Roma-Midtjylland 2-1 El Aynaoui ed El Shaarawy battono i danesi e ci rilanciano in Europa League. La Roma si prende subito la gara anche se non la chiude fino alla fine, ma va bene così. Bene Ghilardi. Bene Pelle di nuovo Capitano. Adesso si può pensare solo al Napoli. Forza ragazzi
LA PARTITA
SISTEMATA ANCHE L’EUROPA
2-1 ai danesi Midtjylland battuto con le reti di El Aynaoui e, nel secondo tempo, di El Shaarawy. Accorcia Paulinho
Roma 2
Midtjylland 1
Roma (3-4-2-1)
Svilar 6; Ghilardi 6,5, Ndicka 6,5, Mancini 6,5; Celik 7 (33’ st Tsimikas 6), El Aynaoui 7,5, Koné s.v. (27’ pt Cristante 6), Wesley 5,5; Soulé 6,5 (16’ st Ferguson 6), Pellegrini 6,5 (16’ st El Shaarawy 7); Dybala 6 (33’ st Bailey 6)
N.e.: De Marzi, Gollini, Rensch, Hermoso, Ziolkowski, Pisilli
Allenatore: Gasperini 7
Midtjylland (3-4-2-1)
Olaffson 5,5; Diao 6, Erlic 6, Bech 6,5; Mbabu 6,5, Bravo 5,5 (1’ st Brumado 6), Billing 7, Jensen 6,5 (22’ st Paulinho 6); Castillo 5,5 (15’ st Andreasen 6), Gogorza 5,5 (1’ st Osorio 6,5); Franculino 5,5 (30’ st Simsir 6,5)
N.e.: Lössl, Ugboh, Lee Hanbeom, Dani Silva, Djabi, Etim, Cho Gue-sung
Allenatore: Tullberg 6
Reti: 7’ pt El Aynaoui, 38’ st El Shaarawy, 42’ st Paulinho
Note: spettatori 61653. Recupero: 2’ + 3’. Ammoniti: Mancini per proteste, Cristante, Osorio, Erlic, Bech per gioco scorretto
Daniele Lo Monaco daniele.lomonaco@ilromanista.eu
El più, storia di tiri precisi e ragazzi per bene. Si potrebbe sintetizzare così, trovando ispirazione nelle vecchie filmografie della tradizione romana e riadattando il titolo (della serata) ad altri titoli, più o meno nobiliari, nella versione riveduta e corretta in ossequio ai tempi. Se “Er” una volta era l’articolo determinativo romano per eccellenza, stavolta è diventato El, il “prefisso” di Aynaoui e di Shaarawy, cognome marocchino uno e egiziano l’altro, l’Africa al servizio della Roma per rientrare in Europa, in questo caso League. Hanno segnato entrambi, i due “El” di Gasperini, e alla fine la vittoria contro l’irriducibile quanto impronunciabile Midtjylland è arrivata, a risistemare una classifica che adesso vede la Roma a nove punti, a basculare tra la decima e la quindicesima posizione della classifica, comunque a un
GASPERINI HA MANDATO IN CAMPO A SORPRESA DYBALA E GHILARDI. A SEGNO SUBITO IL MAROCCHINO
solo punto dai dieci che consentono oggi a Sporting Braga, Porto e Genk di stazionare nella zona più alta, quella che consentirebbe di andare agli ottavi della competizione senza passare per le forche caudine dei play off. Missione compiuta, in ogni caso, anche se l’esigentissimo Gasperini alla fine non sembrava affatto contento. Il compito della Roma è stato indubbiamente facilitato dal gol arrivato all’alba della partita, al 7’, con una strepitosa giocata di El Aynaoui, il migliore in campo alla fine, che ha girato al volo di destro in diagonale all’angolo più lontano un cross addirittura di sinistro di Celik, da destra: e se non è Gasperini chi altri merita di portare oggi il nome di Re Mida? Ma la Roma è sembrata da subito quadrata, aggressiva e ben disposta, stavolta senza neanche patire quei dieci minuti iniziali che solitamente concede agli avversari per il tempo di adattamento tattico. Stavolta è stato subito tutto chiaro, anche per la disposizione a specchio degli avversari, con un 343 su cui si sono facilmente poggiati in marcatura naturale i romanisti. Due erano state le sorprese al momento dell’annuncio delle formazioni: Dybala, preferito a Ferguson che nell’allenamento di rifinitura della mattina aveva evidentemente palesato qualche incertezza, e Ghilardi, terzo centrale all’esordio dal primo minuto in Europa League. Gasperini ha scelto di schierarlo a destra, destinandolo alla marcatura di Gogorza, mandando Mancini a sinistra su Castillo, l’ecuadoriano classe 2004 schierato solitamente a centrocampo ed alzato nell’occasione da trequartista di destra, e Ndicka su Franculino, l’attaccante più temuto, per fisico e movenze piuttosto simile al difensore ivoriano. In mezzo al campo si sono invece fronteggiati, guardando da destra nella direzione d’attacco romanista, Celik e Bak Jensen, El Aynaoui e Billing, Koné e Bravo, Wesley e Mbabu, cliente difficile, trentenne esperto che ha girato mezza Europa per trovare con i danesi la sua dimensione migliore. In attacco invece Soulé sul centro destra ha preso in custodia in fase di non possesso Bech, Dybala ha faticato non poco per star dietro al mobile centrale Erlic, ex Parma e Sassuolo, e a sinistra Pellegrini, di nuovo con la fascia al braccio, se l’è vista invece con Diao. La costante negativa per tutta la partita è stata rappresentata dai troppi errori tecnici che hanno rallen-
