IL CARINESE n° 35

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IL PERCHE’ INSPIEGABILE DI UNA MORTE GIOVANE Perché morire a 29 anni ? Una domanda scontata, a ridosso di un evento che porta dolore... La domanda non è retorica, merita una risposta. La domanda si pone e si impone con prepotenza. Ce la poniamo tutte le volte in simili circostanze, ma forse poi la dimentichiamo. Può una devastante malattia rubare dall’affetto della famiglia, degli amici, da una comunità intera, la giovane vita di un ragazzo che ancora aveva visto relativamente poco della sua esistenza ? Non siamo avvezzi a fare elogi funebri anche quando la morte abbia interessato persone a noi vicine, ma se è vero che la morte è uguale per tutti ed è l’unica cosa sicura della nostra stessa esistenza, riteniamo che quando questa colpisce giovani vite, è giusto fermarsi un attimo, è giusto riflettere, è giusto lasciare una piccola traccia attraverso l’informazione che umilmente cerchiamo di fare mensilmente. In tanti ci hanno chiesto, ci hanno scritto, su chi fosse Alessandro Lombardo e su cosa gli fosse successo. Per questo motivo abbiamo accolto il ricordo di Marco, uno dei tanti amici di Alessandro che brevemente e senza tanti giri di parole ha voluto lasciarci.

“Semplicità è amare senza condizioni. Semplicità è donarsi agli altri con passione. Semplicità è accogliere il dolore con un sorriso. Semplicità è mostrare la propria fragilità senza paure. Semplicità è vivere ogni giorno come un dono. Semplicità è avere sempre il proprio sì da offrire a chi ha bisogno. Semplicità è saper sorridere anche alla morte. Semplicità è andarsene in silenzio, lasciando a chi rimane non solo un grato ricordo, ma una presenza costante, un sostegno tenace, una guida sicura e una certezza: essere semplici è tutto ciò che occorre. Tutto il resto è vanità. Dedicato ad Alex, semplicemente il nostro amico e compagno di avventure”.


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