Infernetto Magazine n°5

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Intervista a Salvatore Colloca Capogruppo pdl xIII municipio

Intervista con il prefetto della 27a Prefettura della Diocesi di Roma

Decentramento - Autonomia

don Antonio, parroco di san Tommaso apostolo

Di Valerio Antonini Il decentramento amministrativo previsto per il nostro territorio, primo municipio nell’ambito del Comune di Roma, è stato il cavallo di battaglia della nostra campagna elettorale. L’approvazione della delibera della Giunta Comunale che ha dato avvio alle “autonomie” del XIII Municipio è stata firmata il 24 novembre del 2009 e la conclusione dell’iter burocratico, entro la fine dell’anno – come annunciato di recente dal Sindaco Alemanno- ne darà l’ufficiale attuazione. Si tratta di una svolta epocale, di un impegno promesso e mantenuto sia dall’amministrazione Alemanno che dal Presidente Vizzani. Con la firma apposta alla delibera in sede di giunta congiunta e nella sede municipale dell’Aula consiliare Massimo Di Somma, si pongono le basi per l’immediato futuro di questo straordinario territorio, a lungo trascurato dalle precedenti amministrazioni territorio dalle grandi potenzialità culturali e turistiche da far emergere. Cosa cambia per il territorio? Quanto sottoscritto vuol dire che, al contrario di quanto accadeva precedentemente, il Municipio parteciperà in prima persona alle decisioni del Campidoglio che riguardano questa Amministrazione. Tutto avverrà attraverso una commissione bilaterale che sarà composta dagli assessori di volta in volta competenti nelle specifiche materie di riferimento, dal presidente del municipio e degli assessori municipali, dal direttore e dai dirigenti delle stesse materie prese in esame. Per quanto riguarda il bilancio è un primo passo verso il federalismo fiscale. Il regolamento per il decentramento amministrativo del Municipio XIII, consta di 18 articoli con i quali si dà il via ad una autonomia reale in materia di servizi sociali, educativi e scolastici, pianificazione urbanistica, servizi pubblici di trasporto e lavori pubblici. Viene inoltre attribuita al Municipio la tutela ambientale delle pinete del territorio sulla base degli indirizzi definiti d’intesa con l’Amministrazione comunale e d’intesa con l’Ente gestore della riserva naturale statale del Litorale romano. Ci sarà più autonomia? Più autonomia vuol dire gestione diretta anche per quanto riguarda le politiche urbanistiche del municipio che può e deve cambiare volto con nuovi progetti di assetto e valorizzazione del litorale che diventerà il secondo polo turistico della Capitale. È infatti previsto, tra l’altro, l’ampliamento del porto turistico di Ostia e il recupero della ex Colonia Vittorio Emanuele, destinata ad ospitare l’università. Un recupero dell’ex colonia che in parte è già avvenuto lo scorso maggio con la restituzione ai fedeli della chiesetta. Grandi cambiamenti ci saranno anche nel settore viabilità con numerosi progetti che riguardano le arterie di accesso alla Cristoforo Colombo e alla via del Mare. Il rilancio del Municipio XIII passa da questi e da altri grandi progetti ambiziosi ed oggi finalmente concreti. Il patto Roma Capitale è vantaggioso per il Municipio, o no? Sicuramente sarà vantaggioso. Ma non soltanto per il XIII Municipio ma per l’intero Comune di Roma, che potrà vantare di maggiori risorse da investire in tutte le municipalità. Anche in questo caso, si parla di più autonomia gestionale e decisionale. Grazie a questo status speciale e a questa amministrazione, Roma sarà ancora di più Capitale.

Di Stefano Lesti Don Antonio, che cos’è una Prefettura. La prefettura è un organismo della diocesi di Roma che comprende diverse parrocchie vicine nel territorio per favorire un lavoro di collaborazione tra i parroci in diretto collegamento con il piano pastorale coordinato dal cardinale vicario e dai vescovi ausiliari. Quali sono i compiti di un prefetto? In sintesi il Prefetto ha fra i suoi compiti principali, quello di animare gli incontri fra i sacerdoti delle parrocchie attraverso degli incontri mensili. In questi tempi di crisi economica estesa anche alle componenti sociali del nostro Paese la Chiesa si è sempre dimostrata vicina sia alle famiglie che nei riguardi dei giovani. Quali sono le attività che la Chiesa dedica alle famiglie? La Chiesa cattolica universale dedica alle famiglie tutta se stessa; addirittura ha istituito un pontificio consiglio con il quale legge la situazione del valore della famiglia in se stessa e emana documenti ed iniziative in favore della promozione della famiglia stessa cristiana in tutto il mondo. La Chiesa è ovviamente è impegnata in tutte le sue strutture per favorire l’istituto della famiglia perché è la base della società e anche in fondo la fucina stessa della vita, della vita cristiana. Oltre a favorire iniziative di aiuto e tutela delle stesse famiglie, degli anziani e dei giovani, in particolare ogni parrocchia ha naturalmente al suo interno dei programmi particolari che svolge in tal senso. In conclusione le chiediamo un commento sulla nuova chiesa di san Tommaso, attesa tanti anni dai fedeli e finalmente in via di realizzazione. Il nuovo edificio che sta sorgendo con annesso un plesso per le attività parrocchiali è semplicemente la risposta concreta all’accresciuto numero degli abitanti dell’Infernetto e dei fedeli della parrocchia stessa. La piccola chiesa di San Tommaso eretta nel lontano 1954 con gli annessi locali dell’oratorio costruiti dai parrocchiani negli anni scorsi non era più sufficiente addirittura per celebrare sia le messe domenicali che le attività catechetiche, così, volendo cercare di accentrare sempre di più un luogo sia di culto sia di attività della realtà parrocchiale esistente si è reso necessario predisporre la costruzione del nuovo edificio. La diocesi di Roma accogliendo la richiesta del parroco di san Tommaso apostolo del 2002 si è attivata per poter arrivare a realizzare quello che oggi è il cantiere del nuovo complesso parrocchiale di san Tommaso apostolo che ovviamente essendo localizzato vicino all’attuale chiesa non fa altro che mantenere il punto di riferimento territoriale per tutti che è quello del luogo di culto. Qualora poi il comune di Roma dovesse ulteriormente permettere l’edificazione di nuovi edifici abitativi all’Infernetto si dovrà prospettare forse almeno la costruzione di un altro luogo di culto o addirittura forse un’altra parrocchia. Quale sarà la prossima destinazione d’uso dei locali attuali della parrocchia? Gli attuali locali dell’oratorio e della chiesa saranno destinati a finalità concordate con la cittadinanza per attività e servizi utili alla cittadinanza stessa che saranno concordati insieme ai delegati del comune di Roma quando sarà il momento opportuno, cioè all’atto di consegna del nuovo edificio ossia tra due anni. Ci sono attualmente progetti in corso? Non che io sappia. Scheda: Antonio D’Errico, quarantaquattro anni, sacerdote dal 20 aprile 1991, dal 16 settembre 2002 è il parroco delle chiese di san Tommaso Apostolo, mentre dal 5 ottobre 2007 è stato nominato prefetto della XXVII Prefettura di Roma settore Sud. La Prefettura comprende le parrocchie di San Carlo da Sezze, San Giorgio e san Leonardo da Porto Maurizio di Acilia, santa Melania juniore dell’Axa e san Timoteo di Casal Palocco, oltre alle parrocchie dell’Infernetto san Corbiniano e san Tommaso apostolo.

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