il domani

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il Domani Martedì 10 Novembre 2009

ATTUALITA'

Terreno e mezzi sequestrati

Picchia la figlia, fidanzata con uno straniero Ha picchiato la figlia di 17 anni perché non voleva che avesse una relazione sentimentale con un ragazzo romeno e per questo è stato arrestato dai carabinieri. F.M., di 49 anni, di Falerna, è accusato di lesioni personali aggravate mentre suo figlio, di 27 anni, è stato sottoposto all’obbligo di dimora con l’accusa di sequestro di persona.

Un terreno di 30 ettari ed alcuni mezzi meccanici sono stati sequestrati a Stalettì dal personale del corpo forestale dello Stato. Nel corso dell’operazione sono state denunciate due persone. Sul terreno, lavori per la realizzazione di piste per oltre un chilometro.

Una operazione dei carabinieri ha sventato un nuovo tentativo delle cosche di insediarsi nelle zone più produttive e industrializzate del nord Italia per controllare lo spaccio di droga

‘Ndrangheta, basi in Brianza arrestato il latitante Filomeno di Enzo Russo MONZA - Si è svolta fra la Brianza e la Romagna un’operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto di un latitante legato alla ’Ndrangheta, Cosimo Filomeno, che stava predisponendo basi operative in Lombardia e di diverse altre persone per favoreggiamento e, in almeno un caso, per detenzione e spaccio di stupefacenti. L’arresto di Filomeno è stato reso noto soltanto ieri, ma è avvenuto alle prime ore di sabato 7 novembre, a Cesenatico (nella provincia di Forlì-Cesena). A fermare il latitante, 33 anni di Brindisi, condannato dal Tribunale di

L’uomo già condannato a Catanzaro per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso

Catanzaro a sette e sei mesi di reclusione per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso legata a clan della ’Ndrangheta del catanzarese e finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Monza e della Stazione di Arcore, con la collaborazione dei militari della Compagnia di Forli’ e il supporto di un elicottero del 13° nucleo elicottero carabinieri di Forli. L’individuazione del latitante è avvenuta nel corso di un’altra in-

dagine dei carabinieri di Monza che hanno scoperto come un gruppo criminale composto da persone di origine pugliese, ma legate ad ambienti ’Ndranghetisti calabresi, nella zona di Arcore e Monza, stava predisponendo il supporto logistico di abitazioni ed autovettureperconsentirealFilomeno di trasferirsi in Brianza. I favoreggiatori, anch’essi arrestati sono: Giovanni Ciullo di 24 anni, residente a Cesenatico, di professione autista, Vincenzo Palma, 25 operaio, domiciliato ad Arcore e

titolare di una altro appartamento a Limbiate, entrambi originari di Brindisi ed Elena Daniela Diaconu, 28enne romena, la compagna di Filomeno, anche lei domiciliata a Monza. A Limbiate, nell’abitazione di Palma, è stato trovato anche un altro brindisino, Tiziano Camon, ventenne incensurato, arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di oltre due etti di hashish. Sono tuttora in corso accertamenti per individuare altri fiancheggiatori.

Hacker rubano 50 mila euro da conti aziendali COSENZA - Una truffa informatica messa in atto da ignoti hacker, che ha messo in ginocchio una piccola azienda di prodotti agroalimentari con una decina di dipendenti, é stata scoperta dalla polizia postale e delle comunicazioni di Cosenza. I poliziotti hanno avviato le indagini sulla base della denuncia dell’imprenditore al quale i malviventi avevano svuotato alcuni conti correnti sottraendo circa 50 mila euro che sarebbero serviti per pagare i dipendenti e onorare alcune scadenze per la fornitura di semilavorati. Gli hacker, secondo quanto emerso, hanno messo in atto la frode nei confronti dell’imprenditore sfruttando un software invisibile autoinstallato nel pc dell’azienda. Questa modalità differisce dalle altre frodi attuate in passato quando i malviventi spedivano una e-mail facendo sì che il correntista si collegasse alla sua banca on line tramite il link che loro stessi indicavano. Le indagini proseguono per individuare gli autori della truffa. Il termine hacker viene associato ai criminali informatici, la cui definizione corretta è, invece, “cracker”.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Lamezia ha emesso gli avvisi di fine indagini

Indebiti finanziamenti, indagini concluse per quattro persone LAMEZIA TERME - Il sostituto procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Domenico Galletta, ha emesso quattro avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Antonio ed Emanuela De Vito, Sandra Torcasio e Vincenzo Perri. Nei confronti dei fratelli De Vito viene contestato il reato di truffa aggravata finalizzata all’indebita percezione di finanziamenti pubblici per 180 mila euro, ed a Torcasio e Perri il reato di tentata truffa aggravata finalizzata all’indebita

percezione di finanziamenti pubblici per 150 mila euro e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un totale di 300 mila euro. Secondo quanto emerso dalle indagini della guardia di finanza, De Vito, che il 16 ottobre scorso è stato condannato ad 11 anni e dieci mesi di reclusione nell’ambito dell’operazione Progresso, nel 2005, anno in cui gestiva di fatto la De Vito Costruzioni Srl la cui amministratrice era Emanuela De Vito, avrebbe acquistato un escavatore ed una

macchina trasportatrice percependo finanziamenti pubblici. Poiché acquistati con tali finanziamenti i mezzi, secondo la legge, non potevano essere venduti prima di cinque anni dalla data dell’acquisto, pena la perdita del contributo. I fratelli De Vito, secondo l’accusa, invece, a distanza di pochi mesi, prima avrebbero simulato il furto della trasportatrice e poi l’avrebbero venduta in nero alla Sfinge Italia srl l cui legale rappresentante era lo stesso Antonio De Vito. L’escavatrice,

in un secondo momento, sarebbe stata venduta alla Cogepe, amministrata da Sandra Torcasio. Poiché l’escavatrice risultava rubata, sulla fattura di acquisto sarebbe stata indicata la voce fornitura di inerti. A questo punto la Cogepe ha emesso una fattura pari a 150 mila euro a favore della Edilizia Artigiana di Vincenzo Perri, marito della Torcasio, per documentare la cessione dello stesso mezzo che, però, non sarebbe mai avvenuta.

Marocchino tenta di violentare connazionale

Rapina pensionato, in manette

Ha tentato di violentare una connazionale, sua vicina di casa, davanti ai due figli piccoli della donna, ma la reazione di quest’ultima lo ha messo in fuga consentendo anche il suo arresto da parte della polizia. Abdelaziz Ghanami, di 28 anni, marocchino, è accusato adesso di tentata violenza sessuale evasione dagli arresti domiciliari e rapina.

Rapinato un pensionato dopo che aveva ritirato la pensione. L’aggressore è stato identificato e arrestato dai carabinieri. Il fatto è accaduto nel quartiere Gallina di Reggio Calabria. Densi Ajdar, di 28 anni, macedone, è finito in galera.


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