Gli USA di Trump: il crepuscolo della seconda globalizzazione?

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la perdita di credibilità popolare nelle istituzioni statali, che è una delle questioni che le élite del mondo temono di più.

La terza questione è la divisione tra le classi dominanti, tenden‐

za globale che deve essere analizzata con maggiore profondità, ma che ha effetti destabilizzatori per il sistema e, pertanto, per la domi‐ nazione. Fondamentalmente, ci sono coloro che puntano tutto sulla guerra contro i popoli e altri che credono che sia meglio cedere qual‐ cosa per non perdere tutto. Che quelli in alto siano divisi è una buona notizia, perché la dominazione sarà più instabile.

Da ultimo, noi in basso ce la passeremo peggio. In questo perio‐

do, l’instabilità e il caos sono tendenze strutturali, non congiunturali. È doloroso, ma è la condizione necessaria per poter cambiare il mon‐ do. Subiremo più repressione, correremo il pericolo di essere incarce‐ rati, fatti scomparire o assassinati. All’orizzonte si intravede molta sofferenza. Il capitalismo cade a pezzi e le macerie possono sotterrar‐ ci. L’altra faccia della medaglia è che molti smetteranno di credere che l’unico modo di cambiare il mondo sia votare ogni quattro o sei anni.

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