Qui accanto, il gol di El Aynaoui che ha messo subito in discesa la partita. Nell’altra pagina, dall’alto, la conclusione vincente di El Shaarawy per il raddoppio, un intervento su Dybala e una chiusura di Ghilardi
AS ROMA VIA GETTY IMAGES
Nelle altre due foto più piccole, Cristante entra in campo per sostituire (sotto) Koné, immortalato mentre esce dal campo dopo l’intervento di Diao MANCINI
tato la manovra romanista nelle buone uscite sotto pressione e anche in qualche sviluppo offensivo. Fortemente negativa in questo senso la prestazione di Wesley che a sinistra ha fornito molte accelerazioni non sempre corredate dalle giuste rifiniture, ma anche Ghilardi, Mancini e Ndicka nelle prime impostazioni hanno a volte sbagliato la misura fino a ritardare le partenze. Nonostante ciò, nel primo tempo la superiorità dei padroni di casa è stata evidente e a parte un destro finito addirittura in fallo laterale di Castillo, Svilar non è stato mai impensierito. Invece la Roma ha costruito diverse occasioni, a volte solo potenziali, come già dopo due minuti con buone combinazioni non concluse bene tra Pellegrini e Dybala (sinistro deviato in corner) e poi al 3’ ancora tra Pellegrini e Dybala, con conclusione debole di Soulé. Al 7’ il gol: insistita azione di Soulé sulla destra, scarico per Celik, cross teso di sinistro e destro al volo ad incrociare di El Aynaoui, rapido ed indolore, a sorprendere difensori e portiere. In vantaggio, la Roma ha abbassato i ritmi e sbagliato qualche ripartenza, facendo arrabbiare Gasperini che poi si è infuriato sul fallo non sanzionato su Koné al 13’ (pestone su caviglia piegata). Manu si è rialzato e ha riprovato a giocare, ma al 26’ si è dovuto arrendere e al 27’ è entrato Cristante. Alla mezz’ora un’altra combinazione sulla catena di sinistra con splendida imbeccata di Dybala per Wesley (con movimento opposto ad ingannare di Pellegrini) ha messo il brasiliano in condizione di entrare in area da solo, ma il controllo non perfetto ha consentito a Mbabu di deviare il pallone in calcio d’angolo. Poi al 40’ un’altra ghiotta occasione romanista ha sancito la superiorità del primo tempo: numero dei suoi di Dybala in mezzo
a tre giocatori, scarico per Pellegrini e destro forte e teso, deviato in traiettoria assai vicino al palo. Nella ripresa Tullberg ha provato a dare più vigore alla manovra offensiva inserendo Osorio e Brumado per gli inconsistenti Gogorza e Bravo, e il cileno ha subito impegnato Svilar. Ma è stata ancora la Roma a rendersi pericolosa al 6’ con Soulé e al 9’ con Dybala, entrambi col sinistro a giro ad accarezzare il palo. Poi sono entrati Andreasen e, per la Roma, Ferguson ed El Shaarawy per Soulé e Pellegrini, due cambi in chiave Napoli. Il tempo per Celik di imitare Soulé (sinistro poco efficace), che Tullberg ha inserito anche Paulinho. Su corner al 22’ Brumado ha preso la traversa, ma da posizione di fuorigioco, mentre un minuto dopo El Shaarawy ha preso le misure del portiere, prima crossando basso per Ferguson (tentativo respinto), poi calciando in porta in prima persona, scaldando le mani a Olafsson. Poi sono arrivati gli ultimi cambi: da una parte Simsir per il deludente Franculino, dall’altra Tsimikas per Celik, con spostamento a destra dell’impacciato Wesley, e Bailey per Dybala. Il giamaicano ha avuto subito l’occasione per segnare, ma un liscio di Bech lo ha confuso e la palla gli è sbattuta addosso per poi uscire al lato della porta. Prove generali del gol che è arrivato al 38’: palla strappata ancora da El Aynaoui a Bech, imbeccata per Bailey lanciato con Ferguson, sterzata e scarico per l’arrembante El Shaarawy, destro morbido ad ingannare Olafsson e 2-0. Partita finita? Macché: al 42’ Simsir ha ubriacato Wesley e servito Paulinho che ha ridotto le distanze. Seguiranno sei minuti di patimenti interrotti da una splendida traversa di El Shaarawy, a strozzare in gola la gioia del 3-1. Ma va bene anche così. ■
