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ATTUALITÀ

22 NOVEMBRE 2013

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'Aci ha presentato la lista dei modelli storici, annunciata alla Fiera di Auto e Moto d’Epoca di Padova e già consegnata all’Ania per fornire alle compagnie di assicurazione, ai fini della circolazione, uno strumento utile a muoversi con uniformità, chiarezza ed efficacia nel settore dell’automobilismo d’epoca. Ai fini della conservazione, invece, sarà poi opportuno individuare i modelli ultraventennali che possano godere dell’esenzione dalla tassa di possesso, anche in attesa di acquisire valore storico. Non tutti i veicoli vecchi sono storici: solo quelli che testimoniano lo sviluppo automobilistico nel corso degli anni, in termini di tecnologia, design, eleganza e prestazioni sportive, possono fregiarsi del titolo di “auto d’epoca”, meritando così a pieno titolo le tutele riconosciute dalla legge.

V

L’elenco stilato dall’Aci prevede 340 modelli con almeno 20 anni di anzianità

Ecco le “nuove” auto storiche Ci sono pure l’Arna, l’Alfasud e persino la Duna «Il mondo dei veicoli d’epoca rischiava di perdere identità - ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani - e conseguentemente ogni vantaggio e tutela. Con il nostro intervento sotto il marchio di Aci Storico accendiamo una nuova luce a beneficio dei collezionisti, delle assicurazioni e di tutti gli interlocutori pubblici e privati del settore». L’elenco stilato dalla Commissione Registro Storico dell’Aci prevede al momento 340 modelli con almeno 20 anni di anzianità, ai quali vanno poi aggiunti tutti i veicoli con più di 40 anni di età. A queste vetture le as-

Fiat Duna

L'Alfa Romeo Arna

sicurazioni continueranno a riconoscere ogni beneficio, indipendentemente dall’adesione a un club. Per Aci è infatti assurdo che lo Stato abbia finora delegato a un organismo privato compiti di defiscalizzazione sui veicoli senza fissare alcuna tariffa per l’erogazione del servizio a tutela degli utenti, obbligando peraltro gli automobilisti a tesserarsi a un’associazione per vedere riconosciuti i propri diritti. Aci Storico non è e non vuole essere lo strumento senza il quale non si può accedere alle facilitazioni di legge, bensì lo spazio dove i possessori di auto d’epoca possono condividere la propria passione, mettere in si-

nergia le singole conoscenze e valorizzare le proprie competenze, divertendosi insieme. Ecco alcuni dei modelli storici individuati dall'Aci. Tra le Alfa Romeo spiccano l'Alfa Sud e la Arnia; del-

l'Autobianchi ci sono la 500, la Giardinetta e la Bianchina; ci sono la Citroen 2 Cavalli, tutte le Daf, la Chevrolet Camaro e Corvette. Tra le tante Fiat ci sono la 124, la 127, la 128, la 130, la 131, la 500, la 850, la Campagnola, la Croma, la Uno e perfino la Ritmo e persino la Duna. C'è la Ford Capri e pure la Ford Escort oltre alla Mustang. Nell'elenco con mancano Lada, Simca, Niva e ci sono pure le Renault 4 e 5. Ovviamente ci sono Audi, Ferrari, Lamborghini. Lancia, Jaguar, Maserati Mercedes, Pininfarina, Pontiac, Porsche e Volkswagen con il testa il mitico Maggiolino.

L'Alfasud

FERMO AMMINISTRATIVO La giurisprudenza è orientata affinché ogni bene possa essere aggredito per quota superiore al 50%

La riscossione nella comunione legale Concludiamo il nostro excursus sulla riscossione dei tributi soffermandoci sulla comunione legale stante che, come spiegano i giuristi, “la famiglia intesa quale cellula di base della nostra società è ritenuta meritevole di particolare tutela anche a livello costituzionale, dove l’articolo 29 la definisce società naturale fondata sul matrimonio. Gli interessi della famiglia trovano così particolare tutela e tra questi anche alcuni interessi economici”. Ci limitiamo a poche raccomandazioni, di seguito elencate in forma di appunti, rivolte al coniuge non obbligato quindi necessarie nel caso in cui il debito è contratto da uno solo. Oneri del creditore: la Su-

prema Corte ha fatto ricadere sul creditore l’onere di provare che non vi sono altri beni, all’infuori di quelli della comunione, aggredibili o ‘capienti’ l’entità del credito. Quota della comunione aggredibile: la giurisprudenza è orientata affinché ogni bene, o l’unico bene, della comunione non possa essere aggredito per quota superiore al 50%. Questa regola risponde al fine di tutelare l’interesse della famiglia. Importanza della notifica: per procedere ad aggredire il bene ‘indiviso in comunione’, “il creditore deve dare avviso al comproprietario non obbligato dell’avvenuto pignoramento e invitarlo a comparire dinanzi al giudice per esami-

nare la questione della separabilità della quota”. La Suprema Corte ha rilevato che “tutta l’attività svolta in assenza di tale avviso è nulla e va rinnovata anche l’attività giudiziale

attraverso l’integrazione del contraddittorio nel giudizio di opposizione all’esecuzione eventualmente instaurato dal coniuge obbligato. La mancanza dell’avviso non incide sulla

validità del pignoramento, ma solo sulla legittimità delle scelte successive”. Fondo patrimoniale ovvero, cosa sorvegliare se avete destinato soltanto determinati beni a soddisfare i bisogni della famiglia? In caso di ‘fallimento’, se è stato costituito nei due anni antecedenti esso risulta inefficace e in questo caso anche i beni inclusi in tale patrimonio saranno presi in considerazione nella “massa attiva”. Il fondo patrimoniale è opponibile a terzi solo in presenza della cosiddetta “doppia formalità”, vale a dire che il fondo risulta annotato a margine dell’atto di matrimonio presso i registri dello stato civile e sia trascritto sull’immobile. Flora Bonaccorso


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