Ies Industria e Sviluppo n.2 2014 - Operazione Toscana

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COVER STORY / EXPO 2015 - AREZZO, GROSSETO, SIENA

degli Industriali di Arezzo. In secondo luogo la Camera di Commercio ha nominato quale coordinatore a livello territoriale del progetto, Giovanni Inghirami, già membro del Comitato Tecnico di Confindustria Nazionale per il ‘Progetto Speciale Expo 2015’. Inghirami, ex presidente dell’Associazione degli Industriali aretini, farà parte del gruppo di lavoro formato per sensibilizzare il Paese riguardo alla grande opportunità di crescita rappresentata dall’Expo. Ci sono altri referenti? “Giuseppe Oriana, presidente degli Industriali di Pistoia e componente del Comitato Tecnico Confederale degli Industriali per l’Expo”. Su cosa può scommettere Arezzo? “La Toscana dovrà giocare da squadra, ma ci sono temi fondamentali come l’agroalimentare, richiamato anche nel titolo dell’appuntamento, oppure il biomedicale, o ancora l’innova-

Antonio Capone

IES | aprile-giugno 2014 | Pagina 15

Dalla Toscana a Milano, con l’alta velocità le distanze non sono più un problema

zione tecnologica, in cui Arezzo esprime realtà di particolare rilievo, trainanti. Un discorso a parte, poi, merita l’oreficeria. In un contesto di moda, lusso e stile non si può non far riferimento all’oro di Arezzo, sia in ambito toscano che nazionale. C’è poi la cornice in cui il nostro sistema produttivo è inserito, fatta di arte, storia, bellezze naturali. Un valore aggiunto”. Passiamo dunque all’incoming. Come portare i visitatori nell’Aretino? Nel protocollo regionale è prevista l’organizzazione di iniziative in grado di valorizzare percorsi turistici e con fabbriche aperte per mostrare la capacità industriale del territorio. “Non si tratta solo di attrarre visitatori in Toscana giunti in Italia per via dell’Expo, quanto quello di attrarre in Toscana visitatori e proporre contestualmente una visita all’Expo. Occorre ribaltare il ragionamento. Grazie

all’alta velocità, Firenze e Milano sono collegate in un’ora e quaranta minuti. Occorre trovare la formula migliore, poi, per rendere tutte le parti della Toscana appetibili, con percorsi tagliati su misura per il tipo di visitatori e, magari, possibili imprenditori interessati ad investire. Tra l’altro è stata lanciata una ‘call for ideas’ per meglio promuovere idee e iniziative che sappiano valorizzare eccellenze e capacità di innovazione della regione. Infine c’è il bando regionale per un tour operator unico per la Toscana”. Antonio Capone, direttore dell’Associazione Industriali di Grosseto, sollecita la Regione Toscana che si sta occupando del coordinamento. “Ormai i tempi stringono – dice – la Puglia, ad esempio, si è già portata molto in avanti coi lavori. Dovremmo cercare di fare altrettanto”. Direttore, a che punto siamo coi lavori?

Il David di Michelangelo accoglierà i visitatori del Padiglione Toscana, un simbolo dell’eccellenza nell’arte

Massimiliano Musmeci

“Dal mio punto di vista, piuttosto indietro”. Cosa è stato fatto e cosa manca ancora? “Sia in provincia di Siena, che in generale nei territori della Toscana del sud è stata fatta molta attività divulgativa. Dal meeting dello scorso anno al resort La Bagnaia, in provincia di Siena, l’attenzione sul tema, da parte di Confindustria, è alta. Sono stati organizzati altri convegni, altri se ne terranno, da parte anche di altre associazioni. Adesso serve coordinamento. L’Expo è un treno cruciale per il nostro paese e per la nostra regione, non va assolutamente perso. Non ripasserà”. Su cosa deve essere focalizzata l’attenzione? “Outcoming e incoming. Va curato ogni aspetto. E deve essere fatto sotto la supervisione regionale. La Toscana deve presentarsi unita, dare un’immagine coerente. Altrimenti le singole realtà provinciali non


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