal merit, Europe and Asia. Everything is produced in house and the hulls are made of fibreglass using infusion technology. The hulls are truly particular. In a certain way, they remind me of the hulls of hydrofoils.

Horizon FD80.

The tunnels are right by the two shaft lines. On the bow, the bulb is not at all rounded, but, to the contrary, rather pointy. “It helps to better cut through the waves”, Cor D. Rover, the Dutch designer of all Horizon models and more, explains to me. “This is the best possible compromise between a planning and a displacement hull. These are yachts that sail at 10 or 20 knots at most”. But the most impressive thing is everything above the hull. The volumes are enormous, much larger than the hull itself, both on the sides and on the foredeck. Horizon yachts make the most of the surface area. The hull is almost like a pedestal on which the whole structure rests. They seem to defy the laws of physics. true oating villa. They tell me that it is their custom to welcome future shipowners here in Taiwan in the yard and allow them - one by one - to walk into the mock-up of the interiors of the yacht they have chosen. They discuss all customizations directly with them.

Hori on offers a level of customi ation that is beyond imagination. Everything is up for discussion. Anything can be done and is done. The shipyard can boast being one of the top five yards in the world in terms of customization and all models under construction have a panel astern which, in addition to stating the model type, also states the number of the hull. Precisely because there are no two hulls that are perfectly alike. This may also explain the 910 models sold in these past 36 years of operations. Owners want a tailor-made dress and in Taiwan, they know how to fulfil their every desire. What was the most bizarre request you ever received? I ask my guides. “An American owner told us he didn’t want a hardtop over the because he anted to land his helicopter there. We recalculated everything to build a superstructure that could hold that amount of weight and was able to meet his demand”. But the surprises didn’t stop there.

Nel 2001 è stato inaugurato il Vision Shipyard, specializzato, oltre che nella produzione, anche in Ricerca&Sviluppo. In aggiunta alle strutture a terra, Horizon

My visit to the technological part of the shipyard was highly interesting. It is not merely a production site, but also a place for research and development. Horizon studies and experiments with materials and building techniques. Infusion, for instance, is not all the same. Depending on how you place the glass fibres you can obtain a faster process and, above all, higher performance. The goal is to reduce weight and consequently the amount of resin without sacrificing rigidity and sturdiness. This process is called Patented 6D Infusion, and it is a type of certification of the infusion process that is performed only in the United States and in Taiwan. They called it 6D because it is a sort of sum of macro-3D elements of the hull with micro-3D elements of the superstructure. Moreover, they were able to produce the hull and sides of the FD100 in one single piece. This has resulted in a very rigid hull, which is very watertight in torsion and doesn’t need any reinforcements on the hull. No longerons, which means less weight, but the structure is still strong, probably stronger than a traditional design. Austin Lin, general manager of Vision Shipyard, tells me that they’re not

Horizon FD90.

ATTENZIONE NEI CONFRONTI DELL’AMBIENTE E UNA

CONCEZIONE INEDITA DELLA PRUA CARATTERIZZANO INFYNITO 90, ULTIMO YACHT NATO IN CASA FERRETTI YACHTS

A FOCUS ON ENVIRONMENTAL AWARENESS AND A NEW APPROACH TO THE BOW ARE THE HALLMARKS OF THE INFYNITO 90, THE LATEST YACHT FROM FERRETTI YACHTS

photo by Alberto Cocchi

Questione

di prua

A matter of the bow

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un continuo evolvere degli ambienti outdoor della barca, soprattutto nella zona di poppa e nei ponti più alti degli yacht di medie e grandi dimensioni. on avevamo ancora visto, però, una prua come uella presentata da erretti a bordo dell’Infynito 90: definita dal cantiere “All-Season Terrace”, è una vera e propria terrazza, coperta da un’estensione della sovrastruttura. a ona di prua outdoor si può così utilizzare in tutte le condizioni meteo e in ogni periodo dell anno, in totale privacy. L’All-Season Terrace è completamente personalizzabile; nell’unità che abbiamo visitato era caratterizzata da una Jacuzzi, sul piano diametrale, e da comode sedute a corredo.

Il main deck o re diverse possibilit di configura ione: uno spa io totalmente open composto da living room, dining room e country kitchen; con cucina chiusa, accessibile privatamente dall equipaggio o con la cabina armatoriale posi ionata all estrema prua.

Ferretti Yachts Infynito 90

diversi aspetti della barca, arrivando fino alla scelta dei materiali come i tessuti naturali e in fibra di bamboo, pelli rigenerate, materiali riciclabili, vernici ecologiche a base d ac ua e teak lamellare con certifica ione C utili ato per tutte le parti esterne. Con una lunghe a fuori tutto di 26,97 metri, Ferretti Yachts Infynito 90 è frutto della collaborazione tra il Comitato trategico di rodotto, presieduto dall ng. iero errari, e il Dipartimento Engineering Ferretti roup. exterior design stato curato dall’architetto Filippo Salvetti, mentre

la progettazione degli interni dallo studio di progetta ione deae talia. l profilo dello yacht connotato da forme e volumi molto compatti, armonizzati dallo spazio libero lasciato nella ona di prua. Appena saliti a bordo si è subito catturati da un’attenzione ai dettagli degna di nota. l teak, ad esempio, gira intorno alle vetrate invogliando gli ospiti a proseguire verso il passavanti che conduce a prua. n risultato costruttivo non indifferente, congiunto a un valore estetico molto interessante. Negli interni emerge la stretta

connessione con l’esterno, conseguenza delle finestrature a tutta alte a e dell’assenza di ostacoli visivi da poppa a prua. uesto risultato stato possibile grazie al posizionamento della timoneria nell’upper deck e alla struttura in doghe di pelle ecologica della scala posi ionata a dritta. l totale open space organi ato in zona living informale verso poppa con due divani contrapposti, country kitchen a centro barca e zona pranzo verso prua, arredata con un tavolo dotato di otto sedute. piacevoli spa i informali presentati a bordo della prima unità

Infynito 90 o re due possibilit di d cor: il classic mood che richiama gli elementi caldi della terra, e il contemporary mood ispirato ai colori del mare.

Infynito 90 offers two d cor options: the classic mood, which evokes the warm elements of the earth, and the contemporary mood, inspired by the colours of the sea.

La cabina armatoriale si trova a centro barca e occupa l intero baglio. caratteri ata da tonalit calde e luci indirette che amplificano l atmosfera accogliente della barca.

The master cabin is located amidships and occupies the entire beam. Warm tones and indirect lighting add to the cosy atmosphere of the boat.

All Season Terrace l inedita prua di Infynito 90: una vera e propria terra a coperta da un estensione della sovrastruttura, utili abile in ogni periodo dell anno.

The All-Season Terrace is an unprecedented bow on the Infynito 90: a real terrace covered by an extension of the superstructure that can be used all year round.

di Infynito 90 sono decisamente in linea con i tempi. ono per possibili anche altre due configura ioni del main deck: con cucina chiusa, accessibile privatamente dall e uipaggio dal camminamento sinistro o con la cabina armatoriale posizionata all’estrema prua del ponte principale, con un bagno en suite e un walk in closet. li interni offrono due possibilit di d cor: uello che il cantiere definisce “classic mood”, che riporta le tonalità calde della terra, o il “contemporary mood” che si ispira, invece, ai colori del mare con essenze luminose e tessuti dalle sfumature

fresche. l ponte superiore presenta, per la prima volta a bordo di un modello Ferretti, uno skylounge completamente circondato da finestrature, che affaccia direttamente sulla zona esterna dell upper deck. uesta configurabile con mobili free standing per allestire un’area prendisole e un’area dining alfresco. ella prima unit di Infynito 90 la timoneria, posta all’estrema prua dell’upper deck, è separata dall’ambiente conviviale ma, a scelta dell’armatore, il ponte può essere anche interpretato come uno spa io open. Sempre nella prima unità di Infynito 90,

tutte le cabine sono state posizionate nel lower deck. a cabina armatoriale si trova a centro barca e occupa l’intero baglio. Tonalit calde e luci indirette amplificano l atmosfera accogliente della barca. l lower deck ospita anche la cabina Vip e le due twin, tutte con bagno en suite, per un totale di posti letto. ella configura ione con cabina armatoriale posta sul main deck, Infynito 90 riesce a ospitare fino a persone. o yacht pu essere e uipaggiato con una doppia op ione di motori. La versione standard prevede 2 motori

an di . cavalli ciascuno, che offrono la possibilit di navigare con velocità massima di 20 nodi e velocità di crociera di nodi. oi abbiamo provato, nelle ac ue della laguna di Venezia, la versione con due motori an di . cavalli ciascuno con cui abbiamo raggiunto la velocità massima di , nodi. bbiamo particolarmente appre ato la uidit delle manovre grazie a una timoneria enta particolarmente e cace, si ha l’impressione di essere alla guida di una berlina di lusso con la ruota del timone che si rimette in posizione proprio

come il volante di un automobile. La plancia di comando è dotata di una Integrated dashboard Simrad Command e del sistema Watchit che è in grado di avvisare di ogni eventuale pericolo in ac ua o del rischio di collisione utilizzando parallelamente i dati provenienti dai sensori della barca e uelli delle mappe che, gra ie all intelligen a artificiale e agli algoritmi di apprendimento automatico, riescono a valutare costantemente il rischio di collisione fornendo avvisi in tempo reale. o scafo fast displacement è stato pensato e progettato per essere

e ciente con velocit superiore ai nodi e con una velocità di crociera economica di 10 nodi che consente un autonomia di circa . miglia nautiche.

Lo yacht era dotato di due stabilizzatori giroscopici G18 di Seakeeper e di pinne Sleipner che contribuiscono a stabilizzare l’imbarcazione in naviga ione e uando alla fonda. Durante il test abbiamo registrato la potenza della loro azione con evidenti corre ioni durante la rotta. a differen a tra pinne attive e pinne in stand by notevole.

Over the last few years, we have seen a continuous development of exterior spaces, especially in the aft and upper deck areas of medium and large yachts. ut what we haven t seen until now is a bow as presented by Ferretti on the Infynito 90: the shipyard calls it the “All-Season Terrace”, and it’s a terrace covered by an extension of the superstructure. This means that the outdoor space in front of the boat can be used all year round in all weather conditions and complete privacy. The All-Season Terrace can be completely personalised; on the boat, we saw there was a Jacuzzi on the diameter and comfortable seating. The moveable glass slats in the centre of the upper deck can be opened to create a beautiful light and shadow effect.

ut there s more new on the Infynito 90. nspired by the explorer ships, the project introduces Ferretti Sustainable Enhanced Architecture technology, a collection of solutions to make it as environmentally friendly as possible. One of the most striking is the integrated system that combines the energy collected by the solar panels

on the superstructure with an energy bank of lithium batteries. This allows you to stay at anchor for up to eight hours without the noise of generators and without producing any emissions. nvironmental sensitivity is re ected in many aspects of the boat, including the choice of materials - such as natural fabrics, bamboo fibre, reclaimed leather, recycled materials, water-based ecological paints and C certified laminated teak for all exterior areas. ith an overall length of . metres, the Ferretti Yachts Infynito 90 is the result of a partnership between the trategic roduct roup, headed by iero errari, and erretti s engineering department. The exterior was designed by architect Filippo Salvetti, while the interior was created by the deae talia design studio. The outline of the yacht is characterised by very compact shapes and volumes, which ow together thanks to the free space at the bow. As soon as you step aboard, the attention to detail is impressive. Teak surrounds the windows, for example, inviting guests to continue on to the gangway leading to the bow.

Il po etto dell upper deck configurabile con mobili free standing per poter allestire un area prendisole e un area dining al-fresco. L atten ione ai dettagli notevole: suggestivo l e etto del teak che gira intorno alle vetrate invogliando gli ospiti a proseguire verso il passavanti che conduce a prua.

The cockpit on the upper deck can be configured with freestanding furniture to create a sunbathing area and an alfresco dining area. The attention to detail is remarkable: striking is the effect of the teak that goes around the windows, enticing guests to continue towards the walkway leading to the bow.

LA TIMONERIA È POSIZIONATA

SULL’UPPER DECK CHE, NELLA PRIMA UNITÀ DI INFYNITO 90, È UNO SPAZIO SEPARATO DALLA ZONA CONVIVIALE.

THE WHEELHOUSE IS LOCATED ON THE UPPER DECK. ON THE FIRST INFYNITO 90, IT IS SEPARATE FROM THE LIVING AREA.

The effect of the way she is built certainly has an impact and comes together in a very interesting aesthetic approach. oing inside, the full height windows and the lack of visual obstacles from stern to bow mean that you feel very much in touch with the exterior. This was made possible by the decision to locate the helm station on the upper deck, and also by the ecological leather strips set on the starboard side.

The open space is arranged in an informal aft living area with two sofas facing each other, a country galley amidships and a forward dining area with a table and eight seats. The pleasant informal spaces on board the Infynito 90 produced are very much in keeping with the times. The main deck can be configured in two ways: with an enclosed galley, accessible to the crew via the passageway to port. lternatively, the master cabin can be located deep in the bow of the main deck, with an en suite bathroom and walk in wardrobe. The interiors provide two d cor options: the one that the yard calls “classic mood”, which has warm, earth colours or the “contemporary mood” which takes its inspiration from the colour of the sea with luminous natural wood and fresh

VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS

22.8

AUTONOMIA MN RANGE NM 984

RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER

38.7 kg kw

RAPPORTO LUNG./LARG. L/W

3.6

FERRETTI YACHTS

I-47122 Forlì . 39 0543 8 511 .ferretti-yachts.com

PROGETTO

ipartimento Engineering Ferretti roup, Filippo alvetti (esterni), Ideaeitalia (interni)

SCAFO

Lunghe a f.t. 26,9 m Lunghe a di costru ione 23,95m Lunghe a scafo 23,80m Larghe a massima ,33m Immersione sotto le eliche 1,91m islocamento a secco 96.000 kg islocamento a pieno carico 111.000 kg erbatoi carburante 11.500 l erbatoi acqua 1.800 l arena a geometria variabile con deadrise di 9,5

MOTORE

2 an 12 poten a 1.550 cv / 1.140 kW a 2300 giri/min, optional 2 an 12 poten a 1800 cv / 1.432 kW a 2300 g/min

CERTIFICAZIONE CE

CAT A 20 persone

PREZZO

Pre o base a partire da .9 0.000 €, Iva esclusa

PROJECT

Ferretti roup Engineering department, Filippo alvetti (e terior), Ideaeitalia (interior)

HULL

L 26.9 m Length of construction 23.95m Length 23.80m a imum beam .33m raft under propellers 1.91m Light mass displacement 96,000 kg Full load displacement 111,000 kg Fuel tanks volume 11,5 l ater tanks volume 1,8 l ariable geometry hull ith deadrise of 9.5

MAIN PROPULSION

2 12 of 1.550 hp / 1.140 kW at 2,300/min. s optional 2 12 of 1,800 hp / 1,432 kW at 2300/min

EC CERTIFICATION

CAT A 20 people

PRICE

tarting from ,9 0,000 €, E cl.

Località//Place ene ia//Venice Mare//Sea state Calmo//Calm Vento forza//Wind speed Assente//None

on i 2 motori an di 1.550 cavalli ciascuno la velocit massima di circa 20 nodi. With 2 MAN engines of 1,550 hp each, the ma imum speed is about 20 knots.

Engine room

La versione standard prevede 2 motori an 12 di 1.550 cavalli ciascuno. oi abbiamo provato la versione con due motori an 12 di 1.800 cavalli ciascuno con cui abbiamo raggiunto la velocit massima di 22,8 nodi.

Two MAN V12s, each developing 1,55 hp, are standard. We tested the version with two 1,8 hp MAN V12s, which enabled us to reach 22.8 knots.

FURTHER THAN YOU CAN SEA È IL CONCEPT ALLA

BASE DEL PROGETTO DEL NUOVO FERRETTI YACHTS INFYNITO 90: ATTENZIONE NEI CONFRONTI DELL’AMBIENTE, ALTA POSSIBILITÀ DI PERSONALIZZAZIONE E INNOVAZIONE NEL LAYOUT.

On the upper deck, for the first time on board a Ferretti boat, there is a sky lounge that is completely enclosed by windows and overlooks the outside area of the upper deck. t can be configured with freestanding furniture to create a sunbathing area and another space for al fresco dining. n the first Infynito 90 delivered, the helm station, located forward on the upper deck, is separated from the social area. However, buyers can choose to have this deck treated as an open space. ll cabins on this first boat in the series are on the lower deck, with the full beam master stateroom located amidships. arm colours and indirect lighting add to the welcoming feel. The lower deck also has the cabin and the two twin rooms, each of them with en suite bathrooms, meaning the boat sleeps a total of eight. ut that figure rises to as much as ten people when the Infynito 90 is configured with the master room on the main deck. There are two engine options.

FURTHER THAN YOU CAN SEA IS THE CONCEPT BEHIND THE DESIGN OF THE NEW FERRETTI YACHTS INFYNITO 90: ATTENTION TO THE ENVIRONMENT, HIGH CUSTOMISATION POSSIBILITIES AND INNOVATION IN THE LAYOUT.

Two s, each developing , hp, are standard, which means the boat can reach twenty knots at a cruising speed of fifteen. n our test in the lagoon of enice, we had a version with two , hp s, which enabled us to reach . knots. e particularly appreciated the uidity of movement provided by the very effective enta steering, which gives the feeling of driving a luxury car, with the wheel returning to its original position, just like in a car. The helm station is e uipped with an integrated imrad Command dashboard and the atchit system, which warns of any dangers in the water or the risk of collision by combining data from the boat’s sensors with that from maps. Thanks to artificial intelligence and automated learning algorithms, they can constantly reassess the risk and issue warnings in real time. The fast displacement yacht has been designed and engineered to be e cient, with a speed of over 20 knots and a cruising speed of 10 knots, giving a range of around , nautical miles. The yacht has been fitted with two G18 Seakeeper stabilisers and leipner fins, which help to stabilise the boat both underway and at anchor. e measured how hard they worked during the test and saw how the course was corrected. There is a noticeable difference between when the stabilisers are active and when they are on standby.

