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Juve in pole: riparte l’inseguimento 14

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opo un’estate vissuta tra sentenze per il calcioscommesse e operazioni di mercato soprattutto in uscita (dall’Italia) finalmente è tornato il campionato. Dopo la sosta per nazionale prepariamoci ad una lunga stagione tra campionato e coppe europee. Il torneo a girone unico numero 81, il primo dopo sette anni con la Juventus col tricolore sul petto, si annuncia come uno dei più incerti della storia, ma anche dei più livellati verso il basso. Mai infatti tanti campioni avevano lasciato l’Italia contemporaneamente, seppur per motivi diversi: Lavezzi, Thiago Silva, Ibrahimovic, Seedorf, Nesta, Gattuso, Inzaghi, Del Piero, Di Vaio, Julio Cesar e Maicon. Una vera e propria diaspora: ed il guaio è che nessuna vera stella è arrivata le Belpaese non potendo considerare tali Alvaro Pereira o Castan, ma sperando che possa diventarlo Pabon mentre buoni giocatori sono Borja Valero, Mati Fernandez ed Ederson.

Nessun vero colpo in entrata: i grandissimi del panorama mondiale oggi preferiscono i petroldollari degli sceicchi o il gello dorato della Russia. Ma la difficoltà potrebbe finalmente aguzzare l’ingegno e si potrebbe approfittare della situazione per dare spazio ai tanti giovani italiani (Perin, Florenzi, Insigne, Marrone). E poi cercare soluzioni tattiche che attraverso il bel gioco che ormai appare imprescindibile diano la possibilità alle italiane di crescere e riprendersi un ruolo importante in Europa anche senza scialacquare patrimoni. Dopo appena due giornate di campionato proviamo, ben sapendo che si tratta solo di un gioco e che poi sarà il campo come sempre a dire l’ultima parola, a costruire una sorta di griglia di partenza. Per quanto riguarda la zona scudetto, dietro la Juventus sembrerebbe es-

dai Comuni

serci il vuoto. Pur non avendo acquistato il famoso “Top player” per l’attacco (il danese Bendtner è solo un buon attaccante che completa la rosa) e con il caso-Conte ancora aperto e destinato a creare ulteriori turbative, i bianconeri sembrerebbero inattaccabili. Nella prima parte del mercato la rosa è stata ampliata e puntellata in tutti i settori (Asamoah, vera forza della natura, e poi Isla, Caceres, Lucio, Pogba e, soprattutto, il ritorno di Giovinco,) e l’idea di gioco e la mentalità trasmessa dal tecnico leccese sono garanzie anche a livello europeo. Solo la naturale usura di Pirlo o le fatiche della Champions ritrovata potrebbero rimettere in corsa la concorrenza. In primis l’Inter che scommette sull’entusiasmo del suo giovane tecnico Stramaccioni e su quello dei nuovi innesti oltre al redivivo Snejder e al “colpo” Cassano. Terza fila per il Napoli che ha venduto Lavezzi ma ha tenuto Cavani e aggiunto nel motore Behrami e Insigne: sembra pronto a tagliare traguardi prestigiosi e fare impazzire

di gioia il San Paolo. Subito dietro il Milan (ridimensionato ed impossibilitato a rinforzarsi seriamente in ogni reparto) che resta un’incognita così come il suo uomo di maggior prestigio, quel Pato dai muscoli di cristallo. Non crediamo possano bastare Bojan Krkic e il “mastino” De Jong per rimpiazzare Ibrahimovic così come gli altri acquisti difficilmente potranno dare a quello spogliatoio la compattezza e la consapevolezza di forza che negli anni avevano conquistato i vari Nesta, Thiago Silva, Seedorf Gattuso ed Inzaghi andati via tutti in una volta. Crediamo che l’obiettivo massimo per i rossoneri possa essere il terzo posto e se Allegri dovesse riuscirci farebbe un autentico capolavoro. Piace la Roma protagonista di un mercato aggressivo e più che soddisfacente ma la sensazione è che rimanere in corsa fino alla fine sarebbe il traguardo più grande. E Zeman, anche dopo aver bastonato l’Inter, resta la solita incognita ad altissimi livelli.

Possono puntare ad un posto in Europa (League) anche Lazio, Fiorentina e la “solita” Udinese (chiedere il terzo miracolo Champions consecutivo a Guidolin sarebbe ingeneroso). C’è curiosità per la Fiorentina: squadra tecnica

Le quote Scudetto: Juventus a 1,80, staccate le altre

Il Milan crolla: rossoneri bancati a 7 dai principali bookmaker italiani ed internazionali; aumenta il distacco dalla Juve data ad 1,80. Giù anche l’Inter, le cui quote sono “ballerine” (da 5,50 a 7,50) come quelle della Roma (da 6 a 9) e del Napoli (da 6,5 a 8).

8/21 SETTEMBRE 2012

ed ambiziosa, Montella punterà sul bel gioco ma soprattutto ora che Jovetic è rimasto finire tra le prime otto sarà un dovere. Tra le possibili outsider ci mettimao anche il Parma con Donadoni in panca dall’inizio: se riuscirà a trovare continuità di risultati potrà essere protagonista. Genoa, Atalanta e Palermo (che brutto inizio però per i rosanero!) sembrano invece destinate ad un campionato tranquillo, senza doversi preoccupare della salvezza ma senza grandi possibilità di agganciare le prime. Liguri e siciliani punterebbero a mettersi alle spalle l’ultima, negativa stagione ma il mercato le ha bocciate, tra acquisti saltati e rose solo ordinarie. Per le altre sei sarà lotta senza quartiere per meritarsi la permanenza. Bologna e Chievo partono un gradino sopra le altre in virtù di operazioni di mercato intelligenti, allenatori confermati e preparati ed un campionato alle spalle più che soddisfacente. E mentre il Catania, quasi immutato rispetto alla scorsa stagione, chiede un nuovo miracolo all’esordiente tecnico Maran nella speranza che la Wind Jet del presidente Pulvirenti torni a volare, a Cagliari si comincia con le solite turbolenze interne tra tecnico e tifosi, presidente e vecchia guardia e con l’incognita-stadio. Molta attesa per vedere come si comporteranno dopo il ritorno nella massima serie il Torino di Ventura e il Pescara con Stroppa in panca la posto di Zeman e reduce da un mercato movimentatissimo sia in entrata che in uscita. si chiede un miracolo a Serse Cosmi chiamato a salvare il Siena, zavorrato da sei punti di penalizzazione e con una rosa che non certo di prim’ordine. In chiusura un pizzico di malinconia per il Lecce retrocesso (in B) sul campo e rovinato (in Lega Pro) dai fattacci legati al calcioscommesse e a quel derby vergognoso di due anni fa. g.c.


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