il domani

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Sabato 03 Settembre 2011 il Domani 13

IN CALABRIA

Nuove discariche per uscire dall’emergenza rifiuti, poi si punterà sulla differenziata di Carmela Mirarchi CATANZARO - (AGI) - «Le istituzioni preposte, in questi ultimi quattordici anni, si sono sedute a guardare cosa faceva il commissario. Perchè l’emergenza rifiuti non è un terremoto, viene dall’incapacità di chi era chiamato ad affrontare il problema e non lo ha fatto nel modo corretto». Il commissarioperl’emergenzarifiutiin Calabria, Graziano Melandri, chiama in causa tutti nell’analizzare l’emergenza che negli ultimi giorni è stata registrata nella regione. Una condivisione di responsabilità, piuttosto che la volontà di colpevolizzare qualcuno, ma certo un’analisi che non lascia fuori nessuno. Perchè se l’Ufficio del commissario doveva pensare all’emergenza, qualcun altro doveva programmare il futuro. Ed invece, dalla conferenza stampa che Melandri ha tenuto ieri a Catanzaro Lido è emerso che l’Ufficio del commissario negli anni si è occupato di tutto, e non solo dell’emergenza, mentre altre istituzioni hanno atteso senza affrontare i problemi. E, quando sono intervenute, lo hanno fatto per mettere paletti che ora segnano i gravi disagi. Come accaduto nel Cosentino, dove il no categorico alla realizzazione di un termovalorizzatore ha paralizzato tutta la provincia e innescato un meccanismo perverso nelle altre realtà. Melandri si è presentato davanti ai giornalisti con i tecnici dell’ufficio, Francesco Attanasio, Vincenzo De Matteis, Domelia Ruffini, Domenico Richichi e Simone Lo Piccolo. L’obiettivo è subito dichiarato: «Adesso l’Ufficio metterà in piedi azioni condivise con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e con la Regione per affrontare l’emergenza - ha detto

Discarica di Alli, avviata la risoluzione del contratto con la società Enertech

Melandri - con un percorso che porterà alla soluzione definitiva del problema». Un crono programma, dunque, che dovrà progettare gli interventi necessari e dare la possibilità alle istituzioni preposte di «avere cinque o sei anni di respiro per realizzare i progetti necessari». Ed allora, tradotto in numeri, significa che alle sette strutture esistenti si dovranno aggiungere tre impianti con altrettante discariche annesse; in particolare, due nel Cosentino. La Calabria deve prendere atto delle carenze e della situazione reale in cui si trova il sistema dei rifiuti. Quindi, spazio alle discariche. Altro progetto è quello per la realizzazione di stazioni di trasferenza. Si tratta di punti di raccolta per fare convergere in un unico punto più comu-

«L’emergenza sta rientrando e la tempesta è passata, ora è necessario intervenire. La Calabria sconta il ricordo delle discariche dove si buttava di tutto di più»

ni; da qui, poi, saranno i mezzi delle stazioni a trasferire i rifiuti nelle discariche. Un meccanismo che, come ha sottolineato Melandri, permette di ridurre i chilometraggi per i comuni, dimezzare i tempi e permettere più raccolte, meno traffico di questi mezzi da e per le discariche. Ed ancora, l’ immediata applicazione del sistema di trito vagliatura, che permette di allungare i tempi di utilizzo delle discariche. Ma il punto di forza del piano, soprattutto per la necessaria realizzazione di nuove discariche, sarà il nuovo sistema tariffario in vigore da gennaio. Spazio, infatti, ai benefit per i comuni che ospitano discariche e che saranno dedicati anche ai comuni limitrofi e ai comuni attraversati dai camion che devono raggiungere la discarica. «L’emergenza sta rientrando - ha concluso il commissario - e la tempesta è passata, ora è necessario fare chiarezza e intervenire. La Calabria sconta il ricordo delle discariche realizzate in ogni comune e dove si buttava di tutto di più. Un sistema che ha determinato l’emergenza. Ora si puo’ guardare al futuro con la gestione dell’emergenza che riguarda il commissario e l’aspetto di soluzioni definitive che riguardano le altre istituzioni».

