Tuttavia, in un contesto economico particolarmente gravoso per le famiglie e le imprese, l’Amministrazione non ha ritenuto incidere sulla pressione tributaria locale, né ridurre la quantità e la qualità dei servizi erogati. In entrambi i casi, infatti, si sarebbe pesato maggiormente sulle fasce più deboli della popolazione che sarebbero risultate le più penalizzate. L’aliquota ICI/IMU. L’amministrazione ha ridotto l’aliquota impositiva sulla prima casa portandola nel 2012 dal 4,95%0 al 4%0 in corrispondenza del passaggio dall’ICI all’IMU; contemporaneamente è stata incrementata la detrazione prima casa, da € 103,29 a € 200,00 + € 50,00 per ogni figlio a carico. Di converso è stata innalzata l’aliquota di riferimento per le altre abitazioni (non prima casa) che è passata dal 7%0 al 9,60%0, mentre per gli immobili di categoria catastale D5 (Istituti di Credito, Cambio e Assicurazione) il prelievo è stato fissato al 10,60%0. Gli immobili a destinazione commerciale subiscono invece una tassazione pari al 5%0. In sostanza attraverso questo rimodulazione delle aliquote si è cercato avvantaggiare le residenze, mantenendo il più possibile inalterato il gettito complessivo (figura 33). Figura 33 Andamento aliquote ICI//IMU *
Aliquote ICI/IMU
2009 ICI
2010 ICI
2011 ICI
2012 IMU
2013 IMU
Aliquota Abitazione Principale *
4,95%
4,95%
4,95%
4,00%
4,00%
Detrazione Abitazione Principale
103,29
103,29
103,29
200,00 + 50,00/Figlio
200,00 + 50,00/Figlio
Altri immobili
7,00‰
7,00‰
7,00‰
9,60‰
9,60‰
2,00%
2,00%
Fabbricati Rurali e Strumentali (solo IMU)
RIDUZONE DELL’ALIQUOTA PER LA PRIMA CASA
AUMENTO DELL’ALIQUOTA PER GLI ALTRI IMMOBILI
* Per gli immobili diversi dall’abitazione principale l’aliquota d’imposta è fissata nella misura del 9,6 ‰. Va, tuttavia, tenuto presente che: nel 2012 il gettito IMU per tali immobili è stato incassato, nella misura corrispondente al 7,60 %, dallo Stato. Nel 2013, invece, lo Stato si è riservato il gettito IMU relativo agli immobili di categoria D sempre nella misura del 7,60 % . I dati di confronto con le altre città mostrano come il comune di Ascoli Piceno applichi un’aliquota ICI tra le più basse del campione analizzato (figura 34).
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