Cover Story

C

SI FA NOTARE PER IL DESIGN, MA SENZA COMPROMETTERE LE DOTI MARINE. È DIFFICILE, SE NON IMPOSSIBILE, TROVARE QUALCOSA DI POCO CONVINCENTE IT STANDS OUT FOR ITS DESIGN, BUT WITHOUT COMPROMISING ON ITS MARINE QUALITIES. IT IS DIFFICULT, IF NOT IMPOSSIBLE, TO FIND ANYTHING UNCONVINCING by

FormaVolpati Forma

e sostanza Form and substance

“Pu capitare che i sodali i finiscano, a il nostro non conosce crisi”, afferma sorridendo aola Cranchi. uella tra Christian rande e il cantiere italiano una collabora ione che si rinnovata anche per il essantasette Corsa con ottimi risultati. ntrambi gli attori non hanno bisogno di presenta ioni. Cranchi ha una lunga storia e ha ampiamente dimostrato di sapere come si fanno le barche. Christian rande ha sempre lasciato il segno, ualsiasi cosa abbia disegnato, dalle bitte ai gommoni, alle barche. a il risultato, uesta la mia opinione, non la semplice somma delle ualit di entrambi, ma una moltiplica ione. orma e fun ione all ennesima poten a. tile e praticit allo stesso tempo, in ogni centimetro della barca. Christian rande ha dichiarato “Il essantasette Corsa un vero coup del are, una barca che avorisce l idea di sportivit con aggiore slancio, da ui il no e Corsa. È un i barca ione dal taglio sportiveggiante che viene accentuato anche dai colori neri opachi in contrasto con i etalli ati del grigio Cosmo, dalla sottolineatura in rosso delle cuscinerie, dalla linea dello sca o e della scritta Corsa” a poppa sfruttata al meglio per molteplici fun ioni. C il garage per il tender collocato in verticale in modo da poterlo varare e alare sen a fatica. a piattaforma abbattibile e arriva a immergersi, ma il portellone del garage contiene anche un so one della doccia e, con l aggiunta delle sedie

pieghevoli, si ottiene una beach area a pelo d ac ua. Con la stessa filosofia stata studiata la passerella reali ata da esen oni. una passerella idraulica a scomparsa vera e propria, lunga oltre metri e, una volta estratta, pu essere indiri ata verso l alto o verso il basso. el primo caso una scaletta per sbarcare in banchina, nel secondo una scaletta bagno. u essere installata a richiesta a livello del po etto. nche dai dettagli si percepisce che essantasette Corsa fatta da chi sa cosa vuol dire navigare. a scaletta per accedere al y ha un tientibene sul lato di dritta, ma non l unico. ulla sinistra, parallelo al portellone di accesso al y ce n un secondo in modo da avere due appigli ai uali aggrapparsi e passare cos da un ponte all altro in sicure a durante

Per questa unità è stato scelto il décor Milano, fatto di nuance intense arricchite dalla lucentezza dei metalli. La zona lounge è impreziosita da pavimenti in legno massello e da un set di oggetti free standing firmati Fle form che comprendono il divano con grande penisola insieme alla poltroncina e la coppia co e table.

For this unit, the Milano décor was chosen, with intense shades enhanced by the gleam of metal. Solid wood floors and many freestanding pieces by Flexform are used in the lounge area. These include a sofa with a large chaise longue next to the armchair and a pair of coffee tables.

la naviga ione. a cosa meglio riuscita il layout, in particolare uello del ponte principale e uello dell area notte. pesso, uando si descrivono le barche, si sente dire che si ha la sensa ione di essere su un modello pi grande di uanto non sia effettivamente. ui non una uestione di perce ione. ui proprio cos . l layout sfrutta al meglio lo spa io e lo fa sen a ingolfare le superfici di arredi. l po etto davvero ampio e il portello di accesso alla dinette spostato molto verso prua. i ha cos una vasta area all aperto, con divanetti, sedute, tavolo da pran o e cucina. Tutto all area aperta, perch , uesta la convin ione di Cranchi, uando si va in barca si vuole godere del contatto con il mare e non rinchiudersi all interno. a parte pi a pruavia del po etto protetta dall hardtop e dalle fiancate della dinette che proseguono verso poppa. una ona protetta, ma anche ventilata perch le fiancate hanno vetrate abbattibili e, se non bastasse,

ci sono anche i bocchettoni dell aria condi ionata. ll interno, oltre a un area living, si trova la plancia di comando centrale con due poltrone per pilota e copilota e una seconda cucina molto attre ata e con un grande piano di lavoro. prendisole sono tre: uno a poppa, che si amplia gra ie agli schienali ribaltabili, uno a prua e uno sul y. l y ospita divanetto, tavolo, mobile grill con lavello e frigorifero oltre alla seconda

La cabina dell’armatore è a tutto baglio con letto matrimoniale in posizione centrale. Nella suite c’è spazio, oltre che per la cabina armadio, anche per un salottino con poltrone e tavolino, ideale anche come vanity corner, e per un grande bagno.

There is a double bed in the centre of the full beam master cabin. The suite has room for a walk-in wardrobe, a small seating area with armchairs and a table - which can also be used as a vanity unit - and a large en suite bathroom.

L’OTTIMIZZAZIONE DEI VOLUMI A DISPOSIZIONE È PERFETTA, SIA NEL SALONE, SIA NELL’AREA NOTTE. C’È TUTTO QUELLO CHE SERVE SENZA MAI SACRIFICARE LA SENSAZIONE DI SPAZI DALL’AMPIO RESPIRO. SI PUÒ SCEGLIERE FRA 2 LAYOUT A TRE O A QUATTRO CABINE, ENTRAMBI CON 3 BAGNI E I TRE DIFFERENTI DÉCOR.

THE SPACE AVAILABLE IS PERFECTLY OPTIMISED IN BOTH THE LIVING AND SLEEPING AREAS. THERE IS EVERYTHING YOU NEED WITHOUT SACRIFICING THE FEELING OF OPEN SPACE. CUSTOMERS CAN CHOOSE BETWEEN TWO LAYOUTS WITH THREE OUT OF FOUR CABINS, BOTH WITH THREE BATHROOMS AND THREE DIFFERENT STYLES OF INTERIOR.

rande offrire un allestimento ricco lasciando per la sensa ione di ampi spa i aperti con il risultato di una sapiente ottimi a ione dei volumi a disposi ione. o si nota anche nel ponte inferiore. a scaletta per scendere nell area notte si trova a pruavia della plancia ed collocata in ori ontale. una solu ione perfetta perch non spreca spa io e consente di avere la plancia a centro barca con un ottima visibilit alla uale contribuisce anche un parabre a unico, sen a montanti nel me o. a cabina armatoriale sorprendente perch non c solo lo spa io per la cuccetta matrimoniale, il vanity, il divanetto e il bagno con box doccia separato, ma anche una sorta di area u cio all ingresso. ideale per chi pensa di trascorrere molto tempo a bordo. armatoriale, infatti, un locale da vivere anche durante il giorno. uante barche di venti metri conoscete che offrono una solu ione del genere l resto dell area notte composto da altre due cabine matrimoniali, entrambe con bagno privato e box doccia separato. Chi lo desidera, pu optare per un layout con una cabina in pi con letti sovrapposti, ma deve rinunciare all area u cio dell armatoriale. Come tanti armatori sanno, Cranchi un cantiere che sa fare le barche. a ualit non in discussione. er uesto modello stato utili ato molto carbonio sul y e in generale nella parte superiore dello yacht. obusto e leggero allo stesso tempo. ingegner arco itti

una parola che ha pi a nit con la libert che con la velocit , indica un modo di muoversi e di esprimersi spontaneo, una fuga dagli schemi, un atto liberatorio, la ricerca naturale di endorfine e di piacere, la volont di lasciarsi inebriare dalla passione, dal momento e dagli spazi esterni. Un termine che è in perfetta sintonia con l’indole mediterranea e che descrive bene il carattere di questa nuova linea a cominciare dal suo primo esemplare».

essantasette

un concentrato di ingegneria e design in cui abbia o co binato ateriali all avanguardia con la nostra esperien a tecnica l centro del progetto c la fibra di carbonio, uesto ateriale resistente e leggero ci ha per esso di abbassare il centro di gravit e ridurre i pesi per co ort e presta ioni otti ali” a carena la stessa della precedente versione del , sempre disegnata da ldo Cranchi. n sala macchine i motori sono due olvo D con sistema ps . Duemila cavalli che spingono fino a una massima di nodi. facile da timonare, la visibilit perfetta sia nella posta ione interna, sia in uella sul y. a virata stretta non d problemi, la barca non si inclina molto non compromettendo cos il comfort a bordo. insonori a ione stata fatta molto bene dato che a velocit di crociera e alla massima i decibel sono sessanta o poco pi . consumi sono contenuti: a nodi servono meno di litri ora e, gra ie a un serbatoio molto capiente, l autonomia di circa miglia, un valore pi che su ciente per solcare in lungo e in largo il editerraneo.

Il grande divano con penisola verso poppa ha una doppia anima, rappresenta l’estensione degli interni, quando è allestito come tavolo da pranzo per sei persone, mentre quando si trasforma in zona lounge diventa la continuazione del prendisole di poppa. Un telaio in acciaio cromato e vetro bronzato lascia intravedere a prua la cucina.

The large sofa with integrated chaise longue towards the stern is an extension of the interior when set up as a dining table for six, and an extension of the stern sunbed when converted to a lounge area. A chrome steel frame with bronzed glass provides a view to the galley, which faces aft.

«Corsa is a word that stands for freedom more than speed. It describes a spontaneous way of moving and expressing oneself, escaping the routine, a liberating act, the natural search for endorphins and pleasure, and the desire to let oneself be intoxicated by passion, by the moment and by open spaces. It is a word that is in perfect harmony with the Mediterranean temperament and that perfectly describes the character of this new line, starting with the first unit».

GRAZIE AL PROGRAMMA CRANCHI ATELIER, ANCHE PER IL SESSANTASETTE 67 CORSA SONO DISPONIBILI TRE PROPOSTE DI DÉCOR, SIRACUSA, PISA E MILANO, STUDIATE DA CHRISTIAN GRANDE CHE HA SELEZIONATO E ABBINATO TRA LORO METALLI, PIETRE, ESSENZE E TESSUTI PER CREARE TRE MOOD DIVERSI DI GUSTO RAFFINATO, CON SUGGESTIONI DI VOLTA IN VOLTA PIÙ ORIENTATE ALLO STILE CLASSICO O A QUELLO CONTEMPORANEO.

THANKS TO THE CRANCHI ATELIER PROGRAMME, THE SESSANTASETTE 67 CORSA IS AVAILABLE IN THREE ALTERNATIVE FINISHES: SIRACUSA, PISA AND MILANO, DESIGNED BY CHRISTIAN GRANDE, WHO HAS SELECTED AND COMBINED METALS, TYPES OF STONE, WOODS AND FABRICS TO CREATE THREE DIFFERENT ELEGANT ATMOSPHERES, EITHER MORE TRADITIONAL OR MORE CONTEMPORARY.

Il posto di pilotaggio è centrale per una visione ottimale, la grande e confortevole poltrona del capitano a ancata da una seduta gemella in modo da rendere

The helmstand is located in the centre of the boat for optimum vision.

To make the area welcoming and conducive to socialising, the large and

a ola Cranchi says with a smile, “ artnerships can end, but ours is all plain sailing” The collaboration between Christian rande and the talian shipyard has also been renewed for the essantasette Corsa, with excellent results. either needs to be introduced. Cranchi has a long history and has amply demonstrated that it knows how to build boats. Christian rande has always left his mark, whatever he designs, from bollards to in atables to boats. ut in my opinion, the result is not simply the sum of the ualities of both parties, but a multiplication. orm and function at their best. Christian rande says: “The essantasette Corsa is a real coup or the sea t is a boat that ocuses on sport ith ore thrust, hence the na e Corsa t is a boat ith a sport line his is accentuated b the att blac colour contrasting ith the Cosmo gre and the red o the beading on the cushions, the line on the hull and the na e Corsa” The stern is well utilised serving many functions. There is a garage for a tender stored vertically so that it can be launched and recovered easily. The platform can be lowered below the water, but the garage door also contains a shower, and with the addition of folding seats, it turns into a beach area that is level with the sea. The esen oni gangway has been designed in the same way. t is a real hydraulic gangway with a length of more than metres. t is foldable and, once extended, it can be directed upwards or downwards. n the first case, it becomes a ladder for disembarking on the uay and in the second, a bathing ladder. n re uest it can be installed at cockpit level. The details show how the essantasette has been designed by people who understand the sea. The ladder to access the mini y has a handrail on the starboard side, but it isn t the only one. n the left parallel to the door to access the ybridge, there is a second rail so that there are two handholds one

È FACILE DA CONDURRE. SI HA SEMPRE TUTTO SOTTO CONTROLLO. IN VIRATA LO SCAFO SBANDA POCO, REGALANDO COSÌ UNA BELLA SENSAZIONE DI COMFORT. EASY HANDLING. EVERYTHING IS ALWAYS UNDER CONTROL. THERE IS A GOOD FEELING OF COMFORT WITH LITTLE HEELING OF THE HULL WHEN TURNING.

VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS

AUTONOMIA MN RANGE NM

RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER

kg kw

RAPPORTO LUNG./LARG. L/W

CANTIERE NAUTICO CRANCHI Via Nazionale, 1319 I-23010 Piantedo (SO) T. +39 0342 683359 www.cranchi.com

PROGETTO

Centro Studi Ricerche Cranchi e Aldo Cranchi (carena) • Christian Grande (design)

SCAFO

Lunghezza f.t. 20,80m • Lunghezza scafo 18,7m • Lunghezza al galleggiamento 16,05m • Larghezza massima 5,40m • Immersione 1,60m • Dislocamento a vuoto 42.000 kg • Serbatoio carburante 4.000 l

• Serbatoio acqua 900 l • Serbatoio acque grigie 200 l • Serbatoio acque nere 300 l

MOTORE

olvo Penta 13 Ips 1350 Poten a 2 35 kW • 6 cilindri in linea • Cilindrata 12,8 l

CERTIFICAZIONE CE

CAT B – 18 persone

PREZZO

A partire da 2.891.000 €, Iva esclusa - stagione nautica 2023/2024

PROJECT

Cranchi Research Centre • Aldo Cranchi (hull) Christian Grande (design)

HULL

LOA 20.80m • Length 18.7m • LWL 16.05m a imum beam 5.40m raft 1.60m Light mass displacement 42,000 kg • Fuel tank volume 4,000 l • Water tank volume 900 l • Grey water tank volume 200 l • Waste water tank volume 300 l

MAIN PROPULSION

Volvo Penta D13 IPS 1350 • Outlet mechanical power 2 35 kW • 6 in-line cylinders • Swept volume 12.8 l •

EC CERTIFICATION CAT B – 18 people

PRICE

tarting from 2,891,000 €, E cl. - 2023/2024 sailing season

Località//Place Lignano Sabbiadoro Mare//Sea state Calmo//Calm Vento forza//Wind speed Assente//0 Persone a bordo//People on board 5 Carburante imbarcato 3.800 l Fuel volume on board

Acqua imbarcata 600 l Water volume on board VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS

Da 0 a planata in 12 secondi

Gliding time of 12s from 0 to glide

Da 0 a velocità massima in 35 secondi

Gliding time of 35s for a speed change from 0 to 2 knots (ma imum speed)

MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)

successful aspect is the layout, especially that of the main deck and the sleeping area. hen describing boats, one often case. The layout makes the most of the with furniture. The cockpit is spacious dining table and a galley. verything is

protected by the hardtop and the sides of the dinette, which extend towards the windows and, if that is not enough, there

IL COMFORT IN NAVIGAZIONE SI REGISTRA ANCHE CON IL FONOMETRO. I DECIBEL SONO SEMPRE POCHISSIMI, PERFINO QUANDO SI NAVIGA ALLA MASSIMA VELOCITÀ.

COMFORT AT SEA IS ALSO REGISTERED IN TERMS OF SOUND. THE DECIBELS ARE ALWAYS VERY LOW, EVEN WHEN TRAVELLING AT TOP SPEED.

Engine room

Due Volvo da 1.000 cavalli ciascuno e la trasmissione Ips. È una potenza equilibrata, non eccessiva che permette di contenere i consumi con buone performance per la crociera.

Two 1,000 hp Volvos with IPS gearbox. The power is well-balanced and not excessive, so fuel consumption is low and cruising performance is good.

thanks to folding backrests, one at the bow and one on the upper deck. The ybridge has a sofa, a table, a mobile barbecue with a sink and refrigerator, and a second steering console. It is completely open, but when in port, a canopy can be fitted on four carbon rods. am aware that this description may be misleading. The long description of everything there is onboard could give the wrong impression, but Cranchi and Christian rande have managed to offer a generous number of features while leaving the impression of large open spaces thanks to clever use of the available room. This is also noticeable on the lower deck. The steps to access the sleeping area open up in front of the helm station and are hori ontal. t is the perfect solution because it doesn’t waste space and makes it possible to have the helm station in the centre of the boat with excellent visibility, further improved by the windscreen in a single piece with no struts in the middle. The owner’s cabin is surprising because it not only has space for a double bed, a vanity unit, a small sofa and a bathroom with a separate shower stall, but it also features an o ce area at the entrance. t is ideal for people who plan to spend a lot of time onboard. ndeed the owner s cabin is a place in which to spend time in the daytime too. How many twenty metre boats do you know offer that possibility

cabins, both with a private bathroom and separate shower stall. Clients can opt for a layout with an additional cabin with bunk beds, but in that case, they must sacrifice the o ce area in the owner s suite. s many owners well know, Cranchi is a shipyard that knows how to make boats. Their uality is not under discussion. or this model, carbon has been used for the ybridge and generally in the upper part of the yacht. Both strong and light. Engineer Marco itti says: “The essantasette Corsa is a concentrate of engineering and design in which we have combined cutting-edge materials with our technical expertise. At the heart o the pro ect, there is carbon fibre This strong and light material has enabled us to lower the centre of gravity and reduce the boat’s weight for optimal comfort and performance”. The hull is the same as the previous version of the 67’, also designed by ldo Cranchi. The engine room houses two Volvo D13 with an IPS 1350 system. Two thousand horsepower for a top speed of knots. The boat is easy to steer, with perfect visibility both from inside and from the ybridge. Tight turns are no problem. The soundproofing is effective, with sixty decibels at cruising speed and not much more. Consumption is limited: at knots, it needs less than litres hour and thanks to a very large tank, it has an autonomy of about miles, a figure that is more than enough to crisscross the Mediterranean.

