Il Reporter - Aprile - Quartiere 1

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NOVITà

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aprile 2008

IL Progetto. Al via i lavori per realizzare il nuovo auditorium. Dove arte e musica si fondono

Nuovo Maggio: sarà la casa del teatro Alice d’Alfonso

S

aranno la musica, il teatro e lo spettacolo a fare da anello di congiunzione tra la città e il parco delle Cascine. Tutto grazie al progetto del Nuovo Teatro del Maggio Musicale Fiorentino realizzato dallo studio ABDR Architetti Associati. I progettisti Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri e Filippo Raimondo assicurano che verrà inaugurato nel 2011, in occasione della celebrazione del 150 anniversario dell’Unità d’Italia. Una sorta di “cittadella dell’arte”, che sorgerà nei pressi dell’attuale Stazione Leopolda e sarà corredata di tre ampi spazi per il pubblico, una torre scenica alta ben 35 metri e in più giardini, aree verdi e terrazze. Pronta ad accogliere la lirica ma anche

la musica sinfonica e la prosa, avrà tre sale ideate per funzionare contemporaneamente. L’auditorium da 2000 posti, organizzati tra platea e 2 piani di gallerie, sarà arricchito da un innovativo sistema per le scenografie ideato da Pier Luigi Pizzi che consentirà di gestire 3 allestimenti contemporaneamente e ottenere un cambio di scena rapidissimo. La seconda sarà una sala più piccola, modulabile: con 1000 posti in estensione massima potrà anche essere usata come “ridotto” da 500. Anche all’esterno ci saranno svariate sorprese: in corrispondenza dell’auditorium troverà posto la “cavea”, un’ulteriore sala all’aperto in grado di far posto a 2600 spettatori, dove potranno essere organizzate anche proiezioni di video, grazie allo schermo

La Scheda Le sale Per la lirica verrà realizzata un auditorium da 2000 posti divisi tra platea e due ordini di gallerie. La seconda sala sarà più versatile: con un massimo di 1000 posti, potrà anche essere usata come “ridotto” da 500 e sarà arricchito da un innovativo sistema che consentirà di gestire 3 allestimenti contemporaneamente. All’esterno un ulteriore spazio: una “cavea” da 2600 spettatori per le proiezioni. Italia. I tempi I lavori dovrebbero iniziare a settembre del 2008 (una volta liberata l’area dalle officine delle Ferrovie). I progettisti Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri e Filippo Raimondo dello studio Abdr, vincitori del concorso, assicurano che verranno conclusi nell’aprile del 2010 pochi mesi prima dell’inizio delle celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, che si terranno nel 2011.

I costi La spesa complessiva raggiungerà un totale di 105 milioni di euro, suddivisi tra 22,5 milioni finanziati dal Ministero per i Beni Culturali, 40 milioni della Regione Toscana, e i restanti 42,5 del Comune di Firenze. Parte delle risorse sono già disponibili, quelle mancanti saranno reperite grazie alla valorizzazione del teatro Comunale di Corso I servizi Un parcheggio da 700 posti auto sarà realizzato oltre il ponte sul Fosso Macinante riservato al pubblico del teatro. Per gli spettatori del parco della musica invece, 1000 posti divisi tra i 400 dell’area dell’Ex Leopolda e quello i 600 del parcheggio di piazza Vittorio Veneto di prossima realizzazione. Il nuovo teatro potrà inoltre contare sulla fermata della linea 1 della tramvia e sul traffico ferroviario metropolitano garantito dalle linee della stazione Leopolda che a breve verranno riattivate.

Il progetto del nuovo teatro

posto sulla torre scenica. Nel prospetto è previsto, sopra la sala più piccola, un giardino di pietra, ovvero una specie di piazza con zone a verde e fontane. Non mancheranno poi un grande foyer e nemmeno un bar, un ristorante e una sala da tè. La struttura sarà in parte sotterranea e sovrastata da un piano inclinato tutto adibito a terrazza, interamente calpestabile e sempre aperto alla città. È proprio questa la volontà che è ha guidato l’intero disegno: creare una zona di comunicazione tra la città costruita e il parco delle Cascine, un modo per concretizzare un rapporto di continuità tra queste due anime di Firenze. Per questa ragione sono stati ideati una serie di spazi pubblici e piazze pedonali sempre percorribili su più livelli e l’emblema di questo legame sarà il

nuovo ponte sul Fosso Macinante. Tutti i materiali saranno provenienti dal territorio toscano - molta pietra serena ma anche cotto e pietra forte - utilizzati in più modi grazie a tecniche di posa differenti. Di particolare rilievo il rivestimento pensato per la torre scenica: saranno impiegati listelli di cotto grigio collocati a una distanza di 80 centimetri dal corpo dell’edificio per trasmettere una sensazione di leggerezza, che sarà ancora più accentuata grazie ad un particolare sistema di illuminazione. I tempi di realizzazione prevedono un inizio dei lavori verso settembre 2008, quando l’area interessata sarà sgomberata dalle Officine grandi riparazioni delle ferrovie (che verranno trasferite all’Osmannoro), per terminare entro aprile del 2010.

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