CATANZARO - L’Ufficio del Commissario delegato per il superamento dell’emergenza rifiuti in Calabria ha avviato la risoluzione per inadempienze del contratto che lo lega alla società Enertech per la gestione della Il Commissario: discarica di Alli di Catanzaro. Un provvedimento la risoluzione si è resa che si è reso necessario necessaria per «perchè nel corso dei mesi sono state riscon- inadempienze agli trate inadempienze rispetto agli obblighi con- obblighi contrattuali, trattuali, per valutazioni per valutazioni di di carattere tecnico». A precisare il tenore dei carattere tecnico rapporti tra la società e l’Ufficio è stato lo stesso commissario, Graziano Melandri, nel corso della conferenza stampa che ha tenuto ieri per evidenziare gli interventi in atto per il superamento della crisi nel settore dei rifiuti. La gestione della discarica di Alli è emersa in tutta la sua problematica con l’inchiesta della Guardia di finanza "Pecunia non olet", che pochi giorni fa ha portato all’emissione di alcuni avvisi di garanzia nei confronti dei vertici della stessa società, ma anche del commissario Melandri, dell’ex sub - commissario ed attuale assessore regionale all’Ambiente, Pugliano, e di un dirigente dell’Ufficio. «Alli non può chiudere - ha aggiunto Melandri - e devo sottolineare che l’ impianto è aperto grazie alle maestranze e al prefetto di Catanzaro». Il riferimento del commissario è al fatto che l’Ufficio ha bloccato i pagamenti dopo l’inchiesta, nella quale si contesta all’ente proprio il saldo di un mandato. «Ci sono problemi connessi perchè non c’è manutenzione - ha concluso Melandri - e se l’Ufficio non paga nulla può essere pagato nell’impianto. Pochi giorni fa si è anche presentata l’Enel per staccare la corrente all’impianto per i mancati pagamenti».

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Caligiuri: la Calabria ha il primato per le presenze rom nella scuola CATANZARO - L’Assessore regionale al cultura Mario Caligiuri parlando della riunione del gruppo di lavoro che si occupa dell’emergenza Rom in Calabria ha dichiarato che «con circa 1.200 presenze, la Calabria detiene il primato nazionale degli studenti rom nelle scuole. Appunto per questo - ha detto - è prioritaria l’integrazione degli studenti rom e delle loro famiglie per elevare la qualita’ dell’istruzione e del contesto sociale. Partendo dalla premessa che nell’ultimo anno, la presenza dei rom nelle scuole calabresi è aumentata del 10%, insieme al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco Mercurio, stiamo predisponendo politiche specifiche che metteremo in atto già dalla fine dell’anno, per favorire l’inclusione e la riduzione dell’abbandono scolastico, mirate ai rom nelle aree di maggiore presenza. Infatti, a nessuno sfugge l’importanza di fare frequenta-

re le istituzioni scolastiche ai minori rom». Nel corso della riunione sono stati presentati i primi risultati di un censimento avviato dal gruppo insediato dall’Assessore Caligiuri che vede la partecipazione dell’Ufficio Scolastico regionale, delle Prefetture e di esperti

in politiche scolastiche sui rom. Secondo i dati raccolti, che sono ovviamente provvisori, in Calabria si registra una presenza ufficiale di 13.000 rom. Di questi, il 55% ha un’età inferiore ai diciotto anni. Inoltre, la Calabria è la prima regione se si considera l’incidenza degli alunni nomadi sul totale degli alunni totali, che è pari allo 0,35%, superiore a ogni altra realtà italiana. Il gruppo sta monitorando alcuni progetti educativi, già sperimentati con successo in Calabria, per individuare un possibile modello di sperimentazione da avviare nel prossimo anno scolastico in otto aree del territorio regionale, attraverso l’individuazione di scuole che fungeranno da polo nei singoli ambiti.

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