Nel dettaglio
Roma, giovedì 27 novembre 2025
Gara 5 - Fase Campionato - Europa League
Roma Midtjylland
2 gol 1
52% possesso palla 48%
2 assist 1
6 calci d’angolo 6
45 palle recuperate 49
9 palle perse 12
13 falli commessi 20
2 fuorigioco 2
1 parate 4
0 rigori 0
2 ammonizioni 3
0 doppie ammonizioni 0
0 espulsioni 0
108,7 distanza percorsa (km) 109,5
389 passaggi riusciti 296
85% precisione passaggi 80%
13 tiri totali 11
6 tiri in porta 2
4 tiri fuori 6
3 tiri respinti 3
1 pali 0
8 tiri in area 9
5 tiri da fuori area 3
13 cross totali 22
4 cross riusciti 5
8 dribbling 25
NELLA RIPRESA GOL E TRAVERSA PER IL FARAONE, QUALCHE PATIMENTO NEL FINALE
Dabanovic rimandato: perde i cartellini e diversi falli
Una direzione sbagliata quella presa dal signor Dabanovic. L’arbitro montenegrino esce dall’Olimpico senza sufficienza dopo una prestazione al di sotto del regolamento. Fischia poco, soprattutto nel primo tempo, arbitra senza cartellini e perde per strada diversi falli. Al 9’ grazia Ghilardi dopo un’entrata dura su Gogorza, poco dopo non fischia neanche un fallo su Dybala di Erlic. Lascia impunito Mbabu per diverse volte: al 13’ su Wesley, al 35’ su Pellegrini. L’episodio più eclatante è l’intervento falloso di Diao, di fatto un pestone, su Koné, che rimane a terra (e viene poi è sostituito al 26’). L’arbitro non fischia nemmeno il fallo, forse ingannato perché
NIKOLA DABANOVIC MONTENEGRO
Diao frana sulla caviglia del francese dopo esser intervenuto sulla palla. Mancini chiede il rosso con il Var. Nulla di fatto. Nella ripresa all’8’ viene ammonito Cristante, il primo giallo dell’incontro (un misto di cumulo di falli e proteste). A 13’ dalla fine, arriva il primo giallo per il Midtjylland: Osorio per una brutta entrata su Wesley. A quel punto Dabanovic si ricorda di avere i cartellini in tasca: al 34’ arriva il giallo per Erlic su Ferguson (vistosa trattenuta) e Sorensen, al 39’, perché si aggrappa a Bailey. Al 44’ c’è spazio anche per un’ammonizione per Mancini. Il montenegrino è rimandato. ■
27/11 21.00 REAL BETIS - UTRECHT 2-1 11/ 12 16.30 YOUNG BOYS- LILLE -
22/01 18.45 BOLOGNA- CELTIC -
22/01 18.45 YOUNG BOYS - LIONE
Dopo le otto partite della Fase Campionato, le prime otto squadre classificate nel grande gruppo composto dai 36 club partecipanti accederanno direttamente agli ottavi di finale dell’Europa League.
Quelle che otterranno un piazzamento tra il 9º e il 24º posto, invece, giocheranno i playoff per cercare di ottenere il pass per gli ottavi. Le squadre rimanenti saranno eliminate. Non sono previste retrocessioni in Conference, né retrocessioni dalla Champions (le altre due competizioni europee, infatti, avranno lo stesso format).
Per quanto riguarda la classifica. In caso di pareggio si terrà conto di, in ordine: differenza reti; gol segnati; gol segnati in trasferta; il numero di punti ottenuti dalle squadre affrontate; il numero di gol segnati dalle squadre affrontate; la migliore situazione disciplinare; il coefficiente Uefa.
I GIOIELLI DEL NEIL
Di nuovo a casa El Aynaoui sblocca la partita con un gran gol e ispira la manovra del raddoppio
Elsha entra e la chiude. Ghilardi debutta senza timori. Pellegrini ritrova la fascia e il giusto piglio
6
MILE SVILAR
6,5
DANIELE GHILARDI
6,5
EVAN NDICKA
6,5 GIANLUCA MANCINI
7 ZEKI CELIK
7,5 NEIL EL AYNAOUI
S.V. MANU KONÉ
5,5 FRANÇA WESLEY
Fabrizio Pastore fabrizio.pastore@ilromanista.eu
Di nuovo a casa. La Roma si riappropria del fattore Olimpico, battendo il Midtjylland capolista di coppa e convincendo per almeno un tempo. La strada verso la qualificazione diventa così meno ardua di come sembrava fino a un paio di turni fa. Ora sì, testa alla sfida contro il Napoli.
6. SVILAR. Pronti via mostra di saper essere reattivo anche nelle uscite di piede con la metà campo sua spalancata. A inizio ripresa deve accartocciarsi su una conclusione da fuori, ma per una volta è dentro la rete l’impegno più gravoso, quando combatte con gli avversari in cerca di rimonta. Mile di noi.
