Menti locali

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mensile della Chiesa di Nola

A Piazzolla di Nola un’eccellenza nella produzione di serie tv animate

La casa dei conigli di Alfonso Lanzieri

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i chiamano Giovanna Pignataro e Tiziano Squillace e sono cognati. Hanno rispettivamente 39 e 45 anni, lei originaria di Scampia e lui del Vomero. Non sono in molti a saperlo, ma dietro alcuni dei prodotti d’animazione per bambini più creativi e brillanti andati in onda sulle reti Rai negli ultimi anni ci sono loro. Giovanna e Tiziano, infatti, sono i fondatori de “La Casa dei Conigli”, società di Piazzolla di Nola (zona in cui entrambi abitano da anni), operante nel settore dell’infanzia, soprattutto con la produzione di serie tv animate. La “Casa dei conigli” ha prodotto ad oggi sei serie per la tv in animazione, tutte acquistate da Rai Cinema, prima per Rai Tre poi per Rai Yoyo. Dall’agronolano alla Rai. Abbiamo chiesto loro di raccontarci il cammino fin qui percorso. «La Collina dei Conigli è nata nel 2006 come associazione culturale – mi spiega Giovanna poi abbiamo iniziato a collaborare con la Rai e ci siamo trasformati in società». Giovanna è laureata in lingue e da sempre coltiva la passione per la scrittura; Tiziano ha fatto il restauratore di dipinti

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febbraio 2014

per una quindicina d’anni, in uno studio privato fiduciario della Sovrintendenza a Napoli.

Tramite loro conoscemmo una ragazza che lavorava alla Rai la quale ci mise in contatto con l’azienda, credendo che le nostre opere avessero dell’ottimo potenziale».

Come è nata la vostra collaborazione? In cosa consisteva la vostra prima «Ho sempre avuto la passione per la scrittura – mi dice Giovanna – e collaborazione? «Avevo costruito dei pupazzi Tiziano oltre ad essere restauratore faceva anche l’illustratore, e così utilizzando solo oggetti d’uso comune pensammo di illustrare una storia – mi spiega Tiziano, indicandomi a questo punto scritta da me. La prima uno stupefacente collaborazione fu Lo stile che all’inizio c o n i g l i e t t o positiva: ci trovammo era imposto costruito solo con bene ciascuno ad dalla mancanza di mezzi, delle lampadine, interpretare il lavoro è diventato col tempo posizionato su una dell’altro. Nel 2004, un principio mensola davanti a poi, insieme ad un cardine del nostro lavoro me – e ci chiesero altro amico musicista di fare una serie di Napoli, creammo un progetto editoriale sulla legalità, in cui si mostrasse come si fanno in collaborazione con la regione, oggetti del genere. Il tutto fu chiamato “Tonino e musica”, una prodotto con la tecnica della stopcosa da portare nelle scuole. Si motion». Il risultato finale di quel trattava di un racconto scritto da me lavoro è “Minuti montati”: della e illustrato da Tiziano, fu il nostro durata, appunto di un minuto l’una, ogni puntata mostra oggetti d’uso primo vero lavoro». quotidiano – una cornetta, una spugna, un imbuto – che pian piano, Come arrivate alla Rai? «Chiedemmo ad una band di Roma assemblati ad altri oggetti, diventano “Le nuove tribù Zulu” di utilizzare i pupazzi. «Gli strumenti della nostra loro pezzi per delle nostre creazioni. prima serie – mi spiega Tiziano -


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