LA PASSERELLA IDRAULICA A SCOMPARSA REALIZZATA DA BESENZONI, UNA VOLTA ESTRATTA, FUNGE DA SCALETTA PER SBARCARE IN BANCHINA, OPPURE COME SCALETTA BAGNO. ONCE EXTENDED, THE FOLDABLE HYDRAULIC GANGWAY BY BESENZONI BECOMES A LADDER FOR DISEMBARKING ON THE QUAY OR A BATHING LADDER.

Test

PASSANO GLI ANNI, CAMBIANO GLI STABILIMENTI DOVE VENGONO COSTRUITI, MA UN BERTRAM È SEMPRE UN BERTRAM. IL 35’ FB È IL PRIMO REALIZZATO IN ITALIA DA QUANDO LO STORICO CANTIERE AMERICANO È STATO ACQUISITO DA BAGLIETTO OVER THE YEARS THE SHIPYARDS WHERE THEY ARE BUILT CHANGE, BUT A BERTRAM IS ALWAYS A BERTRAM. THE 35’FB IS THE FIRST TO BE BUILT IN ITALY SINCE THE HISTORIC AMERICAN SHIPYARD WAS BOUGHT BY BAGLIETTO

10.66m

“Ilvecchio e il mare” di Hemingway, come forse tutti sanno, narra la lotta contro le avversità di un vecchio pescatore di nome Santiago che, dopo due giorni di battaglia, riesce a catturare un gigantesco Marlin. Lo lega a poppa e fa rientro a Cuba, ma dopo un giorno e una notte di navigazione, il grosso pesce viene assalito dagli squali e ridotto a brandelli. Tutto inutile. Quando a tredici anni, per la prima volta, lessi il romanzo di Hemingway, pensai a come sarebbero potute andare diversamente le cose se il vecchio pescatore avesse avuto una barca differente. Chiss se Richard “Dick” Bertram fece lo stesso pensiero? Il romanzo fu pubblicato nel 1952 e pochi anni dopo ci fu il colpo di fulmine tra Dick Bertram e Charles Raymond Hunt che segnò la storia del cantiere Bertram e, in parte, anche della nautica. Hunt era un progettista che realizzò una carena molto particolare per una barca a motore di circa sette metri di lunghezza. Dick Bertram, oltre a correre in motonautica, era anche un appassionato velista e proprio durante una regata notò la barca progettata da Hunt che era in grado, come nessun altra, di affrontare il mare formato. Da lì cominciò il loro sodalizio che portò, poco dopo, alla nascita del Bertram 31’. Oggi siamo a un nuovo capitolo della storia. Il cantiere è stato acquisito da Baglietto e il 35 Flybridge è il primo modello realizzato a Carrara. “Identico a quelli realizzati negli USA”, ci assicurano, costruito in infusione,

ispirato al 31’, ma aggiornato e con la carena progettata da Michael Peters. a filosofia la stessa: spartano, nel senso di essenziale, non grezzo, e, soprattutto, fatto per navigare sempre, comunque e con chiunque. a condi ione della prova a ortofino è quasi estrema, non tanto per il mare, piuttosto tranquillo, quanto per il carico. A bordo siamo in dieci, il massimo consentito e i liquidi abbondano. Oltre al gasolio e all’acqua nei serbatoi, sono pieni i frigoriferi e le sentine di ogni ben di Dio, dato che l’armatore possiede anche uno Swan 98 che si accinge a partecipare alle regate di ortofino. ertram 35 Flybridge ha il compito di assistere l’equipaggio e gli ospiti seguendo lo Swan in regata. Ma non sarà certo un carico gravoso a impensierire una carena Bertram, altrimenti non sarebbe fedele alla tradizione. In sala macchine ci sono due Caterpillar in linea d’asse da 500 cavalli ciascuno. La spinta e il comportamento dei due propulsori è senza sorprese. L’accelerazione non è bruciante, ma nemmeno la si pretende. In ogni caso in 11 secondi si plana e in meno di trenta si arriva alla massima velocità. La virata non è strettissima, del resto non ci sono due pod sotto la carena, ma non è nemmeno un treno che viaggia sui binari. Per compiere una virata di 360° servono circa 80 metri di diametro. La sensazione è comunque quella di una barca facile da manovrare, in grado di mantenere la rotta senza fatica, stabile,

L’armatore, Andrea Bianchedi, membro dello Yacht Club Italiano, proprietario di due barche a vela, Drifter Sail, ClubSwan 50 e Drifter Cube, Swan 98, nonché presidente della classe monotipo ClubSwan 50 nella quale regata, ha dichiarato: “Bertram rappresenta un simbolo dello yachting e dello yacht design, le linee essenziali, gli stilemi, la storia del marchio, mi sono sempre piaciuti, per questo ho scelto di acquistarne una. Anche se resto assolutamente un velista, ho voluto una barca a motore che mi piace e che farò partecipare ai tournament di pesca italiani col guidone dello Yacht Club Italiano di Genova. Sono rimasto impressionato dall’accelerazione della barca, i motori offrono molta coppia ai bassi e medi regimi e quando si affondano le manette la spinta entusiasmante. La guida dal fly poi è bellissima”.

sicura. Il mare non è molto formato, quindi il comportamento della carena lo posso testare solo incrociando la scia di altre imbarcazioni che però mi basta per capire che il lavoro di Michael Peters non si discosta molto da quello di Charles Raymond Hunt. L’assetto è sempre corretto, lo si nota anche osservando la scia del 35’ FB. La bontà della carena si deduce non solo per la velocità di punta e la sensazione che si ha al timone, ma anche per la facilità con la quale plana. Bastano solo 11 nodi e 66 litri/ora totali per far rimanere lo scafo fuori dall’acqua. Ci sono quindi ben 22 nodi di possibili andature di crociera tra il minimo di planata e la massima velocità che, durante il test, ho registrato a 33,3 nodi. La postazione di guida ovviamente sul y, per raggiungerla ci si deve arrampicare, ma poi si gode di una visuale perfetta. È facile da capire, dato che si tratta di uno scafo di circa dieci metri con un punto di osservazione rialzato. Tutto è sotto controllo ed è una bella sensazione. È questo che ci si aspetta da un Bertram. Un design senza tempo, ma sempre molto affascinante. er contro si devono accettare alcune privazioni. Non è una barca che nasce per offrire comfort assoluto, superfici vetrate, continuità tra spazi interni ed esterni. È una barca fedele a come è sempre stata. Come una HarleyDavidson con il motore che borbotta così tanto che sembra che si siano dimenticati di montare la marmitta.

Owner Andrea Bianchedi, a member of the Yacht Club Italiano and owner of two sailboats, Drifter Sail, ClubSwan 50, and Drifter Cube, Swan 98, and President of the ClubSwan 50 One Design class in which he races, said: “Bertram is a symbol of yachting and yacht design, I’ve always liked the essential lines, the styling, the history of the brand, that’s why I decided to buy one. Although I am still a sailor, I wanted a motor yacht that I liked and that I would use in Italian fishing tournaments under the flag of the Yacht Club Italiano in Genoa. I was impressed by the boat’s acceleration, the engines offer a lot of tor ue at low and medium rpm and when you lower the throttle the thrust is exciting. Sailing from the fly is wonderful .

Le customizzazioni degli interni riguardano i colori dei tessuti. Il layout non è in discussione, ma o re tutto quel che serve: bagno, cuccetta, cucina, zona pranzo.

The colour of the interior fabrics can be personalised. The layout cannot be changed, but offers everything you need: head, cabin, galley and dinette.

LE DUE CHAISE LONGUE DEL POZZETTO CHE AFFACCIANO A POPPA SONO PERFETTE PER GODERSI LUNGHE NAVIGAZIONI. ALLA MASSIMA SI SUPERANO I 33 NODI CON UN CONSUMO TOTALE, PER ENTRAMBI I MOTORI, DI 210 LITRI/ORA. UN VALORE PIÙ CHE CONTENUTO. THE TWO CHAISES LONGUES IN THE COCKPIT FACE AFT. THEY ARE PERFECT FOR LONG CRUISES. THE TOP SPEED IS OVER 33 KNOTS, WITH A COMBINED FUEL CONSUMPTION OF 210 LITRES PER HOUR FOR BOTH ENGINES. A DECIDEDLY LOW FIGURE.

Non si corre il motomondiale con una moto del genere e nemmeno ci si può aspettare di divincolarsi nel tra co cittadino. L’Harley-Davidson è fatta per la Route 66, per attraversare l’America da Est a Ovest, per le strade dritte, infinite, attraverso paesaggi sconfinati senza incontrare nessuno. Bertram sta alla nautica come l’Harley alle due ruote. Andreste mai a pescare i marlin con un ide ody vi immaginereste un film come Easy Rider con una BMW?

Hemingway’s

“The Old Man and the Sea”, as everyone knows, describes the struggles of an old fisherman named antiago who, after two days of fighting, manages to catch a huge marlin. He ties it to the stern and returns to Cuba, but after a day and a night at sea, the big fish is attacked by sharks and torn to pieces. It was all for nothing. When I was thirteen and first read Hemingway s book, I wondered how the ending of the story would have been different if the old fisherman had had a different boat. Who knows if Richard “Dick” Bertram ever wondered the same thing? The novel was published in 1952, and just a few years later there was the pivotal meeting between Dick Bertram and Charles Raymond Hunt that shaped the history of the Bertram yard and, to some extent, shipbuilding in general. Hunt was a designer who created a very unusual hull for a motorboat of about seven metres in length. Dick Bertram was a passionate yachtsman as well as a powerboat racer, and during a race, he noticed that the boat Hunt had designed could handle rough seas like no other. Their partnership was born and soon after, the Bertram 31’ was born. Today we have reached a new chapter in the story. The shipyard was bought by Baglietto and the 35 Flybridge is the first model made in Carrara. “Identical to those made in the USA”, they assure us. The construction is infused, inspired by the 31’, but updated with the hull designed by Michael Peters. The approach is the same: spartan, in the sense that it is minimalist but not rough, and above all, it is designed to sail whenever, wherever and with whoever.

Il pozzetto è molto protetto e anche rallentando di colpo la velocità non si corre il rischio che entri nemmeno una goccia d’acqua.

The cockpit is well protected. Even in the event of a sudden braking manoeuvre, there is no risk of a drop of water entering.

VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS

33.3

AUTONOMIA MN RANGE NM

RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER

12.7 kg kw

RAPPORTO LUNG./LARG. L/W

2.9

BERTRAM YACHTS

Tampa, Florida (USA) www.bertram.com

Dealer per l’Italia

Corte Lotti S.r.l.

V.le San Bartolomeo 394 19126 La Spezia www.cortelottimarine.it

PROGETTO

Michael Peters (architettura navale)

SCAFO

Lunghezza f.t. 10,66m • Lunghezza al galleggiamento 9,44m • Larghezza massima 3,65m • Pescaggio 0,83 m • Dislocamento a secco 9.500 kg • Serbatoio carburante 1.173 l • Serbatoio acqua 189 l

MOTORI

2xCaterpillar C7.1 • Potenza 373 kW (500 cv) • Cilindrata 7,01 l • Alesaggio per corsa 105mm x 135mm • Regime di rotazione massimo 2900 giri/minuto • Peso 760 kg

CERTIFICAZIONE CE CAT B

PREZZO

A partire da 1.024.702 USD, Iva esclusa

PROJECT

Michael Peters (naval architecture)

HULL

LOA 10.66m • LWL 9.44m • Maximum beam 3.65m • Draft 0.83 m • Light mass displacement 9,500 kg • Fuel tank volume 1,173 l • Water tank volume 189 l

MAIN PROPULSION

2xCaterpillar C7.1 • Outlet mechanical power 373 kW (500 hp) • Swept volume 7.01 l • Bore&Stroke 105mm x 135mm • Maximal rotational speed 2900/min • Weight 760 kg

EC CERTIFICATION CAT B

PRICE

Starting from 1,024,702 USD – Excl. VAT

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Località Golfo del Tigullio

Place Gulf Tigullio

Altezza onda//Wave height 30 cm

Vento forza//Wind speed 7 nodi//knots

Persone a bordo//People on board 10

Carburante imbarcato

730 l Fuel volume on board Acqua imbarcata

Water volume on board

VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS

Da 0 a planata in 11 secondi

Gliding time of 11s from 0 to glide

Da 0 alla velocità massima in 29 secondi

Gliding time of 29s for a speed change from 0 to 33.3 knots (maximum speed)

LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)

5.5

Engine room

Due Caterpillar da 500 cavalli in linea d’asse, come vuole la tradizione. L’equilibrio e quindi

The test conditions in ortofino were extreme, not so much because of the sea, which was quite calm, but because of the load. There were ten people on board, the maximum allowed, and we were carrying a lot of liquid. As well as the diesel and water in the tanks, the fridges and bilges were stuffed with everything you can imagine, as the owner also has a Swan 98 that was about to take part in the ortofino regattas. The Bertram

35 Flybridge will follow the Swan in the regatta, supporting the crew and guests. But a heavy load is certainly no challenge for a Bertram, or it would not be true to tradition. In the engine room, there are two Caterpillars, each rated at 500 horsepower. The thrust and behaviour of the two engines are no surprise. Acceleration isn’t breathtaking, but you wouldn’t expect it either. In any case, the boat planes in 11 seconds and reaches top speed in less than 30 seconds. The turns aren’t particularly tight, and there aren’t two pods under the hull, but it’s not like a train on rails either. A 360° turn takes an 80-metre diameter. However it feels like a boat that is easy to manoeuvre, that can hold its course with no trouble, that is stable and safe. The sea wasn’t very rough so I could only test the hull by crossing the wake of other boats, but that was enough to understand that Michael Peters’ design is not far removed from that of Charles Raymond Hunt. The trim is always correct, as one can also observe with the wake of the 35’ FB. The quality of the hull is demonstrated not only by the top speed and the feeling at the helm but also by the ease with which it planes. It only takes 11 knots and 66 litres/hour in total to keep the hull out of the water. So there is a 22-knot span of possible cruising speeds between the planning minimum and the top speed, which, during the test, I measured at 33.3 knots. The steering position is, of course, on the ybridge. ou have to climb up to get to it, but the view is perfect. This is easy to understand when you consider that this is a nearly ten-metre boat with an elevated vantage point. Everything is under control and it feels good. This is what you expect from Bertram. Timeless, yet always captivating design. But you have to make some sacrifices. t s not a boat designed for maximum comfort, large glass windows or continuity between inside and outside. It is a boat that stays true to what it has always been. Like a Harley-Davidson with an engine that growls so much it seems to be missing its exhaust. It’s not a bike you take to the track, nor is it ideal for city tra c. Harley Davidsons are perfect for Route 66, for crossing America from east to west, for straight, endless roads, through boundless and deserted landscapes. Bertram is to boats what Harley is to motorcycles. Would you go marlin fishing in a ide ody nd can you imagine a film like asy ider on a BMW?

Era The new

8.67m

UNA BARCA FRAUSCHER,

L’850 FANTOM AIR, E UN MOTORE PORSCHE, LO STESSO DELLA NUOVA

MACAN, PER DIMOSTRARE

CHE CON L’ELETTRICO

SI PUÒ NAVIGARE A PIÙ DI 40 NODI DI VELOCITÀ

A FRAUSCHER BOAT, THE 850 FANTOM AIR, AND A PORSCHE ENGINE, THE SAME AS THAT OF THE NEW MACAN, SHOW THAT IT IS POSSIBLE TO EXCEED 40 KNOTS WITH ELECTRIC POWER

Ilibri di storia raccontano che nel Neolitico a qualcuno venne l’idea che una ruota in pietra piena potesse servire per macinare i cereali o per essere usata nel tornio dove si facevano i primi vasi in ceramica. Poi, a qualcun altro venne in mente che sopra a quella ruota in pietra potesse essere montato un carretto trainato dagli animali. Prima che si arrivasse a una ruota con i raggi passarono altri duemila anni, ma quando successe, la storia dell’umanità cambiò radicalmente. Quando penso alle barche full electric mi sembra di vivere una storia simile a quella della scoperta della ruota. Abbiamo capito che l’energia elettrica può servire anche per la propulsione, ma forse abbiamo

ancora il fardello di una ruota di pietra piena e pesante. Il problema principale è rappresentato dall’autonomia e dall e cien a delle batterie, ma ogni studio e ogni progetto che si sviluppa fa un passo avanti. E sono anche convinto che non ci vorranno migliaia d’anni per raggiungere un risultato pienamente soddisfacente.

La storia di Frauscher e della sua collabora ione con la autica eltrinelli di Gargnano, sul lago di Garda, è significativa. ini iata vent anni fa quando il cantiere austriaco, pur avendo gi una lunga esperien a nella produ ione di barche elettriche, voleva proporsi anche sul mercato dei grandi laghi e del mare.