6,5 GHILARDI. All’esordio da titolare non gli tremano le gambe, anzi deve frenare l’irruenza, che se lo premia nei contrasti lo porta però a disimpegni affannosi. Poco alla volta prende le misure e finisce in crescendo. Il bello del debuttante.
6,5 NDICKA. L’andatura compassata rischia di non far risaltare l’ottima capacità di chiudere varchi anche in situazioni spinose: almeno un paio di volte sono da segnalare.
6,5 MANCINI. Completa il giro della difesa iniziando sul centrosinistra. D’altra parte ovunque lo si dispone lui sta e pure bene: un po’ per esperienza, un po’ per carattere. E alla fine ha perfino la verve per un siparietto in area avversaria.
7 CELIK. Se comincia a trovare anche assist vincenti di sinistro, vuol dire che davvero può riuscirgli tutto in questa fase. Il leggero calo palesato nella seconda parte ci sta tutto, non per l’incontentabile Gasp che lo fa uscire nei minuti conclusivi.
7,5 EL AYNAOUI. e chiude l’azione che frutta l’1-0 con una volée pregevolissima. È solo l’acuto iniziale di un mix di qualità e quantità messo in mostra per tutti i 90’, vincendo contrasti e cucendo gioco, come quando avvia la manovra del raddoppio.
Per un tempo domina la dominatrice dei primi 4 turni di EL. Dopo l’intervallo un po’ di calo, ma ancora una volta indovina i cambi che chiudono il match confezionando il 2-0.
7,5
S.V. KONÉ. Conquista il possesso che porta al vantaggio, ma dopo poco è colpito durissimo da Diao (che resta impunito): resiste quanto può, ma a metà primo tempo è costretto ad alzare bandiera bianca. Dita incrociate per domenica.
5,5 WESLEY. Alterna corsa continua e recuperi preziosi a errori anche marchiani in fase di possesso. Si fa saltare con troppa facilità prima del gol avversario, eppure non si ferma mai. Serbatoio senza fondo, sterzo da ricalibrare.
6,5 SOULÉ. Avvio intraprendente, fra tentativi verso la porta danese e ricerca continua dello scambio stretto. Dopo l’intervallo prova il giro sul palo più lontano, ma apre il compasso un filo più del dovuto. Poi rifiata in vista del campionato.
6,5 PELLEGRINI. Capitano designato a 6 mesi dall’ultima volta. Dalla fascia trae ulteriore linfa con il giusto piglio in entrambe le fasi. Si dedica in particolare ai dai e vai coi due argentini, creando e pungendo
6 DYBALA. Torna a disposizione e viene subito schierato. Da punta centrale, sia pure atipica, cerca molto più spesso lo scambio di qualità coi partner di reparto che il tiro. Quando lo prova, mira verso l’angolino trovando però il portiere
6 CRISTANTE. Rileva Koné a partita cominciata non da molto, dando forma al diktat gasperiniano sul “riposo, questo sconosciuto”. Come sempre si dedica a rincorrere e tamponare, ma rimedia un giallo.
Dentro nell’ultima parte di gara, lotta ma trova pochi sbocchi nei pressi dell’area danese.
Gasp gli offre l’ultima mezz’ora. Lui risponde con tre tiri: uno respinto, uno che vale il 2-0, un altro (splendido) sulla traversa. Non si dedica alla difesa del successo con un tackle difensivo da applausi. What else?
Dirotta Wesley sul versante destro nel finale.
A metà strada fra lo spunto vincente (assist) e quel quid in più.
6,5 MATIAS SOULÉ
6,5 LORENZO PELLEGRINI
6 PAULO DYBALA
6 BRYAN CRISTANTE
6 EVAN FERGUSON
7 STEPHAN EL SHAARAWY
6 KOSTAS TSIMIKAS
6 LEON BAILEY
GIAN PIERO GASPERINI
NEIL EL AYNAOUI
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
DAL CAMPO
Koné, caviglia da valutare Dybala la gioca quasi tutta
Nella bella serata dell’Olimpico con la prima vittoria casalinga in questa Europa League, c’è stato un solo attimo di preoccupazione: quando al 26’ Diao ha colpito Koné alla caviglia destra costringendo il francese a uscire dal campo poco dopo. Subito il pensiero dei romanisti (per Gasp come per ogni tifoso che vedeva la partita) è andato alla sfida di domenica col Napoli: la distorsione subita dal centrocampista non sembra essere grave ma sarà necessario aspettare gli esami strumentali di oggi per capire la reale entità dell’infortunio.
