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Attualità

8 marzo 2018

Dillo con un click

Associazione Pescatori Sesto Premio alla longevità E’ l’associazione sportiva più antica della provincia di Milano ed è stata recentemente premiata dal Coni tra le 17 società più longeve di tutto lo Stivale: stiamo parlando dell’Associazione Pescatori di Sesto San Giovanni, gruppo fondato in città nel 1947, che per qualche anno, a metà del secolo scorso, ebbe in concessione il laghetto della Cava Gaggiolo di Brugherio. Oggi il sodalizio, che custodisce ‘in bacheca’ titoli provinciali, regionali e nazionali, vanta circa 25 soci iscritti. Il presidente Edoardo Parolini ha ricevuto il riconoscimento dall’ex ministro dello Sport Luca Lotti.

Editoriale

Scienze umane La scommessa del Nordmilano Dalla prima pagina

Un mondo che già oggi può essere considerato la nuova vocazione socio economica del Nordmilano e che andrà a consolidarsi e svilupparsi nei prossimi anni con la nascita del polo della Città della Salute e della Ricerca a Sesto San Giovanni. Asssolombarda da alcuni mesi sta lavorando all’elaborazione di un’Agenda del Nord Milano che contenga una visione del futuro in grado di riorientare e sostenere lo sviluppo economico e l’attrattività del territorio basandosi su questa vocazione naturale del territorio. La convinzione di Assolombarda è che un territorio è vincente nell’economia globalizzata solamente se riesce a incarnare una forte identità e una vocazione in grado di guidarne lo sviluppo. L’analisi commissionata al Centro Studi Pim rivela che nel Nordmilano si concentra il 9,2 per cento del totale degli addetti al settore industriale ‘life science’ della città metropolitana e il 7,6% di quello dei servizi sanitari privati. Sul territorio sono già presenti attori importanti sia nel settore industriale che in quello della ricerca della filiera delle scienze umane. L’enorme attrattività rappresentata dal progetto della Città della Salute può essere la scintilla decisiva per l’affermazione di questa moderna vocazione in grado di guidare il Nordmilano verso il futuro.

IL CASO ::

MIGLIAIA DI SANZIONI SUL FULVIO TESTI, CITTADINI INFURIATI

Autovelox, multe e polemiche Dai gruppi Facebook fino alle possibili class action di Andrea Guerra

Palo della luce 10-11, viale Fulvio Testi. Sono le coordinate dell’autovelox soprannominato ‘killer’ contro cui si stanno scagliando ora le centinaia di automobilisti che sono caduti nella sua trappola. Le telecamere sono state installate sul vialone che collega Cinisello Balsamo e Milano, tra l’incrocio con viale Ca’ Granda e piazzale Istria. In quel tratto il limite di velocità di riduce da 70 a 50 chilometri orari e così sono fioccate le multe. «Da due giorni sto ricevendo verbali relativi a rilevazioni di eccesso di velocità ad opera del nuovo autovelox installato in viale Fulvio Testi all’altezza dell’intersezione del ponte della ferrovia, appena prima di piazza Istria, provenendo da Nord. Siamo già abbondantemente sopra i 1.500 euro e i punti di decurtazione della patente non si contano più», dice uno dei pendolari colpiti. Che hanno deciso di dichiarare guerra al Comune di Milano, accusato di voler far cassa sulle spalle degli automobilisti: su Facebook si sono creati nelle ultime settimane un gruppo e anche una pagina di automobilisti pronti a muovere azioni

legali di massa, ricorsi al Prefetto e spedire lettere al primo cittadino del capoluogo, Beppe Sala (vedi qui sotto). Una ‘battaglia totale’ che vede schierati consiglieri comunali, assessori, politici e studi legali. Tra i multati ci sono moltissimi pendolari del Nordmilano che quotidianamente si spostano verso il capoluogo; e che sono stati fotografati al volante a una velocità di poco superiore a quella consentita. «In

quel tratto, la velocità massima passa da 70 a 50 chilometri orari. E nelle prime settimane di funzionamento, il dispositivo non era stato nemmeno segnalato in maniera opportuna», dicono arrabbiati. «Gli autovelox vengono installati proprio dove non vengono rispettati i limiti per diminuire il numero di incidenti», le dichiarazioni alla stampa rilasciate dall’assessore alla Mobilità Marco Granelli.

Lettere alla redazione Riportiamo qui una delle lettere partite dal gruppo Facebook e indirizzata al sindaco di Milano Beppe Sala.

Raccontateci il vostro punto di vista, i vostri dubbi sul futuro della città e i ricordi del territorio. Scrivete messaggi brevi a: redazionegazzettino@gmail.com Oppure all’indirizzo: piazza F. Caltagirone 75.

Buongiorno sindaco, le scrivo a nome del gruppo e pagina Facebook ‘Multe: Milano Viale F.Testi. Palo della Luce 10-11’. In questa settimana abbiamo raccolto l’iscrizione di circa 1.500 cittadini di Milano e dintorni, l’unico punto in comune fra i membri del gruppo è essere stati multati all’ormai tristemente famoso autovelox di viale Fulvio Testi.

Come cittadini ammettiamo i nostri errori, se vi è un limite va rispettato e chi sbaglia è giusto che paghi. Siamo tutti d’accordo che questo Paese è stato trascinato sul fondo da chi, pur vedendo, ha preferito chiudere un occhio. E allora perché ci stiamo rivolgendo a lei? Le stiamo scrivendo perché crediamo che ci sia differenza fra rispettare una regola e dissanguare a suon di multe il cittadino. La differenza è chiamata buon senso. La grande maggioranza delle multe è stata presa fra i 50 e i 70 Km/h, velocità di

crociera che la maggior parte dei pendolari mantiene per tutta la durata di viale Fulvio Testi e che spesso viene tenuta più per abitudine che per mala fede. Inoltre, tutti i membri del gruppo convengono che oramai l’autovelox è ben segnalato, forse fin troppo, ma fino a 2 mesi fa la situazione non era così; pertanto abbiamo la percezione che l’aver ricevuto per 60 giorni multe senza esserne consapevoli, sia quanto più lontano dall’obiettivo dichiarato dall’amministrazione ovvero la sicurezza di quel tratto di strada.


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