Inside Art #87

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18-05-2012

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c’è ben poco. Superati i Vaticani, la galleria degli Uffizi e il palazzo Ducale di Venezia, il neonato museo milanese del ‘900 guadagna 29 posizioni rispetto al 2010, balzando dalla 42esima alla 13esima posizione e convogliando su di sé l’interesse di 522.100 visitatori. Il Maxxi – esempio che sta facendo scuola in fatto di approssimata gestione istituzionale di un bene pubblico – raggiunge la 16esima posizione a tre anni dall’apertura con 450mila visitatori. Dei musei associati Amaci figurano nella graduatoria, oltre a quello progettato da Zaha Hadid, il Macro, al 20esimo posto con 350.308 visitatori, il Mart di Trento, 24esimo con 308.922 visitatori, la Gnam di Roma, 54esima con poco più di 115mila visitatori, e il Mambo di Bologna, 79esimo con 67.636 visitatori. Un pò pochi rispetto alla squadra dei ventisette guidata dalla Merz. Ma questi sono i dati che mostrano la tesi di partenza: il relativo disinteresse generale nei confronti dell’arte contemporanea. Di fronte a questo è difficile riuscire a trovare un rimedio valido. Del resto, ognuno sceglie cosa vedere, come farlo, perché e so-

prattutto dove. I gusti non si possono imporre neanche in fatto di cultura. Ma su una cosa si può lavorare e cioè sul rapporto di enti e istituzioni che detengono, sul versante economico grazie ai finanziamenti pubblici, le sorti di ogni tipo di museo. Perché si può anche tirar su una mostra con Damien Hirst, Marina Abramovic, Sissi e i Masbedo ma se il pubblico è scarso e i soldi sempre troppo pochi, la strada da fare sarà sempre troppo corta. E allora cerchiamo di capire a quanto ammontano i finanziamenti dello stato e degli enti territoriali per alcuni musei. L’Amaci ha posto in proposito l’embargo su un dossier elaborato al momento. I musei, molti, sono refrattari, e non se ne capisce il motivo, a dare informazioni. Gli unici che trasparentemente, come prevede la legge, hanno reso pubblici i loro bilanci sono: il centro fiorentino Luigi Pecci, il Museion di Bolzano, il Mambo di Bologna e il Macro di Roma (il Maxxi ha già fatto la sua parte). Il bilancio del 2011 del centro Pecci è stato di 2.581.560 euro a fronte di un finanziamento pubblico di 1.886.050 euro per un costo complessivo della strut-

SU UNA COSA SI PUÒ LAVORARE: SUL RAPPORTO DI ENTI E ISTITUZIONI CHE DETENGONO SUL VERSANTE ECONOMICO LE SORTI DI OGNI TIPO DI MUSEO

SUL PODIO

Locandina della Notte dei musei rielaborazione grafica Gaia Toscano

A Roma, città dell’antico vince il contemporaneo Secondo la classifica dei musei più visitati al mondo nel 2011, al primo posto in Italia si piazzano i musei Vaticani. Seguono, staccati di parecchio per numero di biglietti d’ingresso staccati, la galleria degli Uffizi di Firenze, palazzo Ducale a Venezia e la galleria dell’Accademia, sempre a Firenze. Roma, però, è la città più rappresentata. Nei primi dieci posti, infatti, piazza ben quattro musei: Maxxi, Macro, Gnam e museo dell’Ara pacis. Nel luogo simbolo dell’antico vince il contemporaneo.

tura, in previsione del 2012, di 1.493.450 euro. Giù al nord – come ironizzerebbe qualcuno – il Museion ha già licenziato il bilancio preventivo per il 2012 quantificando in 3.004.050 euro i ricavi e in 3.004.030 i costi, mentre i finanziamenti pubblici dello scorso anno ammontavano a 2.556.229. Il Mambo di Bologna ha reso pubblica questa cifra relativa al bilancio 2011: 1.390.269 euro, di cui 621.000 euro erogati dal comune, cifra provvisoria però, poiché deve ancora essere approvata dalla giunta bolognese. Il Macro, che annualmente costa circa 6 milioni di euro, da parte sua ha preso da Roma capitale 800mila euro e altri 500mila dal fondo Enel. Tirate voi le conclusioni. Insomma, sarà pure vero che c’è la crisi economica – e di conseguenza culturale – e i problemi dell’Italia sono ben altri e ben più gravi rispetto alle beghe tra un museo e lo stato, qualunque sia la persona che lo rappresenta, ma se anche le istituzioni preposte sono restie allora dire che l’arte contemporanea è più malridotta di uno straccio di Pistoletto non è così sbagliato.

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MUSEI VATICANI Città del Vaticano 5.078.004

GALLERIA DEGLI UFFIZI Firenze 1.766.345

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PALAZZO DUCALE Venezia 1.403.524

GALLERIA DELL’ACCADEMIA Firenze 1.252.822


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