Tesi di laurea in architettura per il nuovo e l'antico by Boldo Diego,Feltrin Ilenia,Padovan Mattia

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3. Il territorio del poligono militare Il litorale di Torre Astura ha una particolare rilevanza non solo per la quantità di rovine archeologiche presenti ma anche per gli aspetti paesaggistici che la caratterizzano; su questo punto il Poligono Militare di Nettuno ha giocato un ruolo fondamentale: tale presenza ha permesso di mantenere pressochè inalterata la flora, evitando che lo sviluppo agricolo e urbano che ha interessato il territorio limitrofo la cancellasse irrimediabilmente. Si tratta di una delle poche aree non interessate dalle bonifiche che, nel 1924, hanno riguardato la pianura Pontina. A differenza di aree come quella del Parco Nazionale del Circeo che viene identificata come area protetta, il territorio del poligono militare non ha ancora avuto alcun tipo di riconoscimento per mancanza di studi specifici. Il territorio prevalentemente pianeggiante è caratterizzato da un substrato costituito dalla “Duna rossa antica”, cioè depositi sabbiosi arrossati e argillo-sabbiosi, che formano lievissime ondulazioni, le sabbie sono quarzose e ricche di minerali vulcanici. Inoltre sono presenti numerose “piscine”, ovvero piccoli stagni che trovano luogo nelle piccole depressioni soggette all’affioramento della falda (caratteristica ormai persa in tutta la Regione a causa delle bonifiche). Queste piscine prima del disboscamento avvenuto negli anni ’30 erano coperte da piante ad alto fusto, mentre ora sono circondate da prateria. Per quanto riguarda la vegetazione dell’area che va dall’ingresso alla Torre è caratterizzata per gran parte da praterie che racchiudono in se le piscine, qualche

7. Fotografia dell UTTAT

macchia di arbusti, cespuglietti, canneti lungo il fiume Astura, vegetazione dunale lungo la costa ed infine la parte boschiva occupata per la maggior parte dal Bosco di Astura costituita prevalentemente dal pino marittimo ma anche da pioppo, ontano, frassino, quercia e rovere. Tra le specie vegetali erbacee possiamo trovare calcatreppoe, echinofore, convolvoli, santoline, ononidi screziate, erba medica marina, molte specie igrofile come giunchi, cannucce e spartine1. La presenza del poligono con le sue attività non è stato molto impattante nei confronti dell’habitat naturale se non per le fasce tagliafuoco. Queste caratteristiche creano un habitat ottimale per numerose specie animale che trovano riparo dall’azione dell’uomo; possiamo trovare cinghiali, volpi ma anche uccelli come falchi pellegrini, astori, cavalieri d’Italia, albanelle reali ed aironi cenerini. Alla ricchezza di biodiversità e alla bellezza del luogo non corrisponde sempre un giusto apprezzamento e rispetto da parte delle persone che nel periodo estivo entrano all’interno dell’area, le quali molto spesso non si preoccupano di mantenerlo pulito e il compito di ripulire buona parte delle volte poi spetta al poligono militare.

1 G. Filibeck e E. Lattanzi, Il Poligono Militare di Nettuno (prov. Roma), testimonianza di un paesaggio scomparso: contributo alla conoscenza floristica e proposte per la tutela, 2008

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