Servivano però barche che navigassero a 40 nodi di velocità, l’elettrico non era certo in grado di farlo e così optarono per i motori a ben ina. ggi uel cerchio si chiude perch rauscher, insieme con orsche e gra ie ai test fatti alla autica Feltrinelli, ha presentato 850 Fantom Air in versione full electric. Ha superato i 40 nodi? Sì, lo posso testimoniare personalmente. Ho raggiunto i 43 nodi a 4360 giri con un “consumo” di 231 kW, che corrisponde al 66% della poten a della batteria. vviamente l’autonomia alla massima velocità è limitata, ma se si naviga tra i 20 e i 30 nodi la durata delle batterie aumenta sensibilmente. autica eltrinelli gra ie ai tanti tagliandi dei motoscafi che ha

venduto, è riuscita a produrre dei dati dove si evince che l utili o medio di circa 27 ore all’anno. Visto che un armatore usa la sua barca per due o massimo tre settimane, significa che, sempre in media, naviga per un’ora e quindici minuti al giorno. 850 Fantom Air con il motore elettrico di Porsche è in linea con questi consumi. A bordo c’è una batteria che solo pochissimi anni fa, non solo non esisteva, ma era perfino di cile da immaginare. orsche engineering sa che nei prossimi anni

è già realtà, domani sarà ancora più certo. La tecnologia è tutta Porsche, dal motore al pacco batterie fino al volante. Lo scafo e il sistema di steering è di rauscher. e principali di colt che hanno dovuto affrontare sono uelle del peso e delle sollecita ioni. na barca salta sulle onde molto di più di quanto faccia un’auto su strada, per questo è stato disposto un apposito sistema di ammorti atori delle batterie. l motore elettrico ha una poten a continua di 170 kW con un picco di 400 kW e la batteria è da ben 800 Volt. L’autonomia a velocità di crociera (22 nodi) supera le venti miglia e anche per la ricarica i numeri sono sorprendenti. Con il fast charge da 250 kW basta me ora. a ricarica con corrente alternata da 11 kW, invece, impiega circa nove ore per completarsi. Oltre a tutto questo c’è tanta elettronica. a poten a massima e l accelera ione sono autolimitate perch il motore elettrico potrebbe fornire performance perfino maggiori rispetto a uelle che ho riscontrato. a sensa ione al timone è la stessa che si prova con la versione ben ina. unica differen a è un rumore attenuato e diverso dal tradi ionale motore endotermico. Il cruscotto e i display della plancia permettono di avere sempre tutto sotto controllo: consumo, velocità e autonomia. Esistono tre modalità pre impostate di naviga ione: la prima che limita la velocità a pochi nodi e serve per quando si entra o si esce da un porto; la seconda che è quella di crociera, che evita consumi eccessivi

IL MOTORE DI FRAUSCHER 850 FANTOM AIR È LO STESSO USATO PER LA PORSCHE MACAN. THE 850 FANTOM AIR IS POWERED BY THE SAME ENGINE THAT POWERS THE PORSCHE MACAN.

Buone pratiche

L’elettrico, per le barche come per le auto, ha poco senso se non si ragiona su come si produce l’energia elettrica. Oggi nel mondo bruciamo 15 miliardi di litri di petrolio al giorno e l’80% dell’energia elettrica deriva ancora dagli idrocarburi, gas e petrolio. Per ridurre davvero le emissioni e evitare le nefaste conseguenze del cambiamento climatico non bastano mezzi di trasporto elettrici, ma serve soprattutto energia pulita da fonti rinnovabili. Il cantiere Feltrinelli, come molte altre aziende nautiche, ha montato sul tetto della propria sede un impianto fotovoltaico. Dal settembre 2009, questi pannelli solari, con i loro 40 kW di potenza nominale, hanno prodotto circa 700.000 kWh di energia solare, evitando di emettere 370 tonnellate di CO2 e bruciare 206.000 litri di gasolio. Una buona pratica che vale la pena incentivare a nch sia sempre pi di usa.

Good practice

Electricity in boats and cars doesn’t make much sense unless you consider how it’s generated. The world currently burns 15 billion litres of petrol a day, and 80% of electricity still comes from hydrocarbons - gas and petrol. But to reduce emissions and avoid the terrible effects of climate change, electric transport is not enough. What is needed is clean energy from renewable sources. Like many other shipyards, Feltrinelli has installed a photovoltaic system on its roof. Since 2009, the panels, with a nominal output of 40 kW, have produced around 700,000 kWh of solar energy, reducing emissions by 370 tonnes of CO2 and saving 206,000 litres of diesel. This is good practice and should be encouraged to become more widespread.

della batteria e la ter a, uella sportiva, che permette di spingere fino a giri il motore, superando, e di molto, i 40 nodi di velocità. Che cosa non è ancora pienamente soddisfacente?

L’autonomia, ovviamente, e il modo di preservarla. Come detto c’è un software, sviluppato da Porsche, che consente di non rimanere a “secco”. In pratica, se consumi troppo, autolimita la velocità. a sensa ione che sia il software a decidere come navigare. la barca che porta te e non tu che conduci la barca. un concetto a cui di cile abituarsi. Quando però le batterie saranno molto pi e cienti, il ruolo del software sar per for a pi marginale. l momento la barca è impostata per riportarti a casa. Se hai consumato troppo, non ti consente più di spingere sulla manetta in modo da navigare a bassa velocità fino al porto di parten a. l problema che in mare, le condi ioni meteo, a volte, richiedono di rientrare in fretta e potrebbe capitare che l’autonomia della batteria non lo consenta. Manca ancora una sorta di riserva di energia. uella da utili are in caso di bisogno, ma indispensabile per tornare a terra

in poco tempo e sen a soffrire un mare in burrasca. Sono convinto però che, a differen a della ruota in pietra del Neolitico, per passare a quella pneumatica, non serva aspettare migliaia di anni. La barca full electric è una realtà e a breve lo sarà sempre di più.

The history books tell us that someone in the Neolithic period had the idea that a solid stone wheel could be used to grind grain or on a lathe, where the first ceramic bowls were made. Then someone else had the idea that a stone wheel could be fitted to a cart drawn by animals. Another two thousand years passed before we got to wheels with spokes, but when we did, the history of mankind changed radically. I feel like I am seeing something similar to the discovery of the wheel when I think about what is happening with all-electric boats. We realised that electric power could be used for propulsion, but we might still have been weighed down by a solid stone wheel. The main issue is range and battery e ciency. ut every study and every piece of research leads to progress. And I’m also convinced that we won’t need thousands of years to get to a stage where we’re completely happy. The story of Frauscher and the partnership with Nautica Feltrinelli, based in Gargnano on Lake Garda, is an important one. It began twenty years

ago when the Austrian shipyard, which had already been producing electric boats for some time, wanted to enter the market for boats used on large lakes and the sea. ut they needed something that could do forty knots, and it was by no means clear that an electric boat could do that, so they opted for petrolpowered units instead. And now we have come full circle, because Frauscher, in collaboration with Porsche and thanks to the tests carried out at Nautica Feltrinelli, has presented the fully electric version of the 850 Fantom Air Can it go over forty knots? Yes, it can, I can vouch for that personally. I reached 43 knots at 4360 rpm using 231 kW, or 66% of the battery power. Of course, the range is reduced at top speed, but if you are cruising between twenty and thirty knots, the battery lasts a lot longer. Nautica Feltrinelli, in servicing the many motorboats it has sold, has been able to obtain data showing that the average use is around 27 hours per year. Considering that an owner will use his boat for two to three weeks at the most, this means - and again this is an average - that he will be on the water for one hour and fifteen minutes a day. The 850 Fantom Air, with its Porsche electric motor, is designed for this level of use. On board is a battery that not only didn’t exist a few years ago but was hard to imagine. Porsche’s engineers

A VELOCITÀ DI CROCIERA, OVVERO A 22 NODI, L’AUTONOMIA

DI FRAUSCHER 850 FANTOM AIR SUPERA LE 20 MIGLIA. THE RANGE OF THE 850 FANTOM AIR IS EXCEEDS 20 MILES AT CRUISING SPEED, I.E. 22 KNOTS.

SCHEDA TECNICA

Lunghezza fuori tutto 8,67m

Larghezza massima 2,49m

Pescaggio 0,50/0,90m

Peso a secco 2.800 kg

Motore elettrico 170/400 kW

Batterie 100 kW

Ricarica DC 250 kW

Ricarica AC 11 kW

Velocità massima 46 nodi

Velocità di crociera 22 nodi

Autonomia in crociera > 20 miglia

Prezzo 561.700 €

TECHNICAL DATA

LOA 8.67m

Maximum beam 2.49m

Draft 0.50/0.90m

Dry weight 2,800 kg

Electric motor 170/400 kW

Batteries 100 kW

DC recharge 250 kW

know that in the years to come, batteries will change again and, above all, improve. They will weigh less, take up less space, and have higher energy density and greater range. e expect enormous progress so that what is reality today will be even safer tomorrow. The technology comes entirely from orsche, from the engine to the battery pack up to the steering wheel, while the hull and the steering system are by rauscher. The displacement in the electric version is the same as that of the petrol version Fantom Air with a full tank. The main issues they had to face involved weight and stress. tress was looked at particularly closely since a boat bounces off the waves much more than a car does on a road. That is why a special shock absorber system was created for the batteries. The electric motor has a continual power output of kW with peaks of kW, and the battery is as much as volts. ange at the knot cruising speed is over twenty miles, and the figures for recharging are also surprising. ou only need half an hour for a kW fast charge by contrast, plugging it into an kW alternating current takes around nine hours. There are a lot of electronics in addition to all of this. The maximum power and acceleration are self limiting, as the electric engine could deliver even better performance than what saw. The feeling at the helm is the same as with the petrol version. The only difference is that it makes less noise and sounds different to a traditional endothermic engine. The dashboard and helm station

There are three preset sailing modes: the first limits speed to a few knots and is useful when entering or leaving port the second is cruising, which prevents excessive battery consumption and the third, sport, allows you to rev the engine up to rpm and well over knots. o what is left to be desired The range, of course, and the ability to maintain it. s we said, orsche has developed software that means you won t be left with what you might call an empty tank: if you use too much battery, the speed is automatically limited. t feels like the software is deciding what the boat should do. t is the boat taking you, not you driving the boat. t takes some getting used to. ut as batteries become much more e cient, the role of the software will inevitably become less important. s it stands, the boat is designed to take you home. f you ve used too much energy, it won t let you open the throttle and will slowly take you back to where you started. The problem is that when you re out at sea, sometimes the weather conditions mean you need to get back uickly, and the battery range might not allow you to do that. o they still lack a kind of energy reserve that you can use when you need it, but which is essential to get back to land uickly without having to deal with a stormy sea. evertheless, m convinced that it won t take thousands of years, unlike the transition from tone ge wheels to pneumatic tyres. n all electric boat is a reality, and will soon be even more so.

Le batterie sono da 800 Volt, un voltaggio impensabile fino a pochi anni fa.

The batteries have a voltage of 800 volts, which would have been unthinkable just a few years ago.

Test

Quei favolosi 60 nodi!

Those fabulous 60 knots!

VELOCITÀ NON SIGNIFICA PRECARIETÀ O INSICUREZZA. LA CARENA DEL NUOVO MODELLO DI JOKER BOAT LO HA DIMOSTRATO SPEED DOESN’T HAVE TO BE PRECARIOUS OR UNSAFE. THE HULL OF THE NEW MODEL LAUNCHED BY JOKER BOAT IS PROOF OF THIS by Niccolò Volp i photo by

Jean Francois Romero

Gli interni sono ideali per due persone e non è solo merito dell’allestimento, ma anche della luminosità e dell’aerazione.

The interior is perfect for two people, not only because of the way it is laid out, but also because of the way natural light and ventilation have been managed.

“Sei pronto? Oggi ce la facciamo ad arrivare a 60 nodi”, mi dice Lorenzo Prosperi mentre mi dà il benvenuto a bordo. Clubman 32 lo avevo già provato un paio di giorni prima, ma le condizioni del mare erano decisamente impegnative: onda alta, ripida e incrociata e vento teso e ra cato. n ottima condi ione per verificare come si comporta la carena e la sensazione è stata molto positiva. Fino a 36 nodi di velocità non avevo bisogno di alcuna accortezza e non è certo consueto con due metri d’onda. Inoltre, avevo provato a spingere fino al massimo consentito con quelle condizioni di mare e il Gps aveva registrato 52 nodi. Ovviamente è stata una “tirata” per vedere quale era il limite e non un’andatura che si poteva tenere a lungo. a, in definitiva, l idea di navigare tranquillamente a 36 nodi, oppure arrivare a superare i 50 con due metri d’onda su un gommone che misura poco meno di dieci metri di lunghezza di omologazione, è un risultato sorprendente. Oggi il mare si è calmato. Il vento è girato da Nord e in poche ore ha ridotto le onde. La sorpresa, con queste condizioni, arriva dallo strumento montato in plancia. Superare i 60 nodi, arrivando a 60,4, per la precisione, è un’esperienza che solo qualche anno fa sarebbe sembrata impossibile. Clubman 32 ci è riuscito,

anche grazie a due V8 XTO da 400 cavalli di Yamaha. Tanti cavalli, ma anche tanta spinta. Un motore che mi ha dato l’impressione di essere davvero esaltante. Ma a che serve arrivare a 60 nodi? Non riesco a immaginare una famiglia che trascorre una giornata al mare che sfreccia a 60 nodi. Potrebbe sembrare non aver senso, invece un senso lo ha, non solo per la competizione che nasce tra cantieri ad avere mezzi sempre più performanti, ma anche per il miglioramento che questo comporta anche in ambito di disegni di scafo e equipaggiamenti. Infatti Clubman 32 non solo supera i 60 nodi, ma la sensazione che si prova a bordo è quella di navigare proprio in assoluta sicurezza. La carena è stabile, incollata sull’acqua. Si può virare a tutta barra a velocità molto elevate con l’unica accortezza di abbassare un po’ il trim, dato che per arrivare alla massima è necessario alzare il piede. Insomma, quello che voglio dire è che se un battello è sicuro a 60 nodi, facile da condurre, stabile sia con onde formate sia con mare calmo, lo sarà ancora di più a 30. È come un’auto sportiva. Se ha una buona tenuta di strada quando in pista, figuriamoci uando viaggia in autostrada senza superare il limite dei 130 chilometri all’ora. Il progetto è di Federico Gerna, il disegno delle linee d’acqua è suo, e credo che si sia

IN COPERTA CI SONO OTTIME SOLUZIONI PER MUOVERSI A BORDO CON FACILITÀ DA POPPA A PRUA, E TUTTO LO SPAZIO È UTILIZZATO AL MEGLIO. THERE ARE SOME EXCELLENT SOLUTIONS FOR EASY MOVEMENT FROM STERN TO BOW. ALL THE SPACE HAS BEEN USED AS WELL AS POSSIBLE.

IL CUSCINO A PRUAVIA DEL CASSERO COMPLETA L’AREA PRENDISOLE IN MODO DA POTER ACCOGLIERE COMODAMENTE QUATTRO PERSONE.

THE CUSHION IN FRONT OF THE AFT DECK COMPLETES THE SUN LOUNGING AREA SO THAT FOUR PEOPLE CAN SIT COMFORTABLY IN IT.

guadagnato il soprannome di “Vinavil” per uanto incollata alla superficie dell’acqua la carena del Clubman 32. A contribuire al benessere a bordo c’è anche la consolle, l’ergonomia della plancia e il parabrezza che rappresenta un giusto compromesso poiché è su cientemente ampio per proteggere, e a 60 nodi ce n’è davvero bisogno, ma non troppo da ostacolare la vista. Di questo gommone ho trovato convincente non solo quello che si trova sotto la linea

che sta sopra. Il layout della coperta, per esempio, perché coniuga facilità di movimento con un allestimento che non fa rinunciare a nulla. A pruavia dei due fuoribordo c’è un pezzo di spiaggetta in modo da muoversi con facilità intorno ad essi. L’accesso in pozzetto, da poppa, ha due opzioni. Vi si entra grazie al portello del divanetto a U oppure esternamente al rollbar, dato che sopra i tubolari c’è il teak per facilitare il camminamento. Il roll bar merita una citazione. La parte inferiore è in vetroresina, ma quella più in alto è in acciaio. Mi pare un’ottima soluzione perché è robusto, ma non pesante. Il pozzetto è trasformabile da living con divanetto, tavolo e mobile cucina a zona prendisole. E anche l’area di prua è ben sfruttata perché, oltre all’immancabile prendisole della tuga ci sono cuscini e schienali imbottiti sia a pruavia del cassero, sia all’estrema prua. L’ancora esce dall’occhio di cubìa in modo da non sprecare spazio in coperta per il gavone dell’ancora o il verricello. E infine ci sono gli interni che rispecchiano la filosofia dell ottimi a ione degli spa i della coperta. La cabina ha una buona abitabilità e tanta luce naturale. Il bagno, che avrebbe sprecato molto spazio non c’è, ma il wc è nascosto sotto una seduta. Chi lo desidera, comunque, può optare per un layout con il bagno in un locale

VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS

60.4

AUTONOMIA MN RANGE NM 210

RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER

7.3 kg kw

RAPPORTO LUNG./LARG. L/W

2.9

JOKER BOAT

Via Santa Maria, 98 I-20093 Cologno Monzese (MI) T. +39 02 2542991 www.jokerboat.it

PROGETTO

Federico Gerna

SCAFO

Lunghezza f.t. 9,53m • Larghezza massima 3,28m • Diametro tubolari 0,62m • 6 compartimenti • Dislocamento a secco 2.800 kg • Serbatoio carburante 570 l • Serbatoio acqua 140 l • Potenza massima installabile 850 cv

MOTORE

2xYamaha V8 XTO 400 • Potenza 293 kW (400 cv) • 8 cilindri a V • Cilindrata 5,6 l • Alesaggio per corsa 96mm x 96mm • Peso 432 kg • Regime di rotazione massimo 5000-6000 giri/minuto

CERTIFICAZIONE CE CAT B

PREZZO

A partire da 160.000 € + Iva, senza motore

PROJECT

Federico Gerna

HULL

LOA 9.53m • Maximum beam 3.28m • Tube’s diameter 0.62m • 6 compartments- Dry load 2,800 kg • Fuel tank volume 570 l • Water tank volume 140 l • Maximum rated power 850 hp

MAIN PROPULSION

2xYamaha V8 XTO 400 • Outlet mechanical power 293 kW (400 hp) • 8 V-shaped cylinders • Swept volume 5.6 l • Bore&Stroke 96mm x 96mm • Weight 432 kg • Maximal rotational speed 5000-6000/min

EC CERTIFICATION CAT B

PRICE

Starting from 160,000 € Excl. VAT, bare boat

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Località//Place Genova Mare//Sea state Calmo//Calm

Vento forza//Wind speed 4 nodi//knots Persone a bordo//People on board 3

Carburante imbarcato 110 l

Fuel volume on board

Acqua imbarcata 30 l Water volume on board

VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS

Da zero a planata in 3 secondi

Gliding time of 3s from 0 to glide

Da zero a velocità massima 23 secondi

Gliding time of 23s for a speed change from 0 to 60.4 knots (maximum speed)

LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)

2.7

LA LARGHEZZA È DI 3,28 METRI, MA NONOSTANTE CIÒ, CON I TUBOLARI SGONFI, È CARRELLABILE SENZA PERCIÒ DOVER AFFRONTARE TRASPORTI ECCEZIONALI. IT CAN BE TRANSPORTED ON A TRAILER WITH ITS TUBES DEFLATED WITHOUT BEING CONSIDERED A SPECIAL LOAD, EVEN THOUGH IT IS 3.28 METRES WIDE.

