iMagazine n. 37 9-11

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Anche da un breve colloquio si intuisce che si tratta di un uomo speciale. Comunica simpatia, energia, ottimismo, serenitĂ ; fa nascere il sorriso dai suoi pensieri e sprigiona altruismo. Sono di certo doti che nascono da dentro, ma rafforzatesi lungo il cammino della sua esistenza e sulle strade del mondo percorse con falcate sempre sicure, in continua progressione, alla ricerca non solo di un’affermazione in gara, ma anche di una sua crescita umana ed atletica. Ha superato molti ostacoli, chiedendo a se stesso umiltĂ , coraggio, disponibilitĂ . Ha avuto da altri la condivisione dei suoi obiettivi ed è diventato un campione vero, senza ostentazione, ma con il giusto orgoglio di un uomo volitivo. Tutto questo è Ivan Cudin, ultramaratoneta, campione europeo e vicecampione del mondo della specialitĂ . Da due anni il padrone assoluto della Spartathlon, la maratona delle maratone. Giocatore di calcio per dieci anni, poi un grave infortunio al ginocchio. Da qui inizia la storia dell’Ultramaratoneta: com’è possibile? “Dopo l’infortunio subii due operazioni e gli ortopedici mi sconsigliarono di praticare sport a livello agonistico. Per cinque anni non praticai alcuna attivitĂ sportivaâ€?. FinchĂŠ un giorno‌ “Cercavo qualcosa di alternativo rispetto ai soliti eser $ / cosĂŹ a correre e l’esperienza fu talmente entusiasmante che quando mi iscrissi alla mia prima gara, oramai una decina di anni fa, scelsi una 100 km.!â€?. Amore a prima a vista‌ “Posso solo dire che si è trattato di una scelta spontanea, forse memore del fatto che quando ero studente avevo partecipato a gare di corsa campestreâ€?. Anche se passare dalla corsa campestre a maratone di oltre centro chilometri è non proprio la stessa cosa‌ 3 4 “Nelle gare sulla lunga distanza ci sono sempre diverse ' 5 sario sapere ad esempio che in una ultramaratona si bruciano 20.000 chilocalorie; si devono pertanto acquisire regole alimentari per poter metabolizzare in corsa. In una gara lunga inoltre si attraversano diversi momenti di crisi e di sconforto, quindi è necessario pure un allenamento psicologico: anche per questo motivo a livello nazionale noi atleti siamo seguiti da uno psicologo motivatoreâ€?. Cibo, mentalitĂ , ma immagino anche allenamento? “Gli allenamenti sono diversi a seconda della distanza su cui si vuole gareggiare, ma è necessario comunque 20

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marzo-aprile 2012

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IL VOLONTARIATO Da 16 anni Ivan partecipa alle attivitĂ del “Gruppo Volontari Codroipesiâ€? che si occupa di persone diversamente abili. Da molti anni fa parte anche della Associazione

manutenzione di laboratori oftalmologici in Africa (nella foto, Ivan mentre gioca coi bimbi in Burkina Faso) ed alla formazione di medici locali. A Prato,ove ha corso molte ultramaratone, Ivan Cudin partecipa con un gruppo di atleti ad un progetto che si attua spingendo carrozzine con ragazzi disabili per una maratona intera. Questo progetto ha

ai ragazzi una alternativa alla famiglia, dando loro la possibilitĂ di realizzare un’attivitĂ di svago. unitamente ad un’integrazione sociale. un approccio mentale molto positivo per affrontare le crisi ed i dolori che si avvertono durante una competizioneâ€?. Da due anni sei il “Re di Spartaâ€?, il vincitore dell’ultramaratona Spartathlon (Atene –Sparta). Cosa si prova? “Per noi ultramaratoneti la Spartathlon è la corsa piĂš prestigiosa: si prova la sensazione di correre nella storia. La prima volta che in una simile gara esci vincitore hai la sod " nosceva come valente maratoneta; la seconda volta, invece, tutti ti controllano, perchĂŠ puoi essere l’uomo da battere. Io avevo voglia di toccare di nuovo la statua di Leonida, che è il gesto con cui si “taglia il traguardoâ€?: un’emozione intensissima, entusiasmante, indescrivibile. Avevo voglia di riviverla e ce l’ho fattaâ€?. Nella vita ti occupi di progettazione al Sincrotrone di 7 $ 8 disciplina sportiva? “Senza dubbio i calcoli di consumo energetico, l’impostazione metodica delle necessitĂ metaboliche, la cura nel valutare le necessitĂ alimentari durante le diverse fasi del ! 9 rante una competizione e le strade sbagliate che non con-


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