Gasperini ha sorpreso tutti mandando in campo dal 1’ Dybala al rientro dall’infortunio e le condizioni dell’argentino lo hanno convinto, tanto da lasciarlo
OGGI GLI ESAMI PER MANU DOPO IL COLPO CHE L’HA COSTRETTO A USCIRE IERI. BAILEY ENTRA AL 78’. DEBUTTO DAL 1’ PER GHILARDI
in campo fino al 77’. La Joya si candida a un posto da titolare anche contro il Napoli, da capire se al centro dell’attacco o sulla trequarti, mentre a prendere il suo posto contro i danesi è stato Bailey, anche lui al rientro, bravo a condire la prestazione con l’assist per il 2-0 di El Shaarawy.
Serata da ricordare per Ghilardi, che ieri ha giocato per 90’ la sua prima da titolare in giallorosso come centrale a destra nella difesa a tre (con Ndicka al centro e Mancini a sinistra). L’ex Verona è un’alternativa in caso di emergenza per la sfida agli uomini di Conte, così come lo è Celik (ieri esterno a destra per 78’), attendendo nelle prossime ore di avere novità dal recupero della miglior condizione di Hermoso. Oggi la ripresa degli allenamenti a Trigoria e le prime valutazioni in vista di domenica. ■
DALLA PANCIA DELL’OLIMPICO
«UNA VITTORIA IMPORTANTE
MA POTEVAMO FARE MEGLIO»
Gasperini «Mi aspettavo più sul piano tecnico. Konè? Brutta botta, vediamo»
Andrea Di Carlo andrea.dicarlo@ilromanista.eu
Contento per la vittoria, senza dubbio, ma non pienamente soddisfatto di quanto i suoi avessero messo in campo nella notte dell’Olimpico. Bicchiere mezzo pieno ma non pienissimo per Gian Piero Gasperini, che abbraccia un successo che rilancia la Roma nella fase campionato dell’Europa League ma che ha voluto bacchettare i suoi, fin troppo imprecisi: «Una vittoria che ci migliora di molto la classifica ed è stata ottenuta contro un’ottima squadra. Ma noi non abbiamo fatto una gran partita, mi aspettavo di meglio sotto il punto di vista tecnico ma giochiamo tanto e ci può stare. A mio giudizio abbiamo perso un’occasione per fare una buona gara dal piano tecnico, abbiamo concesso molto gioco agli avversari, troppo visto che c’erano tutte le condi-
FERGUSON? EVAN
CONTINUA A COMBATTERE
CON UN PROBLEMA ALLA
CAVIGLIA. HO PREFERITO FARLO ENTRARE DOPO
zioni per fare una gara migliore. Per domenica col Napoli avremo bisogno di recuperare le energie e di fare un altro tipo di partita» A preoccupare Gasperini a fine serata non c’è solo il valore del Napoli, ma anche le condizioni di Konè, uscito anzitempo per un brutto pestone ricevuto da Castillo: «Ha preso una brutta entrata sulla caviglia che gli ha creato una distorsione. Vedremo nei prossimi giorni. Non sembra particolarmente irrecuperabile» Tornando all’analisi della gara, grandi elogi per El Aynaoui e Ghilardi, i due migliori per distacco della notte europea: «Neil è già un titolare, alterno lui a Cristante e a Koné ed è un giocatore affidabile. Ghilardi invece ha fatto una buona prestazione, era molto motivato e ci teneva tanto. Ha sofferto parecchio fino ad adesso ma è un ragazzo che cresce e può migliorare ancora» Tante le sbavature che non sono piaciute a Gasperini, molte delle quali portano la firma di Wesley: «Troppi errori tecnici. Peccato perché lui ha un gran motore, sempre presente e reattivo, ma prestazioni così poi scadono con tutti questi errori. Ma abbiamo avuto difficoltà su tutte e due le fasce, anche a destra con Celik. Qualche tocco di troppo, qualche passaggio sbagliato. Dispiace perché negli ultimi allenamenti c’era stata una crescita, un po’ frenata da quanto ho poi visto in campo»
Tullberg: «La Roma può vincere l’EL»
Al termine della sfida dell’Olimpico, terminata col successo dei giallorossi ai danni del Midtjylland, il tecnico dei danesi, Mike Tullberg, ha commentato il risultato maturato in campo: «In generale credo che abbiamo fatto una partita coraggiosa, soprattutto nel secondo tempo. Peccato aver subito il 2-0 in quel modo perché la squadra credeva alla rimonta. Alla fine abbiamo spinto ancora di più ed è arrivato anche il nostro gol». Tullberg si è soffermato molto sulle scelte iniziali di Gasperini e sul potenziale della squadra giallorossa: «Studiando la Roma, non c’è alcun dubbio che stia crescendo e giocando sempre meglio. Speravamo non mettessero alcuni giocatori, in vista della sfida di campionato contro il Napoli, invece si vede che ci hanno temuto. Senza dubbio è stata una partita molo intensa. La differenza è che la Roma quando ha la palla cerca più la profondità. Sì, giocano bene e secondo me possono vincere l’Europa League» ■