“Are you ready? Today we are going to go up to sixty knots”, said Lorenzo Prosperi as he welcomed me on board. I had tested the Clubman 32 a couple of days earlier, but the conditions were decidedly tough: high, steep, crossing waves and a strong, gusty wind. But they were perfect conditions to see how a hull handles and I was impressed with the result. I didn’t have to take any special precautions up to 36 knots, which is not usual in two-metre waves. I had also tried to push the maximum recommended speed in these conditions and the GPS showed 52 knots. This was just a short burst to test the limits of the boat and not a speed that could have been maintained for long. However, the idea of cruising calmly at 36 knots, or even over 50 knots in two-metre waves on a boat with a certified length of less than ten metres, is certainly a surprising result. The sea was calm on the day of the test.

The wind moved to the north, and in a few hours got rid of the waves. With these conditions, the surprise came from the equipment mounted on the dashboard. Doing over 60 knots - to be precise, we got to 60.4 - is an experience that just a few years ago would have seemed impossible. The Clubman 32 managed it, not least because of the two V8 Yamaha XTOs each developing 400 horsepower. That’s a lot, and so is the thrust they deliver. They feel like really exciting engines. But what’s the point of reaching sixty knots find it hard to imagine a family spending a day at sea bombing along like that. It may not seem logical, but it is, not only because of the competition that has developed between shipyards to achieve even better performance but also because of the improvements that this has brought in terms of hull design and equipment. It is not just that Joker Boat’s Clubman 32 can do over sixty knots, it is that it feels completely safe. The hull is stable and glued to the water.

All you have to do to turn as tightly as possible at very high speeds is to lower the trim slightly, given that to get to top speed you have to raise your foot a bit. So what I am trying to say is basically that if

Engine data

I due V8 di Yamaha da 400 cavalli spingono Clubman 32 fino a 60 nodi. Probabilmente anche una coppia di 300 cavalli pi che su ciente per avere comunque ottime presta ioni.

The twin 400 hp Yamaha V8 engines give the Clubman 32 a top speed of 60 knots. But a pair of 300 hp engines is more than enough for excellent performance.

the ergonomics of the dashboard and the windscreen (which hits the right balance because it is wide enough to offer protection something you need at sixty knots but not so big that it blocks the view). t isn t only what lies below the waterline that liked in this , but also everything that is above. The deck layout is an example because it easily combines ease of movement with e uipment which means nothing is missing. orward of the two outboards, there is a piece of decking that makes it easier to move around. There are two ways from the stern into the cockpit from the hatch in the shaped sofa, or from outside the rollbar with the teak over the tubes making it easier to get around. The roll bar deserves a mention. The lower part is in fibreglass, but the upper part is in steel and would say this is an excellent solution, as it is strong but not too heavy. The cockpit can be converted from a living room with a sofa, table and kitchen unit to a sunbathing area. The bow area is well designed, with cushions and upholstered backrests in front of the uarterdeck and deep in a boat is safe at sixty knots, easy to helm,

no noise

L’INEDITO FUORIBORDO V6 F350 È L’ULTIMO NATO DELLA CASA GIAPPONESE E SI INSERISCE NELL’OFFERTA TRA IL 6 CILINDRI V6 300 E IL POTENTE “BIG BLOCK” V8 DA 400 O 450 CAVALLI THE NEW V6 F350 IS YAMAHA’S LATEST OUTBOARD. IT FITS BETWEEN THE V6 300 AND THE POWERFUL BIG BLOCK V8S WITH 400 OR 450 HP

Le valvole di aspirazione e scarico sono più grandi rispetto alla versione precedente da 300 cavalli, il corpo farfallato è quello del V8 per un migliore flusso d aria e poten a, un nuovo albero motore con una corsa del pistone più lunga (da 96 mm a 98 mm) e un rapporto di compressione impressionante di 11:1 trasformano i 50 cavalli aggiunti in vera potenza, spinta e velocità.

The intake and exhaust valves are larger than on the previous 300 hp version. The throttle body is the same as on the V8 to ensure better airflow and performance, while a new

Ilsimbolo iconico dei tre diapason è un chiaro riferimento alla storia, alle origini e all’identità musicale dell’azienda. Il “suono” per Yamaha è sempre stato un aspetto importante, trattato con la stessa attenzione delle prestazioni meccaniche. Secondo la filosofia “Jin-Ki Kanno” gli ingegneri giapponesi hanno da sempre cercato di ottenere quella “sensazione di essere tutt’uno con la macchina”, in un eroga ione uida e soprattutto silenziosa per far sentire il pilota, a terra o in mare, in sintonia con il proprio motore.

Eliminare qualsiasi rumore estraneo che possa inquinare e contaminare la “musica Yamaha”, è solo una delle molte novità pensate dalla casa SDS (Shift riduce vibrazioni e il rumore sordo tipico del cambio marcia con un semplice parastrappi in gomma e un distanziale. Nonostante l’attenzione e l’ottima acustica raggiunta dai fuoribordo Yamaha, il suono non è mai lo stesso. Combustione, meccanica, distribuzione, aspirazione e scarico modulano le emissioni sonore rispettando normative e l’orecchio, ma risonan e, amplifica ioni, vibra ioni si propagano dallo specchio di poppa

in scia è adrenalina pura. Invictus TT42 montato in batteria ben tre super motori fuoribordo V6 350 Yamaha, così come Capelli per il Tempest 9 e il T42, Jeanneau per il suo Cap Camarat 10.5, Yamarine per l’80DC e MS Marine per il velocissimo Sterk 31. Motorizzati singoli, in doppia o tripla, hanno regalato emozioni e prestazioni davvero speciali, chi più chi meno, tra pregi, difetti, preferenze e alcune personali incertezze.

With the propellers ust below the surface of the water, you can plane in a matter of seconds. There’s a real adrenaline rush when you see the grille section producing thrust and sound, leaving the hull in the wake. This is a Yamaha outboard, so you have to decide how you want to travel, and the Invictus TT420 done ust that with no less than three Super Yamaha V 35 outboards. Capelli has done the same with its Tempest 900 and T42 eanneau with its Cap Camarat 10.5, Yamarine with its 80DC and MS Marine with its very fast Sterk 31. Whether with one, two or three engines, you can count on a lot of thrills and - some more than othersa very special performance, with its advantages, disadvantages, preferences and some personal doubts.

CAPELLI TEMPEST 900F350 Single

A 3500 giri/min la velocità di crociera è di 22 nodi, rilevando un consumo complessivo di 31 litri/ora, che corrisponde a 1,45 litri di carburante per ogni miglio di navigazione. Alle varie andature del test la rotta è stabile e morbida anche in virata stretta. Il mare calmo non ha però consentito di testare la carena in condizioni estreme. a fermi occorrono , secondi per uscire dall’acqua in assetto di planata, mentre si impiegano 10 secondi per raggiungere i 30 nodi. Con l’F350 Yamaha ha dimostrato ottime prestazioni e potenza con ancora 150 cv da poter aggiungere a poppa come max cv consentiti. Il suono, al salire dei giri, aumentava in maniera poderosa con un sottofondo deciso e sempre presente, adatto più per viaggiare che per parlare!

At 35 rpm, the engine delivered a cruising speed of 22 knots, giving an overall fuel consumption of 31 litres per hour, or 1.45 litres per nautical mile. At the various speeds tested, it maintained a steady, smooth course, even when turning sharply. However, the calm sea meant that we weren’t able to test it in more extreme conditions. From a standing start, it took 7.7 seconds to level off and ten seconds to get up to thirty knots. With the F35 , Yamaha has shown that it can deliver excellent performance and power, even without the extra 15 hp. As the revs increased, so did the sound, with a firm, ever-present note more suited to driving than talking

Avere la schiena bagnata dal “pennacchio” d’acqua che nebulizza il divano a poppa o calpestare il pagliolo costantemente zuppo non è solo sgradevole ma condiziona l’attenzione, le prestazioni e la sicurezza. Almeno al primo colpo d’occhio, il nuovo Yamaha V6 F350 è promosso a pieni voti, dal look ispirato agli T fino al Light Grey Metallic o l’elegante tonalità Pearl White della calandra e del piede. 45.959 €, cilindrata 4.256 cm3 , 60° V6 e circa 300 kg di peso, possono far storcere il naso ancora a qualche nostalgico della linea d’asse o piede poppiero, ma in tutti i test il risultato ha cancellato dubbi e resistenze. Il timone, grazie all’innovativo sterzo elettronico e al software di controllo brevettato Yamaha, non solo ha eliminato già dalle versioni precedenti, pompe, tubi e fuoriuscite di olio in sentina, ma è stato possibile regolare anche la sensibilità alla ruota, più morbido e leggero in manovra e più heavy in velocità, come giusto che sia, per un controllo sicuro di direzione e virata. L’aumento della coppia a velocità basse aumenta le reazioni ed entusiasma quasi da subito. La funzione TotalTilt è comoda e sicura per il sollevamento del motore e il sistema Thrust Enhancing Reverse Exhaust continua ad assicurare anche in questa versione da 350 cavalli un’ottima spinta, oltre al controllo in retromarcia e a basse velocità deviando i gas di scarico lontano dall’elica. Tutte dotazioni già collaudate nei precedenti V6 225 cv, 250 cv e 300 cv.

Theiconic logo of three tuning forks is a clear reference to the company’s history, origins and musical identity.

“Sound” has always been important to Yamaha and is given the same attention as mechanical performance. Following the Jin-Ki Kanno approach, the Japanese engineers have always tried to achieve the feeling of being at one with the machine, with a smooth (and above all quiet) power delivery that makes the rider, whether on land or sea, feel in tune with the engine.

Getting rid of any extraneous noise that could pollute and contaminate this Yamaha music is just one of the many things the Japanese company focuses on. And with the new Shift Dampener System (SDS), they have reduced the vibration and dull noise that is normal when changing gears by using simple rubber springs and a spacer. Despite the attention to detail and excellent acoustic qualities of Yamaha outboards, the sound is never the same. Combustion, mechanical elements, induction and exhaust modulate the sounds emitted so that they comply with the law and are not unpleasant to the ear. But resonance, amplification and vibration spread from the stern to the bow, with pressures and reactions that are always different for different boats.

A loud noise doesn’t necessarily mean that the engine is noisy, but is the product of a hull/engine combination that is different every time, as we were able to see on the six different boats fitted with the amaha F350. Yamaha make their outboards to work well on the boats they are fitted to, to glide quietly into the water with the bow slightly up, reducing displacement drag and fuel consumption, while trying to cut through the water and leave a clean, symmetrical wake.

JEANNEAU CAP CAMARAT

10.5 - F350 Twin

A 3800 giri a una velocità 24 nodi si entra in planata con un consumo di 77 litri/ora e circa 3,2 litri ogni miglio e un’autonomia fino a 250 m. umentando gas la risposta del motore prontissima. A 4000 giri la velocità di crociera economica di 25,5 nodi con un consumo di 88 litri/ora, a 4500 giri si toccano i 30 nodi e il consumo aumenta fino a 103 litri/ora. Il rapporto dei consumi ancora costante, ma a 5000 giri i rapporti cambiano, ovviamente, con una velocità di 35 nodi saliamo a 140 litri/ora, fino ad arrivare a 6000 giri con punte di 42 nodi e 230 litri/ora. ra ie anche al buon scafo Jeanneau siamo riusciti a ottenere il massimo di poten a, a dabilit , spinta, sicure a e tanto divertimento Il timone al centro consolle una solu ione utile al driver ma risulta un po invadente per i passeggeri seduti ai lati. You are planing at 24 knots at 3800 rpm,

ue 150 cavalli non sono mai uguali a un 300 cavalli, spingono certamente forte, ma si trascinano anche pi attriti, hanno un costo ini iale d’acquisto maggiore ma in compenso uno dei due in caso di guasto ci porterà sempre a casa osa sia meglio dipende da molte variabili che Yamaha valuta sempre attentamente in base all utili o previsto, tipo di mare, scafo, carico e di budget.

Two 150hp engines are never the same as a single 300hp, as they provide a lot of thrust but also a lot of friction. They cost more to buy, but the upside is that if something goes wrong you’ve always got one to get you home! What works best depends on a lot of variables that Yamaha are always looking at in terms of how an engine will be used, the type of water it will be used in, the hull, the load and the budget.

L’omologazione è la prima a indicarci fin dove potersi spingere, stabilendo poten a massima, numero e pesi da mettere a poppa. In generale un fondo poppiero con larga predilige un bel singolo mentre una profonda e deadrise stretta consente buone presta ioni in doppia e tripla. Per divertirsi e virare stretto in curva, il massimo ruotare sull asse centrale di un solo outboard, mentre in coppia di solito la manovra in banchina quasi sempre pi facile. ggi, gra ie all esclusivo sistema op ionale di controllo Helm Master EX di Yamaha, tramite oystick integrabile a un bo thruster etus, le opera ioni di manovra e di imbarco diventano ancora pi facili e piacevoli, proprio come in un videogioco.

The o cial certification is the first thing to look at to work out how hard you can push, as it specifies full power and the number and weight of motors that can be fitted. In general, a wide V bow works best with a nice single motor, while a deep V and steep deadrise can work well with two or three motors. If you want to have fun and make tight turns, it is best to turn on the centreline of a single outboard, while it is almost always easier to manoeuvre in harbour with a pair of engines. Nowadays, manoeuvring and loading has become even easier and more en oyable, ust like a video game, thanks to Yamaha’s exclusive optional Helm Master E control system, which uses an integrated oystick and Vetus bow thruster. It doesn’t ust mean

deck that’s constantly wet, is not only uncomfortable, but also distracts you, reducing performance and safety. The first impression of the new amaha V6 F350 is that it gets full marks. Its looks are inspired by the XTO range, including Light Grey Metallic or elegant Pearl White for the grille and gear case. Priced at 45,959 Euros, the 4,256cc engine has a 60-degree V6 and weighs in at around 300kg. Those still nostalgic for straight-shaft engines or rear-wheel drive may turn up their noses at this, but one test should be enough to dispel any doubts or reluctance. The innovative electronic steering and amaha patented control software have not only done away with the pumps, hoses and outlets of previous models, but have also added a degree of sensitivity to the wheel, which is softer and lighter when manoeuvring and heavier at speed. This is as it should be - and it gives a sense of control, even when turning. The increase in torque at low speeds increases reactivity and makes it thrilling almost immediately. The TotalTilt function that lifts the engine up is comfortable and safe while again in this 350-horsepower version the Thrust Enhancing Reverse Exhaust system gives excellent thrust, as well as control when reversing and at low speeds, by keeping exhaust bubbles away from the

Tliving RELAXED

UN BLUE WATER CRUISE CAPACE DI NAVIGARE VELOCE ANCHE IN REGATA. C’È UN TEMPO PER RILASSARSI IN CROCIERA E UNO PER ESALTARSI TRA LE BOE A BLUE WATER CRUISE, CAPABLE OF SAILING FAST EVEN IN REGATTAS. THERE IS A TIME TO RELAX WHILE CRUISING AND A TIME TO RACE BETWEEN THE BUOYS by Niccolò Volp i

Inuvoloni sopra di noi non promettono niente di buono e infatti, prima ancora di uscire dalla diga foranea, inizia a piovere. E come se non bastasse, il vento non dà l’idea di voler fare la sua comparsa. Non sembra nemmeno di essere a Palma di Maiorca, non a primavera inoltrata almeno. L’armatore e i suoi ospiti sono avvolti in cerate oceaniche e non sembrano scomporsi per le condizioni meteo. Fa rotta verso Sud Ovest perché, ci dice, lì dovremmo trovare un po’ di vento. Conosce Palma, da anni ha tenuto ormeggiato qui le sue barche. E Mylius 66RS, del resto, è un perfetto esempio di crociera regata e le regate, soprattutto, non si fanno solo con il sole. L’allestimento della coperta coerente con uesta filosofia: i winch elettrici sono sei, due all’albero e quattro in pozzetto. Il quadrato del pozzetto è tutto dedicato alla crociera con due panche a L e due tavoli. Più verso poppa si trovano trasto, stopper, winch e timoni. I due tavoli hanno le gambe telescopiche in modo da trasformarsi in un’unica ampia area prendisole oppure si possono unire, grazie alle ante a ribalta, per diventare un solo grande tavolo da pranzo con molte sedute intorno. Una parte per chi lavora e una per chi se la gode. Senza rinunce. Senza compromessi. o spa io a bordo su ciente per non risultare sacrificato, n uando si naviga per il piacere di farlo, né quando si corre da una boa all’altra durante una competizione. Allo stesso modo, Alberto Simeone ha progettato il piano velico. C la possibilit di avere un fiocco

autovirante, ideale per quando si naviga in crociera con equipaggio ridotto, ma c’è anche tanta tela per le regate. a superficie velica upwind , infatti, di 260 m2 che diventano il doppio alle andature portanti. Il solo gennaker misura ben 410 m2. Chi la dura, la vince. La perseveranza dell’armatore ha dato i suoi frutti. La pioggia ha smesso e soprattutto è entrato un po’ di vento. Issiamo la randa e srotoliamo il genoa e anche se l’intensità del vento inizialmente è inferiore ai sei nodi, la barca inizia ad accelerare. Lo fa senza strappi, ma anche senza farsi pregare. Prende il suo passo e lo tiene senza fatica. È reattiva, senza essere nervosa. È un piacere al timone grazie anche alla stabilità di rotta. Non servono continue correzioni, anche se il vento è piuttosto debole. Provo a mollare le mani dal timone e la sensazione è confermata. Stabile quasi come se ci fosse il pilota automatico inserito. Anche questo è comfort in navigazione. Avere un timone preciso, reattivo, ma che non richiede continuamente correzioni fa venire voglia di timonare a lungo. Dalla bolina stretta al traverso, la musica non cambia. Mylius 66RS naviga praticamente alla stessa velocità del vento. La sensazione è che se ci fosse stata solo poca aria in più, sarebbe partita a razzo. Ottima la visibilità, anche quando lo sprayhood è alzato. Dalla postazione del timoniere si riesce a controllare sempre la perfetta regolazione delle vele. Forse manca un po’ di spazio per il tailer in regata, dato che i due winch elettrici per lato sono un po’ troppo vicini tra loro.

