il domani

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Giovedì 14 Luglio 2011

IN CALABRIA

A Roma il premio Kouros parla ancora della Calabria

Da sinistra Domenico Naccari, Antonella Freno e la presentatrice televisiva Maria Giovanna Elmi

di Alessandro Caruso ROMA - Roma e i calabresi, un binomio che sta affondando sempre di più le sue radici nel tessuto sociale capitolino, grazie alle varie iniziative che parlano della Calabria e della sua cultura, della sua umanità e della sua eccellenza. Un’altra prova di questo consolidato legame si è avuta martedì scorso, a palazzo Ferrajoli, una delle location più incantevoli del

centro rinascimentale romano, dove Antonella Freno, col patrocinio di Domenico Naccari, in qualità di delegato del sindaco Gianni Alemanno ai rapporti con le comunità regionali presenti a Roma, hanno organizzato la seconda edizione del premio internazionale Kouros. Una rassegna, ideata insieme a Sara Iannone, presidentedell’associazione"Alba del terzo millennio", rivolta alla promozione del patrimonio storico e umano del nostro Paese. Nel-

Naccari: «Questo premio nasce dalla collaborazione con Antonella Freno e intendiamo sviluppare questo ponte culturale per promuovere progetti ad ampio respiro»

le splendide sale di palazzo Ferrajoli sono stati conferiti i riconoscimenti a molti personaggi che hanno, in vari settori, nobilitato quei valori di ispirazione classica, che la creazione scultorea del Kouros rappresenta. L’opera è considerata, infatti, metafora del buono e del giusto, nella storica definizione di Kalos e Agatos. E all’insegna di tali principi è stata organizzata la serata in cui sono stati consegnati i premi. Premi che hanno toccato uomini e donne dalle grandi qualità umane, che con il loro impegno hanno rappresentato un esempio di intelligenza e caparbietà. Nella lista sono rientrati personaggi del calibro di Christian BerlaKovits, ambasciatore d’Austria, la Principessa Orietta Boncompagni Ludovisi, il monsignor Nicola Bux, l’avvocato generale dello Stato Ignazio Caramazza e artisti del calibro dello scultore Lorenzo Carnebianca. Non solo. Sono stati conferiti anche i premi alla memoria del giornalista Franco Bruno e dell’attore Oreste Lionello. E non è mancata la politica. Giuseppe Scopelliti è stato uno dei protagonisti della serata. A lui è andato il messaggio di speranza di tutti quei calabresi residenti da anni a Roma, affinché la sua azione amministrativa possa risollevare di una regione sfortunata e piena di difficoltà. Il governatore ha accolto la sfida: «Con il nostro impegno - ha detto -

stiamo cercando di fare della Calabria una terra libera da quegli scenari negativi che la caratterizzano, tra cui la malavita». Domenico Naccari, da presidente della fondazione "Roma, Calabria, Europa": «La nostra Fondazione ha aderito a un premio internazionale dimostrando che non è proiettata solo alla Calabria e a Roma, ma all’Europa intera. Contiamo di fare a ottobre la presentazione ufficiale della Fondazione, che per ora ha già messo in rete cinquanta comuni della Calabria. Questo premio nasce dalla collaborazione con Antonella Freno e intendiamo sviluppare questo ponte culturale per promuovere progetti importanti e ad ampio respiro, che avvicinino la Calabria non solo a Roma e al resto dell’Italia, ma anche all’Europa intera».

Naccari premia Scopelliti


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