Gasperini si è poi concentrato su Dybala: «Dybala ha recuperato, sta bene atleticamente e non mi dà nessun problema. L’ho sostituito nel finale ma poteva andare avanti anche fino al novantesimo. Ha avuto un po’ di difficoltà nel primo tempo, vediamo se può ancora fare quel ruolo lì»
L’ultima battuta è sulla sfida che adesso attende i giallorossi in campionato. Nella grande notte dell’Olimpico lui sarà squalificato, ma Gasperini ha già le idee chiare sul Napoli: «Partita molto attesa, ed è giusto che sia così, sfida di grande cartello con noi in testa alla classifica. Per me il modo migliore per preparare la partita è giocare bene, acquisisci fiducia e consapevolezza. Incontriamo una delle migliori squadre del campionato, ci andremo a misurare con i campioni d’Italia. Vediamo a che punto siamo. Avremo sicuramente bisogno di fare una gara al meglio delle nostre possibilità» ■
DYBALA HA RECUPERATO, STA BENE FISICAMENTE. L’HO SOSTITUITO NEL FINALE MA POTEVA ANDARE AVANTI FINO ALL’ULTIMO
Gian Piero Gasperini pochi istanti prima della sfida di Europa League contro il Midtjylland, terminata col successo dei giallorossi per 2-1 MANCINI
Dybala ieri al momento dell’uscita dal campo nella ripresa MANCINI
GLI SPOGLIATOI
EL AYNAOUI: «QUESTO GOL COME UN SOGNO»
Pellegrini «Non siamo primi per caso»
Ghilardi: «Vincere l’EL è un obiettivo»
Lorenzo Latini lorenzo.latini@ilromanista.eu
La prima vittoria casalinga in questa campagna europea, contro il Midtjylland fino a ieri a punteggio pieno, permette alla Roma di Gasperini di ottenere la quarta vittoria consecutiva tra campionato ed Europa League, preparandosi nel migliore dei modi alla sfida di domenica contro il Napoli. A sbloccare l’incontro è stato il primo gol in giallorosso di Neil El Aynaoui, che nel post-partita fatica a tenere a bada l’emozione: «È come un sogno - dice il marocchino ai microfoni di Sky Sport - anche perché aspettavo questa rete, soprattutto speravo di trovarla qui in casa, davanti ai nostri tifosi. È stato incredibile, ancor più bello di quanto immaginassi.
Simone Valdarchi simone.valdarchi@ilromanista.eu
Viva la pazza gioia di essere sognatori. Era romanisti, vero, però in stagioni come queste essere della Roma e sognare in grande non ha differenza. E i sogni, forse, non sono limitati entro i confini nazionali. Spesso, immersi nel mondo onirico, la mente ripesca anche immagini del passato e in quello recente, di passato, la Roma ha vissuto le sue serate migliori in coppa, soprattutto all’Olimpico. Certo, la fase campionato di Europa League fatica ad accendere la fantasia, ma la squadra di Gasperini in campo trascina e viene trascinata dalla Sud. Il dilemma se sia nato prima il pressing alto o il coro forte rimarrà insoluto, ma la sensazione è che siano fatti l’uno per l’altro. Nel tardo pomeriggio di fine novembre, l’Olimpico si riempie in ritardo, colpa soprattutto del traffico capitolino. Alla fine, però, i seggiolini sono quasi tutti occupati con 61.653 paganti, di cui circa mille danesi che riem-
LO STADIO SI RIEMPIE IN RITARDO, MA CANTA
IL SUO AMORE. DOPO IL 2-0
TORNA IL CORO DEL SOGNO
E LA TESTA VA A DOMENICA
E, soprattutto, sono arrivati i tre punti, che sono la cosa più importante». Trovato il vantaggio in avvio di gara, in alcuni momenti i giallorossi hanno dovuto anche soffrire il ritorno del Midtjylland: «Abbiamo avuto qualche difficoltà, con momenti meno positivi. Ma la rete all’inizio ci ha dato un po’ di tranquillità. Poi c’è stato un calo: dobbiamo migliorare da questo punto di vista». Ora la testa va al big-match col Napoli: «Ci prepareremo al meglio - assicura El Aynaoui - proprio come ci siamo preparati per questa partita. Come sempre, daremo il massimo anche domenica».