Il salone sfrutta al meglio il baglio che è di poco inferiore ai sei metri. Tanta luce naturale e volumi per godersi la barca senza rinunce anche sottocoperta grazie a una zona lounge con due divani contrapposti, un tavolo da pranzo e una cucina di dimensioni generose, posizionata a pruavia della dinette.

The saloon takes full advantage of the boat's beam of just under six metres. There is plenty of natural light and volume so you can enjoy the boat with everything you need, including below decks, thanks to a lounge area with two sofas facing each other, a dining table and a generously sized galley situated in front of the dinette.

Il vantaggio è che sono entrambi a portata di mano del timoniere, ma in regata sui quei winch lavora un altro membro dell’equipaggio che ha bisogno del suo spazio. Sottocoperta l allestimento finali ato a garantire il giusto comfort a sei ospiti. La cabina armatoriale, con il suo bagno privato, si trova a prua. Oltre di essa c’è solo la calavele. Gli ospiti dispongono di due cabine doppie a poppa, entrambe con un bagno e box doccia separato. Il bagno di dritta è in condivisione con la cabina e uipaggio. n definitiva il calcolo fa tre cabine e tre bagni, più un locale per l’equipaggio. Il layout del salone risponde alla stessa filosofia incontrata in coperta: area relax e one di lavoro sono distinte. Al centro il tavolo da pranzo con divanetto a L intorno e, sull’altro lato del salone, un divanetto lineare. Lo spazio non manca. Anzi, la sensazione, per volumi e luce naturale, è quella di trovarsi nella dinette di una grande barca a motore. uno spa io, non sacrificato, ma pi che adeguato, è stato dedicato al tavolo da carteggio.

Chi nel salone deve lavorare, ha la sua area più verso prua, a ridosso della cabina armatoriale. La cucina è divisa in due e occupa sia la fiancata di dritta, sia quella di sinistra. È una soluzione che permette di avere molta superficie per il piano di lavoro e altrettanto spazio per tutti gli elettrodomestici che si ha intenzione di imbarcare, giga frigo inclusi. Insomma, c’è tutto quello che serve per una crociera, una lunga crociera, perché una volta sul Mylius 66RS non viene proprio voglia di scendere in fretta, nemmeno quando la meteo non è particolarmente clemente.

La cabina armatoriale, situata all’estrema prua, è dotata di bagno privato con cabina doccia separata, mentre le due cabine gemelle a poppa dispongono entrambe di bagno privato e doccia separata. È prevista inoltre una cabina per un membro dell’equipaggio.

The master cabin, located deep in the bow, has an en-suite bathroom with a separate shower cubicle, while the two twin cabins in the stern each have their en-suite bathroom with a separate shower. There is also a crew cabin.

OTTIMA L’INSONORIZZAZIONE DEL VANO MOTORE PERCHÉ ANCHE NELLE ADIACENTI CABINE DI POPPA I DECIBEL SONO MOLTO CONTENUTI. THE SOUND INSULATION OF THE ENGINE ROOM IS EXCELLENT, SO THAT THE DECIBEL LEVEL IS VERY LOW, EVEN IN THE ADJACENT AFT CABINS.

Le due pale del timone lavorano bene e lo scafo ha una grande stabilità di rotta. Veloce e reattiva anche con poco vento.

he clouds above us didn't look promising at all, and in fact, it started to rain before we had even left the harbour. As if that weren't enough, there was no sign of any wind. It didn't feel like we were in Palma de Mallorca, at least not in late spring. The owner and his guests were wrapped in oilskins and didn't seem to care about the weather. He set a course to the southwest, where, he told us, we should find some wind. He knows Palma and has kept his boats Mylius 66RS is also a perfect example of a racing cruiser, and races are held even when the sun isn't shining. The deck is laid out accordingly: there are six electric winches, two at the mast and four more in the cockpit. The cockpit area is entirely dedicated to cruising, with two L-shaped benches and two tables. Further aft are the mainsail traveller, stopper, winches and steering wheels. The two tables have extendable legs so they can be converted into a single large sunbathing area. Or they can be folded down to form a single large dining table with plenty of seating. A part for those who work and a part for those who enjoy. ithout sacrifice. Without compromise. There is enough

space on board not to sacrifice either when sailing for pleasure or when racing from buoy to buoy during a competition. Alberto Simeone also designed the sail plan. There is the option of a self-tacking jib, ideal for cruising with a small crew, but there is also plenty of sail area for racing. The 'upwind' sail area is 260 m2, which doubles when sailing with a lift. The gennaker alone measures an impressive 410 m2. If you can take it, you can win. The owner's perseverance has paid off. The rain had stopped and, more importantly, there was some wind. We hoisted the mainsail and unfurled the genoa, and although the breeze was less than six knots at first, the boat began to accelerate. It did so without tearing itself apart. It picks up speed and maintains it effortlessly. t is reactive without being nervous. It is a pleasure to steer, also thanks to its stability. There is no need for constant corrections, even when the wind is light. try to take my hands off the wheel and the feeling is confirmed. Almost as stable as when the autopilot is on. That too is a comfort when sailing. Having a precise, responsive rudder that does not require constant corrections makes you want to steer for a long time.

The two rudder blades work well and the hull is very stable. It is fast and responsive, even in very light winds.

VELOCITÀ MAX DI BOLINA NODI HAULING MAX SPEED IN KNOTS

6.2

SUPERFICIE VELICA M2 SAILING SURFACE M2 260

RAPPORTO LUNG./LARG. L/W

3.4

DISLOCAMENTO DISPLACEMENT

24

MYLIUS YACHTS

Via XXV Aprile, 19 I-29027 Podenzano (PC) T. +39 0523 538011 www.mylius.it

PROGETTO

Alberto Simeone Yacht Design

SCAFO

Lunghezza f.t. 20,40m • Lunghezza al galleggiamento (LWL) 19,35m • Baglio massimo 5,88m • Pescaggio 3,50m • Dislocamento a secco 23.617 kg • Zavorra 7.700 kg • Serbatoio carburante acqua 800 l uperficie velica 260 m

• Genoa 112 m2 • Gennaker 410 m

MOTORE

Yanmar 4LV170 • Potenza 125 kW

• Cilindrata 2,7 l • Alesaggio x corsa 92mm x 103,6mm

• Peso a secco 334 kg

PREZZO

A partire da 3.000.000 € Iva esclusa

PROJECT

Alberto Simeone Yacht Design

HULL

LOA 20.40m • LWL 19.35m • Maximum beam 5.88m

• Draft 3.50m • Light mass displacement 23,617 kg

• Ballast 7,700 kg • Fuel tank volume tank volume 800 l • Sailing surface 260 m 148 m2 • Genoa 112 m2 • Gennaker 410 m

MAIN PROPULSION

Yanmar 4LV170 • Outlet mechanical power

125 kW (170 hp) • 4 cylinders • Swept volume

• Bore&Stroke 92mm x 103.6mm • Dry weight 334 kg

PRICE

Starting from 3.000.000 € Exc.VAT

IL

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Località//Place Palma di Maiorca

Mare//Sea state Calmo//Calm

Vento//Wind speed 6 nodi//knots

Persone a bordo//People on board 9

Carburante imbarcato

Fuel volume on board

Acqua imbarcata

300 l

800 l Water volume on board

POZZETTO PUÒ ESSERE

ALLESTITO COME UN GRANDE PRENDISOLE SFRUTTANDO LE GAMBE TELESCOPICHE DEI DUE TAVOLINI E AGGIUNGENDO LA CUSCINERIA. SOTTOVELA, A QUALSIASI ANDATURA, LA VELOCITÀ È DI POCO INFERIORE ALL’INTENSITÀ DEL VENTO.

Prestazioni a motore//Under power performance

THE COCKPIT CAN BE TURNED INTO A LARGE SUN BATHING AREA BY FOLDING IN THE EXTENDABLE LEGS OF THE TWO TABLES AND THEN WITH THE ADDITION OF CUSHIONS. WHEN SAILING, IT SAILS AT JUST BELOW WIND SPEED.

Prestazioni a vela//Under sail performance

Giri/min Velocità kn Rumore
Nodi Vento Reale Nodi

IL TIMONE NON È DURO, MA LA ROTTA È MOLTO STABILE. OTTIMO COMPROMESSO TRA COMFORT ED EFFICACIA IN NAVIGAZIONE. THE HELM ISN'T HARD, BUT IT HOLDS THE COURSE WELL. THEY HAVE FOUND A GOOD BALANCE BETWEEN COMFORT AND EFFECTIVENESS WHEN UNDER WAY.

From close hauled to running on a beam reach, the story is always the same. The Mylius 66RS goes practically at the same speed as the wind itself. So I felt that if there had been just a bit more wind, we would have shot off. The sightlines are good, even when the sprayhood is raised, and from the helm, you can always keep the sails perfectly trimmed. Perhaps there isn’t quite enough room for the trailer when racing, given that the two electric winches (one on either side) are a bit too close to one another. The good thing about that is that both are within

reach of the helmsman, but in a race, it would be another crew member who would handle them, and they would themselves take up some space. Below decks, it is set up to ensure you get the right level of comfort for six guests. The guest cabin, with its private bathroom, is in the bow, and the sail locker is the only other thing there.

Guests have the use of two cabins in the stern, each with en suite bathroom and separate shower cubicle. The bathroom on the starboard side is shared with the crew quarters. So there are three cabins and three bathrooms, plus a room for the crew. The layout of the saloon is the same as on deck, with separate areas for relaxing and working. There is a dining table in the middle, surrounded by an L-shaped sofa, and a normal straight sofa on the other side of the saloon. There is plenty of space, in fact you get the feeling of being in the dinette of a larger boat, and a motorboat at that. And part of the space has been given over to a chart table - they didn't skimp on it and it's big enough for the job. If you need to work in the saloon, there is an area behind the master cabin. The galley is divided into two areas, taking up both port and starboard sides. This gives you plenty of workspace and room for all the gadgets you might want to bring on board, including a huge fridge. The Mylius 66RS has everything you need for a cruise, and you won t feel like you want to get off the boat too soon, even if the weather isn't particularly good.

Regione da scoprire

A region to DISCOVER

UN’ENORME ESTENSIONE NATURALE, 16.000 ETTARI QUADRATI TRA CANALI E ISOLE (I GRADESI LE CHIAMANO MOTE), REGNO DI ACQUA, VENTO E SILENZIO, HABITAT IDEALE PER DECINE DI UCCELLI CHE VI NIDIFICANO O VI FANNO TAPPA DURANTE LE MIGRAZIONI

AN IMMENSE NATURAL AREA OF 16,000 SQUARE HECTARES BETWEEN CANALS AND ISLANDS (THE PEOPLE OF GRADO CALL THEM MOTE), A KINGDOM OF WATER, WIND AND SILENCE, THE IDEAL HABITAT FOR DOZENS OF SPECIES OF BIRDS THAT NEST HERE DURING THEIR MIGRATIONS

Pensando al Friuli Venezia Giulia vengono in mente tante cose: le montagne, il buon cibo, gli ottimi vini, la storia, l’archeologia, ma non è immediato immaginare i suoi 130 chilometri di sabbia e di roccia, tra Lignano Sabbiadoro, dove in estate la spiaggia diventa il teatro quotidiano per chiunque abbia voglia di divertirsi, e Muggia, l’unico comune dell’Istria costiera ancora italiano. E poi ci sono le sei riserve naturali affacciate sul litorale e due lagune. “È una di quelle regioni –afferma ergio illi, vice presidente dell ssocia ione dei eografi taliani (A.Ge.I.) e docente all’Università di Trieste – che riesce a stupire, per ricchezza e varietà di paesaggi, da scoprire anche

Ernest eming ay defin questa costa la Florida d’Italia, riferendosi a Lignano Sabbiadoro. Mare, pinete e arenili, un vero paradiso, ideale per le famiglie. Grazie ai bassi fondali, le onde non sono mai alte e, per la totale tranquillit dei genitori, si frangono con dolcezza sulla riva.

via mare”. Carta alla mano, dopo aver consultato gli orari delle maree, si lasciano gli ormeggi dalla Marina Uno di Lignano Sabbiadoro, il primo porto turistico costruito in Adriatico, alla volta della Camargue italiana. Da percorrere a piedi, in bici, a cavallo o in barca, con la possibilità di fare sosta in uno dei pochi casoni aperti al pubblico per una full immersion nella malìa della laguna. Se in quella di Marano, formatasi circa 5.000 anni fa, i casoni sono tutti demaniali e devono essere rifatti con le canne palustri, come era un tempo, nella laguna di Grado, nata dalla diversione dell’ultima parte del corso dell’Isonzo, le abitazioni sono quasi tutte di proprietà perché

Ernest Hemingway called this coast the Florida of Italy, referring to Lignano Sabbiadoro. The sea, pinewoods and sandy beaches are a true paradise, ideal for families. Thanks to the shallow waters, the waves are never too high and break gently on the shore, for the peace of mind of parents.

dopo il trattato di pace, l’Austria ha imposto che le concessioni rilasciate fossero rispettate. er uesto, fino agli anni Cinquanta, molta gente viveva all’interno dei cordoni litoranei, mentre oggi è un privilegio per pochissimi. Ogni casone sorge su un’isoletta dotata della propria valle da pesca, ossia dei pe i di laguna chiusi artificialmente da un argine. I romani le facevano con le canne, adesso ci sono sistemi più moderni. Così facendo orate, branzini, gamberetti, anguille e vongole venivano e vengono pescati senza fatica. Entrando in laguna si naviga interpretando i colori del mare per non prendere le secche. “È meglio lo sguardo dell’ecoscandaglio”, spiega Stefano Baldo, di Somewheretours (somewheretours.it), che accompagna i turisti negli angoli più intimi di questo specchio di mare, seguendo scrupolosamente le indicazioni delle briccole (pali di larice piantati sul fondale per indicare le vie d’acqua o per ormeggiare).

Lignano Sabbiadoro.

Laguna Marano. Muggia.

Si costeggia l’isola delle Conchiglie (in realtà si chiama isola di Martignano e per i maranesi la Marinetta), al momento in vendita. E poi l’isola di Sant’Andrea, dove il patriarca di Aquileia nel 110 aveva costruito un convento, del quale rimangono i resti delle fondamenta. Questo itinerario fa parte dell’endolitoranea veneta, che da Venezia a Trieste non entra mai in mare aperto.

Si procede lentamente per necessità, ma è anche il modo migliore per lasciarsi andare e vivere appieno questa esperienza nella natura, vedendo tanta acqua e poco cemento per il piacere degli occhi e dello spirito. Un vero toccasana per ricrearsi nello spirito e rigenerarsi. Ad un tratto appare la torre di Marano, col suo centro storico che ricorda Venezia in miniatura, già fortezza veneziana, cardine centrale della difesa militare davanti alle scorrerie turchesche nella pianura. Piazza Vittorio Emanuele II, quella della torre millenaria, è lo storico punto di riferimento di chi arriva dal mare. È suggestivo girarla a piedi. Il canale di Porto Buso segna il confine tra la laguna di Grado e quella di Marano, entrambe governate fino al dalla Serenissima. In quest’ultima sono state istituite due aree protette non contigue: la Riserva Naturale Valle Canal Novo e quella delle Foci dello Stella.

sorge su un’isoletta dotata della propria valle da pesca, ossia dei pezzi di laguna chiusi artificialmente da un argine. is built on an island with its own fishing valley, a section of the lagoon artificially enclosed by a dam.

