Informare Ottobre 2016 | Isa Danieli: La drammaturgia nel sangue

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INFORMARE

Fe.C.S. in nome della SOSTENIBILITÀ URBANA di Federica Saccoccio | federica.saccoccio@yahoo.com Ancora una volta, come fu per la prima edizione nel 2013, la città di Formia ha ospitato il FeCS (Festival della Città Sostenibile), una due giorni di laboratori e spettacolo che si è svolta lo scorso mese nel Parco De Curtis a Gianola. Il progetto è stato oggetto di un’attenta valutazione da parte di una commissione di esperti che lo ha confrontato con centinaia di altre proposte, collocandolo tra i primi posti per qualità delle attività previste: dibattiti sulla mobilità sostenibile e sul ciclo dei rifiuti, workshop sull’eco sostenibilità, sull’edilizia eco compatibile, sullo sviluppo sostenibile e sui modelli agricoli e di consumo, spettacoli, concerti, teatro, letteratura, degustazioni a attività sportive e olistiche. Filo conduttore dell’evento era la sostenibilità urbana. Rossella Tempesta, divulgatrice culturale e fondatrice dell’associazione culturale “Leggendarie” di Formia, co-organizzatrice del festival insieme all’assessore alla Sostenibilità del Comune di Formia Claudio Marciano, ci dice: «L’obiettivo del festival è stato quello di stimolare la crescita civica, sociale e culturale del paese, oltre che far conoscere le migliori intenzioni per il miglioramento del territorio. Siamo stati lieti di ospitare associazioni sportive ed escursionistiche, sessioni di yoga e lezioni di mountain bike, la libreria “Spartaco” di Santa Maria Capua Vetere, stand di prodotti bio a garanzia partecipata, tante mostre d’arte e il concerto “Extra” dei Tete de Bois, così chiamato dalla storica Band italiana perché ideato in esclusiva per Formia. Abbiamo insegnato

ai bambini a riconoscere le materie prime che vengono utilizzate per prodotti di alta qualità, abbiamo imparato a nostra volta che vecchi edifici pericolanti possono divenire case sicure accoglienti e ecologiche, che col nuovo piano traffico di Formia forse sopravvivremo al traffico. Ci hanno ricordato come è bello andare in bicicletta, osservare, gustare il venticello, emettere solo fiato quale unico gas di scarico. Come è bello cenare con prodotti, buoni sani e provenienti da pochi km dalle nostre tavole». Sulla scia del grande successo del festival, gli organizzatori stanno valutando di ripetere questa esperienza in maniera strutturata nel tempo, con cadenza settimanale o mensile, per dare la possibilità a tutte le realtà che hanno intenzione di promuovere uno stile di vita sano ed eco-sostenibile di poter diffondere le loro idee e i loro prodotti tramite l’esposizione, la vendita, laboratori e workshop. Organizzare, in definitiva, iniziative che permettano a tutti i cittadini di riscoprire e vivere la bellezza della salubrità nel quotidiano mostrando loro un modello di sviluppo consapevole che mette al centro l’importanza dell’ambiente e dell’integrazione con esso. Vivere in una città verde e sostenibile non è solo creare spazi verdi o utilizzare le energie pulite e rinnovabili, ma è guardare alla città nel suo complesso, compreso la cura del benessere e della salute di chi in quella città ci vive. Ed è principalmente vivere rispettando la natura, perché troppo spesso ci dimentichiamo che siamo tutti suoi ospiti.

RIPARTIRE D L’associazione “Fabric” e i suoi inter

di Mara Lo scorso mese si è svolta a Caivano l’ultima serata dell’evento #venerdìopaesmì, ormai alla terza edizione, organizzato dall’associazione Fabric con lo scopo di risollevare la situazione socio-economica e culturale del paese e che ha riportato riscontri positivi soprattutto perché coinvolge le realtà giovanili di tutte le province a nord di Napoli. Ma questa è solo una delle attività di cui si occupa l’associazione e in merito a ciò ho intervistato: il Presidente Tommaso De Luca e i membri Antonio Esposito, Salvio Abate e Stefano Sbordone. Come siete nati e quali sono i vostri obiettivi? «L’associazione Fabric è nata un anno e mezzo fa, è un’associazione no-profit ed è composta da circa 20 ragazzi che in precedenza facevano parte del Forum Giovani. Per quanto riguarda gli obiettivi, questi sono illimitati. Operiamo a 360 gradi sul territorio comunale e ci occupiamo di realizzare e promuovere manifestazioni e iniziative in ambito sociale e ambientale. L’ultima attività a cui ci siamo dedicati è stata la “guerriglia gardening” con lo scopo di recuperare gli spazi verdi delle aree limitrofe». Come si articola il vostro progetto? «Il nostro progetto è molto vario e punta alla realizzazione di una città vivibile e migliore. Per fare ciò miriamo anche a fare accrescere la nostra risonanza a livello regionale e nazionale. Il programma comprende varie iniziative tra cui: “bike sharing” (per ridurre lo smog),


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