Primo gol stagionale anche per Stephan El Shaarawy, autore del momentaneo 2-0: «Sono contento, anche la scorsa partita era stata positiva, quindi è un buon periodo - dice il Faraone ai microfoni di Sky - Questo è quello che vuole il tecnico: sia chi gioca
L’AMBIENTE
GASP VUOLE CHE TUTTI SIANO DECISIVI, COME SE NON CI FOSSERO TITOLARI E RISERVE
Stephan El Shaarawy
dall’inizio sia chi entra deve essere decisivo, quindi tutti devono dare il loro contributo. Sembra quasi che non esistano né titolari né riserve». A proposito di Gasp: fu proprio lui a far esordire Elsha in Serie A. «Ma non è cambiato molto - spiega Stephan - ti spinge sempre e tira fuori il meglio da te, quindi sono contento di averlo». Il gioco comincia a funzionare anche in avanti: «Cerchiamo tanto i fraseggi tra gli attaccanti e le palle forti dentro l’area: stiamo migliorando molto in questo. Rinnovo? Ancora non ne abbiamo parlato: vedremo». Esordio da titolare invece per Daniele Ghilardi, che in zona
CASA NOSTRA, TORNA IL SORRISO IN COPPA
Col Midtjylland La Roma si sblocca
in Europa all’Olimpico
mista si dice «abbastanza emozionato» e aggiunge: «Sono contento, più che per la prestazione individuale, per la prestazione di squadra, perché la vittoria è molto importante». Il difensore svela che nello spogliatoio non si parla dell’eventualità di arrivare in fondo alla competizione, ma «l’obiettivo è quello: siamo la Roma e giochiamo per vincere, non possiamo pensare di arrivare in una posizione piuttosto che in un’altra. Noi diamo sempre il massimo per vincere». È tornato a vestire la fascia di capitano dal primo minuto Lorenzo Pellegrini: «È sempre un piacere indossarla - dice il sette a Sky Sport - ma questa squadra è fortunata, perché non ha un solo punto di riferimento, ma tanti. Tante personalità importanti che cercano di far remare tutti nella stessa direzione per il bene della Roma». Quindi, da bravo leader, elogia il compagno al debutto da titolare: «Voglio fare i complimenti a Ghilardi: si è fatto trovare pronto e ha fatto una grande partita». A chi gli chiede se questa Roma possa sognare in grande, Lollo risponde come meglio non si potrebbe: «Il sogno è l’essenza del calcio, ma puoi sognare solo di partita in partita, altrimenti è inutile: questo è il nostro mantra. Dobbiamo continuare a lavorare con determinazione allenamento dopo allenamento, conoscendoci sempre di più». Nel frattempo, Pellegrini ha ritrovato se stesso, e la Roma ha di nuovo un’arma preziosa a disposizione: «Gasperini ti migliora non soltanto a livello atletico, ma anche tecnico-tattico. Lui ci chiede tante cose e io mi sento un giocatore migliore: è stata un’estate impegnativa, che mi ha insegnato tanto, ma ora mi sento una persona migliore, pronta ad affrontare qualsiasi difficoltà». Parole importanti, alla vigilia di un match molto importante: «Sarà importante recuperare bene - conclude Pellegrini - poi il tecnico ci indicherà la strada. Ma siamo in vetta perché lo meritiamo, non per caso: continuiamo con umiltà e consapevolezza». ■
piono e animano parte del settore ospiti. La gara parte, la Sud canta: «E forza Roma facci un gol». Detto fatto, su quelle note El Aynaoui devia al volo in rete il cross di Celik. 1 a 0. Subito dopo parte: «Voglio solo star con te», colonna sonora di un’annata europea meravigliosa, quella del 3 a 0 al Barcellona e della semifinale di Champions. La Curva si riempie dopo un quarto d’ora, quando arriva anche il Gruppo Quadraro, che lascia però la sua “pezza” capovolta. Al 20’, con tutte le bandiere dei gruppi in fila, la Sud ringrazia con uno striscione gli amici del Gate 13 e del Frente Atletico (gruppi organizzati di Panathinaikos e Atletico Madrid) per la vicinanza dimostrata nella vicenda di Nizza. La Roma in campo è una marea che si alza e all’Olimpico si canta: «Sosteniamo la squadra più forte, che il mondo ha visto mai». L’entusiasmo viene smorzato dall’uscita dal campo di Koné per infortunio. Nella ripresa si attacca verso la Sud, che si veste a festa: «Quando al ciel si alzeran le bandiere». A farle sventolare, le bandiere, è anche il primo freddo della stagione all’Olimpico. Gli unici fischi di serata se li becca l’arbitro Dabanovic. Quando El Shaarawy segna il 2 a 0 parte il coro del sogno: «In Curva Sud noi staremo ad aspettar», cantato da tutti. Il 2 a 1 non sortisce effetto, arriva la fine e “Grazie Roma”. Ora testa a domenica, il cuore è lì già da tempo. ■
Neil El Aynaoui festeggia la rete del momentaneo 1-0, la sua prima in maglia giallorossa GETTY IMAGES
La Sud ringrazia i tifosi di Atletico Madrid e Panathinaikos dopo i fatti di Nizza MANCINI
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Italia U17, terzo posto al Mondiale. Brasile ko
Una mezza gioia per l’Italia Under 17 di Massimiliano Favo, che si è posizionata al terzo posto al Mondiale in Qatar. Gli Azzurrini di Antonio Arena e Valerio Maccaroni vincono ai calci di rigore la “finalina” per il terzo posto contro il Brasile. I verdeoro rimangono in dieci uomini dopo soli 13 minuti di gara, ma l’Italia non riesce ad approfittare. Non bastano, però, i tempi regolamentari, si decide tutto dagli undici metri: dopo l’errore di Andrea Luongo, centrocampista del Torino, il protagonista è Alessandro Longoni. Il portiere, di proprietà del Milan para due calci di rigore. Poi il tiro decisivo, trasformato
da Alessio Baralla (subentrato a Maccaroni), che regala un traguardo comunque storico per gli Azzurrini, protagonisti di un buon percorso: medaglia di bronzo, la prima in assoluto per la categoria Under 17 nella competizione.