La prima si può percorrere solo a piedi, mentre le Foci dello Stella sono visitabili solo via ac ua: un fitto dedalo di canali, velme (isolette che emergono solo con la bassa marea) e barene (isolette sopra il livello dell’acqua) con ampi canneti, e qualche casone in canna palustre, dove la comunità di pescatori è ancora molto viva. Vale una sosta la Bilancia di Bepi, un ittiturismo ideale per mangiare il pescato fresco della laguna. È un ambiente appropriato per tante specie di uccelli, tra cui l’airone rosso e il falco di palude. Piacevole anche una tappa sull’isolotto dell’agriturismo Ai Fiuri de Tapo (nome locale del Limonium, pianta erbacea che sulle barene assume una tinta viola), nella laguna di Grado, per una scorpacciata di pesce crudo.

All’estremità orientale della laguna di Grado si trova la piccolissima isola di Barbana, sede di un antico santuario mariano. Si raggiunge anche con il

Piacevole anche una tappa sull’isolotto dell’agriturismo Ai Fiuri de Tapo, nella laguna di Grado, per una scorpacciata di pesce crudo.

Another pleasant stop is on the small island of the farmhouse Ai Fiuri de Tapo, in the Grado lagoon, where you can feast on raw fish.

Grado.

il patriarca di Grado, Elia, fece erigere un sepolcro come ringraziamento alla Madonna. Oggi l’isola ospita una comunità di monaci ed è una sentita destinazione di pellegrinaggi. ignificativa l esposi ione di ex voto all’interno della basilica, di ogni forma, fattezza e tipo di pittura. C’è anche una trattoria aperta per i pellegrini e i viandanti che arrivano in traghetto da Grado.

In poche braccia di mare ecco la Darsena San Marco di Grado, una marina tecnica perfetta per il refitting della barca. Da qui in pochi minuti a piedi si raggiunge il centro storico. La comodità di Porto San Vito, superattrezzato, è la posizione a ridosso della spiaggia vecchia, a pochi passi dagli stabilimenti più in voga. Per chi vuole cimentarsi può imboccare l’ingresso al Mandracchio, il porto storico di Grado, facendo attenzione di rimanere nella parte centrale del canale e magari trovare posto nella banchina pubblica. Più semplice salire a bordo di Bonita, un affaelli Mistral 50 Hard Top con Alessandro Del Fabbro (boatchartertrieste.com) per una crociera di uno o più giorni. Curioso che nella spiaggia principale di rado, uella confinante con le terme,

Bilancia di Bepi.

ci sia un tornello. È un vecchio retaggio dell’Impero Asburgico nato ai tempi come balzello da pagare per accedere al mare, in quanto l’arenile era di proprietà privata. Oggi resiste in nome della tradizione, così come le ringhiere e i cancelli di imperiale memoria. Bionde, morbide e ondulate. Sono le spiagge friulane. Non a caso, quando ai tempi della Grande Guerra, lo scrittore Ernest Hemingway, soggiornò in questa costa, da anni insignita della bandiera Blu per la tutela dell ambiente, la defin la

Florida d’Italia (riferendosi a Lignano Sabbiadoro). Mare, pinete e arenili, un vero paradiso, ideale per le famiglie. Grazie ai bassi fondali, le onde non sono mai alte e, per la totale tranquillità dei genitori, si frangono con dolcezza sulla riva. Per questo motivo il secchiello e la paletta sono i protagonisti delle vacanze dalla dinamica Lignano Sabbiadoro alla storica Grado.

Lasciando la barca al Primero ci si

Una delle mete top, prima del porticciolo di Duino, è la Dama Bianca con le rocce a picco sul mare di fronte al Castello.

One of the main destinations along this stretch of coast is the Dama Bianca (White Lady), just outside the port of Duino, a cliff overlooking the sea in front of the castle.

magari lungo la pista ciclabile (noleggio gratuito insieme ai binocoli al centro visite: tel. . . ) che costeggia su tre lati la Riserva Naturale della valle Cavanata. Pedalando sull’argine a mare vale una sosta la torre presso il piccolo villaggio di pescatori Sdobba, da cui si osserva il sistema di isole dette dei gabbiani. Lungo il percorso la vista si apre sul golfo di Trieste e la costa istriana (distante meno di dieci miglia) e non è raro vedere specie di uccelli marini, di cilmente osservabili nell’entroterra. Tappa cult per i velisti i due storici circoli velici di Monfalcone: lo Yacht Club Monfalcone (ex Hannibal, ycmonfalcone.com), fondato dall’oro olimpico Sergio Sorrentino, sede di uno dei più noti college di vela dell’Adriatico, e la Società Velica Oscar Cosulich (lnx.svoc.org), dove è nato sportivamente Mauro Pelaschier. Lo storico skipper di Azzurra è cresciuto nel circolo velico, suo padre ne era il custode. “La vela in Adriatico ha ancora un sapore particolare. Non è considerata un hobby, ma una vocazione in stretto rapporto con il mare, l’ambiente, il vento. Forse perché le storie di mare narrano che

Duino.
Alessandro Del Fabbro and Bonita, Ra aelli istral. 50.

arrivava in porto, anche fino a Vene ia e a Chioggia, faceva pagare di più il proprio pescato”, aggiunge illi.

Proseguendo in barca verso Trieste, sede dello Yacht Club Adriaco (ycadriaco.it), la più antica società velica dell driatico ), la morfologia della costa varia: i fondali sabbiosi e la costa bassa sfumano nelle rocce carsiche a picco sul mare. È all’altezza del porticciolo di Duino il punto in cui l’ambiente cambia, all’improvviso. Una delle mete top di questo tratto di costa è la Dama Bianca, prima del porticciolo di Duino, roccia a picco sul mare di fronte al Castello. La sera in estate, uno spettacolo di luci e suoni, rievocano la leggenda della donna che si è tramutata in scoglio dopo essere stata gettata dalla rupe. ueste scenografiche falesie sono la palestra di molti climber che le scalano, in ogni stagione. Rocce imponenti che si tuffano nell driatico, sulle quali è arroccato il Castello di Duino con il museo annesso e da dove parte il sentiero Rilke, che a piedi conduce fino a istiana. a spiaggia più frequentata è quella del Principe a picco sotto il castello di Duino. È una piccola insenatura non raggiungibile da terra, senza approdi, è la più amata dai triestini che si ormeggiano al largo e la raggiungono a nuoto o con il tender. Nell’ex cava tra Duino e il Villaggio del Pescatore, si trova un sito fossilifero dove nel stato rinvenuto ntonio, il dinosauro triestino (per la precisione un adrosauro, dinosauro vegetariano) oggi è il lussuoso Tivoli Hotel plasmato sull’incavo, appare come un piccolo villaggio abbarbicato alla roccia. Sistiana è un approdo sicuro con ogni vento, perfino con la bora, e il mare bellissimo. Qui il Timavo, che sfocia proprio sul confine fra sabbia e roccia, fra Monfalcone e Duino arriva al mare, l’acqua è fredda e cristallina. Ci sono i pontili delle varie società nautiche o la banchina pubblica dove accostare per raggiungere gli stabilimenti e la movida triestina serale. Per un bagno quasi solitario, o per ammirare le belle ville a picco sul mare, è consigliato navigare sotto costa (facendo attenzione alle miticolture) nel tratto tra Sistiana e Grignano. Si chiama, semplicemente, la “costiera”: mare pulito, piccole spiagge come i filtri, la costa dei barbari (per nudisti) e le ginestre, attracchi privati collegati a lussuose dimore a picco sul mare, compreso l’antico porto di pescatori di Santa Croce.

SCENOGRAFICHE FALESIE

SONO LA PALESTRA DI MOLTI CLIMBER CHE LE SCALANO IN OGNI STAGIONE. ROCCE IMPONENTI CHE SI TUFFANO NELL’ADRIATICO, SULLE QUALI È ARROCCATO IL CASTELLO DI DUINO CON IL MUSEO

ANNESSO E DA DOVE PARTE IL SENTIERO RILKE, CHE A PIEDI CONDUCE FINO A SISTIANA.

THESE SPECTACULAR CLIFFS ARE THE TRAINING GROUND FOR MANY CLIMBERS WHO COME HERE EVERY SEASON. IMPRESSIVE CLIFFS PLUNGING INTO THE ADRIATIC SEA, WHERE THE DUINO CASTLE WITH ITS MUSEUM STANDS, AND FROM WHERE THE RILKE PATH STARTS TO TAKE YOU ON FOOT TO SISTIANA.

Duino.
Marina di Sistina.

L’approdo di Grignano è a picco sotto il castello di Miramare, ed è il più sicuro anche con la bora.

The pier in Grignano is right under the cliff hosting the castle of Miramare, and is the safest of them all even with the Bura.

L’approdo di Grignano è a picco sotto il castello di Miramare, ed è il più sicuro anche con la bora. Si dice che l’Arciduca Massimiliano d’Asburgo abbia trovato riparo qui durante una tempesta di bora e per questo abbia deciso di edificare il maniero. n estate sono moltissime le imbarcazioni all’ancora per fare il bagno davanti agli stabilimenti di Grignano. L’acqua è bella e le spiaggette o gli stabilimenti balneari per un caff si raggiungono facilmente. Il Castello fa parte della Riserva Naturale Marina di Miramare (riservamarinamiramare.it). È la riviera barcolana, quella dei triestini. Lungo i Topolini, terrazze in cemento a forma di orecchio di Mickey Mouse, vicino al centro velico Barcola e Grignano (svbg.it), da cui è nata la Barcolana, la più grande regata al mondo, non ha senso fermarsi, meglio alla Marina , in centro città, per visitare Trieste, soprattutto nel tratto di mare tra Barcola e il Miramare.

Porto Grignano.
Miramare.

Arrivati a Muggia si attracca alla banchina pubblica, il borgo marinaro è suggestivo a qualsiasi ora. A Porto San Rocco, realizzato dall’architetto Vietti lo stesso che ha fatto Porto Cervo, la passione per la vela incontra la moda dello yachting: maxi yacht, grandi barche a vela, scafi da regata. È l’ormeggio d’eccellenza del Golfo di Trieste. Il Vallone di Muggia è uno dei punti più a nord del Mediterraneo, dove la cultura europea incontra quella del mare. Tra uggia e il confine con la lovenia, a Punta Sottile, si apre il paradiso dei diportisti per mollare l’ancora e fare il bagno: anche nelle giornate di calma piatta c’è una leggera brezza, e per pochi metri la costa torna sabbiosa. Facilissimo riconoscere il luogo: si tratta dell’ultima punta prima di entrare nelle acque territoriali slovene, e a terra è piantato un alto obelisco.

A PORTO SAN ROCCO, REALIZZATO DALL’ARCHITETTO VIETTI, LO STESSO CHE HA FATTO PORTO CERVO, SI POSSONO AMMIRARE MAXI YACHT, GRANDI BARCHE A VELA E SCAFI DA REGATA.

IN PORTO SAN ROCCO, BUILT BY THE ARCHITECT VIETTI - THE SAME ARCHITECT WHO DESIGNED PORTO CERVO - YOU CAN ADMIRE MAXI YACHTS, LARGE SAILING BOATS AND REGATTA HULLS.

Trieste.
Porto San Rocco.

LUNGO IL PERCORSO LA VISTA SI APRE SUL GOLFO DI TRIESTE E LA COSTA ISTRIANA (DISTANTE MENO DI DIECI MIGLIA) E NON È RARO VEDERE SPECIE DI UCCELLI MARINI DIFFICILMENTE OSSERVABILI NELL’ENTROTERRA.

ALONG THE ITINERARY, THE TOUR OPENS UP ONTO THE GULF OF TRIESTE AND THE COAST FACING ISTRIA (WHICH IS LESS THAN TEN MILES AWAY) AND IT IS NOT UNCOMMON TO SEE SPECIES OF SEABIRDS WHICH ARE HARD TO SPOT IN THE INLAND.

Il nuovo Marina Monfalcone (marinamonfalcone.com), in posizione protetta da Bora e Libeccio nella baia di Panzano, sta di fronte alla banchina in cui Fincantieri costruisce le navi da crociera più grandi al mondo. Mira a diventare in breve tempo il più importante centro di formazione per atleti che aspirino alle Olimpiadi nelle discipline della vela, e in particolare in quelle foiling. La voca ione turistica del Marina Monfalcone si esprime in 300 posti barca, molto ambiti dagli armatori austriaci. È uno dei arina con la maggiore profondit di pescaggio dell’Alto Adriatico (oltre 7 metri) in grado di ospitare a secco (fino a 40 metri) e in mare imbarca ioni lunghe fino a 50 metri, per servi i di rimessaggio e refitting. li ampi spa i del Marina permettono a grandi player presenti in zona, come il Gruppo B n teau, di consegnare qui i loro ma i yacht ai clienti. na curiosit : a 199 anni di distan a da quando l illuminato onte Eugenio Valentinis colse l’importanza di scavare un canale, per creare un porto alternativo tra Venezia e Trieste, Monfalcone si riappropria del suo ruolo nautico con una nuova piazza sul mare nel punto esatto in cui il Mediterraneo entra nel cuore dell’Europa, grazie a oltre 5 milioni di investimenti. Oggi il canale conduce al punto più a Nord del Mediterraneo. Ecco le coordinate per raggiungerlo in barca 45 48.2 93 , 13 31.99 9 entrando praticamente in citt .

The new Monfalcone Marina (marinamonfalcone.com) is located in the Gulf of Panzano, sheltered from the Bura and the Libeccio, in front of the shipyard where Fincantieri builds the largest cruise ships in the world. In the near future it will become the main training centre for athletes who want to take part in the Olympic Games in sailing and, in particular, in foiling. The tourist vocation of the Marina of Monfalcone is clearly expressed in its 300 berths, which are particularly sought after by Austrian shipowners. It is one of the marinas with the deepest draught in the Upper Adriatic (more than 7 metres) and can accommodate boats on land (up to 40 metres) and in the water (up to 50 metres in length) for mooring and refitting. The marina’s wide spaces allow the major players in the area, such as the Bénéteau Group, to deliver their maxi yachts to clients. Fun fact: 199 years after the enlightened Count Eugene Valentinis realised the importance of digging a canal to create an alternative port between Venice and Trieste, Monfalcone is regaining its nautical role, thanks to an investment of more than 5 million euros in a new market square on the sea, exactly where the Mediterranean flows into the heart of Europe. Today, the canal leads to the northernmost point of the Mediterranean. Here are the coordinates to reach it by boat: 45°48.2793’ N, 13°31.9979’, which will take you practically into the city.

Whenyou think of Friuli Venezia Giulia, many things come to mind: the mountains, excellent food, exquisite wines, its history, archaeology, but not everyone knows about its 130 kilometres of sand and rock between Lignano Sabbiadoro, where in summer the beach becomes a daily stage for those who want to have fun, and Muggia, the only town on the Istrian coast that is still Italian. Then there are the nature reserves along the coast and the two lagoons. “It is one of those regions – as ergio illi, vice president of the . e. . (Association of Italian Geographers) and lecturer at the University of Trieste, observes – that is truly overwhelming for its wealth and variety of landscapes that can also be discovered by sea”. With a chart in hand and after checking the tide times, leave the moorings of Marina One in ignano abbiadoro, the first marina built on the Adriatic coast in the Italian Camargue. You can cover the distance on foot, by bike, on horseback or by boat, stopping at one of the few “casone” houses open to the public to immerse yourself in the magic of the lagoon. In the lagoon of Marano, which was formed about 5,000 years ago, the casoni are all state owned and have to be covered with reeds as in the past. In the lagoon of Grado, which was created by diverting the last part of the Isonzo river, almost all the houses are privately owned because, after the peace treaty, Austria imposed the respect of the concessions granted. This is why, until the s, many people lived on the sandbanks, whereas today this is a privilege enjoyed by only a few. Each casone is built on an island with its own fishing valley, a section of the lagoon artificially enclosed by a dam. The Romans created them with sticks, but today there are more modern systems. Sea bream, sea bass, prawns, eels and clams are easily fished. When you enter the lagoon, you navigate by interpreting the colours of the sea to avoid sandbanks. “The echo-sounder is more reliable”, explains Stefano Baldo of Somewheretours (somewheretours. it), who guides tourists to the most intimate corners of this stretch of sea, scrupulously following the indications of the mooring posts (larch poles planted on the seabed to mark out the waterways or to moor). Sail past the Isola delle Conchiglie (Shell Island), whose real name is Isola di Martignano, or “la Marinetta” to those of Marano, which is currently for sale.

Groupe Bénéteau Italia è il cantiere italiano del Gruppo Bénéteau con sede a Monfalcone specializzato nella produzione d’imbarcazioni oltre 60 piedi. Dispone di oltre 45.000 metri quadrati di superficie produttiva affacciata sul Mar Adriatico, tra cui un’area per la produzione dei manufatti in vetroresina, molteplici linee di assemblaggio, una cabina di verniciatura all’avanguardia e una propria marina. Oggi, il cantiere si è evoluto verso una produzione multibrand di imbarcazioni a motore e a vela, diventando uno dei centri d’eccellenza del gruppo francese per le grandi imbarcazioni.

The Bénéteau Italia Group is the Italian shipyard of the Bénéteau Group, based in Monfalcone and specialised in the production of boats over 60 metres in length. It has a production area of over 45,000 square metres overlooking the Adriatic Sea, including a fibreglass production area, several assembly lines, a state-of-the-art paint shop and its own marina. Today, the shipyard has developed into a multi-brand manufacturer of motor and sailing boats, and has become one of the French group’s centres of excellence for the production of large boats.

«È UNA DI QUELLE REGIONI CHE RIESCE A STUPIRE, PER RICCHEZZA E VARIETÀ DI PAESAGGI, DA SCOPRIRE ANCHE VIA MARE». «IT IS ONE OF THOSE REGIONS THAT IS TRULY OVERWHELMING FOR ITS WEALTH AND VARIETY OF LANDSCAPES THAT CAN ALSO BE DISCOVERED BY SEA».

SERGIO ZILLI

And then the island of Sant’Andrea, where the Patriarch of Aquileia built a monastery in 110 A.D., the foundations of which are still visible. This itinerary is part of the inland Venetian coastline, which stretches from Venice to Trieste and never reaches the open sea. You go slowly, both out of necessity and because it is the best way to relax and enjoy this natural experience to the full, with plenty of water and little cement to please the eye and the mind. The perfect remedy to restore your spirit and relax. Suddenly, the Tower of Marano appears, with its historic centre that resembles a miniature Venice. In the past it was a Venetian fortress and a central pillar in the military defence of the plain against Turkish raids. Piazza Vittorio Emanuele II, with its millenary tower, is the historical landmark for those arriving by sea. It is very suggestive to visit the square on foot. The Porto Buso canal marks the boundary between the lagoons of Grado and Marano, which were both under the governance of La Serenissima until .

LA TORRE DI MARANO ERA IL CARDINE CENTRALE DELLA DIFESA MILITARE DAVANTI ALLE SCORRERIE TURCHESCHE.

The Marano lagoon now features two new non contiguous protected reserves: the Riserva Naturale Valle Canal Novo and the reserve of Foci dello Stella. The former can only be visited by foot, while the Foci dello Stella (Stella estuary) can be seen only by water: a dense maze of canals, velme (small islands that only emerge at low tide), and barene (sandbanks above water level) with extensive reed beds and a few casone houses built in marsh reed, in areas where the fishing community is still very much alive. It is certainly worth while to make a stop at Bilancia di Bepi, a perfect fish tourism location to enjoy fresh fish from the lagoon. This is also a highly suitable environment for many bird species, including the red heron and the marsh hawk. Another pleasant stop is on the small island of the farmhouse Ai Fiuri de Tapo (local name of the Limonium, a herb that has a purple hue on the sandbanks), in the Grado lagoon, where you can feast on raw fish. On the eastern tip of the Grado lagoon is a tiny island called Barbana, the site

THE

MARANO TOWER WAS THE CENTRAL CORNERSTONE OF THE MILITARY DEFENSE AGAINST TURKISH INCURSIONS.

of an ancient Marian sanctuary. The island can also be reached by the Mariel taxi boat. According to tradition, its origins date back to .D., when, after a storm, an image of the Madonna was found on the island being carried by the water. To thank the Madonna, the patriarch of Grado, Elia, had a tomb built on the site. Today the island is home to a community of monks and is a popular destination for pilgrimages. In the basilica there is a remarkable exhibition of ex votos in all shapes and styles. There is also a small trattoria open to pilgrims and travellers who arrive by ferry from Grado. Just a few inlets away is the Darsena San Marco in Grado, a perfect marina for boat refitting. rom here, after a few minutes by foot, you reach the historic town centre. The highly equipped Porto San Vito offers a high level of comfort due to its location right behind the old beach, a few steps from the most fashionable establishments. Those who want to berth can enter at the Mandracchio, Grado’s historic harbour, making sure to stay in the central part of the canal and maybe find a spot on the public quay. Or, an even easier solution is to go on board Bonita, a affaelli istral 50 Hard Top with Alessandro Del Fabbro (boatchartertrieste.com) for a day trip or multiple day cruise. t is strange that

Marano.

This is an old legacy from the Habsburg Empire which had originally introduced a tariff to be paid to access the beach, since the sandy shore was privately owned. Today, it still stands in the name of tradition, just like the railings and gates from imperial times. lond, soft, and wavy. This is what riulian beaches are like. t is no coincidence that during the reat ar, writer rnest Hemingway stayed on this coast, which for years has been honoured with the lue ag for environmental protection, and defined it as taly s lorida he was referring to ignano abbiadoro). ea, pine forests, and sandy shores, a true paradise ideal for families. Thanks to the shallow waters, the waves are never too tall and, for the complete peace of

PORTO PICCOLO È UN APPRODO SICURO CON OGNI VENTO, PERFINO CON LA BORA.

mind of all parents, they break softly on the shore. This is why the bucket and shovel are the absolute stars of holidays on these shores, from the more dynamic Lignano Sabbiadoro to the historic Grado.

f you leave your boat in Primero, you can reach the lakeside estuary of the river son o there are no berths here), maybe along the bike path free bike rentals complete with binoculars at the tourism centre: phone no. +39 0431.88.272) that runs along the Natural Reserve of Valle Cavanata on three sides. As you pedal on the sea embankment, it is worth stopping at the tower of the small fisherman s village dobba, from where you can observe the system of islands called ‘islands of

PORTO PICCOLO IS A SAFE LANDING PLACE WITH ANY KIND OF WIND, EVEN WITH THE BURA.

the seagulls . long the itinerary, the tour opens up onto the gulf of Trieste and the coast facing stria which is less than ten miles away) and it is not uncommon to see species of seabirds which are hard to spot in the inland. A cult location for sailors are the two historic sailing clubs in Monfalcone: the Yacht Club Monfalcone formerly Hannibal, ycmonfalcone.com), founded by Olympic gold winner Sergio Sorrentino and the seat of one of the most famous sailing colleges on the driatic ea, and the Società Velica Oscar Cosulich lnx.svoc.org), which was Mauro Pelaschier s athletic cradle. The historic skipper of urra grew up in this sailing club, where his father was the custodian. “Sailing in the Adriatic region still has a particular taste. It is not considered as a hobby, but rather as a vocation that is strictly related to the sea, the environment, the wind. Maybe because stories about the sea say that the ability to sail fast in the wind derives from strian and al atian fisher en hoever

Porto Piccolo.

YACHT CLUB PORTO ROTONDO

P.zza Yacht Club Porto Rotondo 1 Porto Rotondo, Sardinia +39 0789 34010 - info@ycpr.it www.ycpr.it

reached the harbour first, even up to Venice and Chioggia, could sell his fish at higher prices”, Zilli adds.

Continuing towards Trieste by boat, you encounter the Yacht Club Adriaco (ycadriaco.it), the most ancient sailing society in the Adriatic region (1903). Here, the shape of the coast is different: the sandy seabeds and low coast gradually turn into karst cliffs overlooking the sea. The point where the environment suddenly starts to change is the little harbour in Duino. One of the top destinations on this stretch of the coast is the Dama Bianca (white lady), right before the harbour of Duino, a cliff overlooking the sea in front of the Castle. On summer evenings, it is a spectacle of light and sound and evokes the legend of a woman who was transformed into a cliff after being thrown into the sea. These spectacular cliffs are the training ground for many climbers who come here in every season. Impressive rocks that plunge into the Adriatic Sea, where the Castle of Duino is perched with the annexed museum and from where the Rilke path departs to takes you to Sistiana by foot. The most popular beach is Il Principe, which is right under the cliff where the Castle of Duino stands. It is a small cove that

cannot be reached by land, without docks, and it is the beach preferred by the inhabitants of Trieste who moor off the shore and reach it by swimming or tender. In the former quarry between Duino and Villaggio del Pescatore is a fossil site where, in 1994, Antonio - the dinosaur from Trieste - was found (to be precise, Antonio was a hadrosaur, which is a vegetarian dinosaur). Today, the site has been transformed into the luxurious Tivoli Hotel, which has been fitted into the cavity and looks like a small village clinging on the rock.

Sistiana is a safe landing place with any kind of wind, even with the Bura, and the sea is absolutely beautiful. This is where the Timavo river, which ends precisely on the border between sand and rock, between Monfalcone and Duino, reaches the sea - the water is cold and clear blue. Here, you can find the jetties of the many sailing clubs or the public quay where you can moor to reach the different pubs and enjoy Trieste’s night life. To take an almost solitary swim, or to admire the beautiful villas overlooking the sea, it is advisable to sail near the coastline (but careful with the mussel farms) on the stretch between Sistiana and Grignano. This stretch is simply called “costiera” (the coastline): clean sea, small beaches like

filtri, the costa dei barbari (nudist), and le ginestre, private docks connected to luxurious homes overlooking the sea, including the ancient fishing harbour of Santa Croce. The pier in Grignano is right under the cliff hosting the castle of Miramare and is the safest of them all even with the Bura. People say that the Archduke Maximilian of Habsburg found shelter here during a Bura storm and then decided to build the manor. In the summer, there are plenty of boats anchored off shore with people swimming in front of Grignano’s beach clubs. The water is nice and the small beaches or beach clubs can be easily reached to have a delicious coffee. The Castle is part of the Natural Reserve Marina di Miramare (riservamarinamiramare.it).

People from Trieste often choose the Barcolana Riviera. There is no point in stopping at the Topolini (“little mice”)cement terraces in the shape of Mickey Mouse’s ears, near the Barcola and Grignano Sailing Club (svbg.it), where the Barcolana, the largest regatta in the world, was born - it is better to go on to Marina San Giusto, in the centre of the city, to visit Trieste, especially the stretch of sea between Barcola and Miramare. Once you reach Muggia, you can moor at the public quay. At any time of the day, the seaside resort is very suggestive. In Porto San Rocco, built by the architect Vietti - the same architect who designed Porto Cervothe passion for sailing meets the latest trends in yachting: maxi yachts, large sailing boats, regatta hulls. This is the marina of excellence in the Gulf of Trieste. The Vallone di Muggia is one of the northernmost points of the Mediterranean, where European culture meets the sea. Between Muggia and the Slovenian border, at Punta Sottile, there is a paradise for pleasure craft, where you can anchor and have a nice swim. Even on days when the sea is calm, there is always a light breeze and for a few metres the coast becomes sandy again. The place is easy to spot: it is the last point before entering Slovenian waters, and there is a tall obelisk on land.

All’estremità orientale della laguna di Grado si trova la piccolissima isola di Barbana, sede di un antico santuario mariano.

On the eastern tip of the Grado lagoon is a tiny island called Barbana, the site of an ancient Marian sanctuary.

Santuario di Barbana.

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Year 2007, Lunghezza 28,70m x Larghezza 6,45m 2 motori MTU 1.920HpReintjes Pod - velocità 18/25 nodi. 4 cabine ospiti (10) + 2 cabine equipaggio (4). Prezzo: € 2.350.000 + Iva u FORWARDYACHTS +39 0187 934692 www.forwardyachts.com

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CANADOS 116 FT Year 2008, LOA 116 ft, Beam 24 ft, Horse Power 5 ,700 hp, Engine 2 MTU. maximum speed of 29 knots Price: $3,900,000 u Florida Yachts International 305-239-4978 www.fyiyachts.com

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Anno 2017; motori 2x1350 hp Mercury Racing, ore moto 100 ca; visibile Toscana; pari al nuovo; manutenzioni continue. € 1.250.000 Iva assolta. u Yacht Service Rapallo Srl +393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it

CANTIERI

M/Y FRANGELO

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BUILDER CUSTOM LINE • MODEL NAVETTA 37 • YEAR 2019 • LENGTH 37m (121ft) GUEST 11 • CABINS 5 • CREW BERTHS 7 • ASKING PRICE € 13.800.000

OVERVIEW

LOA

37,04 mt / 121,6 ft

Beam 8 mt / 26,3 ft

Draft 2,27 mt / 7,5 ft

GRT 289

Max/ Cruising speed 15,5 kn / 12 kn

Range @10kn 3.000 nm

Flag Portuguese

VAT status Not paid

LY3 MCA compliant

For further information please contact:

Karin Paggi mob. +39 347 9109201email: k.paggi@karmayachting.com

Builder Custom Line

Model Navetta 37

Boat Name Frangelo

Material Fiberglass - VTR

Architect Studio Zuccon

Engines 2 x MAN 1.400hp

Engine hours Approx. 1620

Generators hours Approx. 5.000

Location Turkey

Mario Cicognani mob. +39 339 2237238email: m.cicognani@karmayachting.com

2x 400 hp Cummins, 2 cabins and 2 bathrooms. Parquet floors, large interiors and exteriors.

Interiors and deck in tea. Full optional. € 54.000.

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DALLA PIETA’ DP 56’ ASTERION

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Year 1986, massive refitting 2002, 13,38x4,63 m, CAT 3208D TA 375 hpx2, 2 cabins and 2 bathrooms + Crew. Great habitability, low consumption. Private Italian flag. Full optional. €130.000.

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RIVA CORSARO 100 Year 2018, LOA 29.85 m, Guest Cabins 5, Cruising Speed 24 kn, Location Sardinia, Italy, Beam 6.70 m Engines 2xMTU 2638hp, Heads 6, Max Speed 28 kn Hull Material GRP. Asking Price: € 7,500,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com

CAPOTESTA – LUXURY TUG Year 1962, total refitting from 2015 to 2021 –25x0000 m. Deutz

RBV8M545, 8 cylinders, 1000 hp - 4 cabins with bathrooms + 2 cabins to be set up, large, bright and panoramic spaces - great autonomy. €900.000

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Year 1989, refitting 2021 –26,70 x 5,80 m – 2 x 1000 HP MAN D2842 - 4 cabins and 4 bathrooms + Crew - Great habitability and performing - Jacuzzi on the main deck at the bow – full optional - Private Italian flag - € 315.000.

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Year 2018, Cruising Speed 32 kn, LOA 76 ft, Beam 18.83 ft Horse Power 3 ,600 hp Engine Model 2: V12 1800, V12 1800 ftp. Price: $2,495,000 u Florida Yachts International 305-239-4978 www.fyiyachts.com

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PERSHING 62 Anno 2005

Lunghezza 19.43 M Larghezza 5 M Bagni 3 Cabine 3. € 645.000 IVA pagata u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

IMPETUS (to be refitted). Year: 1958 - LOA m 18,97 - Beam: m 6,70 - Max draft: m 3,30 - 1 x DEUTZ 750 Hp. € 180.000 u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

FAIRLINE SQUADRON 62

Year: 1993 - LOA m 18,97Beam: m 5,21 - Max draft: m 1,45 - 2 x MAN 850 HpPrice: € 293.000 u Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

BENETTI LEGEND 85

Year 2007, LOA 25.82m, Beam 6.75m, Guests 10, Cabins 4, Crew 4

Asking Price € 2,200,000 u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com

Perfect conditions –Private use only – Several improvements 2021.

€ 3.980.000 IVA pagata.

u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

DALLA PIETÀ 59’

Year 2007 - 2x900 Hp MAN

- LOA: m 18,30 - Beam: 4,94

m - Price: € 420.000. u Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

FIART MARE 4TFOUR

Year 2020. 2 x 435 hp Volvo Penta IPS600. Asking price € 630.000. u MVB Yacht +39 393 37 444 39 commerciale@mvbyacht.it

LEVANTINE II - PERSHING

Year 2013 (2019), LOA: 33.20m (108’ 11’’), 4 cabins, 8 guests, 5 crew. Asking: €4,900,000 u Camper & Nicholsons International fnicholson@ camperandnicholsons.com +13057763096

FIART MARE 4SEVEN Year 2022. 2 x 435 hp Volvo Penta IPS600. Asking price € 790.000. u MVB Yacht +39 393 37 444 39 commerciale@mvbyacht.it

PERSHING 115

Anno 2010, Lunghezza 35.37m, Larghezza 7.2m, Bagni 4, Cabine 4.

€ 5.250.000 IVA pagata.

u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

PERSHING 64

Anno 2010 - Riverniciata

color silver (anno 2019) –cuscinerie nuove.

€ 1.150.000 IVA pagata

u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

BROKERS

PRINCESS YACHTS 50 Year 2010. 2 x 670 hp Volvo Penta D11-670. Asking price €580.000. u MVB Yacht +39 393 37 444 39 commerciale@mvbyacht.it

DALLA PIETA’ DP 48’ HARD TOP Construction year 2004. Engines: CAT C12 3196 DITA 2 x 660 hp (2 x 492,162 kW). 1250 hours approx. Boat in very good condition. PRICE € 260.000. u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

HATTERAS 80 FT

Year 2007, LOA 80 ft, Beam 21.25 ft, Horse Power 3 ,700 hp, Engine Model 2: C-32 Acert, C-32 Acert ftp. Price: $2,495,000 u Florida Yachts International 305-239-4978 www.fyiyachts.com

TENDER Year 2007 - Good condition - Engine room refit. Price: € 315.000 + IVA. u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

DALLA PIETA’ DP 72’ HT Year 2008. Engines Caterpillar C32 2 x 1675 HP. Hours 960 ca. Speed 33 kn. Refitting 2022/2023. All electronic Raymarine Axiom system year 2023. Price € 1.090.000. u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

COLOMBO 31 SUPER INDIOS HT

Anno 1985; 2x175 hp Volvo Penta, ore moto 1771 ca; visibile Liguria; € 90.000 Iva assolta, Buone Condizioni. uYacht Service Rapallo Srl +393358263146, commerciale@ yachtservicerapallo.it

Year 2023, Length 20.67m, Draft 1.7m, Beam 5.29m, Guests 4, Cabins 2, Crew 1, Max Speed 39 Knots. Asking Price € 3,500,000 u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com

M/Y FIORENTE

Year 1990 refit from 2016 to 2018, LOA 37 m, €2,500,000 (VAT Paid) u Black Orange charlotte@blackorangeyachts.com Mobile (FR) : +33 687 422 762

NAUTOR SWAN 82 S Year 2005, Length 25m, Guests 7, Cabins 3, Crew 4, Draft 4.08m, Beam 5.86m, Asking Price $2,495,000. u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com

www.cmmyachtservice.com

FERRETTI 530 FLY

Year 2000. Engines CATERPILLAR 3196 2 x 660 HP. Hours 1830 ca. Speed 30 kn. Version 3 cabins and 2 bathrooms, boat in very good condition. Price € 270.000.

u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

info.inmar@gmail.com www.inmar.it

AZIMUT 72’

Built/refit 2018/2023, Length 22.05m, Beam 5.56m, Maximum speed 32 knots, Cabins 4. €2,700,000 u IYC press@iyc.com www.iyc.com

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