LUKAKU NON TORNA GILMOUR IN DUBBIO
All’Olimpico La società valuta l’operazione per lo scozzese
Eva Tambara eva.tambara@ilromanista.eu
Archiviato l’impegno in Europa League, per la Roma è il momento di focalizzarsi totalmente sul campionato, perché la sua prossima avversaria, il Napoli, è già concentrata sulla sfida in programma domenica alle ore 20,45 da martedì sera.
Allo Stadio Olimpico gli uomini di Gasperini ospiteranno i campioni d’Italia, alla ricerca di una vittoria per provare a cambiare il bilancio del recente passato: negli ultimi 11 precedenti i giallorossi hanno ottenuto i tre punti soltanto una volta (per il resto 6 sconfitte e 4 pareggi), il 23 dicembre 2023 con il 2-0 a firma di Pellegrini e Lukaku.
L’attaccante belga, passato nel frattempo in azzurro, non
PARLA PISILLI
«Il
prenderà parte alla sfida di domenica. Il numero 9 del Napoli è fuori dal pre campionato a causa di una lesione di alto grado del retto femorale della coscia destra e il suo ritorno in campo è fissato per l’altro big match contro la Juventus del 7 dicembre.
Intanto in casa Napoli si valuta anche l’operazione per Gilmour, ormai alle prese da troppo tempo con una pubalgia: il giocatore è volato l’altro ieri in Inghilterra per un consulto medico e nelle prossime ore la società capirà il da farsi.
CONTE PENSA ALLO STESSO TRIDENTE OFFENSIVO DEL MATCH CONTRO L’INTER. SPINAZZOLA ORA È OK
La probabile formazione
Per la partita contro la Roma Antonio Conte dovrà fare i conti con le numerose assenze. A Meret, De Bruyne e Anguissa (oltre a Lukaku e Gilmour) si è aggiunto da pochi giorni anche Gutierrez. Per questo il tecnico sarà costretto a non poter variare di troppo l’undici titolare. Tra i pali pronto Milinkovic-Savic, in difesa il tridente Beukema-Rrahmani-Buongiorno. Sulle fasce Di Lorenzo a destra e il ballottaggio a sinistra tra Olivera e Spinazzola (che dovrebbe recuperare proprio per domenica), con Lobotka e McTominay in mediana. In attacco ci dovrebbero essere Lang e Neres sulla trequarti alle spalle di Hojlund, anche se le ultime indiscrezioni alimentano la possibilità che Conte schieri lo stesso tridente offensivo visto nel match vittorioso contro l’Inter: Neres davanti a Lang e Politano. ■
mio sogno è lo Scudetto con la Roma»
«Vincere lo scudetto con la Roma è il mio sogno nel cassetto», Niccolò Pisilli ha le idee chiare. Nella giornata di ieri, il centrocampista giallorosso ha rilasciato un’intervista ai microfoni di “Vivo Azzurro”, dove ha parlato degli inizi da bambino con i colori giallorossi: «Ero molto piccolo e mia madre mi fece una sorpresa facendomi trovare a tavola la lettera della società sotto la tovaglia. Tutta la famiglia mi è sempre stata molto vicina e di grande aiuto: anche solamente andare ad allenarsi a Trigoria voleva dire organizzare i turni e gli spostamenti, conciliando gli orari con il lavoro. In questo sono sempre stati impor-
tanti i miei nonni che spesso mi accompagnavano». Una carriera importante fino a questo momento, condita dall’esordio con la Nazionale maggiore: «È stato il momento più bello vissuto fino a ora. In più è arrivato a Roma, che è casa mia. Non me l’aspettavo di entrare in campo in quell’Italia-Belgio, era una gara importante. Sugli spalti c’erano mio padre, mio fratello e tanti amici. Vincere il Mondiale con l’Italia è uno dei miei sogni nel cassetto». Infine, il calciatore giallorosso ha parlato anche dell’entusiasmo portato da Baldini in Under 21: «Ha portato entusiasmo e ci ha trasmesso valori umani e tattici. È partito dalle cose più importanti, dalle basi, dicendoci che in primis dobbiamo essere delle brave persone, degli uomini veri». ■ AM
I giocatori attorno a Billy Gilmour dopo l’infortunio dell’1 novembre al Maradona nella sfida contro il Como GETTY IMAGES
LÌ NAPOLI
Niccolò Pisilli contro il Viktoria Plzen GETTY IMAGES
Un frame del video pubblicato sui social dalla Roma, in cui El Aynaoui esulta al termine della gara
«Forza Roma, continuiamo così», questa la didascalia che ha accompagnato lo scatto condiviso